L’amore, in tutte le sue diverse manifestazioni di attaccamento, è una importante capacità, un naturale e profondo bisogno di ogni essere umano, che rappresenta un’importante ingrediente di un sano sviluppo psicofisico nella vita adulta.
�
L’amore, in tutte le sue diverse manifestazioni di attaccamento, è una importante capacità, un naturale e profondo bisogno di ogni essere umano, che rappresenta un’importante ingrediente di un sano sviluppo psicofisico nella vita adulta.
�
Slide del webinar sulla Dipendenza Affettiva (tutti i webinar qui: http://www.psicologialavoro.it/eventi/categoria/webinar-per-psicologi/). Presso gli studi e i servizi professionali di psicoterapia si stanno moltiplicando le richieste di pazienti con dipendenza affettiva, dove a creare disagio e dipendenza è lo stesso legame d'amore (tra partner, genitori-figli ecc.) che arriva quindi ad assumere aspetti d'amore "malato".
Nasce dunque l'esigenza di affrontare tale problematica sempre più diffusa ma al tempo stesso estremamente delicata.
Le dipendenze comportamentali. AP incontra del 28_4_15Sonia Bertinat
Le dipendenze comportamentali sono un fenomeno che sempre più sta affiancando, se non superando, le dipendenze “classiche” con sostanza.
Durate l’incontro sarà possibile conoscere il nuovo panorama delle dipendenze senza sostanza:
- Internet e device addiction
- Dipendenze affettive
- Shopping o accumulo compulsivo
- Workaholism
- Sex addiction
Cosa hanno in comune con le dipendenze “classiche”? Perché sono considerate dipendenze? Quali sono gli strumenti psicologici per affrontarle?
Il passaggio dal bisogno di accudimento e dal bisogno di potere ad una relazione patologica a volte purtroppo è breve. IN queste diapositive spiego il legame tra dipendenza affettiva, narcisismo patologico e manipolazione emotiva
Il divorzio, una delle esperienze più dolorose che una persona possa affrontare, come accettare l'abbandono della persona amata e quali sono le sue fasi.
Slide del webinar sulla Dipendenza Affettiva (tutti i webinar qui: http://www.psicologialavoro.it/eventi/categoria/webinar-per-psicologi/). Presso gli studi e i servizi professionali di psicoterapia si stanno moltiplicando le richieste di pazienti con dipendenza affettiva, dove a creare disagio e dipendenza è lo stesso legame d'amore (tra partner, genitori-figli ecc.) che arriva quindi ad assumere aspetti d'amore "malato".
Nasce dunque l'esigenza di affrontare tale problematica sempre più diffusa ma al tempo stesso estremamente delicata.
Le dipendenze comportamentali. AP incontra del 28_4_15Sonia Bertinat
Le dipendenze comportamentali sono un fenomeno che sempre più sta affiancando, se non superando, le dipendenze “classiche” con sostanza.
Durate l’incontro sarà possibile conoscere il nuovo panorama delle dipendenze senza sostanza:
- Internet e device addiction
- Dipendenze affettive
- Shopping o accumulo compulsivo
- Workaholism
- Sex addiction
Cosa hanno in comune con le dipendenze “classiche”? Perché sono considerate dipendenze? Quali sono gli strumenti psicologici per affrontarle?
Il passaggio dal bisogno di accudimento e dal bisogno di potere ad una relazione patologica a volte purtroppo è breve. IN queste diapositive spiego il legame tra dipendenza affettiva, narcisismo patologico e manipolazione emotiva
Il divorzio, una delle esperienze più dolorose che una persona possa affrontare, come accettare l'abbandono della persona amata e quali sono le sue fasi.
Presentazione di approfondimento sul rapporto dei giovani con la violenza, e sul fenomeno del bullismo realizzata da Michela Pantini, Riccardo Mancini, Valerio Rossi della classe IIIA Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II Affile (Rm)
Bullismo e cyberbullismo: cosa sono? Sono davvero pericolosi? Come comportarsi? Presentazione realizzata nell'ambito del progetto Fare Ricerca Mai Così Facile / Attivamente 2014-2015 presso l'Istituto Duca d'Aosta di Padova.
La definizione di stress in senso generale, ovvero quello cui ognuno di noi può essere sottoposto nel corso della vita, prevede che esso sia sollecitato da situazioni particolari cui le persone devono adattarsi sia da un punto di vista emotivo che da un punto di vista fisico (un esame scolastico, un cambio di lavoro o di ruolo, un evento inaspettato).
Se parliamo però di stress legato all’appartenenza ad una minoranza, la questione si complica, poiché entriamo nel contesto delle discriminazioni e dei pregiudizi cui sono soggette alcune categorie di persone che per fattori preminentemente socio-culturali, vengono ritenute “diverse”.
Le minoranze sessuali e di genere (LGBTQ+) possono essere soggette al cosiddetto minority stress.
Gli studi evidenziano come lo stress derivante dalla stigmatizzazione influisca negativamente sulla salute che ci mostrano come siano necessarie azioni di prevenzione e di contrasto del Minority Stress….
Se elaborato… può portare ad attivare/potenziare risorse personali atte ad elevare lo stato di salute.
Similar to La forza delle donne contro la violenza (mondiversi.it) (20)
I principali reati all'attenzione dei centri antiviolenza
La forza delle donne contro la violenza (mondiversi.it)
1. REGIONE CALABRIA
Dipartimento Lavoro, Formazione
e Politiche Sociali - Settore 7
Pari Opportunità, Politiche di Genere,
Volontariato, Servizio Civile e Immigrazione
La forza delle donne
contro la violenza
CENTRO ANTIVIOLENZA
2. E’VIOLENZA CONTRO LE DONNE QUALSIASI AZIONE O MINACCIA DI AZIONE, CHE AVVIENE
NELLAVITA PUBBLICA O PRIVATA, CHE LE PROVOCANO O POSSONO PROVOCARLE UN DANNO
O UNA SOFFERENZA FISICA, SESSUALE, PSICOLOGICA O ECONOMICA.
È violenza uno schiaffo, uno spintone, un morso, un calcio.
È violenza insultare, umiliare, svalorizzare, aggredire verbal-
mente.
È violenza intimidire, perseguitare, ogni forma di imposizio-
ne o coinvolgimento in atti sessuali contro la tua volontà.
È violenza essere tormentata con sms, telefonate, apposta-
menti davanti a casa o al luogo di lavoro, scritte offensive e
ricatti (stalking).
È violenza privare o limitare la tua libertà di frequentare
amici, familiari, di studiare, di svolgere il tuo lavoro.
Spesso pensiamo che solo un perfetto sconosciuto possa compiere
atti di violenza su una donna e invece è tra le mura domestiche
che si consumano la maggior parte degli abusi.
La violenza è un fenome-
no trasversale, che può
coinvolgere donne di ogni
età, di ogni ambiente so-
ciale, con diversa scolarità
e professione.
La violenza è un grave
evento traumatico, un’e-
sperienza intollerabile
che annienta il senso di
integrità personale, pro-
vocando conseguenze fi-
siche, psicologiche, sociali
e pesanti ricadute anche a
distanza di tempo.
Cosè la
violenza
3. …CHE APPAIANO PIÙ O MENO EVIDENTI, OPPURE QUASI INVISIBILI AGLI OCCHI
O MASCHERATE…TUTTE QUESTE AZIONI SONO COMUNQUE FORME DIVIOLENZA,
INACCETTABILI E PERICOLOSE PER LAVITA, LA SALUTE E LA DIGNITA’DELLE DONNE.
È violenza privarti dei mezzi di sostentamento per te e per i tuoi
figli e ogni forma di controllo sulla tua autonomia economica.
E’violenza accusarti di non essere una brava donna,
una brava madre e una buona moglie.
È violenza controllare ogni tuo movimento,
le tue mail, i tuoi profili social, le tue telefonate e i tuoi sms.
E’ violenza criticare continuamente il tuo modo di parlare, di
muoverti, di vestire.
È violenza il terrore psicologico esercitato sul posto di lavoro,
attraverso comportamenti aggressivi e vessatori ripetuti, da
parte di colleghi o superiori che hanno come scopo
il licenziamento (mobbing).
Molte donne continuano a subire, ritenendo che sia meno dannoso per Sé e per gli
altri cercare di gestire dall’interno una situazione di violenza e/o maltrattamento
piuttosto che cercare aiuto all’esterno o procedere in un’ azione di rottura.
Cosè la
violenza
Nella relazione violenta si
stabilisce un rapporto di
coppia diseguale, non pa-
ritario, nel quale l’uomo
esercita potere sulla don-
na e la controlla.
La violenza non è mai un
fatto occasionale o incon-
trollato e si può manifesta-
re anche dopo anni di rela-
zionecreandonellavittima
confusione e paura.
Scopo della violenza
è esercitare potere
e controllo sulla donna
4. Il ciclo
della
violenza
LA SPIRALE DELLAVIOLENZA
La violenza all’interno delle relazioni di coppia si manifesta e si sviluppa in cicli che
possono avere frequenza e durata variabili; con il tempo, solitamente, le fasi del
ciclo si accorciano e l’intensità della violenza aumenta.
L’innesco del cosiddetto “ciclo della violenza” è preceduto da un comportamento
strategico dell’uomo mirante a isolare la donna e a farle rompere ogni legame signi-
ficativo di tipo familiare, amicale e con il lavoro.
Quando la violenza è radicata, i cicli si ripetono come una spirale.
Con il passare del tempo, i cicli accelerano di crescente intensità, la fase di luna di
miele si riduce e le prime due fasi diventano più frequenti, con conseguenze più
gravi per la donna.
Questo rituale chiamato “ciclo della violenza”
è stato definito come:
“il progressivo e rovinoso vortice in cui la donna viene inghiottita
dalla violenza continuativa, sistematica
e quindi ciclica da parte del partner”.
5. Il ciclo
della
violenza
1° FASE: CRESCITA DELLA TENSIONE
L’uomo non esercita direttamente la violenza, ma
questa trapela dalle espressioni, dai gesti, dalle
parole che utilizza, dal silenzio ostile e dagli
atteggiamenti scontrosi, dalle minacce, insulti,
controllo sulla vita quotidiana. La donna si isola e
rompe ogni legame importante vivendo in uno
stato di allerta e accumulo di stress.
2° FASE: ESPLOSIONE DELLA VIOLENZA
Inizia il maltrattamento vero e proprio, che arriva
spesso in modo inaspettato. La donna è incredula
perché, nonostante la tensione, non si sarebbe
mai aspettata di essere aggredita. Di solito la
violenza fisica inizia con le spinte o le braccia
afferrate con forza e ritorte in modo minaccioso,
per poi arrivare agli schiaffi, ai pugni, ai calci e
persino all’uso di oggetti contundenti e armi.
3° FASE: PENTIMENTO E ATTENZIONI
AMOREVOLI O DI “LUNA DI MIELE“
L’uomo colto da paura e senso di colpa, si
giustifica, offre delle spiegazioni. Attraverso le
scuse, il pentimento, le promesse di
cambiamento, chiede e ottiene il perdono. La
donna accoglie il partner e le sue false richieste
d’aiuto, minimizza la tensione e nasconde a se
stessa e all’esterno il proprio disagio e la
pericolosità della situazione.
FASE: SCARICO DELLE RESPONSABILITA’
L’uomo attribuisce la colpa del suo
comportamento a cause esterne, come il lavoro
stressante, la situazione economica etc. , e
soprattutto alla donna che lo ha provocato o ha
fatto qualcosa che giustifica la sua aggressione.
Nella donna prevale il senso di colpa per non
essere stata come l’uomo voleva o si aspettava.
Il ciclo
della
violenza
LA SPIRALE DELLAVIOLENZA
6. Riconoscere
laviolenza
Impara a riconoscere i segnali di una relazione VIOLENTA
Non c’è una coppia “normale” esente da conflitti, poiché ciascuno è diverso dagli altri
per interessi, personalità, desideri, obiettivi.
La differenza tra le coppie sta nel modo in cui affrontano i conflitti, non sulla presenza o
assenza di contrasti.
I comportamenti che ti indicano pericolo di una relazione sentimentale dannosa
e che all’inizio possono anche fare piacere, ed essere
scambiati per “attenzioni speciali”, riguardano:
La gelosia eccessiva ed il controllo
(vuole sapere dove sei o con chi sei, ti assilla se ti vede in compagnia di qualcuno,
controlla i tuoi movimenti, il tuo telefono, il tuo computer)
La richiesta di accelerare i tempi della relazione
(ti chiede nel giro di pochissimo tempo di andare a vivere insieme
o di sposarlo o di avere subito un bambino)
La presenza totalizzante in ogni momento della giornata
(ti accompagna e ti viene a prendere sempre a scuola, a lavoro, ti chiama ripetutamente al telefono,
ti invia continuamente messaggi)
L’intrusione nelle scelte della tua vita e nella tua libertà
(si intromette relativamente al tuo corso di studi o al tuo lavoro, alle persone che frequenti,
al modo come ti vesti, al tuo stile)
7. Riconoscere
laviolenza
Impara a riconoscere i segnali di una relazione VIOLENTA
In una relazione violenta, il primo segnale che avverti è la “sofferenza”. Non trascurarlo.
Incominci a stare male. Ma può essere difficile distinguere questo malessere dai senti-
menti che provi e collegarlo al modo di comportarsi del tuo partner
Fai attenzione a questi suoi comportamenti
- Svaluta quello che fai, ti ridicolizza d’avanti agli altri, non ti dà fiducia e sospetta di te
- Ti rimprovera per tue presunte mancanze o per i tuoi presunti sbagli, per le tue amicizie attuali o passate,
per le tue idee
- Ti accusa di non esserci mai mentre lui non ha orari ed è imprevedibile
Ascolta te stessa
- Il suo arrivo ti mette ansia; la sua vicinanza non ti dà serenità, viceversa ti fa stare in allerta e ti intimidisce
- Sei preoccupata che non sia contento di te e hai paura delle sue reazioni
- Ti senti inadeguata, insicura per come sei, incerta su cosa fare
Incominci a pensare che
Hai sbagliato tu qualcosa, che non sei una buona compagna o moglie o madre e che si arrabbia giustamente
Devi cambiare: essere più comprensiva, capirlo di più, saperlo prendere
Sei tu responsabile dei litigi, delle incomprensioni, delle cose che non vanno
Prendere consapevolezza di quanto sta accadendo è molto difficile…
ma è il primo passo per ricominciare a volere bene a te stessa.
Non giustificare comportamenti sbagliati ed aggressivi ti aiuta
a capire che sei vittima di violenza
8. Uscire
dalla
violenza
A CHI CHIEDERE AIUTO
CENTRO ANTIVIOLENZA FABIANA
Il Centro Antiviolenza Fabiana nasce ad ottobre del 2013, a se-
guito della tragica scomparsa della giovane Fabiana Luzzi av-
venuta il 24 maggio dello stesso anno, vittima di femminicidio
Fabiana era una bella, dolce e vivace ragazzina di neanche 16
anni, li avrebbe compiuti il 13 Luglio, con le fragilità, i desideri, le
inquietudini e i sogni di una sedicenne e, si credeva, con una vita
davanti a sé.
VivevaaCoriglianoCalabro;studiavadaundiciannidanzaclas-
sica presso la scuola di danza “The Center Ballet”; frequentava
la classe I A dell’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Luigi Pal-
ma”; grande fan di Emma Marrone ed Alessandra Amoroso.
Fabiana amava la vita, la sua famiglia, le sue tre sorelle maggio-
ri Sonia, Sara e Marika e i suoi tanti amici. Tutti l’adoravano.
contatti:
Tel. 0983 031388
www.mondiversi.it
Centro Antiviolenza Fabiana
9. Uscire
dalla
violenza
A CHI CHIEDERE AIUTO
CENTRO ANTIVIOLENZA FABIANA
Il Centro Antiviolenza Fabiana è un servizio gratuito che ha lo scopo di aiutare donne che subi-
scono violenza da parte di uomini. Il Centro Antiviolenza si propone come uno spazio adeguato
di accoglienza, ascolto, sostegno, consulenza e orientamento, offre una serie di servizi integrati
per affrontare il problema alla radice e per facilitare il processo di uscita dalle situazioni di vio-
lenza, nel rispetto della libertà e della volontà della donna. Il Centro è gestito da operatrici esper-
te, consulenti legali, psicologhe, educatrici e assistenti sociali che interagiscono e supportano la
donna nel percorso di fuoriuscita dalla situazione di violenza.
CentroAntiviolenzaFabiana-ViaM.Montessori-CoriglianoRossano(AreaCorigliano)
E’apertodaLunedìaVenerdìdalleore9.00alleore12.30edalleore16.00alleore19.30.
PuntoAscoltoFabiana -VialedellaRepubblica(SedeComunale)-Trebisacce
E’apertoMercoledìeVenerdìdalleore16,00alleore 18,00
LaboratorioAntiviolenza-ViadeiCinquecento,3-CoriglianoCentro
contatti:
Tel. 0983 031388
www.mondiversi.it
Centro Antiviolenza Fabiana
10. Uscire
dalla
violenza
A CHI CHIEDERE AIUTO
CASA RIFUGIO MONDIVERSI
La casa Rifugio è una struttura dedicata alle donne vittime di violenza o maltrattamento e ai
loro figli minorenni, indipendentemente dal loro luogo di residenza e della loro cittadinanza,
“in Fuga” da situazioni ad alto rischio o comunque nella necessità di abbandonare il proprio
alloggio e senza mezzi per autosostenersi. La Casa, ad indirizzo segreto, vuole fornire un luogo
sicuro, con l’obiettivo di proteggere le donne ed i loro figli e di salvaguardarne l’incolumità fisica
e psichica. Risponde pertanto anche a criteri di pronta disponibilità, in attesa dell’elaborazione
di un piano individualizzato di fuoriuscita dalla situazione di violenza. La Casa è aperta h 24
e per tutti i giorni dell’anno. L’accoglienza per le donne ed i loro figli, le prestazioni ed i servizi
forniti sono gratuiti.
L’ingresso nella Casa Rifugio avviene contattando il Cav Fabiana - Tel. 0983 031388
contatti:
Tel. 0983 031388
www.mondiversi.it
Centro Antiviolenza Fabiana
11. Ricordati comunque che non sei sola
IN CASO DI EMERGENZA, IN QUALSIASI MOMENTO,
PUOI RIVOLGERTI A:
• Carabinieri112
• Polizia113
• Pronto soccorso118
1522 • Numero verde nazionale
antiviolenza
Uscire
dalla
violenza
12. Stereopiti
eLuoghi
Comuni
Cisonoalcunimodidipensarecheinqualchemodogiustificanolaviolenza.
Laviolenzaèunfenomenotrasversale chepuòmanifestarsianchenellenostrecase,
nellenostrefamiglie, nellenostrerelazioni.
Si
crede
che
….
i
panni
sporchi
si
lavano
in
casa…
……invece
è
fondamentale
che
la
violenza
venga
alla
luce
e
che
le
donne
cerchino
aiu3
esterni
Si
crede
che
….
riguardi
solo
le
fasce
sociali
più
disagiate,
con
reddito
e
livello
d’istruzione
bassi
…….invece
è
un
fenomeno
trasversale
che
non
conosce
differenze
di
età,
ricchezza
e
livello
culturale
Si
crede
che
….
la
violenza
debba
essere
sopportata
per
amore
dei
figli,
perché
i
figli
hanno
bisogno
del
padre...
……invece
è
i
bambini
crescono
in
modo
più
sereno
con
un
genitore
equilibrato
piu<osto
che
con
due
genitori
in
confli<o
Si
crede
che
….
la
violenza
debba
essere
sopportata
per
amore
dei
figli,
perché
i
figli
hanno
bisogno
del
padre...
……invece
è
i
bambini
crescono
in
modo
più
sereno
con
un
genitore
equilibrato
piu<osto
che
con
due
genitori
in
confli<o
13. Pensa alla tua relazione. Rispondi al test………………Il tuo partner SI NO
Cerca di limitare i tuoi rapporti con la tua famiglia o i tuoi amici
Ti impedisce o cerca di impedirti di lavorare, anche solo scoraggiandoti
Ti impedisce o cerca di impedirti di studiare o di fare altre attività che ti portano fuori casa
Ti impone come vestirti, pettinarti o comportarti in pubblico
È costantemente dubbioso della tua fedeltà
Ti segue o controlla i tuoi spostamenti in un modo che ti spaventa o imbarazza
Ti impedisce di gestire il tuo denaro e quello della famiglia
Ti proibisce di uscire
Ti ha mai danneggiato o distrutto cose tue
Ti ha mai lanciato e/o rotto oggetti allo scopo di spaventarti
Ti ha mai minacciata di colpirti con un oggetto o tirato qualcosa addosso
Ti ha mai minacciata di portarti via i figli
Ti ha mai minacciata di colpirti fisicamente, strangolarti, soffocarti, ustionarti
Ti ha mai minacciata di spingerti/strattonarti /storcerti un braccio/tirarti capelli/picchiarti
Ti ha mai minacciata o costretta ad avere rapporti sessuali contro la tua volontà
Ti ha mai aggredita fisicamente
14.
15. Dedicato a Fabiana
Alle donne vittime di violenza
a coloro che continuano a lottare
per affermare il diritto delle donne
A cura del Centro Antiviolenza Fabiana
Edizione Mondiversi onlus
Foto di Copertina: Sonia Leonino e Francesco Verardi
Stampa: Tipografia Orlando
Anno pubblicazione:2015
Finanziato dalla REGIONE CALABRIA
Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche Sociali
Settore 7 - Pari Opportunità, Politiche di Genere,
Volontariato, Servizio Civile e Immigrazione
Progetto: “Seminari Controviolenza”
A cura del Centro Antiviolenza Fabiana
Stampa: Tipografia Orlando sas
Anno pubblicazione: 2019
Dedicato a Fabiana
Alle donne vittime di violenza
a coloro che continuano a lottare
per affermare il diritto delle donne
A cura del Centro Antiviolenza Fabiana
Edizione Mondiversi onlus
Foto di Copertina: Sonia Leonino e Francesco Verardi
Stampa: Tipografia Orlando
Anno pubblicazione:2015