Il lungo viaggio di Enea raccontato in videoconferenza dagli alunni della I^ B dell’Istituto Comprensivo “Ferrari” di Pontremoli agli alunni della classe V^ della Scuola Primaria “G.Rodari” di Rapagnano (FR)
Il lungo viaggio di Enea raccontato in videoconferenza dagli alunni della I^ B dell’Istituto Comprensivo “Ferrari” di Pontremoli agli alunni della classe V^ della Scuola Primaria “G.Rodari” di Rapagnano (FR)
Presentazione dell'opera di Umberto Giordano, tre le più note della giovane scuola italiana. Libretto di Luigi Illica. Prima rappresentazione alla Scala, nel 1896
1. L’EPICA LATINA
Dopo che Roma ebbe conquistato la Grecia nel 133 a.C, la cultura greca influenzò molto la società
romana e quindi si posero anche le basi per lo sviluppo di una poesia epica latina che raggiunse il
suo vertice nell’Eneide, poema scritto da Publio Virgilio Marone.
L’Eneide venne scritto per volere dell’imperatore Augusto, perché voleva esaltare la potenza di
Roma.
L’AUTORE DELL’ENEIDE
Publio Virgilio Marone nacque nel 70 a.C., ad Andes vicino a Mantova, da una famiglia di piccoli
proprietari terrieri.
Virgilio aveva già composto due poemi, le Bucoliche e le Georgiche. Verso il 30 a.C. venne scelto
da Augusto e dal suo consigliere Mecenate, per comporre un grande poema epico che narrasse le
origini di Roma. Virgilio lavorò ininterrottamente, al poema epico L’Eneide, fino alla sua morte,
avvenuta nel 19 a.C..
Il poeta considerava belle le parti drammatiche della sua opera. Non era soddisfatto, però, di alcuni
canti; perciò sul letto di morte, chiese di distruggere il suo poema, ma la sua volontà non venne
accettata.
L’ANTEFATTO
L’Eneide narra la storia di Enea dopo la distruzione di Troia, la sua città. Egli riuscì a sopravvivere
alla distruzione della sua città, fuggendo con il padre, il figlio e alcuni compagni; ma da sette anni
sta viaggiando alla ricerca di una terra, in cui fondare una nuova città.
LA VICENDA
• Enea giunge a Cartagine
Dopo sette anni di viaggi, i Troiani giungono sulle coste libiche, scaraventati da una tempesta.
Vengono accolti dalla regina Didone, che sta costruendo la città di Cartagine, futura rivale di Roma.
• Enea narra il suo viaggio
Nel corso di un banchetto, Enea racconta a Didone la sua storia passata. Enea scappò da Troia e
giunge fino a Delo, dove consulta un’ oracolo di Apollo e poi si reca nell’isola di Creta. Da qui
parte e arriva fino ad Epiro, dove Eleno sposò Andromaca, la vedova di suo fratello Ettore. Poi
approdò nell’ Isola di Trinacria, dove Enea e i suoi compagni incontrarono i Ciclopi, e dove morì il
padre Anchise.
Didone si innamorò di Enea, ma quando quest’ultimo decise di partire, la regina si uccise
disperatamente.
• Enea parte per l’Italia
Una volta in Sicilia, Enea celebra il funerale del padre. Poi naviga verso Cuma per chiedere
consiglio alla Sibilla (durante il viaggio perde il compagno Palinuro). A Cuma va a visitare,
2. accompagnato dalla Sibilla, il regno dei morti per trarre oracoli sul suo destino. Qui incontra
l’anima di Didone e quella del padre.
• Enea giunge nel Lazio
Enea arriva a Roma, riconoscendola.
Manda un’ ambasciata al re dal luogo, Latino, che è ben disposto verso di lui. Giunone, nemica dei
troiani suscita contro Enea l’ostilità della regina.
Enea trova alleati a Roma, per gli scontri che avverranno a causa dell’omicidio di una cerva, uccisa
dal figlio di Enea.
Intanto Venere fa forgiare a Vulcano le armi per Enea.
• La guerra tra i Troiani e i Latini
Turno, re dei Rutili e alleato di Latino, attacca e assedia le navi troiane.
Eurialo e Niso vengono poi uccisi dai Latini perché vennero sorpresi ad avvertire Enea dell’assedio.
Al termine della guerra, i Troiani conquistano la città di Turno, che viene poi ucciso.
Enea sposa Lavinia, figlia di Latino, e fonda una città di nome Lavinio. Il suo futuro sarà poi il
fondatore di Alba Longa.
T. M. V. e G. C. classe 1^