Da dove proviene la lingua italiana, quali sono stati i primi usi nella lingua comune e nella letteratura. Dall'indovinello veronese al placito capuano, fino al Cantico delle Creature di San Francesco.
Da dove proviene la lingua italiana, quali sono stati i primi usi nella lingua comune e nella letteratura. Dall'indovinello veronese al placito capuano, fino al Cantico delle Creature di San Francesco.
Presentazione in 34 slides della storia della Spagna sotto il regno di Filippo II. Contiene: testo, link, immagini, carte geografiche, mappe, etc. Utile per un utilizzo didattico
The Longobards had an important historic role in changing Italy during the period among Vi and VIII centuries. This is a brief history of Teodolinda, Rotari and Adelchi until the explosion of Carlo Magno in Europe
Presentazione in 34 slides della storia della Spagna sotto il regno di Filippo II. Contiene: testo, link, immagini, carte geografiche, mappe, etc. Utile per un utilizzo didattico
The Longobards had an important historic role in changing Italy during the period among Vi and VIII centuries. This is a brief history of Teodolinda, Rotari and Adelchi until the explosion of Carlo Magno in Europe
Metodo SAMR e formazione dei formatori - EMEM 2016Flavia Giannoli
Andare a scuola non basta più alla formazione. Per mettere in atto una didattica attiva in classe, che renda partecipi gli allievi in prima persona nel processo formativo occorre che i loro formatori, i docenti, ricevano essi stessi una formazione attiva nella quale imparino facendo (learning by doing). In particolare occorre approfondire le tematiche dell’utilizzo delle tecnologie: è opportuno introdurle per gradi nei processi di apprendimento e riflettere sulle finalità del loro utilizzo per non snaturare la formazione, ricordando che esse sono strumenti e mai fini. Utilizzare il metodo SAMR (Substitution, Augmentation, Modification, Redefinition) per una saggia e progressiva introduzione delle tecnologie a scuola può aiutare a ricomporre il puzzle della formazione richiesta dal PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) e ridurne le criticità. Il formatore dei formatori propone innovazione, metodologia, flessibilità: diviene quasi un broker, piuttosto che un depositario, della conoscenza.
Using the PicCollage App for Reading ComprehensionJennifer Jones
Creation apps are the hottest thing in the classroom right now. Most teachers have PicCollage on their phone for saving memories with pictures from the camera roll. But, how many teachers are using PicCollage for learning? Or, better yet, turning the app usage over to students? I created this presentation for my session at the Margaret Blount Harvey Literacy Institute in Greenville, North Carolina. Teachers will learn why Pic Collage is the perfect app for digital creations, see several examples of PicCollage for reading comprehension and create a PicCollage f their own.
In occasione del settecento-cinquantesimo anniversario della nascita del Sommo Poeta fiorentino, per la metà di maggio 2105, sono previste diverse manifestazioni per celebrare la memoria dell’autore della Divina Commedia a Firenze, Roma, Verona, Ravenna. Persino l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, in collegamento dalla sua navicella spaziale, si cimenterà nella lettura di alcune terzine dell’opera dantesca.
Dopo aver letto quei versi, abbandonerà i fogli nello spazio, simboleggiandone, in riferimento a Dante, universale e perpetua memoria. In relazione a questo evento culturale e umanistico di carattere universale, abbiamo posto al professor Giorgio Barberi Squarotti, esimio umanista, già docente di Letteratura Italiana presso l’Università di Torino, alcune domande sulla figura di Dante e la sua opera.
schematizzazione riassuntiva della vita e dell'opera ab urbe condita. tratte dal libro "corso integrato di LETTERATURA LATINA. 3. L'età di Augusto" di Conte e Pianezzola.
by Spano
3. Dante
al centro della
letteratura
italiana delle
origini
Centralità geografica
Toscana e Firenze naturale
punto d’intersezione delle
diverse anime della penisola
(guelfi/ghibellini,
comuni/signorie)
L’esilio porta Dante a contatto
con molte realtà politiche e
culturali
Centralità culturale
Convergono e si uniscono
nell’opera di dante le
differenti ispirazioni che
animano la cultura medievale
(laica, religiosa, colta e
popolare)
Centralità letteraria
Volontà di sperimentare
generi e stili della letteratura
delle origini
(trattato, epistola, poema,
autobiografia, enciclopedia)
4. PerchéDanteè
importante
è il primo autore a costituire un complesso
di opere in volgare che riassumono la
mentalità medioevale
è il primo a teorizzare l’uso del volgare in
letteratura
(De vulgari eloquentia)
è il primo intellettuale consapevole del
proprio ruolo e funzione
(intellettuale comunale)
è un intellettuale militante
(poeta politico)
6. • componimenti di varia
ispirazione composti
dalla giovinezza all’esilio
• testimoniano la varietà di
stili e registri linguistici
sperimentati dal poeta
Laboratorio
poetico
• in seguito organizzano,
convenzionalmente, i
testi in 5 gruppi
• Dante non ha mai
pensato di raccoglierli in
un canzoniere
Editori
10. Ricorrenza del numero 9, multiplo di 3, figura
della trinità
• Dante incontra Bea a 9 anni; dopo 9 anni
riceve da lei il saluto
• nove è la parola con cui inizia dopo il
proemio la Vita Nuova
• Bea è un 9, cioè un miracolo; alla sua
morte il 9 ricorre nel calendario arabo,
siriaco, cristiano
11. La presenza di Beatrice non viene mai intesa solo come stupefatta estasi amorosa
ma come disegno superiore che si va esplicando - magari misteriosamente e contraddittoriamente - in un
preciso evolvere di circostanze, che solo la memoria - a posteriori - sa riannodare in modo significativo
Gli eventi della narrazione si muovono in chiara funzione escatologica
cioè in modo tale da cogliere una finalità ultima di tipo provvidenziale in ogni occorrenza, in ogni
esperienza esterna o interiore
In armonia con la mentalità medioevale, tesa a rivestire di un significato simbolico tutti i fenomeni
reali, Dante ha voluto con il numero nove
conferire un significato connesso con il divino alla
sua esperienza sentimentale
dimostrare il carattere provvidenziale della
comparsa di Bea nella vita del poeta
12. STRUTTURA E CONTENUTI DELLA VITA NUOVA
Prima parte
cap. I - XVII
AMORE COME TORMENTO INTERIORE, SOFFERENZA ED ATTESA DELL’APPAGAMENTO ESTERNO
(saluto della donna = simbolo di totale appagamento amoroso secondo i canoni
stilnovistici)
Influsso della poetica di Cavalcanti: la lirica è incentrata sugli effetti dell’amore
sull’amante, sull’analisi dei tormenti provocati dall’amore
EVENTI CHE PREPARANO IL PASSAGGIO DALLA PRIMA ALLA SECONDA PARTE:
LA NEGAZIONE DEL SALUTO / L’EPISODIO DEL GABBO
(il poeta preso da profonda emozione, sviene; Beatrice e le sue amiche lo deridono)
Seconda parte
cap. XVIII - XXXV
AMORE MISTICO
L’AMORE È GIOIRE DELL’ESISTENZA DELLA PERSONA AMATA E SI ESPRIME CON LA LODE DELLA
DONNA, CREATURA CELESTE
EVENTI CHE PREPARANO IL PASSAGGIO DALLA SECONDA ALLA TERZA PARTE:
LA MORTE DI BEATRICE / DANTE CERCA CONFORTO NELL’AMORE DI UN’ALTRA DONNA GENTILE
(allegoria della filosofia)
Terza parte
cap. XXXVI - XLII
LA MIRABILE VISIONE
DANTE SUPERA ANCHE IL DOLORE DELLA MORTE DI BEATRICE, PERCHÉ ‘VEDE’ L’ANIMA DI LEI
RISPLENDERE IN PARADISO
13. Dante avverte la necessità di una poesia che non si limiti a
descrivere il suo stato d’animo, ma che si ispiri a materia nuova:
la lode
Dante si dedica alla descrizione dei miracolosi effetti della donna
amata su ogni creatura perché ha capito che la felicità non
consiste nell’attesa di un appagamento esteriore (saluto), ma nel
lodare e contemplare lei, creatura sublime, miracolo in terra
Dante, risolto il conflitto amore / dolore, cerca uno stile nuovo, più
dolce, più accessibile, più chiaro per esprimere la raggiunta
serenità del suo animo
- Nuova materia (la lode) nuovo stile poetico (stilnovo) -
14. L’amore non è una
passione puramente
terrena e, in quanto
tale, piena di
sofferenza …
… ma assume le
caratteristiche di un
amore mistico,
spirituale, di un
amore che eleva
l’uomo a Dio
La donna è vista
come un miracolo di
perfezione voluto da
Dio per la salvezza
spirituale del poeta
16. Scritto tra il 1303 e il 1307, in lingua volgare, è un trattato
Riprende nella struttura la Vita Nuova, cioè è costruito sull’alternanza tra prosa e poesia e
la prosa incornicia la poesia (PROSIMETRO), ma è diverso nei contenuti:
• non tratta di una vicenda individuale, ma argomenti filosofici e temi politici, civili, morali
Elaborata nei primi anni dell’esilio, secondo il progetto originario, l’opera doveva essere
composta da:
• 15 trattati, di cui uno introduttivo, e gli altri 14 di commento a 14 canzoni
L’opera si interrompe al quarto trattato
(per le difficoltà incontrate durante l’esilio? perché Dante era impegnato nella stesura di altre opere?)
17.
18. Dante vuole offrire briciole di sapere a tutti coloro che non possono sedere alla
mensa dove si manuca lo pane degli angeli
Le vivande sono le canzoni dottrinali
Il pane è il commento di spiegazione
alle canzoni
Tutti gli uomini desiderano sapere, ma solo pochi possono appagare questo
desiderio
19.
20. Quello del Convivio è un
pubblico particolare:
• un pubblico borghese, laico,
dotato di nobiltà d’animo,
dedito alla riflessione,
all’approfondimento
culturale, che ama il sapere
per se stesso
Dante si ritiene al servizio di
altri e quindi ritiene di dover
conservare quella
disposizione che lo rende
adatto a conseguire il suo fine
divulgare il sapere ad un
largo pubblico
Dante deve avere
subiezione
(capacità di servire)
conoscenza
(del bisogno dei suoi interlocutori)
obbedienza
(al fine che si è preposto)
Per questo Dante abbandona il latino,
lingua propria dei trattati, ed usa il
volgare
21. • Il volgare è sottoposto alle
modificazioni storiche che si
riflettono sul suo codice
linguistico
• Il volgare segue le consuetudini
d’uso
• Il volgare ha una minor
potenzialità espressiva dei
concetti
• Il volgare non è stabile ed è
corruttibile
VOLGARE
• Il latino è lingua sovrana
(superiore) per nobiltà, virtù e
bellezza: ha un codice
linguistico immutabile
• Il latino risponde a regole
grammaticali (arte)
• Il latino è sovrano per virtù
perché ha una maggiore
potenzialità espressiva dei
concetti
• Il latino è detto perpetuo e
non corruttibile
LATINO
22. Dante sceglie il volgare per
liberalitade (generosità),
per dare l’opportunità di
una crescita culturale
anche a chi non conosce il
latino
Volgare = mezzo di
comunicazione con il vasto
pubblico di illetterati Grazie
all’uso del volgare, dottrina
e filosofia escono dal
mondo chiuso degli studi
Il sapere è forma di
perfezionamento che avvicina
a Dio. L’uomo, solo nel
raggiungimento della scienza,
può realizzare la propria
perfezione di creatura
razionale e può così apportare
il suo contributo alla
convivenza civile
23. Sintassi
Ragionamentofilosofico
Prosa
È equilibrata,
chiara e
talvolta
animata da
accenni
polemici che
interrompono il
tessuto della
esposizione
Procede per
deduzione dal
generale al
particolare,
secondo il
metodo
sillogistico o
deduttivo
proprio del
pensiero
filosofico
medievale
(Tutti gli uomini
sono mortali
Socrate è un
uomo
Socrate è
mortale)
È ricca di
subordinate
(ipotassi)
25. Il De Vulgari Eloquentia contiene una teoria
linguistica, così articolata
la ricostruzione
dell’origine delle
lingue
la definizione della natura del volgare
- lingua naturale e spontanea,
soggetta a mutazione nello spazio e
nel tempo -, e del latino - lingua
artificiale, costruita per ovviare alla
difficoltà di comprensione tra le varie
lingue naturali -
la ricerca di un volgare
illustre
nuovo mezzo di
comunicazione letteraria
26. De vulgari eloquentia
elementi nuovi ed originali
La concezione del variare delle lingue
nel tempo e nello spazio in rapporto
con i mutamenti delle società umane
La classificazione dei vari dialetti
italiani e la consapevolezza di una
lingua nazionale comune
La convinzione che la lingua comune,
degna di sostituire il latino nel ruolo di
lingua illustre e cardinale, debba
scaturire dalle opere degli scrittori per
realizzare un’identità culturale
29. DE MONARCHIA, SVILUPPO TEMATICO
Libro I
Sostiene la necessità di una
giustizia incarnata
dall’imperatore, garanzia
di pace tra i popoli
La natura dell’uomo è resa cieca dalla cupidigia, dal desideri
sfrenato dei beni materiali, fonti di corruzione, disordini, violenze: è
quindi necessario un unico sovrano laico, che si occupi del
benessere dei sudditi, immune da avidità (perché già possiedetutti
i beni del mondo), al quale gli altri governanti di rango più basso
(re, principi) sono tenuti a rispondere
Libro II
Dimostra che l’idea di
impero universale affonda
le sue radici nella Roma
antica e risponde al
disegno della divina
provvidenza
Numerosi eventi dimostrano che l’impero non è opera dell’uomo,
ma di Dio: la divina discendenza di Enea, fondatore della stirpe di
Roma (Eneide, Virgilio), i fatti anche miracolosi con cui il popolo
romano si impose sugli altri, la nascita e la morte di Cristo sotto
l’impero romano, la formazione del sacro Romano Impero di Carlo
Magno e la diffusione del cristianesimo in tutto il mondo
Libro III
Le tesi dei primi due libri
funzionano come
premesse di un sillogismo:
da esse discende la teoria
dei due soli
Il libro affronta la situazione italiana e il problema dei rapporti tra
imperatore e pontefice, due soli, indipendenti l’uno dall’altro,
risplendenti entrambi di luce propria e di eguale grandezza,
dignità e funzione
30. per il
raggiungimento
della pace e del
benessere
materiale
IMPERO
per il
perseguimento del
benessere
spirituale e della
beatitudine celeste
PAPATO
La contesa tra impero e papato per la supremazia ha finito per privare il mondo occidentale
delle sue due guide, entrambe essenziali
31. L’istituzione imperiale è
necessaria al benessere del
mondo
• L’impero, non la chiesa, ha il compito di
provvedere al benessere materiale
degli uomini
• Gli uomini solo in condizione di pace e
prosperità sono in grado di sviluppare
la loro interiorità, approfondire la loro
dimensione spirituale, vincere contro il
male
Il popolo romano è il legittimo
depositario dell’autorità
imperiale
La volontà di Dio ha fatto si che
• l’impero fosse fondato dai romani
• l’avvento del messia si verificasse nel
pieno vigore di questa istituzione (Gesù
nasce quando l’impero romano
predispone il censimento della
popolazione di tutti i suoi territori)
• il messia è morto per decreto imperiale
L’istituzione imperiale e quella
ecclesiastica sono entrambe
emanazione diretta della volontà di
Dio, non sono subordinate l’una
all’altra, ma autonome ed indipendenti
con ambiti di azione e scopi diversi
Il papato deve occuparsi della felicità
eterna degli uomini, l’imperatore della
felicità terrena
L’istituzione ecclesiastica non deve
• intervenire nella vita civile degli
uomini (facendolo va contro la
volontà di Dio)
• possedere beni materiali
LA RIFLESSIONE POLITICA DI DANTE SI BASA SU TRE
PRINCIPI
33. Al tempo di Dante è vivo il dibattito tra …
sostenitori
della
supremazia
del potere
spirituale
sostenitori
della
supremazia del
potere
temporale
(laico, civile)
35. respinge la tesi
teocratica
(appoggiata dai
guelfi neri)
Dante prende anche le
distanze da
ghibellini, fautori
della supremazia
dell’impero
legisti,
sostenitori
dell’autonomia
politica e
religiosa dei
sovrani nazionali
Dante
36. Papa ed imperatore sono due soli ed entrambi traggono il
potere da Dio, fonte di ogni autorità terrena
Facendo discendere l’autorità dell’imperatore direttamente
da Dio, senza l’intercessione dell’investitura papale, Dante
rivoluziona la visione del rapporto tra le due autorità
L’autorità imperiale non è più subordinata all’autorità
papale
37. Dante separa
sfera politica
da
sfera religiosa
Oggi
questa separazione
è scontata
Ieri
rappresentò un pensiero di
rottura degli equilibri su cui
poggiavano il sistema di
valori e gli ideali politici del
medioevo
(De Monarchia data alle
fiamme nel 1329 per ordine
della chiesa; in piena
Controriforma – metà 500 –
iscritta nell’Indice dei Libri
Proibiti)
38.
39. La concezione politica
dantesca dello stato, pur
prospettando l’indipendenza
dell’autorità politica da ql
religiosa, non può dirsi laica,
dal momento che fa derivare
gli ordinamenti politici da un
disegno di Dio
Dante, infatti, vede la storia
come un percorso compreso
tra il peccato originale,
l’incarnazione di Cristo per
riscattare gli uomini dal
peccato, la caduta della chiesa
corrotta e la vicina fine del
mondo
Poiché, secondo la sua
concezione, la morale è
strettamente collegata alla politica,
i governanti devono tendere
all’attuazione della giustizia divina
Per raggiungere la salvezza nella
città di Dio occorre quindi
costruire la città terrena degli
uomini, giusta, pacifica, priva di
superbia, invidia e cupidigia
La pace universale può essere
garantita solo dall’impero,
istituzione divina voluta dalla
provvidenza