Tutto quello che bisogna sapere, ricordare e fare per gestire correttamente i rifiuti prodotti dalle imprese (sostanze e miscele pericolose, Raee, Pfu, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, impatto acustico, amianto).
Per ritirare una copia compilare il modulo online: http://www.asarva.org/2013/11/guida-pratica-alla-gestione-dei-rifiuti-nelle-imprese/
Tutto quello che bisogna sapere, ricordare e fare per gestire correttamente i rifiuti prodotti dalle imprese (sostanze e miscele pericolose, Raee, Pfu, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, impatto acustico, amianto).
Per ritirare una copia compilare il modulo online: http://www.asarva.org/2013/11/guida-pratica-alla-gestione-dei-rifiuti-nelle-imprese/
Attività rischio incidenti rilevanti - Seveso 3Mauro Malizia
Directive 2012/18/EU of the European parliament and of the Council of 4 July 2012 on the control of major-accident hazards involving dangerous substances, amending and subsequently repealing Council Directive 96/82/EC (so-called Seveso III Directive)
Tecnologie didattiche per la disabilita uditiva-4Chayn Italia
4° ed ultimo blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
Attività rischio incidenti rilevanti - Seveso 3Mauro Malizia
Directive 2012/18/EU of the European parliament and of the Council of 4 July 2012 on the control of major-accident hazards involving dangerous substances, amending and subsequently repealing Council Directive 96/82/EC (so-called Seveso III Directive)
Tecnologie didattiche per la disabilita uditiva-4Chayn Italia
4° ed ultimo blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
Rifiuti pericolosi e speciali - Provincia di PordenoneGEA-PN
Provincia di Pordenone – Settore Tutela Ambientale – Servizio Gestione Rifiuti – Servizio Pianificazione del Territorio
Programma provinciale attuativo del Piano regionale di gestione rifiuti
Sezione rifiuti speciali non pericolosi e rifiuti speciali pericolosi, nonché Sezione rifiuti urbani pericolosi
Vi proponiamo il nostro Corso Gestione Rifiuti al fine di migliorare le conoscenze inerenti alla gestione dei rifiuti e gli adempimenti connessi, integrando il tutto con approfondimenti e novità normative.
I requisiti per il riconoscimento della CAR - Cogenerazione ad Alto Rendimento. Presentazione a cura di G.Susanna (GSE) nel corso del Convegno "POLYGEN - COGENERAZIONE DIFFUSA E TRIGENERAZIONE" al Solarexpo di Verona 2012
Approvato un decreto legge sull'ambiente per semplificare lo smaltimento di rifiuti organici.
Il Senatore d'Alì è il presidente della Commissione che si è occupata della stesura.
Energie rinnovabili ed ecomafie: quali impatti ambientali?Peter Lewis Geti
Presentazione predisposta in occasione dell'intervento al panel di approfondimento sulle tematiche ambientali all'Assemblea del Forum Nazionale dei Giovani - Salerno, 29 settembre 2012
Settimana UNESCO a Battipaglia - Lo sviluppo sostenibile - Il ciclo dei rifiu...Associazione Civica Mente
Convegno dibattito sulla raccolta differenziata, visto che le discariche abusive sono uno degli elementi che deturpano il nostro paesaggio. Il 21 novembre essendo la giornata nazionale dell’albero si parlerà anche degli alberi che possono avere un ruolo funzionale alla raccolta e smaltimento dei rifiuti, come ad esempio gli alberi che naturalmente possono contribuire alla bonifica dei terreni dove ci sono stati sversamenti leciti o meno.
L'iniziativa rientra tra le attività organizzate in occasione dell'Ottava Settimana UNESCO di educazione allo sviluppo sostenibile “I paesaggi della bellezza: dalla valorizzazione alla creatività” ed è indetta dalle associazioni “Civica Mente”, “Mulieres donne per il sud”, “Non sei sola” con sede in Battipaglia (SA), dalla sezione di Battipaglia della “F.I.D.A.P.A.” e “Luna e l’altra” di Eboli (Sa).
Interventi:
prof. Vincenzo Venditto docente di chimica industriale e ricercatore presso l'università di Salerno;
avv. Dario Barbirotti, componente della settima commissione consiliare permanente della regione Campania "Ambiente, Energia, Protezione Civile",
Carmine Sica, esperto di tutela dell’ambiente, membro del comitato cittadino per le bonifiche;
dott.ssa Rosa Ferro, esperta di tutela dell’ambiente, per presentare l’adesione alla Agenda 21 della nostra città e la convenzione di Aarhus;
avv. Antonio Amatucci delegato alle politiche ambientali nella precedente amministrazione comunale.
Giornalismo 2.0: la disponibilità dei dati ambientaliMarco Talluri
Intervento del 2 ottobre 2021 al corso di formazione per giornalisti “giornalismo e media digitali alleati per una nuova informazione” tenuto a Figline Valdarno nel Palazzo Pretorio, organizzato dal Comune, da PA Social e dall’Ordine dei giornalisti della Toscana
Denunce, multe e sequestri della Polizia Ambientale - Marzo 2013Luigi de Magistris
L'attiva svolta dagli agenti della Polizia Ambientale di Napoli. Il dettaglio delle attività è relativo all'individuazione di discariche abusive, allacci fognari non autorizzati, multe a cittadini per deposito fuori orario, sanzioni per deposito fuori dai cassonetti, mancato utilizzo delle palette per la deiezione di animali domestici.
3. Il quadro delle competenze
Gli Organismi pubblici coinvolti nella gestione rifiuti sono:
• Stato;
• Regioni;
• Enti locali;
• Albo nazionale gestori ambientali;
• Osservatorio nazionale rifiuti;
• Autorità d’ambito (ATO);
• Agenzia per la protezione dell’ambiente (ARPA).
Le Agenzie regionali e provinciali per la protezione
dell’ambiente (ARPA) invece, sono state istituite con
legge
regionale
e
sono
deputate
alla
prevenzione, vigilanza e controllo ambientale in sede
locale.
4. Ambito territoriale ottimale(ATO)
Tali ambiti sono individuati dalle regioni con apposita legge regionale, e
su di essi agiscono le Autorità d’ambito, strutture con personalità
giuridica che organizzano, affidano e controllano la gestione del servizio
integrato, le competenze affidate alle suddette sono sostanzialmente
quelle che il decreto Ronchi prevedeva per le province.
Gli ambiti territoriali ottimali realizzano un sistema integrato ed unitario
di gestione del servizio d'igiene urbana, secondo criteri di
efficienza, efficacia ed economicità.
OBIETTIVI “ATO”:
• Rete integrata ed adeguata di impianti di smaltimento;
• Autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani (criterio
dell’autosufficienza);
•Smaltimento dei rifiuti in impianti vicini (criterio della prossimità);
5. CASO CAMPANIA (1 di 2)
Legislazione regionale
• Legge regionale n.10 del 1993: la prima normativa regionale che ha disciplinato
le procedure per lo smaltimento dei rifiuti urbani è contenente «Norme e
procedure per lo smaltimento dei rifiuti in Campania».
• Nel 1996, a seguito della nomina del Presidente della Regione Campania come
Commissario straordinario, fu predisposta l’approvazione di una prima versione del
Piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti.
• Nel 1997, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha prorogato più volte e con
cadenza annuale, lo stato di emergenza nel territorio della Regione Campania.
• Nel 2005 con il decreto legge n. 14, poi convertito in legge n. 53 recante «Misure
urgenti per fronteggiare l’emergenza nel settore rifiuti nella Regione Campania».
6. CASO CAMPANIA ( 2 di 2)
Legislazione regionale
• Nel 2007 con la legge regionale n. 4 del 2007, contenente «Norme in materia di
gestione, trasformazione, riutilizzo dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati» ha
abrogato la legge regionale n. 10 del 1993 e ha ridisegnato le competenze di ciascun
ente territoriale.
• Decreto legge n. 61 del 2007 contenente «Interventi straordinari per superare
l’emergenza del settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania».
•Nel 2008, il decreto legge n. 90, ai fini della soluzione dell’emergenza rifiuti, ha
assegnato al Capo del Dipartimento della protezione civile l’incarico di
Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e ha
qualificato i siti, le aree e gli impianti connessi alla attività della gestione dei rifiuti
come «aree di interesse strategico nazionale».
• Legge regionale n. 2 del 2010, la cosiddetta “Finanziaria 2010” attraverso la quale
i singoli Comuni si occupano della gestione rifiuti nei territori di rispettiva
competenza.
7. La crisi dei rifiuti
Le cause alla base dell'emergenza rifiuti in Campania sono complesse
e molteplici e riguardano sia errori tecnico-amministrativi che
interessi politici, industriali e malavitosi, le cosiddette “ecomafie”.
CAUSE DELLA CRISI:
• Ritardi di pianificazione e di preparazione di discariche
idonee;
• Inadeguato trattamento dei rifiuti urbani;
• Ritardi nella pianificazione e nella costruzione di
inceneritori;
• “Menefreghismo” dei cittadini nell’attuare la raccolta
differenziata ed infine nei bassi livelli della stessa, infatti
nel periodo 2006- 07 nella Provincia di Napoli si fermava ad
un misero 8%.
8. Caso aziendale: ASIA SpA
ASIA Napoli S.p.A, azienda servizi igiene ambientale, la quale ricopre nel territorio
partenopeo una posizione di leadership nella gestione dei rifiuti. Attualmente ASIA
Napoli è la più grande azienda di servizi di pubblica utilità nel settore igiene
ambientale dell'intero meridione d'Italia, con oltre 2.200 dipendenti e serve un
bacino di utenza di oltre 1 milione di cittadini su una superficie di 117,27
kmq, garantendo il corretto recupero e trattamento di tutti i rifiuti raccolti.
SERVIZI OFFERTI :
• Raccolta differenziata;
• Spazzamento;
• Raccolta del residuo indifferenziato e del trasporto rifiuti verso gli
impianti di trattamento e selezione;
• Diserbo e manutenzione green area;
• Piattaforme ecologiche stabili ed itineranti;
9. Politica aziendale ASIA SpA
Legalità: intesa come regole comuni, condivise e rispettate da tutti, trasparenza
negli
obiettivi,
nei
ruoli
e
nelle
strategie,
correttezza
nei
comportamenti, chiarezza, completezza e veridicità delle informazioni, rispetto
delle leggi e prevenzione dei comportamenti devianti ma soprattutto rispetto delle
persone e delle regole aziendali.
Impegno: responsabilità nei comportamenti sia individuali che di
squadra, coerenza consistente nel mantenere le promesse e attuare ciò che si
afferma, affidabilità, puntualità, sicurezza dell’operato.
Fiducia: credere nell'azienda, negli obiettivi e nelle persone che la
compongono, condividere informazioni e conoscenze, favorire l'adesione e la
partecipazione di tutti, diffondere e sostenere una cultura della sicurezza sul
lavoro, mettersi in discussione, creare un ambiente di lavoro sereno e collaborativo.
Equilibrio: raggiungere appunto un equilibrio tra creazione di valore e tutela del
territorio, soddisfare le aspettative sociali e ambientali oltre che
economiche, sostenere le opportunità di crescita dei lavoratori senza
discriminazioni di sesso, etnia, opinioni politiche e credenze religiose, promuovere
il rispetto dell'ambiente e al contempo favorire l’ innovazione.
10. D. Legge n.90 del 2008:
Un diritto ambientale Speciale per la Campania
• Nomina del Capo del Dipartimento della Protezione Civile il Dott. Guido
Bertolaso a Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri con responsabilità dirette nel coordinamento di tutte le azioni atte a
fronteggiare l’emergenza rifiuti in Campania;
• Allestimento di discariche e la costruzione di termovalorizzatori, l’impiego
dell’ Esercito a tutela delle aree allestite per gli impianti qualificate come
«aree di interesse strategico nazionale»;
• Potenziamento della raccolta differenziata;
• Impedire il continuo svilupparsi di incendi dei rifiuti ove il personale delle
Forze Armate agisca con le funzioni di agente di pubblica sicurezza con la
possibilità di poter procedere all'identificazione e all'immediata
perquisizione sul posto di persone e mezzi di trasporto.
11. Decreto Legge “Terra dei fuochi”
Decreto annunciato dal ministro dell'Agricoltura Nunzia
De Girolamo;
•
• Viene introdotto nell'ordinamento italiano il reato di
combustione dei rifiuti;
• Chi appicca i roghi rischia dai due ai cinque anni di
reclusione;
• Perimetrazione delle aree agricole, 600 milioni per le
bonifiche, che si aggiungeranno ai 300 milioni già destinati
dalla Regione Campania.
12. Una possibile soluzione
DECRETO RONCHI
LEGGE DELLE QUATTRO “R”
Riduzione
• Ridurre la quantità e la pericolosità dei rifiuti attraverso azioni di
prevenzione;
• Riutilizzare il più possibile gli oggetti prima di gettarli via,
ripararli in modo da allungarne la vita utile, raccogliere in
maniera differenziata i propri rifiuti .
Recupero
• Uno dei modi per smaltire rifiuti, è quello di bruciarli, ma
l’incenerimento produce scorie e ceneri, mentre il calore prodotto
si disperde. Oggi invece esistono impianti che non bruciano
semplicemente i rifiuti ma riducono al massimo la produzione di
elementi di scarto e catturano l’energia prodotta dalla
combustione.
Riutilizzo
• Allungare la vita utile delle cose, ad esempio riutilizzando il più
possibile gli stessi prodotti regalando vestiti e oggetti quando non
se ne ha più bisogno e così via, mentre le aziende possono
utilizzare più volte gli imballaggi.
Riciclaggio
• Consiste nel processo di trasformazione dei rifiuti in materiali
riutilizzabili.
13. RIFIUTO: da problema a “RISORSA”
GREEN ENERGY
GREEN ECONOMY
Si definisce green economy o “economia ecologica”, il modello teorico
di sviluppo economico che prende origine da un’ analisi del sistema
economico dove oltre ai benefici derivanti dall’attività considera anche
l'impatto ambientale, ossia i potenziali danni ambientali prodotti
dall'intero ciclo di trasformazione delle materie prime fino agli eventuali
danni ambientali scaturienti dalla loro definitiva eliminazione o
smaltimento.
14. NOTE DELL’ AUTORE
La presentazione di cui sopra, è stata estratta dall’elaborato tesi; per
privacy abbiamo ritenuto opportuno non rendere pubblico case study
in modo approfondito e i dati a questo relativi sia statistici che
economici, nonostante questi ultimi siano stati trattati in maniera
sufficientemente idonea con la gradita partecipazione del
Dipartimento Rapporti istituzionali dell’ ASIA SpA.
L’elaborazione del documento è stata possibile grazie alla
collaborazione di rappresentanti e professionisti del settore che hanno
reso l’elaborato tesi idoneo per la discussione in seduta di laurea del
corso di specializzazione di “Management Internazionale e del Turismo”
dell’ Istituto Universitario Parthenope di Napoli.
15. … Non è la Terra che appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla Terra.
Noi questo lo sappiamo.
Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia.
Tutto è connesso.
Quello che accade alla Terra, accade ai figli della Terra.
L'uomo non ha tessuto la trama della vita, in essa non è che un filo.
Qualsiasi cosa che egli faccia alla trama … la fa a sé stesso …
Risposta del Capo Indiano Seattle al Presidente Americano nel 1854