Facendo tesoro dell’ampia bibliografia e sitografia presente in merito, ho creato uno slideshow in cui vengono presentati:
1. gli studenti con Bisogni Educativi Speciali;
2. i documenti relativi;
3. gli enti territoriali coinvolti.
Orientarsi tra le modifiche del DLgs 66/2017. Dirigente Scolastico Monica Cicalini e Iasmina Santini. Conferenza regionale sull'inclusione. Firenze, auditorium Rogers di Scandicci, 4/11/2019
L’ICF è una Classificazione che permette di descrivere le esperienze negative (disabilità) o positive (funzionamento), legate alla presenza di barriere o facilitatori, di una persona con una condizione di salute nel suo contesto di vita.
E' necessario apprendere le strategie per codificare e decodificare
La classificazione ICF: principi generali e procedure di profilingJancarlo Suarez
this presentation describes the generalities of the ICF classification, the coding rules and the attribution of qualifiers. Furthermore, the decision-making processes oriented to the formulation of sets for ICF profiling in clinical practice are described.
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...giuseppe torchia
Presentazione del software gestionale del Centro Studi Erickson per costruire PDP,programmazione inclusiva di classe e PAI (a cura del prof. Giuseppe Torchia)
Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...Franco Castronovo
Le slides utilizzate da Franco Castronovo nel corso dell'incontro "I presupposti teorici e la normativa di riferimento per l'inclusione", primo appuntamento provinciale del ciclo di incontri promosso dall'USR-L sul tema dell'inclusione e dei BES, tenutosi a Como presso l'ISIS Da Vinci-Ripamonti il 20 febbraio 2014.
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionaleLuca Salvini - MI
Incontro sullo stato di attuazione del DLgs 13/04/2017, n. 66. Pontassieve, 25 giugno 2019, sala consiliare. Enti locali e Istituti scolastici dell'ambito 5 della provincia di Firenze. Dirigente tecnico Luca Salvini.
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
Facendo tesoro dell’ampia bibliografia e sitografia presente in merito, ho creato uno slideshow in cui vengono presentati:
1. gli studenti con Bisogni Educativi Speciali;
2. i documenti relativi;
3. gli enti territoriali coinvolti.
Orientarsi tra le modifiche del DLgs 66/2017. Dirigente Scolastico Monica Cicalini e Iasmina Santini. Conferenza regionale sull'inclusione. Firenze, auditorium Rogers di Scandicci, 4/11/2019
L’ICF è una Classificazione che permette di descrivere le esperienze negative (disabilità) o positive (funzionamento), legate alla presenza di barriere o facilitatori, di una persona con una condizione di salute nel suo contesto di vita.
E' necessario apprendere le strategie per codificare e decodificare
La classificazione ICF: principi generali e procedure di profilingJancarlo Suarez
this presentation describes the generalities of the ICF classification, the coding rules and the attribution of qualifiers. Furthermore, the decision-making processes oriented to the formulation of sets for ICF profiling in clinical practice are described.
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...giuseppe torchia
Presentazione del software gestionale del Centro Studi Erickson per costruire PDP,programmazione inclusiva di classe e PAI (a cura del prof. Giuseppe Torchia)
Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...Franco Castronovo
Le slides utilizzate da Franco Castronovo nel corso dell'incontro "I presupposti teorici e la normativa di riferimento per l'inclusione", primo appuntamento provinciale del ciclo di incontri promosso dall'USR-L sul tema dell'inclusione e dei BES, tenutosi a Como presso l'ISIS Da Vinci-Ripamonti il 20 febbraio 2014.
Decreto Legislativo 66/2017 e collaborazione interistituzionaleLuca Salvini - MI
Incontro sullo stato di attuazione del DLgs 13/04/2017, n. 66. Pontassieve, 25 giugno 2019, sala consiliare. Enti locali e Istituti scolastici dell'ambito 5 della provincia di Firenze. Dirigente tecnico Luca Salvini.
L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
Fragilità e vulnerabilità - Fabrizio Giunco, Don GnocchiUneba
Condivisione di termini e significati nell'ambito della salute e del benessere - Relazione al convegno Uneba sulla disabilità di novembre 2018 www.uneba.org/tag/convegno-torino
L’ICF propone un modello concettuale che enfatizza la nozione «universale» di funzionamento come fondamento dello stato di salute. Le persone con menomazioni possono trovare nel proprio ambiente sostegno oppure barriere. Questa interazione con l’ambiente, più ancora della diagnosi, è talvolta centrale per capire quali opportunità la persona potrà avere a disposizione per «fiorire», come scrivono, con una bella espressione i teorici della «capability».
L’ICF – CY ha un’applicazione universale: riguarda tutte le persone, non solo quelle con disabilità, perché considera il funzionamento umano e le sue restrizioni. Si riferisce a tutti gli aspetti della salute dell’uomo.
I bambini della Scuola Primaria di S. Giorgio C. festeggiano il termine della scuola con canti, pizza, giochi e una lunga passeggiata al santuario di Misobolo
La giornata scolastica inizia allegramente: pagliacci, giocolieri e trampolieri accompagnano i bambini della Scuola Primaria di S. GIORGIO C. passeggiando tra le coloratissime bancarelle del mercato
http://www.circolodidatticosangiorgio.gov.it
Gli alunni della Scuola Primaria di S. Giorgio C. sotto la direzione di Cristiana e Filippo Arri partecipano allo spettacolo natalizio allestito per le vie del paese
Una nuova biblioteca scolastica per S. Giorgio C.SCUOLAPR
I bambini della Scuola Primaria di S. Giorgio C. partecipano attivamente al trasferimento della biblioteca nella nuova sede presso la Direzione Didattica
1. CIRCOLO DIDATTICO DI SAN GIORGIO CANAVESE
Via Piave 21 – 10090 San Giorgio Canavese
Tel 0124 32220 - Fax 0124 450423 e-mail dd.sangiorgio@canavese.it
Sito web: www.circolodidatticosangiorgio.it
Classificazione Internazionale del
Funzionamento,
della Disabilità e della Salute
San Giorgio C.se, 11 giugno 2014
2. La sigla sta per
“Classificazione Internazionale del
Funzionamento, della Disabilità e della Salute”
3. L’ICF è uno strumento messo a punto, nel 2001,
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
per ottenere una classificazione sistemica che
descriva le modificazioni dello stato di salute di una
persona.
4. Concetto di salute secondo
l’OMS
La
è uno stato di completo benessere fisico,
mentale e sociale e non semplicemente l’assenza
di malattia e di infermità.
5.
6. La classificazione ICIDH (International
Classification of Impairments Disabilities and
Handicaps) del 1980 dell'OMS distingueva tra:
MENOMAZION
E
DISABILITÀ
HANDICAP
7. Art. 3 della legge 104/92
“È una persona handicappata colui che presenta una
minorazione fisica, psichica, o sensoriale, stabilizzata
o progressiva, che è causa di problemi di
apprendimento, di relazione e di integrazione
lavorativa e tale da determinare un processo di
svantaggio sociale o di emarginazione”
8.
9. Il concetto di disabilità cambia e secondo la nuova
classificazione identifica le difficoltà di funzionamento
della persona sia a livello personale che nella
partecipazione sociale.
In questa classificazione i fattori biomedici e
patologici non sono gli unici presi in considerazione,
ma si considera anche l'interazione sociale.
10.
11.
12. La condizione di salute è la risultante dell’interazione
tra aspetti biomedici e psicologici della persona
(funzioni e strutture corporee), aspetti sociali
(attività e tipo di partecipazione svolte nella
quotidianità) e fattori contesto (fattori ambientali e
personali).
13. La disabilità non è più vista come una condizione
immutabile e indipendente dall'ambiente.
Viene definita come la conseguenza o il risultato di
una complessa relazione tra la condizione di salute di
un individuo e i fattori personali e ambientali che
rappresentano le circostanze in cui vive l'individuo.
14. A causa di questa relazione, ambienti diversi possono
avere un impatto molto diverso sullo stesso individuo
con una certa condizione di salute.
Un ambiente con barriere, o senza facilitatori,
limiterà la performance dell'individuo;
altri ambienti tenderanno a favorirla.
15. Convenzione ONU per
i Diritti delle Persone con
Disabilità
“Le disabilità sono il risultato dell’interazione tra le
persone colpite da menomazioni fisiche e psichiche, gli
ostacoli posti dall’ambiente e i comportamenti degli altri
che impediscono una effettiva e piena integrazione
sociale sulla base di un principio di eguaglianza tra gli
uomini”.
16. Il modello (antropologico) bio-psico-sociale propone
quindi una concezione di salute universale ed
egualitaria, individuando la disabilità come una
situazione particolare di questa: «una condizione che
ognuno può sperimentare durante la propria vita»
(Leonardi, 2005)
19. È stata realizzata nel 2007 dall’OMS per
documentare le caratteristiche dello sviluppo dei
bambini e degli adolescenti fino all’età di 18 anni e
l’influenza dell’ambiente circostante.
20. L’ICF è uno strumento che
classifica la salute e gli stati di
salute ad essa correlati.
NON è strumento di valutazione
o di misurazione!!
NON classifica le persone!!
21. L’ICF-CY a scuola
L’ICF permette l’elaborazione di:
• Profilo Descrittivo di Funzionamento
dell’alunno
• PEI – Progetto di vita secondo il modello ICF
• PDP secondo il modello dell’ICF
22. La DGR Piemonte n. 34/2010
• ridefinisce il percorso certificatorio;
• ingloba Diagnosi Funzionale (DF) e Profilo
Dinamico Funzionale (PDF) con il Profilo
Descrittivo di Funzionamento dell’ICF;
• prevede un Progetto Multidisciplinare quale
base per redigere il PEI.
23. PROFILO DESCRITTIVO DI
FUNZIONAMENTO
È in sintesi la descrizione di quello che il bambino è
grado di fare nei vari momenti della vita quotidiana,
tenendo in considerazione gli ostacoli che incontra
e gli aiuti che riceve.
24.
25. La “Famiglia” di Classificazioni Internazionali dell’OMS
fornisce un modello di riferimento e usa un linguaggio
standardizzato che permette la comunicazione relativa a
salute, cura e assistenza sanitaria in tutto il mondo.
26. Le condizioni di salute come le malattie, i disturbi e le
lesioni vengono classificate principalmente nell’ICD-10.
www.reteclassificazioni.
• F80 – Disturbi evolutivi specifici
dell’eloquio e del linguaggio
• F81 – Disturbi evolutivi specifici delle
abilità scolastiche
• F82 – Disturbo evolutivo specifico
della funzione motoria
• F81.0 – Disturbo specifico della lettura
• F81.1 – Disturbo specifico della
compitazione
• F81.2 – Disturbo specifico delle abilità
aritmetiche
• F81.3 – Disturbi misti delle abilità
scolastiche
• ecc.
www.openicf.it
27. La bambina presenta scarso
orientamento temporale: non conosce
ancora bene i giorni della settimana e
non sa collocare correttamente le
esperienze fatte dal punto di vista
temporale
b1140.2
Non è in grado di riconoscere tutti i
grafemi e fatica a leggere le sillabe
semplici
d1400.223
e330+1
e310+2
Non è in grado di esporre a livello
verbale fatti o esperienze vissute
utilizzando elementi causali,
temporali e spaziali
d330.223
e330+1
e310+2
e355+1
28.
29.
30. IL PROGETTO
MULTIDISCIPLINARE
Definisce in linea generale gli obiettivi e le risorse
necessarie per gli interventi previsti.
31. Acquisire le abilità di scrittura, lettura e calcolo:
d1400.223 d1451.223 d1500.223
40. Nell'ICF-CY vengono classificate
Funzioni Corporee = b
Strutture Corporee = s
Attività e partecipazione = d
Fattori Ambientali = e
che limitano o facilitano il funzionamento di bambini e
adolescenti nelle varie situazioni di vita.
43. IL LINGUAGGIO ICF
Capitolo 1 TERMINE DI PRIMO LIVELLO
APPRENDIMENTO E APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE
Questo capitolo riguarda l’apprendimento, l’applicazione delle conoscenze
acquisite, il pensare, il risolvere problemi e il prendere decisioni.
Apprendimento di base (d130 - d159) NOME DEL BLOCCO
CODICE
d140 Imparare a leggere TERMINE DI
SECONDO LIVELLO
Sviluppare la capacità di leggere del materiale scritto (incluso il Braille e altri
simboli), fluentemente e con accuratezza, come riconoscere caratteri e alfabeti,
pronunciare le parole correttamente e comprendere parole e frasi.
DEFINIZIONE
44. CODIFICA con ICF
d 1 40 0 . 3 3 3
d COMPONENTE: Attività e partecipazione
1 CAPITOLO: Apprendimento e applicazione
delle conoscenze
40 CATEGORIA: Imparare a leggere
0 SOTTO – CATEGORIA : Acquisire le abilità di
riconoscimento di simboli, quali figure, icone,
ecc.
45. QUALIFICATORI
Funzioni corporee
(b)
PRIMO
qualificatore
Gravità della
menomazione
Strutture corporee
(s)
PRIMO
qualificatore
Gravità della
menomazione
SECONDO
qualificatore
Natura della
menomazione
Terzo
qualificatore
Localizzazione della
menomazione
Attività e
partecipazione (d)
PRIMO
qualificatore
Performance
SECONDO
qualificatore
Performance 1
(solo in Piemonte)
Terzo
qualificatore
Capacità
Fattori Ambientali
(e)
PRIMO
qualificatore
Barriera o Facilitatore
46. QUALIFICATORI:
Gravità della menomazione
xxx.0 NESSUNA menomazione (assente,
trascurabile…)
xxx.1 menomazione LIEVE (leggera, piccola…)
xxx.2 menomazione MEDIA (moderata, discreta…)
xxx.3 menomazione GRAVE (notevole, estrema…)
xxx.4 menomazione COMPLETA (totale…)
xxx.8 non specificato
xxx.9 non applicabile
47. QUALIFICATORI:
Natura della menomazione
0 nessun cambiamento nella struttura
1 assenza totale
2 assenza parziale
3 parte in eccesso
4 dimensioni anormali
5 discontinuità
48. QUALIFICATORI:
Localizzazione della
0 Più di unamreegnioonme azione
1 Destra
2 Sinistra
3 Entrambi i lati
4 Frontale
5 Dorsale
6 Prossimale
7 Distale
8 Non specificato
9 Non applicabile
49. QUALIFICATORI:
Performance e Capacità
Performance ciò che una persona fa con
l’influenza dei fattori ambientali (cose e persone).
Performance 1 ciò che una persona fa con
l’influenza dei fattori ambientali riferiti alle sole cose e
non alle persone.
Capacità ciò che una persona sa fare di suo,
senza l’aiuto di cose e persone.