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2.2 I prodotti ittici
Pag. 58
Aspetti generali: prodotti ittici
 Prodotti ittici: carni e altre parti commestibili degli
animali acquatici ottenuti con l’attività della pesca o
dell’acquacoltura (in mare o in acque dolci)
 Acquacoltura: allevamento di organismi acquatici
destinati al consumo umano
 intensiva  sono nutriti con mangime artificiale
 estensiva  crescono con le risorse fornite dall’ambiente
 semiestensiva  forma di allevamento misto
 I prodotti ittici appartengono ai seguenti gruppi
zoologici:
 pesci
 molluschi
 crostacei
 echinodermi
Pag. 59
Etichetta dei prodotti ittici
Pag. 60/1
I pesci
 Sono vertebrati acquatici che respirano per mezzo di
branchie, si muovono per mezzo di pinne e hanno il
corpo ricoperto di squame (la ganoina è la sostanza
che conferisce lucentezza)
Pag. 60/2
I pesci: classificazione
 In base al tipo di scheletro si distinguono in:
 pesci cartilaginei (ad es. squali, razze)
 pesci ossei (ad es. trota, sardina)
 In base al contenuto di grassi si distinguono in:
 pesci magrissimi (grassi < 1%), ad es. merluzzo, scorfano
 pesci magri (grassi 1-3%), ad es. palombo, rombo
 pesci semigrassi (grassi 3-10%), ad es. tonno, sardina
 pesci grassi (grassi > 10%), ad es. anguilla, aringa
 In base all’ambiente in cui vivono si distinguono in:
 pesci di mare, ad es. orata, nasello
 pesci di acqua dolce, ad es. trota, luccio
 pesci diadromi, ad es. salmone, storione
Pag. 61
Valore nutritivo dei pesci
 acqua (60-80%)
 proteine (15-22%) ad alto valore biologico
 lipidi (0,5-17) ricchi di acidi grassi polinsaturi (omega 3)
e fosfolipidi, tranne per qualche eccezione scarseggia il
colesterolo
 vitamine del gruppo B (B1, B2, PP, B12) e vitamine A e D
(quest’ultime nel fegato dei pesci magri)
 sali minerali: Ca, P, I
La digeribilità dei pesci è molto elevata
Il pesce è un alimento con funzione plastica
Pag. 62/1
I molluschi
 Sono invertebrati con corpo molle, non segmentato e
sprovvisto di appendici articolate
 Il corpo può essere protetto da una conchiglia interna o
esterna
 I molluschi acquatici respirano per mezzo di branchie
 Si classificano in:
 lamellibranchi  branchie lamellari, ad es. cozze
 gasteropodi  capo fornito di tentacoli e piede ventrale,
ad es. patelle
 cefalopodi  capo voluminoso circondato da tentacoli
(ottopodi: polpo; decapodi: seppia)
Pag. 62/2
Valore nutritivo dei molluschi
 La composizione chimica
dei molluschi è simile a quella
dei pesci magri:
 proteine ad elevato valore biologico
 scarsa quantità di grassi ma
significative quantità di colesterolo
 Cozze e ostriche contengono
rilevanti quantità di ferro
 Discrete quantità di tessuto
connettivo  minore digeribilità
rispetto ai pesci
Pag. 63/1
I crostacei
 Sono invertebrati acquatici provvisti di branchie, con due
paia di antenne, corpo segmentato e ricoperto da un
tegumento (carapace), nel quale si distinguono:
 il cefalotorace
 l’addome
 Si classificano in:
 macruri  addome allungato, ad es. gamberi
 brachiuri  addome corto, ad es. granchi
 stomatopodi  corpo allungato e parzialmente coperto dal
carapace, ad es. canocchia
Pag. 63/2
Valore nutritivo dei crostacei
 È simile a quello dei molluschi
 Le proteine sono ad alto valore biologico
 Scarse sono le quantità di grassi, ma è significativa la
quota di colesterolo (superiore a quella dei molluschi)
 La carne è tenera e la digeribilità è buona
Pag. 63/3
Gli echinodermi
 Sono invertebrati marini, a simmetria pentaraggiata,
provvisti di uno scheletro calcareo formato da piastre, di
solito sormontate da aculei
 Presentano scarso valore gastronomico
 Dei ricci di mare si consumano soltanto le gonadi,
caratterizzate da un tipico colore arancione
Pag. 64/1
La freschezza dei prodotti ittici
 Prodotto fresco = prodotto appena pescato
 I prodotti ittici sono altamente deperibili
 In base alla freschezza, la normativa distingue le
seguenti categorie commerciali:
 categoria extra:
prodotto freschissimo
 categoria A:
prodotto fresco
 categoria B:
pesce meno fresco
ma ancora commestibile
 non ammesso
Pag. 64/2
La freschezza dei pesci
 Il rigor mortis e la frollatura sono fenomeni molto rapidi
(5-30 ore)
 Il pH si abbassa di poco
 Gli enzimi dei microrganismi degradano velocemente i
composti azotati  “odore di pesce andato a male”
Pag. 65
Freschezza dei molluschi e crostacei
 Bivalvi:
 se commercializzati freschi devono essere venduti vivi e vitali
 devono provenire da un centro di depurazione autorizzato
 devono essere venduti confezionati
 Cefalopodi:
 pigmentazione della pelle viva
 tentacoli resistenti alla trazione
 Gasteropodi:
 se commercializzati freschi devono essere vivi e vitali
 Crostacei:
 colore del carapace intenso
 occhio nero lucente
 odore di mare
Pag. 66
La conservazione dei prodotti ittici
 Refrigerazione:
 inizia nel peschereccio
 in celle frigorifere (~ 0 °C) o mediante ghiacciatura
 Congelamento:
 si esegue sulla nave o a terra
 si conservano 9-12 mesi
(pesci magri) oppure 4-6 mesi
(pesci grassi)
 i surgelati devono mantenersi
a temperatura < 18 °C
 Salagione:
 di solito si effettua a secco
Pag. 67
La conservazione dei prodotti ittici
 Essiccazione:
 può eseguirsi con
metodi naturali
(sole + aria) o in
impianti industriali
 Affumicamento:
 con fumo di legni
pregiati
 si applicano anche
altre tecniche di
conservazione
 Sterilizzazione e
inscatolamento:
preparazione del pesce
↓
cottura o precottura
↓
inscatolamento
↓
addizione del liquido di governo
↓
aggraffatura e sterilizzazione
↓
raffreddamento e stoccaggio
Pag. 68
Rischi sanitari dei prodotti della pesca
 Inquinanti ambientali (ad es. il mercurio presente in
maggiori quantità nei pesci di grossa taglia dovuto al
bioaccumulo)
 Microrganismi patogeni (salmonelle, clostridi,
stafilococchi, ecc.)
 Istamina  si forma per
azione microbica durante
i processi di alterazione
dei pesci
 Parassitosi
(ad es. l’anisakiasi)
 Biotossine
(ad es. tetrodotossina
del pesce palla)
Pag. 69
Cottura dei prodotti ittici
 La cottura è sempre consigliata  l’alta temperatura
uccide i microrganismi e distrugge le tossine termolabili
 I pesci presentano scarse quantità di tessuto connettivo
 occorrono tempi brevi di cottura per evitare lo
sfaldamento dei tessuti
 Per i molluschi bivalvi  la cottura non deve essere
troppo prolungata per evitare che diventino “gommosi”
 Per favorire la coagulazione delle proteine dei prodotti
ittici è opportuno acidulare la preparazione

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  • 1. 2.2 I prodotti ittici
  • 2. Pag. 58 Aspetti generali: prodotti ittici  Prodotti ittici: carni e altre parti commestibili degli animali acquatici ottenuti con l’attività della pesca o dell’acquacoltura (in mare o in acque dolci)  Acquacoltura: allevamento di organismi acquatici destinati al consumo umano  intensiva  sono nutriti con mangime artificiale  estensiva  crescono con le risorse fornite dall’ambiente  semiestensiva  forma di allevamento misto  I prodotti ittici appartengono ai seguenti gruppi zoologici:  pesci  molluschi  crostacei  echinodermi
  • 3. Pag. 59 Etichetta dei prodotti ittici
  • 4. Pag. 60/1 I pesci  Sono vertebrati acquatici che respirano per mezzo di branchie, si muovono per mezzo di pinne e hanno il corpo ricoperto di squame (la ganoina è la sostanza che conferisce lucentezza)
  • 5. Pag. 60/2 I pesci: classificazione  In base al tipo di scheletro si distinguono in:  pesci cartilaginei (ad es. squali, razze)  pesci ossei (ad es. trota, sardina)  In base al contenuto di grassi si distinguono in:  pesci magrissimi (grassi < 1%), ad es. merluzzo, scorfano  pesci magri (grassi 1-3%), ad es. palombo, rombo  pesci semigrassi (grassi 3-10%), ad es. tonno, sardina  pesci grassi (grassi > 10%), ad es. anguilla, aringa  In base all’ambiente in cui vivono si distinguono in:  pesci di mare, ad es. orata, nasello  pesci di acqua dolce, ad es. trota, luccio  pesci diadromi, ad es. salmone, storione
  • 6. Pag. 61 Valore nutritivo dei pesci  acqua (60-80%)  proteine (15-22%) ad alto valore biologico  lipidi (0,5-17) ricchi di acidi grassi polinsaturi (omega 3) e fosfolipidi, tranne per qualche eccezione scarseggia il colesterolo  vitamine del gruppo B (B1, B2, PP, B12) e vitamine A e D (quest’ultime nel fegato dei pesci magri)  sali minerali: Ca, P, I La digeribilità dei pesci è molto elevata Il pesce è un alimento con funzione plastica
  • 7. Pag. 62/1 I molluschi  Sono invertebrati con corpo molle, non segmentato e sprovvisto di appendici articolate  Il corpo può essere protetto da una conchiglia interna o esterna  I molluschi acquatici respirano per mezzo di branchie  Si classificano in:  lamellibranchi  branchie lamellari, ad es. cozze  gasteropodi  capo fornito di tentacoli e piede ventrale, ad es. patelle  cefalopodi  capo voluminoso circondato da tentacoli (ottopodi: polpo; decapodi: seppia)
  • 8. Pag. 62/2 Valore nutritivo dei molluschi  La composizione chimica dei molluschi è simile a quella dei pesci magri:  proteine ad elevato valore biologico  scarsa quantità di grassi ma significative quantità di colesterolo  Cozze e ostriche contengono rilevanti quantità di ferro  Discrete quantità di tessuto connettivo  minore digeribilità rispetto ai pesci
  • 9. Pag. 63/1 I crostacei  Sono invertebrati acquatici provvisti di branchie, con due paia di antenne, corpo segmentato e ricoperto da un tegumento (carapace), nel quale si distinguono:  il cefalotorace  l’addome  Si classificano in:  macruri  addome allungato, ad es. gamberi  brachiuri  addome corto, ad es. granchi  stomatopodi  corpo allungato e parzialmente coperto dal carapace, ad es. canocchia
  • 10. Pag. 63/2 Valore nutritivo dei crostacei  È simile a quello dei molluschi  Le proteine sono ad alto valore biologico  Scarse sono le quantità di grassi, ma è significativa la quota di colesterolo (superiore a quella dei molluschi)  La carne è tenera e la digeribilità è buona
  • 11. Pag. 63/3 Gli echinodermi  Sono invertebrati marini, a simmetria pentaraggiata, provvisti di uno scheletro calcareo formato da piastre, di solito sormontate da aculei  Presentano scarso valore gastronomico  Dei ricci di mare si consumano soltanto le gonadi, caratterizzate da un tipico colore arancione
  • 12. Pag. 64/1 La freschezza dei prodotti ittici  Prodotto fresco = prodotto appena pescato  I prodotti ittici sono altamente deperibili  In base alla freschezza, la normativa distingue le seguenti categorie commerciali:  categoria extra: prodotto freschissimo  categoria A: prodotto fresco  categoria B: pesce meno fresco ma ancora commestibile  non ammesso
  • 13. Pag. 64/2 La freschezza dei pesci  Il rigor mortis e la frollatura sono fenomeni molto rapidi (5-30 ore)  Il pH si abbassa di poco  Gli enzimi dei microrganismi degradano velocemente i composti azotati  “odore di pesce andato a male”
  • 14. Pag. 65 Freschezza dei molluschi e crostacei  Bivalvi:  se commercializzati freschi devono essere venduti vivi e vitali  devono provenire da un centro di depurazione autorizzato  devono essere venduti confezionati  Cefalopodi:  pigmentazione della pelle viva  tentacoli resistenti alla trazione  Gasteropodi:  se commercializzati freschi devono essere vivi e vitali  Crostacei:  colore del carapace intenso  occhio nero lucente  odore di mare
  • 15. Pag. 66 La conservazione dei prodotti ittici  Refrigerazione:  inizia nel peschereccio  in celle frigorifere (~ 0 °C) o mediante ghiacciatura  Congelamento:  si esegue sulla nave o a terra  si conservano 9-12 mesi (pesci magri) oppure 4-6 mesi (pesci grassi)  i surgelati devono mantenersi a temperatura < 18 °C  Salagione:  di solito si effettua a secco
  • 16. Pag. 67 La conservazione dei prodotti ittici  Essiccazione:  può eseguirsi con metodi naturali (sole + aria) o in impianti industriali  Affumicamento:  con fumo di legni pregiati  si applicano anche altre tecniche di conservazione  Sterilizzazione e inscatolamento: preparazione del pesce ↓ cottura o precottura ↓ inscatolamento ↓ addizione del liquido di governo ↓ aggraffatura e sterilizzazione ↓ raffreddamento e stoccaggio
  • 17. Pag. 68 Rischi sanitari dei prodotti della pesca  Inquinanti ambientali (ad es. il mercurio presente in maggiori quantità nei pesci di grossa taglia dovuto al bioaccumulo)  Microrganismi patogeni (salmonelle, clostridi, stafilococchi, ecc.)  Istamina  si forma per azione microbica durante i processi di alterazione dei pesci  Parassitosi (ad es. l’anisakiasi)  Biotossine (ad es. tetrodotossina del pesce palla)
  • 18. Pag. 69 Cottura dei prodotti ittici  La cottura è sempre consigliata  l’alta temperatura uccide i microrganismi e distrugge le tossine termolabili  I pesci presentano scarse quantità di tessuto connettivo  occorrono tempi brevi di cottura per evitare lo sfaldamento dei tessuti  Per i molluschi bivalvi  la cottura non deve essere troppo prolungata per evitare che diventino “gommosi”  Per favorire la coagulazione delle proteine dei prodotti ittici è opportuno acidulare la preparazione