Il presente testo, pubblicato sul sito del Governo Italiano, propone una consultazione pubblica sul terzo settore. Chi è interessato può inviare una mail di proposta al Governo entro il 13 Giugno 2014. Dopo due settimane successive alla scadenza, il Consiglio dei Ministri approverà il disegno di legge delega che avrà acquisito i suggerimenti provenienti dai cittadini.
Esiste un’Italia generosa e laboriosa che tutti i giorni opera silenziosamente per migliorare la qualità della vita delle persone.
E’ l’Italia del volontariato, della cooperazione sociale, dell’associazionismo no-profit, delle fondazioni e delle imprese sociali. Lo chiamano terzo settore, ma in realtà è il primo.
Un settore che si colloca tra lo Stato e il mercato, tra la finanza e l’etica, tra l’impresa e la cooperazione, tra l’economia e l’ecologia, che dà forma e sostanza ai principi costituzionali della solidarietà e della sussidiarietà. E che alimenta quei beni relazionali che, soprattutto nei momenti di crisi, sostengono la coesione sociale e contrastano le tendenze verso la frammentazione e disgregazione del senso di appartenenza alla comunità nazionale.
E’ a questo variegato universo, capace di tessere e riannodare i fili lacerati del tessuto sociale, alimentando il capitale più prezioso di cui dispone il Paese, ossia il capitale umano e civico, che il Governo intende rivolgersi formulando, dopo un dibattito che si trascina ormai da troppi anni, le linee guida per una revisione organica della legislazione riguardante il terzo settore. Anche in questo caso, vogliamo fare sul serio.
Per realizzare il cambiamento economico, sociale, culturale e istituzionale di cui il Paese ha bisogno è necessario che tutte le diverse componenti della società italiana convergano in un grande sforzo comune. Il mondo del terzo settore può fornire un contributo determinante a questa impresa, per la sua capacità di essere motore di partecipazione e di autorganizzazione dei cittadini, coinvolgere le persone, costruire legami sociali, mettere in rete risorse e competenze, sperimentare soluzioni innovative.
Noi crediamo che profit e non profit possano oggi declinarsi in modo nuovo e complementare per rafforzare i diritti di cittadinanza attraverso la costruzione di reti solidali nelle quali lo Stato, le Regioni e i Comuni e le diverse associazioni e organizzazioni del terzo settore collaborino in modo sistematico per elevare i livelli di protezione sociale, combattere le vecchie e nuove forme di esclusione e consentire a tutti i cittadini di sviluppare le proprie potenzialità.
Tra gli obiettivi principali vi è quello di costruire un nuovo Welfare partecipativo, un secondo obiettivo è valorizzare lo straordinario potenziale di crescita e occupazione insito nell’economia sociale e nelle attività svolte dal terso settore; il terzo obiettivo della riforma è di premiare in modo sistematico con adeguati incentivi e strumenti di sostegno tutti i comportamenti donativi o comunque prosociali dei cittadini e delle imprese, finalizzati a generare coesione e responsabilità sociale.
Su tutte queste proposte, il Governo vuole conoscere le opinioni di chi con altruismo opera tutti giorni nel Terzo settore, così come di tutti gli stakeholder e i cittadini sostenitori o utenti finali degli enti del no-profit.
Il Terzo Settore in Italia: prima e dopo la riforma CLELIA SFRAPPA
La realtà del Terzo Settore in Italia è molto varia e sta assumendo sempre più rilievo, sopratutto dopo la riforma del Terzo Settore. Queste slide sono un utile strumento sia per chi non sa nulla di Terzo Settore, sia per chi ne conosce già le tematiche ha necessità di una panoramica sulle tematiche principali.
Dopo i decreti attuativi la Riforma del Terzo SettoreFabio Protasoni
Con i primi decreti attuativi comincia. prendere forma concreta la Riforma del Terzo Settore. Cosa è il 3S? In cosa consiste la riforma? Problemi e opportunità
Esiste un’Italia generosa e laboriosa che tutti i giorni opera silenziosamente per migliorare la qualità della vita delle persone.
E’ l’Italia del volontariato, della cooperazione sociale, dell’associazionismo no-profit, delle fondazioni e delle imprese sociali. Lo chiamano terzo settore, ma in realtà è il primo.
Un settore che si colloca tra lo Stato e il mercato, tra la finanza e l’etica, tra l’impresa e la cooperazione, tra l’economia e l’ecologia, che dà forma e sostanza ai principi costituzionali della solidarietà e della sussidiarietà. E che alimenta quei beni relazionali che, soprattutto nei momenti di crisi, sostengono la coesione sociale e contrastano le tendenze verso la frammentazione e disgregazione del senso di appartenenza alla comunità nazionale.
E’ a questo variegato universo, capace di tessere e riannodare i fili lacerati del tessuto sociale, alimentando il capitale più prezioso di cui dispone il Paese, ossia il capitale umano e civico, che il Governo intende rivolgersi formulando, dopo un dibattito che si trascina ormai da troppi anni, le linee guida per una revisione organica della legislazione riguardante il terzo settore. Anche in questo caso, vogliamo fare sul serio.
Per realizzare il cambiamento economico, sociale, culturale e istituzionale di cui il Paese ha bisogno è necessario che tutte le diverse componenti della società italiana convergano in un grande sforzo comune. Il mondo del terzo settore può fornire un contributo determinante a questa impresa, per la sua capacità di essere motore di partecipazione e di autorganizzazione dei cittadini, coinvolgere le persone, costruire legami sociali, mettere in rete risorse e competenze, sperimentare soluzioni innovative.
Noi crediamo che profit e non profit possano oggi declinarsi in modo nuovo e complementare per rafforzare i diritti di cittadinanza attraverso la costruzione di reti solidali nelle quali lo Stato, le Regioni e i Comuni e le diverse associazioni e organizzazioni del terzo settore collaborino in modo sistematico per elevare i livelli di protezione sociale, combattere le vecchie e nuove forme di esclusione e consentire a tutti i cittadini di sviluppare le proprie potenzialità.
Tra gli obiettivi principali vi è quello di costruire un nuovo Welfare partecipativo, un secondo obiettivo è valorizzare lo straordinario potenziale di crescita e occupazione insito nell’economia sociale e nelle attività svolte dal terso settore; il terzo obiettivo della riforma è di premiare in modo sistematico con adeguati incentivi e strumenti di sostegno tutti i comportamenti donativi o comunque prosociali dei cittadini e delle imprese, finalizzati a generare coesione e responsabilità sociale.
Su tutte queste proposte, il Governo vuole conoscere le opinioni di chi con altruismo opera tutti giorni nel Terzo settore, così come di tutti gli stakeholder e i cittadini sostenitori o utenti finali degli enti del no-profit.
Il Terzo Settore in Italia: prima e dopo la riforma CLELIA SFRAPPA
La realtà del Terzo Settore in Italia è molto varia e sta assumendo sempre più rilievo, sopratutto dopo la riforma del Terzo Settore. Queste slide sono un utile strumento sia per chi non sa nulla di Terzo Settore, sia per chi ne conosce già le tematiche ha necessità di una panoramica sulle tematiche principali.
Dopo i decreti attuativi la Riforma del Terzo SettoreFabio Protasoni
Con i primi decreti attuativi comincia. prendere forma concreta la Riforma del Terzo Settore. Cosa è il 3S? In cosa consiste la riforma? Problemi e opportunità
Il tema è il nuovo welfare, adatto alle biopolitiche del lavoro e al benesserismo. In particolare si esplorano i processi paretcipativi applicati al learning e all'orientamento long-life a ai servizi per il lavoro.
Progettazione ed implementazione, sul territorio della città di Isernia, di un innovativo modello di “Welfare Civile” alimentato, anche finanziariamente, da un circuito di “Economia Civile” al cui interno si pratica la community partecipation, si sostiene la competitività delle imprese, si promuove lo scambio commerciale di prossimità e si stimola un consumo socialmente sostenibile da parte dei cittadini.
Dall’impresa sociale alle “imprese sociali”. La problematica pluralità di mod...Iris Network
Luca Gori (Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa)
Paper presentato in occasione della XII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (25-26 maggio 2018, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Trento).
www.irisnetwork.it
Intervento del Presidente della Repubblica Mattarella alla 32esima assemblea ...Gianguido Passoni
Intervento integrale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della 32esima Assemblea Nazionale dell'ANCi svoltasi a torino dal 28 al 30 ottobre 2015
Come l'identità diventa valore | Gianfranco MarocchiIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Il ppt del prof. Francesco Villa (unicat) mostrato durante la prima serata del politalk con il tema: Una politica attenta alle realtà sociali - 26/01/2012
Con il bilancio sociale Albatros vuole coinvolgere i soci, i clienti e tutta la comunità nella vita della cooperativa e condividere risultati, valori e obiettivi.
El documento presenta estadísticas sobre becas otorgadas por el gobierno de El Salvador entre 2002 y 2010, incluyendo: 1) becas otorgadas por año y ámbito de estudios, 2) becas otorgadas por área de estudios, 3) becas otorgadas por país de estudios, y 4) becas otorgadas por subprograma. También presenta información sobre el número de becarios graduados. Finalmente, incluye una lista de universidades en el extranjero donde estudian los becarios salvadoreños.
El documento describe los objetivos de determinar las causas que impiden que los jóvenes continúen sus estudios en Texistepeque, Santa Ana debido a problemas económicos. Identifica algunas causas como la falta de recursos económicos y la necesidad de que los jóvenes trabajen para apoyar a sus familias. También examina algunos programas del gobierno como EDUCO que intentan ayudar a los jóvenes con escasos recursos a continuar su educación.
Il tema è il nuovo welfare, adatto alle biopolitiche del lavoro e al benesserismo. In particolare si esplorano i processi paretcipativi applicati al learning e all'orientamento long-life a ai servizi per il lavoro.
Progettazione ed implementazione, sul territorio della città di Isernia, di un innovativo modello di “Welfare Civile” alimentato, anche finanziariamente, da un circuito di “Economia Civile” al cui interno si pratica la community partecipation, si sostiene la competitività delle imprese, si promuove lo scambio commerciale di prossimità e si stimola un consumo socialmente sostenibile da parte dei cittadini.
Dall’impresa sociale alle “imprese sociali”. La problematica pluralità di mod...Iris Network
Luca Gori (Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa)
Paper presentato in occasione della XII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (25-26 maggio 2018, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Trento).
www.irisnetwork.it
Intervento del Presidente della Repubblica Mattarella alla 32esima assemblea ...Gianguido Passoni
Intervento integrale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della 32esima Assemblea Nazionale dell'ANCi svoltasi a torino dal 28 al 30 ottobre 2015
Come l'identità diventa valore | Gianfranco MarocchiIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Il ppt del prof. Francesco Villa (unicat) mostrato durante la prima serata del politalk con il tema: Una politica attenta alle realtà sociali - 26/01/2012
Con il bilancio sociale Albatros vuole coinvolgere i soci, i clienti e tutta la comunità nella vita della cooperativa e condividere risultati, valori e obiettivi.
El documento presenta estadísticas sobre becas otorgadas por el gobierno de El Salvador entre 2002 y 2010, incluyendo: 1) becas otorgadas por año y ámbito de estudios, 2) becas otorgadas por área de estudios, 3) becas otorgadas por país de estudios, y 4) becas otorgadas por subprograma. También presenta información sobre el número de becarios graduados. Finalmente, incluye una lista de universidades en el extranjero donde estudian los becarios salvadoreños.
El documento describe los objetivos de determinar las causas que impiden que los jóvenes continúen sus estudios en Texistepeque, Santa Ana debido a problemas económicos. Identifica algunas causas como la falta de recursos económicos y la necesidad de que los jóvenes trabajen para apoyar a sus familias. También examina algunos programas del gobierno como EDUCO que intentan ayudar a los jóvenes con escasos recursos a continuar su educación.
El documento describe los objetivos de establecer las causas económicas que impiden que los jóvenes continúen sus estudios en El Salvador y las consecuencias de esto. Identifica algunas de las causas como la falta de recursos económicos de las familias y los tipos de trabajo a los que se ven obligados algunos jóvenes. También cubre algunos de los programas educativos implementados por el gobierno para ayudar a los jóvenes con escasos recursos económicos a continuar su educación.
El documento presenta los resultados de 15 encuestas realizadas por el Instituto Nacional Texistepeque sobre factores que afectan la educación de los jóvenes. La mayoría de los encuestados indicaron que la falta de recursos económicos, la necesidad de que los jóvenes trabajen y ayuden en el hogar, y la distancia de las escuelas son las principales barreras para completar los estudios. También señalaron que los programas del gobierno como EDUCO son útiles pero insuficientes y que se necesitan más y mejores proyect
El documento describe los objetivos y proyectos educativos del gobierno de El Salvador para ayudar a los jóvenes que no pueden continuar sus estudios debido a problemas económicos. Detalla varios programas como SABE, SINEA y EDUCAME que ofrecen becas y apoyo financiero, e identifica las causas comunes que obligan a los jóvenes a abandonar la escuela y dedicarse al trabajo.
El estudio analizó el uso frecuente que hacen los jóvenes universitarios de las redes sociales en la Universidad Católica de El Salvador. Los resultados mostraron que la red más utilizada es Facebook y que los estudiantes pasan más de 3 horas diarias en redes sociales principalmente por entretenimiento más que por fines educativos.
Decreto MISE-MEF n. 140/2015 - Nuove impreseParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Martedì, 22 Marzo 2016
Dall’insediamento del Ministro Federica Guidi, l’azione complessiva del Ministero dello Sviluppo economico è riconducibile ad un framework unitario, il cui obiettivo principale è di creare le condizioni affinché le imprese possano consolidarsi ed espandersi attraverso il rilancio degli investimenti, una più forte proiezione internazionale e un maggiore accesso ai fattori di produzione quali l’energia e il credito.
Per perseguire queste finalità il Ministero dello sviluppo economico ha adottato, in questi due anni, numerose misure per rafforzare la competitività del sistema produttivo e proiettare l’economia verso una maggiore innovazione tecnologica e organizzativa. In particolare attraverso lo stimolo alla ricerca e all’innovazione, la promozione e la crescita dimensionale di imprese innovative ad alto valore tecnologico, l’accesso alle fonti di finanziamento, il consolidamento patrimoniale, il rafforzamento della proiezione internazionale, l’approvvigionamento energetico a costi più competitivi, la realizzazione e promozione di servizi e infrastrutture digitali, nonché la promozione della concorrenza, la tutela della proprietà intellettuale e dei consumatori.
Con l’obiettivo di rilanciare il protagonismo delle imprese attraverso la crescita e il rafforzamento della competitività del nostro tessuto produttivo, l’Handbook, redatto sia in italiano che in inglese, rappresenta un vademecum di tutte le misure agevolative adottate dal Ministero dello sviluppo economico in un’ottica di modernizzazione e rafforzamento del paradigma imprenditoriale italiano.
L’Handbook raccoglie tutte le agevolazioni attualmente fruibili dalle imprese, suddivise in quattro macro-aree di intervento (sostegno alla competitività, sostegno all’innovazione, efficienza energetica, internazionalizzazione) e un focus speciale sulle startup e PMI innovative.
El estudio analizó el uso frecuente que hacen los jóvenes universitarios de las redes sociales en la Universidad Católica de El Salvador. Los resultados mostraron que la red más utilizada es Facebook y que los estudiantes pasan más de 3 horas diarias en redes sociales principalmente por entretenimiento más que por fines educativos.
Una nuova "grande trasformazione"? Come cambiano Stato, mercato e non profit ...Iris Network
Workshop sull’impresa sociale 2014
18-19 settembre 2014, Riva del Garda (TN)
Intervento di Giancarlo Provasi (Università degli Studi di Brescia – Socialis)
“Una nuova “grande trasformazione”? Come cambiano Stato, mercato e nonprofit e quale spazio per l’impresa sociale”
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIris Network
Presentata martedì 13 aprile la IV edizione del Rapporto sull’impresa sociale di Iris Network: L’impresa sociale in Italia. Identità, ruoli e resilienza.
Il Rapporto è una pubblicazione periodica che descrive lo stato dell’arte e l’evoluzione dell’impresa sociale in Italia.
Pomeriggio di studio “Laboratori transfrontalieri di politiche sociali all’in...dmelpi
Intervento del Prof. Marco Meneguzzo e del Dr. Tobiolo Gianella in occasione del pomeriggio di studio “Laboratori transfrontalieri di politiche sociali all’interno del progetto CoopSussi” (Interreg IV) – Accademia di architettura, Mendrisio
Documento programmatico elaborato dal Coordinamento Prov. del FLI di Ancona e dal Coordinamento Prov. del FLI di Fermo, per la stesura di un'azione politica alle amministrative comunali del 2012.
Presentazione di Giuliana Colussi all'evento "Green Care: le aree verdi per il benessere, la salute, l’inclusione sociale" del 14 ottobre 2021. L'evento è stato realizzato nell'ambito del progetto europeo Green4C. Scopri di più su greenforcare.eu
Convegno organizzato da Francesco e Chiara
"Comunita' e benessere dei cittadini fragili"
Declinare le politiche socio-sanitarie nel contesto locale, criticita' e opportunita'.
Sharing Charity è il microsistema di scambio basato sul dono tra cittadini e imprese. Ideato da Homo Talent per costruire dal basso un welfare di nuova generazione. Donare per Credere!
Dal Molise un nuovo modello di welfare di comunità: CivES - Civic Economy System A new community welfare model from Molise: CivES - Civic Economy System
,Si applicano i processi partecipativi all'orientamento e al learn ing long-life e alle politiche del lavoro. Il tema viene incrociato coi nuovi modelli di welfare di community, le biopolitiche e le vite-lavori alla Gorz.
Similar to Riforma Terzo Settore: linee guida del Governo (bozza 12 maggio 2014) (20)
Rettifica Circolare MISE Nuove Imprese giovanili e femminiliParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Presentazione dei piani d'impresa a sportello a partire dal 13 Gennaio 2016 (fino ad esaurimento risorse)
Circolare MISE Nuove Imprese giovanili e femminiliParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Presentazione dei piani d'impresa a sportello a partire dal 13 Gennaio 2016 (fino ad esaurimento risorse)
Bando ambulanze 2015: Domanda di contributo e allegatiParma Couture
E' disponibile il modello per la domanda di contributo, ai sensi dell'art. 96 della legge 342 del 2000 e del D.M. 177 del 2010, corredato dagli allegati e le linee guida, per le associazioni di volontariato ed Onlus che intendono presentare la richiesta di contributo per gli acquisti di ambulanze, beni strumentali e beni da donare a strutture sanitarie pubbliche effettuati nell'anno 2015. SCADENZA 31/12/2015
Ambulanze e beni strumentali: Linee guida 2015Parma Couture
E' disponibile il modello per la domanda di contributo, ai sensi dell'art. 96 della legge 342 del 2000 e del D.M. 177 del 2010, corredato dagli allegati e le linee guida, per le associazioni di volontariato ed Onlus che intendono presentare la richiesta di contributo per gli acquisti di ambulanze, beni strumentali e beni da donare a strutture sanitarie pubbliche effettuati nell'anno 2015. SCADENZA: 31 DICEMBRE 2015
forza motrice del progetto promosso da Parma Couture. Nasce a Parma un prestigioso marchio di abbigliamento maschile di alta qualità artigianale. Unire sotto un unico brand la produzione dei migliori artigiani presenti nel panorama sartoriale di Parma è l’obiettivo dell’iniziativa rivolta all’uomo di oggi che nelle sue scelte privilegia l’originalità delle creazioni ed esige la loro perfetta realizzazione.
Il talento e la maestria che gli artigiani parmensi sono in grado di esprimere, derivati dall’esperienza maturata da ciascuno nella sua personale specializzazione, garantiscono l’alta qualità di una gamma completa di prodotti di sartoria e complementi di abbigliamento maschile: camiceria, maglieria, cravatte, articoli di pelletteria e accessori.
Digital for social: FAQ della Fondazione VodafoneParma Couture
La Fondazione Vodafone Italia persegue, con il bando "Digital for Social. Il digitale al servizio delle buone idee", la digitalizzazione del Terzo Settore. I beneficiari della misura sono, in particolare, le organizzazioni già esistenti - ONLUS, volontariato, cooperative sociali o loro consorzi, APS, fondazioni, associazioni sportive, imprese sociali - che intendono realizzare progetti per l'utilizzo della tecnologia digitale a beneficio dei giovani in situazione di svantaggio. Il contributo a fondo perduto, di misura stabilita a discrezione della Fondazione per ciascun progetto ammesso, è destinabile a diverse attività - realizzazione siti, piattaforme e-commerce, APP, formazione, ecc. - e può coprire spese di personale, consulenza, forniture, marketing ed altri costi funzionali al progetto digitale.
Digital for Social: bando della Fondazione Vodafone Italia Parma Couture
La Fondazione Vodafone Italia persegue, con il bando "Digital for Social. Il digitale al servizio delle buone idee", la digitalizzazione del Terzo Settore. I beneficiari della misura sono, in particolare, le organizzazioni già esistenti - ONLUS, volontariato, cooperative sociali o loro consorzi, APS, fondazioni, associazioni sportive, imprese sociali - che intendono realizzare progetti per l'utilizzo della tecnologia digitale a beneficio dei giovani in situazione di svantaggio. Il contributo a fondo perduto, di misura stabilita a discrezione della Fondazione per ciascun progetto ammesso, è destinabile a diverse attività - realizzazione siti, piattaforme e-commerce, APP, formazione, ecc. - e può coprire spese di personale, consulenza, forniture, marketing ed altri costi funzionali al progetto digitale.
Scadenza per la presentazione delle domande: 20 Dicembre 2015
Scenari industriali CSC: la manifattura riparte da buone basiParma Couture
Scenari industriali N.6 - PRODUZIONE E COMMERCIO: COME CAMBIA LA GLOBALIZZAZIONE - LA MANIFATTURA ITALIANA RIPARTE SU BUONE BASI.
L’industria manifatturiera italiana ha cominciato a risalire la china, con un passo ancora lento e assai
disomogeneo tra i suoi comparti.
Non si tratta di una falsa partenza, simile alle molte che hanno punteggiato la lunga crisi. Le prospettive
rivelate dai dati e garantite dalle condizioni internazionali favorevoli e dalla politica di bilancio non più
restrittiva sono di consolidamento e progressiva diffusione del recupero.
È un nuovo cominciamento impostato su buone fondamenta, non una semplice ripresa congiunturale.
Perché il contesto esterno e la realtà interna sono molto cambiati nell’arco degli ultimi anni e anzi stanno
ulteriormente mutando quasi sotto i nostri occhi.
Di questi mutamenti profondi e continui le imprese e il sistema tutto devono tener conto, modificando
strategie e adottando politiche adeguate, che abbiano al centro l’industria, motore dello sviluppo.
Legge di Stabilità 2016 - Slides agricolturaParma Couture
Legge di stabilità, Mipaaf: le principali misure per l'agricoltura
Martina: via Irap e Imu sui terreni per imprese agricole. Oltre 800 milioni di euro per la crescita
(16/10/2015)
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, con l'approvazione della Legge di Stabilità 2016, sono state introdotte importanti misure per il comparto agricolo per un totale di oltre 800 milioni di euro. "La legge di stabilità approvata ieri è tra le più agricole degli ultimi anni. - ha affermato il Ministro Maurizio Martina - Abbiamo lavorato per tutelare il reddito delle imprese con sostegni concreti e immediati a partire dall'eliminazione dell'Irap e dell'Imu sui terreni. Meno tasse e più semplificazione e investimenti per sostenere un settore strategico anche per la lotta alla disoccupazione. Le misure messe a punto ci consentono di investire oltre 800 milioni di euro, segnando così una delle azioni più forti che si siano mai fatte negli anni a sostegno del settore primario".
Internazionalizzazione: decreto legislativo attuativo della Delega FiscaleParma Couture
Con il Decreto Legislativo n. 147/2015, attuativo della Delega Fiscale (Legge n. 23/2014), il Governo ha disciplinato una pacchetto di misure per la crescita e l'internazionalizzazione volto a rendere più attrattivo, dal punto di vista fiscale, il nostro Paese per le imprese italiane e straniere che scelgono di insediarvi e/o mantenervi stabili organizzazioni, e a favorire l'abbattimento delle barriere alla loro internazionalizzazione.
La norma introduce, in particolare, una nuova disciplina degli "Accordi fiscali preventivi", vigenti per un periodo di 4 anni, tra le imprese con attività internazionale e l'Agenzia delle Entrate, al fine di promuovere la ricerca del consenso e della partecipazione nei rapporti fra impresa contribuente e fisco italiano. Si prevede, poi, la possibilità per le imprese italiane ed estere decise ad effettuare nuovi e rilevanti investimenti in Italia (minimo Euro 30.000.000) di presentare all'Agenzia delle Entrate, con lo strumento dell' "Interpello", un Piano di investimenti dettagliato (Business plan) al fine di ottenere - entro un massimo di 4 mesi (prorogabili a 7) - un quadro certo del proprio profilo fiscale.
Il Decreto crescita e internazionalizzazione introduce anche la cosiddetta "Branch exemption", ovvero un regime opzionale di esenzione dalle imposte degli utili e delle perdite realizzati nelle stabili organizzazioni all'estero da parte di imprese residenti in Italia. L'ultima misura qui riportata riguarda l'istituzione di un regime fiscale speciale a beneficio dei lavoratori qualificati che, dopo aver vissuto all'estero nei 5 anni precedenti, decidono di trasferirsi in Italia per almeno 2 anni: l'agevolazione consiste in una riduzione della base imponibile pari al 30% del reddito da lavoro dipendente prodotto presso una impresa residente in Italia.
Decreto crescita e internazionalizzazione è entrato in vigore il 7 Ottobre 2015. Tuttavia, la concreta operatività di alcune misure ivi contenute è condizionata all'emanazione di appositi Decreti attuativi da parte del Ministero dell'Economia.
Guida ai finanziamenti dell'Unione Europea 2014-2020Parma Couture
Edizione 2014 (pubblicata nel 2015) della Guida per principianti sui finanziamenti dell'Unione Europea: nuove possibilità di finanziamento dell'UE per il periodo 2014-2020
Il COSME è il programma dell’UE per la competitività delle
piccole e medie imprese (PMI). Una parte significativa del
programma COSME è dedicata agli strumenti finanziari
gestiti dal Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) nell’ambito
di un mandato della Commissione Europea.
Gli strumenti finanziari del programma COSME sono volti
a migliorare l’accesso ai finanziamenti per le PMI e ad
incoraggiare la competitività delle imprese europee. Gli
strumenti finanziari del programma COSME sono operativi
dal 2014 al 2020 con un bilancio previsto di 1,3 miliardi di
EUR. Il FEI intende migliorare l’accesso ai finanziamenti
per le PMI attraverso intermediari finanziari selezionati,
compresi istituti finanziari o fondi di private equity locali
scelti dal FEI attraverso un invito a manifestare interesse. Tali
strumenti sono finanziati dall’Unione Europea nel quadro del
programma COSME.
Progressi sulle 10 priorità della Commissione EuropeaParma Couture
President Juncker's State of the Union speech covered progress in implementing the Commission's ten priorities, and explained where work needs to be done. It presented his political vision for the future of the EU that will guide the preparation of the Commission's Work Programme for 2016 and beyond.
Al fine di promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale, con decreto ministeriale 3 luglio 2015 è stato istituito un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento degli interessi generali e delle finalità di utilità sociale.
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono le seguenti tipologie di imprese:
imprese sociali costituite in forma di società, di cui al decreto legislativo n. 155/2006;
cooperative sociali e relativi consorzi, di cui alla legge n. 381/1991;
società cooperative aventi qualifica di ONLUS ai sensi del decreto legislativo n. 460/1997.
L’intervento prevede la concessione di aiuti ai sensi dei regolamenti europei “de minimis”, da erogare sotto forma di finanziamenti agevolati per programmi di investimento delle predette imprese in qualunque settore, purché coerenti con le relative finalità istituzionali.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
La copertura dell’intervento è posta a carico del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) istituito dalla legge n. 311/2004 presso Cassa depositi e prestiti S.p.a., previa assegnazione delle risorse da parte del CIPE.
E’ prevista inoltre la possibilità di destinare alla misura anche risorse delle regioni o di altri enti pubblici, risorse dei fondi strutturali europei e stanziamenti derivanti da specifiche disposizioni normative, utilizzabili per associare ai predetti finanziamenti agevolati aiuti concessi sotto forma di contributi non rimborsabili.
Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, saranno stabilite le condizioni e modalità per la concessione ed erogazione dei finanziamenti previsti dal nuovo regime di aiuto.
L’apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite con provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese successivamente all’adozione degli atti concernenti l’assegnazione delle risorse finanziarie e la regolamentazione delle procedure.
Avviso pubblico disagio giovanile - drogheParma Couture
I Dipartimenti della Gioventù e delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio hanno promosso la pubblicazione di un bando per la prevenzione ed il contrasto all'uso di sostanze psicotrope e stupefacenti da parte di giovani in condizioni di disagio, evitandone il reperimento sul web (soprattutto da parte dei minori), affrontando il problema della connessa incidentalità stradale e ricostruendo un contesto di inclusione sociale.
Il bando sostiene progetti contro il disagio giovanile presentati da organizzazioni del Terzo Settore - associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, fondazioni, altre associazioni -, in forma singola o in Associazione Temporanea di scopo (ATS), con una minima esperienza (3 - 5 anni) di attività negli ambiti di intervento individuati. E' previsto un contributo a fondo perduto, di importo compreso fra Euro 50.000 e 100.000, fino al 75% del costo complessivo necessario alla realizzazione del progetto contro il disagio giovanile (spese di personale, servizi e forniture, materiale informativo, eventi, automezzi, ecc., trasferimenti e soggiorni, spese generali). Il restante 25% del costo totale del progetto può essere coperto, oltre che da risorse finanziarie del proponente, anche da risorse umane e strumentali.
Il progetto contro il disagio giovanile deve essere avviato dopo la stipula di apposita Convenzione con il Dipartimento competente, che a sua volta fa seguito alla approvazione del medesimo progetto.
Scadenza presentazione domande: 16 Novembre 2015
Linee guida Bando disagio giovanile - drogheParma Couture
I Dipartimenti della Gioventù e delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio hanno promosso la pubblicazione di un bando per la prevenzione ed il contrasto all'uso di sostanze psicotrope e stupefacenti da parte di giovani in condizioni di disagio, evitandone il reperimento sul web (soprattutto da parte dei minori), affrontando il problema della connessa incidentalità stradale e ricostruendo un contesto di inclusione sociale.
Il bando sostiene progetti contro il disagio giovanile presentati da organizzazioni del Terzo Settore - associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, fondazioni, altre associazioni -, in forma singola o in Associazione Temporanea di scopo (ATS), con una minima esperienza (3 - 5 anni) di attività negli ambiti di intervento individuati. E' previsto un contributo a fondo perduto, di importo compreso fra Euro 50.000 e 100.000, fino al 75% del costo complessivo necessario alla realizzazione del progetto contro il disagio giovanile (spese di personale, servizi e forniture, materiale informativo, eventi, automezzi, ecc., trasferimenti e soggiorni, spese generali). Il restante 25% del costo totale del progetto può essere coperto, oltre che da risorse finanziarie del proponente, anche da risorse umane e strumentali.
Il progetto contro il disagio giovanile deve essere avviato dopo la stipula di apposita Convenzione con il Dipartimento competente, che a sua volta fa seguito alla approvazione del medesimo progetto.
Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il bando 2015 per il sostegno alle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri ex Legge n. 266/91 e costituite da almeno 2 anni. I progetti sperimentali oggetto di finanziamento - promossi singolarmente o (con punteggio più alto) in collaborazione con altri soggetti pubblici (scuole, università, ecc.) e/o privati (altre organizzazioni di volontariato, terzo settore, imprese, gruppi informali, ecc.) - devono rientrare in un massimo di tre dei seguenti ambiti prioritari: cultura del volontariato, cittadinanza attiva, non discriminazione, reinserimento soggetti svantaggiati, esclusione sociale, tutela del territorio, sostegno a distanza, volontariato d'impresa.
Il contributo pubblico, di importo pari al 90% del costo complessivo, è destinato a finanziare spese - di ammontare non superiore ad Euro 30.000 - di personale interno e/o esterno, compresa la progettazione (max 20%), di acquisto/noleggio attrezzature e materiali didattici (max 25%) e costi generali (in quota parte). Il restante 10% dei costi è a carico dell'organizzazione di volontariato: contributi dei soci, donazioni, attività di volontari, cofinanziamento di terzi, ecc.
Scadenza per la presentazione domande: 21 Settembre 2015
E' in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto MEF - MISE di attuazione del regime opzionale di tassazione in presenza di redditi da utilizzo di opere d'ingegno, denominato "Patent Box" ed introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 (L. 190/2014, art. 1 commi 37-45).
Per beneficiare dello sgravio fiscale, occorre essere una impresa (anche residente all'estero, ma comunque presente in Italia) che, direttamente o in licenza da terzi, svolga attività di valorizzazione - ricerca, design, sviluppo, ideazione, test, studi, promozione - di beni immateriali quali software, brevetti, marchi (anche collettivi), disegni e modelli, informazioni aziendali tutelabili.
L'agevolazione consiste, nel caso di utilizzo diretto del bene immateriale, nella deduzione dal reddito di un importo calcolato a partire dal "contributo economico" (figurativo) derivante dalla valorizzazione dello stesso bene.
Alla "quota di reddito agevolabile", calcolata come frazione del suddetto contributo economico tendente a 1 all'aumentare del peso dei "costi qualificati" per la valorizzazione del bene immateriale - sostenuti, nell'anno in corso e nei 3 precedenti, direttamente o tramite enti di ricerca o start-up innovative, ecc. -, è applicata una percentuale del 30% (per il 2015), del 40% (2016) e del 50% (a regime dal 2017) che corrisponde, quindi, all'ammontare della deduzione a beneficio dell'impresa.
Nel caso di concessione in uso del bene immateriale, il reddito a cui applicare le suddette percentuali corrisponde ai relativi canoni al netto dei costi diretti ed indiretti.
Per i soli periodi 2015 e 2016, per fruire dello sgravio occorre inviare una comunicazione all'Agenzia delle Entrate secondo modalità ancora da definirsi. A partire dal 2017, tale comunicazione avverrà in sede di dichiarazione dei redditi.
Riforma Terzo Settore: linee guida del Governo (bozza 12 maggio 2014)
1. 1
Linee
guida
per
una
Riforma
del
Terzo
Settore
Esiste
un’Italia
generosa
e
laboriosa
che
tutti
i
giorni
opera
silenziosamente
per
migliorare
la
qualità
della
vita
delle
persone.
E’
l’Italia
del
volontariato,
della
cooperazione
sociale,
dell’associazionismo
no-‐profit,
delle
fondazioni
e
delle
imprese
sociali.
Lo
chiamano
terzo
settore,
ma
in
realtà
è
il
primo.
Un
settore
che
si
colloca
tra
lo
Stato
e
il
mercato,
tra
la
finanza
e
l’etica,
tra
l’impresa
e
la
cooperazione,
tra
l’economia
e
l’ecologia,
che
dà
forma
e
sostanza
ai
principi
costituzionali
della
solidarietà
e
della
sussidiarietà.
E
che
alimenta
quei
beni
relazionali
che,
soprattutto
nei
momenti
di
crisi,
sostengono
la
coesione
sociale
e
contrastano
le
tendenze
verso
la
frammentazione
e
disgregazione
del
senso
di
appartenenza
alla
comunità
nazionale.
E’
a
questo
variegato
universo,
capace
di
tessere
e
riannodare
i
fili
lacerati
del
tessuto
sociale,
alimentando
il
capitale
più
prezioso
di
cui
dispone
il
Paese,
ossia
il
capitale
umano
e
civico,
che
il
Governo
intende
rivolgersi
formulando,
dopo
un
dibattito
che
si
trascina
ormai
da
troppi
anni,
le
linee
guida
per
una
revisione
organica
della
legislazione
riguardante
il
Terzo
settore.
Anche
in
questo
caso,
vogliamo
fare
sul
serio.
Per
realizzare
il
cambiamento
economico,
sociale,
culturale,
istituzionale
di
cui
il
Paese
ha
bisogno
è
necessario
che
tutte
le
diverse
componenti
della
società
italiana
convergano
in
un
grande
sforzo
comune.
Il
mondo
del
terzo
settore
può
fornire
un
contributo
determinante
a
questa
impresa,
per
la
sua
capacità
di
essere
motore
di
partecipazione
e
di
autorganizzazione
dei
cittadini,
coinvolgere
le
persone,
costruire
legami
sociali,
mettere
in
rete
risorse
e
competenze,
sperimentare
soluzioni
innovative.
Noi
crediamo
che
profit
e
non
profit
possano
oggi
declinarsi
in
modo
nuovo
e
complementare
per
rafforzare
i
diritti
di
cittadinanza
attraverso
la
costruzione
di
reti
solidali
nelle
quali
lo
Stato,
le
Regioni
e
i
Comuni
e
le
diverse
associazioni
e
organizzazioni
del
terzo
settore
collaborino
in
modo
sistematico
per
elevare
i
livelli
di
protezione
sociale,
combattere
le
vecchie
e
nuove
forme
di
esclusione
e
consentire
a
tutti
i
cittadini
di
sviluppare
le
proprie
potenzialità.
Tra
gli
obiettivi
principali
vi
è
quello
di
costruire
un
nuovo
Welfare
partecipativo,
fondato
su
una
governance
sociale
allargata
alla
partecipazione
dei
singoli,
dei
corpi
intermedi
e
del
terzo
settore
al
processo
decisionale
e
attuativo
delle
politiche
sociali,
al
fine
di
ammodernare
le
modalità
di
organizzazione
ed
erogazione
dei
servizi
del
welfare,
rimuovere
le
sperequazioni
e
ricomporre
il
rapporto
tra
Stato
e
cittadini,
tra
pubblico
e
privato,
secondo
principi
di
equità,
efficienza
e
solidarietà
sociale.
Un
secondo
obiettivo
è
valorizzare
lo
straordinario
potenziale
di
crescita
e
occupazione
insito
nell’economia
sociale
e
nelle
attività
svolte
dal
terso
settore,
che
a
ben
vedere
è
l'unico
comparto
2. 2
che
negli
anni
della
crisi
ha
continuato
a
crescere,
pur
mantenendosi
ancora
largamente
al
di
sotto,
dal
punto
di
vista
dimensionale,
rispetto
alle
altre
esperienze
internazionali.
Esiste
dunque
un
tesoro
inestimabile,
ancora
non
del
tutto
esplorato,
di
risorse
umane,
finanziarie
e
relazionali
presenti
nei
tessuti
comunitari
delle
realtà
territoriali
che
un
serio
riordino
del
quadro
regolatorio
e
di
sostegno
può
liberare
in
tempi
brevi
a
beneficio
di
tutta
la
collettività,
per
rispondere
ai
nuovi
bisogni
del
secondo
welfare
e
generare
nuove
opportunità
di
lavoro
e
di
crescita
professionale.
Il
terzo
obiettivo
della
riforma
è
di
premiare
in
modo
sistematico
con
adeguati
incentivi
e
strumenti
di
sostegno
tutti
i
comportamenti
donativi
o
comunque
prosociali
dei
cittadini
e
delle
imprese,
finalizzati
a
generare
coesione
e
responsabilità
sociale.
Per
realizzare
questi
obiettivi,
le
nostre
linee
guida
sono
le
seguenti:
• Ricostruire
le
fondamenta
giuridiche,
definire
i
confini
e
separare
il
grano
dal
loglio.
Per
superare
le
vecchie
dicotomie
tra
pubblico/
privato
e
Stato/mercato
e
passare
da
un
ordine
civile
bipolare
a
un
assetto
“tripolare”,
dobbiamo
definire
in
modo
compiuto
e
riconoscere
i
soggetti
privati
sotto
il
profilo
della
veste
giuridica,
ma
pubblici
per
le
finalità
di
utilità
e
promozione
sociale
che
perseguono.
Abbiamo
inoltre
bisogno
di
delimitare
in
modo
più
chiaro
l’identità,
non
solo
giuridica,
del
terzo
settore,
specificando
meglio
i
confini
tra
volontariato
e
cooperazione
sociale,
tra
associazionismo
di
promozione
sociale
e
impesa
sociale,
meglio
inquadrando
la
miriade
di
soggetti
assai
diversi
fra
loro
che
nel
loro
insieme
rappresentano
il
prodotto
della
libera
iniziativa
dei
cittadini
associati
per
perseguire
il
bene
comune.
Occorre
però
anche
sgomberare
il
campo
da
una
visione
idilliaca
del
mondo
del
privato
sociale,
non
ignorando
che
anche
in
questo
ambito
agiscono
soggetti
non
sempre
trasparenti
che
talvolta
usufruiscono
di
benefici
o
attuano
forme
di
concorrenza
utilizzando
spregiudicatamente
la
forma
associativa
per
aggirare
obblighi
di
legge.
• Valorizzare
il
principio
di
sussidiarietà
verticale
e
orizzontale.
L’azione
diretta
dei
pubblici
poteri
e
la
proliferazione
di
enti
e
organismi
pubblici
operanti
nel
sociale
si
è
rivelata
spesso
costosa
e
inefficiente.
Nel
sistema
di
governo
multilivello
che
caratterizza
il
nostro
paese
l’autonoma
iniziativa
dei
cittadini
per
realizzare
concretamente
la
tutela
dei
diritti
civili
e
sociali
garantita
dalla
Costituzione
deve
essere
quanto
più
possibile
valorizzata.
In
un
quadro
di
vincoli
di
bilancio,
dinanzi
alle
crescenti
domande
di
protezione
sociale
abbiamo
bisogno
di
adottare
nuovi
modelli
di
assistenza
in
cui
l’azione
pubblica
possa
essere
affiancata
in
modo
più
incisivo
dai
soggetti
operanti
nel
privato
solidale.
Pubblica
amministrazione
e
Terzo
settore
devono
essere
le
due
gambe
su
cui
fondare
una
nuova
welfare
society.
• Far
decollare
davvero
l’impresa
sociale,
per
arricchire
il
panorama
delle
istituzioni
economiche
e
sociali
del
nostro
paese
dimostrando
che
capitalismo
e
solidarietà
possono
abbracciarsi
in
modo
nuovo
attraverso
l’affermazione
di
uno
spazio
imprenditoriale
non
residuale
per
le
organizzazioni
private
che,
senza
scopo
di
lucro,
producono
e
scambiano
in
via
continuativa
beni
e
servizi
per
realizzare
obiettivi
di
interesse
generale.
• Assicurare
una
leva
di
giovani
per
la
“difesa
della
Patria”
accanto
al
servizio
militare:
un
Servizio
Civile
Nazionale
universale,
come
opportunità
di
servizio
alla
comunità
e
primo
3. 3
approccio
all'inserimento
professionale,
aperto
ai
giovani
dai
18
ai
29
anni
che
desiderino
confrontarsi
con
l’impegno
civile,
per
la
formazione
di
una
coscienza
pubblica
e
civica.
• Dare
stabilità
e
ampliare
le
forme
di
sostegno
economico,
pubblico
e
privato,
degli
enti
del
terzo
settore,
assicurando
la
trasparenza,
eliminando
contraddizioni
e
ambiguità
e
fugando
i
rischi
di
elusione.
Ciascuna
di
queste
linee
guida
richiede
interventi
concreti.
Ne
indichiamo
alcuni,
su
cui
il
Governo
intende
ascoltare
la
voce
dei
protagonisti
prima
di
intervenire
con
l’adozione
di
un
disegno
di
legge
delega
da
attuare
in
tempi
brevi
per
un
complessivo
riordino
del
terzo
settore.
I
punti
su
cui
vogliamo
lavorare.
Ricostruire
le
fondamenta
giuridiche,
definire
i
confini
e
separare
il
grano
dal
loglio
1) riformare
il
Libro
I
Titolo
II
del
Codice
Civile,
anche
alla
luce
dell'articolo
118
della
Costituzione,
introducendo
o
rivisitando
le
norme
in
materia
di:
costituzione
degli
enti
e
valorizzazione
della
loro
autonomia
statutaria
con
specifico
riguardo
a
quelli
privi
di
personalità
giuridica;
requisiti
sostanziali
degli
enti
non
profit
ed
eventuali
limitazioni
di
attività;
struttura
di
governance,
affermando
pienamente
il
principio
democratico
e
partecipativo
negli
organi
sociali;
responsabilità
degli
organi
di
governo
e
obblighi
di
trasparenza
e
di
comunicazione
economica
e
sociale
rivolti
all’esterno;
semplificazione
e
snellimento
delle
procedure
per
il
riconoscimento
della
personalità
giuridica,
anche
attraverso
la
digitalizzazione
telematica
delle
pratiche;
diversificazione
dei
modelli
organizzativi
in
ragione
della
dimensione
economica
dell’attività
svolta,
dell’utilizzazione
prevalente
o
comunque
rilevante
di
risorse
pubbliche
e
del
coinvolgimento
della
fede
pubblica;
criteri
per
la
gestione
economica
degli
enti
non
profit;
forme
di
controllo
e
accertamento
dell’autenticità
sostanziale
dell’attività
realizzata;
regime
di
contabilità
separata
tra
attività
istituzionale
e
imprenditoriale;
codificazione
dell’impresa
sociale.
4. 4
2) aggiornamento
della
legge
266/91
sul
Volontariato,
sulla
base
dei
seguenti
criteri:
formazione
alla
cittadinanza
del
volontariato
nella
scuola;
riconoscimento
delle
reti
di
volontariato
di
secondo
livello;
revisione
del
sistema
degli
albi
regionali
e
istituzione
del
registro
nazionale;
ridefinizione
dei
compiti
e
delle
modalità
di
funzionamento
dell’Osservatorio
nazionale;
riduzione
degli
adempimenti
burocratici
e
introduzione
di
modalità
adeguate
e
unitarie
di
rendicontazione
economica
e
sociale;
introduzione
di
criteri
più
trasparenti
nel
sistema
di
affidamento
in
convenzione
dei
servizi
al
volontariato;
promozione
e
riorganizzazione
del
sistema
dei
centri
di
servizio
quali
strumenti
di
sostegno
e
supporto
alle
associazioni
di
volontariato;
3) revisione
della
legge
383/2000
sulle
Associazioni
di
promozione
sociale
al
fine
di:
razionalizzare
le
modalità
di
iscrizione
ai
registri;
ridefinire
l'Osservatorio
Nazionale
dell'Associazionismo;
una
migliore
definizione
delle
modalità
di
selezione
delle
iniziative
e
dei
progetti
di
formazione
e
sviluppo;
armonizzare
il
regime
delle
agevolazioni
fiscali
rispetto
a
quello
di
altre
categorie
di
enti
non
profit;
4) istituzione
di
una
’Authority
del
Terzo
settore;
5) coordinamento
tra
la
disciplina
civilistica,
le
singole
leggi
speciali
e
la
disciplina
fiscale,
con
la
redazione
di
un
Testo
unico
del
terzo
settore;
Valorizzare
il
principio
di
sussidiarietà
verticale
e
orizzontale
6) aggiornamento
della
legge
328/2000
con
riferimento
alla
programmazione
e
gestione
dei
servizi
sociali
ai
fini
della
definizione
di
nuovi
criteri
e
moduli
operativi
per
assicurare
la
collaborazione
degli
enti
no
profit
alla
programmazione
e
non
solo
dell’esecuzione
delle
politiche
pubbliche
a
livello
territoriale;
5. 5
7) revisione
dei
requisiti
per
l’autorizzazione/accreditamento
delle
strutture
e
dei
servizi
sociali
e
delle
procedure
di
affidamento
per
l’erogazione
dei
servizi
sociali
da
parte
degli
enti
locali
ad
organizzazioni
del
terzo
settore;
8) introduzione
di
incentivi
per
la
libera
scelta
dell’utente
a
favore
delle
imprese
sociali
mediante
deduzioni
o
detrazioni
fiscali
oppure
mediante
voucher;
Far
decollare
l’impresa
sociale
9)
superamento
della
qualifica
opzionale
di
impresa
sociale,
rendendo
non
facoltativa,
ma
obbligatoria
l’assunzione
dello
status
di
impresa
sociale
per
tutte
le
organizzazione
che
ne
abbiano
le
caratteristiche;
10)
ampliamento
delle
“materie
di
particolare
rilievo
sociale”
che
definiscono
l’attività
di
impresa
sociale;
11)
ampliamento
delle
categorie
di
lavoratori
svantaggiati;
12)
previsione
di
forme
limitate
di
remunerazione
del
capitale
sociale;
13)
riconoscimento
delle
cooperative
sociali
come
imprese
sociali
di
diritto
senza
necessità
di
modifiche
statutarie
e
semplificazione
delle
modalità
di
formazione
e
presentazione
del
bilancio
sociale,
pur
mantenendone
l’obbligatorietà;
14)
armonizzazione
delle
agevolazioni
e
dei
benefici
di
legge
riconosciuti
alle
diverse
forme
del
non
profit;
15)
promuovere
il
Fondo
per
le
imprese
sociali
e
sostenere
la
rete
di
finanza
etica;
Assicurare
una
leva
di
giovani
per
la
“difesa
della
Patria”
accanto
al
servizio
militare:
il
Servizio
civile
nazionale
universale,
da
disciplinare
sulla
base
dei
seguenti
criteri:
16)
garantire
ai
giovani
che
lo
richiedono
di
poter
svolgere
il
Servizio
Civile
Universale,
fino
ad
un
massimo
di
100.000
giovani
all’anno
per
il
primo
triennio
dall’istituzione
del
Servizio;
17)
tempi
di
servizio
in
linea
con
la
velocità
delle
trasformazioni
che
permettano
ai
giovani
di
fare
una
esperienza
significativa
che
non
li
tenga
bloccati
per
troppo
tempo
(8mesi
eventualmente
prorogabili
di
4
mesi);
18)
partecipazione
degli
stranieri
al
SCN;
6. 6
19)
previsione
di
benefit
per
i
volontari,
quali:
crediti
formativi
universitari;
tirocini
universitari
e
professionali;
riconoscimento
delle
competenze
acquisite
durante
l’espletamento
del
servizio;
20) stipula
di
accordi
di
Regioni
e
le
Province
autonome
con
le
Associazioni
di
categorie
degli
imprenditori,
associazioni
delle
cooperative
e
del
terzo
settore
per
facilitare
l'ingresso
sul
mercato
del
lavoro
dei
volontari,
la
realizzazione
di
tirocini
o
di
corsi
di
formazione
per
i
volontari;
21)
possibilità
di
un
periodo
di
servizio
in
uno
dei
Paesi
dell’Unione
Europea
avente
il
Servizio
Civile
volontario
in
regime
di
reciprocità;
Dare
stabilità
e
ampliare
le
forme
di
sostegno
economico,
pubblico
e
privato,
degli
enti
del
terzo
settore,
attraverso:
22) il
riordino
e
l’armonizzazione
delle
diverse
forme
di
fiscalità
di
vantaggio
per
gli
enti
del
terzo
settore,
con
riferimento
ai
regimi
sia
delle
imposte
dirette
che
indirette,
anche
al
fine
di
meglio
chiarire
la
controversa
accezione
di
“modalità
non
commerciale”;
23)
il
potenziamento
del
5
per
mille,
prevedendo:
la
revisione
della
platea
e
l’identificazione
stabile
dei
soggetti
beneficiari
e
il
loro
inserimento
in
un
elenco
liberamente
consultabile;
la
possibilità
di
destinare
il
5
per
mille
non
solo
dell’Irpef,
ma
anche
delle
imposte
sostitutive
per
i
contribuenti
cosiddetti
“minimi”;
l’obbligo,
per
i
soggetti
beneficiari,
di
pubblicare
on
line
i
propri
bilanci
utilizzando
uno
schema
standard,
trasparente
e
di
facile
comprensione;
l’eliminazione
del
tetto
massimo
di
spesa,
onde
evitare
che
il
5
per
mille
si
riveli
in
realtà
il
4
per
mille
o
anche
meno;
la
semplificazione
delle
procedure
amministrative
a
valle
del
calcolo
dei
contributi
spettanti
a
ciascun
beneficiario,
così
da
superare
gli
attuali
tempi
di
erogazione
delle
quote
spettanti;
24)
la
promozione
dei
titoli
di
solidarietà
già
previsti
dal
D.Lgs.
460/97;
25) l’allargamento
della
platea
dei
beneficiari
dell’equity
crowdfunding
ad
oggi
limitato
alle
sole
start
up;
26) disciplina
sperimentale
del
"voucher
universale
per
i
servizi
alla
persona
e
alla
famiglia",
come
strumento
di
infrastrutturazione
del
"secondo
welfare";
7. 7
27) definizione
di
un
trattamento
fiscale
di
favore
per
"titoli
finanziari
etici",
così
da
premiare
quei
cittadini
che
investono
nella
finanza
etica
i
loro
risparmi;
28) introduzione
di
nuove
modalità
per
assegnare
alle
organizzazioni
di
terzo
settore
in
convenzione
d'uso
immobili
pubblici
inutilizzati;
29) riforma
dell’attuale
meccanismo
di
destinazione
e
assegnazione
dei
beni
mobili
e
immobili
confiscati
alla
criminalità
organizzata,
ai
fini
di
un
maggiore
coinvolgimento
degli
enti
del
Terzo
Settore
nella
gestione
dei
beni
medesimi
e
per
il
consolidamento
e
lo
sviluppo
di
iniziative
di
imprenditorialità
sociale.
********
Su
tutte
queste
proposte,
ci
piacerebbe
conoscere
le
opinioni
di
chi
con
altruismo
opera
tutti
giorni
nel
Terzo
settore,
così
come
di
tutti
gli
stakeholder
e
i
cittadini
sostenitori
o
utenti
finali
degli
enti
del
no-‐profit.
Per
inviare
le
Vostre
proposte
e
i
Vostri
suggerimenti,
scriveteci
all'indirizzo
terzosettorelavoltabuona@lavoro.gov.it.
La
consultazione
sarà
aperta
dal
13
maggio
al
13
giugno.
Nelle
due
settimane
successive
il
Governo
predisporrà
il
disegno
di
legge
delega
che
sarà
approvato
dal
Consiglio
dei
Ministri
il
giorno
27
giugno
2014.