Prevenzione degli sprechi alimentari: a che punto siamopaolo azzurro
Slide della presentazione tenuta in occasione dell'iniziaitiva "Un ambiente migliore istruzioni per l’uso - Percorsi verso una città sostenibile"del 13 gennaio 2016 a S.Lazzaro di Savena (BO)
Le più importanti associazioni ambientaliste italiane, tra cui molte aderenti a Salviamo il Paesaggio – difendiamo i territori, hanno dato vita ad un’unione di forze senza precedenti presentando l’Agenda Ambientalista: un programma per le prossime elezioni, un vero e proprio piano per un futuro migliore
WWF, Legambiente, Greenpeace, FAI (Fondo Ambiente Italiano), Touring Club, Federazione nazionale Pro Natura e Cai (Club alpino italiano), associazioni che in buona parte aderiscono al FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI - PER LA TERRA E IL PAESAGGIO, hanno presentato in questi giorni il documento dal titolo AGENDA AMBIENTALISTA per la Ri/Conversione ecologica del Belpaese.
Sono stati scritti nero su bianco gli obiettivi e le azioni per uno sviluppo del nostro Paese che sia veramente sostenibile, nei fatti e non solo a parole. Puntando ad un vero e proprio rilancio economico in chiave ecologica, unica soluzione ai problemi attuali che attanagliano la nostra società.
L’obiettivo proposto, senza dubbio ambizioso, appare sempre più raggiungibile approfondendo la lettura delle 80 proposte concrete, raggruppate in dodici filoni e sviluppate nelle 14 pagine del documento....
L'originale la potetet trovare http://www.fondoambiente.it/upload/oggetti/Agenda_ambientalista.pdf
Un piano di lavoro su cui organizzare i contributi, al Tavolo Ambiente della Conferenza programmatica provinciale del PD del 28-29 novembre 2014. Abbiamo riunito, in una piccola pubblicazione elettronica, i titoli dei punti d’azione costruiti nei tanti incontri del forum. Temi intorno ai quali si è già impegnata l’attenzione di tanti, ma che riteniamo ancora utile condividere e discutere per arrivare ad una loro definitiva esecutività.
Più innovazione e conoscenza in agricoltura per una efficace attuazione delle...L'Informatore Agrario
La strategia europea che porta al 2020, compresa la nuova politica agricola comunitaria (primo e secondo pilastro) è basata sulla conoscenza, perché fa della conoscenza la principale risorsa su cui puntare in una competizione globale.
AIUTI ALLE IMPRESE PER PROGETTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI IMMOBILIPOR FESR Toscana
Presentazione del nuovo bando nell'ambito del POR FESR 2014-2020 per l'efficientamento energetico delle imprese, con priorità per quelle colpite da calamità naturali. REGIONE TOSCANA GEN2016
“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia? Analisi dei risultati emer...FaberLab
Le slide della presentazione della dott.ssa Tiziana Massara, Project Manager area sviluppo e innovazione Associazione Italiana per lo Sviluppo dell’Economia Circolare (AISEC) durante il workshop "Economia circolare in Italia: una sfida per le pmi. Crescere tra sostenibilità, innovazione e competitività".
Prevenzione degli sprechi alimentari: a che punto siamopaolo azzurro
Slide della presentazione tenuta in occasione dell'iniziaitiva "Un ambiente migliore istruzioni per l’uso - Percorsi verso una città sostenibile"del 13 gennaio 2016 a S.Lazzaro di Savena (BO)
Le più importanti associazioni ambientaliste italiane, tra cui molte aderenti a Salviamo il Paesaggio – difendiamo i territori, hanno dato vita ad un’unione di forze senza precedenti presentando l’Agenda Ambientalista: un programma per le prossime elezioni, un vero e proprio piano per un futuro migliore
WWF, Legambiente, Greenpeace, FAI (Fondo Ambiente Italiano), Touring Club, Federazione nazionale Pro Natura e Cai (Club alpino italiano), associazioni che in buona parte aderiscono al FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI - PER LA TERRA E IL PAESAGGIO, hanno presentato in questi giorni il documento dal titolo AGENDA AMBIENTALISTA per la Ri/Conversione ecologica del Belpaese.
Sono stati scritti nero su bianco gli obiettivi e le azioni per uno sviluppo del nostro Paese che sia veramente sostenibile, nei fatti e non solo a parole. Puntando ad un vero e proprio rilancio economico in chiave ecologica, unica soluzione ai problemi attuali che attanagliano la nostra società.
L’obiettivo proposto, senza dubbio ambizioso, appare sempre più raggiungibile approfondendo la lettura delle 80 proposte concrete, raggruppate in dodici filoni e sviluppate nelle 14 pagine del documento....
L'originale la potetet trovare http://www.fondoambiente.it/upload/oggetti/Agenda_ambientalista.pdf
Un piano di lavoro su cui organizzare i contributi, al Tavolo Ambiente della Conferenza programmatica provinciale del PD del 28-29 novembre 2014. Abbiamo riunito, in una piccola pubblicazione elettronica, i titoli dei punti d’azione costruiti nei tanti incontri del forum. Temi intorno ai quali si è già impegnata l’attenzione di tanti, ma che riteniamo ancora utile condividere e discutere per arrivare ad una loro definitiva esecutività.
Più innovazione e conoscenza in agricoltura per una efficace attuazione delle...L'Informatore Agrario
La strategia europea che porta al 2020, compresa la nuova politica agricola comunitaria (primo e secondo pilastro) è basata sulla conoscenza, perché fa della conoscenza la principale risorsa su cui puntare in una competizione globale.
AIUTI ALLE IMPRESE PER PROGETTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI IMMOBILIPOR FESR Toscana
Presentazione del nuovo bando nell'ambito del POR FESR 2014-2020 per l'efficientamento energetico delle imprese, con priorità per quelle colpite da calamità naturali. REGIONE TOSCANA GEN2016
“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia? Analisi dei risultati emer...FaberLab
Le slide della presentazione della dott.ssa Tiziana Massara, Project Manager area sviluppo e innovazione Associazione Italiana per lo Sviluppo dell’Economia Circolare (AISEC) durante il workshop "Economia circolare in Italia: una sfida per le pmi. Crescere tra sostenibilità, innovazione e competitività".
Impatto ambientale e sviluppo sostenibile - Francesco CufariImage Line
Un incontro tecnico a Rizziconi (Rc) per scoprire la fertilizzazione completa per via fogliare e le nuove tecniche di potatura verde per il kiwi | Relazione di Francesco Cufari, divulgatore Arssa
Dossier di pianificazione strategica sul paesaggio (galtellì nu-)Antonio Petrocelli
Tra i valori e le potenzialità che il territorio italiano ancora evidenzia vi è sicuramente il paesaggio, frutto di un millenario lavoro delle comunità locali e dell’interazione tra uomo e natura ove la biodiversità costituisce la componente cruciale e distintiva. Questo inestimabile lavoro si è preservato pressoché integro in moltissimi territori, tramandando:
• prodotti agricoli e di allevamento di grande qualità, specifici di ogni territorio e rappresentativi di una tradizione culturale e di un saper fare spesso straordinario:
• un territorio integro capace di fronteggiare frane ed alluvioni;
• un enorme dote di biodiversità (vegetale ed animale).
Nei piccoli borghi italiani, spesso non vi è soluzione di continuità tra edificato e ambiente rurale e uno si compenetra nell’altro per costituire un’inconfondibile unitarietà di paesaggio e cultura. Con il progetto pilota “Paesaggio e Biodiversità Autentici”, si vuole fornire alle amministrazioni uno strumento operativo per pianificare e gestire le risorse che caratterizzano il paesaggio, contribuendo alla diffusione di una cultura amministrativa e di governo territoriale finalizzata ad una valorizzazione del paesaggio tradizionale ed enfatizzare le capacità di produrre nuove economie, partendo dalla tutela e dalla valorizzazione del patrimonio di biodiversità presente. La conservazione delle peculiarità e dei caratteri paesaggistici tradizionali è quindi la base di riferimento per l’attivazione di un percorso in cui questi elementi, interagendo con la comunità locale in un’ottica integrata e innovativa, rafforzano l’attrattività del contesto e contribuiscono al miglioramento della qualità della vita dei residenti. Sono questi gli obiettivi che fanno da cornice al presente dossier, sviluppato con l’intento di mettere in evidenza lo stato del paesaggio e cercando di inquadrarne le dinamiche evolutive al fine di pianificare la gestione delle singole risorse naturali, rurali, insediative e storico-culturali che lo caratterizzano, individuando per esse degli obiettivi strategici da perseguire per migliorare la qualità ambientale, sociale ed economica del contesto. Il perseguimento di questi obiettivi conduce allo sviluppo di diverse fasi operative:
- Il contesto di pianificazione e programmazione
-Interpretazione
WWF Italia : Quanta natura sprechiamo: ottobre 2013WWF ITALIA
Lo spreco alimentare non è solo un problema di alimenti: per produrre tutto il cibo che sprechiamo, ogni anno in Italia buttiamo nel cestino fino a 1.226 milioni di metri cubi di acqua, 24,5 milioni di tonnellate di CO2e e il 36% dell’azoto da fertilizzanti, utilizzati inutilmente con tutti gli impatti e i costi ambientali che ne conseguono. La responsabilità è dei consumatori, che spendono in media 316 € euro l’anno in cibo che per disattenzione o negligenza viene buttato senza essere consumato, ma anche di un sistema produttivo che troppo spesso perde cibo e risorse lungo la filiera, fino al 50% delle perdite totali, prima ancora che arrivino in tavola.
E’ il quadro che emerge dal rapporto WWF “Quanta natura sprechiamo” e dall’indagine realizzata da GfK Eurisko con la collaborazione di Auchan e Simply, presentati oggi all’evento WWF “Ridurre lo spreco alimentare: una ricetta per salvare il pianeta”, che insieme a esperti italiani e internazionali.
La filiera corta della Canapa. Dott.ssa Tolve Manuela. Lucanapa.SviluppoBasilicata
Nuovi scenari produttivi:
La filiera corta della Canapa.
Salute, Alimentazione, Edilizia E Tessili
@ Ri – Costruire a (quasi) km 0 - FACTOR20
Viggiano . 22 novembre 2013
Presentazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 dell'Emilia-RomagnaParma Couture
Diapositive presentate lo scorso 27 Gennaio 2014 a Bologna dal Direttore Generale Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Valtiero Mazzotti, in occasione del convegno sul nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Presentazione utilizzata da Roberto Pagni nel suo intervento a "Cultura, Agricoltura e Territorio. Le leve per lo sviluppo toscano", San Casciano, 6 febbraio 2014
L’Istituto Superiore di Sanità nel sistema Ambiente e Salute
Sintesi degli obiettivi di carattere ambientale ed importanza dei flussi fisici
1. Sintesi degli obiettivi di carattere
ambientale ed importanza dei flussi fisici
Modulo 1 - Obiettivi e politiche in atto dell’Agenda 2030
Attività: A3.2 Azione mirata di rafforzamento per
l’applicazione dell’analisi dei flussi di materia
Linea di Intervento 3 - “Modelli e strumenti per la
transizione verso un’economia circolare”
9-10 Ottobre 2019 Regione Emilia Romagna – Bologna –
Centro Giorgio Costa, Via Azzo Giardino, 48
STRUMENTI E MODELLI PER LE POLITICHE
INTEGRATE DI SOSTENIBILITÀ
Aldo Femia, Istat-GdL Istat-MATTM
2. Per capire in che
modo l’ambiente
naturale è presente
nel discorso dello
sviluppo sostenibile ‘a
tutto tondo’ è utile
richiamare il modello
DPSIR, che organizza
le statistiche
ambientali
D P
S
I
R
3. L’ambiente naturale negli SDGs
Molti target dell’agenda 2030 si riferiscono a quelle che nella statistica ambientale siamo
abituati a chiamare
Determinanti,
Pressioni,
Stato dell’ambiente,
Impatti di D e P sul sistema ambientale o di S e sua variazione sul sistema umano (salute, infrastrutture…),
Risposte del sistema socioeconomico al degrado ambientale o alle sue conseguenze
e infatti molti indicatori per il monitoraggio coincidono o si ricollegano a quelli già in uso
nella statistica ambientale
o possono comunque essere inquadrati in questo modello
L’agenda, con i suoi goal e targets, è essa stessa una risposta globale alle varie sfide che
accomunano il pianeta
Molti obiettivi sono direttamente riferiti allo stato dell’ambiente, molti altri a D, P, I, R
6. L’ambiente naturale nei target – Goals 1, 2, 3, 4
1.5 costruire la resilienza dei poveri e delle persone in situazioni vulnerabili… ad eventi
estremi legati al clima e ad altri shock e disastri economici, sociali e ambientali.
2.4 garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche
agricole … che … aiutino a proteggere gli ecosistemi, rafforzino la capacità di
adattamento ai cambiamenti climatici, a condizioni meteorologiche estreme,
siccità, inondazioni e altri disastri, e migliorino … la qualità del suolo.
2.5 mantenere la diversità genetica delle sementi, delle piante coltivate, degli animali
da allevamento e domestici e delle specie selvatiche affini
3.9 ridurre … il numero di decessi e malattie da sostanze chimiche pericolose e da
inquinamento e contaminazione di aria, acqua e suolo
4.7 garantire … che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze
necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile … uno sviluppo e uno stile di vita
sostenibile
7. L’ambiente naturale nei target - Goals 6, 7, 8
6.3 migliorare la qualità dell’acqua, diminuendo l’inquinamento, eliminando le
pratiche di scarico non controllato e riducendo … il rilascio di sostanze chimiche
e materiali pericolosi. Dimezzare la percentuale di acque reflue non trattate e
aumentare … il riciclo e il riutilizzo sicuro
6.4 aumentare … l’efficienza idrica in tutti i settori e assicurare prelievi e fornitura
di acqua dolce per affrontare la scarsità d’acqua e ridurre [la pop. esposta].
6.5 realizzare la gestione integrata delle risorse idriche
6.6 proteggere e ripristinare gli ecosistemi legati all’acqua, tra cui montagne,
foreste, zone umide, fiumi, falde acquifere e laghi.
7.2 aumentare … la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale.
8.4 migliorare … l’efficienza nell’utilizzo delle risorse globali nel consumo e nella
produzione, nel tentativo di scindere la crescita economica dal degrado
ambientale … I paesi sviluppati assumono un ruolo guida.
8. L’ambiente naturale nei target - Goal 12
12.1 attuazione dei programmi per il consumo e la produzione sostenibile
12.2 raggiungere la gestione sostenibile e l’uso efficiente delle risorse naturali.
12.3 dimezzare lo spreco alimentare globale pro capite e ridurre le perdite di cibo
lungo le catene di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolto.
12.4 raggiungere la gestione ecocompatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti…
e ridurre … il loro rilascio nell’aria, nell’acqua e nel suolo, al fine di minimizzare
i loro effetti negativi sulla salute umana e sull’ambiente.
12.5 ridurre ... la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il
riciclaggio e il riutilizzo.
12.6 incoraggiare le imprese, soprattutto le aziende di grandi dimensioni e le
multinazionali, ad adottare pratiche sostenibili e integrare le informazioni sulla
sostenibilità nella loro rendicontazione periodica.
9. L’ambiente naturale nei target – ancora Goal 12
12.7 promuovere pratiche sostenibili in materia di appalti pubblici
12.8 garantire che in tutto il mondo le persone ricevano le informazioni
necessarie e acquistino consapevolezza in tema di sviluppo sostenibile e stili di
vita in armonia con la natura (cfr. 4.7).
12.a sostenere i paesi in via di sviluppo nel rafforzamento della loro capacità
scientifica tecnologica, cosi da indirizzarsi verso modelli più sostenibili di
consumo e di produzione.
12.b monitoraggio degli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile
12.c razionalizzare i sussidi inefficienti ai combustibili fossili che incoraggiano lo
spreco, eliminando le distorsioni del mercato… anche riformando i sistemi di
tassazione ed eliminando progressivamente i sussidi dannosi, ove esistenti, in
modo che essi corrispondano al loro impatto ambientale.
10. L’ambiente naturale nei target – Goal 13
13.1 rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima e ai
disastri naturali.
13.2 integrare nelle politiche, nelle strategie e nei piani nazionali le misure di
contrasto ai cambiamenti climatici.
13.3 migliorare l’educazione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale
sui cambiamenti climatici in materia di mitigazione, adattamento, riduzione
dell’impatto e allerta precoce.
13.a attuazione della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti
climatici per raggiungere l’obiettivo di mobilitare 100 miliardi di dollari
all’anno, al fine di affrontare le esigenze dei paesi in via di sviluppo per azioni
di mitigazione…
13.b aumentare la capacità di pianificazione e gestione efficaci delle questioni
connesse al cambiamento climatico nei paesi meno sviluppati e nei piccoli
Stati insulari in via di sviluppo
11. L’ambiente naturale nei target - Goal 14
14.1 prevenire e ridurre l’inquinamento marino, in particolare quello derivante
dalle attività terrestri, compresi i rifiuti marini e l’inquinamento delle acque
da parte dei nutrienti;
14.2 gestire e proteggere in modo sostenibile gli ecosistemi marini e costieri;
14.3 ridurre al minimo e affrontare gli effetti dell’acidificazione degli oceani
14.4 regolare efficacemente la raccolta, porre fine alla pesca eccessiva … alle
pratiche di pesca distruttive, e attuare i piani di gestione su base scientifica, al
fine di ricostituire gli stock ittici …, almeno a livelli in grado di produrre il
rendimento massimo sostenibile;
12. L’ambiente naturale nei target – ancora Goal 14
14.5 proteggere almeno il 10 per cento delle zone costiere e marine,
14.6 vietare sovvenzioni alla pesca che contribuiscono … alla pesca eccessiva,
eliminare i sussidi
14.7 aumentare i benefici economici derivanti dall’uso sostenibile delle risorse
marine per i piccoli stati insulari e i paesi meno sviluppati, anche mediante la
gestione sostenibile
14.a aumentare le conoscenze scientifiche, la ricerca e il trasferimento di tecnologia
marina… contributo della biodiversità marina per lo sviluppo;
14.c migliorare la conservazione e l’uso sostenibile degli oceani e delle loro risorse,
13. L’ambiente naturale nei target – Goal 15
15.1 garantire la conservazione, il ripristino e l’utilizzo sostenibile degli ecosistemi
di acqua dolce terrestri e dell’entroterra nonché dei loro servizi, in modo
particolare delle foreste, delle paludi, delle montagne e delle zone aride
15.2 promuovere una gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste, arrestare la
deforestazione, ripristinare le foreste degradate
15.3 combattere la desertificazione, ripristinare le terre e i suoli degradati,
compresi quelli colpiti da desertificazione, siccità e inondazioni, e battersi
[contro il] degrado del suolo.
15.4 garantire la conservazione degli ecosistemi montuosi, incluse le loro
biodiversità, al fine di migliorarne la capacità di produrre benefici essenziali
per uno sviluppo sostenibile.
14. L’ambiente naturale nei target – ancora Goal 15
15.5 ridurre il degrado degli ambienti naturali, arrestare la distruzione della
biodiversità e … proteggere le specie a rischio di estinzione.
15.7 agire per porre fine al bracconaggio e al traffico delle specie protette di flora e
fauna e combattere il commercio illegale di specie selvatiche.
15.8 prevenire l’introduzione di specie diverse ed invasive e ridurre in maniera
sostanziale il loro impatto sugli ecosistemi terrestri e acquatici e controllare o
debellare le specie prioritarie.
15.9 integrare i principi di ecosistema e biodiversità nei progetti nazionali e locali,
nei processi di sviluppo e nelle strategie e nei conti per la riduzione della
povertà;
15. L’ambiente naturale nei target – ancora Goal 15, e 17
15.a mobilitare e incrementare … le risorse economiche … per preservare e usare in
maniera sostenibile la biodiversità e gli ecosistemi;
15.b Mobilitare risorse significative … per finanziare la gestione sostenibile delle
foreste
15.c combattere il bracconaggio e il traffico illegale delle specie protette
17.7 Promuovere lo sviluppo, il trasferimento e la diffusione a condizioni favorevoli
di tecnologie ecocompatibili ai paesi in via di sviluppo
17.19 sviluppare misurazioni dei progressi verso lo sviluppo sostenibile che siano
complementari alla misurazione del PIL
16. La torta nuziale: la dimensione ecologica dello sviluppo
sostenibile sorregge quella socio-economica
‘’non a caso si è consolidata la
raffigurazione dei 17 Sdg
secondo l’immagine della
cosiddetta Wedding cake [con]
alla base i goal legati al
mantenimento della vitalità e
resilienza della biosfera *… +e
quindi, in particolare, i goal 6,
13, 14 e 15’’
G. Bologna, Ecoscienza 3/2019
Certi obiettivi, almeno nel lungo periodo,
vincolano gli altri, costituendo una
precondizione per il loro raggiungimento.
17. D’altro canto però…
…alcuni obiettivi sono strumentali ad altri
Ad esempio, non si può raggiungere l’obiettivo su Climate change (il
più alto nel ranking delle sensibilità popolari) senza raggiungere
quello relativo a Industria, infrastrutture… (il più basso) (Giovannini
dixit).
(Come sempre, categorizziamo il mondo per poterne parlare, e poi cerchiamo di ricondurre a unità il
tutto esplicitando le interrelazioni)
Insomma, gli obiettivi/target ambientali sono al contempo: in sé importanti
per il benessere; strumentali al raggiungimento di questo in quanto
presupposto di riproducibilità del processo socioeconomico; dipendenti, per
il loro raggiungimento, dall’evoluzione strutturale di questo.
19. Scadenze differenziate – molte nel 2020
2.5 diversità genetica delle sementi 6.6, 15.1 ecosistemi legati all’acqua
12.4 sostanze chimiche e rifiuti 13.a 100 miliardi di dollari all’anno (clima)
14.2 ecosistemi marini e costieri 14.4 pesca eccessiva, illegale, ecc., pratiche distruttive
14.5 protezione del 10 per cento delle zone costiere e marine
14.6 sovvenzioni alla pesca eccessiva, illegale, non dichiarata e non regolamentata
15.2 deforestazione; riforestazione e rimboschimento
15.5 specie a rischio di estinzione. 15.8 specie diverse ed invasive, specie prioritarie.
15.9 principi di ecosistema e biodiversità nei progetti, nei processi di sviluppo ecc.
Memo:
- Strategia decennale 2010-2020 della convenzione ONU sulla diversità biologica (CBD);
- Revisione degli impegni volontari per il raggiungimento degli obiettivi fissati Parigi nel 2015 (UNFCCC);
- Revisione della lista degli indicatori SDG, Inter-Agency Expert Group ONU.
20. Per saperne
di più sugli
SDGs
E sulla
situazione
italiana
(solo 478
pagine!)