Presentazione di Natale Giordano su Ecomusei del Gusto, foodscapes e Dieta Mediterranea, Patrimonio Immateriale UNESCO e stile di vita. Modica 11 aprile 2014 nell'ambito dell incontro Turismo e cultura del cibo:
Territorio, identità e risorse, realizzato dal Master sul Turismo dell'Università di Messina.
“Slow Construction” può essere definito come un approccio in linea con i principi di Slow Food e Living Building Challenge, che mira a sintonizzare gli edifici con l’ambiente locale che li circonda, utilizzando materiali locali, eliminando prodotti e materiali con sostanze tossiche, adattando la progettazione alle specifiche condizioni climatiche ed ecologiche. L’obiettivo è quello di impiegare le tecnologie in modo appropriato, abbattendo l’impatto ambientale degli edifici e potenziandone l’utilità sociale.
Il catering sostenibile - Maria Cristina Buffa, Il Cesto delle MeraviglieYouToBeGreen
In questa presentazione, Maria Cristina Buffa, fondatrice del servizio di catering & banqueting, Il Cesto delle Meraviglie, ci spiega come è possibile strutturare un servizio di catering sostenibile, utilizzando prodotti a filiera corta e biologici, materiali compostabili e biodegradabili.
Nella sua analisi, Maria Cristina Buffa analizza i fattori di successo, i vantaggi e le criticità per un servizio di ristorazione ecologica.
Presentazione di sintesi dei principali risultati dell'indagine conoscitiva svolta dal GAL Marghine su Turismo rurale
e reti territoriali nel Marghine, che ha coinvolto oltre 150 attori del territorio (tra amministratori, operatori sociali e del volontariato, imprenditori), a cui è stato chiesto di rispondere ad una serie di quesiti raccolti in un questionario strutturato.
“Slow Construction” può essere definito come un approccio in linea con i principi di Slow Food e Living Building Challenge, che mira a sintonizzare gli edifici con l’ambiente locale che li circonda, utilizzando materiali locali, eliminando prodotti e materiali con sostanze tossiche, adattando la progettazione alle specifiche condizioni climatiche ed ecologiche. L’obiettivo è quello di impiegare le tecnologie in modo appropriato, abbattendo l’impatto ambientale degli edifici e potenziandone l’utilità sociale.
Il catering sostenibile - Maria Cristina Buffa, Il Cesto delle MeraviglieYouToBeGreen
In questa presentazione, Maria Cristina Buffa, fondatrice del servizio di catering & banqueting, Il Cesto delle Meraviglie, ci spiega come è possibile strutturare un servizio di catering sostenibile, utilizzando prodotti a filiera corta e biologici, materiali compostabili e biodegradabili.
Nella sua analisi, Maria Cristina Buffa analizza i fattori di successo, i vantaggi e le criticità per un servizio di ristorazione ecologica.
Presentazione di sintesi dei principali risultati dell'indagine conoscitiva svolta dal GAL Marghine su Turismo rurale
e reti territoriali nel Marghine, che ha coinvolto oltre 150 attori del territorio (tra amministratori, operatori sociali e del volontariato, imprenditori), a cui è stato chiesto di rispondere ad una serie di quesiti raccolti in un questionario strutturato.
La Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile vedrà quest’anno la sua settima edizione, con la partecipazione di centinaia di aderenti da ogni regione d’Italia che, sotto l’egida di questa Commissione, dedicheranno le loro iniziative al tema “Madre Terra: Alimentazione, Agricoltura ed Ecosistema”.
Ricerca sull'impoeranza del turismo enogastronomico come prodotto trasversale a tutti i cluster turistici. La sua declinazione sotto l'ottica del sistema di valori insito nella Dieta Mediterranea, ne fa esempio di cultura sociale, oltre che gastronomica.
Globalizzazione e contaminazione tra gli stili alimentariFree Your Talent
Project work a cura degli studenti del Master in Food & beverage Management 2019-2020 Francesca Ciucci, Maria Eugenia D’Orazio, Marco Pizzuto, Paola Ricco Galluzzo e Stefano Zago
Storia della Dieta Mediterranea - di Michele ZonnoMedOliveOil
Storia della Dieta Mediterranea - di Michele Zonno. 5 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
Escursus delle origini della Dieta Mediterranea, partendo dagli studi di Ancel Keys, condotti a Nicotera negli anni '50, fino alla sua valorizzazione come modello di sostenbilità ambientale, culturale, sociale ed economico
Cooking with a melting-pot: cosa nasconde un semplice piatto?Francesco Cambi
La cucina, come il linguaggio, si compone di simboli, codici, di una sintassi sensoriale e di collegamenti concettuali che includono i discorsi sul cibo portati avanti nella società, nei mass media o nel privato, tra commensali a tavola.
La cultura enogastronomica ha infatti l'ambizione di essere un sistema capace di mettere in relazione individui di luoghi, caratteristiche e persino epoche diverse. E' proprio l'unione di questa caratteristica - chiamata intersomaticità - con la natura soggettiva del gusto (“de gustibus non disputandum est”) che va a costituire un’unica sfera socio-culturale, fatta di ogni tipo di atto comunicativo prodotto tra i fornelli, in cucina, nelle pratiche commensali, per la scelta degli alimenti, nei discorsi letterari, cinematografici, mediatici, pittorici, pubblicitari, di marketing…
La dieta mediterranea racchiude in sè un sistema di valori che sono alla base del concetto di ospitalità. La loro analisi secondo gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile ne fanno un valore attuale
la sostenibilità turistica italiana e la valorizzazione della Dieta MediterraneaGiovanna Ceccherini
cos'è l'accoglienza sostenibile e come questa influenza la durabilità delle destinazioni? In Italia esiste un modello culturale e storico perseguibile, che partendo dalla biodiversità alimentare si apre alla sostenibilità sociale ed ai temi dell'inclusione. Un modello che ci appartiene, ma che riconosciamo come nostro con difficoltà
Il Barilla Center for Food and Nutrition analizza la dimensione culturale del cibo, nella vita pratica, sociale e spirituale, e l'influenza delle tendenze socio-culturali sull'alimentazione contemporanea.
Per il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU, ridare valore al cibo, partendo dall'agricoltura e dalla riduzione degli sprechi lungo tutta la filiera agroalimentare, è cruciale.
La Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile vedrà quest’anno la sua settima edizione, con la partecipazione di centinaia di aderenti da ogni regione d’Italia che, sotto l’egida di questa Commissione, dedicheranno le loro iniziative al tema “Madre Terra: Alimentazione, Agricoltura ed Ecosistema”.
Ricerca sull'impoeranza del turismo enogastronomico come prodotto trasversale a tutti i cluster turistici. La sua declinazione sotto l'ottica del sistema di valori insito nella Dieta Mediterranea, ne fa esempio di cultura sociale, oltre che gastronomica.
Globalizzazione e contaminazione tra gli stili alimentariFree Your Talent
Project work a cura degli studenti del Master in Food & beverage Management 2019-2020 Francesca Ciucci, Maria Eugenia D’Orazio, Marco Pizzuto, Paola Ricco Galluzzo e Stefano Zago
Storia della Dieta Mediterranea - di Michele ZonnoMedOliveOil
Storia della Dieta Mediterranea - di Michele Zonno. 5 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
Escursus delle origini della Dieta Mediterranea, partendo dagli studi di Ancel Keys, condotti a Nicotera negli anni '50, fino alla sua valorizzazione come modello di sostenbilità ambientale, culturale, sociale ed economico
Cooking with a melting-pot: cosa nasconde un semplice piatto?Francesco Cambi
La cucina, come il linguaggio, si compone di simboli, codici, di una sintassi sensoriale e di collegamenti concettuali che includono i discorsi sul cibo portati avanti nella società, nei mass media o nel privato, tra commensali a tavola.
La cultura enogastronomica ha infatti l'ambizione di essere un sistema capace di mettere in relazione individui di luoghi, caratteristiche e persino epoche diverse. E' proprio l'unione di questa caratteristica - chiamata intersomaticità - con la natura soggettiva del gusto (“de gustibus non disputandum est”) che va a costituire un’unica sfera socio-culturale, fatta di ogni tipo di atto comunicativo prodotto tra i fornelli, in cucina, nelle pratiche commensali, per la scelta degli alimenti, nei discorsi letterari, cinematografici, mediatici, pittorici, pubblicitari, di marketing…
La dieta mediterranea racchiude in sè un sistema di valori che sono alla base del concetto di ospitalità. La loro analisi secondo gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile ne fanno un valore attuale
la sostenibilità turistica italiana e la valorizzazione della Dieta MediterraneaGiovanna Ceccherini
cos'è l'accoglienza sostenibile e come questa influenza la durabilità delle destinazioni? In Italia esiste un modello culturale e storico perseguibile, che partendo dalla biodiversità alimentare si apre alla sostenibilità sociale ed ai temi dell'inclusione. Un modello che ci appartiene, ma che riconosciamo come nostro con difficoltà
Il Barilla Center for Food and Nutrition analizza la dimensione culturale del cibo, nella vita pratica, sociale e spirituale, e l'influenza delle tendenze socio-culturali sull'alimentazione contemporanea.
Per il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU, ridare valore al cibo, partendo dall'agricoltura e dalla riduzione degli sprechi lungo tutta la filiera agroalimentare, è cruciale.
Ecomusei del Gusto, Foodscape e Dieta Mediterranea Patrimonio Immateriale dell'Umanità
1. Ecomusei del Gusto,
foodscape e Dieta
Mediterranea
Natale Giordano
Responsabile IV Commissione COPPEM
Turismo e cultura del cibo:
Territorio, identità e risorse
Modica 10 aprile 2014
2. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Il cibo è un fatto culturale e sociale,
esso infatti "è in ogni luogo e in
ogni epoca un atto sociale“
Roland Barthes
3. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Il consumo del cibo costituisce una
pratica per costruire, comunicare
regole sociali, gerarchie, legami.
4. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Il termine "compagno" deriva dal latino
"cum panis" dove l'atto della
condivisione del pane è ritenuta
un'azione concreta e simbolica, rituale
al contempo per trasmettere sentimenti
di amicizia, confidenza intimità.
5. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Al contrario la mancanza di
condivisione veicola distacco
sociale, distanza, esclusione, è
un modo per sottolineare e
mantenere gerarchie
6. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
“Vi sarà qualcosa da studiare per gli antropologi
dell’alimentazione nei prossimi cinquant’anni, dal
momento che i contesti contemporanei in cui essi si
muovono sono caratterizzati dalla delocalizzazione delle
persone e dei cibi, dalla crescente separazione tra
produzione e consumo, dalla progressiva disposizione
verso il consumo di cibo precotto, e dal decrescere della
capacità di cucinare della classe media?” si chiede, in
maniera provocatoria, l’antropologa Sidney Mintz
7. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Ibridazione, dinamismo, conflittualità e scale
diverse di relazioni – globali, locali e glocali - vi
sono sempre state, e non sono che alcuni degli
aspetti che l’antropologia di un’alimentazione che
da sempre cambia può affrontare come oggetto di
studio.
8. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Il cibo è un elemento centrale della vita
sociale, e le modalità in cui gli
individui lo pensano, producono,
preparano e consumano sono
rivelatrici di importanti elementi della
società a cui essi afferiscono.
9. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
La dieta mediterranea costituisce un insieme di
fattori, conoscenza, pratiche e tradizioni che
variano dal paesaggio alla tavola, comprese le
colture, la raccolta, la pesca, la conservazione,
l’elaborazione, la preparazione e, specialmente,
il consumo degli alimenti.
10. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
La dieta mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale
che è rimasto costante nel tempo e nei luoghi, essendo
costituito principalmente di olio di oliva, cereali, frutta fresca o
secca e verdure, una quantità moderata di pesce, latticini,
carne, e molti condimenti e spezie, interamente accompagnati
da vino o infusi, sempre nel rispetto delle tradizioni di ogni
comunità.
11. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Oggigiorno, la Dieta Mediterranea (dal diaita
greco, o stile di vita) comprende più del vero e
proprio cibo.
Promuove l’interazione sociale, poiché i pasti
della comunità sono la pietra angolare delle
abitudini sociali e degli eventi festivi.
12. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Ha dato vita ad una considerevole massa di conoscenza,
canzoni, massime, racconti e leggende. Il sistema è
radicato nel rispetto del territorio e della biodiversità
ed assicura la conservazione e lo sviluppo delle attività
tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca ed
all’agricoltura nelle Comunità mediterranee
13. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Le donne svolgono un ruolo particolarmente
importante nella trasmissione delle
competenze, come la conoscenza dei rituali,
dei gesti tradizionali e delle celebrazioni e la
salvaguardia delle tecniche di elaborazione
dei cibi.
14. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Parallelamente, anche la Dieta Mediterranea tradizionale pur
costituendo un’eredità che deriva da millenni di scambi tra
popolazioni e culture alimentari in tutto il bacino del
Mediterraneo e base delle abitudini alimentari in molti Paesi
fino alla metà del ventesimo secolo, ha iniziato un declino a
causa della diffusione capillare dell’economia e degli stili di
vita di tipo occidentale e della globalizzazione della
produzione e dei consumi
15. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Proporre uno stile di vita mediterraneo è molto di più
che consigliare come alimentarsi. La Dieta
Mediterranea, modello di “Dieta Sostenibile”,
rappresenta un esempio di come sia possibile
coniugare scelte personali, economiche, sociali e
culturali, protettive della salute dell’uomo e
dell’ecosistema.
16. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Per favorire la diffusione di una cultura e di una
pratica costante della Dieta Mediterranea sono
necessarie azioni di sistema di la valorizzazione del
prodotto Territorio Sicilia che induce gli
appassionati viaggiatori ad essere fruitori del
paesaggio, delle tradizioni agroalimentari ed
enogastronomiche, dei BBCC, degli aspetti storici e
culturali, direttamente nei territori di origine
17. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Il nuovo modello di interpretare il territorio dovrà
mirare a promuovere l’offerta integrata "del" e
"nel" territorio, piuttosto che mettere su strada
le merci (percorsi enogastronomici, mense
scolastiche a filiera corta, menu turistici della
dieta mediterranea …).
18. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Ecomuseo del
Gusto
di
Don Minico a
Gesso
19. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
A Gesso, centro collinare dei
Peloritani, Paolo Mazza figlio
del famoso Don Minico delle
Quattro Strade di Sarrizzo, ha
creato un Ecomuseo del gusto.
20. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
I visitatori devono
lasciare una ricetta e
nel contempo gustare
i famosi prodotti di
Don Minico:
21. Ecomusei del Gusto, foodscape e Dieta
Mediterranea
Infine, se, come sostiene semiologo Paolo
Fabbri «la cucina è la sintesi di tutte le arti: è
luce, incenso, immagine, incanto» esiste anche
un’arte del cibo?