1. ECCOCI!
Finalmente! E’ stata dura, ma
siamo riusciti a realizzare il
primo numero del nostro giorna-
lino: l’ALDO MORO EXPRESS.
Siamo gli alunni di seconda del
laboratorio pomeridiano del
lunedì ed è la prima volta che ci
cimentiamo con un’attività così
complessa. Quando ci è stata
proposta dagli insegnanti, non
immaginavamo che costruire un
giornale potesse richiedere
tanto impegno. Anche perché, a
dire il vero, non eravamo abitua-
ti neanche a leggerlo, figuriamo-
ci a crearlo un giornale...
Invece, con il passare delle set-
timane, abbiamo dovuto ricre-
derci: non solo è difficile trova-
re le notizie, ma confrontare le
idee, sceglierle e, soprattutto,
collaborare tutti insieme per la
realizzazione anche di una singo-
la pagina.
Il primo grosso ostacolo che
abbiamo dovuto superare è sta-
to: cosa scrivere. Perché in una
scuola sembra non accadere mai
nulla, tranne le solite vecchie
cose, come studiare, fare verifi-
che, interrogazioni...
Invece, non è sempre così, anzi,
è proprio dalle pagine di questo
giornale che abbiamo osservato
con uno sguardo più critico il
nostro vissuto quotidiano per poi
spaziare oltre, alle notizie del
Paese o del mondo.
Non vorremmo peccare di pre-
sunzione, sicuramente abbiamo
tanto da imparare. Intanto por-
tiamo avanti con impegno ed
entusiasmo la nostra attività.
Essendo però, ancora giornalisti
in erba, vi chiediamo di essere
comprensivi e generosi nelle
vostre critiche.
Buona lettura !
Ospitiamo ....le elementari
L’anno scolastico è iniziato con qualche disagio per noi alunni
dell’Aldo Moro di Calcinate. Il vicino edificio della scuola
primaria “Papa Giovanni XXIII” è infatti in ristrutturazio-
ne ed, a causa di questi lavori, le aule delle elementari sono
state allestite qui da noi.
In un primo momento si era ipotizzato un trasferimento in
oratorio, ma gli spazi non erano sufficienti per tutti gli
alunni, così le seconde sono rimaste lì, le prime sono all’asilo,
mentre le terze, le quarte e le quinte si sono trasferite da
noi. Le aule, tuttavia, non bastano per un numero così alto di
alunni ed è stato necessario organizzarsi con un sistema a
rotazione, che prevede lo spostamento delle classi ad ogni
cambio ora, in modo da garantire la frequenza della palestra
e dell’aula di informatica a tutti.
Così la nostra scuola dai ritmi regolari ed a volte, addirittu-
ra monotoni, si è trasformata nella casa del Caos: siamo
costretti a cambiare aula più volte al giorno, a spostarci con
gli zaini pesanti da un piano all’altro, con il rischio di dimen-
ticare le cose o, nella peggiore delle ipotesi, di perderle.
Quando piove non possiamo scendere nell’atrio per l’inter-
vallo, ma siamo costretti a rimanere sul ballatoio del primo
piano, per non dare fastidio agli alunni delle elementari che
sono già rientrati nelle loro classi.
Per fortuna l’autunno è stato clemente e le giornate di piog-
gia sono state poche, perché è davvero triste fare l’inter-
vallo, tutti stretti come sardine davanti alla porta della
propria aula. A volte al cambio dell’ora, soprattutto dopo
l’intervallo, si crea nel corridoio un vero e proprio ingorgo.
Qualche insegnante, ridendo, fa notare che servirebbe un
semaforo per smistare le classi ognuna nella propria aula.
Non tutti però sono così ottimisti: c’è anche chi teme per la
nostra incolumità, perché purtroppo non mancano gli spirito-
si che spingono e danno pacche sulle spalle.
Però, bisogna ammetterlo: questi spostamenti ci stanno
regalando l’illusione di frequentare un college americano,
dove i ragazzi sciamano in larghi e luminosi corridoi, aprono
i loro armadietti, prendono i loro libri e vanno a seguire le
lezioni! Peccato non essere ancora così organizzati! Noi,
quando va bene, possiamo beccare l’aula con la LIM, quella
che funziona!
Però tutta questa confusione ha anche portato qualche
giovamento: quando ci si sposta si perde tempo, le lezioni
diventano più corte e fino ad un mese fa eravamo anche
liberi di scegliere con quale compagno sederci.
Peccato che i prof. abbiano stabilito, d’accordo con i bidelli,
i posti fissi sempre in file da due banchi: così fine dei giochi
e delle chiacchierate tra amici.
Ci vorrà del tempo per abituarci ai cambiamenti e alla condi-
visione, anche perché i nostri ospiti non fanno molto per
risultare simpatici: corrono, strillano, piangono, esibiscono
le loro figurine ed i loro giochini come trofei.
No, non ci ricordiamo di essere stati come loro...
Alex Ghituleasa e Lorenzi Luca
Editoriale
Data: DICEMBRE
2018
Anno 1, Numero 1
a cura degli alunni
della classe
2° A 2° B 2° C
ALDO MORO EXPRESS
Sommario:
Le Novità di
inizio anno
1
I nuovi docenti 2
Visite
didattiche
3
Vita scolastica 4
Sport 5
Speciale
ricette
6-7
Barzellette 8
Gli amici
dell’uomo
9
Le nostre pas-
sioni: i Video-
giochi
10-11
Curiosità: La
vera storia di
Halloween
12
Le tradizioni: il
Punjab
13
Istituto
Comprensivo
A.Moro, Calcinate
Notizie di rilievo
OPEN DAY:
Venite a visitare la
nostra scuola! Scuole
aperte a genitori e
alunni:
Lunedì
17/12/2018, ore
14.00 a Calcinate;
Lunedì
17/12/2018, ore
9.00 a Cavernago;
Martedì
11/12/2018, ore
09.00 a Mornico;
Martedi
27/11/2018, ore
14.00 a Palosco.
Pagina 1 ALDO MORO EXPRESS
2. I nuovi docenti
Il nuovo prof di motoria
Il nuovo anno scolastico ha portato con sé tante novità, non solo le elementari che ospiteremo fino a gennaio, ma anche tanti
volti nuovi nel team degli insegnanti. A mancarci particolarmente è il nostro ex insegnante di motoria, Claudio Facoetti, che a
giugno è andato in pensione.
Ogni volta che mettiamo piede nella palestra ci ricordiamo i bei momenti passati insieme a giocare a pallavolo e calcetto. E poi
come possiamo dimenticarci le corse che ci faceva fare intorno alla scuola?
Era considerato uno dei più bravi professori perché non metteva mai le note. E’ stato sostituito da un nuovo prof. di motoria si
chiama Danilo Prandi, è alto, magro e veste sempre sportivo. Ha introdotto nuove regole come portare il sapone, la salvietta e il
cambio indumenti, novità molto apprezzate dagli altri docenti, perché quando rientriamo in classe non puzziamo più come una
mandria di buoi. Ha introdotto l’ora di teoria, durante la quale ci spiega i movimenti corretti degli esercizi e le regole degli
sport; in palestra predilige altre attività, invece della solita palla prigioniera, che resta però, il nostro gioco preferito. Per
fortuna dopo un periodo di incomprensioni il prof è diventato più simpatico ed insieme a lui ci prepariamo ad affrontare un
nuovo anno scolastico.
Alex Ghituleasa
Il team docenti dell’Aldo Moro si rinnova ed alla nostra redazione non poteva sfuggire l’opportunità di intervistare i nuovi
arrivati: il prof. Costa, il prof. Prandi, le professoresse Di Cioccio, Pagliarello, Mucci e Peroni.
Non è passato inosservato anche l’insegnante madrelingua Jhonny, con i suoi pantaloni colorati e le sue lunghe basette.
In ogni numero cercheremo di conoscerli meglio, quella che vi proponiamo oggi è un’intervista doppia, stile IENE, agli inse-
gnanti di matematica e scienze, Costa e Pagliarello.
PROFESSORESSA PAGLIARELLO
In quale materia è laureata?
Scienza e biologia
Perché ha scelto questo indirizzo?
Perché mi piace la natura, la scienza e il corpo
umano
Qual é l'ultima scuola dove ha lavorato?
Romano di Lombardia
Da quanti anni insegna?
Da 4 anni
Perché ha scelto di fare l'insegnante?
Per passione
Cosa le piace di questa scuola?
Gli alunni
Da studente qual era la materia che non le piaceva?
Storia
Qual era il suo sogno da bambina?
Diventare psicologa
Qual é il suo hobby?
Leggere e passeggiare
Che genere di libri preferisce?
Romanzi
Qual è il suo libro preferito?
Due dei Due di A. De Carlo
Che genere di musica ascolta?
Il genere rock
Qual è la sua canzone preferita?
Tutte le canzoni rock
Qual'é il/la suo/a attore o attrice preferito/a?
Sofia Loren
Da dove viene ?
Dalla Sicilia
Cosa le manca della sua terra?
Il sole e il mare
PROFESSOR COSTA
In quale materia è laureata?
Scienza e biologia
Perché ha scelto questo indirizzo?
Per passione
Qual é l'ultima scuola dove ha lavorato?
A Calcio
Da quanti anni insegna?
Da 7 anni circa
Perché ha scelto di fare l'insegnante?
Per casualità e passione
Cosa le piace di questa scuola?
L'organizzazione e l’atmosfera gioiosa
Da studente qual era la materia che non le piaceva?
La letteratura greca
Qual era il suo sogno da bambino?
Diventare scienziato
Qual é il suo hobby?
La lettura e l'arte
Che genere di libri preferisce?
Filosofia e saggi scientifici
Qual è il suo libro preferito?
Dal Bing Bang ai buchi neri di S.Hawking
Che genere di musica ascolta?
Classica, country e pop anni 70 e 80
Qual è la sua canzone preferita?
Dottor stranamore
Qual'é il/la suo/a attore o attrice preferito/a?
Peter Sellers
Da dove viene ?
Dalla Sicilia
Cosa le manca della sua terra?
I familiari
Dolly e Salma
Pagina 2 ALDO MORO EXPRESS
3. La gita delle classi terze
Anche quest’anno le classi terze del no-
stro istituto hanno partecipato alla visita
d’istruzione sui luoghi della Grande Guer-
ra organizzata dall’Associazione bersa-
glieri “ F. Gabbiadini” di Calcinate.
Il 5 ottobre, accompagnati dai loro inse-
gnanti, gli alunni sono partiti in pullman
all’alba per raggiungere l’ Altopiano di
Asiago, precisamente località Monte Sei
Busi, una cima aspramente contesa nella
prima fase della Grande Guerra, dove
hanno visitato prima il “Comprensorio
difensivo della dolina del XV Bersaglieri”
e poi il Sacrario Colle Sant’Elia.
Per gli alunni che quest’anno affronteran-
no lo studio della Prima Guerra Mondiale è
stato molto emozionante entrare in que-
sto insolito Museo all’aperto, dove hanno
avuto la possibilità di percorrere i luoghi
del conflitto, le trincee, i tunnel, le posta-
zioni militari costruite dai soldati cento
anni fa.Una lezione di storia insolita, in
una cornice molto suggestiva, che difficil-
mente riusciranno a dimenticare.
Anche la guida è stata molto brava nel
ricostruire le difficoltà della vita in trin-
cea in un territorio come quello carsico,
gelido d’inverno, quando soffia la bora,
torrido d’estate quando a mancare
era soprattutto l’acqua. Risaliti sul
pullman gli alunni hanno raggiunto la
cappella del sacrario di Redipuglia
dove, insieme a Don Emiliano, c’è
stato un momento di preghiera per
ricordare i caduti di tutte le guerre
e di riflessione sulla necessità della
pace.
Purtroppo, a causa dei lavori di
restauro in corso, non è stato possi-
bile visitare il cimitero monumenta-
le, ma ci si è spostati sulla collina di
fronte, il colle Sant’Elia.
Qui è sorto nel 1923 il primo sacra-
rio monumentale della Prima Guerra
Mondiale, destinato ad ospitare i
resti di 30 mila soldati caduti nella
zona.
I corpi, però, dei soldati erano tal-
mente tanti che lo spazio di Sant’E-
lia si rivelò presto insufficiente e
nel 1938, in piena epoca fascista, fu
inaugurato, sulla collina di fronte, il
Sacrario di Redipuglia, il cimitero
monumentale che oggi accoglie le
spoglie di oltre 100.000 soldati
Oggi il sacrario di Sant’Elia è stato
riconvertito in una sorta di museo
all’aperto, il Parco della Rimembran-
za, le spoglie sono state traslate ed
a ricordare la sua originaria funzio-
ne sono le riproduzioni dei cimeli e
delle epigrafi i resti di carri arma-
ti, i cannoni, le armi, il filo spinato
disposti lungo il grande viale a gra-
doni che conduce sulla cima, dove
una colonna romana ricorda i caduti
di tutte le guerre.
Ed è qui che si è svolto un altro
momento commovente della giorna-
ta: la deposizione di una corona d’allo-
ro, portata da Calcinate, da parte di
un alpino e di un bersagliere, sulle
note dell’inno d’Italia cantato dagli
alunni.
Da lassù, in cima alla collina è stato
possibile ammirare la monumentale
gradinata di pietra del sacrario di
Redipuglia concepita come uno schie-
ramento militare con alla base la tom-
ba di Emanuele Filiberto di Savoia, il
duca D’Aosta, comandante della 3ª
armata. Dopo il pranzo, offerto dai
bersaglieri la gita si è conclusa con la
visita al Museo Casa III Armata, dove
sono raccolti molti cimeli della Grande
Guerra, dalle armi, agli utensili di vita
quotidiana dei soldati.
Dalle domande poste ai nostri compa-
gni di terza è emerso il desiderio di
partecipare ancora ad iniziative simili,
in modo da entrare nella storia, viver-
la e non solo leggerla dal manuale.
Peccato che non sia sempre possibile...
Nataly e Inas
Pagina 3 ALDO MORO EXPRESS
LE STORIE DI BOTTICELLI ALL’ACCADEMIA CARRARA
Venerdì 7 dicembre le tre classi
seconde della nostra scuola si
sono recate all’Accademia Carra-
ra per visitare la mostra dedicata
a Sandro Botticelli, uno dei pro-
tagonisti del Rinascimento e della
vita politica e culturale della
Firenze di fine Quattrocento.
Con l’aiuto della guida abbiamo
ricordato la grandezza dei Medi-
ci, signori di Firenze, mecenati
ed amici del pittore.
A colpirci in modo particolare è stato il ritratto di Giuliano de Medici, ucciso
nel 1478 dalla famiglia rivale de’ Pazzi, perché vi è raffigurato pallido come un
morto e con gli occhi semichiusi, secondo le precise disposizioni del fratello Lorenzo, che dopo aver
condannato a morte i suoi assassini, volle fare di lui un martire.
Anche il laboratorio è stato interessante perché ispirato all’incisione ed all’elogio di Giuliano de Medici
Dell’opera di Paolo Giovio che avevamo visto esposto in una delle sale.
Muniti, infatti di una fotocopia del testo originale, abbiamo dovuto “costruire” il nostro elogio, descri-
vendo i nostri pregi e le nostre abilità.
Sono venuti alla luce lavori molto ben curati, chi voleva poteva anche ricalcare il testo con il pennino,
ma anche autentici obbrobri.
Siamo tornati a casa con un bel ricordo e consiglio vivamente a tutti di andare a visitare la mostra alla Carrara di Bergamo.
Marta Pelis
Visite Didattiche
4. Mensa: Gioia e Dolori
Nella nostra mensa scolastica il cibo viene pre-
parato da un’azienda esterna, poi viene riscalda-
to e impiattato dalle nostre cuoche.
Io frequento questa mensa da due anni e posso
dire che non è un’esperienza molto piacevole.
Tutte le volte che proviamo a lamentarci, sia
con i nostri genitori che con gli insegnanti, ci
viene ricordato che è pur sempre il cibo della
mensa da cui non possiamo pretendere la stessa
bontà di una cucina casalinga.
Pensiamo però che alcune cose potrebbero es-
sere migliorate e chissà se ci riusciamo attra-
verso le pagine del nostro giornale. Il primo
consiglio è di cuocere meglio le verdure, sarà
anche vero che la cottura disperde le proprietà
nutrizionali del prodotto, ma a volte i cornetti e
le carote sono duri come il legno.
Anche l’impiattamento andrebbe curato di più: è
vero, non siamo a Masterchef, ma non è bello
vedere il cibo che fuoriesce dal piatto.
Anche i piccoli gesti quotidiani, diventano diffi-
coltosi a mensa: perché quando versiamo l’acqua
dalla brocca quasi sempre fuoriesce?
Secondo me dovrebbero andare all’Ikea a com-
prare delle brocche nuove.
Per fortuna ci sono anche aspetti positivi della
mensa, il più importante è che si sta insieme agli
amici e si vive un momento di convivialità
Davide e Benedetta
Vita Scolastica
La Campestre
Mercoledì 14 novembre, c’è stata la corsa campestre a cui ha parte-
cipato anche la nostra scuola.
Le prime a gareggiare sono state le ragazze di prima media, sono
state brave, si sono impegnate tantissimo, ma purtroppo nessuna è
riuscita ad arrivare tra i primi dieci.
La corsa è proseguita con i maschi, sempre di prima, che nonostante
siano partiti troppo veloci, non sono andati male.
Infine si sono sfidate le ragazze di seconda e terza media che han-
no dimostrato tutto il loro valore e tanta voglia di vincere. Anche
quest’anno, Irene Paris di terza C, ha confermato il suo talento
conquistando il tredicesimo posto.
A distinguersi anche i ragazzi dell’ultimo anno: Alessandro Carratù
di terza C è arrivato trentaduesimo mentre Gibellini di terza A ha
conquistato il decimo posto ed il giorno dopo, a scuola, ha esibito
con orgoglio la sua meritata medaglia.
Oltre alla premiazione, uno dei momenti più belli è stato il té caldo
con i biscotti distribuito dagli alpini, che scalda il cuore anche a chi
non è salito sul podio.
Marta Pelis
Anche quest’anno le nostre insegnanti di italiano hanno proposto alle classi seconde di partecipare al Tor-
neo Libringara, un interessante progetto avviato da alcuni anni nella nostra scuola per avvicinare gli alunni
al mondo della lettura.
Le prof. consegnano a ogni classe un elenco di libri, illustrano le trame, presentano gli autori e ci invitano
a sceglierne uno da leggere per la gara.
Il torneo consiste, infatti, in una vera e propria sfida tra due classi dove a vincere è quella che dimostra
di aver letto il maggior numero di libri.
Non ci si affronta però solo nei quiz, ma anche in giochi tradizionali come quello della bandierina o la
battaglia navale, dove per conquistare punti bisogna rispondere esattamente a domande specifiche sui
libri letti.
In prima l’anno scorso abbiamo gareggiato due volte: a dicembre e il penultimo giorno di scuola. Alla festa
di fine anno la squadra vincente è stata premiata con una coppa ed i lettori più meritevoli hanno ricevuto
delle medaglie ricordo.
Anche quest’anno i libri da leggere sono molto interessanti: non ci resta che augurarvi buona lettura e
vinca il migliore! Rocco Galezzi
Pagina 4 ALDO MORO EXPRESS
5. Dal sondaggio condotto a scuola sono emersi i seguenti dati:
-il 24 % dei ragazzi pratica calcio
-il 16 % dei ragazzi pratica ginnastica artistica
-il 13 % dei ragazzi pratica nuoto
-il 8 % dei ragazzi pratica basket
-il 8 % dei ragazzi pratica mountain-bike
-il 8 % dei ragazzi pratica hip-hop
-il 8 % dei ragazzi pratica pallavolo
-il 5 % dei ragazzi pratica karate
-il 5 % dei ragazzi pratica tennis
-il 3 % dei ragazzi pratica pattinaggio
-il 2 % dei ragazzi pratica rugby
Sport
Pagina 5 ALDO MORO EXPRESS
24%
16%
13%8%
8%
8%
8%
5%
5%
2% 3%
0%
GLI SPORT PRATICATI DAGLI STUDENTI
CALCIO
GIN. ARTISTICA
NUOTO
BASKET
MOUNTAIN-BIKE
HIP-HOP
PALLAVOLO
KARATE
TENNIS
RUGBY
CAMPIONATO SERIE A 2018/19
Il Campionato è iniziato il 19 agosto, alcune squadre hanno già dimostrato subito il loro valore, in particolare la Juventus
che ha vinto la maggior parte delle partite ed è al primo posto in classifica.
Una delle partite più importanti disputate sino ad ora è stata Juventus-Napoli, perché ha lasciato un segno nella storia
grazie al talento di Mandzukic, che ha segnato con un eccellente doppietta e al difensore Bonucci con la sua “zampata” al
73' minuto.
Anche al San Paolo è andata in scena una grandissima sfida con Napoli-Milan. Bonaventura, il centrocampista del Milan, al
15' minuto ha segnato su assist acrobatico di Borini, esterno destro del Milan, ed ha portato la squadra in vantaggio gio-
cando come un leone.
Nella ripresa, invece, c’è stato il raddoppio di Calabria, terzino destro del Milan, al 49' minuto. Una doppietta di Zielinski,
il centrocampista del Napoli, ha pareggiato i conti. Mentre Mertens, attaccante del Napoli, ha firmato il sorpasso all'80'
minuto.
Un’altra partita molto emozionante è stata Roma-Napoli, che è terminata 1-1, su gol di Mertens per il Napoli e di El
Shaarawy per la Roma.
Ovviamente, entrambi i giocatori hanno dimostrato grande talento, realizzando i due gol che hanno messo in pareggio la
partita, lasciando gli spettatori a bocca aperta.
Tuttavia è la Juventus a farla da padrona, la vecchia Signora anche quest’anno non si smentisce: potendo contare su un
fuoriclasse come Cristiano Ronaldo, lo scudetto è quasi una certezza.
Kevin e Marta
6. Le ricette di Gloria
Speciale Ricette
Morbidi scrigni di pasta fresca ripiena i casoncelli non possono mancare sulla tavola delle feste.
Con l’avvicinarsi del Natale ho pensato di scrivere la ricetta tradizionale e di aggiungere qualche
notizia sulle origini di questo piatto tipico della nostra tradizione.
Le sue origini sono antichissime e gli ingredienti variano a seconda dell’estrazione sociale di chi li
preparava. Le famiglie povere non utilizzavano la carne per il ripieno, ma si limitavano all’utilizzo
di formaggio grana, aglio e prezzemolo con l’aggiunta di pane e brodo vegetale. Per il condimento
utilizzavano burro nocciola con foglie di salvia e, solo quando possibile, pancetta. Per la pasta uti-
lizzavano solamente acqua, non uova. Le famiglie benestanti, invece, utilizzavano per la preparazio-
ne del ripieno fondi di salumi o arrosti cotti e macinati; aggiungevano sempre formaggio, brodo,
aglio e prezzemolo. Nella preparazione della pasta, in questo caso, non mancavano mai le uova.
Ingredienti per 4 persone
Per la pasta:
200 gr Farina di grano tenero
1 Uovo
Acqua
Per il ripieno:
100 gr Erbette cotte e strizzate
100 gr Vitellone arrosto
50 gr Pasta di salame o salsiccia
50 gr Pangrattato
20 gr Noci
50 gr Grana
10 gr BurroSale e pepe
Per il condimento: 20 gr Burro 40 gr Pancetta, Timo e salvia
Procedimento
Con la farina, l’uovo e l’acqua preparare la pasta fresca. Tritare finemente e mescolare tutti gli
ingredienti per la farcia. Stendere sottilmente la pasta fresca e ricavarne tanti rettangoli di circa
6 cm a lato. Farcirli con una piccola quantità di ripieno, del peso di circa 8 grammi, e chiuderli.
Rosolare la pancetta per un paio di minuti; unire due rametti di timo e qualche foglia di salvia.
Aggiungere il burro. Cuocere i casoncelli in abbondante acqua salata; scolarli e condirli con il burro
e la pancetta alle erbe. Completare con grana grattugiato.
7. Pagina 7 ALDO MORO EXPRESS
Speciale Ricette
Tempo di preparazione 15 min Cottura: 30 min
bassa difficolta
Ingredienti:
120 g di farina di cocco e 180 di farina di grano duro
120 g di zucchero
2 uova
100 ml di olio di arachidi
½ fiala di aroma di vaniglia
½ bustina di lievito in polvere per dolci
abbondante zucchero a velo
Preparazione:
Montate con le fruste elettriche le uova e lo zucchero fino ad
ottenere un composto spumoso; aggiungete l’olio extraver-
gine d’oliva e il burro liquefatto e continuare a sbattere.
Incorporate la semola , il sale, la vanillina e il lievito. A que-
sto punto amalgamate gli ingredienti con un cucchiaio di
legno, poi continuate a impastare con le man fino ad ottene-
re un impasto compatto. Formate una palla, avvolgetela con
la pellicola per alimenti e riponetela in frigorifero per alme-
no un’ora. Trascorso il tempo necessario, accendete il forno
a 180°C.versate un po' di zucchero a velo in un piatto. Ri-
prendete l'impasto e con le mani formate dei biscotti roton-
di grossi come noci, passateli nello zucchero a velo e siste-
mateli su una placca rivestita con carta da forno, avendo
cura di lasciare un po’ di spazio tra l’ uno e l’ altro perchè
durante la cottura si espanderanno. Cuoceteli nel forno a
180° per circa 15 minuti. Chiaramente il tempo e la tempera-
tura, dipendono dal forno, tenete però presente, che i ghori-
ba devono rimanere chiari, altrimenti perdono la loro mor-
bidezza.
il dolce dell'india kheer
per 4 persone tempo di preparazione 2h
bassa difficolta
Ingredienti:
riso basmatico 100g
mandorle 100g
latte 600 cl
pistacchi 50 g
uvetta 100 g
semi di cardamomo un cucchiaino
Preparazione:
1 Lavate e scolate il riso, quindi immergetelo in 150 cl di
acqua per trenta minuti. Bollite il riso nella stessa acqua
fino a quando tutta l'acqua è evaporata. Aggiungete il
latte e fate bollire a fuoco basso per 1 ora e mezza.
2 Mescolate frequentemente per evitare che il riso si attacchi
e si spappoli. Quando il composto risulta cremoso, unite
lo zucchero e mescolate bene.
3 Togliete dal fuoco e aggiungete i semi di cardamomo pe-
stati, le gocce di essenza di rosa, l'uvetta, i pistacchi e le
mandorle sminuzzate. Servite il Kheer caldo o freddo.
il dolce del marocco: ghoriba
8. Pagina 8 ALDO MORO EXPRESS
Barzellette
Barzellette brevi divertenti
Che cosa hanno in comune un televisore e una formica? Le antenne
Qual è la città preferita dai ragni? Mosca!
Qual è la pianta più puzzolente? Quella dei piedi!
Che cos'è una zebra? Un cavallo evaso dal carcere!
Sapete perché il pomodoro non riesce a dormire? Perché l’insalata… russa!
Barzellette divertenti sulla scuola
La maestra dice a un alunno: “Il tuo tema intitolato “Il mio cane” è uguale a quello di tuo fra-
tello” L’hai copiato? E lui: “No maestra, è che abbiamo lo stesso cane!”
Un alunno chiede alla maestra: “Maestra, posso essere punito per qualcosa che non ho fatto?”.
E la maestra: “Certo che no! Perché me lo chiedi?”. Allora l'alunno risponde: “Perché non ho
fatto i compiti!”.
Un millepiedi a un altro millepiedi: “Come va tuo figlio a scuola?”. E l’altro: “Mah, mi sembra
che la prenda un po’ sottogamba, sottogamba, sottogamba...”.
Bambini, come vorreste che fosse la vostra scuola? Rispondono in coro gli scolari: “Chiusa!!!”
Pierino, lo sai che non si può dormire in classe! Lo sò, signora maestra, ma se lei parlasse un
po’ meno si potrebbe!
Barzellette sui mestieri
Una signora va dal dottore e dice disperata: “Dottore, dottore, la prego mi deve aiutare!”
Il dottore risponde: “Signora, prego, che cosa le è successo?”
La signora: “Mi cadono i capelli!”
Il dottore: “Allora se ne vada perché ho spazzato ora
Sehajpreet
9. Pagina 9 ALDO MORO EXPRESS
Gli amici dell’uomo
I NOSTRI CUCCIOLI
L’amore per gli animali domestici in questi anni è aumentato.
Sono sempre di più le famiglie italiane che accolgono un cucciolo che finisce con l’essere umanizzato
sempre di più fino a diventare uno di famiglia.
Molti amano i gatti, perché sono animali molto puliti e “autonomi” e, dato che nessuno ormai ha più
voglia di mettersi a lavare il cane o a pulire perché il cucciolo ha fatto la pipì, si sceglie un gatto nella
speranza che sia autonomo e non dia problemi.
Tuttavia è il cane l’animale da compagnia migliore che ci sia, perché è un coccolone e un gran gioche-
rellone. Ovviamente anche il gatto può fare compagnia, ma il cane è un coccolone mentre il gatto è un
po’ più “riservato”.
Il problema è semmai nelle dimensioni, perché il cane fin quando è un cucciolo ti sta nel palmo di una
mano, ma quando ti arriva all’altezza del gomito e diventa più pesante di te, allora sì che è molto meglio
avere un gatto sdraiato sul divano a farti le fusa.
Anche gli uccelli sono animali da compagnia, non solo i canarini ma anche i pappagalli, aiutano a tirare su
il morale, con i loro colori ti rallegrano la vita.
Anche le tartarughe possono rivelarsi ottime compagne, con la loro lentezza ti fanno capire che è inu-
tile affannarsi tanto senza raggiungere mai una meta sicura e che ogni tanto è meglio rallentare e go-
dersi le piccole certezze della quotidianeità.
Non altrettanto condivisibile la passione per le iguane ed altri rettili, soprattutto quando i proprietari
si stufano di tenerli in casa e li lasciano scivolare nel water. Il rischio è che vadano ad intasare qualche
fogna o, nella peggiore delle ipotesi, ritrovarseli in bagno.
Insomma, grandi o piccoli, gli animali sono, da sempre, in assoluto, gli amici migliori dell’uomo.
Tuttavia paradossalmente nel nostro paese è in aumento anche il numero degli abbandoni, soprattutto
con l’arrivo dell’estate, quando le persone hanno solo voglia di andare in vacanza e non di avere un cuc-
ciolo da coccolare.
Gli animali domestici più esposti al pericolo abbandono sono i cani, spesso
lasciati in strada e vittime di investimenti perché meno autonomi dei gatti.
Quindi questo articolo non ha solo lo scopo di far capire quanto è importante
al giorno d’oggi avere un cucciolo con cui giocare per tirarsi su, ma anche di
sensibilizzare le persone affinchè non abbandonino i loro animali.
Non hanno nessuna giustificazione, nemmeno d’estate quando non si riesce a
prenotare perché l’albergo non accoglie animali. Basta spendere un pò di più,
rinunciare ad altri confort ed alla fine un posto che ospiti sia te che il tuo
migliore amico lo trovi.
Oppure partire senza di lui ed affidarlo ad un centro specializzato. Molti sono
convinti che canili e gattili siano luoghi di tortura, in realtà ce ne sono di bel-
lissimi e confortevoli dove ad accogliere e ad accudire gli animali sono volon-
tari esperti e carichi di umanità. Inoltre è sempre meglio che sia al sicuro in
una gabbia, ben nutrito e pulito che in mezzo a una strada, senza né cibo né
acqua con il rischio di essere investito dalle macchine.
Quindi se uno trova un cucciolo per strada, sporco e affamato, invece di fin-
gere di non averlo visto, chiami il canile oppure lo accolga in casa. Troverà un
amico sincero e fedele. Lisa
10. Una delle passioni dei nostri giorni, utilizzata sia dai ragazzi che dagli adulti è il videogame, un gioco interattivo che prevede
l’utilizzo di joystick, tastiere o gamepad. Il numero dei “gamer”, questo il nome dei giocatori, è in continuo aumento e per alcuni
di loro è diventato un lavoro molto redditizio.
Per Ninja, Mith e Tfue il videogioco Fortnite è diventato un lavoro perché guadagnano tanti soldi grazie ai campionati mondiali di
Fortnite. Altri come TwoPlayerOneConsole, Favij, Pewdiepie, Mates e Spjockey stanno raggiungendo lo stesso successo econo-
mico grazie a Youtube per i video e con i videogiochi, che postano.
Secondo alcune ricerche fatte, ecco i 4 videogiochi più utilizzati al mondo nel 2018
1) Fortnite è un videogioco del 2017 sviluppa-
to da Epic Games e People Can Fly. Pre-
senta due modalità di gioco: Salva il mon-
do e Battaglia reale. Salva il mondo è un
gioco di sopravvivenza cooperativo in cui
fino a quattro giocatori combattono delle
creature simili a zombie e per ogni mondo
esistente ci sono degli zombie diversi; men-
tre Battaglia reale è un gioco free-to-play di
genere battle royale in cui 100 giocatori
combattono tutti contro tutti e lo scopo è
sconfiggere tutti gli avversari e fare la vitto-
ria reale.
2) Al secondo posto inseriamo “Fifa”, Fédéra-
tion Internationale de Football Associa-
tion , è la federazione internazionale che
governa gli sport del calcio, del calcio a 5 e
del beach soccer. Il gioco rappresenta un
campo di calcio e calciatori simili alla realtà
in cui ogni gamer, massimo 2, ha una squa-
dra di calcio come quelle della realtà e lo
scopo è quello del calcio vero, ossia fare
gol e a fine partita vince chi ne ha fatti di
più. In Fifa ci sono 3 modalità di gioco:
1. CALCIO D’INIZIO: una partita normale
con squadre a piacere;
2. CARRIERA: scegli una squadra e fai tutti i campionati tenendo la stessa squadra, i giocatori si possono acquistare o
vendere a altre squadre;
3. STORIA: vivi la vita di un calciatore inventato di nome Alex Hunter.
3) Al terzo posto mettiamo “League of Legends” un gioco uscito ufficialmente nel 27 Ottobre 2009. Ci sono
2 modalità fisse e una modalità a tempo limitato che viene selezionata per un certo periodo. Nel gioco si
combatte 5 vs 5 ognuno con un personaggio diverso e delle abilità diverse. Nell'ultimo campionato, nel
2017, ha raggiunto un picco di 60 milioni di spettatori, con un montepremi di circa 4 milioni di dollari
4) “Minecraft” è un videogioco di tipo
sandbox originariamente creato e
sviluppato dal programmatore
svedese Markus Persson (Notch)
nel 2009. Nel gioco ci sono 3 mo-
dalità di gioco:
- Sopravvivenza: bisogna esplora-
re il mondo e sopravvivere ai
“Mob”(mostri, animali) o ai player;
- Creativa: creare un proprio mon-
do con le proprie invenzioni;
- Avventura: esplorare i mondi
degli altri ,senza poter costruire ne
distruggere i blocchi del mondo.
Secondo un sondaggio fatto a 84 ragazzi, della nostra scuola, le preferenze sono:
Fortnite 45% Fifa 15% League of Legends 1% Minecraft 41%
Non sempre i genitori condividono questa passione dei loro figli, soprattutto se da passatempo rischia di diventare una
“dipendenza”, perché i ragazzi cominciano con giocarci mezz’ora, secondo le raccomandazioni dei genitori per poi trascorrerci
tutto il giorno.
È stato provato infatti che utilizzare troppo i videogiochi può far diminuire la capacità di concentrazione con conseguenze deva-
stanti per la crescita psicofisica dei ragazzi.
Penso che sia i ragazzi che giocano troppo ma anche i genitori che fanno giocare massimo 10 minuti al giorno sbaglino, per cui
bisognerebbe trovare un compromesso tra genitori e figli.
Mendiola Davide
Le nostre passioni: i videogiochi
Pagina 10 ALDO MORO EXPRESS
11. Nintendo
La Nintendo è una delle più grandi compagnie del Giappone, fu fondata nel 1889 da Fusajiro Yamachi. All’ inizio degli
anni ottanta passò dalla produzione di giochi di carte e meccanici a giochi virtuali. Nel 1975 creò la sua prima con-
sole di nome Magnavox Odyssey , nel 1977 creò una serie di console dal nome color tv game , ed ebbe moltissima
fama fino ad arrivare in America. La sua mascotte è Mario, nata nel 1981 ed ispirata all’ imprenditore italo-
americano Mario Segale, che aveva affittato un deposito alla Nintendo. Poi sono arrivati altri personaggi di fantasia:
il fratello Luigi, Peach, Daisy, Wario, Waluigi, Yoshi, Toad, Donkey Kong e Rosalinda.
Mario Segale scomparso il 27 ottobre 2018
Le nostre passioni: i videogiochi
12. Il 31 ottobre è la festa di Halloween, la notte delle streghe e dei morti viventi che da qualche anno si è diffusa con successo
anche nel nostro paese. Molti pensano che sia una festa americana, ma in realtà proviene dall' Irlanda. Halloween corrispon-
de infatti a Samhain, il capodanno celtico.
Per i Celti, infatti, l’anno nuovo non cominciava il 1° gennaio come per noi oggi, bensì il 1° novembre, quando terminava ufficial-
mente la stagione calda ed iniziava la stagione delle tenebre e del freddo, il tempo in cui ci si chiudeva in casa per molti mesi,
riparandosi dal freddo, costruendo utensili e trascorrendo le serate a raccontare storie e leggende.
Dall’Irlanda, la tradizione è stata poi esportata negli Stati Uniti dagli emigranti costretti a lasciare la loro terra dalla terri-
bile carestia dell’800.
Di Halloween ci piacciono soprattutto le zucche intagliate: ma sapete qual è l'origine di questo simbolo?
Una leggenda irlandese racconta di la storia
di Jack Lanterna, un ubriacone avaro e furbo che
riuscì ad ingannare persino il diavolo.
Quando morì la sua anima bussò alla porta
dell’Inferno ed il Diavolo lo cacciò tirandogli un
tizzone ardente. Condannato ad errare per l'e-
ternità, Jack lo utilizzò per illuminare il cammino
e per impedire che si spegnesse lo mise dentro
una rapa cava.
Da allora Jack vaga con il suo lumino in attesa del
giorno del Giudizio ed è il simbolo delle anime
dannate ed errabonde.
Quando gli Irlandesi, in seguito alla carestia del
1845, abbandonarono il loro paese e si diressero
in America, portarono con sé questa leggenda e,
poiché lì le rape non sono così diffuse come in
Irlanda, le sostituirono con le più comuni zucche.
Nasce così il simbolo della lanterna di Halloween,
da mettere fuori dalla porta il 31 ottobre per
tenere lontana l'anima di Jack.
Da allora si usa intagliare le zucche gialle con
facce spaventose ed appenderle all'esterno della
casa con un lumino all'interno.
Gloria e Raoul
ALDO MORO EXPRESS
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Curiosità: La vera storia di Halloween
13. Punjab
Il Punjab è il paese di origine dei miei genitori.
E’ una regione situata nel nord dell’India ,che
confina a ovest con il Pakistan a est con Hima-
chal Pradesh e a sud con Hariana. Il termine
deriva da “ punj” che significa cinque e “abb”
che significa acqua cioè la “terra dei cinque
fiumi” . La capitale è Chandigar, una città mo-
derna molto simile alle capitali europee . Il Pun-
jab fu creato nel 1947 in seguito alla separazio-
ne dell’India dal Pakistan.
Le feste più importanti sono :
-il Diwali, il giorno della nascita di Guru Nanak
Dev Ji ,il fondatore del Sikhismo e, secondo
alcune leggende, del Punjab.
- il Nagar Kirtan la processione con il Libro
Sacro per ricordare la creazione della co-
munità di iniziati e salutare la primavera. Si
sfila con abiti arancioni e blu e viene offer-
to cibo a tutti per la strada.
- Rakhria è la festa in cui i fratelli ed i
cugini devono regalare qualcosa alle sorelle.
- Vaisakhi è un giorno che si festeggia in-
torno al 13/14 aprile ed è il giorno della
nascita del Punjab.
Prabhdeep Singh
Le tradizioni: il Punjab