Giunto alla VII edizione, ha coinvolto, lo scorso anno, 1000 scuole. Il “Joyce” aderisce per la prima volta con due classi seconde (A e E) del Liceo delle Scienze Umane.
La proposta educativa Unicef, “L’albero dei diritti”, sostenuta dal MIUR, comprende percorsi sull’inclusione e sulle pari opportunità di bambini e adolescenti.
Giunto alla VII edizione, ha coinvolto, lo scorso anno, 1000 scuole. Il “Joyce” aderisce per la prima volta con due classi seconde (A e E) del Liceo delle Scienze Umane.
La proposta educativa Unicef, “L’albero dei diritti”, sostenuta dal MIUR, comprende percorsi sull’inclusione e sulle pari opportunità di bambini e adolescenti.
Bullismo e cyberbullismo: cosa sono? Sono davvero pericolosi? Come comportarsi? Presentazione realizzata nell'ambito del progetto Fare Ricerca Mai Così Facile / Attivamente 2014-2015 presso l'Istituto Duca d'Aosta di Padova.
La violenza di genere non ha passaporto, non ha residenza, né fede religiosa: la violenza contro le donne è una manifestazione delle relazioni di potere storicamente disuguali tra uomini e donne e produce danni e sofferenze fisiche, sessuali e/o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione e la privazione arbitraria di qualunque forma di libertà, fino ad arrivare al furto irreparabile della vita stessa.
Responsabilita' penali e civili conseguenti agli atti di bullismo convegno ...PatDarkangel
Le slides dell'intervento dell'avvocato Patrizia D'Arcangelo nel corso del convegno "Le Nuove Frontiere del Bullismo" tenutosi a Brescia il 14/12/2012.
La violenza di genere tra norme ed aule di tribunaleOdgToscana
Slides di Francesca Pidone per il corso “Comunicare la violenza di genere. Fonti, linguaggi e dati per un racconto giornalistico corretto” che si è tenuto a Pisa il 24 ottobre 2017, organizzato da Casa della donna e Ordine dei Giornalisti della Toscana
L'errore umano tra vergogna e riparazione ovvero "Niente di ciò che è umano m...Nicoletta Cinotti
Nella nostra esperienza di curanti possono emergere emozioni impreviste come la rabbia. Rabbia che può essere agita e/o subita. Comprendere come gestire queste situazioni, come prevenirle e cosa imparare dagli errori sono elementi fondamentali.
Bullismo e cyberbullismo: cosa sono? Sono davvero pericolosi? Come comportarsi? Presentazione realizzata nell'ambito del progetto Fare Ricerca Mai Così Facile / Attivamente 2014-2015 presso l'Istituto Duca d'Aosta di Padova.
La violenza di genere non ha passaporto, non ha residenza, né fede religiosa: la violenza contro le donne è una manifestazione delle relazioni di potere storicamente disuguali tra uomini e donne e produce danni e sofferenze fisiche, sessuali e/o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione e la privazione arbitraria di qualunque forma di libertà, fino ad arrivare al furto irreparabile della vita stessa.
Responsabilita' penali e civili conseguenti agli atti di bullismo convegno ...PatDarkangel
Le slides dell'intervento dell'avvocato Patrizia D'Arcangelo nel corso del convegno "Le Nuove Frontiere del Bullismo" tenutosi a Brescia il 14/12/2012.
La violenza di genere tra norme ed aule di tribunaleOdgToscana
Slides di Francesca Pidone per il corso “Comunicare la violenza di genere. Fonti, linguaggi e dati per un racconto giornalistico corretto” che si è tenuto a Pisa il 24 ottobre 2017, organizzato da Casa della donna e Ordine dei Giornalisti della Toscana
L'errore umano tra vergogna e riparazione ovvero "Niente di ciò che è umano m...Nicoletta Cinotti
Nella nostra esperienza di curanti possono emergere emozioni impreviste come la rabbia. Rabbia che può essere agita e/o subita. Comprendere come gestire queste situazioni, come prevenirle e cosa imparare dagli errori sono elementi fondamentali.
Presentazione di approfondimento sul rapporto dei giovani con la violenza, e sul fenomeno del bullismo realizzata da Michela Pantini, Riccardo Mancini, Valerio Rossi della classe IIIA Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II Affile (Rm)
Da un'indagine emerge un dato in controtendenza: la violenza giovanile -per i giovani- è più che altro una questione di violenza assistita e, al più, subita.
Poco produttivo dunque –sul piano formativo- proporre training sulla violenza agita (per quanto sia di quest’ultima che le cronache e le statistiche parlino come fenomeno in crescendo).
Molto più urgente (ma anche efficace) lavorare sull’ esperienza di violenza assistita e/o subita.
Ruolo e attività dei centri antiviolenza: l'esperienza nella provincia di Ra...guestc63db8
Ruolo e funzioni dei Centri antiviolenza in supporto alle donne vittime di violenza; illustrazione dell'esperienza dei centri antiviolenza in provincia di Ravenna (Emilia-Romagna; Italy) ; presentazione in particolare dell'attività delll'Associazioen Sos Donna di Faenza
Oggi, 18 novembre 2014, alla Camera dei Deputati, Nando Pagnoncelli presenta i risultati di una ricerca sugli stereotipi di genere. L'incontro apre la settimana dedicata alle azioni contro la violenza di genere ed è promosso da WeWorld Intervita Onlus.I bambini e le donne sono i protagonisti dei progetti e delle campagne di WeWorld Intervita in cinque aree di intervento strategico: istruzione, salute, parità di genere e diritti delle donne, protezione e partecipazione
Settima giornata italiana della statistica: iniziative sul territorio
I Millennials: statistiche per l’Europa di domani
Napoli, 23 ottobre 2017
Biblioteca Nazionale di Napoli Sala Rari
P.zza del Plebiscito, 1
Ecco le slide del mio intervento al seminario "Di storia in storia. Storie violente: l'ascolto dei bambini", condotto da Antonella Bozzaotra e organizzato dall'IIPR Napoli.
Un breve approfondimento sulla violenza assistita: https://www.alicegargiulo.it/violenza-assistita/
Similar to La violenza sulle donne: Il Centro Antiviolenza Fabiana (20)
I principali reati all'attenzione dei centri antiviolenza
La violenza sulle donne: Il Centro Antiviolenza Fabiana
1. La violenza sulle donne:
Il Centro Antiviolenza Fabiana
Come si accede al Centro Antiviolenza Fabiana
- tramite invio da altri servizi
- presentandosi direttamente
- tramite servizio telefonico 1522 – 0983/031388
2. La violenza sulle donne:
Il Centro Antiviolenza
FabianaValutazione del rischio
I 10 fattori che valutano il rischio di escalation della violenza da parte del soggetto che la
agisce
I comportamenti, le caratteristiche e i precedenti che accrescono la probabilità di un aumento
della violenza da parte di chi maltratta sono:
1. Episodi pregressi di gravi violenze fisiche o sessuali (anche su altre
donne: il maltrattante non è violento perché la vittima lo provoca, ma a
prescinde-re: quasi sempre smette di perseguitare una donna solo perché
“passa” a un’altra).
2. Minacce pesanti di violenza e morte, intimidazione nei confronti dei
figli, lanci di oggetti durante i litigi. Possesso di armi.
3. Escalation: nell’arco della relazione c’è stato un crescere della
frequenza e intensità della violenza (anche se inframmezzata da momenti
strumentali di riappacificazione, con lui che chiede scusa e lei che
perdona). Se c’è stato un aggravarsi dei maltrattamenti, è probabile che ci
sarà ancora di più al momento della separazione. Per questo, se una
donna decide di lasciare, è meglio farlo do nascosto.
3. La violenza sulle donne:
La Rete ed i Centri
Antiviolenza 4. Precedente violazione di provvedimenti di polizia già emessi
(ammonimen-to, sospensione della potestà e allontanamento). Questo
fattore permette di valutare se le misure sono efficaci nella gestione del
rischio oppure no e quindi se ne servono di più severe.
5. Atteggiamenti che giustificano o condonano la violenza (a livello
culturale o religioso): se l’uomo minimizza, è molto geloso e
possessivo, dà colpa alla vittima, significa che non vuole riconoscere il
disvalore giuridico o sociale della violenza.
6. Precedenti penali specifici o no (questo fattore “pesa” molto di più se
ci so-no reati contro la persona, per rissa, aggressione o simili).
7. Se i due partner si sono lasciati, o si stanno lasciando. È il momento
in cui il pericolo aumenta di più. Ancora più a rischio sono le situazioni
in cui i partner si sono lasciati e rimessi insieme. Il “tornare indietro”
indebolisce molto la donna agli occhi del maltrattante: l’uomo vede che
insistendo con le varie strategie (moine o violenze) riesce ad ottenere
quello che vuole.
4. La violenza sulle donne:
Il Centro Antiviolenza Fabiana
8. Se chi maltratta fa abuso di sostanze, alcol o droga:
abbassano la soglia di controllo e fanno delegare a uno stato di
alterazione la gestione delle proprie emozioni.
9. Disoccupazione o grave stato economico (non dovuto a
cause di forza mag-giore), scarsa attitudine a cercare e a
mantenere un lavoro, difficoltà ad ave-re a che fare con il
denaro (gioco d’azzardo, vita al di sopra delle proprie
possibilità).
10.Disturbi mentali, anche quelli come il disturbo di personalità
o bipolare che giuridicamente non condizionano la capacità di
intendere o di volere.
Nota bene: La presenza contemporanea di alcuni di questi
fattori rende fortemente consigliabile rivolgersi immediatamente
alle Forze dell’Ordine o a un Centro antiviolenza.
5. La violenza sulle donne:
Il Centro Antiviolenza Fabiana
IL PIANO DI SICUREZZA
L’obiettivo di un piano di sicurezza è di migliorare la cura di se
stessi, assumersi la responsabilità della propria sicurezza in
situazioni in cui potrebbero potenzialmente accadere degli abusi.
Sappiamo dalle ricerche e dalle esperienze che spesso la violenza
si ripete e s’intensifica, un abuso emotivo o verbale spesso si
trasforma in abuso fisico e sessuale. La finalità del piano di
sicurezza è quindi quella di suggerire una modalità concreta per
proteggere se stesse e i figli.
In primo luogo aiuta a conoscere i segni che di solito procedono
un’azione violenta del vostro partner, e secondo, vi permette di
familiarizzare con le risorse personali e comunitarie disponibili. È
necessario ricordare che riconoscere gli indizi di violenza da parte
del partner, non implica in alcun modo che si sia responsabili delle
violenze o degli abusi che vengano perpetrate.
6. La violenza sulle donne:
Il Centro Antiviolenza
Fabiana
IL PIANO DI SICUREZZA
1) A chi può parlare della sua situazione? (insegnanti,
parenti, ecc.)?
2) Preparare una borsa da viaggio con dentro tutti i
suoi documenti più importanti da lasciare a
qualcuno di cui si fida. Ricordatele di portare
sempre con sè le chiavi di casa e dell’auto
3) Se in casa ci sono delle armi, valutate insieme un
modo per toglierle
4) A chi si può rivolgere in caso d’emergenza?
5) In una situazione di pericolo quale strategia
funziona meglio per lei?
7. La violenza sulle donne:
Il Centro Antiviolenza Fabiana
IL PIANO DI SICUREZZA
6) Se dovesse ricominciare la violenza, si rivolgerebbe alla polizia?
Con un telefono in casa, oppure si può escogitare un segnale
per avvertire i figli o i vicini di casa in modo che possano
chiamare aiuto o la polizia?
7) Se ha necessità di allontanarsi temporaneamente, ha un posto
dove andare?
Aiutatela a valutare diversi posti dove andare in caso
d’emergenza. Scrivete gli indirizzi e i numeri di telefono e
raccomandatele di metterli in un luogo dove il partner non
possa trovarli
8) Se deve scappare, quali sono le vie di fuga da casa?
9) Ricordarle che durante un’aggressione violenta, la cosa migliore
è fare ciò che lei sente sia meglio in quel momento: a volte la
cosa migliore è scappare, altre volte cercare di placare
l’aggressore, oppure qualsiasi altra cosa funzioni in quel
momento a proteggerla.
8. La violenza sulle donne:
Il Centro Antiviolenza Fabiana
IL PIANO DI SICUREZZA
10) Se la donna sta progettando di lasciare il partner violento, considerate insieme i
seguenti punti:
a) Come e quando può andarsene in modo sicuro? Ha un mezzo di trasporto? Di
quanto denaro può disporre? Ha un posto dove andare?
b) Come si sente rispetto al chiamare la polizia in caso di bisogno?
c) A chi dirà che se ne va, e a chi non dirà nulla?
d) Cosa può fare lei e cosa possono fare gli altri perché il partner non la trovi?
e) Di chi all’interno della sua rete di sostegno si fida abbastanza da rivolgersi per
ricevere protezione?
f) Come potrà andare e tornare dal lavoro e/o accompagnare e prelevare le/i figli/e
da scuola senza correre pericolo?
g) Quali risorse sociali/legali l’aiuteranno a sentirsi più sicura? Scrivete gli indirizzi e
i numeri di telefono e raccomandate alla donna di tenerli al sicuro
dall’aggressore.
h) Conosce il numero di telefono del centro antiviolenza più vicino?
i) Cosa farebbe sentire lei e i/le suoi/sue figli/e più sicuri rispetto l’affido e il diritto di
visita?
l) Pensa che un ordine di protezione sarebbe una soluzione per lei?
9. La violenza sulle donne:
Il Centro Antiviolenza
FabianaCosa aver pronto da portare con sé in caso di fuga:
1) Passaporto, certificato di nascita (in originale o in copia)
2) Tesserino sanitario, eventuali sussidi /agevolazioni ricevute
3) Certificato di matrimonio, patente, libretto di circolazione
4) Numero di conto corrente, carte di credito, libretti di risparmio
5) Permesso di soggiorno
6) Medicinali e ricette
7) Certificato di separazione/divorzio o altri decreti del tribunale
8) Numeri di telefono e indirizzi di famigliari, amici, ecc.
9) Vestiti ed effetti personali suoi e delle/i figli/e
10) Chiavi di casa, dell’auto
11) Giocattoli preferiti delle/dei bambine/i, per metterli più a loro agio
12) Libri di scuola, ecc.