Psiconcologia: quando il cancro colpisce la famigliaLuca Mazzucchelli
Psiconcologia: quando il cancro colpisce la famiglia. Un intervento di Luca Mazzucchelli, psicologo di Milano, sul ruolo della rete di salvataggio dei pazienti oncologici.
Luciano Orsi: comunicare la fine tra speranza e verità ottobre 2013 sintesiFino alla Fine
Presentazione del Dottor Luciano Orsi sulla comunicazione in fine vita, per l'intervento che ha fatto durante la tavola rotonda del festival del saper vivere Fino alla Fine, presso il Castello della Rancia - Tolentino MC
Psiconcologia: quando il cancro colpisce la famigliaLuca Mazzucchelli
Psiconcologia: quando il cancro colpisce la famiglia. Un intervento di Luca Mazzucchelli, psicologo di Milano, sul ruolo della rete di salvataggio dei pazienti oncologici.
Luciano Orsi: comunicare la fine tra speranza e verità ottobre 2013 sintesiFino alla Fine
Presentazione del Dottor Luciano Orsi sulla comunicazione in fine vita, per l'intervento che ha fatto durante la tavola rotonda del festival del saper vivere Fino alla Fine, presso il Castello della Rancia - Tolentino MC
Nicolò Terminio - Lezione su Generazione borderline e mondo tossicomane - Cor...Nicolò Terminio
“I pazienti borderline sono costantemente in crisi. I pazienti borderline ci mettono costantemente in crisi”. Queste due frasi riassumono i temi e i problemi che ci troviamo ad affrontare nel trattamento dei pazienti borderline.
Parlo di generazione borderline per dare maggiore evidenza alle trame del “famigliare” (Scabini e Cigoli, 2000) nella storia dei pazienti borderline. Il riferimento ai legami familiari ci consente di prestare attenzione alla radice evolutiva della compromissione “relazionale-simbolica” tipica del funzionamento del borderline.
Quando mi riferisco al mondo tossicomane intendo allora considerare la complessità psicopatologica della tossicodipendenza, per non ridurre la clinica degli stati tossicomanici all’esperienza dello sballo (Di Petta, 2004), rintracciando piuttosto le caratteristiche salienti della struttura psicopatologica nella relazione con l’Altro.
IO VOLO - Slide corso volontari con esperienzapiccolorifugio
Disabilità e invecchiamento, disabilita' e comorbilita' psichiatrica, slide di Federico Mucelli per progetto IO VOLO di associazione Lucia Schiavinato, Fondazione Piccolo Rifugio, Anffas Sinistra Piave, associazione Sergio Piccin, Volontari x Shelter
Il corso si focalizza sui seguenti argomenti:
1. Il colloquio clinico di consultazione e il processo diagnostico. 2. Dalla domanda di trattamento al trattamento della domanda. 3. La riformulazione della domanda attraverso l’alleanza diagnostica e la restituzione al/ai paziente/i. 4. Dalla diagnosi alla pianificazione del trattamento. 5. Alleanza terapeutica e “clinica-sotto-transfert”. 6. Ragionamento clinico e variabilità del setting. 7. Progetto terapeutico individuale, di coppia, familiare e/o istituzionale. 8. La costruzione di un intervento singolo o in parallelo, di un progetto terapeutico individuale, di gruppo, familiare o integrato. 9. La ricerca qualitativa sui percorsi terapeutici.
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’OncologiaISTUD Business School
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’Oncologia raccolte da Gabriella Gorzegno, Monia Lunghi, Micaela Pagliano – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Esistenze borderline e mondo tossicomane: modelli relazionali nella comunità ...Nicolò Terminio
In una comunità terapeutica per tossicodipendenti la questione clinica del borderline si pone innanzitutto come una questione pratica che deve essere gestita soprattutto dagli operatori. Gli operatori sperimentano quotidianamente, nel corso delle varie attività psicoeducative, la possibilità di fare una cosiddetta “diagnosi doubleface” (Rossi Monti, Foresti). Se prendiamo infatti come vertice di osservazione la relazione tra operatori e pazienti di una comunità possiamo facilmente catalogare i vissuti degli uni e degli altri seguendo passo per passo i criteri della diagnosi del disturbo borderline di personalità. Quindi possiamo notare, prendendo come riferimento la quarta versione del DSM, come a ogni caratteristica clinica del paziente borderline risponda un particolare vissuto dell’operatore. E non è detto tale vissuto sia riconducibile essenzialmente a dinamiche o contenuti controtransferali. Nella mia esperienza tali vissuti emergono piuttosto come effetto della psicopatologia dei pazienti tossicomani sugli operatori. Per tal motivo mi sembra opportuno recuperare la riflessione di Foresti e Rossi Monti su una diagnosi doubleface al fine di contestualizzare alcuni snodi relazionali tipici e ricorrenti nella clinica del borderline così come la sperimentiamo in una comunità terapeutica per tossicodipendenti.
In che modo i medici di base ed i medici ospedalieri che si confrontano con malattie e/o disfunzioni che hanno anche o esclusivamente una causa psicologica possono inviare il paziente ad un professionista dell'area psi?
Ascolto, attenzione e cura per l'anziano con AlzheimerUneba
Relazione di Laura Ferro, educatrice professionale alla Rsa Poretti Magnani di Vedano Olona (Varese) presentata al convegno da www.uneba,org - “Alzheimer ? Ricerca, diagnosi precoce, servizi,terapie non farmacologiche” a Soresina il 21 marzo 2019
Nicolò Terminio - Lezione su Generazione borderline e mondo tossicomane - Cor...Nicolò Terminio
“I pazienti borderline sono costantemente in crisi. I pazienti borderline ci mettono costantemente in crisi”. Queste due frasi riassumono i temi e i problemi che ci troviamo ad affrontare nel trattamento dei pazienti borderline.
Parlo di generazione borderline per dare maggiore evidenza alle trame del “famigliare” (Scabini e Cigoli, 2000) nella storia dei pazienti borderline. Il riferimento ai legami familiari ci consente di prestare attenzione alla radice evolutiva della compromissione “relazionale-simbolica” tipica del funzionamento del borderline.
Quando mi riferisco al mondo tossicomane intendo allora considerare la complessità psicopatologica della tossicodipendenza, per non ridurre la clinica degli stati tossicomanici all’esperienza dello sballo (Di Petta, 2004), rintracciando piuttosto le caratteristiche salienti della struttura psicopatologica nella relazione con l’Altro.
IO VOLO - Slide corso volontari con esperienzapiccolorifugio
Disabilità e invecchiamento, disabilita' e comorbilita' psichiatrica, slide di Federico Mucelli per progetto IO VOLO di associazione Lucia Schiavinato, Fondazione Piccolo Rifugio, Anffas Sinistra Piave, associazione Sergio Piccin, Volontari x Shelter
Il corso si focalizza sui seguenti argomenti:
1. Il colloquio clinico di consultazione e il processo diagnostico. 2. Dalla domanda di trattamento al trattamento della domanda. 3. La riformulazione della domanda attraverso l’alleanza diagnostica e la restituzione al/ai paziente/i. 4. Dalla diagnosi alla pianificazione del trattamento. 5. Alleanza terapeutica e “clinica-sotto-transfert”. 6. Ragionamento clinico e variabilità del setting. 7. Progetto terapeutico individuale, di coppia, familiare e/o istituzionale. 8. La costruzione di un intervento singolo o in parallelo, di un progetto terapeutico individuale, di gruppo, familiare o integrato. 9. La ricerca qualitativa sui percorsi terapeutici.
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’OncologiaISTUD Business School
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’Oncologia raccolte da Gabriella Gorzegno, Monia Lunghi, Micaela Pagliano – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Esistenze borderline e mondo tossicomane: modelli relazionali nella comunità ...Nicolò Terminio
In una comunità terapeutica per tossicodipendenti la questione clinica del borderline si pone innanzitutto come una questione pratica che deve essere gestita soprattutto dagli operatori. Gli operatori sperimentano quotidianamente, nel corso delle varie attività psicoeducative, la possibilità di fare una cosiddetta “diagnosi doubleface” (Rossi Monti, Foresti). Se prendiamo infatti come vertice di osservazione la relazione tra operatori e pazienti di una comunità possiamo facilmente catalogare i vissuti degli uni e degli altri seguendo passo per passo i criteri della diagnosi del disturbo borderline di personalità. Quindi possiamo notare, prendendo come riferimento la quarta versione del DSM, come a ogni caratteristica clinica del paziente borderline risponda un particolare vissuto dell’operatore. E non è detto tale vissuto sia riconducibile essenzialmente a dinamiche o contenuti controtransferali. Nella mia esperienza tali vissuti emergono piuttosto come effetto della psicopatologia dei pazienti tossicomani sugli operatori. Per tal motivo mi sembra opportuno recuperare la riflessione di Foresti e Rossi Monti su una diagnosi doubleface al fine di contestualizzare alcuni snodi relazionali tipici e ricorrenti nella clinica del borderline così come la sperimentiamo in una comunità terapeutica per tossicodipendenti.
In che modo i medici di base ed i medici ospedalieri che si confrontano con malattie e/o disfunzioni che hanno anche o esclusivamente una causa psicologica possono inviare il paziente ad un professionista dell'area psi?
Ascolto, attenzione e cura per l'anziano con AlzheimerUneba
Relazione di Laura Ferro, educatrice professionale alla Rsa Poretti Magnani di Vedano Olona (Varese) presentata al convegno da www.uneba,org - “Alzheimer ? Ricerca, diagnosi precoce, servizi,terapie non farmacologiche” a Soresina il 21 marzo 2019
Corso di comunicazione (2/5) - Comunicazione verbale e non verbalePaolo Savoldi
Seconda lezione del corso di comunicazione tenuto nel novembre del 2010 a Brescia per Atena, società di formazione e sviluppo delle risorse umane a Brescia. Comunicazione verbale e non verbale.
Imparare le strutture base della comunicazione efficace e dell'ascolto attivo per capire e conoscere meglio se stessi e gli altri.
• Principi base della comunicazione:
• Modello di Jakobson
• Assiomi della comunicazione
• Imparare a capire e a conoscere se stessi e gli interlocutori per facilitare la comunicazione:
• Riconoscere i principali sistemi rappresentazionali (VAKog) con cui le persone percepiscono il mondo esterno
• La comunicazione paraverbale: saper gestire la respirazione, il tono, il ritmo, il volume, le pause
• La comunicazione non verbale: la postura che favorisce la
comunicazione
• La lettura dei segnali oculari d'accesso (LEM)
• Il rapport e le modalità che facilitano una buona comunicazione:
• Il ricalco, la calibrazione e la guida
Tecniche di comunicazione efficace: saper comunicare in modo adeguato ci consente di migliorare le relazioni interpersonali e di ottenere risultati di successo.
Quando la vita finisce?
"La fine" e "il fine" della vita: una sfida per l'antropologia, la scienza e la fede.
- Relazione di P. Gianfranco Lunardon alla Famiglia Camilliana Laica di Verona. 2013
LIDI - Lega Italiana per la tutela dei Diritti degli Introversi - Conferenza "Cervello, Mente e Infinito" / Roma, 11 maggio 2008 / autore: Luigi Anepeta
Loro ci hanno studiato. Essi sanno meglio di noi quello che noi sappiamo di noi stessi. Essi sono esperti nel premere i nostri bottoni, ad utilizzare le nostre emozioni contro di noi.
Loro ci hanno studiato. Essi sanno meglio di noi quello che noi sappiamo di noi stessi. Essi sono esperti nel premere i nostri bottoni, ad utilizzare le nostre emozioni contro di noi.
MALE DI VIVERE - I VOLTI DEL DISAGIO DI ROSELLA DE LEONIBUS (Ottobre 2011)Drughe .it
Un pesante cocktail di sentimenti rabbiosi e depressivi, dove la demotivazione e la mancanza di fiducia nel futuro si connettono ad una sorta di assuefazione rassegnata davanti a comportamenti come il mobbing e il bullismo, e dove la violenza in tutte le sue manifestazioni (da quella legata alle competizioni sportive alla violenza di genere, da quella sulle strade a quella del linguaggio quotidiano) sembra endemica ed inevitabile.
La malinconia è quel vissuto psicologico che sperimentiamo di frequente nei momenti di “sosta”, di “arresto” nel corso della nostra vita. La malinconia si alimenta di un pensiero più intimo forse più a contatto con la “ragioni” del cuore.
Melancholy is the psychological experience that we experience frequently in times of "arrest", "arrest" in the course of our lives. The melancholy is nourished by a most intimate thoughts perhaps more in touch with the "reasons" of the heart.
De-mente? No! Sente- Mente
Slide proiettate da Letizia Espanoli al Sente-Mente Day che si è tenuto il 4 settembre a Bologna
www.letiziaespanoli.com
www.sente-mente.com
Durante PTE Expo Letizia Espanoli ha tenuto un incontro dal titolo "Leadership d'avanguardia nelle strutture per anziani"... vi aspetto al corso di Jesolo organizzato da CBA Consulting
Upipa in collaborazione con Kairos - Convegno 26 marzo 2013
"Ben - Fare. Esiti dell'applicazione del modello Q&B in Regione Trentino Alto Adige. Anno 2012". Seminario territoriale di restituzione - Letizia Espanoli - formatrice in area socio sanitaria
Durante l'evento promosso da CBA Informatica "Il farmaco in Rsa... processo di somministrazione e cura" Letizia Espanoli ha presentato un intervento intorno alla relazione che cura
Idee per la nutrizione delle persone anziane in Rsa al Meeting delle Professioni Socio Sanitarie. Intervento di Letizia Espanoli, formatrice e consulente in area socio sanitaria
Intestino al Meeting delle Professioni Socio Sanitarie di PiacenzaLetizia Espanoli
Nel workshop la dott.ssa Morsellino ha presentato le funzionalità dell'intestino, l'interazione con il cervello, la sua parte da protagonista nella produzione della serotonina... Idee davvero importanti per eliminare i lassativi dalle case di riposo...
Capisce una persona malata di alzheimer cosa le sta accadendo?... Idee intorno alla malattia proposte da Letizia Espanoli, formatrice in area sociosanitaria educativa, Centro Studi Internazionale Perusini Alzheimer
5. oltre la visione CARTESIANA...
Le inquietanti domande… quasi a ricordare che la malattia “uccide” ciò che
spesso è più caro all’uomo: la Ragione e la sua Autonomia
Penso dunque sono: l’affermazione che è entrata nel sangue dell’uomo
dell’occidente ed ha contributo alla creazione di una medicina capace solo di
segmentare, di curare il sintomo…
Forse la visione dell’uomo ha bisogno di un po’ di brezza: un uomo che esiste nel
dispiegarsi della relazione profonda tra il suo corpo, il suo cuore e la sua anima;
tra i suoi pensieri, i suoi bisogni ed i suoi desideri… Un uomo capace di andare
oltre…
11. GRAZIE CON IL CUORE
Il disagio è fatica... è
possibile solo quando le
persone trovano
“servizi” speciali,
magici, irresistibili,
luminosi...
LETIZIA ESPANOLI