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Lo Champagne deve le sue qualità e la sua fama a un insieme di
condizioni ineguagliabili: zone di produzione (la Montagne de
Reims, la Vallée de la Marne, la Cote de Blancs, la Cote de
Sèzanne, Bar-sur-Aube), natura del suolo, vitigni di qualità,
metodi di coltivazione e di produzione meticolosamente
conformi a una tradizione millenaria.
Il clima della Champagne è spesso critico per la maturazione
delle uve: pioggia, umidità, gelate invernali e muffa sono rischi
ricorrenti e per questo motivo le viti vengono lasciate basse in
modo da sfruttare il caldo riflesso dalla terra.
Il suolo della Champagne è composto da sedimenti di gesso e
questo costringe la vite ad affondare le sue radici in profondità
alla ricerca di acqua. Il gesso è anche molto poroso e quindi è
capace di trattenere molta acqua assicurando quindi alla vite un
buon mantenimento, tuttavia non offre le migliori condizioni
vegetative e fertili. Come è noto la vite è capace di dare migliori
risultati proprio in condizioni difficili.
Le uve coltivate nella Champagne e con le quali si può produrre
il celebre vino sono: lo Chardonnay (uva bianca) carattestico per
finezza ed eleganza, il Pinot Noir (uva nera) caratteristico per la
struttura e gli aromi e il Pinot Meunier (uva nera) a cui si
riconosce il merito di aumentare la ricchezza e la complessità
aromatica di alcuni frutti.
In Champagne oltre 15.000 vigneron coltivano 33.344 ettari di
vigneto, mentre un centinaio di maison (le Grandes Marques)
possiedono poco più di 4.000 ettari.
https://www.youtube.com/watch?v=kC8DCiwZbfE
- Caratteristiche fisiche-politiche
La regione dello Champagne è situata nella Francia settentrionale.
E’ divisa in quattro dipartimenti: Aube (Troyes), Ardennes
(Charville-Mézières), Haute Marne (Chaumont) e Marne (Châlons
sur Marne).
A loro volta le regioni comprendono 15 arrondisement (tipi di
divisione amministrativa del territorio), 146 cantoni (suddivisioni di
ogni arrondisement) e 1947 comuni.
La Champagne-Ardenne confina con la Lorena a est, con la Franca
Contea a sud-est, con la Borgogna a sud, con l’Ile de France a sud-
ovest, con la Piccardia a ovest e con il Belgio a nord.
Il territorio è prevalentemente pianeggiante e collinare e comprende
numerosi parchi e riserve naturali, oltre agli appezzamenti coltivati.
E’ percorso da numerosi fiumi: l’Aisne, la Senna, l’Aube, la Marne e
il canale delle Ardenne.
Vi sono anche numerosi laghi (uno dei più noti è il Der-Chantecoq il
più grande lago artificiale in Europa) ; in queste zone vivono uccelli
di numerose specie.
Troviamo anche notevoli zone boschive e foreste popolate da cervi e
cinghiali.
Il nord è occupato da montagne con altezze comprese tra i 400 e i
700 metri.
La fauna è caratterizzata da volpi, cinghiali, cervi e castori mentre la
flora è composta soprattutto da orchidee e le foreste sono per lo più
costituite da querce, faggi e betulle.
Gli inverni sono particolarmente freddi e piovosi e spesso
raggiungono temperature sotto lo zero. Il periodo più mite è quello
che va dalla primavera all’estate, caratterizzato da un clima
oceanico, ventilato e temperato nel quale le temperature variano dai
20° ai 30°.
https://www.youtube.com/watch?v=0F3MCLvkamE
-Vie di comunicazione e città principali
Molto sviluppate sono le vie ferroviarie come
il TGV (una ferrovia ad alta velocità) e quelle
stradali. L’aeroporto internazionale regionale
si trova a Vatry.
Le città più importanti sono il capoluogo
Châlons-en-Champagne, Reims, Troyes,
Charville-Mézières.
A Reims troviamo la maestosa cattedrale
gotica di Notre Dame.
Un’altra città di particolare rilievo è Troyes
con il suo Museo d’Arte Moderna.
Nella regione dei grandi laghi, Aube, si
snoda la cosidetta Route des Eglises ovvero
la strada di undici chiese costruite in legno e
argilla.
https://www.youtube.com/watch?v=0F3MCLvka
mE
- Un po’ di storia…
Lo Champagne lo conoscevano già nel medioevo, lo
producevano quasi esclusivamente i monaci e veniva usato
per il vino da messa, era un vino fermo. Nel 1600 tra guerre e
saccheggi i monaci abbandonarono le abbazie e i conventi e
da lì iniziò l’abbandono delle vigne.
Ad Epernay nell’abbazia di Hautuillers attorno al 1670 arrivò
un giovane frate benedettino Dom Pierre Pèrignon con
l’incarico di tesoriere. Egli vedendo le vigne in totale
abbandono si mise al lavoro per metterle in produzione.
Vista la sua passione, il vino divenne il lavoro principale e
iniziò a selezionare le migliori uve per il vino “Pinot Noir”.
Capì che la spuma era dovuta a una rifermentazione, da lì
iniziò a perfezionare il vino.
L’Abate ha avuto molti meriti: quelli di focalizzare il vitigno
più adatto per lo Champagne, il “Pinot Noir”, di usare la
tecnica dell’assemblaggio e di usare i tappi di sughero tenuti
saldi da una gabbietta metallica sostituendoli ai tappi di
legno usati fino a quel momento. In punto di morte confessò
il suo segreto per lo Champagne, aggiungere zucchero e
miscela di liquori al vino.
Aziende nate nel XVIII secolo sono ancora attive e la loro
fama è mondiale.
https://www.youtube.com/watch?v=0F3MCLvkamE
Il taglio del grappolo d’uva
Le cave
La ricerca
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La ricerca

  • 1.
  • 2. Lo Champagne deve le sue qualità e la sua fama a un insieme di condizioni ineguagliabili: zone di produzione (la Montagne de Reims, la Vallée de la Marne, la Cote de Blancs, la Cote de Sèzanne, Bar-sur-Aube), natura del suolo, vitigni di qualità, metodi di coltivazione e di produzione meticolosamente conformi a una tradizione millenaria. Il clima della Champagne è spesso critico per la maturazione delle uve: pioggia, umidità, gelate invernali e muffa sono rischi ricorrenti e per questo motivo le viti vengono lasciate basse in modo da sfruttare il caldo riflesso dalla terra. Il suolo della Champagne è composto da sedimenti di gesso e questo costringe la vite ad affondare le sue radici in profondità alla ricerca di acqua. Il gesso è anche molto poroso e quindi è capace di trattenere molta acqua assicurando quindi alla vite un buon mantenimento, tuttavia non offre le migliori condizioni vegetative e fertili. Come è noto la vite è capace di dare migliori risultati proprio in condizioni difficili. Le uve coltivate nella Champagne e con le quali si può produrre il celebre vino sono: lo Chardonnay (uva bianca) carattestico per finezza ed eleganza, il Pinot Noir (uva nera) caratteristico per la struttura e gli aromi e il Pinot Meunier (uva nera) a cui si riconosce il merito di aumentare la ricchezza e la complessità aromatica di alcuni frutti. In Champagne oltre 15.000 vigneron coltivano 33.344 ettari di vigneto, mentre un centinaio di maison (le Grandes Marques) possiedono poco più di 4.000 ettari. https://www.youtube.com/watch?v=kC8DCiwZbfE
  • 3.
  • 4. - Caratteristiche fisiche-politiche La regione dello Champagne è situata nella Francia settentrionale. E’ divisa in quattro dipartimenti: Aube (Troyes), Ardennes (Charville-Mézières), Haute Marne (Chaumont) e Marne (Châlons sur Marne). A loro volta le regioni comprendono 15 arrondisement (tipi di divisione amministrativa del territorio), 146 cantoni (suddivisioni di ogni arrondisement) e 1947 comuni. La Champagne-Ardenne confina con la Lorena a est, con la Franca Contea a sud-est, con la Borgogna a sud, con l’Ile de France a sud- ovest, con la Piccardia a ovest e con il Belgio a nord. Il territorio è prevalentemente pianeggiante e collinare e comprende numerosi parchi e riserve naturali, oltre agli appezzamenti coltivati. E’ percorso da numerosi fiumi: l’Aisne, la Senna, l’Aube, la Marne e il canale delle Ardenne. Vi sono anche numerosi laghi (uno dei più noti è il Der-Chantecoq il più grande lago artificiale in Europa) ; in queste zone vivono uccelli di numerose specie. Troviamo anche notevoli zone boschive e foreste popolate da cervi e cinghiali. Il nord è occupato da montagne con altezze comprese tra i 400 e i 700 metri. La fauna è caratterizzata da volpi, cinghiali, cervi e castori mentre la flora è composta soprattutto da orchidee e le foreste sono per lo più costituite da querce, faggi e betulle. Gli inverni sono particolarmente freddi e piovosi e spesso raggiungono temperature sotto lo zero. Il periodo più mite è quello che va dalla primavera all’estate, caratterizzato da un clima oceanico, ventilato e temperato nel quale le temperature variano dai 20° ai 30°. https://www.youtube.com/watch?v=0F3MCLvkamE
  • 5. -Vie di comunicazione e città principali Molto sviluppate sono le vie ferroviarie come il TGV (una ferrovia ad alta velocità) e quelle stradali. L’aeroporto internazionale regionale si trova a Vatry. Le città più importanti sono il capoluogo Châlons-en-Champagne, Reims, Troyes, Charville-Mézières. A Reims troviamo la maestosa cattedrale gotica di Notre Dame. Un’altra città di particolare rilievo è Troyes con il suo Museo d’Arte Moderna. Nella regione dei grandi laghi, Aube, si snoda la cosidetta Route des Eglises ovvero la strada di undici chiese costruite in legno e argilla. https://www.youtube.com/watch?v=0F3MCLvka mE
  • 6.
  • 7. - Un po’ di storia… Lo Champagne lo conoscevano già nel medioevo, lo producevano quasi esclusivamente i monaci e veniva usato per il vino da messa, era un vino fermo. Nel 1600 tra guerre e saccheggi i monaci abbandonarono le abbazie e i conventi e da lì iniziò l’abbandono delle vigne. Ad Epernay nell’abbazia di Hautuillers attorno al 1670 arrivò un giovane frate benedettino Dom Pierre Pèrignon con l’incarico di tesoriere. Egli vedendo le vigne in totale abbandono si mise al lavoro per metterle in produzione. Vista la sua passione, il vino divenne il lavoro principale e iniziò a selezionare le migliori uve per il vino “Pinot Noir”. Capì che la spuma era dovuta a una rifermentazione, da lì iniziò a perfezionare il vino. L’Abate ha avuto molti meriti: quelli di focalizzare il vitigno più adatto per lo Champagne, il “Pinot Noir”, di usare la tecnica dell’assemblaggio e di usare i tappi di sughero tenuti saldi da una gabbietta metallica sostituendoli ai tappi di legno usati fino a quel momento. In punto di morte confessò il suo segreto per lo Champagne, aggiungere zucchero e miscela di liquori al vino. Aziende nate nel XVIII secolo sono ancora attive e la loro fama è mondiale. https://www.youtube.com/watch?v=0F3MCLvkamE
  • 8. Il taglio del grappolo d’uva