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Milano, 27 Novembre 2017
EMERGENZE ANTROPICHE, NATURALI
E CRISI AMBIENTALI
VERSO UNA RISPOSTA DI SISTEMA DELLE AGENZIE
Autumn School AssoARPA
Marco Lupo
«Incendio di un impianto di trattamento rifiuti: attività dell’ARPA e coordinamento con le
autorità amministrative e sanitarie, il caso di Pomezia (maggio 2017)»
L’EVENTO
Nella mattinata del 5 maggio un
imponente incendio si è sviluppato
nello stabilimento di Pomezia (Roma)
dell’azienda ECO-X, dove vengono
stoccati e trattati rifiuti speciali
pericolosi e non pericolosi.
Il rogo ha investito balle compresse
di rifiuti in plastica e si è protratto
per circa due giorni prima di essere
completamente domato.
L’incendio ha generato un’enorme
nube ben visibile a molti chilometri
di distanza.
LE ATTIVITÀ MESSE IN CAMPO DALL’ARPA LAZIO
1. Installazione campionatori
2. Analisi dati della rete di monitoraggio e
integrazione della rete stessa
3. Sviluppo della simulazione della ricaduta
mediante modelli
4. Campionamento di top soil nelle aree di
ricaduta
5. Supporto alla Procura di Velletri nel
contesto di delega d’indagine
I CAMPIONATORI INSTALLATI NEI PRESSI DELL’INCENDIO E A POMEZIA (PM10 – Diossine, IPA, PCB, BTX )
I CAMPIONATORI INSTALLATI NEI PRESSI DELL’INCENDIO
IL MONITORAGGIO ATTRAVERSO LA RETE E L’INTEGRAZIONE PER LA RILEVAZIONE DI MICROINQUINANTI
LE AREE DI POTENZIALE MASSIMA RICADUTA DEGLI INQUINANTI
I CAMPIONAMENTI DI TOP SOIL
I DATI DEI CAMPIONATORI INSTALLATI NEI PRESSI DELL’INCENDIO PM10
I DATI DELLA RETE REGIONALE DI MONITORAGGIO PM10
I DATI DEI CAMPIONATORI INSTALLATI NEI PRESSI DELL’INCENDIO IPA – PCB – Diossine
I DATI DELLA RETE REGIONALE DI MONITORAGGIO - Diossine
I CAMPIONATORI INSTALLATI NEI PRESSI DELL’INCENDIO BTX (i solventi)
I PRELIEVI DI SUOLO NELL’AREA DI POTENZIALE MASSIMA RICADUTA – PCB - diossine
GLI ALTRI ATTORI
1. Costante attività di coordinamento con
• Centro Regionale Amianto (CRA) – ASL VT
• Istituto Zooprofilattico Sperimentale
2. Costante interazione con le amministrazioni locali e disposizioni ai
sindaci interessati per provvedimenti di tutela della salute
ASL Roma 6 e CRA – L’AMIANTO
Esiti negativi del primo campionamento
Risultati degli accertamenti sui campionamenti di 12, 13 e 14 maggio
confermano la non rilevabilità di fibre aerodisperse di amianto anche
con volumi aumentati: particolato rilevato con dimensioni
aerodinamiche in prevalenza al di sotto di 10 µ di diametro.
ASL Roma 6 e IZS - I CAMPIONAMENTI DI VEGETALI (1)
ASL Roma 6 e IZS - I CAMPIONAMENTI DI VEGETALI (2)
ASL Roma 6 e IZS - I CAMPIONAMENTI DI LATTE OVINO
• 12 maggio avviato anche il monitoraggio del latte ovino in quanto
da animali tenuti al pascolo
• Tempo di inizio del campionamento determinato dalla necessità di
attendere tempi di eventuale accumulo
• Campioni di latte relativi al monitoraggio iniziale: numero 12
• Risultati negativi
I MEDIA
IL COORDINAMENTO CON LE AUTORITÀ AMMINISTRATIVE E SANITARIE
• Negli ultimi anni numerosi interventi dell’Agenzia a seguito di eventi
incidentali con impatti sull’ambiente
• Per i soli incendi relativi ad attività produttive negli ultimi tre anni
richiesti all’ARPA Lazio 25 interventi in emergenza ambientale
• Sempre più rilevante il ruolo dell’Agenzia di supporto alle strutture di
soccorso e alla protezione civile
• Sempre più fondamentale la collaborazione con gli altri enti che operano
per la gestione dell’evento
COORDINAMENTO CON LE AUTORITÀ AMMINISTRATIVE E SANITARIE
IL RUOLO ARPA LAZIO
Approfondimento del quadro delle informazioni relative ad una situazione
emergenziale in atto:
▪ sopralluoghi
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▪ consultazioni di dati - accesso ai dati prodotti dalle reti di
rilevamento
▪ indagini tecniche finalizzate all’individuazione delle cause
primarie dell’evento ed utili all’accertamento delle responsabilità.
• Gli operatori ARPA non svolgono attività in aree nelle quali sussiste un rischio per l’incolumità
personale e non svolgono interventi quali, ad esempio, rimozione di rifiuti, messa in sicurezza di
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COORDINAMENTO CON LE AUTORITÀ AMMINISTRATIVE E SANITARIE
UNA PLURALITA’ DI ATTORI
• L’attività si svolge principalmente nelle fasi successive alla fine dell’emergenza e
molto spesso prevede una collaborazione con l’Autorità giudiziaria.
• L’esperienza maturata nell’ambito della gestione delle emergenze ambientali ha
evidenziato l’importanza e la necessità di una stretta ed efficace collaborazione
tra i vari enti, sia durante l’evento, che soprattutto nelle fasi successive.
• La collaborazione organizzata e regolamentata fra gli attori che operano su
scenari emergenziali di qualsiasi natura si dimostra una necessità sempre più
pressante sul territorio.
Coordinamento con le autorità amministrative e sanitarie
FARE SISTEMA
Definire un sistema organizzato
• capace di mettere in relazione collaborativa e continuativa le strutture di
enti pubblici (ASL, Vigili del Fuoco l’Istituto zooprofilattico, …) che lavorano
sul territorio, con caratteristiche e competenze diverse, nel campo delle
emergenze.
• che permetta all’ARPA e agli attori principali, in caso di emergenza, di
coordinarsi e collaborare nelle varie attività di previsione, prevenzione,
analisi e gestione di tali tipologie di evento.
Coordinamento con le autorità amministrative e sanitarie
GLI ELEMENTI PER UN COORDINAMENTO EFFICACE
• mantenere l’autonomia operativa delle singole strutture
• favorire la conoscenza di ciascuna struttura
• costruire scenari operativi utili a gestire particolari situazioni che si
verificano frequentemente
• costruire un sistema di relazioni a rete che permetta di gestire, per i
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• Protocollo inter-istituzionale (luglio 2017) per il controllo e la gestione
delle emergenze ambientali e sanitarie tra ASL Viterbo, Vigili del Fuoco,
ARPA Lazio e Istituto Zooprofilattico per:
• garantire un intervento coordinato ed efficace in caso di evento
incidentale e/o calamitoso, anche connesso ad attività produttive
• definire le azioni di competenza e i livelli di coordinamento dei
soggetti
• definire linee guida specifiche di supporto alla individuazione delle
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• Garantire alla popolazione una comunicazione integrata ed efficace, che
assicuri in modo autorevole informazioni chiare e univoche sulla qualità
dell’ambiente e la salute dei cittadini.
• Una puntuale, tempestiva e chiara informazione permetterebbe anche
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Incendio di un impianto di trattamento rifiuti: il caso di Pomezia

  • 1. Milano, 27 Novembre 2017 EMERGENZE ANTROPICHE, NATURALI E CRISI AMBIENTALI VERSO UNA RISPOSTA DI SISTEMA DELLE AGENZIE Autumn School AssoARPA Marco Lupo «Incendio di un impianto di trattamento rifiuti: attività dell’ARPA e coordinamento con le autorità amministrative e sanitarie, il caso di Pomezia (maggio 2017)»
  • 2. L’EVENTO Nella mattinata del 5 maggio un imponente incendio si è sviluppato nello stabilimento di Pomezia (Roma) dell’azienda ECO-X, dove vengono stoccati e trattati rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Il rogo ha investito balle compresse di rifiuti in plastica e si è protratto per circa due giorni prima di essere completamente domato. L’incendio ha generato un’enorme nube ben visibile a molti chilometri di distanza.
  • 3. LE ATTIVITÀ MESSE IN CAMPO DALL’ARPA LAZIO 1. Installazione campionatori 2. Analisi dati della rete di monitoraggio e integrazione della rete stessa 3. Sviluppo della simulazione della ricaduta mediante modelli 4. Campionamento di top soil nelle aree di ricaduta 5. Supporto alla Procura di Velletri nel contesto di delega d’indagine
  • 4. I CAMPIONATORI INSTALLATI NEI PRESSI DELL’INCENDIO E A POMEZIA (PM10 – Diossine, IPA, PCB, BTX )
  • 5. I CAMPIONATORI INSTALLATI NEI PRESSI DELL’INCENDIO
  • 6. IL MONITORAGGIO ATTRAVERSO LA RETE E L’INTEGRAZIONE PER LA RILEVAZIONE DI MICROINQUINANTI
  • 7. LE AREE DI POTENZIALE MASSIMA RICADUTA DEGLI INQUINANTI
  • 9. I DATI DEI CAMPIONATORI INSTALLATI NEI PRESSI DELL’INCENDIO PM10
  • 10. I DATI DELLA RETE REGIONALE DI MONITORAGGIO PM10
  • 11. I DATI DEI CAMPIONATORI INSTALLATI NEI PRESSI DELL’INCENDIO IPA – PCB – Diossine
  • 12. I DATI DELLA RETE REGIONALE DI MONITORAGGIO - Diossine
  • 13. I CAMPIONATORI INSTALLATI NEI PRESSI DELL’INCENDIO BTX (i solventi)
  • 14. I PRELIEVI DI SUOLO NELL’AREA DI POTENZIALE MASSIMA RICADUTA – PCB - diossine
  • 15. GLI ALTRI ATTORI 1. Costante attività di coordinamento con • Centro Regionale Amianto (CRA) – ASL VT • Istituto Zooprofilattico Sperimentale 2. Costante interazione con le amministrazioni locali e disposizioni ai sindaci interessati per provvedimenti di tutela della salute
  • 16. ASL Roma 6 e CRA – L’AMIANTO Esiti negativi del primo campionamento Risultati degli accertamenti sui campionamenti di 12, 13 e 14 maggio confermano la non rilevabilità di fibre aerodisperse di amianto anche con volumi aumentati: particolato rilevato con dimensioni aerodinamiche in prevalenza al di sotto di 10 µ di diametro.
  • 17. ASL Roma 6 e IZS - I CAMPIONAMENTI DI VEGETALI (1)
  • 18. ASL Roma 6 e IZS - I CAMPIONAMENTI DI VEGETALI (2)
  • 19. ASL Roma 6 e IZS - I CAMPIONAMENTI DI LATTE OVINO • 12 maggio avviato anche il monitoraggio del latte ovino in quanto da animali tenuti al pascolo • Tempo di inizio del campionamento determinato dalla necessità di attendere tempi di eventuale accumulo • Campioni di latte relativi al monitoraggio iniziale: numero 12 • Risultati negativi
  • 21. IL COORDINAMENTO CON LE AUTORITÀ AMMINISTRATIVE E SANITARIE • Negli ultimi anni numerosi interventi dell’Agenzia a seguito di eventi incidentali con impatti sull’ambiente • Per i soli incendi relativi ad attività produttive negli ultimi tre anni richiesti all’ARPA Lazio 25 interventi in emergenza ambientale • Sempre più rilevante il ruolo dell’Agenzia di supporto alle strutture di soccorso e alla protezione civile • Sempre più fondamentale la collaborazione con gli altri enti che operano per la gestione dell’evento
  • 22. COORDINAMENTO CON LE AUTORITÀ AMMINISTRATIVE E SANITARIE IL RUOLO ARPA LAZIO Approfondimento del quadro delle informazioni relative ad una situazione emergenziale in atto: ▪ sopralluoghi ▪ misurazioni ▪ consultazioni di dati - accesso ai dati prodotti dalle reti di rilevamento ▪ indagini tecniche finalizzate all’individuazione delle cause primarie dell’evento ed utili all’accertamento delle responsabilità. • Gli operatori ARPA non svolgono attività in aree nelle quali sussiste un rischio per l’incolumità personale e non svolgono interventi quali, ad esempio, rimozione di rifiuti, messa in sicurezza di impianti, interventi diretti in sistemi quali acquedotti, linee elettriche, fognature.
  • 23. COORDINAMENTO CON LE AUTORITÀ AMMINISTRATIVE E SANITARIE UNA PLURALITA’ DI ATTORI • L’attività si svolge principalmente nelle fasi successive alla fine dell’emergenza e molto spesso prevede una collaborazione con l’Autorità giudiziaria. • L’esperienza maturata nell’ambito della gestione delle emergenze ambientali ha evidenziato l’importanza e la necessità di una stretta ed efficace collaborazione tra i vari enti, sia durante l’evento, che soprattutto nelle fasi successive. • La collaborazione organizzata e regolamentata fra gli attori che operano su scenari emergenziali di qualsiasi natura si dimostra una necessità sempre più pressante sul territorio.
  • 24. Coordinamento con le autorità amministrative e sanitarie FARE SISTEMA Definire un sistema organizzato • capace di mettere in relazione collaborativa e continuativa le strutture di enti pubblici (ASL, Vigili del Fuoco l’Istituto zooprofilattico, …) che lavorano sul territorio, con caratteristiche e competenze diverse, nel campo delle emergenze. • che permetta all’ARPA e agli attori principali, in caso di emergenza, di coordinarsi e collaborare nelle varie attività di previsione, prevenzione, analisi e gestione di tali tipologie di evento.
  • 25. Coordinamento con le autorità amministrative e sanitarie GLI ELEMENTI PER UN COORDINAMENTO EFFICACE • mantenere l’autonomia operativa delle singole strutture • favorire la conoscenza di ciascuna struttura • costruire scenari operativi utili a gestire particolari situazioni che si verificano frequentemente • costruire un sistema di relazioni a rete che permetta di gestire, per i diversi settori di intervento in emergenza, la previsione, la prevenzione e le modalità di azione e attività in campo
  • 26. Coordinamento con le autorità amministrative e sanitarie GLI STRUMENTI DI COORDINAMENTO • Protocollo inter-istituzionale (luglio 2017) per il controllo e la gestione delle emergenze ambientali e sanitarie tra ASL Viterbo, Vigili del Fuoco, ARPA Lazio e Istituto Zooprofilattico per: • garantire un intervento coordinato ed efficace in caso di evento incidentale e/o calamitoso, anche connesso ad attività produttive • definire le azioni di competenza e i livelli di coordinamento dei soggetti • definire linee guida specifiche di supporto alla individuazione delle misure di tutela nei confronti della popolazione e degli operatori esposti
  • 27. Coordinamento con le autorità amministrative e sanitarie L’INFORMAZIONE AL PUBBLICO • Garantire alla popolazione una comunicazione integrata ed efficace, che assicuri in modo autorevole informazioni chiare e univoche sulla qualità dell’ambiente e la salute dei cittadini. • Una puntuale, tempestiva e chiara informazione permetterebbe anche di valorizzare il grande lavoro svolto dagli operatori dei nostri enti, troppo spesso messo in discussione dalla difficoltà che i mezzi di comunicazione incontrano nell’interpretare i risultati delle attività effettuate.