Quali sono le strategie e gli strumenti per la comunicazione politica e istituzionale? Quali le differenze? Come costruire una campagna di comunicazione politica vincente? Come trasformare e gestire la vittoria elettorale?
La presentazione spiega in che cosa consiste l'analisi dei media e quali sono gli strumenti più utilizzati per realizzarla, sia in ambito off line che attraverso i social media.
Le fake news sono un problema collaterale: il vero problema è la “polarizzazione” dei gruppi di persone. Per esempio nelle campagne elettorali i social non cambiano le idee alle persone, al massimo spingono a votare chi è già incline verso un determinato partito o politico. La mia presentazione sul rapporto tra Fake news e post verità. L'immagine iniziale è tratta dalla copertina dell'interessante libro Disinformazia, scritto da Francesco Nicodemo.
Il web 2.0 sta cambiando i processi di acquisto anche in ambito B2B: le ultime ricerche mostrano come la quasi totalità dei buyer aziendali utilizzi la ricerca su internet prima di iniziare il processo di acquisto e la gran parte di essi dichiari che il passaparola è la fonte informativa più importante. Le informazioni che si trovano in Rete sulle aziende e su che cosa i clienti dicono di loro su blog, forum e social network forniscono quindi l’immagine più fedele di come un brand è percepito sul mercato. E se le aziende hanno sempre ascoltato i propri clienti tramite questionari, ricerche di mercato e customer service, con il web 2.0 l’ascolto è divenuto monitoraggio delle conversazioni che avvengono in maniera continuativa sul web. Il seminario mostrerà che ascoltare il web non significa soltanto avere una tecnologia che consente di estrarre dati di interesse, ma, e soprattutto, avere una strategia che possa tradurre questi dati in azioni e conseguentemente in valore.
In questo seminario si acquisiscono conoscenze specifiche su come:
• Misurare la web reputation aziendale
• Avere informazioni più approfondite sui propri clienti e sui loro comportamenti di acquisto
• Migliorare l’efficacia delle proprie attività di marketing
• Migliorare la soddisfazione dei propri clienti
• Proteggere la reputazione del proprio brand
Amministrative e referendum, due storie da raccontare, due motivi per cui è possibile sostenere che il ruolo del web nella politica italiana è oramai centrale.
(presentato a Frattocchie 2.0, Firenze, 4 settembre 2011)
La presentazione spiega in che cosa consiste l'analisi dei media e quali sono gli strumenti più utilizzati per realizzarla, sia in ambito off line che attraverso i social media.
Le fake news sono un problema collaterale: il vero problema è la “polarizzazione” dei gruppi di persone. Per esempio nelle campagne elettorali i social non cambiano le idee alle persone, al massimo spingono a votare chi è già incline verso un determinato partito o politico. La mia presentazione sul rapporto tra Fake news e post verità. L'immagine iniziale è tratta dalla copertina dell'interessante libro Disinformazia, scritto da Francesco Nicodemo.
Il web 2.0 sta cambiando i processi di acquisto anche in ambito B2B: le ultime ricerche mostrano come la quasi totalità dei buyer aziendali utilizzi la ricerca su internet prima di iniziare il processo di acquisto e la gran parte di essi dichiari che il passaparola è la fonte informativa più importante. Le informazioni che si trovano in Rete sulle aziende e su che cosa i clienti dicono di loro su blog, forum e social network forniscono quindi l’immagine più fedele di come un brand è percepito sul mercato. E se le aziende hanno sempre ascoltato i propri clienti tramite questionari, ricerche di mercato e customer service, con il web 2.0 l’ascolto è divenuto monitoraggio delle conversazioni che avvengono in maniera continuativa sul web. Il seminario mostrerà che ascoltare il web non significa soltanto avere una tecnologia che consente di estrarre dati di interesse, ma, e soprattutto, avere una strategia che possa tradurre questi dati in azioni e conseguentemente in valore.
In questo seminario si acquisiscono conoscenze specifiche su come:
• Misurare la web reputation aziendale
• Avere informazioni più approfondite sui propri clienti e sui loro comportamenti di acquisto
• Migliorare l’efficacia delle proprie attività di marketing
• Migliorare la soddisfazione dei propri clienti
• Proteggere la reputazione del proprio brand
Amministrative e referendum, due storie da raccontare, due motivi per cui è possibile sostenere che il ruolo del web nella politica italiana è oramai centrale.
(presentato a Frattocchie 2.0, Firenze, 4 settembre 2011)
I consiglieri del principe - scienziati della politica come spin doctor?Proforma
Analisi dei Big data e psicometria: due cose che gli accademici
sanno fare meglio dei comunicatori.
(intervento all'interno di una tavola rotonda durante la Scuola Italiana di Scienza Politica, Urbino, 14 settembre 2017)
Quink (www.quink.it - www.facebook.com/quink.it) è un'esperienza di comunicazione collettiva che si forma durante una campagna elettorale e che decide, dopo le elezioni (vinte) di occuparsi delle contraddizioni della comunicazione, soprattutto politica
Il nome nasce dalla crasi di 'Quick' e 'Link': un collegamento veloce, immediato, fulmineo e soprattutto facilmente condivisibile, potenzialmente virale, con il mondo dell’informazione
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in ItaliaProforma
Le slide di Dino Amenduni durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Sommario:
1. Chi “sposta i voti”?
2. Quali sono gli strumenti di comunicazione più rilevanti?
3. Quali sono i canali di comunicazione più utilizzati per reperire informazioni?
4. Quali sono le tecniche di contatto più e caci con gli elettori?
5. Qual è il momento chiave di una campagna elettorale?
6. Come si scrive un buon post sui social media?
7. Quando si deve usare Facebook, quando Twitter e quando altro?
8. Come si determina lo “spin” dopo un confronto pubblico/televisivo?
9. Quali competenze tecniche sono maggiormente utili
in un comitato elettorale?
10. Quali sono le caratteristiche del volontario “ideale”?
Campagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri PaesiDino Amenduni
La presentazione con cui ho partecipato al dibattito con Michael Slaby (Chief Innovation and Integration Office, Obama 2008&2012) a Bari, il 25 settembre, per provare a spiegare perché Italia e Stati Uniti non sono paragonabili, a mio avviso, dal punto di vista elettorale.
In questa presentazione parlo di mezzi pubblicitari:
- Le caratteristiche dei media
- Gli investimenti in Italia
- Come raggiungono il target e come sono misurati?
Ho sostituito la precedente PPt con lo stesso nome per alcuni problemi tecnici con Slideshare.
Ho utilizzato questa PPT in una lezione al corso di Fondamenti di Pubblicità all'Università del San Raffaele e per l'apertura lavori dell'EBA Forum 2008.
Tra complessità e banalizzazione, un’etica della comunicazione politica
Le slide di Andrea Camorrino durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Democrazia senza fiducia, comunicazione extramediale, il ruolo di Internet: le nuove dinamiche di socializzazione elettorale.
Reggio Emilia
PolitiCamp – W la libertà
6 Luglio 2013
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media:una professione in radicale cambiamento. Modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in social media e digital marketing di Eurogiovani.
http://socialmediamarketing.eurogiovani.it/
Modelli di giornalismo e cultura convergente 13Paolo Costa
13a lezione, 22 marzo 2010:Vincoli, condizionamenti e tecnologie
La terzietà sotto scacco
Commistione crescente fra economia, media e politica
Disintermediazione in Rete e negoziazione 2.0
L’indebolimento ontologico del giornalismo
Più informazione, meno conoscenza
La crisi delle rappresentazioni sociali condivise
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Proforma
Errori, buone pratiche, obiettivi e scelte strategiche: traccia di lavoro per le prossime elezioni dopo le esperienze nel Regno Unito, Stati Uniti e Italia.
Perché i politici hanno bisogno di un sito personaleProforma
Queste slide servono a rispondere alla domanda: “A che servono i siti ora che si può far passare tutta la comunicazione digitale di un politico attraverso gli account sui social media?”
E le risposte sono quattro:
- per raccogliere dati
- per far conoscere meglio il programma
- per essere più facilmente rintracciabili sui motori di ricerca
- a supporto dello storytelling personale.
(Slide presentate al WordCamp Bari 2019, 18 maggio)
Quinta ricerca comparativa Fundraising per la politica in Italia, Regno Unito...Marina Ripoli
È stata presentata 5 ottobre 2016 presso la stampa della Camera dei Deputati l’indagine comparativa 2016 “Fundraising per la politica in Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America” a cura del Centro Studi sul Nonprofit, Raise the Wind e Costruiamo Consenso. Autori Raffaele Picilli, Marina Ripoli e Salvatore Di Falco.
BRANDING
Cos’è un Brand
L’identità aziendale e professionale
Comunicare con il Brand
Il Brand e i consumatori
Il Brand e il Mercato
BUSINESS MODEL CANVAS
WOW Zone
Definizione, introduzione ed utilizzo del canvas
Esempi di Canvas
FUNDRAISING
Comunicare attraverso il fundraising
Pratiche e definizioni dell’attività di fundraising
Raccogliere i fondi sul territorio non è mai stato così facile
Numeri e dati del settore fundraising internazionale e italiano
Esempi di raccolta fondi internazionali: kickstarter, zooppa, eppela
Responsabilità Sociale d’Impresa questa sconosciuta
Comunicatori (e) permanenti - cosa cambia nell'era dei parrucchieri-influencerProforma
Come si vende un prodotto, raccontare un'idea, vincere una campagna elettorale in un momento della storia in cui i parrucchieri sono tra i cinque professionisti con la maggiore credibilità e un "uomo qualunque" è ritenuto più credibile di un politico, un giornalista, un prete?
Le sfide di questa fase della storia della comunicazione commerciale, istituzionale e politica sono molto grandi e non tutte sono gestibili con facilità. Porsi alcune domande e provare a dare alcune risposte rapide è l'obiettivo di queste slide che ruotano attorno ad alcuni principi.
- La pubblicità è in questo momento lo strumento di persuasione meno convincente tra quelli a disposizione
- Le persone di cui storicamente "ci si fidava" non hanno più questo potere, che ora pare in mano all'uomo qualunque, al passante, all'utente di Internet che condivide un link. Questo comporta un profondissimo shock nelle modalità di formazione dell'opinione pubblica, modalità peraltro non facilmente tracciabili perché fortemente dispersive e atomizzate;
- chi conosce davvero il proprio interlocutore digitale, sa cosa vuole, di cosa ha bisogno, cosa lo annoia ha un enorme vantaggio competitivo su chi invece pensa di poter "vendere" qualcosa basandosi sulla sola forza della comunicazione
- Qualsiasi atto di comunicazione deve tenere conto dei meccanismi neurali che portano alla presa di decisioni. Non basta "avere ragione", essere "razionali": serve assecondare i meccanismi cerebrali semplici, quelli che fanno capo al "sistema 1" per com'è stato descritto da Daniel Kanheman
- Raccontare storie (cioè ordinare i contenuti secondo un formato narrativo e non solo descrittivo) diventa dunque sempre più importante per raggiungere correttamente i destinatari.
Come preparare un dibattito politico in TVProforma
Suggerimenti per i candidati e per gli staff, per il lavoro online e offline. Una guida pratica per la preparazione dei dibattiti, l'analisi dell'avversario e gli accorgimenti per evitare errori, con alcuni consigli per il monitoraggio e la produzione dei contenuti sui social media.
Vincere l’internet senza usare il clickbait - otto consigli per l'ottimizzazi...Proforma
1. Individua l'eroe
2. Punta su interessi di nicchia
3. Trova storie che ispirino i comportamenti virtuosi delle persone
4. Sii multimediale
5. Usa didascalie descrittive e con un linguaggio familiare
6. Usa testi emozionanti e creano interesse
7. Inserisci tutte le informazioni indispensabili in didascalia
8. Non creare enfasi dove non serve
I consiglieri del principe - scienziati della politica come spin doctor?Proforma
Analisi dei Big data e psicometria: due cose che gli accademici
sanno fare meglio dei comunicatori.
(intervento all'interno di una tavola rotonda durante la Scuola Italiana di Scienza Politica, Urbino, 14 settembre 2017)
Quink (www.quink.it - www.facebook.com/quink.it) è un'esperienza di comunicazione collettiva che si forma durante una campagna elettorale e che decide, dopo le elezioni (vinte) di occuparsi delle contraddizioni della comunicazione, soprattutto politica
Il nome nasce dalla crasi di 'Quick' e 'Link': un collegamento veloce, immediato, fulmineo e soprattutto facilmente condivisibile, potenzialmente virale, con il mondo dell’informazione
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in ItaliaProforma
Le slide di Dino Amenduni durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Sommario:
1. Chi “sposta i voti”?
2. Quali sono gli strumenti di comunicazione più rilevanti?
3. Quali sono i canali di comunicazione più utilizzati per reperire informazioni?
4. Quali sono le tecniche di contatto più e caci con gli elettori?
5. Qual è il momento chiave di una campagna elettorale?
6. Come si scrive un buon post sui social media?
7. Quando si deve usare Facebook, quando Twitter e quando altro?
8. Come si determina lo “spin” dopo un confronto pubblico/televisivo?
9. Quali competenze tecniche sono maggiormente utili
in un comitato elettorale?
10. Quali sono le caratteristiche del volontario “ideale”?
Campagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri PaesiDino Amenduni
La presentazione con cui ho partecipato al dibattito con Michael Slaby (Chief Innovation and Integration Office, Obama 2008&2012) a Bari, il 25 settembre, per provare a spiegare perché Italia e Stati Uniti non sono paragonabili, a mio avviso, dal punto di vista elettorale.
In questa presentazione parlo di mezzi pubblicitari:
- Le caratteristiche dei media
- Gli investimenti in Italia
- Come raggiungono il target e come sono misurati?
Ho sostituito la precedente PPt con lo stesso nome per alcuni problemi tecnici con Slideshare.
Ho utilizzato questa PPT in una lezione al corso di Fondamenti di Pubblicità all'Università del San Raffaele e per l'apertura lavori dell'EBA Forum 2008.
Tra complessità e banalizzazione, un’etica della comunicazione politica
Le slide di Andrea Camorrino durante #laprof, scuola di comunicazione politica di Proforma, Polignano a Mare, 1-3 luglio.
Democrazia senza fiducia, comunicazione extramediale, il ruolo di Internet: le nuove dinamiche di socializzazione elettorale.
Reggio Emilia
PolitiCamp – W la libertà
6 Luglio 2013
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media:una professione in radicale cambiamento. Modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in social media e digital marketing di Eurogiovani.
http://socialmediamarketing.eurogiovani.it/
Modelli di giornalismo e cultura convergente 13Paolo Costa
13a lezione, 22 marzo 2010:Vincoli, condizionamenti e tecnologie
La terzietà sotto scacco
Commistione crescente fra economia, media e politica
Disintermediazione in Rete e negoziazione 2.0
L’indebolimento ontologico del giornalismo
Più informazione, meno conoscenza
La crisi delle rappresentazioni sociali condivise
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Proforma
Errori, buone pratiche, obiettivi e scelte strategiche: traccia di lavoro per le prossime elezioni dopo le esperienze nel Regno Unito, Stati Uniti e Italia.
Perché i politici hanno bisogno di un sito personaleProforma
Queste slide servono a rispondere alla domanda: “A che servono i siti ora che si può far passare tutta la comunicazione digitale di un politico attraverso gli account sui social media?”
E le risposte sono quattro:
- per raccogliere dati
- per far conoscere meglio il programma
- per essere più facilmente rintracciabili sui motori di ricerca
- a supporto dello storytelling personale.
(Slide presentate al WordCamp Bari 2019, 18 maggio)
Quinta ricerca comparativa Fundraising per la politica in Italia, Regno Unito...Marina Ripoli
È stata presentata 5 ottobre 2016 presso la stampa della Camera dei Deputati l’indagine comparativa 2016 “Fundraising per la politica in Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America” a cura del Centro Studi sul Nonprofit, Raise the Wind e Costruiamo Consenso. Autori Raffaele Picilli, Marina Ripoli e Salvatore Di Falco.
BRANDING
Cos’è un Brand
L’identità aziendale e professionale
Comunicare con il Brand
Il Brand e i consumatori
Il Brand e il Mercato
BUSINESS MODEL CANVAS
WOW Zone
Definizione, introduzione ed utilizzo del canvas
Esempi di Canvas
FUNDRAISING
Comunicare attraverso il fundraising
Pratiche e definizioni dell’attività di fundraising
Raccogliere i fondi sul territorio non è mai stato così facile
Numeri e dati del settore fundraising internazionale e italiano
Esempi di raccolta fondi internazionali: kickstarter, zooppa, eppela
Responsabilità Sociale d’Impresa questa sconosciuta
Comunicatori (e) permanenti - cosa cambia nell'era dei parrucchieri-influencerProforma
Come si vende un prodotto, raccontare un'idea, vincere una campagna elettorale in un momento della storia in cui i parrucchieri sono tra i cinque professionisti con la maggiore credibilità e un "uomo qualunque" è ritenuto più credibile di un politico, un giornalista, un prete?
Le sfide di questa fase della storia della comunicazione commerciale, istituzionale e politica sono molto grandi e non tutte sono gestibili con facilità. Porsi alcune domande e provare a dare alcune risposte rapide è l'obiettivo di queste slide che ruotano attorno ad alcuni principi.
- La pubblicità è in questo momento lo strumento di persuasione meno convincente tra quelli a disposizione
- Le persone di cui storicamente "ci si fidava" non hanno più questo potere, che ora pare in mano all'uomo qualunque, al passante, all'utente di Internet che condivide un link. Questo comporta un profondissimo shock nelle modalità di formazione dell'opinione pubblica, modalità peraltro non facilmente tracciabili perché fortemente dispersive e atomizzate;
- chi conosce davvero il proprio interlocutore digitale, sa cosa vuole, di cosa ha bisogno, cosa lo annoia ha un enorme vantaggio competitivo su chi invece pensa di poter "vendere" qualcosa basandosi sulla sola forza della comunicazione
- Qualsiasi atto di comunicazione deve tenere conto dei meccanismi neurali che portano alla presa di decisioni. Non basta "avere ragione", essere "razionali": serve assecondare i meccanismi cerebrali semplici, quelli che fanno capo al "sistema 1" per com'è stato descritto da Daniel Kanheman
- Raccontare storie (cioè ordinare i contenuti secondo un formato narrativo e non solo descrittivo) diventa dunque sempre più importante per raggiungere correttamente i destinatari.
Come preparare un dibattito politico in TVProforma
Suggerimenti per i candidati e per gli staff, per il lavoro online e offline. Una guida pratica per la preparazione dei dibattiti, l'analisi dell'avversario e gli accorgimenti per evitare errori, con alcuni consigli per il monitoraggio e la produzione dei contenuti sui social media.
Vincere l’internet senza usare il clickbait - otto consigli per l'ottimizzazi...Proforma
1. Individua l'eroe
2. Punta su interessi di nicchia
3. Trova storie che ispirino i comportamenti virtuosi delle persone
4. Sii multimediale
5. Usa didascalie descrittive e con un linguaggio familiare
6. Usa testi emozionanti e creano interesse
7. Inserisci tutte le informazioni indispensabili in didascalia
8. Non creare enfasi dove non serve
Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale Proforma
Slide, video, tormentoni: diritti e doveri di chi deve parlare ai cittadini.
Contenuti della presentazione:
- l'ingresso delle slide a Palazzo Chigi
- il ruolo delle metafore nella comunicazione di lungo periodo
- il ruolo dei leader nella comunicazione istituzionale
- il ruolo dei video nella comunicazione istituzionale
- l’integrazione tra comunicazione istituzionale ed elettorale
- l’effetto-Trump sulle regole classiche della comunicazione politica
(presentato alla Scuola Holden sabato 25 marzo 2017)
presentazione utilizzata da Dino Amenduni nella sua lezione su "Comunicazione politica social" (27 settembre 2014) per il corso di aggiornamento in Social Media Strategies organizzato dal Communication Strategies Lab
Dal self-branding all’Open Gov - nuovi paradigmi per la comunicazione politic...Dino Amenduni
Fiducia nelle istituzioni politiche: molto bassa +
Popolarità sui social media dei politici italiani: alta
=
La comunicazione politica online attuale non raggiunge i suoi obiettivi qualitativi. Serve un nuovo paradigma.
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaProforma
A. Come la politica dovrebbe comunicare online: la guida di Twitter
B. Politica e social media: regole minime di sopravvivienza
C. Cinque post di successo sui social media
(Moduli presentati allo IED, Roma, 17 dicembre 2015)
Questo manuale è un po' la Bibbia per chi fa questo mestiere. Non importa che tu sia novello o espertissimo: uno sguardo a questo manuale devi sempre darlo.
Nichi Vendola: la sfida italiana della comunicazione politica sul webDino Amenduni
Dalla Presidenza della Regione Puglia
alla corsa per diventare Premier:
il ruolo dei social media
Parigi, 16 novembre 2011
Du web en politique: que nous reserve 2012?
RSLN – Microsoft France
La cittadinanza nel tempo del web 2.0: uno studio sul contesto della città di...Michele d'Alena
La ricerca su 6.892 utenti twitter, realizzata da un gruppo di studenti del corso di laurea magistrale in Mass Media e Politica dell’Università di Bologna, "Sede di Forli'”
con il coordinamento scientifico di Cristian Vaccari e Augusto Valeriani e la direzione di Maria Laura Lanzillo e con il supporto e finanziamento dell'Agenda Digitale del Comune di Bologna
Lezione della dott.ssa Claudia Provenzano sulla Comunicazione Politica. Corso di Strumenti e delle Attività degli Uffici Stampa dell'Università La Sapienza di Roma
Lezione della dott.ssa Claudia Provenzano sulla Comunicazione Politica. Corso di Strumenti e delle Attività degli Uffici Stampa dell'Università La Sapienza di Roma
La Comunicazione Politica in Europa. La sfida del fundraising e del people ra...Marina Ripoli
Terzo seminario del IV Ciclo Verso Europa2020 coordinato e promosso dall'Associazione Prospettiva Europea. Nell'ambito dell'incontro, organizzato in collaborazione con Università Telematica Pegaso e Rubbettino Editore, ho presentato con Raffaele Picilli il libro "Fundraising e Comunicazione per la Politica" cogliendo l'occasione per l'analisi della comunicazione in Europa.
Progetto realizzato per il master in digital marketing con Start2Impact university.
Il progetto prevede l'intera analisi strategica di un'azienda vera e propria, Factanza.
Sono stati analizzati tutti i canali social e il sito web, con l'interpretazione dei dati.
IS TECHNOLOGY GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY?
INTRODUZIONE - Cristina Torsello, Nicole Denise Schiavon - Giugno 2018
Le nuove tecnologie sembrano essere la fine della politica. Utopia o realtà? I nuovi sistemi
mediatici, televisione commerciale e quindi Internet, avrebbero a poco a poco sostituito i
vecchi corpi intermedi politici mutando radicalmente il carattere della partecipazione
politica e contribuendo a ridefinirne le sue caratteristiche. La diffusione di internet ha
avuto e continuerà ad avere effetti dirompenti sulle forme della politica, non minori di
quelli avuti dall’invenzione della stampa all’inizio della modernità. Le democrazie europee,
sottoposte a sempre più nuove sfide, stanno attraversando mutamenti intensi in alcuni
ambiti fondamentali (crisi della rappresentanza, emersione dei populismi, leaderismi,
cattura oligarchica delle istituzioni, ecc…). L’uso dei media digitali evidenzia, infatti, gli
“effetti strutturali” della comunicazione politica (personalizzazione, spettacolarizzazione,
winnowing effects, ecc.) mentre non danno alcuna certezza che tutto ciò si tradurrà in un
incremento di intensità della voce e del potere di controllo dei cittadini e non, invece o
semplicemente, in una teatralizzazione spettatoriale della loro presenza, con il popolo che
da attore politico si fa audience. Ma è realmente così? La nostra ricerca ha avuto come
scopo principale quello di comprendere, attraverso il confronto con personalità illustri nel
mondo della e-democracy, le reali possibilità che il cittadino, in seguito all’evento di
internet abbia più potere e quali sono, in fin di conti, i vantaggi che le nuove tecnologie
forniscono alla democrazia.
RICERCHE
Le moderne tecnologie digitali e in particolare internet
Similar to COMUNICAZIONE POLITICA, ISTITUZIONALE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (20)
La Sanità vale il 12% del Pil italiano, e costituisce un settore essenziale per sviluppare economia e rendere i territori competitivi, inclusivi e sostenibili.
Meno Europa, più Far East. L'export abruzzese guarda alla Cina e sostiene la ripresa dell'economia regionale. La presentazione dello Studio che ho curato per il Centro Estero delle Camere di Commercio abruzzesi.
As a keynote speaker, invited by italian military Army, I took part on the annual communication conference of Nato, talking about te future od Mediterranean and the Chinese's influence in Africa.
In che modo i media possono costituire uno strumento di supporto alla gestione della ricostruzione? Come pianificare e attuare strategie di media engagement?
Le slide sono relative alla progettazione dell'Ufficio Speciale della Ricostruzione, organismo costituito dalla Regione Abruzzo previo Bando al quale il progetto è stato candidato.
La presentazione raccoglie il lavoro realizzato per il Centro estero delle Camere di Commercio abruzzesi, che ha misurato il peso dell'export nella produzione del Pil regionale.
In che modo la comunicazione istituzionale può costituire un elemento fonamentale per la leadership? La presentazione, attraverso case histories significative (Eni vs Report e Germanwings), spiega strumenti e tecniche per la gestione della reputazione aziendale.
In che modo gestire e salvaguardare la reputazione, il bene intangibile per antonomasia? Nella presentazione si individuano strategie e strumenti che, accompagnate da molte case histories, spiegano in che modo intervenire per aiutare la leadership aziendale.
Il cambiamento genera stress, tensione, ansia. Come affrontarlo in modo positivo? La presentazione offre molti spunti e case histories per vincere la paura del cambiamento.
3. IL NUOVO SCENARIO
Analisi dei dati della ricerca Censis “Il primato dell’opinione nella comunicazione orizzontale”
(18 giugno 2013)
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4. Diminuzione dell attività legislativa del Parlamento
Conseguente devoluzione di molteplici competenze agli enti locali
che sono diventati il fulcro del policy making italiano
Spostamento dell attività di lobby sui territori
Aumentano le complessità in termini di relazioni con il territorio
e gestione del consenso
Il peso della rete e dei Social Network
IL NUOVO SCENARIO
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5. SFIDUCIA GENERALIZZATA nei “mittenti” (politici e non politici)
FIDUCIA CRESCENTE NEI “VICINI” ( reti prossimali di relazioni)
Controllo crescente dell’attendibilità dei messaggi dei mittenti da
parte dei destinatari : fine delle promesse, fine della stagione dei
annunci, FINE DELLA RETORICA
LE CAMPAGNE ELETTORALI SI GIOCANO SU
UN TERRENO CARATTERIZZATO
DELLE SEGUENTI TENDENZE
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6. Aumento della MADIATIZZAZIONE DELLA POLITICA, anche se i
media sembrano sempre più deboli
AUTOCOMUNICAZIONE DI MASSA come nuovo, cruciale,
obbietivo delle campagne elletorali: tutti devono poter parlare con
la stessa voce e gli stessi contenuti, ma ogni sostenitore deve poter
scegliere quando e come farlo
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LE CAMPAGNE ELETTORALI SI GIOCANO SU
UN TERRENO CARATTERIZZATO
DELLE SEGUENTI TENDENZE
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7.
DEMOCRAZIA
SENZA
FIDUCIA
è MENO TV GENERALISTA è MENO GIORNALI è MENO FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI
è RIDIMENSIONATO IL RUOLO DEL PARLAMENTO:
ì QUALI SONO LE CONSEGUENZE
8. ì
î
LE FORZE ARMATE
PUNTO
DI RIFERIMENTO
INDAGINE EURISPES 2015
9. ìî
La Marina Militare a raccogliere il più alto apprezzamento presso gli italiani
con il 73,5% dei consensi e +5,8 punti percentuali rispetto al 2014.
RAPPORTO ITALIA 2015
LA MARINA MILITARE RACCOGLIE
L’APPREZZAMENTO PIU’ ALTO
11. FONTI MEDIA:
I MOTORI DI RICERCA SOPRATUTTO ”CONFERMANO”
La fiducia nelle informazioni creata da ciascun autore su siti di social networking, siti di condivisione di contenuti
e online- uniche fonti di informazione in Italia.
î
12. FONTI MEDIA:
STESSO TREND PER L’OPINIONE PUBBLICA
La fiducia nelle informazioni creata da ciascun autore su siti di social networking, siti di condivisione di contenuti
e online- uniche fonti di informazione in Italia.
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13. SOCIAL MEDIA:
CI SI FIDA SOPRATTUTTO DEGLI AMICI
La fiducia nelle informazioni creata da ciascun autore su siti di social networking, siti di condivisione di contenuti
e online- uniche fonti di informazione in Italia.
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14. FIDUCIA NEI MEDIA 2014/2015
ì
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ì
CONSEGUENZE:
dispersione della fiducia, atteggiamento dubbioso dei destinatari dell’informazione,
RIDUZIONE DELLA CAPACITÀ DI INFLUENZA DEL MITTENTE SUI DESTINATARI
16. NON MI FIDO DEI MEDIA, MI FIDO DI TE
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24.9%✚
ìCanali utilizzati per acquisire le informazioni per scegliere chi votare alle elezioni del 2009 (europee) e del 2013
(politiche) (val.%)
Fonte: indagini Censis, 2009 e 2013
Italiani che acquisiscono informazioni
da parenti e amici prima di votare (2009-2014)
17. FACEBOOK, TWITTER, POPOLO, ELITE
ì
î
italiani che usano Twitter
rispetto a quelli che usano Facebook
(-68.1% tra gli under 30)
-35.9%
Utenti dei social network più popolari.
Fonte: indagine Censis, 2014
18. FACEBOOK, TWITTER, POPOLO, ELITE
CAUSE E CONSEGUENZE
ì
î
Fonte: indagine Censis, 2014
YOUTUBE POPOLARE QUANTO FACEBOOK
tra gli under 30 è“dominio del video” tra le fasce più giovani
(42.4% degli italiani guarda programmi TV via Youtube,
56.6% tra gli under30)
La PREVALENZA DI FACEBOOK SU TWITTER è trasversale:
tra i più giovani, tra i più istruiti, tra gli utenti attivi di Internet.
Youtube, invece, tiene testa a Facebook in tutte le categorie è
FACEBOOK è più utile a parlare con il grande pubblico online,
TWITTER è più utile a influenzare il dibattito sui media tradizionali
1
1
2
19. FACEBOOK, TWITTER, POPOLO, ELITE
CAUSE E CONSEGUENZE
Fonte: indagine Censis, 2014
3
1
degli under30 è iscritto a Facebook e usa Youtube
(solo 11.6 è iscritto a Twitter) è
elettori 18-30 vanno raggiunti quasi esclusivamente
sui social media
80.9%
ì
îî
20. MANIPOLAZIONE VS INDIPENDENZA
ì
î
7 su 10 gli italiani che pensano che “gli apparati dell’informazione
tradizionale tendono a manipolare le notizie”
Opinioni degli italiani sull’informazione (val. %)
21. MANIPOLAZIONE VS INDIPENDENZA
CAUSE E CONSEGUENZE
ì
î
Gli italiani pensano di potersi informare senza alcun aiuto esterno:
85% èfacile informare, altrettanto facile disinformare
Pur considerandolo “manipolatorio” (70%), gli italiani non
considerando il sistema dei media attuale “superato” (è così solo
per il 36% della popolazione)
è la crisi di fiducia è nei confronti dei giornalisti italiani, non del
giornalismo in genere
La partecipazione degli utenti garantisce l’indipendenza delle
notizie per il 44% degli italiani èfiducia
in Internet come tecnologia, non nel giornalismo su Internet
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23. INTERNET PEGGIORA LA POLITICA
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?35% di italiani che ritiene che le nuove tecnologie digitali abbiano
“peggiorato l’organizzazione dei movimenti politici”
(solo il 15% pensa che sia migliorato)
Negli ultimi 12 mesi ha notato cambiamenti dovuti alle nuove tecnologie digitali? (val.%)
Fonte: indagini Censis, 2013
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24. INTERNET “PEGGIORA” LA POLITICA
CAUSE E CONSEGUENZE
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Il settore maggiormente favorito dalle tecnologie digitali è
l’informazione, secondo gli italiani è
giornalismo senza fiducia + Internet =
percezione di emancipazione “collettiva” dai gruppi editoriali
Il 28.8% degli italiani ritiene che la formazione delle opinioni
politiche sia peggiorata con Internet è
era biomediatica o solipsismo?
Autocomunicazione di massa o populismo?
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25. INTERNET “PEGGIORA” LA POLITICA
CAUSE E CONSEGUENZE
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Il 53% degli elettori di centrosinistra parteciperebbe a referendum
consultivi online
(35.6% centrodestra, 69% MoVimento5Stelle) è
una quota non trascurabile di italiani chiede di ricostruire il
rapporto tra tecnologie e volontà politica
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26. BACK OFFICE & JUST IN TIME WAREHOUSE
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BRANDED CONTENT
BRANDED CONTENT
BRANDED CONTENT
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27. PR GOAL / PERFORMANCEî
Incremento del 500% di menzioni rispetto al giorno più “discusso” per FP 31 luglio - argento 200 sl Mondiali
Barcellona
5190 MENTIONS
1367 MENTIONS
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30. l interno di uno studio - intitolato Initial Working Paper on Political Strategy - presentato nel dicembre del 1976 a
Carter, candidato alla presidenza, dal giovane consulente e sondaggista Patrick Caddell
LA CAMPAGNA PERMANENTE
nel pianificare una strategia per l amministrazione è
importante riconoscere che non si può separare
politica e governo.
La mia tesi è che governare con il consenso pubblico richiede
una campagna elettorale continua
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31. GLI ATTORI DELLA CAMPAGNA PERMANENTE
L’attività del governare e del fare campagna si avvicendano senza
soluzione di continuità, configurando il processo politico come un
percorso ciclico, dove la fine di una campagna elettorale segna
l inizio dei lavori per la successiva.
La campagna permanente implica, infatti, l utilizzo in fase di governo
(quindi anche per il perseguimento di specifici obiettivi legislativi)
di strumenti e relazioni con il pubblico tipici delle campagne elettorali.
Ricorso a strumenti e specialisti di campagne elettorali anche dopo
l entrata in carica del candidato vincente.
Le armi della propaganda elettorale.
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32. Dunque, il declino dei partiti e l emergere della nuova
consulenza politica - cui si lega il massiccio ricorso a nuove strategie
di comunicazione e a tecnologie più sofisticate - le due condizioni
perché si realizzi la campagna permanente
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GLI ATTORI DELLA CAMPAGNA PERMANENTEî
33. Declino dei partiti come fonte centrale della nomina di candidati per i
pubblici uffici e della mobilitazione degli elettori;
una politica dei gruppi di interesse aperta;
la nuova tecnologia delle comunicazioni;
le nuove tecnologie politiche e in particolare le pubbliche relazioni e i
sondaggi d opinione;
il nuovo bisogno di fondi, che ha portato ad una ricerca non-stop;
lo spostamento delle decisioni dal Centro alla periferia;
l esiguità delle risorse economiche.
I TRENDS DELLA CAMPAGNA PERMANENTE
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34. ì
Il Movimento 5 Stelle va oltre:
Non si presenta come un partito nuovo,
Ma come un non-partito
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LA CAMPAGNA PERMANENTEî
35. ì
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ì LA COMUNICAZIONE POLITICA DEVE PROSEGUIRE OLTRE LA CAMPAGNA ELETTORALE.
LA CAMPAGNA PERMANENTEî
37. ì
DEMOCRAZIA CRISTIANA, 1963î
“Mai più dittature”
campagna DC per la giornata della Liberazione
Tema: la comunicazione identitaria
38. PARTITO COMUNISTA ITALIANO, 1976î
“Noi abbiamo le mani pulite,
chi può dire altrettanto?”
campagna PCI per le elezioni politiche anticipate
Tema: la comunicazione elettorale
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39. KENNEDY A BERLINO, 1963î
“Duemila anni fa -- Duemila anni fa,
il più grande orgoglio era dire
"civis Romanus sum.”
Oggi, nel mondo libero, il più grande
orgoglio è dire "Ich bin ein
Berliner.” [ ]
Tema: l’emozione in politica
ì
La libertà ha molte difficoltà e la democrazia non è perfetta.
Ma non abbiamo mai costruito un muro per tenere dentro i nostri -- per
impedir loro di lasciarci.
Voglio dire a nome dei miei compatrioti che vivono a molte miglia da qua
dall'altra parte dell'Atlantico, che sono distanti da voi, che sono orgogliosi di
poter dividere con voi la storia degli ultimi 18 anni.
Non conosco nessun paese, nessuna città, che è stata assediata per 18 anni
e ancora vive con vitalità e forza, e speranza e determinazione come la città
di Berlino Ovest.
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40. ì
FORZA ITALIA, 1994î
“E Forza Italia, per fare, per crescere”
campagna per le elezioni politiche
Tema: comunicare l’antipolitica
41. NICHI VENDOLA, 2005î
“Pericoloso – come tutte
le persone oneste”
campagna per le elezioni regionali
Tema: comunicare gli outsider
ì
42. ì
BARACK OBAMA, 2008î
“YES WE CAN”
campagna per le elezioni presidenziali americane
Tema: comunicare per “fare la storia”
43. ì
MATTEO RENZI, 2.0î
“ADESSO!”
campagna per le Primarie 2012
Tema: comunicare il cambiamento
46. ì CINQUE IDEE OPERATIVE PER “AGGIORNARE I CANDIDATI,
GLI AMMINISTRATORI E I PARTITI”
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47. COMUNICARE MENO
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Interviste, dichiarazioni, promesse, aspettative:
l’iperpresenza comunicativa della politica non ha portato
consenso, ma sfiducia.
Gli attuali livelli di sfiducia impongono uno stile di gestione
pubblica completamente differente rispetto al recente passato:
- i politici dovrebbero parlare solo quando hanno qualcosa di nuovo
da dire;
- i politici dovrebbero parlare con i media solo quando devono
annunciare grandi novità strategiche o informare su risultati
acquisiti(no promesse, no polemiche);
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48. v
COMUNICARE MENO
ì
î
- i politici non dovrebbero fare annunci, perché oggi è troppo
facile chiedere loro conto di eventuali fallimenti
- ogni azione di comunicazione deve avere il fine principale di
illustrare la ricaduta immediata di ciò che si propone sulla
vita quotidiana dei cittadini.
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49. DA OPINION MAKER A
PROBLEM SOLVER
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Il sistema dei media è aumentato per complessità e velocità.
L’agenda può essere dettata da più attori. I media tradizionali, pur
essendo più deboli, hanno comunque la possibilità di orientare il
dibattito sui social e di “interpretarlo” secondo proprie logiche
editoriali.
Per queste ragioni è quasi impossibile che un partito “detti
l’agenda” attraverso sue iniziative (che, come abbiamo visto,
non incidono neanche sulle intenzioni di voto).
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50. DA OPINION MAKER A
PROBLEM SOLVER
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Più che provare a farsi sentire con proprie idee slegate dal
contesto, i partiti dovrebbero sapere cosa dire, in qualsiasi
momento, a commento e supporto di un fatto di attualità.
ESEMPIO:
episodio di cronaca -> partito fa proposta di legge/iniziativa online
sul tema entro 12 ore dal picco di attivazione.
Partito = “servizio assistenza elettori”
¢2
51. TUTTI I CONTENUTI PRONTI,
SEMPRE
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La velocità di risposta politica ai picchi di attivazione mediatica
dipende dalla capacità di elaborazione politica pregressa.
Se un partito non sa “cosa dire” su un tema diventato
(improvvisamente) di attualità, sarà semplicemente oscurato dagli
altri partiti e dagli altri attori mediatici.
Non sarà percepito, e dunque, non sarà considerato utile.
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ì
52. TUTTI I CONTENUTI PRONTI,
SEMPRE
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Passaggio dalla logica delle “campagne”
(tematiche, stagionali) alla logica Wiki: i documenti politico-
programmatici devono essere sempre aggiornabili, da parte dei
dirigenti e degli iscritti, anche contemporaneamente anche online,
per garantire qualità e flessibilità.
Se manca una delle due componenti, manca la capacità
dell’iniziativa politica ai tempi della comunicazione orizzontale e
diffusa.
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53. PARTITO INSTANT:
LA “REGOLA DELLO 0.1%”
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Non si vive di sola tattica (per fortuna!), ma i voti si “spostano”
ogni giorno e su diversi canali di comunicazione.
Per questo le organizzazioni politiche devono dotarsi di
strutture creative rapide, capaci di realizzare campagne di
comunicazione “instant”, buone per inserirsi nel dibattito frenetico
dei nuovi media per 24-36 ore, attraverso micro-campagne
tematiche, azioni di satira o adottando maggiore aggressività nei
confronti degli avversari rispetto al solito, allo scopo di
capitalizzare i difetti di comunicazione degli altri o per sottolineare
caratteristiche identitarie. Per provare a guadagnare (o a non
perdere) lo 0.1% dei voti, tutti i giorni.
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54. PARTECIPAZIONE = DEMOCRAZIA
INTERNA
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Qualsiasi iniziativa che chieda ai cittadini di “partecipare” e che
non porti alcun risultato concreto in termini politici equivale a una
promessa non mantenuta.
Anche se organizzata con i migliori auspici, la partecipazione
frustrata genera disillusione, sfiducia, disinteresse,
esattamente come una qualsiasi, cattiva, gestione politica.
I processi di partecipazione possono funzionare solo se sono
“obbligatori”, cioè se c’è una connessione certa tra attivazione e
comportamenti.
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56. 1
SEMPLICITÀ (NON BANALITÀ)
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Il messaggio politico deve essere chiaro, non complesso.
Non deve essere di difficile comprensione né contenere elementi in
potenziale contraddizione tra loro.
Una buona comunicazione può consistere anche in un solo
messaggio forte.
Bisogna resistere alla tentazione di dire tanto (tutto? Troppo?) in
un unico manifesto o in un unico stimolo di comunicazione, perché
affatica il destinatario ed è meno facile da ricordare.
57. SEMLICITÀ (NON BANALITÀ)
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SEMPLIFICARE, NON SIGNIFICA
BANALIZZARE.
Ridurre un messaggio all’essenziale vuol dire lavorare duramente
(e nel dettaglio) sulla rifinitura, che può richiedere anche un lungo
periodo di studio preliminare.
58. 2ì
DEFINIZIONE DELLA TUA IDENTITÀî
I cittadini devono sapere chi sei, cosa vuoi fare, come intendi farlo,
da dove parti, dove vuoi arrivare.
Devono conoscere la tua storia, i tuoi punti di forza, i tuoi valori.
Serve definire un quadro coerente, e per certi versi prevedibile, che
permetta al cittadino di sapere cosa il partito o il politico farà senza
che debba ripeterlo tutte le volte.
Se questo quadro non c’è, il messaggio politico (e dunque il
mittente) sarà considerato ambiguo, provvisorio, inaffidabile.
59. ì
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L’identità non si costruisce solo definendo chi o cosa si è, ma anche
definendo CHI O COSA NON SI È, o determinandosi in modo
oppositivo, sulla base delle caratteristiche dell’avversario.
DEFINIZIONE DELLA TUA IDENTITÀ
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60. 3ì
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L’ide Il contenuto del messaggio deve essere confermato,
sottolineato, rinforzato dal suo contenitore.
La manifestazione di una volontà o di un’ideale non è credibile se le
scelte di comunicazione (e le scelte politiche conseguenti) sono
diverse da ciò che si vuole sostenere.
COERENZA TRA FORME E CONTENUTI
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61. ì
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Questa coerenza va perseguita in tutte le valutazioni sulla
comunicazione della “forma”, anche nelle scelte grafiche,
visive, di testo, di pianificazione dei mezzi, persino di
vissuto biografico di chi sta comunicando.
Il rischio, in caso contrario, è di apparire ipocriti,
se non addirittura falsi.
COERENZA TRA FORME E CONTENUTI
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62. 4
A PROVA DI FACT-CHECKING
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L’autoaffermazione del proprio valore può essere una scelta di
comunicazione vincente solo se ciò che è sostenuto può essere
facilmente dimostrato.
Questo è stato vero sempre ma lo è ancora di più ora, a causa della
diffusione dei social media e della possibilità (anche individuale) di
verificare l’attendibilità delle fonti.
63. A PROVA DI FACT-CHECKING
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Le promesse (elettorali) oggi rappresentano sempre più una fonte di
rischio e sempre meno un’opportunità per costruire consenso.
Le promesse troppo grandi possono essere facilmente “smontate”
trasformandosi in un boomerang, specie quando il mancato
raggiungimento degli obiettivi non dipende (solamente) dal mittente.
64. 5
LA VERITÀ È STRATEGICA
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Nessuna campagna di comunicazione sarà “buona”
se il prodotto è scadente.
Il tema della verità è dunque centrale sia in senso positivo che in
senso negativo.
Dire tutta la verità può non essere sempre utile, soprattutto se i
contesti sono fluidi e complessi. In alcuni casi
il bluff comunicativo può funzionare di più.
65. LA VERITÀ È STRATEGICA
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Questa riflessione assai pragmatica non deve però essere
considerato un alibi. La comunicazione politica dovrebbe essere
prima di tutto un esercizio di CORRETTEZZA, sempre e comunque.
Anche perché, comunicare il falso è un’azione che prima o poi, ti si
ritorce contro.
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66. 6
EMPATIA, NON RUFFIANERIA
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La comunicazione emozionale, “di pancia”, non è necessariamente
svincolata da logiche razionali di decodifica.
Anche l’emozione può essere percepita come vera o falsa,
attendibile o inattendibile.
Può essere verificata.
67. EMPATIA, NON RUFFIANERIA
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Il confine tra è EMPATIA (comunico in modo emozionale
perché conosco ciò di cui sto parlando e sono dunque
sinceramente coinvolto) e è RUFFIANERIA (comunico in modo
emozionale nel tentativo di portare il pubblico dalla mia parte, ma
senza che il mittente sia coinvolto a sua volta) È MOLTO LABILE.
In periodi di profonda sfiducia verso la (comunicazione) politica, è
molto importante abbandonare del tutto ogni forma di retorica:
non funziona più.
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68. 7
PATHOS E CONCRETEZZA
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Puntare su un solo registro di comunicazione (emozionale vs.
razionale) appare oggi insufficiente.
Emozionare, parlare di ideali e valori, raccontare storie,
coinvolgere è una tecnica efficace solo se non si perde di vista la
necessità di rassicurare gli elettori con messaggi concreti,
pratici, che non diano la sensazione che il politico sia solo
un bravo comiziante, e non un amministratore all’altezza.
69. PATHOS E CONCRETEZZA
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Allo stesso modo, è vero il ragionamento contrario:
pensare di poter convincere qualcuno solo snocciolando dati,
statistiche, competenza è sbagliato.
I dati devono essere annunciati in modo non asettico, ma
coinvolgente, inserendoli in una narrazione convincente e calda.
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70. 8
PARLARE DELLA VITA DELLE PERSONE
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Qualsiasi ragionamento, dal più semplice al più complesso, dal più
“alto” al più “basso”, deve essere declinato tenendo in mente un
obiettivo comune: il cittadino, il destinatario, deve poter
comprendere i benefici immediati delle proposte sulla
sua vita quotidiana.
71. î
PARLARE DELLA VITA DELLE PERSONE
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L’uso di metafore, comparazioni, paragoni, storie esemplificative
sono certamente utili a facilitare la comprensione dei messaggi,
ma le metafore da sole non bastano, perché serve studiare il
contesto, la situazione economica e culturale, per poter davvero
riuscire a trasformare il generale in iper-particolare, e dunque
comunicare in modo convincente e interessante per chi ascolta.
72. 9
POLITICA-POP, UN TEMA DELICATO
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“Umanizzare” i candidati, comunicare gli aspetti extra-politici
della propria attività, è certamente una tecnica utile a favorire
meccanismi di empatia e coinvolgimento tra politici e cittadini.
Ma l’umanizzazione non è sempre una scelta corretta.
Diventa persino dannosa se il processo narrativo è visibilmente
incoerente con la storia personale del candidato, o se i tentativi di
umanizzazione sono artificiali, troppo ancorati a modelli teorici,
estemporanei (solo in campagna elettorale).
73. POLITICA-POP, UN TEMA DELICATO
ì
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I cittadini hanno oramai imparato a riconoscere l’umanizzazione
“vera” da quella “falsa” e puniscono la seconda.
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74. 10
EVITARE L’AUTOREFERENZIALITÀ
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Spesso i politici e i partiti comunicano se stessi dando per
scontato che il grande pubblico conosca tutto di loro,
segua ogni giorno ciò che dicono e fanno, rinunciando così
a una comunicazione chiara, semplice, descrittiva, didascalica.
Questo è il modo più semplice per non farsi capire, per apparire
elitari, per arroccarsi nelle proprie posizioni, finendo per risultare
persino antipatici.
75. EVITARE L’AUTOREFERENZIALITÀ
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Le polemiche nei circoletti della politica e del giornalismo
non fanno guadagnare voti proprio per questo: perché alla fine,
anche se non sembrerebbe, rappresentano una forma di
comunicazione di nicchia, che interessa molto poco al di fuori
degli addetti ai lavori.
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76. ì
INFO
Docente di Comunicazione di Crisi aziendale – Università di Teramo
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