Durante il ventennio fascista, nacque l'ermetismo, una corrente letteraria caratterizzata dall'oscurità e dall'interpretazione limitata delle poesie. I principali esponenti includono Salvatore Quasimodo, Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale, con Ungaretti che ha tratto ispirazione dalla sua esperienza nella Prima Guerra Mondiale, creando opere che riflettono sul dolore, la vita e la morte. Le sue poesie, brevi e ricche di significati, utilizzano figure retoriche e sono spesso prive di punteggiatura.