XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
Collaborazione Istat - Fondazione Cariplo
1. La collaborazione Istat-Fondazione Cariplo:
una esperienza di successo
Milano, 29 gennaio 2021
Alessandro Faramondi
Dirigente servizio Statistiche strutturali sulle imprese, Istituzioni pubbliche e Istituzioni non profit
Hanno collaborato alla presentazione: Daniela De Francesco, Salvatore Filiberti, Massimo Lori, Sabrina Stoppiello
2. L’importanza di condividere esperienze e conoscenze con i principali stakeholders
I pilastri della produzione statistica ufficiale, esaustività e tempestività: il nuovo
paradigma dei censimenti permanenti
Il quadro strutturale del settore non profit in Lombardia
Digitalizzazione e organizzazione del lavoro come fattori di resilienza: la reazione indotta
dall’emergenza sanitaria Covid-19
Le potenzialità metodologiche dei registri di base: la collaborazione Istat-Fondazione
Cariplo
Conclusioni
2
Outline
La collaborazione Istat - Fondazione Cariplo:
una esperienza di successo | 29.01.2021
3. La possibilità di condividere esperienze e conoscenze in contesti di collaborazione ha una
duplice valenza:
1. Consente agli utenti di poter utilizzare il bagaglio informativo e di competenze tematiche
e metodologiche dell’Istat e la visione d’insieme dei suoi ricercatori sul panorama delle
statistiche ufficiali sia nazionali che internazionali;
2. Consente all’Istat di avere un faro acceso sui cambiamenti che attraversano il tessuto
sociale e produttivo del Paese. La possibilità di sondare i mutamenti attraverso il rapporto
con soggetti esterni, che vivono la realtà socio-economica, mette in condizione l’Istat di
svolgere appieno la propria funzione di servizio pubblico, attraverso la realizzazione di
statistiche ufficiali in grado di cogliere le nuove istanze.
3
Condividere esperienze e conoscenze con i principali stakeholders
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4. La strategia dei censimenti permanenti, coerentemente con le politiche di sviluppo europee
e con il programma di sviluppo dell’Istat, è estesa a tutte le aree tematiche: popolazione e
abitazioni, imprese, istituzioni non profit e istituzioni pubbliche e agricoltura.
A differenza dei censimenti del passato, i censimenti permanenti, grazie all’integrazione di
fonti amministrative con rilevazioni campionarie, consentono di garantire l’esaustività, una
maggiore tempestività, l’aumento della quantità e qualità dell’offerta informativa, il
contenimento del fastidio statistico su cittadini e operatori economici e la riduzione dei costi
complessivi.
La restituzione al Paese dei dati ottenuti è di tipo censuario, quindi riferibile all’intero campo
d’osservazione, secondo un notevole dettaglio territoriale, settoriale e dimensionale
4
Un nuovo paradigma: i censimenti permanenti
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5. 5
Il censimento permanente delle Istituzioni non profit
Nuova strategia censuaria: integrazione di registri statistici e rilevazioni campionarie,
finalizzata alla piena valorizzazione del potenziale informativo disponibile
Integrazione
Registro
statistico
delle INP
Rilevazioni
campionarie
sulle INP
Esaustività: il registro comprende tutte le Istituzioni non profit (circa
350mila)
Tempestività: dal 2015 aggiornamento annuale delle caratteristiche
strutturali delle istituzioni non profit (localizzazione; anno di costituzione;
forma giuridica, attività economica, lavoratori retribuiti)
Integrazione contenuti informativi del registro tramite approfondimenti
specifici (cadenza triennale)
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6. 6
Il settore non profit in Lombardia
• Nel 2018, le istituzioni non
profit attive in Lombardia sono
57.710 e, complessivamente,
impiegano 190.122 dipendenti
• Il settore non profit lombardo
rappresenta rispettivamente il
16,0% e il 22,3% delle
istituzioni e dei dipendenti del
settore non profit italiano.
• Tra i 2011 e il 2018 il settore
non profit lombardo è
cresciuto meno del settore
non profit italiano: le istituzioni
del 16,7% (20,5% in Italia) e i
dipendenti del 12,8% (20,4%).
0
12.8
16.7
20.4
0
5
10
15
20
25
2011 2015 2016 2017 2018
Lombardia - INP Lombardia - dipendenti
Italia - INP Italia - dipendenti
Istituzioni non profit (INP) e dipendenti –variazioni
percentuali rispetto al 2011
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7. 7
Il profilo organizzativo – Anno 2018
83.6
3.8
3.8
8.7
85.1
4.4
2.2
8.4
14.1
45.2
24.8
15.9
19.2
52.9
12.2
15.6
Associazione
Cooperativa
sociale
Fondazioone
Altro
63.6
4.9
4.1
9.2
1.8
4.3
4.9
7.1
64.3
3.9
3.5
9.3
4.7
6.5
5.9
5.0
18.2
26.7
34.5
10.3
0.7
3.0
1.5
6.2
15.0
21.8
37.4
12.0
1.2
4.5
1.9
Cultura, sport e ricreazione
Istruzione
Sanità
Assistenza sociale
Sviluppo economico e
coesione sociale
Religione
Relazioni sindacali
Altro
INP E DIPENDENTI PER FORMA GIURIDICA INP E DIPENDENTI PER SETTORE DI ATTIVITÀ
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8. Un terzo delle cooperative lombarde ha adottato lo smart working e/o misure di contenimento dei
costi del personale nel corso dell’emergenza sanitaria. Tra queste, le ferie obbligatorie, la
rimodulazione dei giorni di lavoro o la riduzione dei turni sono le misure più diffuse.
Più contenuto l’utilizzo della CIG/FIS rispetto alla media nazionale e alle altre cooperative del Nord.
Mentre emerge una maggiore attenzione alla formazione.
8
Impatto dell’emergenza sanitaria ed economica -
Gestione e politiche del personale delle cooperative lombarde
16.2
19.8
19.1
24.0
42.3
17.2
10.6
25.9
24.6
19.2
17.3
31.0
18.9
10.3
34.5
33.0
30.3
29.0
26.5
24.1
11.7
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45
Smart working
Ferie/altre misure temporanee
Rimodulazione giorni di lavoro
Riduzione ore/turni
CIG/FIS
Formazione aggiuntiva
Rinvio assunzioni
Italia Nord Lombardia
Misure di gestione del personale adottate da giugno a novembre 2020 dalle cooperative
Analisi fondata sui dati
dell’indagine sulle
imprese «Covid2»,
realizzata tra ottobre e
novembre 2020. Le
cooperative (di cui fanno
parte le cooperative
sociali), rappresentano
un confine con il terzo
settore presentando
similitudini nelle
dinamiche e nei
comportamenti.
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9. Il lavoro a distanza ha portato ad una accelerazione tecnologica senza precedenti in tutto il sistema
produttivo, pubblico e privato. Tra gli strumenti direttamente connessi a tale modalità di lavoro
rientrano le video-conferenze e l’utilizzo di instant messaging: il 42,7% delle cooperative
lombarde dichiara di averle introdotte o migliorate a seguito del Covid.
9
L’utilizzo di nuove tecnologie nell’emergenza da Covid-19 1/2
12.4 11.9 11.7
14.8 18.6 19.3
21.1
28.8 23.4
50.1
39.6 44.2
Italia Nord Lombardia
COOPERATIVE
11.0 9.8 11.3
10.2 10.1 10.2
9.1 9.7 8.9
67.9 69.1 68.4
Italia Nord Lombardia
TOTALE IMPRESE
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10. Anche l’utilizzo di infrastrutture hardware per il lavoro a distanza ha inevitabilmente subito una
forte accelerazione, con valori superiori nelle cooperative lombarde (il 29,5% le ha introdotte o
migliorate a seguito dell’emergenza) rispetto alla media del settore (19,8%) ma in linea con le
cooperative del Nord (28,9%).
10
13.9 14.3 18.5
11.1 15.7 6.6
8.7
13.2 22.9
62.9
54.2 50.3
Italia Nord Lombardia
COOPERATIVE
9.8 9.4 10.2
8.1 8.2 8.9
5.9 6.3 6.0
72.9 73.2 72.5
Italia Nord Lombardia
TOTALE IMPRESE
L’utilizzo di nuove tecnologie nell’emergenza da Covid-19 2/2
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11. 11
Collaborazione Istat-Fondazione Cariplo
Obiettivo
Limitare gli effetti distorsivi presenti nelle stime delle variabili di
interesse rilevate nell’ambito del Bando «LETS GO!» rivolto agli Enti
di Terzo Settore (ETS)
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Soluzione proposta
Utilizzare le informazioni da registro delle INP e la metodologia degli
stimatori di ponderazione vincolata per:
1. limitare gli effetti provocati dal fenomeno di mancata risposta
2. adottare una soluzione operativa efficiente per la stima - ex-post -
dell’intero set delle variabili di interesse rilevate attraverso il Bando
12. 12
Collaborazione Istat-Fondazione Cariplo
Analisi preliminari e ipotesi di base
Ipotesi: correlazione tra variabili di interesse (rilevate) e variabili ausiliarie
(numero di ETS e numero di dipendenti).
Sono state individuate opportunamente alcune variabili di interesse
(Previsione risultato esercizio 2020, Conseguenze causate dall’emergenza,
Soluzioni economico-finanziarie, Richiesta di sostegno) per verificare
l’esistenza di relazioni significative con le variabili ausiliarie.
Fatta eccezione per pochi domini, non sono state riscontrate criticità di
rilievo.
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13. 13
Collaborazione Istat-Fondazione Cariplo
Metodologia utilizzata
La metodologia degli stimatori di calibrazione*, sfruttando le informazioni
ausiliarie del registro e quelle delle unità partecipanti al Bando, consente,
tramite una procedura iterativa, di ottenere il peso campionario finale da
assegnare a ogni rispondente.
L’algoritmo ha l’obiettivo di minimizzare la distanza tra peso campionario
finale e iniziale rispettando il vincolo di far corrispondere le stime delle
variabili ausiliarie ai totali noti (soluzione di un sistema di minimo vincolato).
* Principali riferimenti:
Deville and Särndal, Calibration Estimators in Survey Sampling, JASA, 1992, vol. 87, n. 418, pp. 376-382. https://www.jstor.org/stable/pdf/2290268.pdf
Falorsi P.D, Falorsi S., Un metodo di stima generalizzato per le indagini sulle famiglie e sulle imprese, Rapporto di ricerca n. 13, CON PRI – La misura dei
consumi privati, 1995.
https://www.researchgate.net/publication/24016324_Un_metodo_di_stima_generalizzato_per_le_indagini_sulle_famiglie_e_sulle_imprese/link/0fcfd
50b74006a943a000000/download
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Conclusioni
Efficace sinergia e proficua collaborazione: l’utilizzo ex-post
dell’informazione ausiliaria del Registro delle INP ha permesso di
correggere efficacemente la distorsione indotta dal comportamento di
risposta degli ETS della rilevazione effettuata nell’ambito del bando «LETS
GO!»
Nuovi spunti per approfondimenti sia di tipo metodologico che di analisi
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