Sociologia dell'odio digitale e dello hate speechDavide Bennato
Il mio intervento sulle caratteristiche sociologiche dello hate speech (incitamento all'odio) tenuto al Web marketing Festival di Rimini il 19 giugno 2015
http://www.tecnoetica.it/2015/06/21/sociologia-dellodio-digitale-e-dello-hate-speech/
La Musicoterapia è una terapia alternativa che utilizza la musica e gli elementi musicali per facilitare la comunicazione, l'apprendimento, la relazione al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, sociali.
Cosa sono le fake news e da dove arriva questo fenomeno così discusso? Analizziamo l'argomento e ne discutiamo, portando esempi e considerazioni.
Una presentazione per il corso di Social Media Web e Smart Apps dell'università Ca' Foscari di Venezia, di Andrea Boscaro, Michele Dal Ben e Omar Utanti.
Sociologia dell'odio digitale e dello hate speechDavide Bennato
Il mio intervento sulle caratteristiche sociologiche dello hate speech (incitamento all'odio) tenuto al Web marketing Festival di Rimini il 19 giugno 2015
http://www.tecnoetica.it/2015/06/21/sociologia-dellodio-digitale-e-dello-hate-speech/
La Musicoterapia è una terapia alternativa che utilizza la musica e gli elementi musicali per facilitare la comunicazione, l'apprendimento, la relazione al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, sociali.
Cosa sono le fake news e da dove arriva questo fenomeno così discusso? Analizziamo l'argomento e ne discutiamo, portando esempi e considerazioni.
Una presentazione per il corso di Social Media Web e Smart Apps dell'università Ca' Foscari di Venezia, di Andrea Boscaro, Michele Dal Ben e Omar Utanti.
La normativa nazionale sulle prestazioni sociosanitarie. La gestione dell'integrazione sociosanitaria . Le regole per farla funzionare. Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può scaricarlo quì: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
A decorrere dal 1° settembre 200, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica. Analizzo i pilastri e le novità alla luce delle nuove linee guida
INTRODUZIONEDELL'INSEGNAMENTO DELL'EDUCAZIONE CIVICA NELLA SCUOLAAntonetta Cimmarrusti
A decorrere dal 1° settembre del primo anno scolastico successivo all'entrata in vigore della presente legge, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione e' istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica.
Cenni storici e normativi sulle imprese cooperative.
Il documento fa parte degli incontri di promozione cooperativa organizzati dalla Cooperativa Sociale La Garganta dell'Aquila.
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...Simone Chiarelli
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti comunitari nel Regolamento (UE) n. 1303/2013 e nella disciplina regionale di attuazione con approfondimenti sulle modalità operative
Tesina d'esame terza media: Diritti e Libertà by Gabriele De Filippis Maurizio De Filippis
Ho scelto il tema “diritti e libertà” per la mia tesina perché mi ha sempre colpito uno dei momenti più tremendi della storia: il genocidio effettuato nei confronti degli ebrei nei campi di concentramento. Ho cercato di trovare, se mai ci fossero, delle motivazioni per questi orrori, ma nessuna logica sembra spiegarli, se non pensare che, per delle ideologie di potere e superiorità, l’uomo ha pensato di annullare la dignità umana. Ho riflettuto, inoltre, su come nel periodo che stiamo vivendo, dovuto alla pandemia da Coronavirus, il diritto alla libertà sia stato limitato per proteggere tutti noi.
Ho capito da questa esperienza che essere liberi significa rispettare i diritti degli altri in modo che anche i nostri diritti possano essere rispettati.
Gabriele De Filippis
Presentazione di Giuliana Colussi all'evento "Green Care: le aree verdi per il benessere, la salute, l’inclusione sociale" del 14 ottobre 2021. L'evento è stato realizzato nell'ambito del progetto europeo Green4C. Scopri di più su greenforcare.eu
La normativa nazionale sulle prestazioni sociosanitarie. La gestione dell'integrazione sociosanitaria . Le regole per farla funzionare. Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può scaricarlo quì: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
A decorrere dal 1° settembre 200, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica. Analizzo i pilastri e le novità alla luce delle nuove linee guida
INTRODUZIONEDELL'INSEGNAMENTO DELL'EDUCAZIONE CIVICA NELLA SCUOLAAntonetta Cimmarrusti
A decorrere dal 1° settembre del primo anno scolastico successivo all'entrata in vigore della presente legge, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione e' istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica.
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Tesina d'esame terza media: Diritti e Libertà by Gabriele De Filippis Maurizio De Filippis
Ho scelto il tema “diritti e libertà” per la mia tesina perché mi ha sempre colpito uno dei momenti più tremendi della storia: il genocidio effettuato nei confronti degli ebrei nei campi di concentramento. Ho cercato di trovare, se mai ci fossero, delle motivazioni per questi orrori, ma nessuna logica sembra spiegarli, se non pensare che, per delle ideologie di potere e superiorità, l’uomo ha pensato di annullare la dignità umana. Ho riflettuto, inoltre, su come nel periodo che stiamo vivendo, dovuto alla pandemia da Coronavirus, il diritto alla libertà sia stato limitato per proteggere tutti noi.
Ho capito da questa esperienza che essere liberi significa rispettare i diritti degli altri in modo che anche i nostri diritti possano essere rispettati.
Gabriele De Filippis
Presentazione di Giuliana Colussi all'evento "Green Care: le aree verdi per il benessere, la salute, l’inclusione sociale" del 14 ottobre 2021. L'evento è stato realizzato nell'ambito del progetto europeo Green4C. Scopri di più su greenforcare.eu
Dopo i decreti attuativi la Riforma del Terzo SettoreFabio Protasoni
Con i primi decreti attuativi comincia. prendere forma concreta la Riforma del Terzo Settore. Cosa è il 3S? In cosa consiste la riforma? Problemi e opportunità
Riforma Terzo Settore: linee guida del Governo (bozza 12 maggio 2014)Parma Couture
Il presente testo, pubblicato sul sito del Governo Italiano, propone una consultazione pubblica sul terzo settore. Chi è interessato può inviare una mail di proposta al Governo entro il 13 Giugno 2014. Dopo due settimane successive alla scadenza, il Consiglio dei Ministri approverà il disegno di legge delega che avrà acquisito i suggerimenti provenienti dai cittadini.
Esiste un’Italia generosa e laboriosa che tutti i giorni opera silenziosamente per migliorare la qualità della vita delle persone.
E’ l’Italia del volontariato, della cooperazione sociale, dell’associazionismo no-profit, delle fondazioni e delle imprese sociali. Lo chiamano terzo settore, ma in realtà è il primo.
Un settore che si colloca tra lo Stato e il mercato, tra la finanza e l’etica, tra l’impresa e la cooperazione, tra l’economia e l’ecologia, che dà forma e sostanza ai principi costituzionali della solidarietà e della sussidiarietà. E che alimenta quei beni relazionali che, soprattutto nei momenti di crisi, sostengono la coesione sociale e contrastano le tendenze verso la frammentazione e disgregazione del senso di appartenenza alla comunità nazionale.
E’ a questo variegato universo, capace di tessere e riannodare i fili lacerati del tessuto sociale, alimentando il capitale più prezioso di cui dispone il Paese, ossia il capitale umano e civico, che il Governo intende rivolgersi formulando, dopo un dibattito che si trascina ormai da troppi anni, le linee guida per una revisione organica della legislazione riguardante il terzo settore. Anche in questo caso, vogliamo fare sul serio.
Per realizzare il cambiamento economico, sociale, culturale e istituzionale di cui il Paese ha bisogno è necessario che tutte le diverse componenti della società italiana convergano in un grande sforzo comune. Il mondo del terzo settore può fornire un contributo determinante a questa impresa, per la sua capacità di essere motore di partecipazione e di autorganizzazione dei cittadini, coinvolgere le persone, costruire legami sociali, mettere in rete risorse e competenze, sperimentare soluzioni innovative.
Noi crediamo che profit e non profit possano oggi declinarsi in modo nuovo e complementare per rafforzare i diritti di cittadinanza attraverso la costruzione di reti solidali nelle quali lo Stato, le Regioni e i Comuni e le diverse associazioni e organizzazioni del terzo settore collaborino in modo sistematico per elevare i livelli di protezione sociale, combattere le vecchie e nuove forme di esclusione e consentire a tutti i cittadini di sviluppare le proprie potenzialità.
Tra gli obiettivi principali vi è quello di costruire un nuovo Welfare partecipativo, un secondo obiettivo è valorizzare lo straordinario potenziale di crescita e occupazione insito nell’economia sociale e nelle attività svolte dal terso settore; il terzo obiettivo della riforma è di premiare in modo sistematico con adeguati incentivi e strumenti di sostegno tutti i comportamenti donativi o comunque prosociali dei cittadini e delle imprese, finalizzati a generare coesione e responsabilità sociale.
Su tutte queste proposte, il Governo vuole conoscere le opinioni di chi con altruismo opera tutti giorni nel Terzo settore, così come di tutti gli stakeholder e i cittadini sostenitori o utenti finali degli enti del no-profit.
Il Terzo Settore in Italia: prima e dopo la riforma CLELIA SFRAPPA
La realtà del Terzo Settore in Italia è molto varia e sta assumendo sempre più rilievo, sopratutto dopo la riforma del Terzo Settore. Queste slide sono un utile strumento sia per chi non sa nulla di Terzo Settore, sia per chi ne conosce già le tematiche ha necessità di una panoramica sulle tematiche principali.
T-FARM "spazi di lavoro, collaborazione e condivisione"Kairos o.d.v.
La sfida che abbiamo di fronte e’ immaginare una rinnovata creativita’ locale, che valorizzi le risorse/eccelenze presenti nel nostro territorio e cerchi nuove soluzioni alle questioni che interrogano
il futuro dell’economia
locale e del lavoro.
L’obiettivo di “T-FARM trailer” è stato quello realizzare azioni di promozione e di marketing territoriale per iniziative imprenditoriali giovanili con insite caratteristiche di successo.
3. Società tradizionale
l’economia è attività di sostentamento, il surplus di
produzione va al “signore”, il welfare non esiste, la cura è
compito della famiglia e della comunità;
Società moderna
l’economia si stacca dalla comunità e si divide in due ambiti:
privata orientata alla produzione e al profitto, pubblica
orientata alla re-distribuzione (welfare);
Società post-moderna
nasce l’economia relazionale, come risposta efficace ed
efficiente alla nuova domanda sociale.
Kairos - organizzazione di volontariato
4. Far coesistere, all’interno del medesimo sistema sociale, i tre
i principi regolativi dell’economia:
1. Lo scambio di equivalenti (contratto): l’’efficienza;
2. La re-distribuzione di ricchezza (welfare): l’’equità;
3. La reciprocità (fraternità): il dono, la libertà positiva;
Kairos - organizzazione di volontariato
5. S. Francesco e i Francescani: la scelta della povertà che
apre la strada all’economia di mercato;
L’’umanesimo civile: la civiltà cittadina, l’economia di
mercato o civile. La figura del mecenate.
L’’illuminismo italiano: la scienza del “ben vivere
sociale”.
La tradizione inglese, la nascita dell’economia
capitalistica: la mano invisibile, l’interesse personale, il
profitto.
Kairos - organizzazione di volontariato
6. La divisione del lavoro;
Lo sviluppo per l’’accumulazione;
La libertà d’’impresa.
L’economia capitalistica
ne aggiunge un quarto:
il profitto
Kairos - organizzazione di volontariato
7. L’’economia di mercato sul modello umanistico e
dell’illuminismo italiano è orientata al Bene
Comune;
L’’economia capitalistica è orientata al profitto
personale e al Bene Totale.
Kairos - organizzazione di volontariato
8. La formula del Bene totale è una sommatoria di
beni individuali:
B1+B2+B3 = BT 5 + 3 + ___=____
La formula del Bene comune è una produttoria
di beni individuali:
B1XB2XB3 = BC 5 x 3 x ___=____
Kairos - organizzazione di volontariato
9. La legge della produzione: massimizzare il profitto
a beneficio degli azionisti, nessuna pietà nella
produzione di ricchezza;
La legge della distribuzione: ricordarsi del legame
che unisce la società e mettere in pratica la
compassione.
La figura del filantropo d’impresa e delle
Fondazioni capitalistiche.
Kairos - organizzazione di volontariato
10. La nascita e lo sviluppo nel contesto di una società
“fordista”: dall’assistenza alla cultura dei servizi, il
welfare state.
Il tramonto della società fordista, la globalizzazione
dell’economia, il problema demografico, la crisi della
politica, del lavoro, della famiglia, nuovi bisogni e nuove
povertà...
Il nuovo welfare: sussidiario, comunitario e integrato
con le altre politiche (sviluppo, casa, sanità,cultura...)
La nascita e lo sviluppo del Terzo Settore.
Kairos - organizzazione di volontariato
11. Terzo settore:
Primo? Secondo? ... Quarto?
No profit:
no = negazione;
Privato sociale:
quale termine lo distingue?
Privato? Sociale?
Kairos - organizzazione di volontariato
12. Definizione dell’International Society for Third Sector,
Dublino 2000: organizzazioni no profit, terzo settore,
ong, fondazioni = organizzazioni della società civile
(civil society organizations)
Kairos - organizzazione di volontariato
13. Servizi sociali
Sanità
Ambiente
Cultura, sport e ricreazione
Istruzione e ricerca
Sviluppo economico e coesione sociale
Tutela dei diritti e attività politica
Filantropia e promozione del volontariato
Cooperazione e solidarietà internazionale
Attività di promozione e formazione religiosa
Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi
Kairos - organizzazione di volontariato
14. Le associazioni riconosciute
Le associazioni non riconosciute
Le fondazioni (assistenziali, bancarie, culturali,
universitarie, liriche, d’impresa…)
I comitati
Le ex-IPAB
Le organizzazioni di volontariato
Le cooperative sociali
Le organizzazioni non governative (ong)
I circoli aziendali(CRAL)
Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS)
Le associazioni e le società sportive dilettantesche
Le associazioni di promozione sociale
Kairos - organizzazione di volontariato
15. Una visione che guarda e inserisce l’esperienza della
socialità umana e della reciprocità all’interno di una
normale vita economica, né a lato, né prima, né dopo
questa.
E’ il momento economico stesso, che in base alla presenza
o assenza dei principi del dono e della reciprocità, diventa
civile o in-civile.
Kairos - organizzazione di volontariato
16. La rottura del nesso tra
produzione di ricchezza e
territorio (la globalizzazione);
L’ effetto spiazzamento:“la
moneta cattiva scaccia quella
buona”
Kairos - organizzazione di volontariato
17. Il fine dell’imprenditorialità non è solo il profitto, non è
vero che l’unica forma di impresa è quella capitalistica –
art. 2247 Codice Civile;
Imprenditore è chi è capace di produrre valore aggiunto, a
prescindere dal motivo che lo muove all’azione;
La funzione filantropica d’impresa è inadeguata per gli
scopi che vorrebbe raggiungere e priva di legittimazione
sociale.
Kairos - organizzazione di volontariato
18. Le tre doti dell’imprenditore
1. Adeguata propensione al rischio;
2. Creatività;
3. Capacità di coordinare e valorizzare
il lavoro di tanti soggetti (ars
combinatoria)
La motivazione
Il profitto = imprenditore capitalistico
Il bene comune = imprenditore sociale
Kairos - organizzazione di volontariato
19. La Repubblica riconosce la
funzione sociale della
cooperazione a carattere di
mutualità e senza fini di
speculazione privata. La
legge ne promuove e
favorisce l'incremento con i
mezzi più idonei e ne
assicura, con gli opportuni
controlli, il carattere e le
finalità.
Kairos - organizzazione di volontariato
20. Scopo mutualistico: “l’interesse generale della
comunità alla promozione umana e all’integrazione
sociale dei cittadini” (art. 1, comma 1);
Le attività strumentali al raggiungimento dello scopo
mutualistico:
a) La gestione di servizi socio-sanitari ed educativi;
b) Lo svolgimento di attività diverse – agricole, industriali,
commerciali o di servizi – finalizzate all’inserimento
lavorativo di persone svantaggiate
Kairos - organizzazione di volontariato
21. Organizzazioni private, ivi compresi gli enti di cui al libro V
del codice civile, che esercitano in via stabile e principale
un’attività economica organizzata al fine della produzione
e dello scambio di beni e servizi di utilità sociale, diretta a
realizzare finalità di interesse generale (art. 1 D.Lgs.
155/06).
Kairos - organizzazione di volontariato
22. Essere costituita con atto pubblico
Avere una struttura democratica
Destinare gli utili allo svolgimento dell’attività statutaria
o a incremento del patrimonio
Tenere le scritture contabili
Redigere il bilancio
Coinvolgere i lavoratori e i destinatari delle attività nella
gestione dell’impresa
Avere la maggioranza degli amministratori soci
Kairos - organizzazione di volontariato
23. Assistenza sociale, sanitaria e socio sanitaria
Educazione e istruzione
Tutela ambientale
Tutela dei beni culturali
Formazione universitaria
Formazione extrascolastica
Turismo sociale
Ogni altra attività d’impresa finalizzata
all’inserimento lavorativo delle persone disabili e
svantaggiate , quando questi costituiscono
almeno il 30% del personale.
Kairos - organizzazione di volontariato
24. Economia:
Economia Civile – L. Bruni, S. Zamagni Ed. il Mulino;
Verso il Mercato di Qualità Sociale – a cura di G. Ecchia e D. Lanzi,
Ed. AICCON
Etica ed Economia – A. Sen – Ed. Laterza
Terzo Settore/Sociologia:
Il privato sociale che emerge: realtà e dilemmi, a cura di P. Donati;
Gli enti non profit – A. Propersi, G. Rossi, Ed. Il Sole 24 Ore
Storia:
Ricchezza francescana – G. Todeschini, Ed- Il Mulino
Umanesimo italiano – E. Garin – Ed. Laterza
Matematica e grammatica:
Qualsiasi manuale delle scuole primarie
Kairos - organizzazione di volontariato