Presentazione del progetto di recupero di materiale bibliografico pregresso attraverso catalogazione derivata in Aleph proposto dall'Università di Pisa
Presentazione del progetto di recupero di materiale bibliografico pregresso attraverso catalogazione derivata in Aleph proposto dall'Università di Pisa
Ipersegmentazione dei mercati e standardizzazione dei prodottiFree Your Talent
Ipersegmentazione dei mercati e standardizzazione dei prodotti: primo Project Work, Master in Marketing Management
OBIETTIVO: Partiti da una ricerca bibliografica, abbiamo approfondito l'evoluzione della figura del consumatore dagli anni '50 sino ad oggi e analizzato come i sistemi produttivi abbraccino, vicendevolmente, sia la mass production, intensa come "unicità", che la mass customization.
Tale nuovo approccio di business ha modificato il modo di operare delle imprese coniugando efficienza produttiva e coinvolgimento del consumatore in un mercato globale.
A cura di Antonio Modola, Federica Santoro, Maria Grazia Garofalo, Raffaele Libroia, Roberta Amodio
Il progetto completo è on line su http://freeyourtalent.eu/gruppi/pw01-MKT-ipersegmentazione-dei-mercati
Disegno di legge sulle criptovalute (Senato, marzo 2022)Simone Aliprandi
Disegno di legge presentato al Senato il 30 marzo 2022 dal titolo "Disposizioni fiscali in materia di valute virtuali e disciplina degli obblighi antiriciclaggio" (Atti parlamentari, Senato della Repubblica – N. 2572).
Ipersegmentazione dei mercati e standardizzazione dei prodottiFree Your Talent
Ipersegmentazione dei mercati e standardizzazione dei prodotti: primo Project Work, Master in Marketing Management
OBIETTIVO: Partiti da una ricerca bibliografica, abbiamo approfondito l'evoluzione della figura del consumatore dagli anni '50 sino ad oggi e analizzato come i sistemi produttivi abbraccino, vicendevolmente, sia la mass production, intensa come "unicità", che la mass customization.
Tale nuovo approccio di business ha modificato il modo di operare delle imprese coniugando efficienza produttiva e coinvolgimento del consumatore in un mercato globale.
A cura di Antonio Modola, Federica Santoro, Maria Grazia Garofalo, Raffaele Libroia, Roberta Amodio
Il progetto completo è on line su http://freeyourtalent.eu/gruppi/pw01-MKT-ipersegmentazione-dei-mercati
Disegno di legge sulle criptovalute (Senato, marzo 2022)Simone Aliprandi
Disegno di legge presentato al Senato il 30 marzo 2022 dal titolo "Disposizioni fiscali in materia di valute virtuali e disciplina degli obblighi antiriciclaggio" (Atti parlamentari, Senato della Repubblica – N. 2572).
Presentazione del corso di Teorie e tecniche dei nuovi media
AA 2014-15, Università di Perugia
Scienze della Comunicazione, Dipartimento di Scienze politiche
Docente: Alessio Cornia
Contiene informazioni aggiornate sui testi per l'esame
Disuguaglianze nella Società dell’informazione: a che punto sono l’Italia e l...Io Partecipo
Presentazione di Laura Sartori dell’Università di Bologna, in occasione dell’iniziativa “E-democracy 2.0 – Istituzioni, cittadini, nuove reti: un lessico possibile” [Bologna, 8 aprile 2009].
"Il museo che verrà" e la comunicazione digitaleRoberto Peretta
Una presentazione-traccia, per avviare il dialogo in tema di comunicazione digitale con un folto gruppo di operatori di musei nella provincia di Milano, su incarico della Provincia.
Analisi di tecnologie per l’interazione dei visitatori all'interno di museiValerio Radice
Presentazione di Ubiquitous Computing - Sistemi context aware
"Analisi di tecnologie per l’interazione dei visitatori all'interno di musei"
Lorenzo Airoldi - Matteo Baiguini - Rossella Nota - Valerio Radice
11/2010 - Università degli studi di Milano Bicocca
Presentazione di Paolo Ferri, docente di Tecnologie didattiche e Teoria e tecnica dei nuovi media presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Milano Bicocca
Musei e nuove tecnologie. Cosa ne pensano i musei che le stanno sperimentandoMarta Barcaro
Le innovazioni tecnologiche degli ultimi anni hanno prodotto un inarrestabile cambiamento di modi e stili di vita delle persone. I Musei, nonostante la loro proverbiale propensione alla conservazione, non sono stati immuni da questa ondata di novità e hanno adottato soluzioni che potessero permettere di mantenere il contatto con il mondo che li circonda. Come sempre accade rispetto alle novità, però, anche i musei stanno “navigando a vista” sperimentando quotidianamente soluzioni sulla base delle proposte che ricevono da aziende specializzate e/o osservando e analizzando esperienze museali internazionali. Seppur questa evoluzione sia tuttora in corso, si propone una tavola rotonda, che veda coinvolti alcuni musei che in questi anni hanno sperimentato nuove forme di relazione con il pubblico attraverso l’uso delle nuove tecnologie, in cui gli stessi possano confrontarsi sullo stato dell’arte, comparando i diversi risultati e cercando di riflettere sulle funzionalità e sulle possibilità messe a disposizione dalla tecnologia e dal web.
Big Data la nuova frontiera dei dati "la rivoluzione dell'informazione". Introduzione nel mondo dei Big Data, immergendosi a 360° nelle tecnologie correlate, un modo semplice per capire il futuro, e l'importanza di analizzare la mole di dati prodotta ogni giorno.
Tesi di Maturità.
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Proforma
Errori, buone pratiche, obiettivi e scelte strategiche: traccia di lavoro per le prossime elezioni dopo le esperienze nel Regno Unito, Stati Uniti e Italia.
Corso di Formazione Politica Netleft: Le Buone Pratiche del DigitaleFrancesco Tupone
Slide relative alla lezione sulle "Buone Pratiche del digitale" del corso di formazione politica organizzato da Netleft, circolo ARCI Pietralata e Transizione: "Il futuro è già qui. Solo che è mal distribuito!
Le logiche della condivisione, della cooperazione, l’autogestione. Le produzioni sociali e le esperienze dell’open source, le economie della condivisione, del dono, stampanti 3D, smart-contracts, ecc.
La sinistra nella storia ha sempre vissuto sulla capacità di anticipo nella lettura dei processi in atto e nella capacità di organizzare le lotte per resistere alle tendenze del capitalismo e organizzare una società in maniera diversa.
Le trasformazioni che si sono prodotte negli ultimi 30 anni hanno sconvolto la società nella quale viviamo.
Lavoro, economia, democrazia, moneta, relazioni tra individui, si sono trasformati in un tempo rapidissimo che ha messo fuori gioco schemi di lettura dei processi sociali, economici, politici.
I partiti, la politica, le istituzioni politiche e sociali, che si erano consolidate tra l’800 e il ‘900, si sgretolano e perdono autorevolezza, capacità di azione, senso delle cose da fare.
Le formazioni della sinistra subiscono più delle altre l’urto dei grandi processi di trasformazione.
Questo non elimina ingiustizie, sfruttamento, discriminazioni, alienazione. Anzi.
Le nuove forme di produzione del valore aprono o al più grande processo di schiavitù mai visto nella Storia o ad un nuovo processo di liberazione umana.
Tutto dipende dalle nostre lotte!
Transizione, Net Left e il circolo ARCI di Pietralata offrono un corso di formazione politica organizzato in 6 giornate di studio e confronto settimanali sui grandi processi che attraversano le società più avanzate. Nel corso saranno analizzate le dinamiche del passaggio storico-politico che il mondo sta attraversando, le novità sotto il profilo del lavoro, l’impatto delle robotizzazioni, dell’intelligenza artificiale, della genetica e delle nanotecnologie sulla nostra società, sul modello di welfare, il sistema pensionistico, la scuola pubblica, la sanità, ecc.
Le Aziende come Media Company: il Transmedia Storytelling per un Nuovo Modell...Giulia Cennamo
Tesi di laurea magistrale di Giulia Cennamo in Scienze della Comunicazione, cattedra di Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Sapienza Università di Roma.
Questo contenuto viene pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione 3.0.
Comunicazione, Potere e Contropotere nella network societyMarco Garoffolo
Il presente articolo formula una serie di fondate ipotesi sull’interazione tra comunicazione e
rapporti di potere nel contesto tecnologico che caratterizza la network society, o “società in rete”.
Partendo da un corpus selezionato di studi sulla comunicazione e da una serie di case study ed
esempi, si giunge alla conclusione che i media siano divenuti lo spazio sociale ove il potere viene
deliberato. Mostrando il legame diretto tra politica, politica dei media, politica dello scandalo e crisi
della legittimità politica in una prospettiva globale. E avanzando l’idea che lo sviluppo di reti di
comunicazione interattiva orizzontale ha favorito l’affermazione di una nuova forma di
comunicazione, la mass self-communication (comunicazione individuale di massa), attraverso
Internet e le reti di comunicazione wireless. In un tale contesto, politiche insurrezionali e
movimenti sociali sono in grado di intervenire con maggiore efficacia nel nuovo spazio di
comunicazione. Sul quale, però, hanno investito anche i media ufficiali o corporate media e la
politica mainstream. Tutto ciò si è tradotto nella convergenza tra mass media e reti di
comunicazione orizzontale. E, più in generale, in uno storico spostamento della sfera pubblica
dall’universo istituzionale al nuovo spazio di comunicazione.
Fonte http://www.caffeeuropa.it/socinrete/castells.pdf
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro consigliato da Giuseppe Zollo:...Complexity Institute
Scheda del libro consigliato da Giuseppe Zollo: "Why information grows. The Evolution of Order from Atoms to Economies" - presentato al Complexity Literacy Meeting "Politica & Economia" 2018 organizzato dal Complexity Institute
Come i nuovi media incidono sulle relazioni interpersonali
Individualismo in rete
Socialità e internet
Costruzione dell'identità negli ambienti online
Social network e reputazione
I nuovi attori della sfera pubblica in rete: il caso Wikileaks
Docente: Alessio Cornia
Corso di Teorie e Tecniche dei Nuovi Media
Università di Perugia
La sfera pubblica online: nuovi processi, nuovi attori e nuovi spazi per la partecipazione al dibattito pubblico sulla cosa pubblica
Docente: Alessio Cornia
Corso di Teorie e Tecniche dei Nuovi Media
Università di Perugia
I principali approcci scientifici (e le visioni di senso comune) al rapporto tra tecnologie e società
Lezione del corso di Teoria e tecniche dei nuovi media, Università di Perugia
Docente: Alessio Cornia
3 Sistema mediale e fruizione mediale degli italianiAlessio Cornia
Terzo argomento trattato nel corso di "Teorie e tecniche dei media digitali", Dipartimento di Scienze Politiche, Università di Perugia, A.A. 2014-15
Docente: Alessio Cornia
2. La società dell'informazione
Forma di società
caratterizzata dalla
preminenza di
informazione,
sapere e conoscenza
rispetto ai beni
materiali (e alla
produzione
industriale)
3. La società dell’informazione
Cambiano le centralità sociali, politiche ed economiche:
dalla fabbrica all’ufficio
dall’economia dei beni materiali a quella dei beni immateriali
(informazione, conoscenza, marketing, ecc.) - dall’industria al terziario
(produzione e fornitura di servizi).
dai colletti blu (i lavoratori che “si sporcano le mani”) ai colletti bianchi.
Immagini tratte da
mondopallone.it e mediaset.it
4. Nella società dell’informazione (SdI):
le tecnologie informatiche sono pervasive e influenzano i
processi produttivi, sociali, indentitari e politici
La capacità di produrre, manipolare e distribuire
informazione diventa il fattore principale di ricchezza e
potere e, di conseguenza, diventa il terreno di scontro a
livello economico, politico e sociale.
5. I primi studiosi che hanno posto le basi per
lo studio della Società dell’Informazione
Fritz Machlup, economista (Austria/USA), anni
’60, “Economia della conoscenza” (studia gli
effetti dei brevetti sullo sviluppo economico)
!
Peter Druker, economista (Austria/USA) anni ’60,
“post-modernità”, nuovo modello economico-
sociale: più le organizzazioni del capitalismo si
fanno complesse, più i lavoratori della
conoscenza divengono centrali
6. Daniel Bell, sociologo USA, “La fine
dell’ideologia”, nella società post-industriale, la
centralità dei lavoratori della conoscenza
determina un indebolimento delle grandi
ideologie organizzate intorno al conflitto tra
capitale e lavoro (autorealizzazione consumistica
sovrasta le vecchie divisioni ideologiche tra
destra e sinistra)
I primi studiosi che hanno posto le basi per
lo studio della Società dell’Informazione
7. Il dibattito sulla società
dell’informazione
si sviluppa negli anni ’90
forte accelerazione con la diffusione di Internet:
sensazione di cambiamento radicale (visioni utopistiche su
accesso diffuso al sapere, democratizzazione della
politica, nuova economia basata su comunicazione e
flessibilità).
SdI come terza rivoluzione industriale (dopo la macchina
a vapore e l’elettricità, ci sono le tecnologie
informatiche)
8. Il principale studioso di SdI:
Manuel Castells
Sociologo, Spagna/
USA
Domina il dibattito
sulla Società
dell’informazione,
che, in un secondo
momento,
sostituisce con il
concetto di
Network society
(società strutturata
a rete)
9. Manuel Castells: i concetti
La società si trasforma:
n e lla s o ci et à i nd u s t r i ale, i l p otere
economico e politico era legato alla
produzione di beni materiali
nella Network Society (NS), sono i beni
intangibili (brand, innovazione, sapere) a
determinare il successo di un individuo o
di un gruppo
10. Cambiamenti economici nella SdI
SdI non significa solo che il settore terziario supera
l’industria
le nuove tecnologie dell’informazione cambiano tutti i
settori economici (anche quello agricolo e industriale,
ne influenzano i processi produttivi e distributivi)
Castells: il nuovo sistema economico è:
1. informazionale
2. globale
3. a rete
11. 1- Economia informazionale
Economia basata sull’informazione, dove la produttività, la competitività
e la redditività dipendono dalla capacità di generare e gestire
informazione e conoscenza
Innovazione, ricerca e sviluppo come fattori cruciali per le imprese
Centralità dei diritti di proprietà intellettuale (brevetti, diritti d’autore)
Le risorse principali dell’impresa non sono più le fabbriche ed i
macchinari, ma i brand, i brevetti, l’organizzazione delle reti dei
fornitori e dei distributori, il design, il marketing ecc.
Decentramento strategico: aziende (Nike, Apple ecc.) subappaltano la
produzione a soggetti esterni, spesso asiatici. Le imprese madri
detengono la proprietà intellettuale (diritti sul marchio e prodotti),
gestiscono la ricerca tecnologica, il marketing, la comunicazione e le
reti di fornitori/distributori.
12. 2- Economia globalizzata
Le aziende operano su scala globale (imprese
MULTINAZIONALI)
usano i media digitali per controllare processi produttivi
ed organizzativi complessi e transnazionali
Cultura di consumo globale: merci, stili di vita e forme
di consumo si diffondono globalmente, adattandosi ai
diversi contesti locali (Hip Hop, Hollywood ecc.).
13. 3- Economia a rete
Dall’organizzazione produttiva di tipo verticale (gerarchica,
burocratizzata, centralizzata) ad una di tipo orizzontale
(decentramento e autonomia delle unità produttive)
Nascono reti di imprese formate da fornitori, subfornitori, produttori,
imprese di distribuzione e reti commerciali.
Modello di rete come principio organizzativo, come meccanismo di
interconnessione e coordinamento tra le parti (NETWORK SOCIETY -
CASTELLS, 1996)
Forme di produzione più flessibili (le connessioni tra i nodi della
rete si accendono e si spengono a seconda delle esigenze contingenti)
Cambia la natura del lavoro, la precarietà è il prezzo da pagare per la
realizzazione della flessibilità nella network society.
14. Dal modello organizzativo verticale a
quello orizzontale (a network), non solo
nell’ambito economico
ambito dei MCdM: dai mezzi centralizzati
basati sul broadcasting (TV), ai mezzi
bidirezionali a rete (Internet)
ambito sociale: dalla famiglia patriarcale
(stabile, gerarchica), alle relazioni più
instabili e fluide tra gli individui
15. Manuel Castells: i concetti
Le reti diventano dominanti anche nella dimensione sociale (non solo
in quella economica):
Opposizione tra spazio dei flussi (SdF) e spazio dei luoghi (SdL)
SdF: gli spazi dove circolano speri, competenze, denaro e persone.
SdF: privilegia le pratiche sociali a distanza (grazie ai mezzi di
telecomunicazione e informazione)
SdF: si configura come una rete aperta, dove i confini tra stati,
organizzazioni, comunità e gruppi sono sempre meno importanti. La
ricchezza viene creata tramite scambi fra persone appartenenti a
diversi stati, organizzazioni e comunità. No ostacoli dovuti a identità
etnica o religione. Mentalità cosmopolita e cultura di consumo
globalizzata.
SdF: lo spazio delle connessioni digitali, di Internet, del credito, del
business, di chi viaggia per affari, delle élite della finanza, dei
dipartimenti di Ricerca e Sviluppo
16. Manuel Castells: i concetti
SdL: la “zona d’ombra” della NS, dove prende corpo
l’esperienza vissuta della maggior parte delle
persone, ancora radicata nei luoghi fisici e nei
valori tradizionali
SdL: non privilegia le pratiche sociali a distanza, ma
l’interazione sociale basata sulla contiguità fisica.
SdL: popolato da chi resta “tagliato fuori”, chi non
ha accesso a Internet, chi non lo sa usare, chi non
ha una formazione universitaria, chi non ha
dimestichezza con i media digitali, con le lingue
ecc. (nuove forme di esclusione).
17. Manuel Castells: i concetti
Nuove forme di conflitto sociale:
Non più tra capitale e lavoro (il tradizionale “conflitto
di classe” tra chi detiene i mezzi di produzione e chi
viene sfruttato per farli funzionare)
Ma tra chi ha accesso ai flussi e chi ne è escluso (tra
spazio dei flussi e spazio dei luoghi).
Tra élite globali e masse locali
Nuove disuguaglianze: i processi più rilevanti (a livello
di concentrazione di potere, ricchezza e informazione)
h a n n o l u o g o n e l l o S d F, m e n t r e g r a n p ar t e
dell’esperienza dell’uomo ha tuttora un fondamento
locale.
18. Manuel Castells: i concetti
Identità come risposta “rabbiosa” allo sradicamento imposto dai flussi globali,
come adeguamento difensivo ad un’improvvisa accelerazione del corso storico
Contrapposizione tra la forza globale delle classi dominanti e l’arroccamento
difensivo dei mondi nazionali
Estremismo islamico (IS), movimento no-global, zapatisti, nazionalismi e
movimenti di estrema destra (FN di Marine Le Pen, la Lega di Salvini): non li
accomuna tanto l’uso accorto dei nuovi media, ma la contrapposizione
frontale ai processi di globalizzazione e alla cultura cosmopolita dello SdF.
Questi movimenti agiscono strategicamente rinforzando identità
territoriali, culturali o religiose (che diventano forma di resistenza alla
globalizzazione).
Tendono a costruire un “paradiso comunitario” di natura utopica, uno
spazio alternativo rispetto a quello globale (lo Stato Islamico, il
comunitarismo, la Padania ecc.).