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Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
Valloncello di Cima
Quattro, il 5 agosto 1916
ParafrasiParafrasi
Il LessicoIl LessicoLe figure retoricheLe figure retoriche
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Il temaIl tema
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Ungaretti legge la poesUngaretti legge la poes
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
Il mio pianto interiore è
come questa pietra del
monte San Michele, così
fredda, dura, asciutta,
refrattaria, così totalmente
priva di anima.
Il sollievo della morte si
raggiunge dopo una vita
ricca di sofferenze.
Valloncello di Cima
Quattro, il 5 agosto 1916
IL CONTESTO E’ QUELLO
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SAN MICHELE, UNA ZONA
DEL CARSO VICINO A
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IL TEMA CENTRALE E’
LA SOFFERENZA
PROVATA DAL POETA,
COSI’ INTENSA E
PROFONDA DA
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PIETRIFICATA
E’ UNA SOFFERENZA
COSI’ RADICALE DA
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DESIDERABILE LA
PACE DELLA MORTE.
Co/me/ que/sta/ pie/tra
del/ S./ Mi/che/le
co/sì/ fred/da
co/sì/ du/ra
co/sì/ pro/sciu/ga/ta
co/sì/ re/frat/ta/ria
co/sì/ to/tal/men/te
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Co/me/ que/sta/ pie/tra
è il/ mio/ pian/to
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La/ mor/te
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•VERSI LIBERI, DI VARIO METRO,
RAGGRUPPATI IN TRE STROFE DI
DIVERSA LUNGHEZZA: UN’OTTAVA E
DUE TERZINE
•LE STROFE SONO DIVISE DA MARCATI
SPAZI BIANCHI, CHE INDICANO PAUSE
FORTI
•FREQUENTI GLI A CAPO CHE ISOLANO
LE PAROLE
•ASSENZA DI PUNTEGGIATURA
•POCHE RIME MA MOLTE ASSONANZE
SIGNIFICATIVE.
TERNARIO
QUATERNARIO
QUINARIO
SENARIO
SINALEFE
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
La poesia è divisa in 3 strofe (vv. 1-
8, vv. 9-11, vv. 12-14). Tale
suddivisione è evidenziata dallo
spazio bianco che intercorre tra i
blocchi di scrittura.
Tuttavia le prime due strofe sono
strettamente collegate anche
attraverso l’ANAFORA (COME)
tanto da costituire un unico blocco
di senso (prima parte): il poeta in
questa parte parla del proprio
DOLORE e prova a descriverlo
attraverso un’articolata
similitudine
La seconda parte della poesia
(terza strofa) è la conclusione
lapidaria, che racchiude il pensiero
del poeta
PRIMASTROFA
SECONDA
STROFA
TERZA
STROFA
PRIMAPARTE
SECONDA
PARTE
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
PRIMAPARTE
SECONDA
PARTE
Nella prima parte, attraverso una
lunga ed articolata similitudine ,il
poeta arriva a descrivere il proprio
dolore, che è duro e prosciugato
come le pietre del Carso: così come le
pietre carsiche inghiottono i corsi
d’acqua che sprofondano nel
sottosuolo, così il poeta si sente
prosciugato ed inaridito. Il suo pianto
è tutto interiore, non è più visibile agli
altri.
La seconda parte della poesia è la
conclusione lapidaria che rende
ancora più carica di senso la
sofferenza del poeta: tale sofferenza
si potrà placare solo con la morte
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
Il Lessico è fondamentale in questa
poesia. Si osservano:
 gli aggettivi utilizzati per
descrivere la pietra del San Miche,
posti in POSIZIONE FORTE A FINE
DI VERSO o isolati a formare un
unico verso. Sono posti attraverso
un evidente CLIMAX ASCENDENTE,
che culmina nel DISANIMATA di
fine strofa
Molto forte il lessico dell’ultima
strofa che è racchiuso tra i due
termini in ossimoro di vita e morte
 Solo quattro le forme verbali,
due delle quali nell’ultima strofa
LA PIETRA DEL SAN
MICHELE E’ COSI’
DESCRITTA
FREDDA
DURA PROSCIUGATA
REFRATTARIA,
cioè non si
deforma
DISANIMATA
NON DIMENTICHIAMO
CHE LA PIETRA DEL
SAN MICHELE
DOVREBBE ESSERE LA
RAFFIGURAZIONE
ESTERIORE DI UN
PIANTO INTERIORE
ULTIMA IMMAGINE:
LA MORTE DIVENTA
IMMAGINE DI QUIETE,
COSI’ COM’ERA PER
FOSCOLO
ALLITTERAZIONE
ENJAMBEMENT
ANAFORA
SIMILITUDINE
OSSIMORO
CLIMAX
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
Si nota una forte
allitterazione di suoni aspri
e duri (T, S, R, D), che
contribuiscono a
comunicare l’aridità del
paesaggio
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
Molto evidenti le due
anafore:
 il COME serve a collegare
prima e seconda strofa;
 il COSI’ martellante serve
invece per accompagnare e
accentuare l’aggettivazione
FIGURE
RETORICHE
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
Pochi gli enjambement:
molto forti i due conclusivi
e quello tra i versi 7 ed 8,
che mette in rilievo il
DISANIMATA a fine strofa
FIGURE
RETORICHE
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
Molto evidente il CLIMAX
ASCENDENTE degli aggettivi
della prima strofa, che
vanno da un FREDDA via via
fino a DISANIMATA: gli
aggettivi sono di intensità di
significato sempre
maggiore.
FIGURE
RETORICHE
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
Insistita la lunga similitudine
che occupa le prime due
strofe e che mette a
confronto la pietra del San
Michele ed il pianto del
poeta, come è esplicitato
solo nella seconda strofa.
Infatti la similitudine è
espressa attraverso
l’ANASTROFE, che mette in
primo piano il secondo
termine di paragone anziché
il primo
FIGURE
RETORICHE
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
L’ultima strofa è tutta
occupata dall’OSSIMORO
che unisce in modo
impossibile VITA e MORTE:
una lunga esistenza di
sofferenze (si noti che
VIVENDO, in gerundio,
indica la DURATA
dell’azione) è il prezzo da
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bene, cioè la MORTE.
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  • 1. Come questa pietra del S. Michele così fredda così dura così prosciugata così refrattaria così totalmente disanimata Come questa pietra è il mio pianto che non si vede La morte si sconta vivendo Valloncello di Cima Quattro, il 5 agosto 1916 ParafrasiParafrasi Il LessicoIl LessicoLe figure retoricheLe figure retoriche La metricaLa metrica Il temaIl tema Le immaginiLe immagini Il ContestoIl Contesto La strutturaLa struttura Ungaretti legge la poesUngaretti legge la poes
  • 2. Come questa pietra del S. Michele così fredda così dura così prosciugata così refrattaria così totalmente disanimata Come questa pietra è il mio pianto che non si vede La morte si sconta vivendo Il mio pianto interiore è come questa pietra del monte San Michele, così fredda, dura, asciutta, refrattaria, così totalmente priva di anima. Il sollievo della morte si raggiunge dopo una vita ricca di sofferenze.
  • 3. Valloncello di Cima Quattro, il 5 agosto 1916 IL CONTESTO E’ QUELLO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, SUL MONTE SAN MICHELE, UNA ZONA DEL CARSO VICINO A GORIZIA, DOVE SI COMBATTERONO MOLTE DELLA BATTAGLIE DELL’ISONZO
  • 4. IL TEMA CENTRALE E’ LA SOFFERENZA PROVATA DAL POETA, COSI’ INTENSA E PROFONDA DA SEMBRARE PIETRIFICATA E’ UNA SOFFERENZA COSI’ RADICALE DA FAR APPARIRE COME DESIDERABILE LA PACE DELLA MORTE.
  • 5. Co/me/ que/sta/ pie/tra del/ S./ Mi/che/le co/sì/ fred/da co/sì/ du/ra co/sì/ pro/sciu/ga/ta co/sì/ re/frat/ta/ria co/sì/ to/tal/men/te di/sa/ni/ma/ta Co/me/ que/sta/ pie/tra è il/ mio/ pian/to che/ non/ si/ ve/de La/ mor/te si/ scon/ta vi/ven/do •VERSI LIBERI, DI VARIO METRO, RAGGRUPPATI IN TRE STROFE DI DIVERSA LUNGHEZZA: UN’OTTAVA E DUE TERZINE •LE STROFE SONO DIVISE DA MARCATI SPAZI BIANCHI, CHE INDICANO PAUSE FORTI •FREQUENTI GLI A CAPO CHE ISOLANO LE PAROLE •ASSENZA DI PUNTEGGIATURA •POCHE RIME MA MOLTE ASSONANZE SIGNIFICATIVE. TERNARIO QUATERNARIO QUINARIO SENARIO SINALEFE
  • 6. Come questa pietra del S. Michele così fredda così dura così prosciugata così refrattaria così totalmente disanimata Come questa pietra è il mio pianto che non si vede La morte si sconta vivendo La poesia è divisa in 3 strofe (vv. 1- 8, vv. 9-11, vv. 12-14). Tale suddivisione è evidenziata dallo spazio bianco che intercorre tra i blocchi di scrittura. Tuttavia le prime due strofe sono strettamente collegate anche attraverso l’ANAFORA (COME) tanto da costituire un unico blocco di senso (prima parte): il poeta in questa parte parla del proprio DOLORE e prova a descriverlo attraverso un’articolata similitudine La seconda parte della poesia (terza strofa) è la conclusione lapidaria, che racchiude il pensiero del poeta PRIMASTROFA SECONDA STROFA TERZA STROFA PRIMAPARTE SECONDA PARTE
  • 7. Come questa pietra del S. Michele così fredda così dura così prosciugata così refrattaria così totalmente disanimata Come questa pietra è il mio pianto che non si vede La morte si sconta vivendo PRIMAPARTE SECONDA PARTE Nella prima parte, attraverso una lunga ed articolata similitudine ,il poeta arriva a descrivere il proprio dolore, che è duro e prosciugato come le pietre del Carso: così come le pietre carsiche inghiottono i corsi d’acqua che sprofondano nel sottosuolo, così il poeta si sente prosciugato ed inaridito. Il suo pianto è tutto interiore, non è più visibile agli altri. La seconda parte della poesia è la conclusione lapidaria che rende ancora più carica di senso la sofferenza del poeta: tale sofferenza si potrà placare solo con la morte
  • 8. Come questa pietra del S. Michele così fredda così dura così prosciugata così refrattaria così totalmente disanimata Come questa pietra è il mio pianto che non si vede La morte si sconta vivendo Il Lessico è fondamentale in questa poesia. Si osservano:  gli aggettivi utilizzati per descrivere la pietra del San Miche, posti in POSIZIONE FORTE A FINE DI VERSO o isolati a formare un unico verso. Sono posti attraverso un evidente CLIMAX ASCENDENTE, che culmina nel DISANIMATA di fine strofa Molto forte il lessico dell’ultima strofa che è racchiuso tra i due termini in ossimoro di vita e morte  Solo quattro le forme verbali, due delle quali nell’ultima strofa
  • 9. LA PIETRA DEL SAN MICHELE E’ COSI’ DESCRITTA FREDDA DURA PROSCIUGATA REFRATTARIA, cioè non si deforma DISANIMATA
  • 10. NON DIMENTICHIAMO CHE LA PIETRA DEL SAN MICHELE DOVREBBE ESSERE LA RAFFIGURAZIONE ESTERIORE DI UN PIANTO INTERIORE
  • 11. ULTIMA IMMAGINE: LA MORTE DIVENTA IMMAGINE DI QUIETE, COSI’ COM’ERA PER FOSCOLO
  • 13. Come questa pietra del S. Michele così fredda così dura così prosciugata così refrattaria così totalmente disanimata Come questa pietra è il mio pianto che non si vede La morte si sconta vivendo Si nota una forte allitterazione di suoni aspri e duri (T, S, R, D), che contribuiscono a comunicare l’aridità del paesaggio
  • 14. Come questa pietra del S. Michele così fredda così dura così prosciugata così refrattaria così totalmente disanimata Come questa pietra è il mio pianto che non si vede La morte si sconta vivendo Molto evidenti le due anafore:  il COME serve a collegare prima e seconda strofa;  il COSI’ martellante serve invece per accompagnare e accentuare l’aggettivazione FIGURE RETORICHE
  • 15. Come questa pietra del S. Michele così fredda così dura così prosciugata così refrattaria così totalmente disanimata Come questa pietra è il mio pianto che non si vede La morte si sconta vivendo Pochi gli enjambement: molto forti i due conclusivi e quello tra i versi 7 ed 8, che mette in rilievo il DISANIMATA a fine strofa FIGURE RETORICHE
  • 16. Come questa pietra del S. Michele così fredda così dura così prosciugata così refrattaria così totalmente disanimata Come questa pietra è il mio pianto che non si vede La morte si sconta vivendo Molto evidente il CLIMAX ASCENDENTE degli aggettivi della prima strofa, che vanno da un FREDDA via via fino a DISANIMATA: gli aggettivi sono di intensità di significato sempre maggiore. FIGURE RETORICHE
  • 17. Come questa pietra del S. Michele così fredda così dura così prosciugata così refrattaria così totalmente disanimata Come questa pietra è il mio pianto che non si vede La morte si sconta vivendo Insistita la lunga similitudine che occupa le prime due strofe e che mette a confronto la pietra del San Michele ed il pianto del poeta, come è esplicitato solo nella seconda strofa. Infatti la similitudine è espressa attraverso l’ANASTROFE, che mette in primo piano il secondo termine di paragone anziché il primo FIGURE RETORICHE
  • 18. Come questa pietra del S. Michele così fredda così dura così prosciugata così refrattaria così totalmente disanimata Come questa pietra è il mio pianto che non si vede La morte si sconta vivendo L’ultima strofa è tutta occupata dall’OSSIMORO che unisce in modo impossibile VITA e MORTE: una lunga esistenza di sofferenze (si noti che VIVENDO, in gerundio, indica la DURATA dell’azione) è il prezzo da pagare per acquistare il vero bene, cioè la MORTE. Vita e morte si scambiano i ruoli FIGURE RETORICHE