lavoro correlato al corso di Economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali dell’Università di Pavia, analizzando nello specifico l’organizzazione interna, tutte le relazioni con i possibili stakeholder aziendali e le operazioni straordinarie più significative del Gruppo Campari.
Analisi qualitativa e quantitativa dell'evoluzione della Corporate Strategy di Amplifon negli ultimi 15 anni. Valutazione di un'operazioni di acquisizione e delle possibili direzioni di crescita futura.
un lavoro nell’ambito del corso Analisi di Bilancio dell’Università di Pavia con la finalità di vedere con la lente di ingrandimento un bilancio consolidato aziendale e redigerne un’analisi sottolineando gli indici e indicatori delle performance aziendali richiesti da tale corso di studio. L’azienda presa a riferimento è stato il Gruppo Campari.
lavoro correlato al corso di Economia dei gruppi e delle concentrazioni aziendali dell’Università di Pavia, analizzando nello specifico l’organizzazione interna, tutte le relazioni con i possibili stakeholder aziendali e le operazioni straordinarie più significative del Gruppo Campari.
Analisi qualitativa e quantitativa dell'evoluzione della Corporate Strategy di Amplifon negli ultimi 15 anni. Valutazione di un'operazioni di acquisizione e delle possibili direzioni di crescita futura.
un lavoro nell’ambito del corso Analisi di Bilancio dell’Università di Pavia con la finalità di vedere con la lente di ingrandimento un bilancio consolidato aziendale e redigerne un’analisi sottolineando gli indici e indicatori delle performance aziendali richiesti da tale corso di studio. L’azienda presa a riferimento è stato il Gruppo Campari.
pd for - consulenza direzionale ha sviluppato uno strumento di semplice utilizzo che consente di governare l'azienda viti-vinicola attraverso l'implementazione di un sistema di controllo di gestione. L'avvio del sistema viene fatto da pd for in stretta collaborazione con l'azienda. Poi la gestione ordinaria e le personalizzazioni possono essere gestite in totale autonomia.
L’Informatore Agrario - Elementi di diversità e complementarietà nella ...L'Informatore Agrario
Fattori che condizionano la struttura produttiva nel settore vitivinicolo
Attori e forme organizzative della filiera vitivinicola: le unità di analisi
Il vigneto
Diversificazione delle strutture per dimensione produttiva
La trasformazione e le strutture vitivinicole
Le strutture vitivinicole per tipologia di cantina:
- agricole
- industriali
- cantine cooperative
La struttura composita dell’imbottigliamento
Conclusioni
Metodi e strumenti decisionali in un'azienda vitivinicolaSalvatoreCT
Questa tesi si pone come obiettivo lo sviluppo di metodi e strumenti per la valutazione e la gestione dei processi nelle aziende vitivinicole. Si procedera` dunque con la definizione della catena del valore, analizzando in particolare le tre fasi principali della filiera vitivinicola. L’analisi comprenderà sia le attività primarie, dalla fase agricola a quella di commercializzazione, sia le attività di supporto le quali sostengono le attività primarie e forniscono a tutta l’azienda input, risorse umane, tecnologia, oltre a varie funzioni estese a tutta la realtà aziendale. Le attività principali, quelle cio che generano la buona parte dei costi, verranno valutate tramite il metodo Activity Based Costing, il quale consente di seguire le determinanti del processo di creazione di valore giungendo ad una più attendibile determinazione del costo del prodotto, specie in situazioni aziendali complesse. I risultati ottenuti, in termini di qualità e costi, consentiranno di valutare il valore che l’azienda genera. Quest’ultimi sono rappresentati dal profitto totale, che varia al variare del prezzo e della quantità venduta. Lo scopo ultimo `e la realizzazione di uno strumento che affianchi i decisori consentendo loro di compiere scelte ponderate ed efficienti.
Lo strumento, implementato tramite Microsoft Excel, è applicato alla realtà della Marchesi Mazzei S.p.a Agricola.
Lorenzo Tersi - Il vino: esaltare il passato per guardare al futuroMasterBrandManagement
Slide presentate all’evento “Déjà vu – Economie e culture della citazione” del 14 novembre 2014 organizzato dal Master IED in Brand Management.
Lorenzo Tersi, consulente d’impresa, opera nel settore wine&food ed è fondatore della LT Wine&Food Advisory. Nel 2013 è stato vincitore del premio “Sua Eccellenza Italia”, istituito dal Gambero Rosso. Tra i suoi principali clienti annovera il Consorzio Vino Chianti, Feudi di San Gregorio, l’imprenditore Andrea Formilli Fendi e il Gruppo Santa Margherita, oltre ad aver guidato progetti di marketing strategico per diverse aziende e organizzazioni. Ricopre inoltre il ruolo di Advisor Unico del fondo d’investimento Torre SGR (Fortress – Unicredit) nel management del Fondo Vigneto Italia. In una fase economica e culturale in cui il settore del vino è attraversato da numerose e importanti trasformazioni, i soggetti del comparto che vogliono cogliere le nuove opportunità offerte dai mercati hanno l’esigenza di adeguarsi e innovare. In questo contesto si inserisce l’attività di LT Wine&Food Advisory, società operante nel panorama nazionale e internazionale con il principale scopo di fornire supporto strategico agli imprenditori italiani del vino.
In this presentation, we analyze the economical and financial results of an important italian wine brand and suggest some strategies to improve the management
The Food Sector in Italy - Bakery - Arkios Annual Research (2013) Paolo Cirani
Come ogni anno Arkios Italy pubblica una ricerca sul Settore Alimentare, ed in Particolare sul mercato dei Prodotti da Forno e Dolci e Caramelle, basandosi sui dati degli ultimi Bilanci delle aziende, sulle informazioni aggiornate su Acquisizioni e Cessioni (M&A), nonché sulla base di Interviste con gli Imprenditori ed il Management di aziende del settore, clienti e non di Arkios Italy
La ricerca riguarda l’andamento del settore Bakery e Dolci & Caramelle, ed in particolare:
- Analisi delle performance delle aziende operanti in questo mercato, suddiviso per segmenti (Biscotti, Merendine, Dolci da Ricorrenza, Sostituti del Pane, Snack & Patatine, Prodotti da Forno Surgelati) e per classe dimensionale delle aziende
- Recenti operazioni di M&A nei diversi segmenti, con commenti sulle Tendenze Aggregative del settore, la visione degli acquirenti/investitori, etc.
- Le tendenze del settore in generale, il ruolo della GDO, i canali distributivi e i movimenti dei Grandi Gruppi alimentari, Italiani e Mondiali
Arkios Italy, Advisor M&A con focalizzazione sulle Medie e Piccole Aziende ed operazioni Small Cap, opera da anni nel settore Alimentare, con importanti clienti del settore e fondi di Private Equity specializzati.
The Food Sector in Italy - Arkios Annual Research (2013) Paolo Cirani
Come ogni anno Arkios Italy pubblica una ricerca sul Settore Alimentare, ed in Particolare sul mercato dei Prodotti da Forno e Dolci e Caramelle, basandosi sui dati degli ultimi Bilanci delle aziende, sulle informazioni aggiornate su Acquisizioni e Cessioni (M&A), nonché sulla base di Interviste con gli Imprenditori ed il Management di aziende del settore, clienti e non di Arkios Italy
La ricerca riguarda l’andamento del settore Bakery e Dolci & Caramelle, ed in particolare:
- Analisi delle performance delle aziende operanti in questo mercato, suddiviso per segmenti (Biscotti, Merendine, Dolci da Ricorrenza, Sostituti del Pane, Snack & Patatine, Prodotti da Forno Surgelati) e per classe dimensionale delle aziende
- Recenti operazioni di M&A nei diversi segmenti, con commenti sulle Tendenze Aggregative del settore, la visione degli acquirenti/investitori, etc.
- Le tendenze del settore in generale, il ruolo della GDO, i canali distributivi e i movimenti dei Grandi Gruppi alimentari, Italiani e Mondiali
Arkios Italy, Advisor M&A con focalizzazione sulle Medie e Piccole Aziende ed operazioni Small Cap, opera da anni nel settore Alimentare, con importanti clienti del settore e fondi di Private Equity specializzati.
pd for - consulenza direzionale ha sviluppato uno strumento di semplice utilizzo che consente di governare l'azienda viti-vinicola attraverso l'implementazione di un sistema di controllo di gestione. L'avvio del sistema viene fatto da pd for in stretta collaborazione con l'azienda. Poi la gestione ordinaria e le personalizzazioni possono essere gestite in totale autonomia.
L’Informatore Agrario - Elementi di diversità e complementarietà nella ...L'Informatore Agrario
Fattori che condizionano la struttura produttiva nel settore vitivinicolo
Attori e forme organizzative della filiera vitivinicola: le unità di analisi
Il vigneto
Diversificazione delle strutture per dimensione produttiva
La trasformazione e le strutture vitivinicole
Le strutture vitivinicole per tipologia di cantina:
- agricole
- industriali
- cantine cooperative
La struttura composita dell’imbottigliamento
Conclusioni
Metodi e strumenti decisionali in un'azienda vitivinicolaSalvatoreCT
Questa tesi si pone come obiettivo lo sviluppo di metodi e strumenti per la valutazione e la gestione dei processi nelle aziende vitivinicole. Si procedera` dunque con la definizione della catena del valore, analizzando in particolare le tre fasi principali della filiera vitivinicola. L’analisi comprenderà sia le attività primarie, dalla fase agricola a quella di commercializzazione, sia le attività di supporto le quali sostengono le attività primarie e forniscono a tutta l’azienda input, risorse umane, tecnologia, oltre a varie funzioni estese a tutta la realtà aziendale. Le attività principali, quelle cio che generano la buona parte dei costi, verranno valutate tramite il metodo Activity Based Costing, il quale consente di seguire le determinanti del processo di creazione di valore giungendo ad una più attendibile determinazione del costo del prodotto, specie in situazioni aziendali complesse. I risultati ottenuti, in termini di qualità e costi, consentiranno di valutare il valore che l’azienda genera. Quest’ultimi sono rappresentati dal profitto totale, che varia al variare del prezzo e della quantità venduta. Lo scopo ultimo `e la realizzazione di uno strumento che affianchi i decisori consentendo loro di compiere scelte ponderate ed efficienti.
Lo strumento, implementato tramite Microsoft Excel, è applicato alla realtà della Marchesi Mazzei S.p.a Agricola.
Lorenzo Tersi - Il vino: esaltare il passato per guardare al futuroMasterBrandManagement
Slide presentate all’evento “Déjà vu – Economie e culture della citazione” del 14 novembre 2014 organizzato dal Master IED in Brand Management.
Lorenzo Tersi, consulente d’impresa, opera nel settore wine&food ed è fondatore della LT Wine&Food Advisory. Nel 2013 è stato vincitore del premio “Sua Eccellenza Italia”, istituito dal Gambero Rosso. Tra i suoi principali clienti annovera il Consorzio Vino Chianti, Feudi di San Gregorio, l’imprenditore Andrea Formilli Fendi e il Gruppo Santa Margherita, oltre ad aver guidato progetti di marketing strategico per diverse aziende e organizzazioni. Ricopre inoltre il ruolo di Advisor Unico del fondo d’investimento Torre SGR (Fortress – Unicredit) nel management del Fondo Vigneto Italia. In una fase economica e culturale in cui il settore del vino è attraversato da numerose e importanti trasformazioni, i soggetti del comparto che vogliono cogliere le nuove opportunità offerte dai mercati hanno l’esigenza di adeguarsi e innovare. In questo contesto si inserisce l’attività di LT Wine&Food Advisory, società operante nel panorama nazionale e internazionale con il principale scopo di fornire supporto strategico agli imprenditori italiani del vino.
In this presentation, we analyze the economical and financial results of an important italian wine brand and suggest some strategies to improve the management
The Food Sector in Italy - Bakery - Arkios Annual Research (2013) Paolo Cirani
Come ogni anno Arkios Italy pubblica una ricerca sul Settore Alimentare, ed in Particolare sul mercato dei Prodotti da Forno e Dolci e Caramelle, basandosi sui dati degli ultimi Bilanci delle aziende, sulle informazioni aggiornate su Acquisizioni e Cessioni (M&A), nonché sulla base di Interviste con gli Imprenditori ed il Management di aziende del settore, clienti e non di Arkios Italy
La ricerca riguarda l’andamento del settore Bakery e Dolci & Caramelle, ed in particolare:
- Analisi delle performance delle aziende operanti in questo mercato, suddiviso per segmenti (Biscotti, Merendine, Dolci da Ricorrenza, Sostituti del Pane, Snack & Patatine, Prodotti da Forno Surgelati) e per classe dimensionale delle aziende
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Arkios Italy, Advisor M&A con focalizzazione sulle Medie e Piccole Aziende ed operazioni Small Cap, opera da anni nel settore Alimentare, con importanti clienti del settore e fondi di Private Equity specializzati.
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I Big Data per l'internazionalizzazione della tua impresa - Intelligent Expor...Enterprise Europe Network
Unioncamere Emilia-Romagna presentano il servizio INTELLIGENT EXPORT REPORT, che utilizza i Big Data per l'internazionalizzazione, fornendo alle PMI informazioni strategiche nei percorsi di internazionalizzazione. Mappa della Competitività e Mappa delle Opportunità personalizzata sui prodotti dell'impresa.
Progetto per il corso di Marketing Management nell'ambito del CLM Marketing e Ricerche di Mercato presso l'Università di Pisa.
Pianificazione di una strategia di marketing per il lancio del prodotto Gin Mare nel mercato USA.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Fieragricola14. Le forme della vendit...L'Informatore Agrario
Diversificare l’attività di vendita più che una necessità è ormai quasi un obbligo per tante aziende agricole. Questo è infatti il modo migliore per incrementare la competitività dell’azienda. L’iniziativa personale è il fattore che più spinge a realizzare attività diverse da quella agricola. Per chi intende diversificare è fondamentale combinare tre opportunità di dare valore aggiunto ai prodotti dell’azienda: la trasformazione, la ristorazione e la vendita diretta vera e propria. Ma i canali per vendere sono molti di più: dai mercati contadini ai corsi di cucina, dalle attività seminariali sui prodotti tipici alla partecipazione a mostre-mercato enogastronomiche, alle vendite all’estero in circuiti commerciali che chiedono prodotti di altissima qualità. Le attività di promozione sono assai importanti, almeno quanto la presentazione dei prodotti.
La presenza in internet e nei social media per promuovere le differenti attività può infine essere d’aiuto, ma richiede molta attenzione e dedizione.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Fieragricola 14. Come difendersi dall...L'Informatore Agrario
Il progressivo abbassamento delle soglie di redditività delle imprese agrituristiche è un fenomeno complesso, ma legato anche al peso crescente della pressione fiscale in ambito locale. Emblematico è il caso della tassa rifiuti, chiamata prima Tarsu, poi Tia, quindi Tares, ora Tari, arrivata ormai a livelli insopportabili, tanto da determinare come conseguenza un taglio della capacità ricettiva di tante aziende, realizzata a volte con il cofinanziamento di fondi europei, che chiudono stanze o che riducono i periodi di apertura. L’azienda agrituristica dovrebbe essere chiamata a pagare solo per i rifiuti effettivamente conferiti e non in base alla superficie dei fabbricati rurali. Serve una politica fiscale più equa, che non penalizzi le aziende agrituristiche attraverso tributi locali che sono estranei alla natura agricola di questa attività.
L'Informatore Agrario. Marco Boschetti. Agriturismo.Diversificare l'attivita ...L'Informatore Agrario
La contrazione dei flussi turistici unita al calo della redditività delle aziende agrituristiche legata all’aumento dei costi fissi, fiscali me non, impone agli operatori del settore della multifunzione di diversificare ulteriormente la propria offerta, attivando nuovi servizi e forme di vendita diretta. Fondamentale è qualificare e segmentare l’offerta, costruendo pacchetti e avendo come principale obiettivo la famiglia. Solo con la cura di ogni minimo dettaglio è possibile migliorare l’ospitalità e puntare così alla massima soddisfazione dei clienti.
Le possibilità per ampliare l’attività sono tante, dal cicloturismo alle fattorie didattiche e sociali, dalle city farms alle fattorie del gusto e del benessere.
Inoltre strategico per tante aziende si è rivelato aprire un punto vendita di prodotti di fattoria. Il consumatore li chiede infatti sempre più, perché si va ampliando la fascia dei consumi alimentari orientati alla qualità e alla connessione con il territorio e il ciclo stagionale.
Il manifesto della chimica verde - Sofia Mannelli - L'Informatore Agrario - F...L'Informatore Agrario
Lo sviluppo del settore della chimica verde è un'opportunità per il rilancio dell'economia del nostro Paese, dove sono riconosciute punte di eccellenza. L'associazione Chimica Verde Bionet ha elaborato alcuni criteri essenziali per un concreto sviluppo del settore in modo da promuovere la crescita sulla base di principi di sostenibilità, perfezionati dal mondo della ricerca e da esperti del settore. Per questo, l'associazione presenta il "Manifesto della Chimica Verde", che, è stato sottoscritto a Verona l'8 febbraio scorso al convegno organizzato in collaborazione con L'Informatore Agrario.
Semina su sodo e sanità delle produzioni – Amedeo Reyneri (Inta) - Convegno S...L'Informatore Agrario
L’adozione di lavorazioni ridotte negli areali settentrionali influenza la sanità delle produzioni dei cereali incidendo negativamente sul contenuto di micotossine in quanto la presenza di residui favorisce un maggiore inoculo potenziale di funghi micotossigeni.
Per garantire il successo della semina su sodo sin dalle prime annate occorre adottare una serie di accorgimenti pratici in tutte le fasi del ciclo colturale, dalle operazioni preliminari, alla semina sino alla raccolta. Aipas (Associazione italiana produttori amici del suolo) che oggi accoglie 70 soci tra Campania, Puglia e Basilicata per un totale di circa 6.000 ettari è nata proprio per fornire supporto tecnico e informazione a chi vuole approcciare correttamente la tecnica e ottenere tutti i vantaggi econoimici, sociali e ambientali.
Vantaggi e criticità nell’applicazione della semina su sodo in Veneto – Luigi...L'Informatore Agrario
La misura 214/i del Psr Veneto 2007-2013 ha introdotto l’adozione di tecniche di agricoltura conservativa (semina su sodo) per ridurre le perdite di carbonio organico, le emissioni di anidride carbonica e aumentare la biodiversità del terreno. Per una corretta adozione della tecnica è però fondamentale mantenere le condizioni agronomiche idonee a favorire una semina omogenea, flessibilità tecnico colturale e introduzione di proposte atte a ridurre il compattamento e il traffico in campo.
La politica di sviluppo rurale. Opportunità e sfide per l’agricoltura conserv...L'Informatore Agrario
Nella nuova programmazione 2014-2020 dei Piani di sviluppo rurale l’agricoltura conservativa, tra cui la semina su sodo, potrà avvalersi non solo dei pagamenti agroambientali ma anche di quelli relativi alla competitività aziendale.
Sottoprodotti per la digestione anaerobica: vantaggi e criticità - Convegno B...L'Informatore Agrario
Requisiti di un substrato da inviare a digestione anaerobica: aspetti agronomici, tecnici, normativi e sanitari. Calcolo del potenziale metanigeno dei principali substrati di origine agricola e civile.
La normativa che incentiva il biogas: chiariamo ogni dubbio - Convegno Biogas...L'Informatore Agrario
Tutto quello che c’è da sapere sul meccanismo di calcolo dell’incentivo per gli impianti a biogas che entreranno in funzione dal 2014. Inoltre come va inteso il concetto di “Prevalenza” e come si calcolano i premi per l’efficienza energetica e per l’azoto.
Il biogas agricolo è destinato, a seguito del nuovo Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012, ad un’importante cambio di rotta. Le indicazioni che emergono dal decreto mettono in luce una chiara intenzione da parte del legislatore di incentivare sopratutto il biogas agricolo:
• gli incentivi maggiori sono per gli impianti di piccola taglia (<300>< 100 kW accedono direttamente al sistema incentivante,
• sono previsti dei premi aggiuntivi, da sommare alla tariffa incentivante base, per la cogenerazione ad alto rendimento e la riduzione dell’azoto contenuto nel digestato finale.
I giovani e le opportunità nella nuova PAC 2014-2020 - Le lezioni de L'Inform...L'Informatore Agrario
Felice Adinolfi, Università di Bologna, spiega le principali opportunità contenute nella nuova pac 2014-2020 per i giovani agricoltori.
Caratteristiche del pagamento per i giovani agricoltori:
- carattere obbligatorio;
- architettura;
- modalità di calcolo
La arance rosse sono un frutto tipico prodotto in un'area ristretta situata sotto l'Etna. Hanno peculiari attributi qualitativi come la presenza di antociani, livelli più alti di vitamina C e di altri componenti antiossidanti rispetto al arance bionde. Le proprietà nutrizionali e salutistiche sono dimostrate da studi sperimentali in-vitro e in-vivo. É essenziale attivare iniziative per informare i consumatori del superiore valore biologico delle arance rosse.
L’obiettivo primario da perseguire in agrumicoltura è il miglioramento della qualità globale della produzione nel rispetto dell’ambiente operando allo stesso tempo una drastica riduzione delle spese di gestione. Esistono tecniche agronomiche e materiali genetici innovativi che possono portare a questi risultati.
I numeri degli agrumi in Sicilia: analisi economica, situazione attuale e pro...L'Informatore Agrario
La svolta per le produzioni agrumicole italiane deve passare attraverso la consapevolezza che le tendenze attuali sono dettate dalla globalizzazione dei mercati e destagionalizzazione della domanda finale, dall' inarrestabile processo di sostituzione del consumo del frutto fresco con spremute o derivati agrumari (succhi, nettari, ecc.) e dalla sproporzionata crescita dei costi industriali delle materie prime.
Elementi ai quali si può dare risposta solo attraverso l'efficienza, l'innovazione e la differenziazione, tre parole chiave per il futuro dell'agrumicoltura italiana
Gli scenari attuali del mercato del latte e le sfide che attendono gli alleva...L'Informatore Agrario
Import ed export in equivalente latte attesi per il 2012/2013 e previsioni produttive per le principali aree di esportazione.
Mercato e import-export del latte in polvere (intero e scremato) e del burro dell’Unione Europea. Prezzi mondiali del latte in polvere intero e scremato e del burro: Oceania, Usa, Germania
Esportazioni di latte intero in polvere: Argentina, Australia, Ue27, Nuova Zelanda.
Infine un focus sugli andamenti e sulle previsioni del mercato del mais per i principali paesi esportatori (Argentina, Brasile, Ucraina, Usa), e infine i prezzi del mais di provenienza Usa sul mercato mondiale.
Fanno reddito le aziende da latte? Analisi di 70 bilanci aziendali SATA: qual...L'Informatore Agrario
Analisi di 70 aziende: produzione, dimensione, reddito, costi, utile netto. Cosa incide sulla reddittività aziendale e cosa migliorare nella gestione economica della propria stalla. Metà delle aziende prese in esame chiudono il bilancio in negativo: fattori quali la dimensione aziendale, la quantità di terra a disposizione o il contenimento dei costi non sono sufficienti. La regola principale della gestione è avere sotto controllo i costi di produzione e il fatturato totale. Dati economici specifici e di buona qualità che vengano monitorati e tracciati per più anni.
Istituto nazionale di tecnologia agricola (Inta) – Gustavo Conosciuto (Inta)L'Informatore Agrario
L’Inta è l’istituto nazionale di ricerca in Argentina che si occupa di tecnologia in agricoltura con l’obiettivo di garantire competitività e sviluppo rurale sostenibile con equità sociale
Le tecnologie delle seminatrici da sodo e aspetti di agricoltura di precision...L'Informatore Agrario
Stabilito che vi siano le condizioni agronomiche necessarie per l’applicazione della semina su sodo, risultano fondamentali la scelta della seminatrice e la loro corretta regolazione. Solo un’operazione
di semina corretta e precisa contribuisce a garantire una rapida e omogenea emergenza della coltura ponendo di fatto le basi sul buon esito produttivo.
La Semina su sodo come sistema agronomico: dieci regole per una corretta impl...L'Informatore Agrario
Per garantire il successo della semina su sodo sin dalle prime annate occorre adottare una serie di accorgimenti pratici in tutte le fasi del ciclo colturale, dalle operazioni preliminari, alla semina sino alla raccolta. È però fondamentale la conoscenza dei campi per individuare tempestivamente le problematiche che si potrebbero verificare.
La Semina su sodo come sistema agronomico: dieci regole per una corretta impl...
L’Informatore Agrario - La dimensione delle imprese del vino italiane in una prospettiva mondiale … - Vinitaly 2013
1. La dimensione delle imprese del
vino italiane in una prospettiva
mondiale
Alfredo COELHO
Vinitaly 2013
L’Informatore Agrario
coelho@supagro.inra.fr
2. • Dimensione critiche diverse per situazioni
differente
• Strategie di crescita aziendale
• Aziende italiane alla ricerca di una dimensione
internazionale
• Dimensioni limitate, differenziazione spinta
Indice
3. Dimensioni critiche diverse per
situazioni differenti
• Attività agricola (superficie del vigneto)
– Superiore a 20 ettari si richiedono salariati
– 1000 ettari potrano non essere sufficienti (logica di brand)
– Il prezzo di vendita delle uve e del vino e non l’estensione del vigneto
determinano i ricavi dei viticultori (Montaigne et al., 2012)
• Impianti di vinificazione
– La grande azienda dovrebbe dispore di uno impianto: 100.000 ettolitri
minimo (offerta competitiva di basic wines)
– 2 linee di imbottigliamento ognuna con una capacità tra 20 a 25
millioni di bottiglie/ora (1600 ore di lavoro/anno)
• A valle della filiera (imbottigliamento, commercializzazione, ecc.)
4. Dimensioni dei vigneti controllati dai
grandi Gruppi vitivinicoli (2011) (ettari)
0 10000 20000 30000 40000
Zonin (ITA, USA)
Torres (SPA, CIL, USA, CINA)
Santa Rita (CIL, ARG)
San Pedro (CIL, ARG)
Grupo Peñaflor (ARG)
Riunite & CIV + GIV (ITA)
Constellation Brands (USA, AUS, NZE, CAN)
Pernod Ricard (FR, AUS, ARG)
E&J Gallo (USA)
Concha y Toro (CIL, ARG, USA)
Cavit (ITA)
TWE (AUS, NZE, USA)
Caviro (ITA)
Fonti: rapporti aziendali, stampa specializzata
5. Dimensioni critiche diverse per
situazioni differenti
• A valle della filiera
(imbottigliamento, commercializzazione, ecc)
– Attività di marketing e commerciali: sotto €2 milliardi di
fatturato sarà difficile sviluppare una vera strategia di
communicazione globale spese di €40 millioni (2% del
fatturato)
– Il mondo del vino è lontano da queste cifre
• Da considerare:
– Più l’azienda è grande più gli investimenti richiesti
saranno onerosi
– Moltiplicare i marchi è egualmente oneroso
6. I GRANDI MARCHI DI VINI
(millioni di bottiglie, 2010-2012)
Fonti: rapporti aziendali, stampa specializzata (dati 2010-2012)
7. Paesi Azienda Leader Proprietà
Top 4
(%)
Altri
Australia
Treasury Wine Estates
(Foster's) Borsa 61,1% 39,7%
N. Zelanda
Brancott Estate
(Pernod Ricard) Borsa 80,0% 20,0%
Asia-Pacifico Yantai Changyu Borsa 39,7% 66,3%
USA E&J Gallo Winery Famiglia 50,2% 49,8%
Italia Caviro Cooperativa 7,6% 92,3%
Francia Groupe Castel Famiglia 15,7% 84,3%
Spagna Garcia Carrion Famiglia 17,6% 82,4%
Cile Concha y Toro
Borsa/
Famiglia 85,8% 14,2%
Argentina Fecovita Cooperativa 30,0% 70,0%
Concentrazione Aziende Leader Paesi Vitivinicoli
(% volumi vendite sul mercato nazionale)
8. Strategie formalizzate vs.
Opportunistiche o miste
• Esempi di strategie « formalizzate »:
– E&J Gallo Winery: integrazzione verticale
• Vinificazione
• Produzione delle bottiglie di vetro
• Etichette
• Campagne di pubblicità sviluppate all’interno
• Forza di vendita gestita dal Gruppo,
• Flotta di mezzi di trasporto per la distribuzione del vino
negli Stati Uniti
• Firma di contratti internazionali multipaese di
approvvigionamento di vino sfuso
• Gestione dei marchi centralizzata al livello del Gruppo
9. Strategie formalizzate vs.
Opportunistiche o miste
• Contesto del « opportunismo »:
– Crescita per superare le soglie dimensionali che
garantiscono una maggiore competitività
Legenda: Vigneto di Champagne
10. Strategie di crescita aziendale
• Crescita esterna (fusioni & aquisizioni):
– Strategie costose, irreversibili e rischiose
– La tendenza alla concentrazione delle aziende vitivinicole in Italia è ridotta:
Esempi: difficoltà di liquidità, insufficiente capacità produttiva a causa di estirpazioni
dei vigneti da parte dei soci delle cantine sociali (OCM-vino 2008) (Puglia e Sicilia)
• Due casi internazionali recenti hanno messo a discussione la crescita
esterna:
– Constellation Brands (USA): BRL Hardy, Robert Mondavi, Vincor
International…
– Foster’s Group (AUS) vs. Southcorp (AUS)
• Pernod Ricard (FRA) vs. Orlando Wyndham (AUS)
– Jacob’s Creek: 6,9 millioni di casse di vino (2011-2012)
– Francia: Assenza vini fermi Francese nel portafoglio
– 2 brand di champagne (Mumm & Perrier Joüet)
11. Strategie di crescita aziendale
• Crescita interna od organica
– Si devono superare numerosi vincoli
– Finanziamento delle necessarie attività di
promozione sul mercato
– Dimensione del vigneto:
• I diritti de reimpianto non sono un freno come barriera
per l’ingrandimento o l’espansione dei vigneti
• Freni eterogeneità dei meccanismi di gestione nei
diversi Paesi europei (Montaigne et al., 2013)
– Freni espansione vigneti: nel caso della Francia
– Espansione dei vigneti nel caso del Prosecco nel Veneto
• Freno: Disciplinari delle DOC/IGT
12. Strategie di crescita aziendale
• Crescita interna od organica
– Concha y Toro (Chile): esempio di crescita interna
• Vigneti in Cile (#1) ed Argentina (#2)
• 1 Marchio globale: Casillero del Diablo
• Estensione della capacità internazionale di
distribuzione:
– Accordi con reti internazionali controllate da terzi: Banfi
USA…
– Sviluppo di reti internazionali proprie: Regno
Unito, Brasile, Asia…
13. Aziende italiane alla ricerca di una
dimensione internazionale
• Gli ultimi movimenti di ristrutturazione
strategica dei grandi Gruppi vitivinicoli:
– diluzione dell’oligopolio mondiale al vertice del
mercato
– Portafoglio dei grandi Gruppi più ristretto:
• Constellation Brands Australia (USA/AUS) venduta
Champ Private Equity (AUS)
• Foster’s Group (AUS): separazione asseti vino Treasury
Wine Estates (AUS)
14. • Forte dipendenza del mercato italiano:
– Caviro: 80% delle vendite di vino
– Tavernello: Inizio del export Regno Unito nel
2010
• Brand piccoli troppi numerosi:
– Difficoltà per creare dei brand forti
• Sinergie tra vino e distillati:
– Campari (ITA), Diageo (R-U), Pernod Ricard
(FRA), Brown-Forman (USA)
Aziende italiane alla ricerca di una
dimensione internazionale
15. • Integrazione a valle:
– Integrazione verticale delle reti di distribuzione
– Pochi casi tra grandi Gruppi:
• Groupe Castel (FRA) Nicolas
• GIV Federic Wildman (USA) (1993)
• Mezzacorona: Prestige Wine Import (1996) (ex-nuovo)
• Si richiede capacità finanziaria
• Portafoglio con volumi di vini sufficiente per assicurare la
redditività
• Alternative: accordi di distribuzione e di commercializzazione:
– Zonin & reti di famiglie: Torres (SPA), Baron Philippe di
Rothschild (FRA), Drouhin (FRA)…
– GIV e Banfi per gli USA (2009)
Strategie di Integrazione a Valle
16. Strategie di Integrazione a Monte
• Integrazione a monte:
– Integrazione verticale a monte basata su fusione
ed acquisizione di tenute vitivinicole per
aumentare le superficie del vigneto
– Modello più diffuso in Europa
• Emergono situazione di integrazione « ibride »:
(vigneti in affitto)
• Grandi Gruppi vitivinicoli: « lease back » dei vigneti
17. Mancanza di dimensione critica
• Mancanza di concentrazione del settore assenza di barriere per all’ingresso di
nuovi concorrenti
– Le marche della GDO: private label
– 9,3% delle vendite di vini fermi in Italia (2011)
– 35%-40% dei vini in Francia (panel IRI)
• Economie di Scala per i grandi Gruppi:
– Importazione di vini sfusi beneficiando dello differenziale tra costo e prezzo
– Entrata nel nuovo business dell’esportazione di vino sfuso con
l’imbottigliamento direttamente sui mercati di commercializzazione e
consumo (cf. flexitank)
– Imbottigliamento di sfuso e re-export
• Centro logistico di Diageo (Torino)
– Imbottigliamento di sfuso vicino ai mercati di consumo
• Centro logistico di Constellation Brands/Accolade (Regno Unito)
18. Mancanza di dimensione critica
• Alternativa: Imbottigliamento presso operatori locali
(esternalizzazione)
– Riduzzione dei margini dell’esportazione di vino sfuso
• Il numero di aziende che in Italia sono in grado di fornire 1 o
2 millioni di ettolitri (per vini dei 5 o 6 vitigni internazionali)
per partecipare a gare internazionali è esiguo (acquirenti di
vini sfusi americani o cinesi)
19. Dimensioni limitate, differenziazione spinta
• Struttura del mercato mondiale: uno « oligopolio con frangia » (clessidra
invertita)
• 40 Gruppi vitivinicoli mondiali 40% del fatturato globale mondiale
• Presenza limitata dei gruppi italiani nella parte alta della clessidra:
– 3 Unioni cooperative: Riunite & Civ + GIV, Caviro, Cavit
– La maggior parte del tessuto produttivo non ha dimensione sufficientemente
grande per offrire vini a prezzi competitivi sui segmenti di primo prezzo
(basic wines)
• Alternativa: differenziazione con investimenti in:
– marchi
– forza vendita
– reti di distribuzione
… ma si richiedono mezzi finanziari per farlo…!
20. 35– 45
Millioni di bottiglie
Struttura dell’offerta mondiale dei grandi
Gruppi vitivinicoli
Gallo, Constellation
Brands, TWE, GIV, Cav
iro, Cavit*
40 Gruppi =
40%
Quota di Mercato
$US 200 millioni
fatturato
*Altre aziende:
Private/Familiare: Castel, Grands Chais de France, Freixenet, Codorniu, The Wine Group,
Kendall Jackson, Reh Gruppe, Miguel Torres
Cooperative: Val d’Orbieu, Union Nicolas Feuillate
21. Dimensioni limitate, differenziazione spinta
• In Italia non hanno emerso Gruppi vitivinicoli nuovi di dimensioni mondiale
• L’accelerazione della concentrazione e del consolidamento dei fornitori (vetro,
etichette, tecnologia…) e dei clienti (grossisti, vendita al dettaglio) aumenta la
pressione sul settore produttivo problema della dimensione critica
• La ricerca di maggior valore aggiunto:
– Le aziende non in grado di posizionarsi nel gruppo di testa della clessidra
dovranno orientarse con decisioni più verso le strategie di differenziazione
(prodotti di pregio, diversificazione dei canali di comunicazione…)
• Specificità del « terroir »
• Posizionamento distintivo nel rapporto qualità/prezzo
• Rapporti specifici e personalizzati con la filiera a valle
• Emergono strategie di « specializzazione »:
– Vendita diretta
– Offerta di servizi complementari collegati al turismo del vino
– Prodotti di nicchia legati ad alcune DOC/IGT
22. La dimensione delle imprese del vino
italiane in una prospettiva mondiale
Vinitaly 2013
Grazie Mille!
coelho@supagro.inra.fr
23. Riferimenti Bibliografici
•MONTAIGNE E.; COELHO A. (2012), Structure of the producing side of the wine industry: Firm
typologies, networks of firms, and clusters, Wine Economics and Policy, Vol. 1, 1, October, p. 41-53.
•MONTAIGNE E.; COELHO A. DELORD B; KHEIFFI L.(2012), Etude sur les impacts socio-économiques et
territoriaux de la libéralisation des droits de plantation des vignes, AREV – Association des Régions
Européennes Viticoles, Montpellier, 2 tomes (available at arev.org).
•AAVV.(2012), The liberalisation of planting rights in the EU wine sector, report, European Parliament,
Brussels. (available at
http://www.europarl.europa.eu/committees/en/agri/studies.html?action=1&tab=last#)
•TOUZARD JM; COELHO A.; HANNIN H. (2008), Les coopératives vinicoles: une analyse comparée à
l’échelle internationale, Bulletin de l’OIV, juillet-août-septembre, vol. 81, p. 381-403.
•MONTAIGNE E.; COELHO A.(2006), The Reform of the Common Market Organisation for Wine, European
Parliament, Brussels, 93 p. + annexes.
•COELHO, A. et RASTOIN, J.-L.(2006), «Les stratégies de développement des grandes firmes de l’industrie
mondiale du vin sur longue période (1980-2005)», Progrès Agricole et Viticole, vol. 123, n° 2 et n° 3, 15
janvier 2006 et 1er février 2006, p. 34-41. et p. 55-62.
•COELHO A.; RASTOIN J.-L(2004), « Stratégie des grands groupes internationaux: vers l’émergence d’un
oligopole sur le marché mondial du vin ?, MONTAIGNE E. et al., Bacchus 2006, Dunod, Paris, p. 79-99.