Il Censimento delle istituzioni non profit 2011 ha rilevato (al 31/12/2011) la
presenza di 4.758 mila volontari, in crescita rispetto al 2001 del 43,5%. Essi
svolgono attività che incidono fortemente sullo sviluppo economico e sociale
del paese, sulla qualità della vita, le relazioni sociali e il benessere dei cittadini.
La rilevazione delle istituzioni non profit nell’ambito del 9° Censimento dell’industria e dei servizi ha fatto riferimento alla situazione al 31 dicembre 2011 censendo 301.191 organizzazioni non profit attive in Italia
Il lavoro si propone di comprendere se, nel corso del periodo intercensuario (2001-2011), il ruolo delle istituzioni non profit sia mutato mediante un effetto sostituzione tra le istituzioni pubbliche, le istituzioni non profit e le imprese, sia per la totalità delle attività economiche sia, per quelle che, più rilevanti, definiscono l’attività dei servizi.
Il nuovo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit: quali indicazioni per ...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Paolo Canino (Fondazione Cariplo)
"Il nuovo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit: quali indicazioni per la ricerca - Crescita occupazione e nuove istituzioni"
La rilevazione delle istituzioni non profit nell’ambito del 9° Censimento dell’industria e dei servizi ha fatto riferimento alla situazione al 31 dicembre 2011 censendo 301.191 organizzazioni non profit attive in Italia
Il lavoro si propone di comprendere se, nel corso del periodo intercensuario (2001-2011), il ruolo delle istituzioni non profit sia mutato mediante un effetto sostituzione tra le istituzioni pubbliche, le istituzioni non profit e le imprese, sia per la totalità delle attività economiche sia, per quelle che, più rilevanti, definiscono l’attività dei servizi.
Il nuovo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit: quali indicazioni per ...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Paolo Canino (Fondazione Cariplo)
"Il nuovo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit: quali indicazioni per la ricerca - Crescita occupazione e nuove istituzioni"
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Marche dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ri...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Andrea Mancini (già Direttore Dipartimento per i Censimenti e i registri amministrativi e statistici, ISTAT)
"Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ricerca"
Il 9° Censimento generale dell'industria, servizi e istituzioni non profit, ha rilevato che la Puglia è sede amministrativa di 267.759 unità giuridico economiche, di cui 252.203 imprese, 15.105 istituzioni non profit e 451 istituzioni pubbliche. La regione risulta profondamente trasformata, cresce il non profit, si contrae la Pubblica Amministrazione.
Il sistema delle imprese si ristruttura: il Commercio e gli Altri servizi sono i settori che fanno registrare gli incrementi più significativi.
La presentazione si articola in più parti: nella prima, viene descritto il nuovo volto della P.A., per forma giuridica e per classe di addetti. Nella seconda parte si illustra la crescita delle istituzioni non profit e delle loro unità locali, per ripartizione geografica, tipologia di addetti, forma giuridica e settore di attività.
La misurazione statistica dell’impresa socialeIris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2015
Dipartimento PAU, Università Mediterranea di Reggio Calabria
Intervento di Franco Lorenzini (Responsabile Servizio Censimenti Economici, ISTAT)
"La misurazione statistica dell’impresa sociale"
Giornata di studio Milano 5 ottobre 2016 - MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
Contributi in quattro diversi ambiti: 1. Il Benessere Equo Sostenibile (BES) 2. Lavoro, istruzione, occupazione
3. Sistema delle imprese 4. Sistema informativo
Una sintesi dei principali risultati dei censimenti economici, a partire dal sistema economico nel suo complesso - imprese, istituzioni non profit e pubbliche - e proseguendo con focus su ciascuno dei tre comparti. I dati 2011 vengono posti a confronto con quelli dei precedenti censimenti. Tavole, grafici e mappe, accompagnati da brevi commenti, offrono un assaggio del patrimonio informativo a disposizione e costituiscono spunti per incuriosire e stimolare riflessioni e approfondimenti.
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
l nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Catanzaro, 7 novembre 2018
Regione Calabria Cittadella Regionale Sala Verde
Viale Europa, Località Germaneto
Il Censimento delle industrie e dei servizi 2011 si è svolto in una particolare fase del sistema produttivo italiano e punta a soddisfare nuove esigenze informative. In questa presentazione si illustrano le prime evidenze su imprenditoria, sulla responsabilità della gestione dell’impresa, sulla microimprenditorialità e sull’acquisizione di risorse umane.
La presentazione delinea i principali risultati del 9° Censimento dell’industria e dei servizi e delle istituzioni non profit. Si evidenziano i cambiamenti avvenuti rispetto al 2001 per settore produttivo, per ripartizione geografica, per addetti e per forma giuridica. Infine si illustrano gli esiti delle rilevazioni, l’uso del web per la compilazione dei questionari censuari e il piano e il calendario di diffusione dei dati.
The labour market participation of people with disability: key challenges for the use of administrative data for statistical purposes. Bonardo D., Di Bella G., Talucci V., Galiè L.
L’intervento presenta i principali risultati emersi dai tre censimenti economici del 2011. Dopo aver illustrato le caratteristiche generali del quadro economico generale, soprattutto in senso dinamico, l’analisi si è concentrata sulle specificità del mondo delle imprese, del non profit e delle istituzioni pubbliche, evidenziando le caratteristiche strutturali e confrontando i risultati provinciali con i principali territori di riferimento.
L’analisi del settore pubblico viene contestualizzata tenendo conto delle specificità istituzionali della provincia che influenzano significativamente i risultati finali.
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Marche dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ri...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Andrea Mancini (già Direttore Dipartimento per i Censimenti e i registri amministrativi e statistici, ISTAT)
"Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ricerca"
Il 9° Censimento generale dell'industria, servizi e istituzioni non profit, ha rilevato che la Puglia è sede amministrativa di 267.759 unità giuridico economiche, di cui 252.203 imprese, 15.105 istituzioni non profit e 451 istituzioni pubbliche. La regione risulta profondamente trasformata, cresce il non profit, si contrae la Pubblica Amministrazione.
Il sistema delle imprese si ristruttura: il Commercio e gli Altri servizi sono i settori che fanno registrare gli incrementi più significativi.
La presentazione si articola in più parti: nella prima, viene descritto il nuovo volto della P.A., per forma giuridica e per classe di addetti. Nella seconda parte si illustra la crescita delle istituzioni non profit e delle loro unità locali, per ripartizione geografica, tipologia di addetti, forma giuridica e settore di attività.
La misurazione statistica dell’impresa socialeIris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2015
Dipartimento PAU, Università Mediterranea di Reggio Calabria
Intervento di Franco Lorenzini (Responsabile Servizio Censimenti Economici, ISTAT)
"La misurazione statistica dell’impresa sociale"
Giornata di studio Milano 5 ottobre 2016 - MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
Contributi in quattro diversi ambiti: 1. Il Benessere Equo Sostenibile (BES) 2. Lavoro, istruzione, occupazione
3. Sistema delle imprese 4. Sistema informativo
Una sintesi dei principali risultati dei censimenti economici, a partire dal sistema economico nel suo complesso - imprese, istituzioni non profit e pubbliche - e proseguendo con focus su ciascuno dei tre comparti. I dati 2011 vengono posti a confronto con quelli dei precedenti censimenti. Tavole, grafici e mappe, accompagnati da brevi commenti, offrono un assaggio del patrimonio informativo a disposizione e costituiscono spunti per incuriosire e stimolare riflessioni e approfondimenti.
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
l nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Catanzaro, 7 novembre 2018
Regione Calabria Cittadella Regionale Sala Verde
Viale Europa, Località Germaneto
Il Censimento delle industrie e dei servizi 2011 si è svolto in una particolare fase del sistema produttivo italiano e punta a soddisfare nuove esigenze informative. In questa presentazione si illustrano le prime evidenze su imprenditoria, sulla responsabilità della gestione dell’impresa, sulla microimprenditorialità e sull’acquisizione di risorse umane.
La presentazione delinea i principali risultati del 9° Censimento dell’industria e dei servizi e delle istituzioni non profit. Si evidenziano i cambiamenti avvenuti rispetto al 2001 per settore produttivo, per ripartizione geografica, per addetti e per forma giuridica. Infine si illustrano gli esiti delle rilevazioni, l’uso del web per la compilazione dei questionari censuari e il piano e il calendario di diffusione dei dati.
The labour market participation of people with disability: key challenges for the use of administrative data for statistical purposes. Bonardo D., Di Bella G., Talucci V., Galiè L.
L’intervento presenta i principali risultati emersi dai tre censimenti economici del 2011. Dopo aver illustrato le caratteristiche generali del quadro economico generale, soprattutto in senso dinamico, l’analisi si è concentrata sulle specificità del mondo delle imprese, del non profit e delle istituzioni pubbliche, evidenziando le caratteristiche strutturali e confrontando i risultati provinciali con i principali territori di riferimento.
L’analisi del settore pubblico viene contestualizzata tenendo conto delle specificità istituzionali della provincia che influenzano significativamente i risultati finali.
MILeS2016 | Milano, 5 ottobre 2016 - Impresa, Lavoro e Società 2016
Il Censimento delle Istituzioni non profit, condotto dall’Istat nel 2011, ha riempito un vuoto informativo esistente in Italia sul settore, fornendone una rappresentazione statistica aggiornata e una serie di approfondimenti che hanno permesso di delinearne le caratteristiche principali, le peculiarità e il ruolo del volontariato organizzato nel quadro economico e sociale del Paese. Grazie alla disponibilità dei dati censuari è stato possibile realizzare analisi ad un elevato dettaglio territoriale, restituendo l’articolazione della diffusione del volontariato organizzato nei territori lombardi. Partendo dall’analisi di alcuni indicatori di diffusione delle istituzioni non profit con volontari nei sistemi locali (Sl), quali il peso delle unità locali e dei volontari rispetto alla popolazione residente e la superficie territoriale, si è proceduto ad analizzare la presenza del volontariato organizzato negli sl lombardi in termini di specializzazione delle attività svolte dalle istituzioni presenti sul territorio. Emerge così un quadro dettagliato dello sviluppo e dell’articolazione del volontariato attivo nel settore non profit lombardo, una mappa del volontariato lombardo che permette di cogliere le peculiarità e le componenti principali che caratterizzano il terzo settore in questo territorio del Nord Italia.
Come l'identità diventa valore | Elisa ChiafIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
S. Stoppiello - L’azione volontaria nelle istituzioni non profit italiane
1. ROMA 16 APRILE 2014
L’azione volontaria
nelle istituzioni
non profit italiane
Censimento dell’industria
e dei servizi 2011
Istituzioni non profit
Sabrina Stoppiello
ISTAT - Responsabile U.O. Rilevazioni sulle
istituzioni non profit
Gtazie a Manuela Nicosia (Istat) per il
prezioso contributo alle analisi
2. Obiettivi
ROMA 16 APRILE 2014
Cogliere le dimensioni del volontariato nel settore non profit italiano
Rappresentare le principali caratteristiche dei volontari e la loro
dimensione associativa
Descrivere le peculiarità delle istituzioni non profit che operano con
volontarie, in relazione a: attività svolte e servizi erogati,
orientamento destinatari
3. Il volontariato nel settore non profit italiano (1)
ROMA 16 APRILE 2014
Istituzioni non profit
con volontari in organico
Istituzioni non profit + 28% (2001)
4,758 milioni
+ 43,5% (2001)
243 mila = 80,8% + 10,6% (2001)
301 mila
4. Volontari per settore di attività dell’istituzione non profit - Anni 1999 e 2011 (Composizione %)
I volontari: quali le loro attività? Ieri e oggi… (1)
ROMA 16 APRILE 2014
2. 815 mila
599 mila
338 mila
*Sono incluse le istituzioni non profit attive nei settori dello Sviluppo economico e coesione sociale, Religione e Altre attività
270 mila
199 mila
5. Variazioni percentuale di volontari e istituzioni per settore di attività (1999/2011)
ROMA 16 APRILE 2014
I volontari: quali le loro attività? Ieri e oggi… (2)
Settore di attività Istituzioni
non profit
Volontari Istituzioni
non profit
(var.%
2011/1999)
Volontari
(var. %
2011/1999)
Cultura, sport e ricreazione 65,0 59,2 39,5 68,8
Istruzione e ricerca 5,2 3,7 33,2 55,5
Sanità 3,6 7,1 13,4 5,9
Assistenza sociale 8,3 12,6 29,5 21,8
Ambiente 2,1 2,9 92,0 64,4
Tutela dei diritti e attività politica /
Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi 7,7 5,7 3,3 - 1,4
Filantropia e promozione del volontariato /
Cooperazione e solidarietà internazionale 2,8 4,2 214,0 148,5
Altre attività* 5,3 4,6 6,5 16,4
Italia 100,0 100,0 34,2 47,7
* Sono incluse le istituzioni non profit attive nei settori dello Sviluppo economico e coesione sociale, Religione e Altre attività
6. I volontari: i loro profili (1)
ROMA 16 APRILE 2014
1.809 mila volontarie
2.949 mila volontari
38% 62%
età
titolo studio
condizione
professionale
4,758 milioni
7. ROMA 16 APRILE 2014
Volontari per settore di attività e genere (composizione %)
I volontari: i loro profili (2)
8. Volontari per settore di attività e età (composizione %)
ROMA 16 APRILE 2014
I volontari: i loro profili (3)
9. Volontari per settore di attività e titolo di studio (composizione percentuale)
I volontari: i loro profili (4)
ROMA 16 APRILE 2014
10. Volontari per settore di attività e condizione professionale (composizione %)
I volontari: i loro profili (5)
ROMA 16 APRILE 2014
11. ROMA 16 APRILE 2014
Le istituzioni non profit e le tipologie di risorse umane impiegate
Istituzioni non profit per settore di attività e tipologia di risorse umane impiegate
(composizione %)
12. Le istituzioni non profit «volontarie»
ROMA 16 APRILE 2014
Perfettamente in linea con la distribuzione nazionale
224 mila istituzioni, con il 75% e oltre di volontari nel proprio
organico, pari al 74,7% del settore (+15,4% rispetto al 2001)
4,602 milioni di volontari, pari al 96,7% dei volontari italiani
Istituzioni non profit «volontarie» per periodo di costituzione (composizione %)
13. ROMA 16 APRILE 2014
Le istituzioni non profit «volontarie»: il periodo di costituzione e le attività
Istituzioni non profit volontarie per periodo di costituzione e settore di attività
(composizione %)
14. 224.991 (74,7%)
istituzioni con volontari
€ 10,589 miliardi di entrate (pari al 16,6%
delle entrate complessive del settore
Le istituzioni non profit «volontarie»: le dimensioni economiche
Istituzioni non profit «volontarie» e loro entrate per classi di entrate
Da 10.001 a 30.000
ROMA 16 APRILE 2014
15. ROMA 16 APRILE 2014
Volontariato e associazionismo
Istituzioni
non profit
con soci
(%)
Istituzioni non
profit con
volontari soci
(%)
Numero di
volontari
soci
Volontari soci
(% sul totale
soci)
Volontari soci
(% sul totale
volontari)
Italia 94,0 69,1 3.548.647 6,3 74,6
Istituzioni non profit volontarie 97,1 86,6 3.459.275 10,3 75,2
Tra le istituzioni non profit «volontarie» l’associazionismo è più forte, infatti:
Le istituzioni con soci rappresentano in Italia il 94% delle unità censite; tale quota
sale al 97,1% nelle istituzioni non profit «volontarie»;
Le istituzioni con volontari soci rappresentano in Italia il 69,1% delle unità censite;
tale quota sale all’86,6% nelle istituzioni non profit «volontarie»;
La quota di volontari soci raggiunge il 75,2% dei volontari delle istituzioni
«volontarie»
I volontari soci delle istituzioni «volontarie» rappresentano il 97,5% dei volontari
soci di tutte le istituzioni non profit
16. ROMA 16 APRILE 2014
Volontariato, associazionismo e solidarietà
Settore di attività volontari soci
(% sul totale
volontari)
volontari soci
(% sul totale
soci)
Istituzioni
non profit
solidaristiche
(%)
Istituzioni
non profit
mutualistiche
(%)
Cultura, sport e ricreazione 77,6 13,6 53,3 46,7
Istruzione e ricerca 69,0 5,9 78,1 21,9
Sanità 79,6 8,0 91,9 8,1
Assistenza sociale e protezione civile 69,5 19,3 89,9 10,1
Ambiente 82,9 14,1 75,1 24,9
Tutela dei diritti e attività politica / Relazioni
sindacali e rappresentanza di interessi
70,0 2,3 54,3 45,7
Filantropia e promozione del volontariato /
Cooperazione e solidarietà internazionale
71,2 14,1 98,6 1,4
Altre attività 60,8 12,1 72,5 27,5
Italia 75,2 10,3 61,0 39,0
Le istituzioni non profit solidaristiche, orientate al benessere della collettività, sono prevalenti nei settori della
filantropia e promozione del volontariato e cooperazione e solidarietà internazionale (+5,7 rispetto alla
composizione nazionale), della sanità, dell’assistenza sociale e protezione civile.
Le istituzioni non profit mutualistiche (orientate ai bisogni dei propri membri) sono prevalenti nel settore della
cultura, sport e ricreazione e della tutela dei diritti e relazioni sindacali e rappresentanza di interessi.
17. ROMA 16 APRILE 2014
Istituzioni non profit «volontarie» per servizio erogato (composizione % sul totale delle
istituzioni non profit)
Altri servizi sanitari
Assistenza
nelle emergenze
Protezione
dell’ambiente
Sostegno economico
e umanitario all’estero
I servizi caratteristici delle istituzioni «volontarie»
19. ROMA 16 APRILE 2014
Attività culturali e artistiche
L’articolazione delle attività e i servizi erogati (1)
Attività ricreative e di socializzazione
Attività sportive
Cultura, sport e ricreazione
21. Sanità
ROMA 16 APRILE 2014
L’articolazione delle attività e i servizi (2)
Altri servizi sanitari
Servizi ospedalieri generali e riabilitativi
Servizi per lungodegenti
Servizi psichiatrici ospedalieri e non
23. ROMA 16 APRILE 2014
L’articolazione delle attività e i servizi (3)
Servizi di assistenza sociale
Servizi di assistenza nelle emergenze
Assistenza sociale e protezione civile
24. I servizi destinati a categorie di soggetti svantaggiati
Le istituzioni non profit che erogano servizi a persone con specifici disagi in Italia
sono 50.271, le istituzioni non profit «volontarie» sono 33.111.
Categoria di disagio
Istituzioni
non profit
volontarie
devianza 61,5
detenzione carceraria 59,5
disabilità e non autosufficienza 61,5
malattia 75,0
immigrazione e nomadismo 66,5
povertà ed esclusione sociale 71,6
abusi e molestie 58,3
prostituzione 61,1
disagio psico-sociale 60,9
altro disagio 75,2
Italia 65,9
ROMA 16 APRILE 2014
I servizi erogati dalle
istituzioni «volontarie»
sono erogati i via
prevalente (rispetto al
dato nazionale) ai malati,
poveri e soggetti con
altre categorie di disagio.
25. Spunti di riflessione
Per provare a cogliere e delineare le diverse componenti del
volontariato italiano è stata realizzata un’analisi multidimensionale
delle diverse caratteristiche delle istituzioni non profit volontarie:
- attività svolte e servizi erogati
- categorie di utenti con disagio
- orientamento mutualistico/solidaristico
- dimensioni
- caratteristiche dei volontari
- mission.
ROMA 16 APRILE 2014
26. ROMA 16 APRILE 2014
2° fattore: Advocacy e Tutela dei diritti
1° fattore: orientamento e partecipazione
27. ROMA 16 APRILE 2014
3° fattore: Bisogni individuali vs benessere della collettività
Interventi sanitari
1° fattore: orientamento e partecipazione
28. In sintesi…
I risultati dell’analisi multidimensionale evidenziano alcune componenti del
volontariato italiano:
Le istituzioni solidaristiche che attuano forme di partecipazione civica in
termini di tutela e promozione dei diritti, supporto ai soggetti deboli e cura
dei beni collettivi, con una diversa articolazione di attività e servizi. Queste
istituzioni si distinguono tra:
quelle dedicate all’offerta di servizi legati ai bisogni degli individui;
quelle impegnate nella promozione del benessere della collettività e
dell’ambiente.
Le istituzioni mutualistiche orientate essenzialmente ai bisogni degli
associati che attuano forme di tutela e promozione dei diritti nei casi di
associazioni di advocacy, partiti politici, associazioni di categoria e sindacati.
Le istituzioni mutualistiche orientate essenzialmente ai bisogni degli
associati che NON attuano forme di tutela e promozione dei diritti ma
producono servizi di svago e socializzazione.
ROMA 16 APRILE 2014
29. Concludendo…
In Italia le istituzioni non profit che operano prevalentemente od
esclusivamente con volontari rappresentano i 2/3 del settore e
concentrano la quasi totalità dei volontari in esso attivi.
La partecipazione “sociale” dei volontari all’interno dell’istituzione è
abbastanza forte (il 75% di essi infatti fa parte della compagine sociale) e si
differenzia rispetto al settore di attività.
Le istituzioni non profit «volontarie» si distinguono per l’erogazione di
servizi specifici, dove è significativo, anzi costitutivo il contributo dei
volontari.
Diverse sono le anime che compongono il volontariato italiano, orientate
al benessere della collettività ed alla tutela dei beni comuni oppure ai
bisogni sociali degli individui. Ognuno di esse ha delle peculiarità che
potranno essere messe in luce da successive approfondite analisi dei dati
censuari.
ROMA 16 APRILE 2014
30. Grazie per l’attenzione
Sabrina Stoppiello - Istat
Direzione Centrale delle rilevazioni censuarie e dei registri statistici
sabrina.stoppiello@istat.it
In conclusione…
…. desidero ringraziare tutte le persone che fanno parte
dell’unità «Censimento delle istituzioni non profit» le quali
hanno lavorato con professionalità e dedizione alla
realizzazione del Censimento.
ROMA 16 APRILE 2014