5. Due ragazze di 3^B hanno letto poesie riguardanti la guerra.
6. 4 novembre
S’innalza al cielo l’eco di una tromba;
Suona il silenzio; ognuno resta muto.
Pace agli eroi; presso la loro tomba,
vola il pensiero nostro ed il saluto.
Si spengono le voci e, lenta e greve,
sommessamente, senza toni acuti,
la banda suona, dolcemente, il Piave,
come una ninna nanna pei caduti.
Si chiamano all’appello i nostri eroi,
Sempre vivi nel cuore e nella mente;
E ad ogni nome, tutti quanti noi
In coro rispondiamo col “Presente!
O voi che siete in pace sotto terra,
Pregate Iddio che illumini noi vivi,..
Perché nel mondo non ci sia più la guerra,
Ma fratellanza, all’ombra degli ulivi.
(Geraldo Rosci)
7. Veglia
n'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene
d'amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita
(Giuseppe Ungaretti)
8. I ragazzi di 3^C hanno letto delle riflessioni su questo giorno e sul suo significato per loro.
9. “Il 4 novembre ricorre l'anniversario delle forze armate, della vittoria dell'Italia nella prima guerra mondiale e il ricordo
di tutti quei soldati che hanno dato la loro vita per cercare di difendere la nostra patria. Il significato di questo giorno
viene spesso dimenticato, ma bisogna riconoscere che senza quei sacrifici, forse oggi noi non saremmo qui, l'Italia non
sarebbe com'è adesso o, nel peggiore dei casi, non esisterebbe proprio!
10. …Forse questo sarebbe un giorno qualunque. Quindi tutti noi dovremmo ricordare o almeno pensare a tutte quelle
gesta che i nostri antenati, anche non di sangue, hanno compiuto e a tutti quei sacrifici che hanno fatto, nella
speranza di creare un futuro migliore per i loro figli e per la loro nazione; e poi ci siamo noi, i loro discendenti, che
viviamo il futuro che loro avevano sperato realizzarsi per noi, magari ricordandoli in questo giorno speciale dedicato
a loro.”
11. “Il giorno 4 novembre ricordiamo tutte le persone che sono morte durante la guerra, ma anche coloro che via hanno
preso parte senza perdere la vita. Quando pensiamo alla prima guerra mondiale ci vengono in mente i soldati, i morti
e le armi, ma non sempre ricordiamo come vivevano le persone, ovvero con la paura di non poter tornare a casa…
12. …e non rivedere più la loro famiglia, le condizioni poco igieniche e vedere i propri compagni morire. Io, davanti a
questo monumento dei caduti, voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla guerra e che sono morti per
noi, per far si che le generazioni future potessero vivere in un paese libero.”
13. “Fortunatamente, durante la mia breve vita, non ho mai vissuto la guerra, ma conosco una persona che viene
dall’Albania e ha provato sulla sua pelle cosa vuol dire vivere in un paese in conflitto.
Ascoltando i suoi racconti, ho provato il brivido di poter essere privato di ciò che amo di più, a causa della guerra, che
non guarda in faccia a nessuno.
Se poi mi immagino inserito in una guerra mondiale, dove la situazione è ancora più grave e devastante…
14. posso solo immaginare la sofferenza dei ragazzi che sono stati costretti a combattere in trincea, per
difendere la patria.
Spero di vivere sempre in un paese pacifico e di potermi svegliare alla mattina sereno e sicuro di arrivare
a sera, senza temere di uscire di casa, di essere perseguitato o di essere ucciso. Spero di aver accanto la
mia famiglia, gli amici e le persone che sono abituato a frequentare, nella mia normale vita.”
15. “Per prima cosa, noi viviamo grazie ad altre persone che sono morte per noi e per la nostra patria. Il 4
novembre è il giorno che ricorda la vittoria dell’Italia contro l’Austria. Le persone che hanno vissuto la
guerra hanno perso le cose che sono loro più care: la famiglia e la vita. Anche se la mia famiglia non è
originaria dell’Italia, questo evento cioè la guerra ha lasciato un segno nella mia vita. Infatti lo zio di mio
padre ha fatto la guerra nel 1975 …
16. …in Marocco contro la Spagna e anche solo a provare a immaginare come si sentiva lui davanti ad una
guerra mi sono commossa. Per questo, anche se le mie radici non sono di questo paese, spero con tutto
il cuore che la guerra resti lontana ancora per molti anni, magari per sempre. Ed è un’altra ragione per
ringraziare le forze armate, che garantiscono con grande sacrificio la sicurezza del nostro paese.”
17. “Oggi, il 4 novembre, si festeggiano tutte quelle persone che
quotidianamente rischiano la loro vita per salvare quella degli
altri… le forze armate. In tale data si ricorda, inoltre, la fine della
disastrosa guerra tra Italia e Austria durante il primo conflitto
mondiale. Proviamo ora a pensare a tutte le persone, anche
nostri parenti, e a tutti quei ragazzi, poco più grandi di noi, che
sono morti per noi e la nostra libertà. Senza di loro,
probabilmente, non saremmo qui, non saremmo uno stato
unico e libero dalle guerre e dalla morte che esse portano. Se
pensiamo a tutte quelle persone che vivevano in condizioni
disagiate e con la costante paura di morire e di non vedere più
la propria famiglia, un brivido ci corre lungo la schiena e ci invita
ad una profonda riflessione. Il 4 novembre non vuole dunque
essere un semplice giorno di festa ma anche di riflessione e
pensiero per tutti coloro che hanno partecipato alla guerra,
probabilmente persino contro la loro volontà; a loro quest’oggi
vogliamo dedicare i nostri pensieri
18. “Secondo me l’Italia non doveva partecipare alla prima guerra mondiale, perché non aveva niente a che
fare con questo conflitto, ma solo se vinceva si sarebbe impossessata di altri territori. Poi non sono
andate quelle persone che hanno accettato di firmare il patto, ma uomini anche giovani, che non
avevano nessuna colpa, lasciando tutto quelle cose a loro care, magari senza più rivederle, pensando
che fosse durata poco, ma soprattutto di uscirne vincitrici, per rendere felice la patria.
19. Purtroppo molti di loro sono morti per noi, perché
volevano garantire all’Italia e a tutti gli uomini, un futuro
migliore, senza guerre, e questo mi rende molto triste,
perché hanno combattuto per me, per farmi vivere una vita
tranquilla e serena, questo mi fa capire, che sono molto
fortunata ad abitare in un paese senza guerre, e tutto
grazie a quelle persone che hanno rischiato la propria vita,
per assicurare un futuro diverso. Ringrazio tutte le persone,
che lottano ogni giorno, per rendere l’Italia, un paese
sicuro.”
20. “Il giorno 4 novembre è la festa della liberazione
dell’Italia nella prima guerra mondiale contro
l’Austria. I soldati che stavano nelle trincee hanno
lottato molto duramente per liberare il proprio paese
e per dare un futuro brillante a noi giovani, per
questo sono molto fiera di loro”
“Il 4 novembre rappresenta il giorno delle forze armate; in questo giorno si celebra il sacrificio dei soldati italiani
che sono caduti per salvare il nostro paese: la nostra patria. Fortunatamente non sono vissuta in quel periodo ma
penso a tutte le persone che vivevano in quel tempo, cosa provavano nel partire per una guerra per salvare me e
tutti gli italiani? E in quali condizioni sopportavano la guerra? Nella testa mi immagino quante persone hanno
dovuto restare per diversi giorni in trincea, in uno spazio ridottissimo e con temperature sotto lo zero. Magari
addormentandosi pensando se il giorno dopo sarebbero sopravvissuti a questa catastrofe. Penso anche a coloro
che durante lo scontro con più coraggio possibile uccidevano altri soldati simili a loro, contro i quali non avevano
nulla. In questo giorno ringraziamo le forze armate che ci garantiscono sicurezza e liberà.”
21.
22.
23.
24. Un ragazzo di prima e uno di terza media hanno portato insieme al sindaco e al preside un vaso di fiori davanti al
monumento dedicato ai caduti.
25. A tutti i caduti e alle forze armate di Calcinate…
GRAZIEEEEEE!!!