AmbrosiaLab UniFe - Integratori gjav 2014 ita v02GJAV
Razionale scientifico a cura di AmbrosiaLab, SpinOff della facoltà di Farmacia dell'università di Ferrara.
Tra gli ingredienti caratterizzanti gli integratori GJAV® vi è pH alcalin®, una miscela di sali minerali specificamente studiata e realizzata per conferire ai prodotti la capacità di neutralizzare l’eccesso di acidità che si accumula nell’organismo, specialmente in seguito a prolungata e intensa l’attività sportiva o a causa di un’alimentazione sbilanciata. pH alcalin® contiene sali citrati (magnesio citrato, calcio citrato, potassio citrato) e potassio bicarbonato. Il bicarbonato è uno dei principali sistemi tamponanti fisiologici e fornisce una rapida e forte azione alcalinizzante.
Gli integratori GJAV® sono stati testati per valutarne la capacità alcalinizzante e per ciascuno è stato calcolato il PRAL (Potential Renal Acid Load - carico acido renale potenziale).
La capacità alcalinizzante è stata misurata secondo la procedura “Acid-Neutralizing Capacity” di USP XXIII, metodo ufficiale in vitro descritto nella Farmacopea Statunitense, che valuta la capacità di un prodotto di tamponare una soluzione acida: quanto più alto è il valore che si ottiene, tanto più efficace è il prodotto nel neutralizzare gli acidi. Il risultato è una misura diretta della quantità di basi presenti nel prodotto.
AmbrosiaLab UniFe - Integratori gjav 2014 ita v02GJAV
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Tra gli ingredienti caratterizzanti gli integratori GJAV® vi è pH alcalin®, una miscela di sali minerali specificamente studiata e realizzata per conferire ai prodotti la capacità di neutralizzare l’eccesso di acidità che si accumula nell’organismo, specialmente in seguito a prolungata e intensa l’attività sportiva o a causa di un’alimentazione sbilanciata. pH alcalin® contiene sali citrati (magnesio citrato, calcio citrato, potassio citrato) e potassio bicarbonato. Il bicarbonato è uno dei principali sistemi tamponanti fisiologici e fornisce una rapida e forte azione alcalinizzante.
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Fondamenti di biochimica dell'esercizio fisico
Michael E. Houston
http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/fondamenti-di-biochimica-dellesercizio-fisico
Révolution marathon - Maratona, nuove prospettive di allenamento
Veronique Billat
ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Corsa
ISBN: 9788860287144
PAGINE: 120
.
In questo denso e curatissimo manuale la professoressa Veronique Billat ha trasferito, da importante cultrice della materia quale è, e avvalendosi della preziosa opera di traduzione, revisione tecnica e adattamento del collega Stefano Lazzer, eccellenti indicazioni per un allenamento minimalista alla maratona. Ciò attraverso una tipologia di programmazione adattabile ad ogni età e ad ogni livello di performance e soprattutto nel rispetto di impegni quotidiani, già molto vincolanti negli ambiti professionali e familiari.
Una proposta di elevata qualità che analizza i principali aspetti fisiologici che intervengono nella preparazione fisica per la maratona. Realizzando un’analisi delle metodologie dell’allenamento per la maratona, da quelle più tradizionali a quelle più recenti, con lo scopo di proporre al lettore delle novità scientifiche che gli consentano di migliorare le prestazioni, sia esso un assiduo praticante o semplicemente appassionato, che cerca una soluzione per rendere possibile il correre e completare una maratona.
Strategie nutrizionali nella corsa gjav integratori ferraraGJAV
Sono disponibili sul sito internet www.gjav.net i contenuti relativi alla serata informativa sulle strategie nutrizionali e gli integratori per il recupero nella corsa.
Jacopo Zuffi, spiegherà come ottimizzare al meglio la performance fisica grazie all'utilizzo degli integratori energetici e salini.
L'ambiente straordinario (ipo-iperbarismo) e lo sport: doping?Pasquale Longobardi
Intervento di P. Longobardi sul tema del doping al corso di aggiornamento per medici dello sport organizzato dalla Associazione Medico sportiva di Parma
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Veronique Billat
ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Corsa
ISBN: 9788860287144
PAGINE: 120
.
In questo denso e curatissimo manuale la professoressa Veronique Billat ha trasferito, da importante cultrice della materia quale è, e avvalendosi della preziosa opera di traduzione, revisione tecnica e adattamento del collega Stefano Lazzer, eccellenti indicazioni per un allenamento minimalista alla maratona. Ciò attraverso una tipologia di programmazione adattabile ad ogni età e ad ogni livello di performance e soprattutto nel rispetto di impegni quotidiani, già molto vincolanti negli ambiti professionali e familiari.
Una proposta di elevata qualità che analizza i principali aspetti fisiologici che intervengono nella preparazione fisica per la maratona. Realizzando un’analisi delle metodologie dell’allenamento per la maratona, da quelle più tradizionali a quelle più recenti, con lo scopo di proporre al lettore delle novità scientifiche che gli consentano di migliorare le prestazioni, sia esso un assiduo praticante o semplicemente appassionato, che cerca una soluzione per rendere possibile il correre e completare una maratona.
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8. Allenamenti per la resistenza stimolano la trasformazione di
fibre muscolari, che per esempio convertono fibre IIA
(intermedie) in fibre I (lente) . In questo modo i muscoli saranno
più predisposti a prestazioni di lunga durata aumentando la loro
capacità di resistenza.
Invece la conversione di fibre I in fibre II , innescate
dall’esercizio fisico, è possibile solo in quantità limitate
FIBRE I FIBRE IIA
9.
10. Sistemi energetici
SISTEMA ANAEROBICO ALATTACIDO (dei FOSFAGENI)
E' basato sull'utilizzo dei fosfageni muscolari: fosfocreatina
(PC) e ATP. I fosfageni forniscono rapidamente energia, ma
causa la loro bassa concentrazione muscolare (4-6 mmoli/kg
ATP e 15-17 mmoli/kg PC), si esauriscono altrettanto
velocemente in pochi secondi.
11. SISTEMA ANAEROBICO LATTACIDO (Glicolisi Anaerobica)
E' l'idrolisi parziale del glucosio, che, in assenza d’O2, si arresta ad acido
lattico: quando l'utilizzo di tale sistema è protratto abbastanza a lungo,
l'acido lattico tende ad accumularsi e può causare fatica muscolare. Oltre
a quest’aspetto potenzialmente negativo, la glicolisi anaerobica è una via
metabolica a basso rendimento: infatti sono prodotte solo 2 moli d’ATP
per mole di glicogeno consumato.
L'utilizzo è massimo per i primi 90 secondi, e continua ad essere, insieme
al meccanismo aerobico, importante fonte d’energia per esercizi continui e
massimali sino a circa 3-4 minuti.
SISTEMI ENERGETICI
12. SISTEMA AEROBICO
Si basa sull'utilizzo dei substrati alimentari (carboidrati, lipidi e
proteine) metabolizzati in presenza di O2;
E’ un sistema a relativa bassa potenza, ma a grandissima capacità e
ottimo rendimento: vengono, infatti, prodotte ben 36/38 moli
d’ATP per mole di glicogeno consumato. Il tempo con cui il sistema
arriva alla massima potenza (VO2 max) è di circa 2-3 minuti:
carichi di lavoro intorno al 70% di tale intensità possono essere
sostenuti anche per diverse ore.
SISTEMI ENERGETICI
13. L’intensità e la durata dell’esercizio fisico determina
«l’arruolamento» dei vari tipi di fibra e il tasso di
produzione dell’ ATP
14. Fonti energetici nella contrazione
GLICOLISI ANAEROBICA
ATP GLICOLISI AEROBICA
(4-5nmol/mg prot) Beta-ossidazione
FosfoCreatina CP + ADP Creatina + ATP
2 ADP ATP + AMP
20. Disallineamento dei Sarcomeri
Contrariamente a quanto spesso
si afferma, l'acido lattico non è il
responsabile del dolore muscolare
avvertito il giorno seguente ad un
allenamento molto intenso.
Questo dolore è causato da
microlacerazioni muscolari che
originano processi infiammatori;
inoltre, vi è un incremento delle
attività ematiche e linfatiche che
aumentano la sensibilità nelle
zone muscolari maggiormente
sollecitate.
21. Come VIENE SMALTITO IL LATTATO ??
Il ciclo di Cori è il meccanismo
responsabile della conversione del
lattato in glucosio e avviene nel
fegato
Il lattato viene captato anche dal
miocardio e dalle fibre I
31. ENERGIA A BREVE TERMINE
IL SISTEMA ANAEROBICO
Esercizio intenso ma breve
32. ENERGIA A LUNGO TERMINE
-IL SISTEMA AEROBICO-
Maggior quantitativo di energia
Carboidrati > Trigliceridi
Sistema più lento nel produrre Energia
DEBITO DI OSSIGENO
33. DEBITO D’OSSIGENO
Esprime quantitativamente la differenza fra
l’ossigeno totale consumato durante l’esercizio e il
totale che sarebbe consumato con un metabolismo
aerobico a ritmo costante raggiunto sin dall’inizio
43. IPERTROFIA MUSCOLARE
(*) Le fibre interessate all’aumento di volume riguardano entrambi i tipi
(lente e rapide), ma l’aumento maggiore avviene a carico delle fibre
rapide (Fibre II)
Normalmente per ipertrofia si intende l’aumento più o meno evidente dei
diametri trasversi del muscolo.
48. 30 % GLICOLISI AEROBICA
ATP 70 % Beta-ossidazione
(4-5nmol/mg prot)
FosfoCreatina CP + ADP Creatina + ATP
2 ADP ATP + AMP
FONTI ENERGETICI nella CONTRAZIONE
49. GLICOLISI vs BETA-OSSIDAZIONE
GLICOLISI POCO
UTILIZZATA PERCHE’ GLI
ALTI LIVELLI DI ATP e
CITRATO RALLENTANO LA
GLICOLISI
IL MIOCARDIO CAPTA IL
LATTATO E LO CONVERTE
IN PIRUVATO