Che cosa è, a cosa serve, quali le informazioni necessarie per la sua redazione, come interpretare i dati, chi lo fa. Chi non riuscisse a scaricare questo file, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Il Ministero del Lavoro propone un istituto nazionale di contrasto alla povertà.
l Sia è un nuovo schema contro la povertà, è allo stesso tempo universale e selettivo in base alle condizioni economiche.
Continua a leggere l'articolo di Massimo Baldini e Michele Pacifico su http://www.lavoce.info/un-sostegno-contro-la-poverta/
Leggi l'intero documento su http://www.lavoro.gov.it/ConsiglieraNazionale/In_Evidenza/Documents/2013-09-20%20Relazione%20povert%C3%A018settembre2013.pdf
L'integrazione sociosanitaria nelle Marche: l'U.O. SeSFranco Pesaresi
La presentazione delle caratteristiche della unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) nel quadro del modello di integrazione sociosanitaria delle Marche.
Che cosa è, a cosa serve, quali le informazioni necessarie per la sua redazione, come interpretare i dati, chi lo fa. Chi non riuscisse a scaricare questo file, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Il Ministero del Lavoro propone un istituto nazionale di contrasto alla povertà.
l Sia è un nuovo schema contro la povertà, è allo stesso tempo universale e selettivo in base alle condizioni economiche.
Continua a leggere l'articolo di Massimo Baldini e Michele Pacifico su http://www.lavoce.info/un-sostegno-contro-la-poverta/
Leggi l'intero documento su http://www.lavoro.gov.it/ConsiglieraNazionale/In_Evidenza/Documents/2013-09-20%20Relazione%20povert%C3%A018settembre2013.pdf
L'integrazione sociosanitaria nelle Marche: l'U.O. SeSFranco Pesaresi
La presentazione delle caratteristiche della unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) nel quadro del modello di integrazione sociosanitaria delle Marche.
Costruire il futuro dell'assistenza agli anziani non autosufficienti in Itali...Franco Pesaresi
Questa è la seconda versione - marzo 2021- di una precedente proposta del gennaio 2021 di un progetto che punta ad introdurre una sezione dedicata all'assistenza agli anziani non autosufficienti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il ruolo dei servizi sociali nel REIS (reddito di inclusione sociale)Franco Pesaresi
Il progetto di Reddito di inclusione sociale (REIS) nel contrasto alla povertà. Nelle slide presentate a Roma il 20/9/2016 si affronta il ruolo dei comuni e dei servizi sociali.
Ambiti sociali nelle Marche: dimensionamento e prospettiveFranco Pesaresi
Come dare stabilità e forza agli Ambiti territoriali sociali delle Marche in questa fase di grave crisi economica che determina una forte crescita dei bisogni sociali ed assistenziali.
Riprogettare il welfare. Socializziamo le buone pratiche, promuoviamo l’innov...paolamarani
Intervento di Paola Marani, responsabile welfare PD Bologna e Consigliere regionale Emilia-Romagna
Lunedì 5 dicembre 2011, Partito Democratico, Bologna
Storia dei centri unici di accesso (PUA) che avrebbero dovuto accogliere i cittadini che richiedono prestazioni territoriali sanitarie, sociosanitarie e sociali ma che non si sono sviluppati davvero. Esistono solo per singole prestazioni (per esempio ADI) ma sono stati pensati per tutte le prestazioni territoriali.
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Costruire il futuro dell'assistenza agli anziani non autosufficienti in Itali...Franco Pesaresi
Questa è la seconda versione - marzo 2021- di una precedente proposta del gennaio 2021 di un progetto che punta ad introdurre una sezione dedicata all'assistenza agli anziani non autosufficienti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il ruolo dei servizi sociali nel REIS (reddito di inclusione sociale)Franco Pesaresi
Il progetto di Reddito di inclusione sociale (REIS) nel contrasto alla povertà. Nelle slide presentate a Roma il 20/9/2016 si affronta il ruolo dei comuni e dei servizi sociali.
Ambiti sociali nelle Marche: dimensionamento e prospettiveFranco Pesaresi
Come dare stabilità e forza agli Ambiti territoriali sociali delle Marche in questa fase di grave crisi economica che determina una forte crescita dei bisogni sociali ed assistenziali.
Riprogettare il welfare. Socializziamo le buone pratiche, promuoviamo l’innov...paolamarani
Intervento di Paola Marani, responsabile welfare PD Bologna e Consigliere regionale Emilia-Romagna
Lunedì 5 dicembre 2011, Partito Democratico, Bologna
Storia dei centri unici di accesso (PUA) che avrebbero dovuto accogliere i cittadini che richiedono prestazioni territoriali sanitarie, sociosanitarie e sociali ma che non si sono sviluppati davvero. Esistono solo per singole prestazioni (per esempio ADI) ma sono stati pensati per tutte le prestazioni territoriali.
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La misurazione statistica dell’impresa socialeIris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2015
Dipartimento PAU, Università Mediterranea di Reggio Calabria
Intervento di Franco Lorenzini (Responsabile Servizio Censimenti Economici, ISTAT)
"La misurazione statistica dell’impresa sociale"
La realizzazione del Bilancio Sociale Partecipato del welfare della
città di Brescia fa parte delle azioni del Progetto “Brescia città del
noi”, finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del bando Welfare
in azione.
Il Comune di Brescia è l’ente capofila del progetto, in partenariato
con: Auser Brescia, Cooperativa Co.Librì, Centro Studi Socialis,
Università Statale di Brescia e Università Cattolica di Brescia.
Il Censimento delle istituzioni non profit 2011 ha rilevato (al 31/12/2011) la
presenza di 4.758 mila volontari, in crescita rispetto al 2001 del 43,5%. Essi
svolgono attività che incidono fortemente sullo sviluppo economico e sociale
del paese, sulla qualità della vita, le relazioni sociali e il benessere dei cittadini.
Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ri...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Andrea Mancini (già Direttore Dipartimento per i Censimenti e i registri amministrativi e statistici, ISTAT)
"Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ricerca"
Volontariato in transizione - Ricerca curata dall'Agenzia Redattore Sociale s...ideaTRE60
Volontariato in transizione - Ricerca curata dall'Agenzia Redattore Sociale sulla base dei dati forniti dall'indagine 'Organizzazioni di volontariato tra identità e processi della Fondazione Roma Terzo Settore
Brescia Città del Noi Bilancio sociale partecipato 2017BSdelNOI
Il cuore del cambiamento non riguarda tanto i ruoli del pubblico e del terzo settore, quanto la natura dei rapporti e delle interconnessioni che saremo in grado di costruire. Il welfare della città va concepito come un sistema di produttori integrato e puntiforme, articolato in una complessità eterogenea. (dal Bilancio Sociale Partecipato della Città di Brescia, n.2)
Welfare e Ben-essere: il ruolo delle imprese nello sviluppo della comunitàaiccon
Presentazione di Paolo Venturi in occasione del convegno "Welfare e (ben) essere: il ruolo delle imprese nello sviluppo della comunità” realizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna con il supporto scientifico di AICCON Ricerca.
Per ulteriori info: http://www.aiccon.it/WELFAREEBENESSEREREGIONEEMILIAROMAGNA.html
La rilevazione delle istituzioni non profit nell’ambito del 9° Censimento dell’industria e dei servizi ha fatto riferimento alla situazione al 31 dicembre 2011 censendo 301.191 organizzazioni non profit attive in Italia
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIris Network
Presentata martedì 13 aprile la IV edizione del Rapporto sull’impresa sociale di Iris Network: L’impresa sociale in Italia. Identità, ruoli e resilienza.
Il Rapporto è una pubblicazione periodica che descrive lo stato dell’arte e l’evoluzione dell’impresa sociale in Italia.
Agire sulle radici economiche delle disuguaglianze | Maurizio FranziniIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La plenaria pomeridiana del XVII Workshop sull’impresa sociale ha avuto il piacere di ospitare un keynote speech del professor Maurizio Franzini (professore ordinario di Politica Economica, Dipartimento di Economia e Diritto, Sapienza Università Roma) dal titolo Agire sulle radici economiche della disuguaglianza: il ruolo dell’impresa sociale. Ha introdotto l’intervento Carlo Borzaga (Euricse).
Agire sulle radici psicologiche delle disuguaglianze | Chiara VolpatoIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Gianfranco MarocchiIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Sara DepedriIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
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La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Elisa ChiafIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
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La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Introduzione alla XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale | Marco Mus...Iris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Impresa sociale e PubblicaAmministrazione: la sfida degli outcome fund. Una p...Iris Network
Mara Airoldi (Government Outcomes Lab, Blavatnik School of Government, University of Oxford)
Keynote speech
XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
The Demand of Social Finance. Evidence from ItalyIris Network
Marco Musella (Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Marco Traversi (Project Ahead), Melania Verde
(Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Cristiano Masetto (APEUR)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Impact Investing: a new paradigma for the practitioner. Ten years of experien...Iris Network
Lorenza Morandini, Marco Nannini (Impact Hub Milano)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
“Comunicare è un’impresa. Sociale”. Innovazione e visioni per la comunicazion...Iris Network
Giuseppe Manzo, Maria Felicia Gemelli, Eleonora Vanni (Legacoopsociali)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Capitalising the Social, Socializing Capital?. Le narrative sull’imprenditori...Iris Network
Marco Guglielmo (University of Birmingham)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo s...Iris Network
Marco Bellucci (Università degli Studi di Firenze - ARCO Action Research for CO-development), Carmela Nitti (Università degli Studi di Firenze - ARCO Action Research for CO-development), Chiara Chimirri (ARCO Action Research for CO-development), Luca Bagnoli (Università degli Studi di Firenze)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Un confronto internazionale sulla regolamentazione della trasparenza e della ...Iris Network
Giulia Bellante, Laura Berardi, Michele A. Rea (Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
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Le strategie di finanziamento dell'economia sociale nell'era digitale. Alcuni...Iris Network
Andrea Bassi, Alessandro Fabbri (Università di Bologna)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
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Le comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo BusnelliIris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Matteo Busnelli (Legacoop Lombardia) nella sessione "Nuove forme dell'abitare".
SESSIONE PARALLELA | giovedì 13 Settembre | ore 14
A cura di Angela Silvia Pavesi | Dipartimento Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano
Rossana Zaccaria | Legacoop Abitanti
Intervengono:
Matteo Busnelli | Legacoop Lombardia
Sara Travaglini | Cooperativa sociale Dar Casa, Milano
Luca Borghi | Cooperativa di abitanti Andria, Correggio (RE)
Zoni | Finabita Legacoop Abitanti
Piccirillo | Confcooperative Habitat
Oggetti alla ricerca. L’abitare, inteso non solo in termini di infrastrutture ma come capacità di insediarsi in contesti sociali ed economici densi di relazioni, rappresenta una sfida di policy making e un campo di azione per una molteplicità di attori: sviluppatori di progetti edilizi, soggetti finanziari, istituzioni pubbliche, gestori di servizi di facilities e di welfare, community manager, produttori di tecnologie ecc. L’insieme di questi soggetti sta dando vita a un ecosistema di risorse che, in forme e modi diversi, “impatta” sui processi di sviluppo abitativo e urbano, operando trasversalmente a diverse politiche (sociali, ambientali, culturali, agricole, economiche, ecc.). L’abitare rappresenta quindi un formidabile generatore di domande di ricerca e, al tempo stesso, un ambito di sperimentazione sociale che scaturisce dall’incrocio tra questo ricco quadro di offerta e una rinnovata “voglia di comunità” che, anche in forma ambivalente, si palesa nella nuova stratificazione della società italiana.
Nuove forme dell'abitare - Cooperativa Di Abitanti | WIS18 | Luca BorghiIris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Luca Borghi (Cooperativa di abitanti Andria) nella sessione "Nuove forme dell'abitare".
SESSIONE PARALLELA | giovedì 13 Settembre | ore 14
A cura di Angela Silvia Pavesi | Dipartimento Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano
Rossana Zaccaria | Legacoop Abitanti
Intervengono:
Matteo Busnelli | Legacoop Lombardia
Sara Travaglini | Cooperativa sociale Dar Casa, Milano
Luca Borghi | Cooperativa di abitanti Andria, Correggio (RE)
Zoni | Finabita Legacoop Abitanti
Piccirillo | Confcooperative Habitat
Oggetti alla ricerca. L’abitare, inteso non solo in termini di infrastrutture ma come capacità di insediarsi in contesti sociali ed economici densi di relazioni, rappresenta una sfida di policy making e un campo di azione per una molteplicità di attori: sviluppatori di progetti edilizi, soggetti finanziari, istituzioni pubbliche, gestori di servizi di facilities e di welfare, community manager, produttori di tecnologie ecc. L’insieme di questi soggetti sta dando vita a un ecosistema di risorse che, in forme e modi diversi, “impatta” sui processi di sviluppo abitativo e urbano, operando trasversalmente a diverse politiche (sociali, ambientali, culturali, agricole, economiche, ecc.). L’abitare rappresenta quindi un formidabile generatore di domande di ricerca e, al tempo stesso, un ambito di sperimentazione sociale che scaturisce dall’incrocio tra questo ricco quadro di offerta e una rinnovata “voglia di comunità” che, anche in forma ambivalente, si palesa nella nuova stratificazione della società italiana.
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Iris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Chiara Maria Leveque (Fondazione Lang) nella sessione "Misurare l’impatto: metodologie a supporto del cambiamento".
SESSIONE PARALLELA | venerdì 14 Settembre | ore 9
A cura di Elisa Chiaf | Università degli Studi di Brescia – Socialis
Intervengono:
Sara Depedri | Euricse
Stefano Mantovani | Cooperativa sociale Noncello, Pordenone
Sara Marconi | Rete delle Case del Quartiere, Torino
Stefania Ieluzzi | Comune di Torino – Cascina Roccafranca
Nicola Corini | Cooperativa sociale Cauto, Brescia
Chiara Maria Leveque | Fondazione Lang
Serena Kaneklin | Associazione CAF, Milano
Valentina Tosi, Gabriele Guzzetti | Tiresia, Politecnico di Milano
Matteo Olivo | Cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, Grosseto
Oggetti alla ricerca. Negli ultimi anni il tema della misurazione d’impatto è entrato prepotentemente nelle agende delle imprese sociali italiane. Dopo la stagione della “rendicontazione sociale”, si è ora nella fase della “misurazione d’impatto”, tesa a definire se il progetto funziona o se genera il cambiamento atteso. A tali domande è necessario rispondere con metodologie complesse, per questo il supporto della ricerca risulta essere fondamentale. Dai metodi partecipativi alle sperimentazioni controllate randomizzate, l’attenzione sul “come si misura l’impatto” è altissima. Durante la sessione si dibatterà sul tema da un altro punto di vista: “come la misurazione è stata utilizzata”, per il cambiamento organizzativo, il supporto allo sviluppo di una policy, il capacity building o la legittimazione?
3. Finalità dello studio
• Ricostruire la geografia del “benessere” del territorio
analizzato (la città di Brescia), cioè delle organizzazioni
del privato sociale che lo compongono, suddividendole
per forma giuridica, settore di attività, specializzazione;
• Misurare il peso economico del non profit attivo nella
produzione del “benessere” della città di Brescia, per
capire di che tipo di sistema aziendale si sta parlando e il
peso che esso ha nello sviluppo della città.
3
9. Il distretto del benesserebresciano
Cosa intendiamo
9
Cooperative sociali
Associazioni/OdV/Comitati
Fondazioni
Enti Morali/Ecclesiastici
• Welfare
• Sanità
• Istruzione
• Welfare
• Sanità
• Istruzione
• Welfare
• Sanità
• Istruzione
• Welfare
• Sanità
• Istruzione
10. Il distretto del benesserebresciano
L’analisi
La presente analisi non indaga i bisogni della cittadinanza,
quindi il lato della “domanda” di servizi; intende invece
analizzare “l’offerta di servizi” (welfare, sanità, istruzione) e
il ruolo che, in tale offerta, gioca il settore del privato
sociale.
Per quanto riguarda il solo settore del welfare, oltre
all’analisi dei “produttori non profit”, sarà analizzato il
ruolo economico dell’Ente Pubblico Locale e l’intervento
economico delle famiglie per il pagamento dei caregiver
informali (c.d. badanti), al fine di avere il dato della spesa
complessiva cittadina per il welfare.
10
12. L’analisidel settoredi welfare
Il dataset
L’analisi si è sviluppata partendo dai dati esistenti e ricostruendo un
Censimento delle realtà del Terzo settore operanti in città nei settori
del welfare, dell’istruzione e della sanità. Son state considerate:
• Lista censuaria ISTAT Censimento Non Profit 2011;
• Albo delle cooperative sociali Regione Lombardia;
• Unità d’offerta sociale per anziani di Regione Lombardia;
• Unità d’offerta sociale residenziale per minori di Regione
Lombardia;
• Repertorio anagrafico amministrativo presso la CCIAA di Brescia;
• Registro Generale Regionale delle Organizzazioni Di Volontariato;
• Banca dati AIDA Bureau Van Dijk;
• Informazioni dal Web
12
13. L’analisidel settoredi welfare
Il questionariosul 2012
Dal dataset, si è passati alla definizione di un questionario inviato a tutte le realtà
censite.
Il questionario, basato su dati al 2012 richiedeva:
• il nome dell’organizzazione;
• la forma giuridica;
• la tipologia di servizi erogati e gli indirizzi degli stessi;
• l’eventuale proprietà delle strutture in cui il servizio è erogato;
• il nome e contatti del referente dell’organizzazione.
• il totale del Valore della Produzione dell’organizzazione al 31.12.2012;
• il totale del Valore della Produzione derivante da attività svolte in città (per i casi
in cui non fosse stato possibile determinarne l’ammontare, è stato richiesto di
indicare una stima in percentuale delle attività svolte a Brescia sul totale);
• la suddivisione dell’ammontare del Valore della Produzione la provenienza: da
fonte pubblica, da fonte privata (corrispettivi per servizi) e da fonte privata
(contributi, donazioni e liberalità);
• l’ammontare del Capitale Investito, risultante come Totale Attivo da Stato
Patrimoniale di Bilancio.
• il numero di dipendenti presenti nelle attività erogate in Città (considerando sia i
lavoratori subordinati, sia i collaboratori e gli autonomi);
• il numero di volontari attivi nelle attività erogate in Città
13
14. L’analisidel settoredi welfare
Le 123organizzazionidiwelfare:forma
giuridica
14
14
59 Associazioni/OdV/Comitati (48%)
32 Cooperative Sociali di tipo A (26%)
21 Enti Morali/Ecclesiastici (17%)
11 Fondazioni Operative (9%)
15. L’analisidel settoredi welfare
Le 123organizzazionidiwelfare:settore
attivitàe forma giuridica
15
15
0 10 20 30 40
Anziani
Dipendenze
Disabilità
Disagio adulto
Famiglia
Minori
Prima infanzia
Psichiatria
Stranieri
Miste
Associazioni Cooperative Sociali Enti M/E Fondazioni
16. L’analisidel settoredi welfare
I rispondential questionario
16
Al questionario hanno risposto 57 organizzazioni (46%
del totale):
• 25 Associazioni su 59 (il 42% delle Associazioni)
• 4 Enti M/E su 21 (il 19% degli Enti)
• 7 Fondazioni su 11 (il 64% delle Fondazioni)
• 21 Cooperative Sociali su 32 (il 66% delle Cooperative)
17. L’analisidel settoredi welfare
Proiezionio dati deirispondenti?
Per quanto riguarda le risposte relative alle informazioni
economiche (Valore della Produzione) e organizzative (Numero
dipendenti, volontari) si è provveduto ad effettuare delle
proiezioni, laddove il dato assoluto non era disponibile.
Per le cooperative sociali, poiché esse depositano il bilancio
d’esercizio, si è potuto risalire al Valore della produzione del 2012
e al numero dei dipendenti di ogni azienda. Per Associazioni, Enti
e Fondazioni si è partiti dai dati delle organizzazioni che hanno
compilato il questionario, e utilizzando i valori ottenuti, si è
provveduto a “proiettarli” sull’intero universo, così da ottenere
una stima sulla città.
Quando invece si tratta di dati percentuali o di medie, sono stati
utilizzati fedelmente i dati dei rispondenti. 17
18. L’analisidel settoredi welfare
Il ValoredellaProduzione
18
2012 N. organizzazioni
Val produzione
prodotto su BS Val produzione Tot % Brescia su tot
Associazioni
Welfare 59 € 9.101.358,25 € 26.654.178,42 34%
Enti M/E Welfare 21 € 5.719.864,22 € 5.719.864,22 100%
Fondazioni
Welfare 11 € 51.312.972,44 € 58.197.192,16 88%
Coop sociali A
Welfare 30* € 28.320.242,51 € 70.307.039,00 40%
Totale € 94.454.437,42 € 160.878.273,80
* Nel calcolo non sono state incluse due grandi cooperative con sede legale fuori
provincia, che operano in Città in modo molto parziale (un asilo nido, un ATI su
assistenza ad personam). Non avendo compilato il questionario e data la
parzialità dell’attività bresciana sul totale, particolarmente significativo, dei loro
fatturati, si è preferito escluderle dalle analisi economico-aziendali.
19. L’analisidel settoredi welfare
Il ValoredellaProduzioneperforma giuridica
Associazioni
10% Enti M/E
6%
Fondazioni
54%
Coop Sociali A
30%
19
20. L’analisidel settoredi welfare
Il ValoredellaProduzionesecondola “fonte”
20
Da Pubblico
63%
Da Privato
per
corrispettivi
32%
Da Privato
per
donazioni
5%
21. L’analisi del settoredi welfare
Il Capitale Investito medio al 2012
21
Forma giuridica “Totale attivo” medio
Associazione € 946.346,51
Cooperativa sociale € 2.108.737,69
Fondazione € 38.881.344,11
22. L’analisi del settoredi welfare
Addetti e volontari per forma giuridica
22
2012 N. Organizzazioni Addetti Volontari
Associazioni 59 267 2.884
Enti M/E 21 347 520
Fondazioni 11 1.141 470
Coop sociali A 30 1.011 147
TOTALE 2.765 4.021
23. L’analisi del settoredi welfare
La spesa privata per caregiver informali
Guardando alla spesa in tema welfare, è importante considerare
un ulteriore “attore” che non rientra né nella gestione pubblica,
né in quella privata del terzo settore.
Si tratta delle badanti, che rappresentano un aspetto importante
della spesa per welfare, spesa privata non intermediata da
organizzazioni.
La stima sulla spesa privata per badanti (circa 4.055) a Brescia si
aggira intorno ai € 40 milioni.
La stima è stata effettuata partendo dal dato di presenza provinciale di badanti (15.873) e
parametrandolo alla popolazione della Città sulla popolazione della provincia di Brescia.
Inoltre, per definire il costo annuo son state utilizzate le % di riferimento emergenti dallo
studio in tema di “retribuzione mensile delle Assistenti familiari in Lombardia”.
Fonte: L’assistenza agli anziani in Lombardia tra badanti, famiglie e servizi pubblici.
SPI-CGIL Lombardia e IRES, 2013
23
24. L’analisi del settoredi welfare
Il budget del welfare cittadino
Descrizione Val. Assoluto %
Risorse private vs organizzazioni € 35.242.744 26% Da analisi Socialis
Risorse private vs badanti € 40.118.697 30% Da ricerca IRS
Risorse COMUNE BS vs
organizzazioni € 28.000.000 21%
Da spesa sociale
comunale
Altre risorse pubbliche vs
organizzazioni (non
intermediate da Comune BS) € 31.211.052 23% Da analisi Socialis
€ 134.572.493 100%
24
26. I risultati del Censimento ISTAT 2011
Le 50 organizzazioni sanitarie: forma
giuridica
26
26
38 Associazioni (76%)
7 Cooperative Sociali di tipo A (14%)
5 Fondazioni (10%)
27. I risultati del Censimento ISTAT 2011
Le 50 organizzazioni sanitarie: attività
27
27
Associaz. Fondazione
Cooperativa
Sociale TOT
Servizi ospedalieri
generali e
riabilitativi 7 1 1 9
Servizi per
lungodegenti 2 2 3 7
Altri servizi sanitari 29 2 3 34
TOTALE 38 5 7 50
28. I risultati del Censimento ISTAT 2011
Le 50 organizzazioni sanitarie: addetti
28
28
Associaz. Fondazione
Cooperativa
Sociale TOT
Servizi ospedalieri
generali e
riabilitativi 0 1.783 20 1.803 (77%)
Servizi per
lungodegenti 7 114 105 226 (9,7%)
Altri servizi sanitari 52 210 47 309 (13,3%)
TOTALE 59 (2,5%) 2.107 (90%) 172 (7,5%) 2.338
Nel settore operano inoltre 57 lavoratori esterni e 24 lavoratori temporanei,
per un totale di operatori di 2.419 persone
29. I risultati del Censimento ISTAT 2011
Le 50 organizzazioni sanitarie: volontari
29
29
Associaz. Fondazione
Cooperativa
Sociale TOT
Servizi ospedalieri
generali e
riabilitativi 229 10 0 239 (11,5%)
Servizi per
lungodegenti 40 0 10 50 (2,4%)
Altri servizi sanitari 1.763 10 18 1.791 (86,1%)
TOTALE 2.032(97,7%) 20 (1%) 28 (1,3%) 2.080
30. L’analisi del settoresanità
I dati economici
Proiezione dei rispondenti sul totale Valore assoluto %
Totale VdP su Brescia 2012 € 187.378.530
VdP su Brescia da fonte pubblica € 165.829.999 88,5%
Vdp su Brescia da fonte privata per
corrispettivi € 19.674.746
10,5%
Vdp su Brescia da fonte privata per
donazioni € 1.873.785
1%
“Totale attivo” da stato patrimoniale”,
medio, per organizzazione
€ 64.479.757,02
30
32. I risultati del CensimentoISTAT 2011
Le 41organizzazionidell’istruzioneprimariae
secondaria:forma giuridica
32
32
19 Associazioni (47%)
2 Cooperative Sociali di tipo A (5%)
3 Fondazioni (7%)
17 Altre Istituzioni (41%)
33. I risultati del Censimento ISTAT 2011
Le 41 organizzazioni dell’istruzione
primaria e secondaria: addetti
33
33
Associaz. Fondazione
Cooperativa
Sociale
Altre
Istituzioni TOT
Istruzione
primaria e
secondaria 105 12 313 2.014 2.444
% 4,3% 0,5% 12,8% 82,4% 100%
34. I risultati del Censimento ISTAT 2011
Le 44 organizzazioni dell’istruzione:
volontari
34
34
Associaz. Fondazione
Cooperativa
Sociale
Altre
Istituzioni TOT
Istruzione
primaria e
secondaria 479 1 2 320 802
% 60% 0% 0% 40% 100%
35. L’analisi del settoreistruzione
I dati economici
Proiezione dei rispondenti sul totale Valore assoluto %
Totale VdP su Brescia 2012 € 95.589.862
VdP su Brescia da fonte pubblica € 19.117.972 20%
Vdp su Brescia da fonte privata per
corrispettivi
€ 74.560.092 78%
Vdp su Brescia da fonte privata per
donazioni
€ 1.911.797 2%
“Totale attivo” da stato patrimoniale,
medio, per organizzazione
€ 1.697.941,38
35
37. Alcuni dati conclusivi
Distretto del benessere bresciano
Welfare Sanità Istruzione Totale
Numero
organizzazioni
123 50 41 214
Addetti 2.765 2.338 2.444 7.547
Volontari 4.021 2.080 802 6.903
Val produzione € 94.454.437 € 187.378.530 € 95.589.862 € 377.422.829,00
% VdP di
provenienza
pubblica
63% 88,5% 20% -
37
38. Alcune riflessioniconclusive- I
IL PUNTO DI VISTA
• È la prima analisi del settore dell’offerta di welfare, sanità, istruzione, da parte
dell’ecosistema delle Organizzazioni Non Profit, intese nelle loro diverse forme giuridiche e
attività svolte. Specificatamente, lo studio non si limita a presentare le realtà suddette, ma
cerca di pesarne il ruolo all’interno dell’economia della città, andando a evidenziare la
funzione imprenditoriale del privato sociale, inteso come valore prodotto e come
numerosità di posti di lavoro. Ritenere che le organizzazioni no profit – soprattutto nel
welfare – siano attori “marginali” è errato, e sottovaluta un ruolo economico di tutto
rispetto.
LA PROSPETTIVA DELLE POLICY
• Inoltre, la ricerca guarda alle diverse forme giuridiche e settori di attività intendendoli quali
“distretto”, cioè un insieme di imprese private che operano nello stesso settore e che
dovrebbero essere accomunate da politiche di sviluppo congiunte. Si è appositamente
utilizzato il condizionale, perché nonostante la città abbia un prevalente soggetto pubblico
di riferimento nei singoli settori, spesso manca il coordinamento sull’attività di promozione
e sviluppo di soggetti e attività, tipica di un distretto industriale tradizionale. Un’evidenza
emersa dalla ricerca è senza dubbio la disomogeneità degli attori, sia in termini di
numerosità, che di dimensioni e di tipologie di governo che li caratterizzano. Coordinare
realtà così multiformi e differenziate non è certo un obiettivo semplice.
38
39. Alcune riflessioniconclusive- II
I NUMERI
• Si può comunque asserire che il Distretto del Benessere bresciano conta circa 7.500
addetti e 377 milioni di valore prodotto. Al suo interno le differenze sono notevoli, a
fronte di due settori ancora prevalentemente pubblici - sia in termini di numerosità dei
player che di risorse immesse – cioè la sanità e l’istruzione, spicca un settore di welfare
dove è evidente la ritirata del pubblico a favore del privato.
• Se inoltre guardiamo i risultati del Distretto del Benessere e li confrontiamo con i dati
congiunturali emessi dalla CCIAA di Brescia al 31/12/2012, il numero di occupati
rappresenta il 7% del totale degli occupati della città di Brescia, e il valore pesa per l’8%
circa sul PIL della città, contando di più di metallurgia, meccanica e automotive. Per una
città tipicamente industriale, qual è Brescia, è un’inversione di visione particolarmente
significativa.
• Un altro dato particolarmente significativo è quello dei volontari: quasi 7.000 persone
sono impegnate in attività di volontariato nel distretto del benessere, questo significa
che il 4% dei cittadini bresciani (over 15 anni) si presta per gli altri, nei settori
rappresentati. Lo stesso dato rappresenta il 30% del totale dei volontari della città,
registrati con il CENSIMENTO ISTAT sulle Organizzazioni Non Profit del 2011.
39
40. Alcune riflessioniconclusive- II
IL SUPPORTO ALLE STRATEGIE DI SVILUPPO DELLA CITTA’
• La ricerca aiuta a dare corpo ad un “sentito”, ma “poco monitorato”.
• Per quanto riguarda specificatamente il settore di welfare, fornire il dato dell’economia
privata non profit, agli attori pubblici che programmano (o co-programmano) le
politiche dei territori, è fondamentale per diverse ragioni:
• dà conto del peso del privato in un settore tradizionalmente considerato pubblico, questo
dovrebbe portare gli attori a rivedere i ruoli e le posizioni nel momento delle decisioni e delle
definizioni strategiche e programmatiche;
• consente ai soggetti Pubblici di avere il quadro complessivo del settore del welfare,
comprendendo le risorse in gioco sul tema e cercando metodi e strumenti per veicolarle in
maniera più “ragionata” ed equa;
• fornisce la conoscenza necessaria per impostare nuove riflessioni in merito alla pianificazione e
progettazione dei Piani di Zona e in generale delle politiche sociali, a fronte delle evoluzioni del
settore, della scarsità delle risorse pubbliche e della necessità di ripensare il welfare in ottica più
inclusiva, partecipativa e sostenibile.
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