Materiale presentato nel corso dell’incontro svoltosi presso l’UST di Brescia il 22 marzo 2018 dalla relatrice dott.ssa Rita Garlaschelli, Referente regionale Service learning e componente del Gruppo di Lavoro Nazionale sul SL.
Si intende ragionare sul concetto di curricolo delle competenze, problematizzando questioni che riguardano le competenze, i saperi, la figura del docente, l'ambiente di apprendimento
Materiale presentato nel corso dell’incontro svoltosi presso l’UST di Brescia il 22 marzo 2018 dalla relatrice dott.ssa Rita Garlaschelli, Referente regionale Service learning e componente del Gruppo di Lavoro Nazionale sul SL.
Si intende ragionare sul concetto di curricolo delle competenze, problematizzando questioni che riguardano le competenze, i saperi, la figura del docente, l'ambiente di apprendimento
Anche per la formazione la valutazione ex post è una delle sfide più difficili: il modello di curricolo verticale elaborato dal gruppo di lavoro di Caivano fornisce un chiaro riscontro degli impatti positivi, a breve a lungo termine, che la formazione può e deve garantire per potersi definire di qualità.
Formazione tradizionale e e-learning I processi di apprendimento sono diventati più complessi a causa del sorgere di nuove tecnologie, in particolare Internet. Le possibilità di apprendimento collaborativo aperto e flessibile ha risvegliato l'interesse dei docenti e ricercatori a indagare e comprendere le condizioni e le caratteristiche che i nuovi metodi di apprendimento possono contribuire. Se come docenti possiamo essere soddisfatti circa le possibilità di un cambiamento pedagogico che l'e-learning può portare, non dobbiamo smettere di interrogarci sulla qualità di questi processi di istruzione e di apprendimento. Questo documento analizza i processi di comunicazione e didattica innovativa. Abbiamo pensato a un sistema di categorie che consente l'analisi dell'interazione didattica. E' importante sapere che gli elementi di comunicazione sociale, cognitiva e didattica saranno il nuovo sviluppo dell'apprendimento in ambienti virtuali in modo sempre più efficace. Le nuove forme di comunicazione che coinvolgono la telematica sono una grande sfida, quando concettualizzare ciò che è stato tradizionalmente inteso come comunicazione in materia di istruzione. Uno dei temi più prolifici nella letteratura recente sulla comunicazione del contesto educativo, riguarda l'uso didattico delle nuove tecnologie e quindi non sorprende che una revisione della bibliografia specializzata, rivela molti riferimenti alla concetto di Computer Mediated Communication. Nella progettazione del formato didattico, assumono grande rilevanza le decisioni relative alla definizione degli obiettivi didattici e dei relativi approcci metodologici, alla progettazione delle attività, dei contenuti e delle attività di valutazione. Sono da includere in questa categoria l’organizzazione dei discenti e la definizione delle figure professionali coinvolte nell’erogazione.
Gli obiettivi didattici devono essere specificati chiaramente e resi noti a tutto il gruppo di progetto. Il formato didattico viene progettato, di conseguenza, grazie ai dati raccolti durante lo studio di fattibilità, alle caratteristiche degli utenti e ai vincoli definiti a priori, descritti nel documento di avvio del progetto.
Gli obiettivi possono essere descritti a seconda della modalità più appropriata al contesto.
Una modalità molto diffusa è relativa alla tipica tassonomia “sapere, saper fare, saper essere”.
Un’altra modalità, invece, è legata all’identificazione degli obiettivi generali complessivi del corso, quindi degli obiettivi specifici dei singoli insegnamenti e, infine, degli obiettivi trasversali. Tale classificazione è basata, quindi, sulla tipologia di competenze da acquisire:
Think Thank per la sostenibilità – Educare al futuro per affrontare la complessità delle sfide ambientali in modo sostenibile. Strumenti per una didattica innovativa
Anche per la formazione la valutazione ex post è una delle sfide più difficili: il modello di curricolo verticale elaborato dal gruppo di lavoro di Caivano fornisce un chiaro riscontro degli impatti positivi, a breve a lungo termine, che la formazione può e deve garantire per potersi definire di qualità.
Formazione tradizionale e e-learning I processi di apprendimento sono diventati più complessi a causa del sorgere di nuove tecnologie, in particolare Internet. Le possibilità di apprendimento collaborativo aperto e flessibile ha risvegliato l'interesse dei docenti e ricercatori a indagare e comprendere le condizioni e le caratteristiche che i nuovi metodi di apprendimento possono contribuire. Se come docenti possiamo essere soddisfatti circa le possibilità di un cambiamento pedagogico che l'e-learning può portare, non dobbiamo smettere di interrogarci sulla qualità di questi processi di istruzione e di apprendimento. Questo documento analizza i processi di comunicazione e didattica innovativa. Abbiamo pensato a un sistema di categorie che consente l'analisi dell'interazione didattica. E' importante sapere che gli elementi di comunicazione sociale, cognitiva e didattica saranno il nuovo sviluppo dell'apprendimento in ambienti virtuali in modo sempre più efficace. Le nuove forme di comunicazione che coinvolgono la telematica sono una grande sfida, quando concettualizzare ciò che è stato tradizionalmente inteso come comunicazione in materia di istruzione. Uno dei temi più prolifici nella letteratura recente sulla comunicazione del contesto educativo, riguarda l'uso didattico delle nuove tecnologie e quindi non sorprende che una revisione della bibliografia specializzata, rivela molti riferimenti alla concetto di Computer Mediated Communication. Nella progettazione del formato didattico, assumono grande rilevanza le decisioni relative alla definizione degli obiettivi didattici e dei relativi approcci metodologici, alla progettazione delle attività, dei contenuti e delle attività di valutazione. Sono da includere in questa categoria l’organizzazione dei discenti e la definizione delle figure professionali coinvolte nell’erogazione.
Gli obiettivi didattici devono essere specificati chiaramente e resi noti a tutto il gruppo di progetto. Il formato didattico viene progettato, di conseguenza, grazie ai dati raccolti durante lo studio di fattibilità, alle caratteristiche degli utenti e ai vincoli definiti a priori, descritti nel documento di avvio del progetto.
Gli obiettivi possono essere descritti a seconda della modalità più appropriata al contesto.
Una modalità molto diffusa è relativa alla tipica tassonomia “sapere, saper fare, saper essere”.
Un’altra modalità, invece, è legata all’identificazione degli obiettivi generali complessivi del corso, quindi degli obiettivi specifici dei singoli insegnamenti e, infine, degli obiettivi trasversali. Tale classificazione è basata, quindi, sulla tipologia di competenze da acquisire:
Think Thank per la sostenibilità – Educare al futuro per affrontare la complessità delle sfide ambientali in modo sostenibile. Strumenti per una didattica innovativa
Similar to il contributo dell'educazione alla sostenibilità all'agenda 2030 (20)
2. «L’educazione rappresenta una delle dimensioni chiave per l’effettivo
raggiungimento degli obiettivi della Strategia nazionale. La cultura della
sostenibilità, da promuovere a tutti i livelli (impresa, società civile,
istituzioni, ricerca) e in tutte le sedi educative formali, non formali, in
un’ottica di long life learning, è il vettore principale per innescare la
trasformazione del modello di sviluppo attuale, nonché la diffusione di
conoscenze, competenze, stili di vita e modelli virtuosi di produzione e
consumo sostenibili»
Strategia nazionale di sviluppo sostenibile 2017
3. Le carte dell’ONU e dell’UNESCO, la ricerca e l’esperienza educativa ci indicano che:
La sostenibilità è un processo
di apprendimento
L’approccio educativo all’Agenda2030 è
trasversale e integrato a tutti gli SDGs
4. Quali competenze sono necessarie per sostenere
la transizione ecosostenibile indicata da Agenda 2030?
Competenze in azione
Non è sufficiente trasmetterle a lezione
Si apprendono con esperienze e in contesti significativi e coerenti
mettendosi alla prova e misurando i risultati
5. Le competenze della sostenibilità secondo ‘A Rounder Sense of Purpose’
Approccio Olistico Immaginare il cambiamento Ottenere la trasformazione
Integrazione
Approccio sistemico
L'educatore aiuta gli studenti a sviluppare una comprensione
del mondo in cui tutto è interconnesso, a cercare collegamenti
tra sistemi naturali e sociali, e a considerare le conseguenze
delle nostre azioni
Visione di futuro
L'educatore aiuta gli studenti a esplorare alternative di
futuro possibile e ad usarle per riflettere su come i nostri
comportamenti potrebbero dover cambiare
Partecipazione
L'educatore contribuisce ai cambiamenti a livello sistemico
che possano aiutare a raggiungere uno sviluppo sostenibile
e sviluppa la stessa competenza nei propri studenti
Coinvolgimento
Attenzione
L'educatore mette in guardia gli studenti in merito alle cause
strutturali della insostenibilità della nostra società e a come si
sta sviluppando, e trasmette il bisogno urgente di un
cambiamento
Empatia
L'educatore è consapevole dell'impatto emotivo che il
processo di apprendimento ha sui propri studenti e
sviluppa la loro autoconsapevolezza e la consapevolezza
che questi hanno delle emozioni e dei sentimenti degli altri
Impegno
L'educatore lavora in modo inclusivo e attento agli altri
rimanendo consapevole delle proprie idee e dei propri
valori personali, e sviluppa la stessa competenza nei propri
studenti
Pratica
Transdisciplinarità
L'educatore costruisce collaborazione sia all'interno che
all'esterno della propria disciplina, del proprio ruolo, delle
proprie prospettive e valori e sviluppa la stessa competenza
nei propri studenti
Innovatività
L'educatore adotta un approccio flessibile e creativo
utilizzando contesti di vita reale laddove possibile e
promuove la creatività nei propri studenti
Azione
L'educatore si comporta così da spingere, in maniera
consapevole e sistematica, all’azione e sviluppa la stessa
competenza nei propri studenti
Riflessione
Pensiero critico
L'educatore valuta criticamente la rilevanza e l'affidabilità
delle asserzioni, delle fonti, dei modelli e delle teorie e
sviluppa la stessa competenza nei propri studenti
Responsabilità
L'educatore agisce in modo trasparente, accetta le proprie
responsabilità personali sul lavoro, e sviluppa la stessa
competenza nei propri studenti
Competenza decisionale
L’educatore agisce con cautela e tempestività anche in
contesti pieni di incertezze e sviluppa la stessa competenza
nei propri studenti
6. L'educazione alla sostenibilità per l'Agenda 2030
• ricerca-azione sulle modalità di costruzione del sapere (non semplificare
Agenda 2030 a elenco di ricette predefinite);
• chiave di lettura sistemica, integrata, critica della realtà (che supera la
frammentazione e l’isolamento dei saperi e l’eccesso di tecnicismo e di
pensiero lineare di cui ci sono ancora tracce anche in Ag. 2030);
• metodologie e strumenti educativi, partecipativi e long life learning,
imparare facendo (da modalità trasmissive a processo trasformativo);
• Da ‘conoscenze’ a ‘competenze in azione’ (sistemi di gestione e stili vita
sostenibili, mettersi alla prova e misurare i risultati);
• un modo concreto di attuare il cambiamento a partire dalle persone e
loro comunità;
• monitoraggio e valutazione qualitativa e non solo quantitativa
(Imparare a vedersi).
7. Come promuovere l’educazione all’Agenda 2030?
E’ il compito di SNPA e sue strutture dedicate (task force 2030,
GdL EAS, formazione, comunicazione, ed altri) in collaborazione con
enti formativi, di ricerca, di promozione, imprese, ONG)
E’ rivolta all’interno del sistema agenziale (autoformazione) e agli
stakeholder e cittadinanza
Quando? E’ il momento di portare a sistema le risorse e le esperienze
maturate
15. Guarda il video sulle realizzazioni 2017/2019
https://www.youtube.com/watch?v=kN75QpJnfKg&t=5s
Maggiori informazioni sulla rete dell’educazione alla
sostenibilità:
http://www.regione.emilia-romagna.it/infeas
Dove scaricare il programma completo:
http://www.regione.emilia-romagna.it/infeas/notizie/2019/ottobre-
2019/a-scuola-di-sostenibilita