Lavoro interdisciplinare sui pericoli della rete e il cyberbullismo, realizzato dagli alunni della Seconda C della Scuola Secondaria di Primo Grado dell'Istituto Comprensivo Statale "Padre Pio da Pietralcina"
Lavoro interdisciplinare sui pericoli della rete e il cyberbullismo, realizzato dagli alunni della Seconda C della Scuola Secondaria di Primo Grado dell'Istituto Comprensivo Statale "Padre Pio da Pietralcina"
La presentazione del paese da parte degli studenti dell'isituto Cravetta-Marconi di Savigliano durante la manifestazione Children for Africa organizzata da Piccoli Passi Onlus
Passato, presente e futuro del sistema bancario - progetto adotta un dottor...Alessandro Greppi
«Adotta un Dottorando» ed è la nuova iniziativa che mette in sinergia gli istituti superiori cittadini all’Università di Pavia. Lo scopo è quello di avvicinare i ragazzi al tema della ricerca in università fornendo loro risorse per migliorare l'apprendimento delle discipline attraverso nuove metodologie.
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La presentazione del Prof. Rullani tratta della gestione delle risorse immateriali nell’era dell’economia globale con particolare attenzione alla gestione del brand e della comunicazione.
Arena Francesco - Il Crowdfunding per la Pubblica Amministrazione: IL Civic C...Francesco Arena
Il presente lavoro di tesi si è proposto di approfondire il fenomeno del Crowdfunding nella sua accezione Civica, contestualizzandolo nello scenario socio-economico italiano.
Corso di Formazione Politica Netleft: Le Buone Pratiche del DigitaleFrancesco Tupone
Slide relative alla lezione sulle "Buone Pratiche del digitale" del corso di formazione politica organizzato da Netleft, circolo ARCI Pietralata e Transizione: "Il futuro è già qui. Solo che è mal distribuito!
Le logiche della condivisione, della cooperazione, l’autogestione. Le produzioni sociali e le esperienze dell’open source, le economie della condivisione, del dono, stampanti 3D, smart-contracts, ecc.
La sinistra nella storia ha sempre vissuto sulla capacità di anticipo nella lettura dei processi in atto e nella capacità di organizzare le lotte per resistere alle tendenze del capitalismo e organizzare una società in maniera diversa.
Le trasformazioni che si sono prodotte negli ultimi 30 anni hanno sconvolto la società nella quale viviamo.
Lavoro, economia, democrazia, moneta, relazioni tra individui, si sono trasformati in un tempo rapidissimo che ha messo fuori gioco schemi di lettura dei processi sociali, economici, politici.
I partiti, la politica, le istituzioni politiche e sociali, che si erano consolidate tra l’800 e il ‘900, si sgretolano e perdono autorevolezza, capacità di azione, senso delle cose da fare.
Le formazioni della sinistra subiscono più delle altre l’urto dei grandi processi di trasformazione.
Questo non elimina ingiustizie, sfruttamento, discriminazioni, alienazione. Anzi.
Le nuove forme di produzione del valore aprono o al più grande processo di schiavitù mai visto nella Storia o ad un nuovo processo di liberazione umana.
Tutto dipende dalle nostre lotte!
Transizione, Net Left e il circolo ARCI di Pietralata offrono un corso di formazione politica organizzato in 6 giornate di studio e confronto settimanali sui grandi processi che attraversano le società più avanzate. Nel corso saranno analizzate le dinamiche del passaggio storico-politico che il mondo sta attraversando, le novità sotto il profilo del lavoro, l’impatto delle robotizzazioni, dell’intelligenza artificiale, della genetica e delle nanotecnologie sulla nostra società, sul modello di welfare, il sistema pensionistico, la scuola pubblica, la sanità, ecc.
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro consigliato da Giuseppe Zollo:...Complexity Institute
Scheda del libro consigliato da Giuseppe Zollo: "Why information grows. The Evolution of Order from Atoms to Economies" - presentato al Complexity Literacy Meeting "Politica & Economia" 2018 organizzato dal Complexity Institute
Rapporto sull'economia della provincia di Forlì-Cesena - Presentazione di Enzo Rullani, professore di economia della conoscenza TeDIS-Venice Internationale
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale de...Raimondo Villano
Abstract da:
Raimondo Villano, “Verso la società globale dell'informazione” (patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est, Presentazione del Governatore Rotary International Distretto 2100-Italia Prof. Antonio Carosella, Ed. Eidos, pag. 194; Torre Annunziata, 1^ ed. maggio 1996; 2^ ed. settembre 2000).
2. L’ECONOMIA GLOBALE
Il termine “globalizzazione” è attribuito alle
dottrine economiche e significa il passaggio
dai mercati nazionali a quello mondiale. Esso
fotografa un pianeta dove la mobilità di
servizi informativi, di informazioni, di beni
finanziari è altissima. (curva di Gauss).
Il pianeta concepito come un unico grande
mercato (Crisi del socialismo e crollo
dell’URSS e caduta del muro di Berlino)
Globalizzazione dei mercati.
Globalizzazione delle imprese
Globalizzazione della finanza
3. LA DIMENSIONE POLITICA E
CULTURALE
Il problema fondamentale è il
rapporto tra il potere politico e la
democrazia.
Con la globalizzazione entra in crisi
la teoria Keynesiana e il Welfare
State a causa dell’avvento delle
nuove teorie informatiche e
telematiche.
Si arriva così a:
1. Una diffusione planetaria dei
messaggi
2. Una comunicazione mondiale e nello
stesso tempo capillare
3. Possibilità per tutti di godere degli
stessi prodotti e degli stessi
spettacoli.
4. “Il villaggio globale” di Mc Luhan
McLuhan (Marshall Herbert), saggista e sociologo canadese
di lingua inglese (Edmonton 1911 - Toronto 1980). Esperto
delle tecniche dell'informazione di massa, fu direttore del
Centro di cultura e di tecnologia dell'università di Toronto.
Dallo studio dell'evoluzione delle civiltà ricavò la tesi che sono
i mezzi tecnici della comunicazione a influenzare la cultura e a
determinare i contenuti storici; “il medium è il messaggio”,
cioè i mezzi di comunicazione (più che i contenuti) esercitano
una sorta di messaggio sui modi di pensare, agire e sentire.
Egli distingue questi mezzi in “caldi”, cioè fortemente
espressivi (stampa, radio, cinema, fotografia), e “freddi”, cioè
semplicemente suggestivi e aperti alla partecipazione creativa
dei destinatari (televisione, telefono). Distingue inoltre tre età
della storia umana: quella della vita tribale, dominata dalla
parola; quella della stampa, regno della razionalità analitica;
quella della televisione, propria dell'attuale era tecnologica in
cui l'istantaneità e la globalità dell'informazione producono un
processo di accentramento, di partecipazione di massa, di
coinvolgimento che riporta l'umanità alla primitiva coesione
tribale. Tra i suoi saggi: La galassia Gutenberg (1962), Gli
strumenti del comunicare (1964), Voci della letteratura
(1966), Dal cliché all'archetipo(1970), La città come aula
(1977), scritto assieme a K. Hutchon e H. McLuhan; Altro
uomo, altro cristiano nell'età elettronica (in francese, 1977)
con P. Babin; e Whoin steuert die Welt (1978).
5. LA GLOBALIZZAZIONE DEI
MERCATI
Si intende la crescita dell’interdipendenza
economica tra i Paesi attraverso: l’aumento
degli scambi internazionali di beni e servizi, la
crescita dei flussi di capitale e lavoro e la
diffusione della tecnologia
Liberalizzazione degli scambi (operazioni in
cambi modificate notevolmente, non esistono
più le clearing houses, non si fanno più i
livellamenti sui cambi, gli arbitraggi in cambi,
ecc.)
Riduzione delle barriere naturali al commercio
internazionale a causa dell’avvento delle nuove
tecnologie informatiche (Internet, e-mail,
intranet, fax, videotel, telefax, teleconferenze)
Forte correlazione tra i vari mercati
(mondializzazione). Stretto rapporto tra
dollaro, Euro, oro, petrolio, titoli azionari ed
obbligazionari.
6. GLOBALIZZAZIONE DELLE
IMPRESE
L’impresa si trova a dover fare delle scelte:
1. In riferimento al mercato identificare e penetrare
i mercati nazionali strategici in situazioni di
deflazione o inflazione (quindi essere competitivi)
2. In riferimento ai finanziamenti l’impresa deve
cercare di accedere al credito agevolato a medio
e lungo termine, ricorrere al capitale proprio
(autofinanziamento) oppure al prestito
obbligazionario, assumere partecipazioni in altre
società, ecc.
3. Per quanto riguarda lo sviluppo cercare di
controllare il mercato con accordi, trusts, pool,
cartelli, unioni oligopolistiche, fusioni, accordi
strategici, alleanze, ecc.
4. Per quanto riguarda l’innovazione tecnologica
dotarsi di strumenti telematici adeguati e
utilizzare le moderne reti di informazione e
comunicazione, con i moderni linguaggi
informatici.
5. Per quanto riguarda i modelli organizzativi,
occorre abbandonare i vecchi sistemi verticali
(gerarchico e funzionale) ed accedere ai nuovi
sistemi orizzontali (line & staff).
7. IL RUOLO DELLE P.M.I.
In tutto questo discorso si
inseriscono le p.m.i. che occorre
conservare e valorizzare invece
sono costrette ad abbandonare il
mercato ma il cui ruolo è
insostituibile (adattamenti
qualitativi e quantitativi della
merce, orari flessibili, funzione
creditizia, conoscenza e
favoreggiamento del cliente).
8. LE IMPRESE
INTERNAZIONALIZZATE
Abbiamo quindi tre tipologie d’imprese:
1. Imprese ai primi approcci con i mercati esteri,
in termini assoluti oppure con la necessità di
ampliare considerevolmente le proprie aree di
mercato.
2. Imprese, associazioni d’imprese, consorzi
export che vogliono sia accentuare le loro
strategie plurimercato nell’import/export, che
approfondire e diversificare i sistemi di
controllo dei mercati stessi.
3. Imprese che svolgono strategie di
“insediamento globale” attraverso investimenti
diretti di capitale (joint venture) o gestione
totale dell’azienda all’estero.
9. LE MULTINAZIONALI
Le multinazionali sono grandi gruppi
imprenditoriali formati da diversi
organismi, separati per sede territoriale o
per settore di attività.
Le unità produttive sono legate tra loro dal
vincolo della partecipazione azionaria ad
un solo gruppo centrale, che detiene la
totalità o maggioranza delle azioni e
coordina l’attività degli altri gruppi.
La società proprietaria viene chiamata
holding e quelle possedute sono chiamate
controllate o affiliate.
10. CARATTERESTICHE DELLA
MULTINAZIONALE
Opera direttamente in più Stati
Ha un’area di attività e influenza
molto estesa
Ha migliaia di dipendenti ed un
fatturato molto elevato
Ha un’elevata specializzazione nelle
funzioni interne ed esterne (uso della
tecnologia).
11. OPERATIVITA’
L’impresa multinazionale opera in
prevalenza nel settore manifatturiero, ma
si sta affermando anche nel settore
agricolo e nel terziario.
Nel frattempo è aumentata anche
l’importanza della funzione finanziaria, che
consente di realizzare grandi investimenti
e trasferimenti monetari da un paese
all’altro.
12. LE JOINT VENTURE
joint venture [gioìnt vénciae] (loc.
ingl. che significa rischio in comune).
Indica genericamente l'associazione
in partecipazione e, più in
particolare, la società a capitale
misto (la cui proprietà sia cioè
ripartita fra azionisti o soci di diversa
nazionalità), generalmente costituita
per un fine determinato e destinato a
esaurirsi nel tempo.
13. VANTAGGI E SVANTAGGI DELLE
MULTINAZIONALI
I vantaggi sono: 1) la compartecipazione
azionaria delle aziende consente la gestione
finanziaria comune riducendo i rischi di
fallimento; 2) il decentramento delle attività
produttive e commerciali privilegia gli Stati in cui
i salari sono bassi e i sindacati meno forti.
Gli svantaggi sono: 1) le loro dimensioni e
potenza economica creano problemi di controllo e
di indipendenza anche negli Stati più grandi e
avanzati. 2)le incognite ambientali e sanitarie
(organismi pluricellulari manipolati
geneticamente). 3) si è arrivati ad una
rivoluzione economico-industriale e scientifica di
portata mai registrata prima nella storia.
14. LA NEW ECONOMY
La mondializzazione dei mercati ha portato ad
un notevole cambiamento e porterà ancora
altre modifiche che riguardano:
1. Minori vincoli sul mercato del lavoro (flessibilità
nelle assunzioni e licenziamenti, variabilità dei
salari, mobilità della forza lavoro, contratti
diversi e part-time)
2. Limitazione delle interferenze governative
3. Nuove strategie di marketing, innovazioni
tecnologiche
4. Flessibilità del management
5. Formazione professionale
15. Il peso del patrimonio
Fino a non molto tempo fa il valore attribuito dal
mercato a un’azienda era più o meno pari al
patrimonio netto: quindi il capitale aveva un
“peso” fondamentale.
Nel decennio 1990-1999 il rapporto tra il valore
di mercato e patrimonio netto è stato di 3 a 1. si
ritiene che questo profondo cambiamento sia
dovuto alla new economy, vale a dire alla
repentina trasformazione che l’economia di certe
imprese ha registrato per effetto delle tecnologie
avanzate, dell’irrompere di Internet e così via.