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STORIA
FAME
MALNUTRIZIONE
DATI
CAUSE
SPRECHI
GLOBALE LOCALE
AGRICOLTURA
INTENSIVA
AGRICOLTURA
BIOLOGICA
BIODIVERSITÀ
ALIMENTAZION
E
IDENTITÀ
DISFUNZIONI
MARKETING
“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”
ESPOSIZIONE UNIVERSALE è il nome generico che indica le grandi esposizioni
tenutesi fin dalla metà del XIX secolo: «Un'esposizione è universale quando mostra i
metodi utilizzati e i progressi raggiunti, o che devono essere raggiunti, in numerosi rami
dell'attività umana... »
Le Esposizioni nascono sull’onda dell’entusiasmo per i
progressi tecnico-scientifici, in piena Rivoluzione
Industriale
È il MITO DEL PROGRESSO, positivo e inarrestabile,
una vera e propria utopia (fiducia cieca nel
miglioramento dell’umanità attraverso le innovazioni
tecnico-scientifiche)
Ma alcuni eventi storici impongono una NUOVA
CONSAPEVOLEZZA: la Scienza e la Tecnica possono
generare disastri e distruzioni inimmaginabili: le due
Guerre Mondiali, la bomba atomica,
le camere a gas, l’inquinamento,
i disastri ambientali …
Così cambia il paradigma:
IL PROGRESSO DEVE ESSERE ARMONIOSO, LO SVILUPPO SOSTENIBILE
La Prima guerra mondiale interruppe questo ciclo di
manifestazioni caratterizzate dalla fiducia nel
progresso.
Dopo le due guerre mondiali le esposizioni
riprenderanno il loro corso ma senza più quel significato
PROGRESSO
IRRESISTIBILE
SVILUPPO
SOSTENIBILE
dal
allo
Crystal Palace - Londra 1851
Tour Eiffel - Parigi 1889
Acquario Civico-
Milano 1906
E.U.R - Roma 1942
Atomium
-
Bruxelles
1958
Space Needle - Seattle 1962
Acquario - Genova 1992
Il 1851: prima Esposizione
Universale a Londra
realizzazione del Palazzo di
Cristallo (Crystal Palace).
a Parigi, l'Esposizione Universale del 1889 doveva
diventare il simbolo dell'apoteosi dell'architettura
metallica per merito di due opere eccezionali: la
Galleria delle macchine e la Torre Eiffel
I modelli esposti durante l’Expo di
Milano del 1906
EXPO SHANGHAI
2010
Better city, better life
la qualità della vita
in ambito urbano
“Nutrire il Pianeta,
energia per la Vita”
1942 L’Italia progetta una esposizione
internazionale che non ha luogo ma
lascia una traccia indelebile nella città di
Roma, per la quale si pianifica il
quartiere dell’EUR.
Esposizione Universale che non si svolse mai
a causa della seconda guerra mondiale
FAME
MALNUTRIZIONE
La mappa della fame nel mondo - Le proporzioni delle persone sottonutriteLa mappa della fame nel mondo - Le proporzioni delle persone sottonutrite
circa 825 milioni di persone nel mondo soffrono per fame e malnutrizione
circa 24.000 persone muoiono ogni giorno per fame o cause ad essa correlate
secondo gli ultimi dati diffusi dalla FAO, un bambino ogni otto secondi
Conseguenze della fame. Un'alimentazione insufficiente porta a: dimagrimento, apatia, debolezza
muscolare, depressione del sistema nervoso, minor resistenza alle malattie, invecchiamento
precoce, morte per inedia.
Nel nostro Paese ogni famiglia butta in
media circa 200 grammi di cibo la
settimana.
1,2 milioni di tonnellate di derrate che
rimangono sui campi
oltre 2 milioni di tonnellate di cibo
dall’industria agro-alimentare e più di
300mila tonnellate dalla distribuzione.
SPRECO
Ci sono però delle piccole azioni
quotidiane che noi – cittadini e
consumatori – possiamo mettere
in atto per contribuire a ridurre il
nostro spreco alimentare e di
conseguenza la nostra impronta
ecologica come:
• fare la lista della spesa e
comprare solo quanto
necessario;
•comprare se possibile da
produttori locali;
•scegliere prodotti di stagione;
•usare meno trasformati e più
ingredienti;
•imparare a cucinare con quello
che c’è, usando avanzi e scarti
•non servire porzioni eccessive!
Articolo 25
1. Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita
sufficiente a garantire la salute e il benessere
proprio e della sua famiglia, con particolare
riguardo all'alimentazione, al vestiario,
all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi
sociali necessari, ed ha diritto alla sicurezza in
caso di disoccupazione, malattia, invalidità
vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di
perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze
indipendenti dalla sua volontà.
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite
10 Dicembre 1948
GLOBALE LOCALE
AGRICOLTUR
A INTENSIVA
AGRICOLTURA
BIOLOGICA
BIODIVERSITÀ
La
globalizzazione
è un processo
attraverso il quale
mercati,
produzioni,
merci, consumi e
anche modi di
vivere e di
pensare
divengono
connessi su
scala mondiale,
grazie ad un
continuo flusso di
scambi che li
rende
interdipendenti
e tende a
unificarli.
globalizzazione
biodiversità
nel Cinquecento lo sviluppo del commercio internazionale e dei trasporti consente
all’Europa di disporre di alimenti che non può produrre
nell’Ottocento c’è una vera e propria rivoluzione in campo alimentare grazie ai progressi
nella conservazione e nell’inscatolamento, oltre all’ introduzione dei concimi chimici e
degli antiparassitari, che consentono un notevole aumento della produttività dei terreni
La differenziazione locale si attenua, “da una società della scarsità si approda ad una
società dell’abbondanza”
Con gli anni cinquanta, settanta e ottanta si assiste alla globalizzazione dei consumi,
per cui i comportamenti sono sempre meno caratterizzati dalle tradizioni locali.
è la numerosissima varietà di forme di vita (piante e animali) che popolano la
Terra
da essa ipendiamo da essa per il cibo, per le sostanze curative come i farmaci,
per l’acqua, per l’energia …
oggi è sempre più minacciata dalla pressione esercitata dall’uomo
La FAO (Food and Agriculture Organization) ha calcolato che dal 1900
ad oggi circa il 75% della diversità genetica mondiale delle colture agricole
è andata persa.
Le GRANDI AZIENDE MULTINAZIONALI che dominano la
produzione, il commercio e la distribuzione a livello globale,
utilizzano l’agricoltura industriale (intensiva), riducono la
biodiversità (monocolture, pressione sull’ambiente,
omologazione dei prodotti) e impediscono ai piccoli
produttori locali di competere ad armi pari
L’agricoltura moderna, figlia della rivoluzione verde, è caratterizzata dai seguenti
fattori :
-Meccanizzazione: grazie all’impiego di macchinari in agricoltura la produzione è
aumentata moltissimo
-Uso di fertilizzanti: grazie ai fertilizzanti anche la produttività è aumentata,
l’uso di sostanze chimiche di sintesi umenta la velocità di crescita delle piante.
-Selezione delle piante coltivate sono state selezionate piante sempre più
produttive e capaci di assorbire crescenti quantità di fertilizzanti.
- Protezione dei raccolti Per impedire che proliferino insetti dannosi per le
coltivazioni, funghi, batteri o virus, gli agricoltori fanno uso di pesticidi e
diserbanti.
-Specializzazione delle aree: oggi nel mondo determinate aree sono
specializzate nella produzione di alcuni prodotti: cereali, bestiame, vite, frutta e
verdura. non preoccuparsi di produrre tutto ciò che serve alla comunità, visto
che è possibile reperirla sul mercato!
L’agricoltura sostenibile nasce in risposta ai problemi ambientali provocati dalla “rivoluzione verde” e
dai suoi metodi produttivi ad alto impatto ambientale (intenso utilizzo di acqua, di pesticidi e fertilizzanti
chimici).Coltivare in modo sostenibile significa promuovere la biodiversità, tutelare l’ambiente,
prediligere le produzioni locali, garantire il rispetto dei diritti umani dei lavoratori, tutelare le comunità e
assicurare la sostenibilità economica del sistema agricolo senza dimenticare i piccoli produttori. Per poter
arginare gli impatti ambientali delle moderne produzioni agricole e per poter quindi rendere l’agricoltura
più sostenibile, una delle soluzioni adottate è il ritorno ai tradizionali metodi di coltivazione del passato,
come, ad esempio, l’agricoltura integrata, l’agricoltura biodinamica e l’AGRICOLTURA BIOLOGICA = il
metodo di produzione biologico rispetta l’ambiente perché non ricorre a prodotti chimici di sintesi, come
pesticidi e fertilizzanti, bensì, contro i parassiti, usa prodotti di origine naturale (rame, zolfo, estratti di
piante) e, per fertilizzare il terreno, utilizza concimi naturali.
Si sta diffondendo in questi ultimi tempi il concetto di food and wine a Km 0. Ovvero la possibilità
di consumare prodotti alimentari provenienti da un territorio il più possibile vicino alla residenza del
consumatore.
La filosofia di questo nuovo modo di fare acquisti, risponde innanzitutto alla necessità di
valorizzare i prodotti del territorio, rispettandone la stagionalità, inquinando meno e legando i
prodotti al territorio e ai suoi diretti produttori
FOOD AND WINE A KM 0
SLOW FOOD
Un’ associazione internazionale impegnata
a ridare valore al cibo, nel rispetto di chi
produce, in armonia con ambiente ed
ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono
custodi territori e tradizioni locali
GLOCALE
Il globale ed il locale possono essere visti come i due lati della stessa medaglia. La
glocalizzazione ritiene che il fondamento della società in ogni epoca è stata ed è la
comunità locale, dalla relazione degli individui, organizzati in gruppi sempre più allargati,
presenti su un territorio.La glocalizzazione pone al centro della sua "ilosofia, l'individuo, la
persona umana, il patrimonio locale della persona e del gruppo di appartenenza
ALIMENTAZIONE
IDENTITÀ
DISFUNZIONI
MARKETING
L’identità sociale è sempre in qualche modo stata legata al cibo, all’alimentazione. Nella
storia le diverse classi sociali hanno avuto sempre possibilità alimentari diverse, quindi
diete differenti. Oggi si assiste a un eccesso di questo fenomeno, a livello di identità
personale, “dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”, di cui si sono appropriati i mass-media.
Nella pubblicità, nei libri, in televione il tema del cibo è assai diffuso
Per un anno, il fotografoo Peter Menzel
decise di viaggiare per il mondo e
fotografare 30 famiglie di 24 paesi di tutto il
mondo. L’idea era di fotografare le famiglie
insieme al cibo che consumeranno nella
settimana e di annotare quanto costava il
cibo di ogni famiglia.
Il libro si chiama Hungry PlanetHungry Planet, e la verità è
che oltre alla qualità delle fotografie,
sorprendono molto le differenze tra un
paese e l’altro.
Guardate le foto e valutate i prodotti
alimentari, il numero dei componenti di
ogni famiglia e i prodotti che consumano...
È molto interessante!.
Germania : $500.07
USA (North Carolina ) : 346$
Giappone : $317.25
Italia (Sicilia) : $260.11
Gran Bretagna : $253.15
Kuwait: $221.45
Messico : $189.09
USA (California) $159.18
Cina : $155.06
Polonia : $151.27
Egitto : $68.53
Mongolia : $40.02
Ecuador : $31.55
Buthan : $5.03
Ciad : $1,62

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Expo 2015

  • 2. ESPOSIZIONE UNIVERSALE è il nome generico che indica le grandi esposizioni tenutesi fin dalla metà del XIX secolo: «Un'esposizione è universale quando mostra i metodi utilizzati e i progressi raggiunti, o che devono essere raggiunti, in numerosi rami dell'attività umana... » Le Esposizioni nascono sull’onda dell’entusiasmo per i progressi tecnico-scientifici, in piena Rivoluzione Industriale È il MITO DEL PROGRESSO, positivo e inarrestabile, una vera e propria utopia (fiducia cieca nel miglioramento dell’umanità attraverso le innovazioni tecnico-scientifiche) Ma alcuni eventi storici impongono una NUOVA CONSAPEVOLEZZA: la Scienza e la Tecnica possono generare disastri e distruzioni inimmaginabili: le due Guerre Mondiali, la bomba atomica, le camere a gas, l’inquinamento, i disastri ambientali … Così cambia il paradigma: IL PROGRESSO DEVE ESSERE ARMONIOSO, LO SVILUPPO SOSTENIBILE
  • 3. La Prima guerra mondiale interruppe questo ciclo di manifestazioni caratterizzate dalla fiducia nel progresso. Dopo le due guerre mondiali le esposizioni riprenderanno il loro corso ma senza più quel significato
  • 5. Crystal Palace - Londra 1851 Tour Eiffel - Parigi 1889 Acquario Civico- Milano 1906 E.U.R - Roma 1942 Atomium - Bruxelles 1958 Space Needle - Seattle 1962 Acquario - Genova 1992
  • 6. Il 1851: prima Esposizione Universale a Londra realizzazione del Palazzo di Cristallo (Crystal Palace). a Parigi, l'Esposizione Universale del 1889 doveva diventare il simbolo dell'apoteosi dell'architettura metallica per merito di due opere eccezionali: la Galleria delle macchine e la Torre Eiffel I modelli esposti durante l’Expo di Milano del 1906 EXPO SHANGHAI 2010 Better city, better life la qualità della vita in ambito urbano “Nutrire il Pianeta, energia per la Vita”
  • 7. 1942 L’Italia progetta una esposizione internazionale che non ha luogo ma lascia una traccia indelebile nella città di Roma, per la quale si pianifica il quartiere dell’EUR. Esposizione Universale che non si svolse mai a causa della seconda guerra mondiale
  • 8.
  • 9. FAME MALNUTRIZIONE La mappa della fame nel mondo - Le proporzioni delle persone sottonutriteLa mappa della fame nel mondo - Le proporzioni delle persone sottonutrite circa 825 milioni di persone nel mondo soffrono per fame e malnutrizione circa 24.000 persone muoiono ogni giorno per fame o cause ad essa correlate secondo gli ultimi dati diffusi dalla FAO, un bambino ogni otto secondi Conseguenze della fame. Un'alimentazione insufficiente porta a: dimagrimento, apatia, debolezza muscolare, depressione del sistema nervoso, minor resistenza alle malattie, invecchiamento precoce, morte per inedia.
  • 10.
  • 11. Nel nostro Paese ogni famiglia butta in media circa 200 grammi di cibo la settimana. 1,2 milioni di tonnellate di derrate che rimangono sui campi oltre 2 milioni di tonnellate di cibo dall’industria agro-alimentare e più di 300mila tonnellate dalla distribuzione. SPRECO
  • 12. Ci sono però delle piccole azioni quotidiane che noi – cittadini e consumatori – possiamo mettere in atto per contribuire a ridurre il nostro spreco alimentare e di conseguenza la nostra impronta ecologica come: • fare la lista della spesa e comprare solo quanto necessario; •comprare se possibile da produttori locali; •scegliere prodotti di stagione; •usare meno trasformati e più ingredienti; •imparare a cucinare con quello che c’è, usando avanzi e scarti •non servire porzioni eccessive!
  • 13.
  • 14. Articolo 25 1. Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari, ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà. Dichiarazione Universale dei Diritti Umani adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite 10 Dicembre 1948
  • 15. GLOBALE LOCALE AGRICOLTUR A INTENSIVA AGRICOLTURA BIOLOGICA BIODIVERSITÀ La globalizzazione è un processo attraverso il quale mercati, produzioni, merci, consumi e anche modi di vivere e di pensare divengono connessi su scala mondiale, grazie ad un continuo flusso di scambi che li rende interdipendenti e tende a unificarli.
  • 16. globalizzazione biodiversità nel Cinquecento lo sviluppo del commercio internazionale e dei trasporti consente all’Europa di disporre di alimenti che non può produrre nell’Ottocento c’è una vera e propria rivoluzione in campo alimentare grazie ai progressi nella conservazione e nell’inscatolamento, oltre all’ introduzione dei concimi chimici e degli antiparassitari, che consentono un notevole aumento della produttività dei terreni La differenziazione locale si attenua, “da una società della scarsità si approda ad una società dell’abbondanza” Con gli anni cinquanta, settanta e ottanta si assiste alla globalizzazione dei consumi, per cui i comportamenti sono sempre meno caratterizzati dalle tradizioni locali. è la numerosissima varietà di forme di vita (piante e animali) che popolano la Terra da essa ipendiamo da essa per il cibo, per le sostanze curative come i farmaci, per l’acqua, per l’energia … oggi è sempre più minacciata dalla pressione esercitata dall’uomo La FAO (Food and Agriculture Organization) ha calcolato che dal 1900 ad oggi circa il 75% della diversità genetica mondiale delle colture agricole è andata persa. Le GRANDI AZIENDE MULTINAZIONALI che dominano la produzione, il commercio e la distribuzione a livello globale, utilizzano l’agricoltura industriale (intensiva), riducono la biodiversità (monocolture, pressione sull’ambiente, omologazione dei prodotti) e impediscono ai piccoli produttori locali di competere ad armi pari
  • 17.
  • 18. L’agricoltura moderna, figlia della rivoluzione verde, è caratterizzata dai seguenti fattori : -Meccanizzazione: grazie all’impiego di macchinari in agricoltura la produzione è aumentata moltissimo -Uso di fertilizzanti: grazie ai fertilizzanti anche la produttività è aumentata, l’uso di sostanze chimiche di sintesi umenta la velocità di crescita delle piante. -Selezione delle piante coltivate sono state selezionate piante sempre più produttive e capaci di assorbire crescenti quantità di fertilizzanti. - Protezione dei raccolti Per impedire che proliferino insetti dannosi per le coltivazioni, funghi, batteri o virus, gli agricoltori fanno uso di pesticidi e diserbanti. -Specializzazione delle aree: oggi nel mondo determinate aree sono specializzate nella produzione di alcuni prodotti: cereali, bestiame, vite, frutta e verdura. non preoccuparsi di produrre tutto ciò che serve alla comunità, visto che è possibile reperirla sul mercato!
  • 19.
  • 20. L’agricoltura sostenibile nasce in risposta ai problemi ambientali provocati dalla “rivoluzione verde” e dai suoi metodi produttivi ad alto impatto ambientale (intenso utilizzo di acqua, di pesticidi e fertilizzanti chimici).Coltivare in modo sostenibile significa promuovere la biodiversità, tutelare l’ambiente, prediligere le produzioni locali, garantire il rispetto dei diritti umani dei lavoratori, tutelare le comunità e assicurare la sostenibilità economica del sistema agricolo senza dimenticare i piccoli produttori. Per poter arginare gli impatti ambientali delle moderne produzioni agricole e per poter quindi rendere l’agricoltura più sostenibile, una delle soluzioni adottate è il ritorno ai tradizionali metodi di coltivazione del passato, come, ad esempio, l’agricoltura integrata, l’agricoltura biodinamica e l’AGRICOLTURA BIOLOGICA = il metodo di produzione biologico rispetta l’ambiente perché non ricorre a prodotti chimici di sintesi, come pesticidi e fertilizzanti, bensì, contro i parassiti, usa prodotti di origine naturale (rame, zolfo, estratti di piante) e, per fertilizzare il terreno, utilizza concimi naturali.
  • 21. Si sta diffondendo in questi ultimi tempi il concetto di food and wine a Km 0. Ovvero la possibilità di consumare prodotti alimentari provenienti da un territorio il più possibile vicino alla residenza del consumatore. La filosofia di questo nuovo modo di fare acquisti, risponde innanzitutto alla necessità di valorizzare i prodotti del territorio, rispettandone la stagionalità, inquinando meno e legando i prodotti al territorio e ai suoi diretti produttori FOOD AND WINE A KM 0 SLOW FOOD Un’ associazione internazionale impegnata a ridare valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali GLOCALE Il globale ed il locale possono essere visti come i due lati della stessa medaglia. La glocalizzazione ritiene che il fondamento della società in ogni epoca è stata ed è la comunità locale, dalla relazione degli individui, organizzati in gruppi sempre più allargati, presenti su un territorio.La glocalizzazione pone al centro della sua "ilosofia, l'individuo, la persona umana, il patrimonio locale della persona e del gruppo di appartenenza
  • 23.
  • 24.
  • 25. L’identità sociale è sempre in qualche modo stata legata al cibo, all’alimentazione. Nella storia le diverse classi sociali hanno avuto sempre possibilità alimentari diverse, quindi diete differenti. Oggi si assiste a un eccesso di questo fenomeno, a livello di identità personale, “dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”, di cui si sono appropriati i mass-media. Nella pubblicità, nei libri, in televione il tema del cibo è assai diffuso
  • 26. Per un anno, il fotografoo Peter Menzel decise di viaggiare per il mondo e fotografare 30 famiglie di 24 paesi di tutto il mondo. L’idea era di fotografare le famiglie insieme al cibo che consumeranno nella settimana e di annotare quanto costava il cibo di ogni famiglia. Il libro si chiama Hungry PlanetHungry Planet, e la verità è che oltre alla qualità delle fotografie, sorprendono molto le differenze tra un paese e l’altro. Guardate le foto e valutate i prodotti alimentari, il numero dei componenti di ogni famiglia e i prodotti che consumano... È molto interessante!.
  • 31. Gran Bretagna : $253.15