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ICF-CY: modello bio-psico-sociale
Docente relatore: prof. Gula Giancarlo
Docente tutor: Prof.ssa Caprioli Angela
Dall’ICD all’ICF- CY
1970: 1° classificazione elaborata dall’OMS - International Classification
of Diseases (ICD)
1980: 2° classificazione elaborata dall’OMS - International Classification
of Impairments, Disabilities and Handicaps (ICIDH)
1997: 3° classificazione formulata dall’OMS - l’International
Classification of Impairments, Activities and Partecipation (ICIDH-2)
2001: approvazione della International Classification of Functioning,
Disability and Health (ICF)
2007: presentazione a Venezia dell’ICF-CY, cioè l’International
Classification of Functioning, Disability and Health- Children and
Youth version
Caratteristiche ICD
- Tende ad individuare le cause delle
patologie fornendo per ognuna di esse
una descrizione delle caratteristiche
cliniche
- Si limita a tradurre i dati raccolti
dall’analisi in codici numerici
Il modello ICIDH
menomazione
Perdita o anormalità
di strutture o funzioni
psicologiche,
fisiologiche o
anatomiche
disabilità
Restrizione o perdita
dell’abilità di seguire
un’attività nella maniera
considerata “normale”
per un essere umano
handicap
Svantaggio derivato
che limita o
impedisce
l’adempimento di un
ruolo che è normale
per un essere umano
Punti di forza e di criticità del modello ICIDH
Punti di forza del modello:
- analizza l’influenza che il contesto ambientale esercita sullo
stato di salute
- abbandona l’analisi clinico-centrica
Criticità del modello:
- non considera che la disabilità è un concetto dinamico, in
quanto può anche essere solo temporanea
- risulta difficile stabilire un livello oltre il quale una persona
può considerarsi disabile
- la sequenza (menomazione →disabilità→ handicap) può
essere interrotta, nel senso che una persona può avere una
menomazione senza essere disabile.
Caratteristiche ICIDH-2
- introduce la relazione tra funzione e attività: la valutazione di
persone con disabilità va effettuata sulla possibilità che
l’individuo ha di svolgere determinate attività attraverso
funzioni psicofisiche (valutare l’individuo sulla base di ciò che
sa fare)
- considera il livello di partecipazione che le persone con
disabilità vivono all’interno della società
- valuta i fattori contestuali che favoriscono o ostacolano le
persone con disabilità.
Elementi di forza del modello ICIDH-2
- può essere applicato a qualsiasi persona in
una condizione di salute tale da richiedere
una valutazione dello stato di funzionamento
a livello corporeo, mentale o sociale
- le abilità di un individuo non sono
considerate un patrimonio immutabile
- approccio multidimensionale e
multiprospettico
ICF: innovazione concettuale e culturale
Concezione tradizionale di
disabilità
• Disabilità intesa come
limitazione fisica, sensoriale
ed intellettiva
• Disabilità come malattia e
disturbo
Concezione di disabilità
secondo ICF
• Disabilità intesa come
condizione generale che
può risultare dalla relazione
complessa tra la condizione
di salute e i fattori
contestuali
• Disabilità come fenomeno
sociale multidimensionale
Il modello ICF
Che cos’è l’ICF?
 Un modello concettuale di approccio globale
al funzionamento della persona, che si
definisce solo nell’interazione e nella reciprocità
tra persona e contesto ambientale
 Una descrizione delle diverse componenti del
funzionamento nelle diverse età della vita del
soggetto
 Una classificazione con struttura gerarchica
con più livelli di codifica ed indicatori di
compromissione per ciascun aspetto
considerato
Caratteristiche ICF
- modello universale
- modello inclusivo
- modello paritario
- modello bio-psico-sociale
Perché utilizzare l’ICF
• Fornisce un linguaggio standard ed unificato per
descrivere la salute e gli stati ad essa correlati
• Descrive la salute e la disabilità in modo completo e
neutrale
• È utile per identificare i bisogni e predisporre
programmi di intervento
• È complementare con l’ICD-10, che fornisce una
diagnosi delle malattie, dei disturbi e di altri stati di
salute
Caratteristiche ICF-CY
- compatibilità con il modello ICF
- specificità per bambini e adolescenti fino ai 18 anni
- modifica e integrazione di alcuni codici preesistenti
- riferimenti concettuali e antropologici: art. 26 della
Convenzione delle Nazioni Unite; Forum mondiale
dell’istruzione di Dakar; Dichiarazione di Salamanca
sul diritto di Istruzione; art. 30 della Convenzione
delle nazioni Unite sui diritti delle persone con
disabilità
Fattori
ambientali
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Funzioni
corporee
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corporee
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ICF
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Questo capitolo riguarda l’apprendimento, l’applicazione delle conoscenze
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d140 Imparare a leggere
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CODICE
NOME DEL BLOCCO
TERMINE DI SECONDO LIVELLO: CATEGORIA
DEFINIZIONE OPERATIVA
CODIFICA CON ICF
Componente
b = Funzioni Corporee
s = Strutture Corporee
d = Attività e Partecipazione
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CODIFICA CON ICF
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CODIFICA CON ICF
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CODIFICA CON ICF
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d71040 Iniziare delle relazioni sociali
CODIFICA CON ICF
Gravità
Primo Qualificatore
Menomazione media
CODIFICA CON ICF
Un codice ICF completo deve avere almeno
un qualificatore dopo il punto
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Funzioni corporee
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corporee, come una
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Strutture corporee
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FUNZIONI CORPOREE (b) STRUTTURE CORPOREE (s)
b1 funzioni mentali s1 strutture del sistema nervoso
b2 funzioni sensoriali e dolore s2 occhio, orecchio e strutture correlate
b3 funzioni della voce e del’eloquio s3 strutture coinvolte nella voce e
nell’eloquio
b4 funzioni dei sistemi cardiovascolare,
ematologico, immunologico e
dell’apparato respiratorio
s4 strutture dei sistemi cardiovascolari,
immunologico e dell’apparato respiratorio
b5 funzioni dell’apparato digerente e dei
sistemi metabolico ed endocrino
s5 strutture correlate all’apparato
digerente e a i sistemi metabolico e d
endocrino
b6 funzioni genitourinarie e riproduttive s6 strutture correlate ai sistemi
genitourinario e riproduttivo
b7 funzioni neuro-muscoloscheletriche e
correlate al movimento
s7 strutture correlate al movimento
b8 funzioni della cute e delle strutture
correlate
s8 cute e strutture correlate
FUNZIONI CORPOREE STRUTTURE CORPOREE
Funzione corporee
(un qualificatore)
QUALIFICATORE GENERICO CON SCALA NEGATIVA, USATO PER
INDICARE L’ESTENSIONE O LA GRAVITÀ DI UNA MENOMAZIONE:
xxx.0 NESSUNA menomazione (assente, trascurabile...) 0-4%
xxx.1 menomazione LIEVE (leggera, piccola...) 5-24%
xxx.2 menomazione MEDIA (moderata, discreta...) 25-49%
xxx.3 menomazione GRAVE (notevole, estrema...) 50-95%
xxx.4 menomazione COMPLETA (totale...) 96-100%
xxx.8 non specificato
xxx.9 non applicabile
Strutture corporee
(tre qualificatori)
ESTENSIONE DELLA
MENOMAZIONE
NATURA DELLA
MENOMAZIONE
COLLOCAZIONE
DELLA
MENOMAZIONE
xxx.0 NESSUNA menomazione
xxx.1 menomazione LIEVE
xxx.2 menomazione MEDIA
xxx.3 menomazione GRAVE
xxx.4 menomazione COMPLETA
xxx.8 non specificato
xxx.9 non applicabile
0 nessun cambiamento
nella struttura
1 assenza totale
2 assenza parziale
3 parte in eccesso
4 dimensioni anormali
5 discontinuità
6 posizione deviante
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nella struttura, incluso
l’accumulo di fluidi
8 non specificato
9 non applicabile
0 più di una regione
1 destra
2 sinistra
3 entrambi i lati
4 frontale
5 dorsale
6 prossimale
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8 non specificato
9 non applicabile
ESEMPIO:
s730.321 PER INDICARE LA PARZIALE ASSENZA DELL’ARTO SUPERIORE
DESTRO
Attività e Partecipazione (d)
ATTIVITA’
L’esecuzione di un compito o
un’azione da parte di un
individuo
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incontrare nell’eseguire delle
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situazione di vita
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Problemi che un individuo può
sperimentare nel
coinvolgimento in situazioni di
vita
ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE
(esecuzione di un compito o di un’azione;
coinvolgimento in una situazione di vita)
• d1 apprendimento e applicazione delle conoscenze
• d2 compiti e richieste generali
• d3 comunicazione
• d4 mobilità
• d5 cura della propria persona
• d6 vita domestica
• d7 interazioni e relazioni interpersonali
• d8 aree di vita principali
• d9 vita sociale, civile e di comunità
Attività e Partecipazione
(due qualificatori)
performances capacità
Descrive quello che un individuo
fa nel suo ambiente attuale
Descrive l’abilità dell’individuo nell’eseguire
un compito o un’azione (ambiente standard)
xxx.0 NESSUNA difficoltà (assente, trascurabile...) 0-4%
xxx.1 difficoltà LIEVE (leggera, piccola...) 5-24%
xxx.2 difficoltà MEDIA (moderata, discreta...) 25-49%
xxx.3 difficoltà GRAVE (notevole, estrema...) 50-95%
xxx.4 difficoltà COMPLETA (totale...) 96-100%
xxx.8 non specificato
xxx.9 non applicabile
ESEMPI:
d5101.1_ PER INDICARE LIEVE DIFFICOLTÀ NEL FARSI IL BAGNO CON L’USO DI
AUSILI CHE SONO DISPONIBILI PER LA PERSONA NEL SUO AMBIENTE ATTUALE
d5101._2 PER INDICARE MEDIA DIFFICOLTÀ NEL FARSI IL BAGNO; IMPLICA CHE C’È UNA
DIFFICOLTÀ MEDIA SENZA L’USO DI AUSILI O ASSISTENZA PERSONALE
Attività e Partecipazione-esempio
d115.20 ascoltare
Nessuna difficoltà nella capacità di ascoltare,
media difficoltà nella performance di ascoltare
l’insegnante in classe
d161.20 dirigere l’attenzione
Nessuna difficoltà nella capacità di mantenere
intenzionalmente l’attenzione, problema
medio nella performance di svolgere le attività
in classe
FATTORI AMBIENTALI (e)
(Ambiente fisico e sociale in cui le persone
vivono e conducono la loro esistenza)
e1 prodotti e tecnologie
e2 ambiente naturale e cambiamenti
ambientali effettuati dall’uomo
e3 relazioni e sostegno sociale
e4 atteggiamenti
e5 servizi, sistemi e politiche
qualificatore
facilitatore
• Fattori che mediante
la loro presenza o
assenza migliorano il
funzionamento e
riducono la disabilità
barriera
• Fattori che mediante
la loro presenza o
assenza limitano il
funzionamento e
creano disabilità
• QUALIFICATORE CHE INDICA IL GRADO IN CUI UN FATTORE AMBIENTALE AGISCE COME
UNA BARRIERA O UN FACILITATORE
• xxx.0 NESSUNA barriera (assente, trascurabile...) 0-4%
• xxx.1 barriera LIEVE (leggera, piccola...) 5-24%
• xxx.2 barriera MEDIA (moderata, discreta...) 25-49%
• xxx.3 barriera GRAVE (notevole, estrema...) 50-95%
• xxx.4 barriera COMPLETA (totale...) 96-100%
• xxx+0 NESSUN facilitatore (assente, trascurabile...) 0-4%
• xxx+1 facilitatore LIEVE (leggero, piccolo...) 5-24%
• xxx+2 facilitatore MEDIO (moderato, discreto...) 25-49%
• xxx+3 facilitatore GRAVE (notevole, estremo...) 50-95%
• xxx+4 facilitatore COMPLETO (totale...) 96-100%
• xxx.8 barriera, non specificato
• xxx+8 facilitatore, non specificato
• xxx.9 non applicabile
ESEMPIO:
e1300.2 PER INDICARE CHE I PRODOTTI PER L’ISTRUZIONE SONO UNA BARRIERA MEDIA.
e1300+2 PER INDICARE CHE I PRODOTTI PER L’ISTRUZIONE SONO UN FACILITATORE MEDIO.
Fattori ambientali- esempi
Matteo con ritardo mentale medio ha l’insegnante di sostegno
per 10 ore settimanali e viene spesso deriso dai compagni di
classe
e330+3
Persona in posizione di autorità (insegnante): è un facilitatore
sostanziale
e5850+2
Servizi dell’istruzione e della formazione: sono un facilitatore
medio
e425.2
Atteggiamenti individuali di conoscenti, colleghi, vicini di casa:
sono una barriera media
Fattori personali
• Stili di attribuzione
• Autoefficacia /autostima
• Emotività
• Motivazione
Riepilogo qualificatori
Funzioni corporee Primo qualificatore Gravità della
menomazione
Primo qualificatore Gravità della
menomazione
Strutture corporee Secondo qualificatore Natura della
menomazione
Terzo qualificatore Localizzazione della
menomazione
Attività e
Partecipazione
Primo qualificatore Performance
Secondo qualificatore Capacità
Fattori ambientali Primo qualificatore Barriera o facilitatore
Punti di forza/punti di criticità dell’ICF
Punti di forza Punti di criticità
- Accurata analisi del profilo di
un individuo
- Possibilità di progettare
azioni/interventi specifici
sull’individuo
- Rivalutazione del concetto di
disabilità
- Ruolo centrale del contesto
- Difficoltà nella definizione del
progetto di vita in maniera
condivisa (neuropsichiatria,
famiglia, insegnanti, utenti)
- Difficoltà nella decodifica del
modello: complessità e
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Icf

  • 1. ICF-CY: modello bio-psico-sociale Docente relatore: prof. Gula Giancarlo Docente tutor: Prof.ssa Caprioli Angela
  • 2. Dall’ICD all’ICF- CY 1970: 1° classificazione elaborata dall’OMS - International Classification of Diseases (ICD) 1980: 2° classificazione elaborata dall’OMS - International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps (ICIDH) 1997: 3° classificazione formulata dall’OMS - l’International Classification of Impairments, Activities and Partecipation (ICIDH-2) 2001: approvazione della International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF) 2007: presentazione a Venezia dell’ICF-CY, cioè l’International Classification of Functioning, Disability and Health- Children and Youth version
  • 3. Caratteristiche ICD - Tende ad individuare le cause delle patologie fornendo per ognuna di esse una descrizione delle caratteristiche cliniche - Si limita a tradurre i dati raccolti dall’analisi in codici numerici
  • 4. Il modello ICIDH menomazione Perdita o anormalità di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche disabilità Restrizione o perdita dell’abilità di seguire un’attività nella maniera considerata “normale” per un essere umano handicap Svantaggio derivato che limita o impedisce l’adempimento di un ruolo che è normale per un essere umano
  • 5. Punti di forza e di criticità del modello ICIDH Punti di forza del modello: - analizza l’influenza che il contesto ambientale esercita sullo stato di salute - abbandona l’analisi clinico-centrica Criticità del modello: - non considera che la disabilità è un concetto dinamico, in quanto può anche essere solo temporanea - risulta difficile stabilire un livello oltre il quale una persona può considerarsi disabile - la sequenza (menomazione →disabilità→ handicap) può essere interrotta, nel senso che una persona può avere una menomazione senza essere disabile.
  • 6. Caratteristiche ICIDH-2 - introduce la relazione tra funzione e attività: la valutazione di persone con disabilità va effettuata sulla possibilità che l’individuo ha di svolgere determinate attività attraverso funzioni psicofisiche (valutare l’individuo sulla base di ciò che sa fare) - considera il livello di partecipazione che le persone con disabilità vivono all’interno della società - valuta i fattori contestuali che favoriscono o ostacolano le persone con disabilità.
  • 7. Elementi di forza del modello ICIDH-2 - può essere applicato a qualsiasi persona in una condizione di salute tale da richiedere una valutazione dello stato di funzionamento a livello corporeo, mentale o sociale - le abilità di un individuo non sono considerate un patrimonio immutabile - approccio multidimensionale e multiprospettico
  • 8. ICF: innovazione concettuale e culturale Concezione tradizionale di disabilità • Disabilità intesa come limitazione fisica, sensoriale ed intellettiva • Disabilità come malattia e disturbo Concezione di disabilità secondo ICF • Disabilità intesa come condizione generale che può risultare dalla relazione complessa tra la condizione di salute e i fattori contestuali • Disabilità come fenomeno sociale multidimensionale
  • 10. Che cos’è l’ICF?  Un modello concettuale di approccio globale al funzionamento della persona, che si definisce solo nell’interazione e nella reciprocità tra persona e contesto ambientale  Una descrizione delle diverse componenti del funzionamento nelle diverse età della vita del soggetto  Una classificazione con struttura gerarchica con più livelli di codifica ed indicatori di compromissione per ciascun aspetto considerato
  • 11. Caratteristiche ICF - modello universale - modello inclusivo - modello paritario - modello bio-psico-sociale
  • 12. Perché utilizzare l’ICF • Fornisce un linguaggio standard ed unificato per descrivere la salute e gli stati ad essa correlati • Descrive la salute e la disabilità in modo completo e neutrale • È utile per identificare i bisogni e predisporre programmi di intervento • È complementare con l’ICD-10, che fornisce una diagnosi delle malattie, dei disturbi e di altri stati di salute
  • 13. Caratteristiche ICF-CY - compatibilità con il modello ICF - specificità per bambini e adolescenti fino ai 18 anni - modifica e integrazione di alcuni codici preesistenti - riferimenti concettuali e antropologici: art. 26 della Convenzione delle Nazioni Unite; Forum mondiale dell’istruzione di Dakar; Dichiarazione di Salamanca sul diritto di Istruzione; art. 30 della Convenzione delle nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità
  • 15. Il linguaggio ICF: interpretazione dei testi di riferimento Capitolo 1 Apprendimento e applicazione delle conoscenze TERMINE DI PRIMO LIVELLO Questo capitolo riguarda l’apprendimento, l’applicazione delle conoscenze acquisite, il pensare, il risolvere problemi, il prendere decisioni Apprendimento di base (d130- d159) d140 Imparare a leggere Sviluppare la capacità di leggere del materiale scritto (incluso il Braille e altri simboli) fluentemente e con accuratezza, come riconoscere caratteri e alfabeti, pronunciare le parole correttamente e comprendere parole e frasi CODICE NOME DEL BLOCCO TERMINE DI SECONDO LIVELLO: CATEGORIA DEFINIZIONE OPERATIVA
  • 16. CODIFICA CON ICF Componente b = Funzioni Corporee s = Strutture Corporee d = Attività e Partecipazione e = Fattori Ambientali
  • 17. CODIFICA CON ICF Capitolo Capitolo 7 Interazioni e relazioni interpersonali
  • 18. CODIFICA CON ICF Categoria d710 Interazioni interpersonali semplici
  • 19. CODIFICA CON ICF Sotto - Categoria d7104 Segnali sociali nelle relazioni
  • 20. CODIFICA CON ICF Sotto - sotto - Categoria d71040 Iniziare delle relazioni sociali
  • 21. CODIFICA CON ICF Gravità Primo Qualificatore Menomazione media
  • 22. CODIFICA CON ICF Un codice ICF completo deve avere almeno un qualificatore dopo il punto pertanto… NON è un codice ICF completo
  • 23. Funzioni corporee Funzioni fisiologiche dei sistemi corporei incluse le funzioni psicologiche Menomazioni Problemi nelle strutture o nelle funzioni corporee, come una deviazione o una perdita significativa Strutture corporee Parti anatomiche del corpo come organi, arti e loro componenti FUNZIONI CORPOREE (b) STRUTTURE CORPOREE (s)
  • 24. b1 funzioni mentali s1 strutture del sistema nervoso b2 funzioni sensoriali e dolore s2 occhio, orecchio e strutture correlate b3 funzioni della voce e del’eloquio s3 strutture coinvolte nella voce e nell’eloquio b4 funzioni dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico e dell’apparato respiratorio s4 strutture dei sistemi cardiovascolari, immunologico e dell’apparato respiratorio b5 funzioni dell’apparato digerente e dei sistemi metabolico ed endocrino s5 strutture correlate all’apparato digerente e a i sistemi metabolico e d endocrino b6 funzioni genitourinarie e riproduttive s6 strutture correlate ai sistemi genitourinario e riproduttivo b7 funzioni neuro-muscoloscheletriche e correlate al movimento s7 strutture correlate al movimento b8 funzioni della cute e delle strutture correlate s8 cute e strutture correlate FUNZIONI CORPOREE STRUTTURE CORPOREE
  • 25. Funzione corporee (un qualificatore) QUALIFICATORE GENERICO CON SCALA NEGATIVA, USATO PER INDICARE L’ESTENSIONE O LA GRAVITÀ DI UNA MENOMAZIONE: xxx.0 NESSUNA menomazione (assente, trascurabile...) 0-4% xxx.1 menomazione LIEVE (leggera, piccola...) 5-24% xxx.2 menomazione MEDIA (moderata, discreta...) 25-49% xxx.3 menomazione GRAVE (notevole, estrema...) 50-95% xxx.4 menomazione COMPLETA (totale...) 96-100% xxx.8 non specificato xxx.9 non applicabile
  • 26. Strutture corporee (tre qualificatori) ESTENSIONE DELLA MENOMAZIONE NATURA DELLA MENOMAZIONE COLLOCAZIONE DELLA MENOMAZIONE xxx.0 NESSUNA menomazione xxx.1 menomazione LIEVE xxx.2 menomazione MEDIA xxx.3 menomazione GRAVE xxx.4 menomazione COMPLETA xxx.8 non specificato xxx.9 non applicabile 0 nessun cambiamento nella struttura 1 assenza totale 2 assenza parziale 3 parte in eccesso 4 dimensioni anormali 5 discontinuità 6 posizione deviante 7 cambiamenti qualitativi nella struttura, incluso l’accumulo di fluidi 8 non specificato 9 non applicabile 0 più di una regione 1 destra 2 sinistra 3 entrambi i lati 4 frontale 5 dorsale 6 prossimale 7 distale 8 non specificato 9 non applicabile ESEMPIO: s730.321 PER INDICARE LA PARZIALE ASSENZA DELL’ARTO SUPERIORE DESTRO
  • 27. Attività e Partecipazione (d) ATTIVITA’ L’esecuzione di un compito o un’azione da parte di un individuo LIMITAZIONI DELL’ATTIVITA’ Difficoltà che un individuo può incontrare nell’eseguire delle attività PARTECIPAZIONE Coinvolgimento in una situazione di vita RESTRIZIONI DELLA PARTECIPAZIONE Problemi che un individuo può sperimentare nel coinvolgimento in situazioni di vita
  • 28. ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE (esecuzione di un compito o di un’azione; coinvolgimento in una situazione di vita) • d1 apprendimento e applicazione delle conoscenze • d2 compiti e richieste generali • d3 comunicazione • d4 mobilità • d5 cura della propria persona • d6 vita domestica • d7 interazioni e relazioni interpersonali • d8 aree di vita principali • d9 vita sociale, civile e di comunità
  • 29. Attività e Partecipazione (due qualificatori) performances capacità Descrive quello che un individuo fa nel suo ambiente attuale Descrive l’abilità dell’individuo nell’eseguire un compito o un’azione (ambiente standard) xxx.0 NESSUNA difficoltà (assente, trascurabile...) 0-4% xxx.1 difficoltà LIEVE (leggera, piccola...) 5-24% xxx.2 difficoltà MEDIA (moderata, discreta...) 25-49% xxx.3 difficoltà GRAVE (notevole, estrema...) 50-95% xxx.4 difficoltà COMPLETA (totale...) 96-100% xxx.8 non specificato xxx.9 non applicabile ESEMPI: d5101.1_ PER INDICARE LIEVE DIFFICOLTÀ NEL FARSI IL BAGNO CON L’USO DI AUSILI CHE SONO DISPONIBILI PER LA PERSONA NEL SUO AMBIENTE ATTUALE d5101._2 PER INDICARE MEDIA DIFFICOLTÀ NEL FARSI IL BAGNO; IMPLICA CHE C’È UNA DIFFICOLTÀ MEDIA SENZA L’USO DI AUSILI O ASSISTENZA PERSONALE
  • 30. Attività e Partecipazione-esempio d115.20 ascoltare Nessuna difficoltà nella capacità di ascoltare, media difficoltà nella performance di ascoltare l’insegnante in classe d161.20 dirigere l’attenzione Nessuna difficoltà nella capacità di mantenere intenzionalmente l’attenzione, problema medio nella performance di svolgere le attività in classe
  • 31. FATTORI AMBIENTALI (e) (Ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza) e1 prodotti e tecnologie e2 ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dall’uomo e3 relazioni e sostegno sociale e4 atteggiamenti e5 servizi, sistemi e politiche
  • 32. qualificatore facilitatore • Fattori che mediante la loro presenza o assenza migliorano il funzionamento e riducono la disabilità barriera • Fattori che mediante la loro presenza o assenza limitano il funzionamento e creano disabilità
  • 33. • QUALIFICATORE CHE INDICA IL GRADO IN CUI UN FATTORE AMBIENTALE AGISCE COME UNA BARRIERA O UN FACILITATORE • xxx.0 NESSUNA barriera (assente, trascurabile...) 0-4% • xxx.1 barriera LIEVE (leggera, piccola...) 5-24% • xxx.2 barriera MEDIA (moderata, discreta...) 25-49% • xxx.3 barriera GRAVE (notevole, estrema...) 50-95% • xxx.4 barriera COMPLETA (totale...) 96-100% • xxx+0 NESSUN facilitatore (assente, trascurabile...) 0-4% • xxx+1 facilitatore LIEVE (leggero, piccolo...) 5-24% • xxx+2 facilitatore MEDIO (moderato, discreto...) 25-49% • xxx+3 facilitatore GRAVE (notevole, estremo...) 50-95% • xxx+4 facilitatore COMPLETO (totale...) 96-100% • xxx.8 barriera, non specificato • xxx+8 facilitatore, non specificato • xxx.9 non applicabile ESEMPIO: e1300.2 PER INDICARE CHE I PRODOTTI PER L’ISTRUZIONE SONO UNA BARRIERA MEDIA. e1300+2 PER INDICARE CHE I PRODOTTI PER L’ISTRUZIONE SONO UN FACILITATORE MEDIO.
  • 34. Fattori ambientali- esempi Matteo con ritardo mentale medio ha l’insegnante di sostegno per 10 ore settimanali e viene spesso deriso dai compagni di classe e330+3 Persona in posizione di autorità (insegnante): è un facilitatore sostanziale e5850+2 Servizi dell’istruzione e della formazione: sono un facilitatore medio e425.2 Atteggiamenti individuali di conoscenti, colleghi, vicini di casa: sono una barriera media
  • 35. Fattori personali • Stili di attribuzione • Autoefficacia /autostima • Emotività • Motivazione
  • 36. Riepilogo qualificatori Funzioni corporee Primo qualificatore Gravità della menomazione Primo qualificatore Gravità della menomazione Strutture corporee Secondo qualificatore Natura della menomazione Terzo qualificatore Localizzazione della menomazione Attività e Partecipazione Primo qualificatore Performance Secondo qualificatore Capacità Fattori ambientali Primo qualificatore Barriera o facilitatore
  • 37. Punti di forza/punti di criticità dell’ICF Punti di forza Punti di criticità - Accurata analisi del profilo di un individuo - Possibilità di progettare azioni/interventi specifici sull’individuo - Rivalutazione del concetto di disabilità - Ruolo centrale del contesto - Difficoltà nella definizione del progetto di vita in maniera condivisa (neuropsichiatria, famiglia, insegnanti, utenti) - Difficoltà nella decodifica del modello: complessità e artificiosità della classificazione - Assenza o parziale presenza sul territorio di una rete per la diffusione e condivisione di proposte operative del modello ICF