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CHIARIFICAZIONI
SULL’ISLAM
Alcune risposte sulla Religione di Allah
Muhammad Nur al Haqq
con la collaborazione di Abdullah Nur as Sardani
1
Indice
CAPITOLO I - Fede e Dottrina
1. Chi è Allah?
2. Quali sono gli attributi principali di Dio?
3. I musulmani credono che Dio sia Padre, che Dio sia Amore?
4. Chi era Muhammad?
5. Che cosa è l'Islam?
6. Qual’è il significato di Islam e cosa si intende per musulmani?
7. Come si svolge la preghiera?
8. I musulmani credono in altre Scritture precedenti il Corano?
9. I musulmani credono in altri Profeti prima di Muhammad?
10.Ci possono essere altri Profeti dopo Muhammad?
11. Che cosa pensate della vita dopo la morte?
12. Perché si dice che un uomo rimane nella tomba in base al numero dei suoi
peccati?
13. I musulmani credono nell'oltretomba?
14. Come è descritto il Giudizio Universale?
15. Ci sono persone predestinate al Paradiso o all'Inferno?
16. Che cosa pensate sulle buone azioni?
17. Che cosa è il peccato, secondo la visione musulmana?
18. Che cosa pensano i musulmani del perdono di Dio?
2
CAPITOLO II - Fede e Conoscenza
19. Perché il Corano è identificato in modi diversi? La lingua araba ha migliaia di
sinonimi, non pensate che il Corano abbia migliaia di risvolti e significati?
Questo fatto influenza il modo di credere?
20.Ho letto una guida in breve sull’Islam, nella quale si fa riferimento a fatti e
nozioni scientifiche per dimostrare che il Corano sia autentico e opera divina.
Mi chiedo, prima che si scoprissero queste forme scientifiche su che cosa era
basata questa ipotesi?
21. Secondo quel che i musulmani sostengono, una prova che il Corano è stato
ideato da Dio è che contiene informazioni scientificamente accurate sull’
Embriologia prima che l'uomo le abbia scoperte. Tuttavia, tutte le informazioni
in materia di embriologia del Corano sono copiate da tre fonti, 1. Un medico
greco di nome Galeno, che visse nel II Secolo a.D. 2. Un medico ebreo di nome
Samuel ha-Yehudi che visse attorno al 150 d.C. 3. il padre della medicina greca
di Ippocrate, che visse nel V e IV secolo a.C. La mia domanda è: alla luce del
fatto che tutte le informazioni contenute nel Corano erano già in stampa da
questi tre medici, come viene spiegata l’autenticità dello stesso?
22.Che cosa è la Shari’ah? E' compatibile la democrazia con l'Islam?
23.Qual è la posizione islamica sulla laicità? È possibile essere un musulmano
laico?
24.Qual è la figura dell’Imam? C’è nell’Islam un capo come il Papa per i Cristiani?
25.Che cosa è una fatwa?
CAPITOLO III - L’Islam e la donna
26.Qual è il concetto islamico della donna?
27. Il velo: quando e perché?
28.L'Islam promuove la poligamia?
3
29.Qual è la posizione islamica su incontri e rapporti sessuali prematrimoniali e
aborto?
CAPITOLO IV - L’Islam e le altre religioni
30.L’Islam è tollerante verso le altre religioni?
31. Pensate di poter stabilire un punto d’incontro con la Chiesa o con le altre
religioni? Se no perché? Vi sono troppe ostilità?
32.Che cosa dovrebbe legare i musulmani agli ebrei e ai cristiani?
33.L’Islam che differenze ha da noi cattolici? In fondo Dio è uno solo, perché non
interagire studiando progetti di comunione con i cristiani? Quali sono i valori
condivisi con il cristianesimo?
34.Che cosa pensate di Gesù?
35.Che cosa insegna l'Islam a proposito di Gesù Cristo?
36.I musulmani sostengono che fosse medicalmente impossibile che il sangue e
l'acqua che fuoriuscirono dal corpo di Gesù fossero separati, quando fu trafitto
con la lancia, perché tutto il sangue nel corpo di Gesù sarebbe stato coagulato.
Il parere universale degli scienziati forensi dice che il sangue prende giorni di
tempo per coagulare. La mia domanda è: è questo un altro esempio di rifiuto di
ogni scienza conosciuta semplicemente perché l'Islam dice questo? Perché i
musulmani non credono nella crocifissione di Gesù?
37. Come è la seconda "venuta" di Gesù attesa dai musulmani?
38.Il Corano e Muhammad affermano di respingere la Bibbia? Un musulmano
dovrebbe leggere la Bibbia?
39.Riguardo all’oltretomba, per i musulmani che punti di incontro vi sono con la
religione cattolica?
40.Lo studioso musulmano Tabbarah ha detto nel suo libro, The Spirit of Islam,
che "i musulmani non adorano la Pietra Nera, ma solo mostrano particolare
riverenza e venerazione per la sua dignità, e labaciano solo dopo l'esempio del
4
Profeta, al fine di mantenere la loro alleanza con Dio e per obbedire alla sua
volontà ed evitare la sua disobbedienza." (Tabbarah, The Spirit of Islam, p.
173). Concentrandomi sulla frase chiave di Tabbarah sul mostrare rispetto e
venerazione per la Pietra Nera, la mia domanda è se vi sia differenza tra la
pratica musulmana di baciare, mostrare reverenza e venerare la pietra nera, e la
pratica cattolica di papa Giovanni Paolo II, che baciava la statua della Vergine
Maria con rispetto e venerazione?
41. Ho un mio amichetto di scuola che è musulmano: quando siamo in oratorio per
giocare, questo mio amico dopo un poco va via perché non vuole assistere alla
preghiera che noi bambini facciamo alla fine dell’oratorio. Siccome Dio è uno
solo, non posso dire al mio amichetto di pregare con me, oppure in tal caso
infrangerebbe qualche regola facendo peccato?
CAPITOLO V – Lo Sforzo sulla Via di Allah (al-Jihād)
42.L'Islam promuove la violenza e il terrorismo?
43.“Guerra santa”: come può una religione giustificare, e addirittura invocare il
massacro di vittime innocenti? La nostra è scarsa conoscenza oppure vi sono
linee guida da seguire che molti non seguono?
44.Che cos'è il Jihad?
45.Secondo i musulmani il Jihad è uguale al martirio per i cristiani?
46.L'Islam è stato diffuso con la spada?
CAPITOLO VI - La Giusta Via
47. Che cosa è il fondamentalismo islamico?
48.Perché i musulmani hanno tante sette? E’ ammissibile che esistano, il Corano
che cosa dice in merito?
49.Che cosa è il Sufismo?
50.Perché gli islamici non credono nella figura dei santi?
5
51. Perché ci sono musulmani che portano le parole del Corano cucite in piccoli
pezzi di stoffa e tenute sul petto? Si ha la credenza in amuleti? Questi amuleti
effettivamente proteggono chi li indossa?
CAPITOLO VII - Alcuni chiarimenti
52.Quali sono i significati di Bismillah, Al hamdulillah, Insh’Allah, Allahu Akbar,
Allah Karim, As-Salam 'aleikum?
53.Che cosa vuol dire la frase “pace e benedizioni su di lui”, e perché i musulmani la
scrivono o la pronunciano dopo che citano il Profeta Maometto?
54.È ammissibile per un musulmano dire che alcuni dei miscredenti hanno un
atteggiamento migliore di alcuni dei musulmani?
55.Che cosa è "puro" e "impuro", nell’Islam?
56.Qual è il codice di abbigliamento per i musulmani?
57. Quali sono i divieti alimentari nell’Islam? Perché?
58.Quali sono le principali feste islamiche?
59.Qual è l'anno islamico?
60.Chi è e che cosa fa l’organizzazione dei Fratelli musulmani?
61. Qual è lo scopo del movimento islamico?
62.Qual è la posizione dei musulmani su omosessualità, Aids, eutanasia e suicidio?
6
Bi-smi 'llāhi ir-Rahmāni ir-Rahīm
(In nome di Allah il Compassionevole il Misericordioso)
La lode appartiene ad Allah l’Unico, Colui che è al di
sopra di ogni cosa, il Testimone, Colui al Quale tutto
ritorna: a Lui affidiamo questo umile scritto e Lo
imploriamo di accettarlo e di farne un opera che possa
continuare a dare i suoi frutti anche quando lasceremo
questo mondo e a Lui ritorneremo.
E la pace e le benedizioni di Allah siano sul Profeta
Muhammad e sulla sua nobile Famiglia, sui Sahaba, sui
Martiri, sui Pii Predecessori e su coloro che seguono il
Patto della Verità e del Puro Monoteismo.
Seguitando,
con il permesso di Allah (subhanaHu wa ta’ala) ho deciso di scrivere
questo libro, “Chiarificazioni sull’Islam”, in risposta ad alcune
domande che sono comparse sul web e che mi sono state poste
all’attenzione da parte di un caro fratello egiziano;
7
l’intenzione di questo lavoro è in prima analisi la ricerca del
compiacimento di Allah e subito dopo la speranza che alcuni luoghi
comuni e pregiudizi sulla nostra benedetta Religione, l’Islam, siano
chiariti definitivamente, almeno per coloro che avranno il piacere e
la pazienza di leggere questo libro.
Questo lavoro è stato iniziato nel mese di Ramadan del 1430 H ed è
terminato nel mese di Muharram dell’anno 1431 H: ho cercato di
argomentare le risposte sulla base delle traduzioni dei significati di
diversi versetti del Corano e di alcuni detti del Profeta Muhammad
(sallAllahu 'alayhi waSallam) ed è possibile che io abbia commesso
degli errori, sicuramente senza l’intenzione di compierli: per questo
chiedo ad Allah, esente da difetti ed imperfezioni, di perdonarmi per
le eventuali inesattezze e le disattenzioni e presso di Lui è il mio
conto e la mia fiduciosa aspettativa.
“Quanto a coloro che fanno uno sforzo per Noi, li
guideremo sulle Nostre vie. In verità Allah è con coloro che
fanno il bene.” (Traduzione dei significati del Corano - Sūrat Al-
`Ankabūt, versetto 69)
Muhammad Nur al Haqq
Muharram, 1431
8
CAPITOLO I
Fede e Dottrina
Chi è Allah?
“Allah è il vostro Signore, Colui che in sei giorni ha creato i
cieli e la terra e poi si è innalzato sul Trono.” (Al A'rāf, 54);
“Egli è Allah, Colui all’infuori del Quale non c’è altro dio, il
Re, il Santo, la Pace, il Fedele, il Custode, l’Eccelso, Colui
che costringe al Suo volere, Colui che è cosciente della Sua
grandezza. Gloria ad Allah, ben al di là di quanto Gli
associano. Egli è Allah, il Creatore, Colui che dà inizio a
tutte le cose, Colui che dà forma a tutte le cose. A Lui
[appartengono] i nomi più belli. Tutto ciò che è nei cieli e
sulla terra rende gloria a Lui. Egli è l’Eccelso, il Saggio.” (Al
Hashr, 23/24).
Allah è al di sopra dei cieli, sopra il Suo Trono. La Prova di questo è
nel Suo Corano:
“Siete forse sicuri che Colui Che sta nel cielo non vi faccia
inghiottire dalla terra quando trema?” (Al Mulk, 16);
“Il Compassionevole Si è innalzato sul Trono.” (Tā Hā, 5).
9
Allah è Iddio Unico esente da difetti e imperfezioni, gloria a Lui
l’Altissimo: Egli è Colui che ha creato i cieli e la terra e tutto ciò che
vi è nel mezzo, Colui che ha creato gli Angeli dalla luce, i demoni dal
fuoco, e l’Uomo dall’argilla traendo dalla costola di quest’ultimo la
donna. Allah Potente e Glorioso ha creato gli uomini e i demoni solo
per essere adorato e gli Angeli sono Suoi servi devoti che non si
stancano mai di lodarLo e glorificarLo:
“Non ho creato i Jinn e gli uomini se non perché Mi
adorassero.” (Adh Dhāriyāt, 56);
e questa è la spiegazione della vita in questo basso mondo e la
posizione di Allah (SWT) nei nostri confronti.
E nessuna cosa può ridurre l'autorità di Allah (SWT), che si trovi nei
cieli o sulla terra, poiché il Suo Sapere e la Sua Potenza sono totali:
“Quando vuole una cosa, il Suo ordine consiste nel dire
«Sii» ed essa è.” (Yā Sīn, 82).
Allah l’Altissimo ha inviato all’umanità moltissimi Profeti che per
Suo ordine hanno proclamato la Sua Unicità e hanno mostrato ai
rispettivi popoli la Retta Via da seguire e alcuni di questi sono stati
Messaggeri dotati di Rivelazione divina come Mosè, Davide, Gesù e
Muhammad (pace su tutti loro):
“Invero inviammo i Nostri messaggeri con prove
inequivocabili, e facemmo scendere con loro la Scrittura e
la Bilancia, affinché gli uomini osservassero l'equità.” (Al
Hadīd, 25).
Allah il Compassionevole è Colui che dona la vita e la morte alle
creature, Egli è Colui che sostenta e nutre gli esseri umani e gli
10
animali e per mezzo di una delle Sue cento parti di misericordia le
creature si amano vicendevolmente:
“All'infuori di Lui c'è forse un creatore che vi nutra dal
cielo e dalla terra? Non c'è altro dio all'infuori di Lui.”
(Fātir, 3).
Egli (SWT) è Colui che regola il giorno e la notte costringendo il sole,
la luna e i pianeti ognuno nella propria orbita affinché l’universo
giunga al Giorno del Resurrezione, giorno in cui Egli giudicherà gli
uomini, le donne e i jinn di tutti i tempi, ricompensando parte di
loro con il Paradiso, e castigandone un'altra parte con l’Inferno.
Dice Allah l’Unico:
“Ad Allah appartiene tutto quello che è nei cieli e sulla
terra, ed è ad Allah che tutto sarà ricondotto. Voi siete la
migliore comunità che sia stata suscitata tra gli uomini,
raccomandate le buone consuetudini e proibite ciò che è
riprovevole e credete in Allah.” (Āl 'Imrān, 109/110).
Allah l’Unico, non ha inizio né fine, Egli era prima che tutto
l’universo fosse da Lui creato: Allah l’Altissimo non ha figli né figlie,
non ha padri né madri, nessuno può nuocergli od essergli di
vantaggio, e il più grande e imperdonabile peccato è associargli altre
divinità che non esistono e che non potrebbero competere con Lui o
condividere la Sua divinità.
Dice Allah il Vero:
“Dì: «Egli Allah è Unico, Allah è l’Assoluto. Non ha
generato non è stato generato e nessuno è uguale a Lui».”
(Al Ikhlās).
11
Allah è Compassionevole e Misericordioso, Egli perdona tutti i
peccati eccetto uno, il politeismo. Egli, Gloria a Lui l’Altissimo, ha
stabilito per l’umanità la Religione dell’Islam che è il completamento
della Sua grazia per l’intero creato, e questa Religione benedetta ha
perfezionato le rivelazioni precedenti:
“Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato
per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione
l'Islam.” (Al Mā'ida, 3).
Allah l’Immenso ha donato all’umanità il Glorioso Corano, guida e
misericordia per il creato e la Madre del Libro è presso di Lui, e
questo rende il Libro di Allah unico, inimitabile, inalterabile,
miracoloso:
“Allah ha fatto scendere il più bello dei racconti, un Libro
coerente e reiterante , [alla lettura del quale] rabbrividisce
la pelle di coloro che temono il loro Signore e poi si
distende la pelle insieme coi cuori al Ricordo di Allah .
Questa è la Guida di Allah con cui Egli guida chi vuole. E
coloro che Allah svia, non avranno direzione.” (Az Zumar,
23).
Tutto ciò che è tra i cieli e la terra è sottomesso al Suo ordine, e non
vi è segreto che Egli non conosca né destino che Egli non abbia già in
precedenza stabilito per le creature: da Lui veniamo e a Lui
torneremo, e Lo preghiamo e ci sottomettiamo a Lui affinché Egli sia
clemente con noi e ci guidi sulla Retta Via.
Dice Allah l’Altissimo:
“Glorifica Allah ciò che è nei cieli e nella terra. Egli è
l’Eccelso, il Saggio. Appartiene a Lui la sovranità dei cieli e
12
della terra, dà vita e dà morte, Egli è l’Onnipotente. Egli è il
Primo e l’Ultimo, il Palese e l’Occulto, Egli è l’Onnisciente.
Egli è Colui che in sei giorni ha creato i cieli e la terra, poi
Si è innalzato sul Trono. Egli conosce ciò che penetra nella
terra e ciò che ne esce, quel che scende dal cielo e quel che
vi ascende. Egli è con voi ovunque voi siate. Allah osserva
ciò che fate. Appartiene a Lui la sovranità dei cieli e della
terra. Ad Allah tutte le cose saranno ricondotte.” (Al
Hadīd,1/5).
Quali sono gli attributi principali di Dio?
Il nostro Signore Misericordioso che Ci ha creati, a Cui appartiene la
nostra vita e la nostra morte e al Quale offriamo il nostro rito e il
nostro culto in via esclusiva si chiama Allah, meravigliosa
espressione che possiamo tradurre esattamente in Iddio e che trova
il sinonimo in “Colui al di fuori del Quale non c'è altro dio”:
Egli, gloria a Lui l’Altissimo, possiede novantanove bellissimi nomi
che corrispondono ai Suoi perfetti attributi ed Egli stesso Ci invita ad
invocarLo con quelli:
“Dì: «Invocate Allah o invocate il Compassionevole,
qualunque sia il nome con il quale Lo invochiate, Egli
possiede i nomi più belli.” (Al Isrā', 110);
“Ad Allah appartengono i nomi più belli: invocateLo con
quelli e allontanatevi da coloro che profanano i nomi Suoi:
presto saranno compensati per quello che hanno fatto.” (Al
A'rāf, 180).
13
Non è possibile specificare quale dei titoli di Allah (SWT) sia
migliore e superiore ad un’altro, perché sebbene il credente conosce
il significato di questi, non può invece descriverne esattamente la
dimensione e la profondità, che non è alla portata della conoscenza
umana.
Tuttavia dobbiamo citare l’indispensabile titolo di Allah (SWT) che
guida il nostro Monoteismo, senza il quale la nostra devozione non
avrebbe senso e ricompensa da parte Sua: Allah è l’Unico, l’Unico
dio degno di essere adorato, l’Unica Entità indivisibile che non ha
associati né figli e nessuno è simile a lui né uguale:
“Dì: «Egli Allah è Unico, Allah è l'Assoluto. Non ha
generato, non è stato generato e nessuno è eguale a Lui».”
(Al Ikhlās, 1/4).
Noi testimoniamo che Egli, Gloria a Lui l’Altissimo è l’Unico dio al
quale deve essere destinata l’adorazione, la preghiera, l’invocazione,
il rito, la speranza, il timore, la reverenza:
“Dì: «In verità la mia orazione e il mio rito, la mia vita e la
mia morte appartengono ad Allah Signore dei mondi».” (Al
An'ām, 162);
noi attestiamo che Allah, sia benedetto e glorificato il Suo nome, è il
Primo e l’Ultimo, il Principio e la Fine di ogni cosa, Colui che da la
vita e Colui che da la morte, e a Lui consacriamo tutte le nostre
azioni:
14
“Allah! Non c'è altro dio che Lui, il Vivente, l'Assoluto. Non
Lo prendon mai sopore né sonno. A Lui appartiene tutto
quello che è nei cieli e sulla terra. Chi può intercedere
presso di Lui senza il Suo permesso? Egli conosce quello
che è davanti a loro e quello che è dietro di loro e, della Sua
scienza, essi apprendono solo ciò che Egli vuole. Il Suo
Trono è più vasto dei cieli e della terra, e custodirli non Gli
costa sforzo alcuno. Egli è l'Altissimo, l'Immenso.” (Al
Baqarah, 255);
noi glorifichiamo Allah (SWT) perché è Generoso, Sostentatore e
perché nella Sua incommensurabile grazia e dolcezza è Perdonatore,
Amorevole con i Suoi servi, infatti Egli non Li abbandona mai a
condizione che essi si pentano e non Gli associno alcunché:
“Glorifica Allah ciò che è nei cieli e nella terra. Egli è
l’Eccelso, il Saggio. Appartiene a Lui la sovranità dei cieli e
della terra, dà vita e dà morte, Egli è l’Onnipotente. Egli è il
Primo e l’Ultimo, il Palese e l’Occulto, Egli è l’Onnisciente.
Egli è Colui che in sei giorni ha creato i cieli e la terra, poi
Si è innalzato sul Trono. Egli conosce ciò che penetra nella
terra e ciò che ne esce, quel che scende dal cielo e quel che
vi ascende. Egli è con voi ovunque voi siate. Allah osserva
ciò che fate. Appartiene a Lui la sovranità dei cieli e della
terra. Ad Allah tutte le cose saranno ricondotte.” (Al
Hadīd,1/5).
Non possiamo umanamente specificare quale titolo di Allah sia
prevalente rispetto ad un altro, perché Egli Gloria a Lui l’Altissimo si
manifesta con i Suoi attributi in qualunque momento della nostra
15
esistenza, sia esso un attimo di gioia che in un istante di afflizione e
prova per noi.
In effetti, non possiamo neanche descrivere con esattezza nemmeno
uno solo degli attributi di Allah l’Altissimo: infatti, se noi diciamo
che Egli è Saggio, non potremo mai paragonarlo ad un uomo a cui
Allah ha donato l’equilibrio e il buon senso, proprio perché Allah
stesso è la Saggezza nel senso più profondo e compiuto, e questo vale
per tutti i suoi titoli:
“Niente è simile a Lui. Egli è l'Audiente, il Ben Osservante.”
(Ash Shūrā, 11);
“A Lui appartiene la similitudine più sublime nei cieli e
sulla terra. È Lui l'Eccelso, il Saggio!” (Ar Rūm, 27).
E non possiamo dare una descrizione antropomorfica di Allah
(SWT) se non “bila kayfa” ovvero ‘senza come’, infatti Allah (SWT)
afferma di avere mani, piedi, udito e vista, ma ovviamente alla
maniera divina e non umana, cosicché di antropomorfismo non si
può parlare, e possiamo sperare che Egli Si compiaccia di noi e che
nel Giorno del Giudizio Ci perdoni e Ci doni il Paradiso, dove se Egli
vorrà potremo contemplare il Suo Volto:
“Niente è simile a Lui. Egli è l'Audiente, il Ben Osservante.”
(Ash Shūrā, 11);
“In quel Giorno ci saranno dei volti splendenti, che
guarderanno il loro Signore.” (Al Qiyāma, 22-23).
16
I musulmani credono che Dio sia Padre, che Dio sia
Amore?
Dice Allah nel Sublime Corano:
“Dì: «Egli Allah è Unico, Allah è l'Assoluto. Non ha
generato, non è stato generato e nessuno è eguale a Lui».”
(Al Ikhlās);
questo capitolo del Corano è un fondamento del nostro Monoteismo:
la recitazione di questa importantissima Surah equivale alla lettura
di un terzo del Corano e questa è una delle molte Prove coraniche e
degli ahadith che dimostrano che Allah l’Altissimo non è padre di
alcuno degli esseri umani, né dei demoni e nemmeno degli angeli,
ma che Egli è il loro Creatore ePadrone:
“È solo perché Mi adorassero che ho creato i jinn e gli
uomini. Non chiedo loro nessun sostentamento, né che Mi
nutrano. In verità Allah è il Sostentatore, il Detentore della
forza, l’Irremovibile.” (Adh Dhāriyāt, 56-58).
Allah l’Altissimo è Colui che Ci fa nascere e poi Ci farà morire e che
Ci resusciterà per giudicare il nostro operato in questo mondo: non
vi è alcuna logica che può portare l’uomo a credere che Allah (SWT)
abbia generato o che abbia bisogno di noi per Se Stesso. Egli, Gloria
a Lui l’Altissimo, è Colui che ha decretato che l’uomo fosse creato:
“…e che dall'argilla ha dato inizio alla creazione
dell'uomo, quindi trasse la sua discendenza da una goccia
d'acqua insignificante, quindi gli ha dato forma e ha
insufflato in lui del Suo Spirito.” (As Sajda, 7/9).
17
Egli, Gloria a Lui l’Immenso, non è padre di alcuno tra gli uomini e i
demoni, né tantomeno degli Angeli, Suoi servi onorati che mai Gli
disobbediscono:
“Poni loro questa domanda: il tuo Signore avrebbe figlie e
loro figli? Abbiamo forse creato Angeli femmine ed essi ne
furono testimoni? Non è forse vero che, nella loro
calunnia, dicono: «Allah ha generato»? In verità sono
bugiardi! Avrebbe forse preferito le figlie ai figli? Che cosa
avete? Come giudicate? Non riflettete?” (As Sāffāt, 149-155).
Allah non è padre di alcun Profeta ed Egli (SWT) è Unico e non si è
incarnato in nessun uomo, perché ciò non si addice alla Sua Potenza
e alla Sua Unità, e perché ha inviato all’umanità segni inequivocabili
della Sua Esistenza e della Sua Verità, tramite la Creazione stessa, i
Suoi Messaggeri, i Libri da Lui provenienti:
“Non si addice ad Allah prendersi un figlio. Gloria a Lui!
Quando decide qualcosa dice: «Sii!» ed essa è. «In verità,
Allah è il mio e vostro Signore, adorateLo! Questa è la retta
via».” (Maryam, 35/36);
“E abbiamo inviato per ogni popolo un messaggero perché
adorasse Allah e si allontanassero dai Taghut [dalle false
divinità].” (An Nahl, 36).
Allah, Colui al di sopra di ogni cosa è Compassionevole e
Misericordioso verso i Suoi servi e l’intero creato, e la Sua
misericordia supera qualunque immaginazione che possa
rappresentarla per intero:
“La Mia misericordia abbraccia ogni cosa.” (Al A'rāf, 156).
18
Il Profeta Muhammad (saws) ha spiegato il livello dell’Amore di
Allah l’Altissimo verso il creato:
“Allah ha cento parti di misericordia, di cui ha fatto scendere una
parte tra i demoni, gli uomini, gli animali e gli insetti, per mezzo
della quale essi sono compassionevoli e misericordiosi l'uno con
l'altra, e per mezzo della quale gli animali selvatici sono gentili con
la loro prole. Ed Allah ha mantenuto novantanove parti di
misericordia con le quali essere misericordioso verso i Suoi servi
del Giorno della Resurrezione.” (Muslim)
L’amore di Allah esente da difetti e imperfezioni, si espande su tutto
il creato, su coloro che Lo glorificano lodandoLo e sottomettendosi a
Lui:
“Egli è Colui che effonde le Sue benedizioni su di voi,
assieme ai Suoi angeli, per trarvi dalle tenebre alla luce.
Egli è misericordioso per i credenti.” (Al Ahzāb, 43).
E questa misericordia è l’amore più grande che un essere umano può
ricevere da Allah (SWT) e donare ai suoi simili, come disse il Profeta
(saws):
“Trattate con misericordia quelli che sono sulla terra, sarete
trattati con misericordia da Chi è nel cielo.” (Ibn Taymiyya, 440/1)
Umar ibn al-Khattāb (radi ‘Allahu anhu) raccontò: “Alcuni
prigionieri furono portati dal Messaggero di Allah (saws) , e c’era
una donna tra i prigionieri, che era alla ricerca del suo bambino.
Quando lo trovò lo abbracciò e lo mise al suo seno. Il Messaggero di
Allah (saws) ci disse, “Pensate che questa donna possa gettare il suo
bambino nel fuoco?” Rispondemmo, “No, per Allah, essa non è in
grado di farlo.” Il Messaggero di Allah (saws) disse, “Allah è più
19
misericordioso verso i Suoi servi di quanto questa donna lo sia
verso il suo bambino.” (Al-Bukhāri e Muslim).
E fa parte del Suo amore far scendere dal cielo ciò che rende
possibile la vita:
“Egli è Colui che fa scendere la pioggia, quando già se ne
dispera; così diffonde la Sua misericordia…” (Ash Shūrā,
28);
e quale prova d’amore più tangibile del perdono che Allah l’Altissimo
concesse ad Adamo dopo che egli disobbedì a Lui?
“Adamo ricevette parole dal suo Signore e Allah accolse il
suo [pentimento]. In verità Egli è Colui che accetta il
pentimento, il Misericordioso.” (Al Baqarah, 37);
e quale amore più grande poteva giungerci da Allah se non l’invio del
Suo Messaggero (saws) che ci rivelò il Glorioso Corano indicandoci
la Retta Via da seguire?
“Non ti mandammo se non come misericordia per il
creato.” (Al Anbiyā', 107);
“Questo è un Libro Benedetto che Noi abbiamo fatto
scendere, seguitelo allora e siate timorati [di Allah], sicché
possiate essere oggetto di misericordia.” (Al An'ām, 155).
E l’amore di Allah per i Suoi servi ci permette di condurre con
misericordia i nostri matrimoni:
“Fa parte dei Suoi segni l'aver creato da voi, per voi, delle
spose, affinché riposiate presso di loro, e ha stabilito tra
voi amore e tenerezza . Ecco davvero dei segni per coloro
che riflettono.” (Ar Rūm, 21);
20
e certo l’amore di Allah per i Suoi servi è incalcolabile, e questo non
può arrivare se non tramite la sottomissione a Lui:
“Dì (o Muhammad): Se veramente amate Allah, allora
seguitemi, Allah vi amerà e perdonerà i vostri peccati. E
Allah è Perdonatore, Misericordioso.” (Al 'Imrān, 31)
“In verità il Compassionevole concederà il Suo Amore a
coloro che credono e compiono il bene.” (Maryam, 9).
Chi era Muhammad?
Allah il Generoso, nella Sua immensa Misericordia per le genti di
ogni epoca, ha inviato come Suo Messaggero Muhammad (saws) e
proprio al nostro amato Profeta noi tutti dobbiamo guardare come
guida ed esempio al fine di perfezionare il nostro culto e la nostra
condotta di vita.
Il Profeta Muhammad (saws) nacquealla Mecca nell’anno 570 d.C. e
apparteneva alla influente tribù dei Banu Hashim: nella sua gioventù
fu un pastorello e poi, divenuto uomo, un mercante carovaniere.
Egli fu noto tra la sua gente della Mecca come persona affidabile e
sincera tanto da meritare il soprannome di “al-Amin”(il Fidato) per
la sua grande correttezza ed onestà, ma nonostante in quella terra e
in quel tempo si praticasse il culto politeistico, egli non fu mai visto
adorare queste false divinità, e specie all’approssimarsi dell’età di
quaranta anni egli usava ritirarsi in solitudine ed in meditazione in
una grotta del Monte Hira vicino alla Città.
21
In quel tempo la città di Mecca, grosso centro situato nell’Hijaz,
ospitava un pantheon idolatrico: la Ka’bah, la Casa di Abramo (pace
di Allah su di lui) originariamente costruita come primo tempio
dedicato al culto del Dio Unico, era circondata da trecentosessanta
idoli ideati ed edificati dall’aberrazione dell’uomo. L’epoca
preislamica era segnata dall’estrema conflittualità fra le molte tribù
nonché tra i numerosissimi clan familiari ed il più delle volte anche
le più banali controversie si dirimevano con veri e propri conflitti
violenti.
La mancanza di un corretto rapporto con Allah, l’Unico Dio
Creatore, aveva frantumato qualsivoglia regola del vivere civile, del
rispetto tra esseri umani, dei valori morali ed etici che differenziano
l’uomo dalla bestia.
In tale contesto nacque e si sviluppò fino alla conversione di massa
di tutta la penisola arabica la Missione profetica del Migliore fra gli
uomini: Muhammad, il Sigillo della Profezia (saws).
Il Profeta Muhammad (saws) ricevette da Allah (SWT) la rivelazione
nell’arco di ventitré anni per mezzo dell’Angelo Gabriele e i primi
versetti del Corano scesero durante una notte, nella terza decade del
mese di Ramadan dell’anno 610 d.C. :
“Leggi! In nome del tuo Signore che ha creato, ha creato
l’uomo da un’aderenza. Leggi, ché il tuo Signore è il
Generosissimo, Colui che ha insegnato mediante il calamo,
che ha insegnato all’uomo quello che non sapeva.” (Al 'Alaq,
1/5).
Il Profeta Muhammad (saws) fu un meraviglioso esempio di
giustizia, di magnanimità e di saggezza e fu senza dubbio il Migliore
22
degli uomini: egli, grazie ad Allah l’Altissimo, fu Suo Messaggero e
Ultimo Profeta e trasmise all’umanità il Nobile Corano, guida e
misericordia per il creato.
Allah il Misericordioso, nella Sua infinità bontà per l’umanità intera,
ha incaricato come Suo Inviato Muhammad (saws) ed al Profeta
illetterato noi ci ispiriamo come esempio al fine di praticare al
meglio la nostra Religione: laddove il Sacro Corano non entra nel
merito specifico di un argomento, a proposito di questioni più o
meno particolari, possiamo attingere detti e tradizioni dall’enorme
patrimonio dell’Inviato di Allah (saws) adottandoli come sostegni ai
versetti divini del Nobile Corano.
L’imitazione del Profeta Muhammad (saws), se osservata e applicata
in tutti gli aspetti della nostra religione, può farci conseguire quella
condizione di interiorità islamica sufficiente a condurre una vita
virtuosa atta a guadagnarci, se Allah vorrà, la Sua Ricompensa e il
Suo Paradiso.
Dice Allah l’Altissimo a proposito di Muhammad (saws):
“Avete nel Messaggero di Allah un bell’esempio per voi, per
chi spera in Allah e nell’ultimo giorno e ricorda Allah
frequentemente.” (Al Ahzāb,21).
Il Profeta Muhammad morì nell’anno 632 d.C. e nella confusione
generale di questo drammatico evento, il suo Compagno Abu Bakr
(radiAllahu ‘anuhu) mantenne tutto il suo dominio di sé: entrò nella
stanza in cui era stata composta la spoglia mortale e le diede un
estremo saluto, poi uscì verso la folla che si era radunata. “O gente -
disse - coloro che adoravano Muhammad, sappiano cheMuhammad
è morto; coloro che adorano Allah sappiano che Allah è vivo e non
23
muore mai.” Quindi recitò un versetto del Corano: “Muhammad
non è altro che un messaggero, altri ne vennero prima di
lui; se morisse o se fosse ucciso, ritornereste sui vostri
passi? Chi ritornerà sui suoi passi, non danneggerà Allah
in nulla e, ben presto, Allah compenserà i riconoscenti.”
(Āl 'Imrān, 144)
E la pace e le benedizioni di Allah siano sul Profeta Muhammad e
sulla sua Nobile Famiglia, la lode appartiene ad Allah il Signore dei
mondi.
Qual è il significato di Islam e cosa si intende per
musulmani?
La parola Islam significa “sottomissione a Allah” e musulmano
equivale a “sottomesso ad Allah”: può quindi definirsi musulmano
colui che pratica interiormente ed esteriormente il significato stesso
del proprio attributo di “sottomesso a Dio”, seguendo integralmente
i precetti religiosi contenuti nel Sacro Corano, completandoli poi con
l’osservanza degli insegnamenti e le tradizioni (Sunnah) del Profeta
Muhammad (pace e benedizioni su di lui);
L’Islam è fondato su cinque Pilastri e su sei Articoli della Fede.
I Pilastri dell’Islam sono:
 La testimonianza (Shahādah) che “non c’è altra divinità all’infuori di
Allah, e Muhammad è il Profeta di Allah”;
 Le preghiere quotidiane (Salāt) che sono cinque: all’alba, al
mezzogiorno, al pomeriggio, al tramonto ealla sera;
24
 Il digiuno di Ramadan (Sawm) che i musulmani osservano durante
l’omonimo mese del calendario lunare, durante il quale essi dall’alba
al tramonto si astengono dal bere, dal nutrirsi, dall’avere rapporti
sessuali e dalle futili discussioni e da tutti quegli atti abominevoli
che costituiscono peccato;
 Il pagamento della imposta coranica (Zakāt), una tassa sui propri
averi che il fedele destinerà annualmente ai poveri, ai bisognosi, allo
Stato Islamico o a coloro che si sforzano per la causa dell’Islam
stesso. Ne è esente colui che non possiede beni su cui prelevare
questo diritto di Allah sulle creature;
 Il pellegrinaggio alla Mecca (Hajj), da effettuarealmeno una volta
nella vita, se si hanno le possibilità economiche e fisiche di farlo.
Abdullah Ibn ‘Umar (r) riferì che il Profeta (saws) disse:
“L'Islam è costruito su cinque (pilastri): la testimonianza che
nessuno ha il diritto di essere adorato all'infuori di Allah, e che
Muhammad è il Messaggero di Allah; il compimento della
preghiera; il pagamento dello Zakāt; il Pellegrinaggio (Hajj); e
digiunare in Ramadan.” (Al-Bukhāri e Muslim)
Gli Articoli della Fede sono:
 La Fede in Allah;
 La fede negli Angeli;
 La Fede nei Libri Rivelati;
 La Fede nei Profeti ;
 La Fede nel Giorno del Giudizio;
 La Fede nel Destino buono o cattivo.
25
‘Umar Ibn al-Khattāb (r) riferì che l'Angelo Jibrīl (as) chiese al
Profeta (saws) sull'Imān (Fede), e lui rispose:
“(L'Imān) è credere in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi
Messaggeri, nell’ Ultimo Giorno, e credere in Al-Qadar (il Pre-
Decreto Divino) – sia esso buono o cattivo.” Dopo che lo sentì,
l'Angelo Jibrīl gli disse: “Tu hai detto la verità.” (Al-Bukhāri e
Muslim).
Coloro che non rispettano anche uno dei cinque Pilastri dell’Islam o
che non credono anche in uno solo dei sei Articoli della Fede non
possono essere definiti musulmani.
La parola Islam esprime quindi la “sottomissione a Dio” ed indica la
Religione monoteistica primordiale dell’Uomo, la stessa religione di
Adamo, Noè, Mosè, Gesù, Muhammad e di tutti i Profeti (pace di
Allah su tutti loro) inviati da Allah l’Altissimo per predicare il
Monoteismo e l’obbedienza a Lui: essa è stata predicata fin dagli
albori dell’umanità e insegnata per mezzo di una catena profetica
adatta per ogni specifico popolo e per ogni specifico tempo, ed è
stata compiuta per tutte le genti di qualunque terra con il Messaggio
trasmesso da Muhammad (saws).
L’Islam è il mezzo col quale l’essere umano si sottomette ad Allah
(SWT) che ha creato l’Universo, il Paradiso e l’Inferno con uno scopo
preciso e immutabile: essere adorato secondo i modi in cui Egli
stesso ci ha indicato di fare, e ogni azione buona del musulmano è
un atto di adorazione:
“Non ho creato i Jinn e gli uomini se non perché Mi
adorassero.” (Adh Dhāriyāt, 56).
26
L’Islam è il compimento della grazia di Allah (SWT) che ha guidato
gli uomini al Bene e alla Verità:
“Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato
per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione
l'Islam.” (Al Mā'ida, 3);
l’Islam è una guida perfetta per l’uomo e Allah ha incaricato un
Profeta veridico, Muhammad (saws), affinché spiegasse il Libro in
ogni particolare:
“Avete nel Messaggero di Allah un bell’esempio per voi, per
chi spera in Allah e nell’ultimo giorno e ricorda Allah
frequentemente.” (Al Ahzāb, 21);
l’Islam ha abrogato le Religioni precedenti e nessun culto oltre ad
esso è salvifico:
“Chi vuole una religione diversa dall'Islam, il suo culto
non sarà accettato, e nell'altra vita sarà tra i perdenti.”
(Āl 'Imrān, 84-85).
E l’attributo di musulmani si afferma con il pronunciamento sincero
dell’Attestazione di Fede (Shahādah), con l’esecuzione delle cinque
preghiere quotidiane (Salawāt), con il digiuno obbligatorio nel mese
di Ramadan (Sawm), con il pagamento dell’imposta coranica una
volta ogni anno (Zakāt), con il pellegrinaggio alla Mecca almeno una
volta nella vita se si ha la possibilità di farlo (Hajj): questi
fondamenti dell’Islam non vengono accettati da Allah l’Altissimo se
non si ha in sé stessi l’intenzione sincera nel compierli, se essi non
sono rivolti ad Allah (SWT) con la testimonianza della Sua Unicità,
se a queste azioni si fanno seguire altri atti che le annullano, come il
politeismo, l’alleanza con i nemici di Allah (SWT), l’odio e il rifiuto di
27
uno o più parti della Rivelazione, il muovere guerra contro la
Comunità dei credenti, il ricorso alla magia.
E’ fondamentale capire che non basta rispettare il solo aspetto
esteriore della Religione di Allah l’Altissimo, ma è obbligatorio
conformarsi nell’intimo al Messaggio Divino dell’Islam traendo
la forza dalla consapevolezza dell’esistenza del Creatore e dal
timore per Lui che si instaura nei nostri cuori.
Dobbiamo essere serenamente coscienti del fatto che il
Misericordioso sempre Ci osserva anche se noi non Lo vediamo,
e deve essere sempre presente in noi la certezza che, anche se
non vediamo Lui, possiamo sentirLo nei nostri cuori, nelle
nostre speranze, nella fiduciosa aspettazione di ciò che Egli ha
decretato per noi in questa vita e di ciò che Ci concederà dopo la
nostra morte.
La parola musulmano equivale quindi a “sottomesso a Dio”: è
musulmano colui che pratica interiormente ed esteriormente il
significato stesso del proprio attributo di “sottomesso a Dio”,
seguendo integralmente i precetti religiosi contenuti nel Sacro
Corano, completandoli poi con l’osservanza degli insegnamenti e
delle tradizioni (Sunnah) del Profeta Muhammad (saws).
Dice Allah l’Altissimo nel Nobile Corano:
“In verità i musulmani e le musulmane, i credenti e le
credenti, i devoti e le devote, i leali e le leali, i perseveranti
e le perseveranti, i timorati e le timorate, quelli che fanno
l’elemosina e quelle che fanno l’elemosina, i digiunatori e
le digiunatrici, i casti e le caste, quelli che spesso ricordano
Allah e quelle che spesso ricordano Allah, sono coloro per i
28
quali Allah ha disposto perdono ed enorme ricompensa.”
(Al Ahzāb, 35).
Essere musulmani è un privilegio, una misericordia di cui forse non
immaginiamo neppure il completo valore;
dice Allah il Sapiente:
“Allah è la luce dei cieli e della terra. La Sua luce è come
quella di una nicchia in cui si trova una lampada, la
lampada è in un cristallo, il cristallo è come un astro
brillante; il suo combustibile viene da un albero benedetto,
un olivo né orientale né occidentale, il cui olio sembra
illuminare senza neppure essere toccato dal fuoco. Luce su
luce. Allah guida verso la Sua luce chi vuole Lui e propone
agli uomini metafore. Allah è Onnisciente.” (An Nūr,35).
Come si svolge la preghiera?
Prima di rispondere alla domanda nello specifico, è necessario dare
una rapida spiegazione del significato della preghiera islamica
(Salāt): le preghiere quotidiane sono il simbolo più evidente della
devozione verso Allah il Degno di lode e per i musulmani il rito
adorativo rappresenta l’incontro con Lui, l’appuntamento
irrinunciabile nel rapporto con Colui al Quale ci sottomettiamo;
pregare Allah l’Immenso è un Comandamento Divino, nonchè un
opera altamente meritoria per ogni credente, come il Misericordioso
stesso ci ricorda nel Sublime Corano:
29
“In verità io sono Allah, non c’è dio all’infuori di Me.
Adorami ed esegui l’orazione per ricordarti di Me.” (Tā Hā,
14);
“Dì: “in verità la mia orazione e il mio rito, la mia vita e la
mia morte appartengono ad Allah, il Signore dei mondi.”
(Al An'ām, 162);
“Recita quello che ti è stato rivelato del Libro ed esegui
l’orazione. In verità l’orazione preserva dalla turpitudine e
da ciò che è riprovevole. Il ricordo di Allah è certo quanto
ci sia di più grande. Allah conosce perfettamente quello
che operate.” (Al 'Ankabūt, 45);
il Profeta (saws) disse:
“Allah ha detto: «Nulla Mi è più gradito che vedere il Mio
servo avvicinarsi a Me attraverso l'adorazione che Io gli
ho ordinato.»” (Al-Bukhāri, hadīth qudsī).
Non c’è Islam senza preghiera e abbandonare sia pure
momentaneamente il rito adorativo obbligatorio comporta atto di
ribellione ad Allah nonchè profondo disprezzo di ciò che Egli ci ha
donato: la vita e il dovere di dedicarla al Suo Ricordo.
Disse Muhammad, il Migliore degli uomini (saws) nel notissimo
hadīt autentico:
“Il confine tra credenza e miscredenza è l’orazione.”
Effettuando la preghiera rituale negli orari prescritti, il credente con
totale devozione ed incondizionata sottomissione dedica al Creatore
cinque riti adorativi quotidiani, espletando così un culto puntuale e
sincero con l’obiettivo di ottenere il Compiacimento Divino, il
30
Perdono di Allah e la sua Grazia: invocando Allah il Generoso
abbiamo l’obbligo di chiedere sempre la benedizione per tutta la
Comunità islamica e per coloro che si sforzano sulla Via di Allah,
dopodichè possiamo chiedere fiduciosi a Colui che provvede per noi,
di mantenerci sulla Retta Via e di concederci la Salvezza nel Giorno
della Resurrezione.
Le cinque orazioni quotidiane (salawāt) sono previste in specifici
momenti delle ventiquattro ore;
all’alba (fajr) con due unità adorative (rakāt), al mezzogiorno (dhor)
e nel pomeriggio (‘asr) con quattro unità adorative ciascuna, al
tramonto (maghreb) con tre e ancora la sera (ishā’) con quattro unità
adorative e dice Allah l’Altissimo:
“Ricordati del tuo Signore nell’animo tuo, con umiltà e
reverenziale timore, a bassa voce, al mattino e alla sera e
non essere tra i non curanti. Certamente coloro che sono
presso il tuo Signore non disdegnano di adorarlo: Lo
lodano e si prosternano davanti a Lui.” (Al A'rāf, 205/206).
Nel contesto dell’adorazione di Allah (SWT) sono previste anche
altre unità adorative facoltative che sono chiamate in generale
“preghiere di sunnah”.
Il venerdì è il giorno della preghiera congregazionale (jumu’ah) nella
moschea dove, dopo aver ascoltato in silenzio la predica (khutbah)
dell’Imām, i credenti termineranno la riunione celebrando il rito del
mezzogiorno con due sole unità adorative al posto delle quattro
canoniche: ricordiamo che il rito della preghiera comune del Venerdì
presso una moschea è un obbligo per ogni credente oltre che atto
31
supererogatorio, salvo legittimi impedimenti non dovuti alla volontà
del singolo.
Nello stesso modo in cui rispetteremo i canoni tradizionali delle
preghiere quotidiane dobbiamo avere la consapevolezza che
accostarsi all’orazione implica l’avvicinamento ad Allah il Puro e a
questo appuntamento abbiamo l’obbligo di presentarci in stato di
purificazione spirituale e corporale.
In relazione al nostro stato di purificazione fisica necessaria per
adempiere all’orazione, esso è obbligatorio e porta il nome di
“wudū”;
tutto questo deve essere anticipato dal consacramento di questa
purificazione pronunciando la seguente frase: “Bismillah - ir
Rahmāni - ir Rahīm” (in nome di Iddio il Compassionevole il
Misericordioso);
prima di iniziare la “salāt” è indispensabile fare l’abluzione corporale
lavando in questo preciso ordine, le mani, la bocca, il naso ed il viso
tre volte, le braccia fino ai gomiti, passare le mani bagnate sulla testa
ed i piedi fine alle caviglie.
E a conferma di quanto sopracitato così ci rivela Allah l’Onniscente:
“O voi che credete! Quando vi levate per la preghiera,
lavatevi il volto, le mani [e gli avambracci] fino ai gomiti,
passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle
caviglie.” (Al Mā'ida, 6).
Abu Hurayrah (r) riferì ciò che vide dell’abluzione dell’Inviato di
Allah (saws) e di ciò che egli disse:
32
“Il Profeta, sallAllahu aleyhi wa sallam, lavò la mano destra fino al
gomito interamente, e poi lavò la mano sinistra fino al gomito. Poi
pulì la sua testa. Poi lavò il piede destro interamente fino a che non
raggiungesse lo stinco. Poi lavò il piede sinistro interamente fino a
che non raggiungesse lo stinco. E disse: «Verrete con fronti e piedi
luminosi nel Giorno del Giudizio dovuto alle tracce del wudu».”
(Muslim).
L’abluzione viene invalidata anche da fuoriuscita di urina, feci, aria
intestinale, sangue, sonno profondo o il toccare le proprie parti
intime e da qualunque atto riprovevole rispetto ai princìpi islamici:
nel caso la preghiera sia successiva ad un atto sessuale (ricordiamo
che è lecito solo quello matrimoniale) è obbligatorio effettuare una
lavanda completa dell’intero corpo (ghusl): solo dopo di ciò potremo
iniziare l’orazione.
Per ciò che riguarda l’abbigliamento che il credente dovrà indossare,
esso è discrezionale, l’importante è che il corpo sia coperto fin sotto
le ginocchia busto compreso;
relativamente alla donna, ella dovrà indossare gli abituali capi che
porta normalmente, i quali lasceranno scoperte esclusivamente le
mani e il viso: la testa sarà quindi coperta dal tradizionale velo
(hijāb): faccio inoltre presente che in ogni caso l’abbigliamento usato
dai credenti e dalle credenti dovrà obbligatoriamente essere pulito:
la mancata osservanza di questa norma è invalidante dell’orazione
stessa.
Sempre in relazione allo stato di purificazione necessario per poter
espletare correttamente la preghiera si deve sempre ricordare che
anche una sola omissione di quanto sopra specificato comporta
grande peccato nei diretti confronti di Allah l’Altissimo e rende del
33
tutto inutile effettuare il rito adorativo in tale stato di impurità:
anche nel caso di mestruo per la donna, ella dovrà astenersi
dall’effettuare orazioni fino a quando il ciclo sarà terminato, dopo di
ciò dovrà obbligatoriamente lavare l’intero corpo al fine di togliere
l’impurità maggiore.
Per quanto riguarda le condizioni del luogo dove è lecito effettuare la
preghiera è necessario rispettare le seguenti indicazioni: se ci si
trova all’esterno delle moschee o delle nostre abitazioni bisognerà
individuare un sito pulito e possibilmente di pubblica fruibilità e in
caso ciò non fosse possibile è obbligatorio chiedere il permesso di
occuparemomentaneamente uno spazio privato al legittimo
proprietario;
la preghiera non è effettuabile in ambienti che ospitano idoli, statue
o icone rappresentanti divinità o simili: in ogni caso, specialmente
nella nostra casa bisogna evitare di fare l’orazione in presenza di
immagini riproducenti esseri umani o animali in quanto le stesse
sono interdette dalla tradizione islamica;
Ibn Mas’ūd (r) che riferì che il Profeta (saws) disse:
“In verità, le persone con la punizione peggiore nel Giorno del
Giudizio saranno coloro che fanno immagini.” (Al-Bukhāri e
Muslim).
Il lavoro o una qualsivoglia attività esterna alle proprie case non
deve far si che non si preghi e che la stessa orazione scada nel suo
tempo prefissato: la “salāt” è un pilastro dell’Islam e se si renderà
necessario bisognerà chiedere al proprio datore di lavoro il tempo e
lo spazio indispensabile per espletare l’obbligo religioso.
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Per ciò che riguarda l’approccio mentale necessario per il corretto
espletamento del rito adorativo è di per sè logico che durante la
preghiera bisognerà assolutamenteabbandonare tutto ciò che non fa
parte dell’orazione che ci si accinge a compiere;
i problemi, i desideri e tutto ciò che può distrarre dal corretto
svolgimento della preghiera deve essere rimosso durante la stessa,
infatti la preghiera deve essere condotta con tranquillità e
rilassamento come riferì Abu Hurayrah (r) che sentì il Profeta (saws)
consigliare con queste parole un uomo che pregò male:
“Quando ti alzi per pregare, dì Allahu Akbar, poi recita dal Corano
ciò che è facile per te. Poi inclina finché sei in stato di tranquillità in
esso. Poi raddrizzati (dall'inclinazione) stando diritto in piedi. Poi
prostrati finché ti senti tranquillo nella tua prostrazione. E fai così
in tutte le preghiere.” (Al-Bukhāri e Muslim).
Il rituale dell’orazione e la gestualità dell’unità adorativa consiste nel
volgersi in direzione della Ka’bah (qibla): l’apertura della preghiera
che si andrà a compiere dovrà essere preceduta dalla intima
dichiarazione di intenzione di ciò che si sta per iniziare: per esempio,
in caso di “salāt al-fajr ”, nel proprio intimo si specificherà che si sta
per adempiere a detta orazione, e così per ogni diversa preghiera o
per la sunnah facoltativa che si vuole espletare;
oltre questo, è fondamentale che la preghiera si apra con la frase
“Allahu Akbar” (Iddio è Grande) e detta formula (takbīr) dovrà
essere sempre ripetuta prima e dopo ogni movimento gestuale della
unità adorativa ad eccezione del termine della preghiera.
35
Aprendo il rito adorativo si deve recitare in piedi il primo capitolo
del Corano, la sura “Apriente” (Al-Fatiha) e altri brani del Santo
Corano:
Abu Hurayrah riferì che il Profeta (saws) disse nell’hadīt autentico:
“Al-Fatiha è la Madre del Libro, i sette ripetuti ed anche il Sublime
Corano.”
E a proposito dell’obbligatorietà della recitazione dell’Apriente
durante la preghiera, Abu Hurayrah (r) riferì che il Profeta (saws)
disse:
“La preghiera di colui che pregando non recita "la Madre del Libro'
è incompleta” e lo ripeté per tre volte. (Muslim)
Dopo la sura Apriente, nelle unità adorative dove è prevista la
recitazione di altri passi del Corano, è possibile discrezionalmente
scegliere cosa salmodiare del Libro di Allah (SWT):
“Recitate dunque, del Corano, quello che vi sarà
agevole... ” (Al Muzzamil, 20) ;
al termine di detta recitazione il credente si inchina (rukū)
glorificando Allah l’Altissimo e tornando ritti, si cade poi con
delicatezza in prosternazione (sujūd) toccando il suolo
esclusivamente con la fronte, il naso, i palmi delle mani, le ginocchia
ed i piedi per sancire così la totale sottomissione fisica e spirituale
all’Unico Dio degno di culto che dice:
“O voi che credete, inchinatevi, prosternatevi e adorate il
vostro Signore e operate il bene, sì che possiate
prosperare.” (Al Hajj, 77).
Durante la prosternazione si glorificherà Allah l’Immenso e dopo
aver ripetuto due volte per ogni unità adorativa il movimento
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prosternativo, si suggellerà l’ultima prosternazione (a seconda delle
unità previste) con la professione di fede e la preghiera per
Muhammad e per la sua Nobile Famiglia (at-tashahud): al termine
di questa invocazione si chiuderà la preghiera rivolgendo prima a
destra e poi a sinistra il saluto di pace e misericordia ai fratelli e alle
sorelle nell’Islam, poichè simbolicamente, essendo i musulmani una
unica Comunità di credenti (Ummah), anche se si è soli in realtà
formiamo un’unica fila di servi dell’Onnipotente.
E’ fondamentale ricordare sempre che l’omissione di una o più
gestualità durante la recitazione o di quant’altro è obbligatorio
nell’orazione invalida la stessa e quindi, se ci si accorge in tempo
della violazione è necessario provvedere a ripetere la parte della
preghiera mal espletata, o addirittura il rito completo.
Come ci si può dichiarare musulmani se non si è neppure in grado di
adempiere correttamente a pochi minuti di adorazione di Allah il
Sublime?
Dice Allah l’Altissimo:
“E confida nell’Eccelso, nel Misericordioso, che ti vede
quando ti alzi (per l’orazione) e (vede) i tuoi movimenti tra
coloro che si prosternano. Egli è Colui che tutto ascolta e
conosce.” (Ash Shu’arā’, 217/220).
Dopo aver spiegato le modalità della preghiera islamica mi sembra il
caso di ribadire l’assoluta obbligatorietà di adempiere alle cinque
orazioni quotidiane per ogni musulmano o musulmana, qualunque
età essi abbiano, dai dieci anni in poi;
le “salawāt” sono un Comandamento Divino e oltre che
rappresentare il più importante atto di adorazione ad Allah (SWT),
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sono imprescindibili dagli altri quattro pilastri dell’Islam: la
Shahādah, il digiuno di Ramadan, la zakāt e il pellegrinaggio.
Effettuare la preghiera negli orari stabiliti è non solo obbligo
religioso ma anche atto altamente meritorio: abbandonarla di
proposito o semplicemente dimenticarla significa spalancare le porte
del nostro cuore alla miscredenza e gettare le basi per un progressivo
allontanamento dalla Grazia di Allah e dal Suo Compiacimento:
disse il Profeta Muhammad (saws):
“Nel Giorno della Resurrezione, la prima cosa della quale l'uomo
dovrà rendere conto sarà la preghiera. Se questa sarà stata
compiuta bene, anche le altre sue opere lo saranno; ma se accadrà
diversamente, tutte le sue opere saranno giudicate allo stesso
modo.” (At-Tabarānī)
Specialmente nei primi tempi successivi alla conversione, per i nuovi
musulmani eseguire le orazioni nei tempi stabiliti potrà comportare
una piccola rivoluzione nelle abitudini e per chi ancora non avrà
raggiunto la necessaria Fede può essere ancora più difficile;
è quindi necessario perseverare nella Conoscenza della Religione
poichè al momento opportuno si verificherà l’incredibile valore e
l’enorme beneficio che si trae dalla preghiera per Allah il
Misericordioso.
E noi musulmani ci sottomettiamo e ci prosterniamo a Lui, l’Unico
Dio degno di essere adorato ed invocato.
38
I musulmani credono in altre Scritture precedenti il
Corano?
Si, i musulmani credono nelle Scritture divine monoteistiche di
Allah (SWT) precedenti al Corano e indicate in esso e nei detti del
Profeta (saws), e le considerano come guide per i popoli di specifici
luoghi e di particolari epoche della storia dell’umanità: in effetti non
vi è stata alcuna parte di questa storia in cui non sia stata presente
una Rivelazione da seguire, e la catena di queste rivelazioni è stata
definita in modo completo e immutabile con il Corano fino al Giorno
della Resurrezione:
“Invero inviammo i Nostri messaggeri con prove
inequivocabili, e facemmo scendere con loro la Scrittura e
la Bilancia, affinché gli uomini osservassero l'equità.” (Al
Hadīd, 25)
I musulmani credono alla veridicità dei Fogli di Abramo, rivelazione
divina ormai andata persa ai giorni nostri:
“In verità ciò è nei Fogli antichi, i Fogli di Abramo e di
Mosè.” (Al A’lā, 18-19);
così come credono alla natura divina dei Salmi dati da Allah (SWT)
al Profeta Davide:
“Ti abbiamo dato la rivelazione come la demmo a Noè e ai
Profeti dopo di lui. E abbiamo dato la rivelazione ad
Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe e alle Tribù, a Gesù,
Giobbe, Giona, Aronne, Salomone, e a Davide demmo il
Salterio.” (An Nisā’, 163);
39
i musulmani riconoscono il carattere divino della Scrittura data ai
Figli di Israele, come dice Allah (SWT):
“Facemmo scendere la Torāh, fonte di guida e di luce. Con
essa giudicavano tra i giudei, i profeti sottomessi ad Allah,
e i rabbini e i dottori: [giudicavano] in base a quella parte
dei precetti di Allah che era stata loro affidata e della quale
erano testimoni…” (Al Mā’ida, 44);
allo stesso modo i credenti riconoscono il Vangelo come penultima
Rivelazione divina, anche se considerano quello attualmente a
disposizione del cristiani irrimediabilmente alterato e manipolato
dalle mani degli uomini.
Dice Colui al di sopra di ogni cosa:
“Gli demmo il Vangelo, in cui è guida e luce, a conferma
della Torāh che era scesa precedentemente: monito e
direzione per i timorati.” (Al Mā’ida, 46)
La Giusta Dottrina islamica afferma che il credere nelle Scritture
divine precedenti il Corano è obbligatorio e costituisce uno degli
Articoli della Fede, come disse il Profeta (saws) nel lungo e
famosissimo e autentico “hadīt di Jibrīl”:
“ …Che tu creda in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi
apostoli e nell'Ultimo Giorno e che tu creda nel Decreto divino, sia
per il bene che ne deriva, sia per il male…”,
e ciò deriva dalla Parola di Allah l’Altissimo che dice:
40
“Il Messaggero crede in quello che è stato fatto scendere su
di lui da parte del suo Signore, come del resto i credenti:
tutti credono in Allàh, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri e nei
Suoi Messaggeri.” (Al Baqarah, 285);
“La carità non consiste nel volgere i volti verso l'Oriente e
l'Occidente, ma nel credere in Allah e nell'Ultimo Giorno,
negli Angeli, nel Libro e nei Profeti e nel dare, dei propri
beni, per amore Suo, ai parenti, agli orfani, ai poveri, ai
viandanti diseredati.” (Al Baqarah, 285);
“Dì: «Crediamo in Allah e in quello che ha fatto
scendere su di noi e in quello che ha fatto scendere su
Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe e le Tribù, e in ciò
che, da parte del Signore, è stato dato a Mosè, a Gesù e
ai Profeti: non facciamo alcuna differenza tra loro e a
Lui siamo sottomessi».” (Āl ‘Imrān, 84/85)
E coloro tra i musulmani che non ritengono questi Libri divini
come provenienti da Allah sono empi e apostati rispetto
all’Islam.
I musulmani credono in altri Profeti prima di
Muhammad?
Credere nelle veridicità della missione dei Profeti e degli Inviati di
Allah (SWT) precedenti a Muhammad (saws) è obbligatorio per ogni
musulmano e costituisce uno degli Articoli della Fede.
Dice Allah l’Altissimo:
41
“Dì: «Crediamo in Allah e in quello che ha fatto
scendere su di noi e in quello che ha fatto scendere su
Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe e le Tribù, e in ciò
che, da parte del Signore, è stato dato a Mosè, a Gesù e
ai Profeti: non facciamo alcuna differenza tra loro e a
Lui siamo sottomessi».” (Āl ‘Imrān, 84/85);
“Il Messaggero crede in quello che è stato fatto
scendere su di lui da parte del suo Signore, come del
resto i credenti: tutti credono in Allah, nei Suoi Angeli,
nei Suoi Libri e nei Suoi Messaggeri.” (Al Baqarah, 285);
e l’obbligo di questo Articolo della Fede consiste non solo
nell’attestare la natura profetica tutti gli Inviati veridici di Allah,
ma anche nell’amarli e onorarli tutti quanti e non fare di loro
motivo di divisione e di contrapposizione con gli adepti di altre
religioni monoteistiche e coloro che si dichiarano musulmani ma
in realtà non credono ai Profeti precedenti a Muhammad (saws)
sono miscredenti.
Dice Allah l’Unico:
“Coloro che credono in Allah e nei Suoi Messaggeri,
essi sono i veridici, i testimoni presso Allah: avranno la
loro ricompensa e la loro luce. Coloro che invece non
credono e tacciano di menzogna i Nostri segni, questi
sono i compagni della Fornace.” (Al Hadīd, 19);
“Chi non crede in Allah, nei Suoi angeli, nei Suoi libri,
nei Suoi messaggeri e nel Ultimo Giorno è stato
grandemente deviato.” (An Nisā’, 132);
42
“… dicono: «Crediamo in uno e l'altro neghiamo» e
vogliono seguire una via intermedia; sono essi i veri
miscredenti, e per i miscredenti abbiamo preparato un
castigo umiliante.” (An Nisā’, 151).
Abu Hurayrah narrò che l'Inviato di Allah (saws) disse:
“Gli Israeliti erano governati dai loro profeti. Quando un profeta
moriva, subito un altro prendeva il suo posto. Ma dopo di me non
vi sarà un altro profeta; vi saranno vicari e saranno molti”. Gli
domandarono: E che cosa ci comandi, Inviato di Dio? Rispose:
“Rendete loro omaggio, all'uno dopo l'altro, dando a ciascuno il suo
diritto Dio chiederà loro conto di quel che hanno ricevuto in
consegna da Lui.” (Sahīh Al-Bukhāri)
I credenti attestano che tutti i Profeti, da Adamo ad Abramo, da Noè
a Mosè, da Gesù fino a Muhammad (saws) e questi sono solo i più
noti, siano stati dei sinceri monoteisti che predicavano l’Islam, cioè
la sottomissione ad Allah (SWT) tramite i Suoi comandamenti
contenuti nelle Scritture divine affidate ai Messaggeri o nelle
predicazioni illuminate degli Inviati.
Dice Colui che è al di sopra di ogni cosa:
“[Egli] ha stabilito per voi, nella religione, la stessa via che
aveva raccomandato a Noè, quella che riveliamo a te, e che
imponemmo ad Abramo, a Mosè e a Gesù: «Assolvete al
culto e non fatene motivo di divisione»…” (Ash Shūrā, 13);
“Gli uomini formavano un'unica comunità. Allah poi inviò
loro i profeti in qualità di nunzi e ammonitori; fece
scendere su di loro la Scrittura con la verità, affinché si
43
ponesse come criterio tra le genti a proposito di ciò su cui
divergevano.” (Al Baqarah, 213);
“Non inviammo prima di te nessun messaggero senza
rivelargli: «Non c'è altro dio che Me. AdorateMi!». Dicono:
«Il Compassionevole Si è preso un figlio». Gloria a Lui,
quelli non sono che servi onorati…” (Al Anbiyā’, 25/26);
“…nunzi e ammonitori, affinché dopo di loro gli uomini
non avessero più argomenti davanti ad Allah. Allah è
eccelso e saggio.” (An Nisā’, 165);
“In verità ti abbiamo dato la rivelazione come la demmo a
Noè e ai Profeti dopo di lui…” (An Nisā’, 163)
Abu Hurayrah narrò che l'Inviato di Allah (saws) disse:
“Io sono il più vicino degli uomini a Gesù figlio di Maria, in questo
mondo e nell'altro. I profeti sono fratelli, figli di madri diverse. Le
loro madri sono svariate e la loro religione è unica, e fra me e Gesù
non c'è nessun altro profeta.” (Sahīh Al-Bukhāri).
E il giusto Credo islamico afferma senza alcun dubbio e con
convinzione salda cheMuhammad (saws) è stato l’ultimo Profeta,
l’anello finale della catena profetica valevole per tutti i popoli e per
tutti i tempi, come dice Allah l’Altissimo:
“Muhammad non è padre di nessuno dei vostri uomini,
egli è l'Inviato di Allah e il sigillo dei profeti. Allah conosce
ogni cosa.” (Al Ahzāb, 40);
44
“Benedetto Colui che ha fatto scendere il Discrimine
(Corano) sul Suo servo, affinché potesse essere un
ammonitore per tutti i mondi.” (Al Furqān, 1)
E la pace e le benedizioni siano su tutti i Profeti di Allah, sul loro
Sigillo, Muhammad e sulla sua sua nobile Famiglia, la lode
appartiene ad Allah il Signore dei Mondi.
Ci possono essere altri Profeti dopo Muhammad?
No, non ci sono stati né ci saranno altri Profeti e altre rivelazioni
dopo la morte dell’Inviato di Allah (saws) e le prove di questa
nozione sono molte, nel Corano e negli ahādīth di Muhammad
(saws).
Dice Allah l’Unico:
“Muhammad non è padre di nessuno dei vostri uomini,
egli è l'Inviato di Allah e il sigillo dei Profeti. Allah conosce
ogni cosa.” (Al Ahzāb, 40);
questo versetto sancisce in modo inequivocabile che Muhammad
(saws) è il Sigillo della profezia divina, e che Allah (SWT) ha fatto si
che nessun figlio maschio sopravvivesse a Muhammad (saws), in
modo che nessuno potesse dare a questi uno statuto simile a quello
dell’Inviato di Allah (saws).
Thawban (r) riferì che il Profeta (saws) disse: “Io sono l'ultimo dei
profeti, e dopo di me non ci sarà altro profeta.” (Muslim)
45
La catena delle Rivelazioni divine è stata suggellata con la
predicazione di Muhammad (saws) che per mezzo del Nobile Corano
pervenutogli da Allah (SWT) e tramite la sua saggezza, intelligenza e
lungimiranza ha reso compiuta la trasmissione della Religione della
Verità, il benedetto Islam, e dice Allah l’Unico:
“Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato
per voi la Mia Grazia e Mi è piaciuto darvi per religione
l’Islam.” (Al Mā’ida, 3);
“Chi vuole una religione diversa dall'Islam, il suo culto non
sarà accettato, e nell'altra vita sarà tra i perdenti.” (Āl
‘Imrān, 85)
Lo stesso Profeta Muhammad (saws) parlò di questa sua
importantissima caratteristica di sigillo profetico in numerosi
ahadith tra cui i seguenti:
“Sono stato preferito tra i profeti per sei motivi: ho ricevuto
l'insieme delle parole, ho vinto con il terrore, mi è stato reso lecito il
bottino, è stata resa per me la terra pura e come una moschea, e
sono stato inviato a tutte le creature e con me sono finiti i profeti.”
(At-Tirmidhī e Muslim);
“I figli di Israele, li governavano i profeti, e quando un Profeta
moriva, gli succedeva un altro; ma non ci sarà profeta dopo di me:
dopo di me ci saranno dei vicari…” (Sahīh Al-Bukhari e Muslim).
L’unico Profeta che camminerà ancora sulla terra, Gesù figlio di
Maria, non avrà come missione il trasmettere una nuova Rivelazione
ma sarà incaricato da Allah l’Altissimo di confermare la Religione di
Muhammad (saws) e di uccidere il Dajjal (l’Anticristo) e cito tre
ahādīth del Profeta (saws) raccontati dal Compagno Abu Hurayra:
46
“Sappiate che tra me e Gesù figlio di Maria non vi è alcunProfeta o
Messaggero, e che egli sarà il mio successore nella mia Ummah.”
(Ibn ‘Asākir);
“Per Colui che detiene la sorte della mia anima nelle Sue mani!
Gesù figlio di Maria discenderà sulla terra.Poi, quando si metterà
dinanzi alla mia tomba e dirà: "O Muhammad!" Io gli risponderò".
(Abu Ya’lā nel suo Musnad);
“Il figlio di Maria ridiscenderà sulla terra come giudice equo e
imâm giusto. Attraverserà le strade deserte per compiere il grande
o il piccolo Pellegrinaggio. E verrà dinanzi alla mia tomba per
salutarmi ed io gli renderò il saluto.” (Ibn ‘Asākir).
E la pace e le benedizioni di Allah siano sul Profeta Muhammad e
sulla sua nobile Famiglia.
Che cosa pensate della vita dopo la morte?
La Dottrina islamica insegna che negli attimi successivi alla morte
l’essere umano subirà il primo interrogatorio da parte di due angeli;
Dice Allah l’Unico:
“Se vedessi gli ingiusti, negli spasimi della morte, quando
gli angeli stenderanno le mani su di loro [e diranno]:
«Rigettate le vostre anime! Oggi sarete compensati con un
castigo umiliante per aver mentito contro Allah e per
esservi allontanati, pieni di orgoglio, dai Suoi Segni».” (Al
An’ām, 93).
47
Quando Allah l’Altissimo vorrà, Lo incontreremo nel Giorno del
Giudizio dove tutti noi presenteremo le nostre opere ed in base a
quelle saremo giudicati e poi ricompensati o castigati,
rispettivamente con il Paradiso o con l’Inferno.
Dice Allah l’Altissimo:
“Al collo di ogni uomo abbiamo attaccato il suo destino e
nel Giorno della Resurrezione gli mostreremo uno scritto
che vedrà dispiegato. (Gli sarà detto): «Leggi il tuo scritto:
oggi sarai il contabile di te stesso».” (Al Isrā’, 13-14).
Il musulmano vive questa effimera vita terrena con la
consapevolezza di essere sotto lo sguardo attento di Allah l’Altissimo
e che il suo operato viene prontamente trascritto da due Angeli
incaricati al proposito: questo libro delle sue azioni sarà la causa
della sua salvezza o della sua dannazione nell’Oltretomba. Tutto ciò
che il musulmano vive in questo basso mondo è vissuto nella
prospettiva della Vita futura, per la quale noi siamo messi alla prova
durante l’esistenza terrena.
E dice Allah, gloria a Lui l’Altissimo:
“E coloro che avranno temuto il loro Signore saranno
condotti in gruppi al Paradiso. Quando vi giungeranno,
saranno aperte le sue porte e i suoi guardiani diranno
(loro): “Pace su di voi! Siete stati buoni; entrate qui per
rimanervi in perpetuo”. Risponderanno: “Lode ad Allah,
Che ha mantenuto la Sua promessa nei nostri confronti e ci
ha fatto eredi della terra. Abiteremo nel Paradiso ovunque
48
vorremo”. Quant’è magnifica la ricompensa di coloro che
hanno (ben) operato!” (Az Zumar, 73-74);
e per coloro che avranno negato la Verità e si saranno resi indegni
della Ricompensa divina questo sarà il Giorno terribile:
“I miscredenti saranno condotti in gruppi all’Inferno.
Quando vi giungeranno saranno aperte le sue porte e i suoi
guardiani diranno: “Non vi giunsero forse i messaggeri
della vostra gente, che vi recitarono i versetti dell’incontro
di questo Giorno?”. Risponderanno: “Sì, ma la promessa
del castigo si realizza contro i miscredenti!” (Az Zumar, 71).
Coloro che non credono che ci sia una Vita dopo di questa, non
possono essere considerati musulmani in quanto credere nel Giorno
del Giudizio, nel Paradiso e nell’Inferno è un fondamento della Fede.
Perché si dice che un uomo rimane nella tomba in base al
numero dei suoi peccati?
Questa affermazione è errata e priva di riscontri nel Corano e nella
nobile Sunnah.
Sia i credenti pii e meritevoli che i peccatori tra i musulmani e i
miscredenti rimarranno nella tomba per lo stesso tempo, ciò perché
il Giorno del Giudizio avverrà nello stesso momento per entrambi le
categorie di individui: piuttosto, sarà differente la rispettiva
percezione temporale e la differente condizione in cui tutti noi
attraverseremo il passaggio nella tomba.
49
Inevitabilmente, prima o poi l’essere umano incontrerà la sua
dipartita che giungerà obbediente al Disegno divino e il cui
incaricato di eseguirla sarà l’Angelo della Morte.
Dice Allah l’Unico:
“Dì: «L’Angelo della morte si occuperà di voi, vi farà
morire e poi sarete ricondotti al vostro Signore».” (As Sajda,
11);
a questo punto il figlio di Adamo sarà sepolto nella tomba, e qui
comincerà il suo viaggio eterno nell’Aldilà: questo passaggio è
fondamentale per ogni essere umano e da questa prima prova subito
dopo la vita terrena nessuno non avrà mai più alcun contatto con
tutto ciò che ha lasciato dietro di se.
Dice Allah l’Altissimo:
“... e dietro di loro sarà eretta una barriera fino al Giorno
della Resurrezione.” (Al Mu’minūn, 100);
“Tu non potrai far sì che sentano i morti...” (Ar Rūm, 52);
“...tu non puoi far sentire coloro che sono nelle tombe.”
(Fātir, 22);
ormai l’uomo ha lasciato dietro di se i suoi beni, i suoi parenti, i suoi
amici, le sue gioie e le sue preoccupazioni, e sarà solo.
Ora, il morto subirà inevitabilmente una prima immensa prova
essendo sottoposto all’interrogatorio di due Angeli nella tomba,
chiamati Munkar e Nakīr;
Anas (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws) disse:
50
“Quando l'uomo viene messo nel suo sepolcro e quando i suoi amici
se ne vanno – tanto che sente i loro passi – vanno da lui due angeli
che si siedono vicino a lui e dicono: “Cosa dicevi su quest'uomo, di
Muhammad?” Il fedele dirà: “Ho testimoniato che è servo di Allah e
Suo messaggero”. “Guarda il tuo posto all'Inferno, Allah lo ha
sostituito con un posto al Paradiso.” Invece all'ipocrita e al
miscredente gli chiederanno: “Cosa dicevi su quest'uomo?” E
risponderà: “Non lo so, dicevo ciò che diceva la gente”. E diranno:
“Non hai conosciuto e non hai preso la guida”. E lo colpiranno con
un colpo di un martello di ferro, ed emetterà un gemito che verrà
sentito da tutto ciò che gli sta vicino, tranne dai jinn e dagli
uomini.” (Al-Bukhāri);
il Messaggero di Allah (saws) disse ad ‘Abd Allah ibn ‘Umar (r):
“Quando uno di voi muore gli viene mostrato il proprio posto dalla
mattina alla sera, se è della gente del Paradiso, (gli viene mostrato
il posto) tra la gente del Paradiso, se è della gente dell'Inferno, (gli
viene mostrato il posto) tra la gente dell'Inferno – poi aggiunse –
questo è il tuo posto finché Allah non ti farà resuscitare nel Giorno
del Giudizio.” (Al-Bukhāri);
Abu Hurayra (r) ha riportato che il Messaggero di Allah (saws) disse:
“Quando il defunto (o uno di voi) viene messo nella tomba, due
angeli neri con gli occhi blu vanno da lui. Uno di loro è chiamato al-
Munkar e l'altro an-Nakīr, ed essi diranno...” (Riportato da at-
Tirmidhī e dichiarato hasan da Shaykh al-Albānī in Sahīh al-Jamī’h).
Colui che disconoscerà Allah come Unico Dio, Muhammad come
Profeta di Allah (saws) e l’Islam come sua Religione avrà come
prima punizione il supplizio nella tomba, ciò ininterrottamente fino
51
al Giorno del Giudizio ed il tempo che intercorrerà tra questa
disperata condizione e la Resurrezione gli sembrerà infinito:
“Due volte li castigheremo e poi saranno avviati verso un
castigo terribile.” (At Tawbah, 101);
e per colui che avrà attestato di non adorare altre divinità all’infuori
di Allah, che Muhammad è il Profeta di Allah e che l’Islam è la sua
Religione, avrà come prima ricompensa la visione del Paradiso e la
sua permanenza nella tomba fino al Giorno del Giudizio gli sembrerà
lunga come un giorno.
Il Profeta (saws) disse:
“Quanto al credente, allora sarà detto: «Vestitelo con gli indumenti
del Paradiso ed aprite per lui una porta del Paradiso in modo che il
suo odore ed il vento lo possono raggiungere».” (Ibn Azib)
Ibn ‘Umar (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws) disse:
“A ciascuno di voi, una volta morto, si presenterà, mattino e sera,
la sua sedia, che gli dirà: Ecco la tua sedia fino alla tua
resurrezione, il Giorno del Giudizio.” (Al Bukhari, Muslim ed altri);
‘Āishah (r) interrogò il Messaggero di Allah (saws), che le disse:
“O gente! Se voi sapeste ciò che so io, piangereste molto e ridereste
poco! O gente! Cercate in Allah un rifugio contro i supplizi della
tomba, poiché sono veri.” (Ahmad);
‘Umar ibn al-Khattāb (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws)
chiedeva rifugio presso Allah l’Altissimo contro cinque cose: la
paura, l’avarizia, il male della vecchiaia, i tormenti di questo mondo
e i supplizi della tomba. (Abu Dāwūd);
52
e disse ancora il Profeta Muhammad (saws): “Non ho mai visto cosa
più atroce se non la tomba.” (At-Tirmidhī);
e anche:
“In verità, la tomba è la prima tappa nell'AltroMondo. Così se uno
viene salvato da essa, poi ciò che viene dopo è più facile di essa. E se
egli non viene salvato da essa, poi ciò che viene dopo è peggiore di
essa.” (At-Tirmidhī, Ibn Mājah ed Ahmad, ed è un hadīth autentico).
Ed è dovere dei musulmani credere fermamente in queste nozioni,
avere paura della tomba e di ciò che viene paventato in quella
condizione e coloro che negano tutto ciò non sono altro che
miscredenti.
I musulmani credono nell'oltretomba?
Ibn ‘Umar (r) disse: “Mi trovavo con il Messaggero di Allah (saws),
quando arrivò uno dei Sahābah (Compagni) che gli chiese: «O
Messaggero di Allah, qual è il migliore dei credenti?». Egli (saws)
rispose: «Colui che possiede le migliori qualità morali». Chiese
ancora: «Qual è il credente più virtuoso?». Rispose: «Colui che si
ricorda più spesso della morte e colui che si è meglio preparato a
ciò che vi è dopo la morte. Ecco chi sono i virtuosi»”.
Credere nell’Aldilà è uno degli Articoli della Fede islamica e coloro
che non credono nella vita dopo la morte, nel Giorno del Giudizio,
nel Paradiso e nell’Inferno non sono musulmani.
Abu Hurayra (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws) disse:
53
“Allah l’Onnipotente ha detto: «Ho preparato per i Miei
servitori pii ciò che nessun occhio ha visto e ciò che
nessun orecchio ha inteso e ciò di cui nessun cuore umano
ha mai potuto avere idea».” (Al-Bukhāri eMuslim).
La vita terrena avrà termine con la morte dell’essere umano, ma già
nella tomba l’anima subirà un interrogatorio da parte Angeli
incaricati e vi sarà un primo castigo o una facilitazione, ciò a seconda
delle risposte che questa anima darà loro.
Dice Allah il Vero:
“Dì: “L’Angelo della morte si occuperà di voi, vi farà
morire e poi sarete ricondotti al vostro Signore.” (As Sajda,
11);
egli è aiutato in questo compito da altri Angeli.
Allah (SWT) dice:
“Gli angeli, quando faranno morire coloro che furono
ingiusti nei loro stessi confronti, diranno: «Qual era la
vostra condizione?»...” (AnNisā’, 97).
‘Āishah (r) interrogò il Messaggero di Allah (saws), che le disse:
“O gente! Se voi sapeste ciò che so io, piangereste molto e ridereste
poco! O gente! Cercate in Allah un rifugio contro i supplizi della
tomba, poiché sono veri.” (Ahmad)
I musulmani credono fermamene che ci sarà il Giorno del
Rendiconto in cui verranno resuscitati i morti di tutti i tempi per
essere giudicati dal Signore dei Mondi:
54
“Il Giorno in cui davvero sentiranno il Grido, quello sarà il
Giorno della Resurrezione. Siamo Noi che diamo la vita e
che diamo la morte. A Noi ritorna ogni cosa. Il Giorno in
cui la terra si spaccherà all’improvviso, Ci sarà facile
radunarli.” (Qāf, 42/44);
“Sarà soffiato nel Corno e cadranno folgorati tutti coloro
che saranno nei cieli e sulla terra, eccetto coloro che Allah
vorrà. Quindi vi sarà soffiato un’altra volta e si alzeranno
in piedi a guardare.” (Az Zumar, 68);
“Sarà soffiato nel Corno ed ecco che dalle tombe si
precipiteranno verso il loro Signore.” (Yā Sīn, 51).
Immediatamente dopo la Resurrezione ci sarà il Giudizio di Allah il
Potente, Egli sarà Clemente e Misericordioso con i Suoi servi e
Vendicatore e Irremovibile contro coloro che lo rifiutarono e che non
Gli obbedirono:
“La terra risplenderà della luce del suo Signore, sarà
aperto il Registro e saranno condotti i profeti e i testimoni.
Saranno giudicati con equità e nessuno subirà un torto.”
(Az Zumar, 69).
Egli (SWT) sarà Compassionevole e Giusto con i Suoi servi e la Sua
clemenza sarà infinita.
E’ stato riportato che ‘Alī ibn Abi Tālib (r) riferì di aver sentito dire
dal Messaggero di Allah (saws):
55
“Quando verrà il Giorno del Giudizio, Allah resterà solo col
Credente. Gli dettaglierà i suoi peccati uno per uno, poi glieli
perdonerà. Nessuno saprà nulla di tutto ciò, neppure l’Angelo più
ravvicinato, nemmeno unProfeta. Allah non svelerà i peccati che
detesteranno conoscere. Dirà ai peccati: siate opere buone.”
Coloro tra i musulmani che si saranno guadagnati il Paradiso vi
accederanno passando per un ponte chiamato Sirat, spesso come un
capello e tagliente come una lama:
“E coloro che avranno temuto il loro Signore saranno
condotti in gruppi al Paradiso. Quando vi giungeranno,
saranno aperte le sue porte e i suoi guardiani diranno
(loro): “Pace su di voi! Siete stati buoni; entrate qui per
rimanervi in perpetuo”. Risponderanno: “Lode ad Allah,
Che ha mantenuto la Sua promessa nei nostri confronti e ci
ha fatto eredi della terra. Abiteremo nel Paradiso ovunque
vorremo”. Quant’è magnifica la ricompensa di coloro che
hanno (ben) operato!” (Az Zumar, 73-74);
coloro che tra i miscredenti e tra i musulmani si saranno meritati
l’Inferno vi entreranno scaraventati dagli Angeli, che li afferreranno
sul Sirāt:
“I miscredenti saranno condotti in gruppi all’Inferno.
Quando vi giungeranno saranno aperte le sue porte e i suoi
guardiani diranno: «Non vi giunsero forse i messaggeri
della vostra gente, che vi recitarono i versetti dell’incontro
di questo Giorno?». Risponderanno: «Sì, ma la promessa
del castigo si realizza contro i miscredenti!».” (Az Zumar,
71).
56
I versetti coranici e i detti del Profeta (saws) sul Giorno del Giudizio,
il Paradiso e l’Inferno sono moltissimi ed eloquenti circa
l’aspettativa che il musulmano deve avere in attesa della sua
dipartita da questo mondo.
‘Abdullah ibn ‘Umar (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws)
disse:
“Quando gli abitanti del Paradiso vi si recheranno e gli abitanti
dell’Inferno raggiungeranno la Jahannam, verrà condotta la morte
fino a metà strada tra il Paradiso e l’Inferno e la si sgozzerà. Poi un
araldo proclamerà: «O abitanti del Paradiso, non c’è più la morte!
O abitanti della Jahannam, non c’è più la morte!». Gli abitanti del
Paradiso aggiungeranno un’altra gioia alla loro gioia e la gente
della Jahannam un’altra tristezza alla loro afflizione.” (Al-Bukhāri
e Muslim).
In quel Giorno i musulmani salvati entreranno nei Giardini della
Pace e potranno finalmente contemplare il Volto di Allah l’Altissimo,
come è riportato dal Profeta (saws) che disse:
“Allah, Benedetto ed Altissimo, dirà: «Volete che vi dia
qualcosa di più?» Diranno: «Non hai illuminato i nostri volti?
Non Ci hai consentito di entrare nel Paradiso e Ci hai risparmiati
dal Fuoco dell'Inferno?» A questo punto, Lui toglierà lo schermo e
loro Lo vedranno. E non sarà concesso nulla di più caro a loro di
guardare il loro Signore, l'Eccelso ed il Potente.” (Muslim).
Come viene descritto il Giudizio Universale?
Credere nel Giorno della Resurrezione e del Giudizio è un Articolo
della Fede, e il musulmano vive tutta la propria esistenza
57
nell’aspettativa di questo evento: egli sarà angosciato e
perennemente afflitto se comprenderà che le sue opere sono quelle
degli abitanti del Fuoco, oppure sarà sereno e fiducioso nella attesa
di quel Giorno se capirà che le sue opere sono quelle della gente del
Paradiso.
Nel Giorno del Giudizio Allah l’Altissimo valuterà l’operato di
ognuno di noi che viene trascritto nel nostro libro e a seconda del
peso delle nostre azioni, buone o cattive, Egli, Gloria a Lui
l’Altissimo giudicherà con equità e giustizia, destinando una parte di
esseri umani al Paradiso e un'altra all’Inferno.
Ibn ‘Umar (r) disse: “Mi trovavo con il Messaggero di Allah (saws),
quando arrivò uno dei Sahaba che gli chiese: «O Messaggero di
Allah, qual è il migliore dei credenti?». Egli (saws) rispose: «Colui
che possiede le migliori qualità morali». Chiese ancora: «Qual è il
credente più virtuoso?». Rispose (saws): «Colui che si ricorda più
spesso della morte e colui che si è meglio preparato a ciò che vi è
dopo la morte. Ecco chi sono i virtuosi»”.
Le azioni dei figli di Adamo saranno valutate per l’intenzione che le
ha prodotte, e non verranno comunque accettate se esse saranno
state prodotte nella miscredenza.
Dice Allah l’Unico:
“Quanto a colui che riceverà il suo libro nella mano destra,
gli verrà chiesto conto con indulgenza, e lietamente
ritornerà ai suoi. Quanto a colui che riceverà il suo libro da
dietro le spalle, invocherà l'annientamento, e brucerà nella
Fiamma!” (Al Inshiqāq, 7-12);
58
“Al collo di ogni uomo abbiamo attaccato il suo destino e
nel Giorno della Resurrezione gli mostreremo uno scritto
che vedrà dispiegato. [Gli sarà detto:] «Leggi il tuo scritto:
oggi sarai il contabile di te stesso».” (Al Isrā’, 13-14);
“Coloro che avranno bilance pesanti avranno la
beatitudine; ma coloro che avranno bilance leggere,
saranno quelli che avranno perduto loro stessi:
rimarranno in perpetuo nell'Inferno, il fuoco brucerà i
loro volti e avranno torte le labbra.” (Al Mu’minūn, 102-104);
“E vi troveranno segnato tutto quello che avranno fatto. Il
tuo Signore non far torto ad alcuno.” (Al Kahf, 49).
E il Giorno del Giudizio avverrà secondo modalità precise come ci è
stato trasmesso da Allah l’Altissimo e dal Profeta Muhammad (saws)
e l’Angelo della Resurrezione soffierà nel corno e i morti di tutti i
tempi saranno radunati davanti ad Allah (SWT):
“Come iniziammo la prima creazione, così la reitereremo;
è Nostra promessa: saremo Noi a farlo.” (Al Anbiyā’, 104);
“Sarà soffiato nel Corno e cadranno folgorati tutti coloro
che saranno nei cieli e sulla terra, eccetto coloro che Allah
vorrà. Quindi vi sarà soffiato un'altra volta e si alzeranno
in piedi a guardare.” (Az Zumar, 68);
“Sarà soffiato nel Corno ed ecco che dalle tombe si
precipiteranno verso il loro Signore dicendo: “Guai a noi!
Chi ci ha destato dalle nostre tombe! E’ quello che il
Compassionevole aveva promesso: gli inviati avevano detto
59
il vero”. Sarà solo un Grido, uno solo, e tutti saranno
condotti davanti a Noi.” (Yā Sīn, 51/53);
“Il Giorno in cui davvero sentiranno il Grido, quello sarà il
Giorno della Resurrezione. Siamo Noi che diamo la vita e
che diamo la morte. A Noi ritorna ogni cosa. Il Giorno in
cui la terra si spaccherà all’improvviso, Ci sarà facile
radunarli.” (Qāf, 42-44).
A questo punto Allah il Potente, Colui che è al di sopra di ogni cosa,
sconvolgerà la terra e le sue acque:
“O uomini, temete il vostro Signore. Il sisma dell’Ora sarà
cosa terribile. Il Giorno in cui la vedrete ogni nutrice
dimenticherà il suo lattante e ogni femmina gravida
abortirà. E vedrai ebbri gli uomini mentre non lo saranno
ma sarà questo il tremendo castigo di Allah.” (Al Hajj, 1/2);
“Quando la terra sarà agitata da una scossa, e le montagne
sbriciolate saranno polvere dispersa.” (Al Wāqi’ah, 4/6);
“Ti chiederanno (a proposito) delle montagne; di’: “Il mio
Signore le ridurrà in polvere e ne farà una pianura
livellata dove non vedrai asperità o depressioni.” (Tā Hā,
105-107);
“…e le montagne saranno messe in marcia diventando un
miraggio.” (An Nabā’, 20);
60
“Nel Giorno in cui faremo muovere le montagne vedrai la
terra spianata e tutti li riuniremo senza eccezione.
Compariranno in file schierate davanti al tuo Signore...”
(Al Kahf, 47-48);
“…e ribollenti i mari.” (At Takwīr, 6);
“…e confonderanno le loro acque i mari.” (Al Infitār, 3).
E saranno sconvolti i cieli e gli astri:
“Quando si fenderà il cielo e obbedirà al suo Signore e quel
che deve fare farà.” (Al Inshiqāq, 1-2);
“Quando le stelle perderanno la luce (si spegneranno).” (Al
Mursalāt, 8);
“…e (saranno) riuniti il sole e la luna.” (Al Qiyāma, 9).
In quel Giorno difficile non esisterà alcun re all’infuori di Allah
Potente e Maestoso:
“Il Giorno in cui compariranno e nulla di loro sarà celato
ad Allah. A chi apparterrà la sovranità in quel Giorno? Ad
Allah, l’Unico, il Dominatore.” (Al Ghāfir, 16);
“Nel Giorno in cui la terra sarà trasformata e (parimenti) i
cieli, in cui gli uomini compariranno di fronte ad Allah,
l’Unico, il Supremo Dominatore.” (Ibrāhīm, 48).
61
Disse il Profeta Muhammad (saws):
“Il Giorno della Resurrezione Allah afferrerà la terra e piegherà il
cielo con la Sua mano destra. Poi dirà: “Io sono il Re. Dove sono
i re della terra?” (Al-Bukhāri e Muslim).
Abu Hurayra (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws) disse:
“Verrà condotto l’uomo grande e grosso, ma non peserà per Allah
che quanto l’ala di una zanzara. Leggete se volete: “…e non
avranno alcun peso nel Giorno della Resurrezione” (Al-
Kahf, 105)».”
E l’unica luce presente sarà quella di Allah, Gloria a Lui l’Altissimo
che darà inizio al Giudizio Universale:
“La terra risplenderà della luce del suo Signore, sarà
aperto il Registro e saranno condotti i profeti e i testimoni.
Saranno giudicati con equità e nessuno subirà un torto.”
(Az Zumar, 69);
la condizione fisica degli adunati è stata descritta in modo molto
preciso:
“Coloro invece che si nutrono di usura resusciteranno
come chi sia stato toccato da Shaytān. E questo perché
dicono: “Il commercio è come l’usura!”. Ma Allah ha
permesso il commercio e ha proibito l’usura...” (Al Baqara,
275).
62
Jabīr ibn ‘Abdullah (r) disse: “Ho sentito dire dal Messaggero di
Allah (saws): «Ogni uomo resusciterà così com’è morto».” (Muslim).
‘Āishah (r), riferì che il Messaggero di Allah (saws) disse:
“Resusciterete in tenuta adamitica (nudi) mancanti di forza”.
‘Āishah (r) domandò: “O Messaggero di Allah, gli uomini e le donne
si guarderanno gli uni le altre?”, ed egli (saws) rispose: “Le
circostanze saranno troppo gravi perché si possano preoccupare di
questo.” (Al-Bukhāri).
E in quel Giorno saranno chiamati i Profeti che testimonieranno di
fronte ai loro popoli di aver trasmesso il Messaggio di Allah
l’Altissimo:
“Il Giorno in cui Allah adunerà tutti i messaggeri, dirà
loro: “Che cosa vi hanno risposto?”; diranno: “Noi non
abbiamo nessuna scienza: Tu sei Colui che conosce
l’inconoscibile.” (Al Mā’ida, 109);
“Certamente interrogheremo coloro a cui inviammo e
certamente interrogheremo gli inviati. Poi riferiremo loro
(le loro azioni) con perfetta conoscenza, poiché mai siamo
stati assenti.” (Al A’rāf, 6-7);
“E che avverrà, quando susciteremo un testimone in ogni
comunità e ti chiameremo a testimone contro di loro?” (An
Nisā’, 41).
Abu Sa’id al-Khudrī (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws) disse:
“Sarà portato Noè e gli verrà chiesto: “Hai trasmesso il
Messaggio?”, ed egli risponderà: “Sì, Signore”. Poi verrà chiesto al
suo popolo: “Vi ha trasmesso il Messaggio?”. Essi risponderanno:
63
“Nessun Profeta ci è pervenuto!”. Chiederà: “Chi sono i vostri
testimoni?”, e verrà risposto: “Muhammad e la sua Ummah”.
Allora verrete chiamati a testimoniare», poi il Messaggero di Allah
(saws) recitò: “E così facemmo di voi una comunità
equilibrata, affinché siate testimoni di fronte ai popoli e il
Messaggero sia testimone di fronte a voi...” [Al-Baqara, 143]
(Riportato da Al-Bukhāri);
dopo la testimonianza dei Profeti avverrà il Giudizio che
determinerà il Successo o la perdita dell’Altro mondo e nulla sarà
trascurato e omesso:
“In quel Giorno sigilleremo le loro bocche, parleranno
invece le loro mani e le loro gambe daranno testimonianza
di quello che avranno fatto.” (Yā Sīn, 65);
“Chi avrà fatto (anche solo) il peso di un atomo di bene lo
vedrà, e chi avrà fatto (anche solo) il peso di un atomo di
male lo vedrà.” (Az Zalzalah, 7-8).
Tutti i giudicati saranno divisi in gruppi e destinati al castigo
dell’Inferno o alla ricompensa del Paradiso:
“I miscredenti saranno condotti in gruppi all'Inferno.
Quando vi giungeranno saranno aperte le sue porte e i suoi
guardiani diranno: «Non vi giunsero forse i messaggeri
della vostra gente, che vi recitarono i versetti del vostro
Signore e vi avvertirono dell'incontro di questo Giorno?».
Risponderanno: «Sì, ma lapromessa del castigo si realizza
contro i miscredenti!». Verrà detto loro: «Entrate per le
porte dell'Inferno per rimanervi in perpetuo». Quant'è
64
orribile la dimora degli arroganti. E coloro che avranno
temuto il loro Signore saranno condotti in gruppi al
Paradiso. Quando vi giungeranno, saranno aperte le sue
porte e i suoi guardiani diranno [loro]: «Pace su di voi!
Siete stati buoni; entrate qui per rimanervi in perpetuo».
Risponderanno: «Lode ad Allah, Che ha mantenuto la Sua
promessa nei nostri confronti e ci ha fatto eredi della
terra. Abiteremo nel Paradiso ovunque vorremo». Quant'è
magnifica la ricompensa di coloro che hanno [ben] operato!
[In quel Giorno] vedrai gli angeli circondare il Trono e
rendere gloria e lode al loro Signore. Sarà giudicato tra
loro con equità e sarà detto: «La lode appartiene a Allah,
Signore dei mondi».” (Az Zumar, 71/75);
tutto ciò avverrà a seconda delle opere degli uomini e della loro
condizione:
“Quanto a colui che riceverà il suo libro nella mano destra,
gli verrà chiesto conto con indulgenza, e lietamente
ritornerà ai suoi. Quanto a colui che riceverà il suo libro da
dietro le spalle, invocherà l'annientamento, e brucerà nella
Fiamma!” (Al Inshiqāq, 7/12);
e ci sarà una immensa misericordia da parte di Allah (SWT) per i
credenti:
“Chi verrà con un bene, ne avrà dieci volte tanto e chi verrà
con un male ne pagherà solo l'equivalente. Non verrà fatto
loro alcun torto.” (Al An’ām, 160).
Nel Giorno del Giudizio gli esseri umani dovranno attraversare un
ponte, il Sirāt, fino come un capello e tagliente come una lama che
65
sarà alzato sopra l’Inferno e coloro che accederanno al Paradiso lo
attraverseranno a seconda delle loro opere:
Abu Hurayra (r) riferì: “Il Messaggero di Allah (sallAllanu ‘alayhi
wasallam) così descrisse il Sirāt:
“Si recheranno allora presso Muhammad (saws), che si rialzerà,
dopo essersi prosternato dinanzi al Trono divino, e riceverà
(l’autorizzazione ad intercedere a favore dei Musulmani). Poi il
deposito (della fede) e i legami di parentela saranno inviati ai due
lati del ponte “as-Sirat”. Il primo di voi lo traverserà come il
lampo!». Io chiesi allora al Profeta (saws): «Oh tu che mi sei più
caro di mio padre e di mia madre! Come farsi un’idea della velocità
del lampo?»; «Non vedete forse come il lampo appare in un battito
di ciglia?», rispose il Profeta (saws). Poi aggiunse: «Il secondo
attraverserà alla velocità del vento, il seguente alla velocità di un
eccello, e la rapidità di ciascun uomo sarà in funzione delle sue
buone azioni. Il vostro Profeta starà ritto in piedi accanto al ponte
as-Sirat invocando Allah: ‘Signore, preservali! Preservali!’, e ciò
fino al momento in cui le opere buone non saranno più sufficienti
ad assicurare la traversata (del ponte) di coloro che le hanno
compiute. Alcuni non potranno proseguire il cammino se non a
carponi. Ad ogni lato del Sirat saranno posti degli uncini, che
riceveranno l’ordine di agganciarsi ad alcune persone. Qualcuno
verrà ferito ma sfuggirà, altri saranno trascinati verso il Fuoco.
Per Colui che detiene l’anima di Abu Hurayra tra le Sue Mani, la
profondità della Jahannam equivale ad una distanza di
settant’anni (di cammino).” (Muslim);
66
a questo punto tutti i giudicati saranno divisi in gruppi e destinati al
castigo dell’Inferno o alla ricompensa del Paradiso:
“I miscredenti saranno condotti in gruppi all'Inferno.
Quando vi giungeranno saranno aperte le sue porte e i suoi
guardiani diranno: «Non vi giunsero forse i messaggeri
della vostra gente, che vi recitarono i versetti del vostro
Signore e vi avvertirono dell'incontro di questo Giorno?».
Risponderanno: «Sì, ma la promessa del castigo si realizza
contro i miscredenti!». Verrà detto loro: «Entrate per le
porte dell'Inferno per rimanervi in perpetuo». Quant'è
orribile la dimora degli arroganti. E coloro che avranno
temuto il loro Signore saranno condotti in gruppi al
Paradiso. Quando vi giungeranno, saranno aperte le sue
porte e i suoi guardiani diranno [loro]: «Pace su di voi!
Siete stati buoni; entrate qui per rimanervi in perpetuo».
Risponderanno: «Lode ad Allah, Che ha mantenuto la Sua
promessa nei nostri confronti e ci ha fatto eredi della
terra. Abiteremo nel Paradiso ovunque vorremo». Quant'è
magnifica la ricompensa di coloro che hanno [ben] operato!
[In quel Giorno] vedrai gli angeli circondare il Trono e
rendere gloria e lode al loro Signore. Sarà giudicato tra
loro con equità e sarà detto: «La lode appartiene a Allah,
Signore dei mondi».” (Az Zumar, 71/75).
E la descrizione del Giorno del Giudizio, dell’Inferno e del Paradiso è
stata ampliamente riferita in moltissimi versetti del Nobile Corano e
in altrettanti detti del Profeta Muhammad (saws) e solo per ragioni
di sintesi non ho potuto riportarne altri.
67
Ci sono persone predestinate al Paradiso o all'Inferno?
Si, tutti gli esseri umani sono predestinati all’Inferno o al Paradiso,
questo è il Destino scritto da parte di Allah (SWT) e questa nozione è
una branca di un Articolo della Fede, il credere nel Destino stabilito
da Allah per le creature e tutto ciò procede secondo il Decreto di
Allah (SWT) e nessuno può cambiarlo se non Egli stesso, Gloria a
Lui l’Altissimo che dice:
“ Egli possiede le chiavi dell'invisibile, che solo Lui
conosce. E conosce quello che c'è nella terra e nei mari.
Non cade foglia senza che Egli non ne abbia conoscenza.
Non c'è seme nelle tenebre della terra o cosa alcuna verde
o secca che non siano (citati) nel Libro chiarissimo.” (Al
An’ām, 59).
Disse il Profeta Muhammad (saws):
“Allah ha concepito le decisioni riguardanti le creature
cinquantamila anni prima di creare i cieli e la terra. Il Suo Trono è
sull'acqua.” (Muslim).
E a proposito del Destino, disse ancora il Profeta Muhammad (saws)
nel celebre hadīt di Jibrīl :
“...Che tu creda in Allah, nei Suoi angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi
apostoli e nell'Ultimo Giorno e che tu creda nel Decreto divino, sia
per il bene che ne deriva, sia per il male...” (Muslim);
E anche:
“Allah dirà (nel Giorno della Resurrezione): “O Adamo”, Adamo
risponderà: “Labbaik wa Sa'daik, e tutto il bene è nella Tua mano”,
68
Allah dirà: “Porta la gente del Fuoco”, Adamo risponderà: “O
Allah, quant’è la gente del Fuoco?” Allah replicherà: “ Di ogni
mille, prendine novecentonovantanove”. In quel momento i
bambini avranno le teste canute, ogni donna incinta abortirà, e si
vedranno gli esseri umani come ebbri, ma non saranno ubriachi,
ma sarà terribile la collera di Allah. I Sahābah chiesero: “O
Apostolo di Allah, chi è quello escluso (dal Fuoco)?” Egli disse:
“Siate allegri della lieta novella, una persona proverrà da voi e
mille proverranno da Gog e Magog.” (Al-Bukhāri).
Nella Predestinazione dell’uomo nulla sfugge al Signore dei mondi, e
così per la Fede e la miscredenza dei Figli di Adamo :
“Egli travia chi vuole e guida chi vuole.” (An Nahl, 93);
“Se avessimo voluto, avremmo dato ad ogni anima la sua
direzione.” (As Sajda, 13);
“Quand'anche facessimo scendere gli angeli su di loro, i
morti parlassero e radunassimo tutte le cose di fronte a
loro, crederebbero solo se Allah vuole.” (Al An’ām, 111);
“Se anche li rimandassimo (sulla terra) rifarebbero quello
che era loro vietato…” (Al An’ām, 28);
“Se Allah avesse ravvisato in loro qualche bene, avrebbe
fatto di sì che ascoltassero; ma se anche li avesse fatti
ascoltare, avrebbero voltato le spalle e sarebbero rimasti
indifferenti.” (Al Anfāl, 23);
“Se Allah volesse, potrebbe metterli tutti sulla retta via.
Non essere dunque fra gli ignoranti.”(Al An’ām, 35);
69
“Se il tuo Signore volesse, tutti coloro che sono sulla terra
crederebbero…” (Yūnus, 99);
“Nessuno può credere, se Allah non lo permette…” (Yūnus,
100);
Per comprendere queste importanti nozioni bisogna conoscere gli
attributi di Allah (SWT) ed uno in particolare, quello della Sua
Onniscienza e proprio l’infinita Scienza di Colui che è al di sopra di
ogni cosa Gli ha permesso di conoscere in anticipo ciò che avrebbero
prodotto gli esseri umani in questa vita, quando ancora essi non
erano ancora stati creati :
“Allah è onnisciente.” (At Tawbah, 115);
“Allah conosce perfettamente cosa c'è nei cuori.” (Luqmān,
23).
In effetti il male proveniente da Allah è solo causato dalle opere
malvagie degli uomini:
“Ad ognuno di voi abbiamo assegnato una via ed un
percorso.” (Al Mā’ida, 48).
Tuttavia, Allah l’Altissimo dona al cuore di ognuno degli essere
umani il Puro Monoteismo, lasciandolo però libero nell’intenzione di
adottarlo come Luce o invece rigettarlo: sono poi gli stessi individui
che decidono se credere o non credere in Allah (SWT), se seguire
l’Islam o seguire le proprie passioni e a causa della loro condizione
saranno destinati al Castigo o alla Ricompensa.
Dice Allah l’Altissimo:
“Rivolgi il tuo volto alla Religione come puro monoteista,
natura originaria che Allah ha connaturato agli uomini;
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CHIARIFICAZIONI SULL'ISLĀM

  • 1. CHIARIFICAZIONI SULL’ISLAM Alcune risposte sulla Religione di Allah Muhammad Nur al Haqq con la collaborazione di Abdullah Nur as Sardani
  • 2. 1 Indice CAPITOLO I - Fede e Dottrina 1. Chi è Allah? 2. Quali sono gli attributi principali di Dio? 3. I musulmani credono che Dio sia Padre, che Dio sia Amore? 4. Chi era Muhammad? 5. Che cosa è l'Islam? 6. Qual’è il significato di Islam e cosa si intende per musulmani? 7. Come si svolge la preghiera? 8. I musulmani credono in altre Scritture precedenti il Corano? 9. I musulmani credono in altri Profeti prima di Muhammad? 10.Ci possono essere altri Profeti dopo Muhammad? 11. Che cosa pensate della vita dopo la morte? 12. Perché si dice che un uomo rimane nella tomba in base al numero dei suoi peccati? 13. I musulmani credono nell'oltretomba? 14. Come è descritto il Giudizio Universale? 15. Ci sono persone predestinate al Paradiso o all'Inferno? 16. Che cosa pensate sulle buone azioni? 17. Che cosa è il peccato, secondo la visione musulmana? 18. Che cosa pensano i musulmani del perdono di Dio?
  • 3. 2 CAPITOLO II - Fede e Conoscenza 19. Perché il Corano è identificato in modi diversi? La lingua araba ha migliaia di sinonimi, non pensate che il Corano abbia migliaia di risvolti e significati? Questo fatto influenza il modo di credere? 20.Ho letto una guida in breve sull’Islam, nella quale si fa riferimento a fatti e nozioni scientifiche per dimostrare che il Corano sia autentico e opera divina. Mi chiedo, prima che si scoprissero queste forme scientifiche su che cosa era basata questa ipotesi? 21. Secondo quel che i musulmani sostengono, una prova che il Corano è stato ideato da Dio è che contiene informazioni scientificamente accurate sull’ Embriologia prima che l'uomo le abbia scoperte. Tuttavia, tutte le informazioni in materia di embriologia del Corano sono copiate da tre fonti, 1. Un medico greco di nome Galeno, che visse nel II Secolo a.D. 2. Un medico ebreo di nome Samuel ha-Yehudi che visse attorno al 150 d.C. 3. il padre della medicina greca di Ippocrate, che visse nel V e IV secolo a.C. La mia domanda è: alla luce del fatto che tutte le informazioni contenute nel Corano erano già in stampa da questi tre medici, come viene spiegata l’autenticità dello stesso? 22.Che cosa è la Shari’ah? E' compatibile la democrazia con l'Islam? 23.Qual è la posizione islamica sulla laicità? È possibile essere un musulmano laico? 24.Qual è la figura dell’Imam? C’è nell’Islam un capo come il Papa per i Cristiani? 25.Che cosa è una fatwa? CAPITOLO III - L’Islam e la donna 26.Qual è il concetto islamico della donna? 27. Il velo: quando e perché? 28.L'Islam promuove la poligamia?
  • 4. 3 29.Qual è la posizione islamica su incontri e rapporti sessuali prematrimoniali e aborto? CAPITOLO IV - L’Islam e le altre religioni 30.L’Islam è tollerante verso le altre religioni? 31. Pensate di poter stabilire un punto d’incontro con la Chiesa o con le altre religioni? Se no perché? Vi sono troppe ostilità? 32.Che cosa dovrebbe legare i musulmani agli ebrei e ai cristiani? 33.L’Islam che differenze ha da noi cattolici? In fondo Dio è uno solo, perché non interagire studiando progetti di comunione con i cristiani? Quali sono i valori condivisi con il cristianesimo? 34.Che cosa pensate di Gesù? 35.Che cosa insegna l'Islam a proposito di Gesù Cristo? 36.I musulmani sostengono che fosse medicalmente impossibile che il sangue e l'acqua che fuoriuscirono dal corpo di Gesù fossero separati, quando fu trafitto con la lancia, perché tutto il sangue nel corpo di Gesù sarebbe stato coagulato. Il parere universale degli scienziati forensi dice che il sangue prende giorni di tempo per coagulare. La mia domanda è: è questo un altro esempio di rifiuto di ogni scienza conosciuta semplicemente perché l'Islam dice questo? Perché i musulmani non credono nella crocifissione di Gesù? 37. Come è la seconda "venuta" di Gesù attesa dai musulmani? 38.Il Corano e Muhammad affermano di respingere la Bibbia? Un musulmano dovrebbe leggere la Bibbia? 39.Riguardo all’oltretomba, per i musulmani che punti di incontro vi sono con la religione cattolica? 40.Lo studioso musulmano Tabbarah ha detto nel suo libro, The Spirit of Islam, che "i musulmani non adorano la Pietra Nera, ma solo mostrano particolare riverenza e venerazione per la sua dignità, e labaciano solo dopo l'esempio del
  • 5. 4 Profeta, al fine di mantenere la loro alleanza con Dio e per obbedire alla sua volontà ed evitare la sua disobbedienza." (Tabbarah, The Spirit of Islam, p. 173). Concentrandomi sulla frase chiave di Tabbarah sul mostrare rispetto e venerazione per la Pietra Nera, la mia domanda è se vi sia differenza tra la pratica musulmana di baciare, mostrare reverenza e venerare la pietra nera, e la pratica cattolica di papa Giovanni Paolo II, che baciava la statua della Vergine Maria con rispetto e venerazione? 41. Ho un mio amichetto di scuola che è musulmano: quando siamo in oratorio per giocare, questo mio amico dopo un poco va via perché non vuole assistere alla preghiera che noi bambini facciamo alla fine dell’oratorio. Siccome Dio è uno solo, non posso dire al mio amichetto di pregare con me, oppure in tal caso infrangerebbe qualche regola facendo peccato? CAPITOLO V – Lo Sforzo sulla Via di Allah (al-Jihād) 42.L'Islam promuove la violenza e il terrorismo? 43.“Guerra santa”: come può una religione giustificare, e addirittura invocare il massacro di vittime innocenti? La nostra è scarsa conoscenza oppure vi sono linee guida da seguire che molti non seguono? 44.Che cos'è il Jihad? 45.Secondo i musulmani il Jihad è uguale al martirio per i cristiani? 46.L'Islam è stato diffuso con la spada? CAPITOLO VI - La Giusta Via 47. Che cosa è il fondamentalismo islamico? 48.Perché i musulmani hanno tante sette? E’ ammissibile che esistano, il Corano che cosa dice in merito? 49.Che cosa è il Sufismo? 50.Perché gli islamici non credono nella figura dei santi?
  • 6. 5 51. Perché ci sono musulmani che portano le parole del Corano cucite in piccoli pezzi di stoffa e tenute sul petto? Si ha la credenza in amuleti? Questi amuleti effettivamente proteggono chi li indossa? CAPITOLO VII - Alcuni chiarimenti 52.Quali sono i significati di Bismillah, Al hamdulillah, Insh’Allah, Allahu Akbar, Allah Karim, As-Salam 'aleikum? 53.Che cosa vuol dire la frase “pace e benedizioni su di lui”, e perché i musulmani la scrivono o la pronunciano dopo che citano il Profeta Maometto? 54.È ammissibile per un musulmano dire che alcuni dei miscredenti hanno un atteggiamento migliore di alcuni dei musulmani? 55.Che cosa è "puro" e "impuro", nell’Islam? 56.Qual è il codice di abbigliamento per i musulmani? 57. Quali sono i divieti alimentari nell’Islam? Perché? 58.Quali sono le principali feste islamiche? 59.Qual è l'anno islamico? 60.Chi è e che cosa fa l’organizzazione dei Fratelli musulmani? 61. Qual è lo scopo del movimento islamico? 62.Qual è la posizione dei musulmani su omosessualità, Aids, eutanasia e suicidio?
  • 7. 6 Bi-smi 'llāhi ir-Rahmāni ir-Rahīm (In nome di Allah il Compassionevole il Misericordioso) La lode appartiene ad Allah l’Unico, Colui che è al di sopra di ogni cosa, il Testimone, Colui al Quale tutto ritorna: a Lui affidiamo questo umile scritto e Lo imploriamo di accettarlo e di farne un opera che possa continuare a dare i suoi frutti anche quando lasceremo questo mondo e a Lui ritorneremo. E la pace e le benedizioni di Allah siano sul Profeta Muhammad e sulla sua nobile Famiglia, sui Sahaba, sui Martiri, sui Pii Predecessori e su coloro che seguono il Patto della Verità e del Puro Monoteismo. Seguitando, con il permesso di Allah (subhanaHu wa ta’ala) ho deciso di scrivere questo libro, “Chiarificazioni sull’Islam”, in risposta ad alcune domande che sono comparse sul web e che mi sono state poste all’attenzione da parte di un caro fratello egiziano;
  • 8. 7 l’intenzione di questo lavoro è in prima analisi la ricerca del compiacimento di Allah e subito dopo la speranza che alcuni luoghi comuni e pregiudizi sulla nostra benedetta Religione, l’Islam, siano chiariti definitivamente, almeno per coloro che avranno il piacere e la pazienza di leggere questo libro. Questo lavoro è stato iniziato nel mese di Ramadan del 1430 H ed è terminato nel mese di Muharram dell’anno 1431 H: ho cercato di argomentare le risposte sulla base delle traduzioni dei significati di diversi versetti del Corano e di alcuni detti del Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi waSallam) ed è possibile che io abbia commesso degli errori, sicuramente senza l’intenzione di compierli: per questo chiedo ad Allah, esente da difetti ed imperfezioni, di perdonarmi per le eventuali inesattezze e le disattenzioni e presso di Lui è il mio conto e la mia fiduciosa aspettativa. “Quanto a coloro che fanno uno sforzo per Noi, li guideremo sulle Nostre vie. In verità Allah è con coloro che fanno il bene.” (Traduzione dei significati del Corano - Sūrat Al- `Ankabūt, versetto 69) Muhammad Nur al Haqq Muharram, 1431
  • 9. 8 CAPITOLO I Fede e Dottrina Chi è Allah? “Allah è il vostro Signore, Colui che in sei giorni ha creato i cieli e la terra e poi si è innalzato sul Trono.” (Al A'rāf, 54); “Egli è Allah, Colui all’infuori del Quale non c’è altro dio, il Re, il Santo, la Pace, il Fedele, il Custode, l’Eccelso, Colui che costringe al Suo volere, Colui che è cosciente della Sua grandezza. Gloria ad Allah, ben al di là di quanto Gli associano. Egli è Allah, il Creatore, Colui che dà inizio a tutte le cose, Colui che dà forma a tutte le cose. A Lui [appartengono] i nomi più belli. Tutto ciò che è nei cieli e sulla terra rende gloria a Lui. Egli è l’Eccelso, il Saggio.” (Al Hashr, 23/24). Allah è al di sopra dei cieli, sopra il Suo Trono. La Prova di questo è nel Suo Corano: “Siete forse sicuri che Colui Che sta nel cielo non vi faccia inghiottire dalla terra quando trema?” (Al Mulk, 16); “Il Compassionevole Si è innalzato sul Trono.” (Tā Hā, 5).
  • 10. 9 Allah è Iddio Unico esente da difetti e imperfezioni, gloria a Lui l’Altissimo: Egli è Colui che ha creato i cieli e la terra e tutto ciò che vi è nel mezzo, Colui che ha creato gli Angeli dalla luce, i demoni dal fuoco, e l’Uomo dall’argilla traendo dalla costola di quest’ultimo la donna. Allah Potente e Glorioso ha creato gli uomini e i demoni solo per essere adorato e gli Angeli sono Suoi servi devoti che non si stancano mai di lodarLo e glorificarLo: “Non ho creato i Jinn e gli uomini se non perché Mi adorassero.” (Adh Dhāriyāt, 56); e questa è la spiegazione della vita in questo basso mondo e la posizione di Allah (SWT) nei nostri confronti. E nessuna cosa può ridurre l'autorità di Allah (SWT), che si trovi nei cieli o sulla terra, poiché il Suo Sapere e la Sua Potenza sono totali: “Quando vuole una cosa, il Suo ordine consiste nel dire «Sii» ed essa è.” (Yā Sīn, 82). Allah l’Altissimo ha inviato all’umanità moltissimi Profeti che per Suo ordine hanno proclamato la Sua Unicità e hanno mostrato ai rispettivi popoli la Retta Via da seguire e alcuni di questi sono stati Messaggeri dotati di Rivelazione divina come Mosè, Davide, Gesù e Muhammad (pace su tutti loro): “Invero inviammo i Nostri messaggeri con prove inequivocabili, e facemmo scendere con loro la Scrittura e la Bilancia, affinché gli uomini osservassero l'equità.” (Al Hadīd, 25). Allah il Compassionevole è Colui che dona la vita e la morte alle creature, Egli è Colui che sostenta e nutre gli esseri umani e gli
  • 11. 10 animali e per mezzo di una delle Sue cento parti di misericordia le creature si amano vicendevolmente: “All'infuori di Lui c'è forse un creatore che vi nutra dal cielo e dalla terra? Non c'è altro dio all'infuori di Lui.” (Fātir, 3). Egli (SWT) è Colui che regola il giorno e la notte costringendo il sole, la luna e i pianeti ognuno nella propria orbita affinché l’universo giunga al Giorno del Resurrezione, giorno in cui Egli giudicherà gli uomini, le donne e i jinn di tutti i tempi, ricompensando parte di loro con il Paradiso, e castigandone un'altra parte con l’Inferno. Dice Allah l’Unico: “Ad Allah appartiene tutto quello che è nei cieli e sulla terra, ed è ad Allah che tutto sarà ricondotto. Voi siete la migliore comunità che sia stata suscitata tra gli uomini, raccomandate le buone consuetudini e proibite ciò che è riprovevole e credete in Allah.” (Āl 'Imrān, 109/110). Allah l’Unico, non ha inizio né fine, Egli era prima che tutto l’universo fosse da Lui creato: Allah l’Altissimo non ha figli né figlie, non ha padri né madri, nessuno può nuocergli od essergli di vantaggio, e il più grande e imperdonabile peccato è associargli altre divinità che non esistono e che non potrebbero competere con Lui o condividere la Sua divinità. Dice Allah il Vero: “Dì: «Egli Allah è Unico, Allah è l’Assoluto. Non ha generato non è stato generato e nessuno è uguale a Lui».” (Al Ikhlās).
  • 12. 11 Allah è Compassionevole e Misericordioso, Egli perdona tutti i peccati eccetto uno, il politeismo. Egli, Gloria a Lui l’Altissimo, ha stabilito per l’umanità la Religione dell’Islam che è il completamento della Sua grazia per l’intero creato, e questa Religione benedetta ha perfezionato le rivelazioni precedenti: “Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l'Islam.” (Al Mā'ida, 3). Allah l’Immenso ha donato all’umanità il Glorioso Corano, guida e misericordia per il creato e la Madre del Libro è presso di Lui, e questo rende il Libro di Allah unico, inimitabile, inalterabile, miracoloso: “Allah ha fatto scendere il più bello dei racconti, un Libro coerente e reiterante , [alla lettura del quale] rabbrividisce la pelle di coloro che temono il loro Signore e poi si distende la pelle insieme coi cuori al Ricordo di Allah . Questa è la Guida di Allah con cui Egli guida chi vuole. E coloro che Allah svia, non avranno direzione.” (Az Zumar, 23). Tutto ciò che è tra i cieli e la terra è sottomesso al Suo ordine, e non vi è segreto che Egli non conosca né destino che Egli non abbia già in precedenza stabilito per le creature: da Lui veniamo e a Lui torneremo, e Lo preghiamo e ci sottomettiamo a Lui affinché Egli sia clemente con noi e ci guidi sulla Retta Via. Dice Allah l’Altissimo: “Glorifica Allah ciò che è nei cieli e nella terra. Egli è l’Eccelso, il Saggio. Appartiene a Lui la sovranità dei cieli e
  • 13. 12 della terra, dà vita e dà morte, Egli è l’Onnipotente. Egli è il Primo e l’Ultimo, il Palese e l’Occulto, Egli è l’Onnisciente. Egli è Colui che in sei giorni ha creato i cieli e la terra, poi Si è innalzato sul Trono. Egli conosce ciò che penetra nella terra e ciò che ne esce, quel che scende dal cielo e quel che vi ascende. Egli è con voi ovunque voi siate. Allah osserva ciò che fate. Appartiene a Lui la sovranità dei cieli e della terra. Ad Allah tutte le cose saranno ricondotte.” (Al Hadīd,1/5). Quali sono gli attributi principali di Dio? Il nostro Signore Misericordioso che Ci ha creati, a Cui appartiene la nostra vita e la nostra morte e al Quale offriamo il nostro rito e il nostro culto in via esclusiva si chiama Allah, meravigliosa espressione che possiamo tradurre esattamente in Iddio e che trova il sinonimo in “Colui al di fuori del Quale non c'è altro dio”: Egli, gloria a Lui l’Altissimo, possiede novantanove bellissimi nomi che corrispondono ai Suoi perfetti attributi ed Egli stesso Ci invita ad invocarLo con quelli: “Dì: «Invocate Allah o invocate il Compassionevole, qualunque sia il nome con il quale Lo invochiate, Egli possiede i nomi più belli.” (Al Isrā', 110); “Ad Allah appartengono i nomi più belli: invocateLo con quelli e allontanatevi da coloro che profanano i nomi Suoi: presto saranno compensati per quello che hanno fatto.” (Al A'rāf, 180).
  • 14. 13 Non è possibile specificare quale dei titoli di Allah (SWT) sia migliore e superiore ad un’altro, perché sebbene il credente conosce il significato di questi, non può invece descriverne esattamente la dimensione e la profondità, che non è alla portata della conoscenza umana. Tuttavia dobbiamo citare l’indispensabile titolo di Allah (SWT) che guida il nostro Monoteismo, senza il quale la nostra devozione non avrebbe senso e ricompensa da parte Sua: Allah è l’Unico, l’Unico dio degno di essere adorato, l’Unica Entità indivisibile che non ha associati né figli e nessuno è simile a lui né uguale: “Dì: «Egli Allah è Unico, Allah è l'Assoluto. Non ha generato, non è stato generato e nessuno è eguale a Lui».” (Al Ikhlās, 1/4). Noi testimoniamo che Egli, Gloria a Lui l’Altissimo è l’Unico dio al quale deve essere destinata l’adorazione, la preghiera, l’invocazione, il rito, la speranza, il timore, la reverenza: “Dì: «In verità la mia orazione e il mio rito, la mia vita e la mia morte appartengono ad Allah Signore dei mondi».” (Al An'ām, 162); noi attestiamo che Allah, sia benedetto e glorificato il Suo nome, è il Primo e l’Ultimo, il Principio e la Fine di ogni cosa, Colui che da la vita e Colui che da la morte, e a Lui consacriamo tutte le nostre azioni:
  • 15. 14 “Allah! Non c'è altro dio che Lui, il Vivente, l'Assoluto. Non Lo prendon mai sopore né sonno. A Lui appartiene tutto quello che è nei cieli e sulla terra. Chi può intercedere presso di Lui senza il Suo permesso? Egli conosce quello che è davanti a loro e quello che è dietro di loro e, della Sua scienza, essi apprendono solo ciò che Egli vuole. Il Suo Trono è più vasto dei cieli e della terra, e custodirli non Gli costa sforzo alcuno. Egli è l'Altissimo, l'Immenso.” (Al Baqarah, 255); noi glorifichiamo Allah (SWT) perché è Generoso, Sostentatore e perché nella Sua incommensurabile grazia e dolcezza è Perdonatore, Amorevole con i Suoi servi, infatti Egli non Li abbandona mai a condizione che essi si pentano e non Gli associno alcunché: “Glorifica Allah ciò che è nei cieli e nella terra. Egli è l’Eccelso, il Saggio. Appartiene a Lui la sovranità dei cieli e della terra, dà vita e dà morte, Egli è l’Onnipotente. Egli è il Primo e l’Ultimo, il Palese e l’Occulto, Egli è l’Onnisciente. Egli è Colui che in sei giorni ha creato i cieli e la terra, poi Si è innalzato sul Trono. Egli conosce ciò che penetra nella terra e ciò che ne esce, quel che scende dal cielo e quel che vi ascende. Egli è con voi ovunque voi siate. Allah osserva ciò che fate. Appartiene a Lui la sovranità dei cieli e della terra. Ad Allah tutte le cose saranno ricondotte.” (Al Hadīd,1/5). Non possiamo umanamente specificare quale titolo di Allah sia prevalente rispetto ad un altro, perché Egli Gloria a Lui l’Altissimo si manifesta con i Suoi attributi in qualunque momento della nostra
  • 16. 15 esistenza, sia esso un attimo di gioia che in un istante di afflizione e prova per noi. In effetti, non possiamo neanche descrivere con esattezza nemmeno uno solo degli attributi di Allah l’Altissimo: infatti, se noi diciamo che Egli è Saggio, non potremo mai paragonarlo ad un uomo a cui Allah ha donato l’equilibrio e il buon senso, proprio perché Allah stesso è la Saggezza nel senso più profondo e compiuto, e questo vale per tutti i suoi titoli: “Niente è simile a Lui. Egli è l'Audiente, il Ben Osservante.” (Ash Shūrā, 11); “A Lui appartiene la similitudine più sublime nei cieli e sulla terra. È Lui l'Eccelso, il Saggio!” (Ar Rūm, 27). E non possiamo dare una descrizione antropomorfica di Allah (SWT) se non “bila kayfa” ovvero ‘senza come’, infatti Allah (SWT) afferma di avere mani, piedi, udito e vista, ma ovviamente alla maniera divina e non umana, cosicché di antropomorfismo non si può parlare, e possiamo sperare che Egli Si compiaccia di noi e che nel Giorno del Giudizio Ci perdoni e Ci doni il Paradiso, dove se Egli vorrà potremo contemplare il Suo Volto: “Niente è simile a Lui. Egli è l'Audiente, il Ben Osservante.” (Ash Shūrā, 11); “In quel Giorno ci saranno dei volti splendenti, che guarderanno il loro Signore.” (Al Qiyāma, 22-23).
  • 17. 16 I musulmani credono che Dio sia Padre, che Dio sia Amore? Dice Allah nel Sublime Corano: “Dì: «Egli Allah è Unico, Allah è l'Assoluto. Non ha generato, non è stato generato e nessuno è eguale a Lui».” (Al Ikhlās); questo capitolo del Corano è un fondamento del nostro Monoteismo: la recitazione di questa importantissima Surah equivale alla lettura di un terzo del Corano e questa è una delle molte Prove coraniche e degli ahadith che dimostrano che Allah l’Altissimo non è padre di alcuno degli esseri umani, né dei demoni e nemmeno degli angeli, ma che Egli è il loro Creatore ePadrone: “È solo perché Mi adorassero che ho creato i jinn e gli uomini. Non chiedo loro nessun sostentamento, né che Mi nutrano. In verità Allah è il Sostentatore, il Detentore della forza, l’Irremovibile.” (Adh Dhāriyāt, 56-58). Allah l’Altissimo è Colui che Ci fa nascere e poi Ci farà morire e che Ci resusciterà per giudicare il nostro operato in questo mondo: non vi è alcuna logica che può portare l’uomo a credere che Allah (SWT) abbia generato o che abbia bisogno di noi per Se Stesso. Egli, Gloria a Lui l’Altissimo, è Colui che ha decretato che l’uomo fosse creato: “…e che dall'argilla ha dato inizio alla creazione dell'uomo, quindi trasse la sua discendenza da una goccia d'acqua insignificante, quindi gli ha dato forma e ha insufflato in lui del Suo Spirito.” (As Sajda, 7/9).
  • 18. 17 Egli, Gloria a Lui l’Immenso, non è padre di alcuno tra gli uomini e i demoni, né tantomeno degli Angeli, Suoi servi onorati che mai Gli disobbediscono: “Poni loro questa domanda: il tuo Signore avrebbe figlie e loro figli? Abbiamo forse creato Angeli femmine ed essi ne furono testimoni? Non è forse vero che, nella loro calunnia, dicono: «Allah ha generato»? In verità sono bugiardi! Avrebbe forse preferito le figlie ai figli? Che cosa avete? Come giudicate? Non riflettete?” (As Sāffāt, 149-155). Allah non è padre di alcun Profeta ed Egli (SWT) è Unico e non si è incarnato in nessun uomo, perché ciò non si addice alla Sua Potenza e alla Sua Unità, e perché ha inviato all’umanità segni inequivocabili della Sua Esistenza e della Sua Verità, tramite la Creazione stessa, i Suoi Messaggeri, i Libri da Lui provenienti: “Non si addice ad Allah prendersi un figlio. Gloria a Lui! Quando decide qualcosa dice: «Sii!» ed essa è. «In verità, Allah è il mio e vostro Signore, adorateLo! Questa è la retta via».” (Maryam, 35/36); “E abbiamo inviato per ogni popolo un messaggero perché adorasse Allah e si allontanassero dai Taghut [dalle false divinità].” (An Nahl, 36). Allah, Colui al di sopra di ogni cosa è Compassionevole e Misericordioso verso i Suoi servi e l’intero creato, e la Sua misericordia supera qualunque immaginazione che possa rappresentarla per intero: “La Mia misericordia abbraccia ogni cosa.” (Al A'rāf, 156).
  • 19. 18 Il Profeta Muhammad (saws) ha spiegato il livello dell’Amore di Allah l’Altissimo verso il creato: “Allah ha cento parti di misericordia, di cui ha fatto scendere una parte tra i demoni, gli uomini, gli animali e gli insetti, per mezzo della quale essi sono compassionevoli e misericordiosi l'uno con l'altra, e per mezzo della quale gli animali selvatici sono gentili con la loro prole. Ed Allah ha mantenuto novantanove parti di misericordia con le quali essere misericordioso verso i Suoi servi del Giorno della Resurrezione.” (Muslim) L’amore di Allah esente da difetti e imperfezioni, si espande su tutto il creato, su coloro che Lo glorificano lodandoLo e sottomettendosi a Lui: “Egli è Colui che effonde le Sue benedizioni su di voi, assieme ai Suoi angeli, per trarvi dalle tenebre alla luce. Egli è misericordioso per i credenti.” (Al Ahzāb, 43). E questa misericordia è l’amore più grande che un essere umano può ricevere da Allah (SWT) e donare ai suoi simili, come disse il Profeta (saws): “Trattate con misericordia quelli che sono sulla terra, sarete trattati con misericordia da Chi è nel cielo.” (Ibn Taymiyya, 440/1) Umar ibn al-Khattāb (radi ‘Allahu anhu) raccontò: “Alcuni prigionieri furono portati dal Messaggero di Allah (saws) , e c’era una donna tra i prigionieri, che era alla ricerca del suo bambino. Quando lo trovò lo abbracciò e lo mise al suo seno. Il Messaggero di Allah (saws) ci disse, “Pensate che questa donna possa gettare il suo bambino nel fuoco?” Rispondemmo, “No, per Allah, essa non è in grado di farlo.” Il Messaggero di Allah (saws) disse, “Allah è più
  • 20. 19 misericordioso verso i Suoi servi di quanto questa donna lo sia verso il suo bambino.” (Al-Bukhāri e Muslim). E fa parte del Suo amore far scendere dal cielo ciò che rende possibile la vita: “Egli è Colui che fa scendere la pioggia, quando già se ne dispera; così diffonde la Sua misericordia…” (Ash Shūrā, 28); e quale prova d’amore più tangibile del perdono che Allah l’Altissimo concesse ad Adamo dopo che egli disobbedì a Lui? “Adamo ricevette parole dal suo Signore e Allah accolse il suo [pentimento]. In verità Egli è Colui che accetta il pentimento, il Misericordioso.” (Al Baqarah, 37); e quale amore più grande poteva giungerci da Allah se non l’invio del Suo Messaggero (saws) che ci rivelò il Glorioso Corano indicandoci la Retta Via da seguire? “Non ti mandammo se non come misericordia per il creato.” (Al Anbiyā', 107); “Questo è un Libro Benedetto che Noi abbiamo fatto scendere, seguitelo allora e siate timorati [di Allah], sicché possiate essere oggetto di misericordia.” (Al An'ām, 155). E l’amore di Allah per i Suoi servi ci permette di condurre con misericordia i nostri matrimoni: “Fa parte dei Suoi segni l'aver creato da voi, per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro, e ha stabilito tra voi amore e tenerezza . Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono.” (Ar Rūm, 21);
  • 21. 20 e certo l’amore di Allah per i Suoi servi è incalcolabile, e questo non può arrivare se non tramite la sottomissione a Lui: “Dì (o Muhammad): Se veramente amate Allah, allora seguitemi, Allah vi amerà e perdonerà i vostri peccati. E Allah è Perdonatore, Misericordioso.” (Al 'Imrān, 31) “In verità il Compassionevole concederà il Suo Amore a coloro che credono e compiono il bene.” (Maryam, 9). Chi era Muhammad? Allah il Generoso, nella Sua immensa Misericordia per le genti di ogni epoca, ha inviato come Suo Messaggero Muhammad (saws) e proprio al nostro amato Profeta noi tutti dobbiamo guardare come guida ed esempio al fine di perfezionare il nostro culto e la nostra condotta di vita. Il Profeta Muhammad (saws) nacquealla Mecca nell’anno 570 d.C. e apparteneva alla influente tribù dei Banu Hashim: nella sua gioventù fu un pastorello e poi, divenuto uomo, un mercante carovaniere. Egli fu noto tra la sua gente della Mecca come persona affidabile e sincera tanto da meritare il soprannome di “al-Amin”(il Fidato) per la sua grande correttezza ed onestà, ma nonostante in quella terra e in quel tempo si praticasse il culto politeistico, egli non fu mai visto adorare queste false divinità, e specie all’approssimarsi dell’età di quaranta anni egli usava ritirarsi in solitudine ed in meditazione in una grotta del Monte Hira vicino alla Città.
  • 22. 21 In quel tempo la città di Mecca, grosso centro situato nell’Hijaz, ospitava un pantheon idolatrico: la Ka’bah, la Casa di Abramo (pace di Allah su di lui) originariamente costruita come primo tempio dedicato al culto del Dio Unico, era circondata da trecentosessanta idoli ideati ed edificati dall’aberrazione dell’uomo. L’epoca preislamica era segnata dall’estrema conflittualità fra le molte tribù nonché tra i numerosissimi clan familiari ed il più delle volte anche le più banali controversie si dirimevano con veri e propri conflitti violenti. La mancanza di un corretto rapporto con Allah, l’Unico Dio Creatore, aveva frantumato qualsivoglia regola del vivere civile, del rispetto tra esseri umani, dei valori morali ed etici che differenziano l’uomo dalla bestia. In tale contesto nacque e si sviluppò fino alla conversione di massa di tutta la penisola arabica la Missione profetica del Migliore fra gli uomini: Muhammad, il Sigillo della Profezia (saws). Il Profeta Muhammad (saws) ricevette da Allah (SWT) la rivelazione nell’arco di ventitré anni per mezzo dell’Angelo Gabriele e i primi versetti del Corano scesero durante una notte, nella terza decade del mese di Ramadan dell’anno 610 d.C. : “Leggi! In nome del tuo Signore che ha creato, ha creato l’uomo da un’aderenza. Leggi, ché il tuo Signore è il Generosissimo, Colui che ha insegnato mediante il calamo, che ha insegnato all’uomo quello che non sapeva.” (Al 'Alaq, 1/5). Il Profeta Muhammad (saws) fu un meraviglioso esempio di giustizia, di magnanimità e di saggezza e fu senza dubbio il Migliore
  • 23. 22 degli uomini: egli, grazie ad Allah l’Altissimo, fu Suo Messaggero e Ultimo Profeta e trasmise all’umanità il Nobile Corano, guida e misericordia per il creato. Allah il Misericordioso, nella Sua infinità bontà per l’umanità intera, ha incaricato come Suo Inviato Muhammad (saws) ed al Profeta illetterato noi ci ispiriamo come esempio al fine di praticare al meglio la nostra Religione: laddove il Sacro Corano non entra nel merito specifico di un argomento, a proposito di questioni più o meno particolari, possiamo attingere detti e tradizioni dall’enorme patrimonio dell’Inviato di Allah (saws) adottandoli come sostegni ai versetti divini del Nobile Corano. L’imitazione del Profeta Muhammad (saws), se osservata e applicata in tutti gli aspetti della nostra religione, può farci conseguire quella condizione di interiorità islamica sufficiente a condurre una vita virtuosa atta a guadagnarci, se Allah vorrà, la Sua Ricompensa e il Suo Paradiso. Dice Allah l’Altissimo a proposito di Muhammad (saws): “Avete nel Messaggero di Allah un bell’esempio per voi, per chi spera in Allah e nell’ultimo giorno e ricorda Allah frequentemente.” (Al Ahzāb,21). Il Profeta Muhammad morì nell’anno 632 d.C. e nella confusione generale di questo drammatico evento, il suo Compagno Abu Bakr (radiAllahu ‘anuhu) mantenne tutto il suo dominio di sé: entrò nella stanza in cui era stata composta la spoglia mortale e le diede un estremo saluto, poi uscì verso la folla che si era radunata. “O gente - disse - coloro che adoravano Muhammad, sappiano cheMuhammad è morto; coloro che adorano Allah sappiano che Allah è vivo e non
  • 24. 23 muore mai.” Quindi recitò un versetto del Corano: “Muhammad non è altro che un messaggero, altri ne vennero prima di lui; se morisse o se fosse ucciso, ritornereste sui vostri passi? Chi ritornerà sui suoi passi, non danneggerà Allah in nulla e, ben presto, Allah compenserà i riconoscenti.” (Āl 'Imrān, 144) E la pace e le benedizioni di Allah siano sul Profeta Muhammad e sulla sua Nobile Famiglia, la lode appartiene ad Allah il Signore dei mondi. Qual è il significato di Islam e cosa si intende per musulmani? La parola Islam significa “sottomissione a Allah” e musulmano equivale a “sottomesso ad Allah”: può quindi definirsi musulmano colui che pratica interiormente ed esteriormente il significato stesso del proprio attributo di “sottomesso a Dio”, seguendo integralmente i precetti religiosi contenuti nel Sacro Corano, completandoli poi con l’osservanza degli insegnamenti e le tradizioni (Sunnah) del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui); L’Islam è fondato su cinque Pilastri e su sei Articoli della Fede. I Pilastri dell’Islam sono:  La testimonianza (Shahādah) che “non c’è altra divinità all’infuori di Allah, e Muhammad è il Profeta di Allah”;  Le preghiere quotidiane (Salāt) che sono cinque: all’alba, al mezzogiorno, al pomeriggio, al tramonto ealla sera;
  • 25. 24  Il digiuno di Ramadan (Sawm) che i musulmani osservano durante l’omonimo mese del calendario lunare, durante il quale essi dall’alba al tramonto si astengono dal bere, dal nutrirsi, dall’avere rapporti sessuali e dalle futili discussioni e da tutti quegli atti abominevoli che costituiscono peccato;  Il pagamento della imposta coranica (Zakāt), una tassa sui propri averi che il fedele destinerà annualmente ai poveri, ai bisognosi, allo Stato Islamico o a coloro che si sforzano per la causa dell’Islam stesso. Ne è esente colui che non possiede beni su cui prelevare questo diritto di Allah sulle creature;  Il pellegrinaggio alla Mecca (Hajj), da effettuarealmeno una volta nella vita, se si hanno le possibilità economiche e fisiche di farlo. Abdullah Ibn ‘Umar (r) riferì che il Profeta (saws) disse: “L'Islam è costruito su cinque (pilastri): la testimonianza che nessuno ha il diritto di essere adorato all'infuori di Allah, e che Muhammad è il Messaggero di Allah; il compimento della preghiera; il pagamento dello Zakāt; il Pellegrinaggio (Hajj); e digiunare in Ramadan.” (Al-Bukhāri e Muslim) Gli Articoli della Fede sono:  La Fede in Allah;  La fede negli Angeli;  La Fede nei Libri Rivelati;  La Fede nei Profeti ;  La Fede nel Giorno del Giudizio;  La Fede nel Destino buono o cattivo.
  • 26. 25 ‘Umar Ibn al-Khattāb (r) riferì che l'Angelo Jibrīl (as) chiese al Profeta (saws) sull'Imān (Fede), e lui rispose: “(L'Imān) è credere in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri, nell’ Ultimo Giorno, e credere in Al-Qadar (il Pre- Decreto Divino) – sia esso buono o cattivo.” Dopo che lo sentì, l'Angelo Jibrīl gli disse: “Tu hai detto la verità.” (Al-Bukhāri e Muslim). Coloro che non rispettano anche uno dei cinque Pilastri dell’Islam o che non credono anche in uno solo dei sei Articoli della Fede non possono essere definiti musulmani. La parola Islam esprime quindi la “sottomissione a Dio” ed indica la Religione monoteistica primordiale dell’Uomo, la stessa religione di Adamo, Noè, Mosè, Gesù, Muhammad e di tutti i Profeti (pace di Allah su tutti loro) inviati da Allah l’Altissimo per predicare il Monoteismo e l’obbedienza a Lui: essa è stata predicata fin dagli albori dell’umanità e insegnata per mezzo di una catena profetica adatta per ogni specifico popolo e per ogni specifico tempo, ed è stata compiuta per tutte le genti di qualunque terra con il Messaggio trasmesso da Muhammad (saws). L’Islam è il mezzo col quale l’essere umano si sottomette ad Allah (SWT) che ha creato l’Universo, il Paradiso e l’Inferno con uno scopo preciso e immutabile: essere adorato secondo i modi in cui Egli stesso ci ha indicato di fare, e ogni azione buona del musulmano è un atto di adorazione: “Non ho creato i Jinn e gli uomini se non perché Mi adorassero.” (Adh Dhāriyāt, 56).
  • 27. 26 L’Islam è il compimento della grazia di Allah (SWT) che ha guidato gli uomini al Bene e alla Verità: “Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l'Islam.” (Al Mā'ida, 3); l’Islam è una guida perfetta per l’uomo e Allah ha incaricato un Profeta veridico, Muhammad (saws), affinché spiegasse il Libro in ogni particolare: “Avete nel Messaggero di Allah un bell’esempio per voi, per chi spera in Allah e nell’ultimo giorno e ricorda Allah frequentemente.” (Al Ahzāb, 21); l’Islam ha abrogato le Religioni precedenti e nessun culto oltre ad esso è salvifico: “Chi vuole una religione diversa dall'Islam, il suo culto non sarà accettato, e nell'altra vita sarà tra i perdenti.” (Āl 'Imrān, 84-85). E l’attributo di musulmani si afferma con il pronunciamento sincero dell’Attestazione di Fede (Shahādah), con l’esecuzione delle cinque preghiere quotidiane (Salawāt), con il digiuno obbligatorio nel mese di Ramadan (Sawm), con il pagamento dell’imposta coranica una volta ogni anno (Zakāt), con il pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita se si ha la possibilità di farlo (Hajj): questi fondamenti dell’Islam non vengono accettati da Allah l’Altissimo se non si ha in sé stessi l’intenzione sincera nel compierli, se essi non sono rivolti ad Allah (SWT) con la testimonianza della Sua Unicità, se a queste azioni si fanno seguire altri atti che le annullano, come il politeismo, l’alleanza con i nemici di Allah (SWT), l’odio e il rifiuto di
  • 28. 27 uno o più parti della Rivelazione, il muovere guerra contro la Comunità dei credenti, il ricorso alla magia. E’ fondamentale capire che non basta rispettare il solo aspetto esteriore della Religione di Allah l’Altissimo, ma è obbligatorio conformarsi nell’intimo al Messaggio Divino dell’Islam traendo la forza dalla consapevolezza dell’esistenza del Creatore e dal timore per Lui che si instaura nei nostri cuori. Dobbiamo essere serenamente coscienti del fatto che il Misericordioso sempre Ci osserva anche se noi non Lo vediamo, e deve essere sempre presente in noi la certezza che, anche se non vediamo Lui, possiamo sentirLo nei nostri cuori, nelle nostre speranze, nella fiduciosa aspettazione di ciò che Egli ha decretato per noi in questa vita e di ciò che Ci concederà dopo la nostra morte. La parola musulmano equivale quindi a “sottomesso a Dio”: è musulmano colui che pratica interiormente ed esteriormente il significato stesso del proprio attributo di “sottomesso a Dio”, seguendo integralmente i precetti religiosi contenuti nel Sacro Corano, completandoli poi con l’osservanza degli insegnamenti e delle tradizioni (Sunnah) del Profeta Muhammad (saws). Dice Allah l’Altissimo nel Nobile Corano: “In verità i musulmani e le musulmane, i credenti e le credenti, i devoti e le devote, i leali e le leali, i perseveranti e le perseveranti, i timorati e le timorate, quelli che fanno l’elemosina e quelle che fanno l’elemosina, i digiunatori e le digiunatrici, i casti e le caste, quelli che spesso ricordano Allah e quelle che spesso ricordano Allah, sono coloro per i
  • 29. 28 quali Allah ha disposto perdono ed enorme ricompensa.” (Al Ahzāb, 35). Essere musulmani è un privilegio, una misericordia di cui forse non immaginiamo neppure il completo valore; dice Allah il Sapiente: “Allah è la luce dei cieli e della terra. La Sua luce è come quella di una nicchia in cui si trova una lampada, la lampada è in un cristallo, il cristallo è come un astro brillante; il suo combustibile viene da un albero benedetto, un olivo né orientale né occidentale, il cui olio sembra illuminare senza neppure essere toccato dal fuoco. Luce su luce. Allah guida verso la Sua luce chi vuole Lui e propone agli uomini metafore. Allah è Onnisciente.” (An Nūr,35). Come si svolge la preghiera? Prima di rispondere alla domanda nello specifico, è necessario dare una rapida spiegazione del significato della preghiera islamica (Salāt): le preghiere quotidiane sono il simbolo più evidente della devozione verso Allah il Degno di lode e per i musulmani il rito adorativo rappresenta l’incontro con Lui, l’appuntamento irrinunciabile nel rapporto con Colui al Quale ci sottomettiamo; pregare Allah l’Immenso è un Comandamento Divino, nonchè un opera altamente meritoria per ogni credente, come il Misericordioso stesso ci ricorda nel Sublime Corano:
  • 30. 29 “In verità io sono Allah, non c’è dio all’infuori di Me. Adorami ed esegui l’orazione per ricordarti di Me.” (Tā Hā, 14); “Dì: “in verità la mia orazione e il mio rito, la mia vita e la mia morte appartengono ad Allah, il Signore dei mondi.” (Al An'ām, 162); “Recita quello che ti è stato rivelato del Libro ed esegui l’orazione. In verità l’orazione preserva dalla turpitudine e da ciò che è riprovevole. Il ricordo di Allah è certo quanto ci sia di più grande. Allah conosce perfettamente quello che operate.” (Al 'Ankabūt, 45); il Profeta (saws) disse: “Allah ha detto: «Nulla Mi è più gradito che vedere il Mio servo avvicinarsi a Me attraverso l'adorazione che Io gli ho ordinato.»” (Al-Bukhāri, hadīth qudsī). Non c’è Islam senza preghiera e abbandonare sia pure momentaneamente il rito adorativo obbligatorio comporta atto di ribellione ad Allah nonchè profondo disprezzo di ciò che Egli ci ha donato: la vita e il dovere di dedicarla al Suo Ricordo. Disse Muhammad, il Migliore degli uomini (saws) nel notissimo hadīt autentico: “Il confine tra credenza e miscredenza è l’orazione.” Effettuando la preghiera rituale negli orari prescritti, il credente con totale devozione ed incondizionata sottomissione dedica al Creatore cinque riti adorativi quotidiani, espletando così un culto puntuale e sincero con l’obiettivo di ottenere il Compiacimento Divino, il
  • 31. 30 Perdono di Allah e la sua Grazia: invocando Allah il Generoso abbiamo l’obbligo di chiedere sempre la benedizione per tutta la Comunità islamica e per coloro che si sforzano sulla Via di Allah, dopodichè possiamo chiedere fiduciosi a Colui che provvede per noi, di mantenerci sulla Retta Via e di concederci la Salvezza nel Giorno della Resurrezione. Le cinque orazioni quotidiane (salawāt) sono previste in specifici momenti delle ventiquattro ore; all’alba (fajr) con due unità adorative (rakāt), al mezzogiorno (dhor) e nel pomeriggio (‘asr) con quattro unità adorative ciascuna, al tramonto (maghreb) con tre e ancora la sera (ishā’) con quattro unità adorative e dice Allah l’Altissimo: “Ricordati del tuo Signore nell’animo tuo, con umiltà e reverenziale timore, a bassa voce, al mattino e alla sera e non essere tra i non curanti. Certamente coloro che sono presso il tuo Signore non disdegnano di adorarlo: Lo lodano e si prosternano davanti a Lui.” (Al A'rāf, 205/206). Nel contesto dell’adorazione di Allah (SWT) sono previste anche altre unità adorative facoltative che sono chiamate in generale “preghiere di sunnah”. Il venerdì è il giorno della preghiera congregazionale (jumu’ah) nella moschea dove, dopo aver ascoltato in silenzio la predica (khutbah) dell’Imām, i credenti termineranno la riunione celebrando il rito del mezzogiorno con due sole unità adorative al posto delle quattro canoniche: ricordiamo che il rito della preghiera comune del Venerdì presso una moschea è un obbligo per ogni credente oltre che atto
  • 32. 31 supererogatorio, salvo legittimi impedimenti non dovuti alla volontà del singolo. Nello stesso modo in cui rispetteremo i canoni tradizionali delle preghiere quotidiane dobbiamo avere la consapevolezza che accostarsi all’orazione implica l’avvicinamento ad Allah il Puro e a questo appuntamento abbiamo l’obbligo di presentarci in stato di purificazione spirituale e corporale. In relazione al nostro stato di purificazione fisica necessaria per adempiere all’orazione, esso è obbligatorio e porta il nome di “wudū”; tutto questo deve essere anticipato dal consacramento di questa purificazione pronunciando la seguente frase: “Bismillah - ir Rahmāni - ir Rahīm” (in nome di Iddio il Compassionevole il Misericordioso); prima di iniziare la “salāt” è indispensabile fare l’abluzione corporale lavando in questo preciso ordine, le mani, la bocca, il naso ed il viso tre volte, le braccia fino ai gomiti, passare le mani bagnate sulla testa ed i piedi fine alle caviglie. E a conferma di quanto sopracitato così ci rivela Allah l’Onniscente: “O voi che credete! Quando vi levate per la preghiera, lavatevi il volto, le mani [e gli avambracci] fino ai gomiti, passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle caviglie.” (Al Mā'ida, 6). Abu Hurayrah (r) riferì ciò che vide dell’abluzione dell’Inviato di Allah (saws) e di ciò che egli disse:
  • 33. 32 “Il Profeta, sallAllahu aleyhi wa sallam, lavò la mano destra fino al gomito interamente, e poi lavò la mano sinistra fino al gomito. Poi pulì la sua testa. Poi lavò il piede destro interamente fino a che non raggiungesse lo stinco. Poi lavò il piede sinistro interamente fino a che non raggiungesse lo stinco. E disse: «Verrete con fronti e piedi luminosi nel Giorno del Giudizio dovuto alle tracce del wudu».” (Muslim). L’abluzione viene invalidata anche da fuoriuscita di urina, feci, aria intestinale, sangue, sonno profondo o il toccare le proprie parti intime e da qualunque atto riprovevole rispetto ai princìpi islamici: nel caso la preghiera sia successiva ad un atto sessuale (ricordiamo che è lecito solo quello matrimoniale) è obbligatorio effettuare una lavanda completa dell’intero corpo (ghusl): solo dopo di ciò potremo iniziare l’orazione. Per ciò che riguarda l’abbigliamento che il credente dovrà indossare, esso è discrezionale, l’importante è che il corpo sia coperto fin sotto le ginocchia busto compreso; relativamente alla donna, ella dovrà indossare gli abituali capi che porta normalmente, i quali lasceranno scoperte esclusivamente le mani e il viso: la testa sarà quindi coperta dal tradizionale velo (hijāb): faccio inoltre presente che in ogni caso l’abbigliamento usato dai credenti e dalle credenti dovrà obbligatoriamente essere pulito: la mancata osservanza di questa norma è invalidante dell’orazione stessa. Sempre in relazione allo stato di purificazione necessario per poter espletare correttamente la preghiera si deve sempre ricordare che anche una sola omissione di quanto sopra specificato comporta grande peccato nei diretti confronti di Allah l’Altissimo e rende del
  • 34. 33 tutto inutile effettuare il rito adorativo in tale stato di impurità: anche nel caso di mestruo per la donna, ella dovrà astenersi dall’effettuare orazioni fino a quando il ciclo sarà terminato, dopo di ciò dovrà obbligatoriamente lavare l’intero corpo al fine di togliere l’impurità maggiore. Per quanto riguarda le condizioni del luogo dove è lecito effettuare la preghiera è necessario rispettare le seguenti indicazioni: se ci si trova all’esterno delle moschee o delle nostre abitazioni bisognerà individuare un sito pulito e possibilmente di pubblica fruibilità e in caso ciò non fosse possibile è obbligatorio chiedere il permesso di occuparemomentaneamente uno spazio privato al legittimo proprietario; la preghiera non è effettuabile in ambienti che ospitano idoli, statue o icone rappresentanti divinità o simili: in ogni caso, specialmente nella nostra casa bisogna evitare di fare l’orazione in presenza di immagini riproducenti esseri umani o animali in quanto le stesse sono interdette dalla tradizione islamica; Ibn Mas’ūd (r) che riferì che il Profeta (saws) disse: “In verità, le persone con la punizione peggiore nel Giorno del Giudizio saranno coloro che fanno immagini.” (Al-Bukhāri e Muslim). Il lavoro o una qualsivoglia attività esterna alle proprie case non deve far si che non si preghi e che la stessa orazione scada nel suo tempo prefissato: la “salāt” è un pilastro dell’Islam e se si renderà necessario bisognerà chiedere al proprio datore di lavoro il tempo e lo spazio indispensabile per espletare l’obbligo religioso.
  • 35. 34 Per ciò che riguarda l’approccio mentale necessario per il corretto espletamento del rito adorativo è di per sè logico che durante la preghiera bisognerà assolutamenteabbandonare tutto ciò che non fa parte dell’orazione che ci si accinge a compiere; i problemi, i desideri e tutto ciò che può distrarre dal corretto svolgimento della preghiera deve essere rimosso durante la stessa, infatti la preghiera deve essere condotta con tranquillità e rilassamento come riferì Abu Hurayrah (r) che sentì il Profeta (saws) consigliare con queste parole un uomo che pregò male: “Quando ti alzi per pregare, dì Allahu Akbar, poi recita dal Corano ciò che è facile per te. Poi inclina finché sei in stato di tranquillità in esso. Poi raddrizzati (dall'inclinazione) stando diritto in piedi. Poi prostrati finché ti senti tranquillo nella tua prostrazione. E fai così in tutte le preghiere.” (Al-Bukhāri e Muslim). Il rituale dell’orazione e la gestualità dell’unità adorativa consiste nel volgersi in direzione della Ka’bah (qibla): l’apertura della preghiera che si andrà a compiere dovrà essere preceduta dalla intima dichiarazione di intenzione di ciò che si sta per iniziare: per esempio, in caso di “salāt al-fajr ”, nel proprio intimo si specificherà che si sta per adempiere a detta orazione, e così per ogni diversa preghiera o per la sunnah facoltativa che si vuole espletare; oltre questo, è fondamentale che la preghiera si apra con la frase “Allahu Akbar” (Iddio è Grande) e detta formula (takbīr) dovrà essere sempre ripetuta prima e dopo ogni movimento gestuale della unità adorativa ad eccezione del termine della preghiera.
  • 36. 35 Aprendo il rito adorativo si deve recitare in piedi il primo capitolo del Corano, la sura “Apriente” (Al-Fatiha) e altri brani del Santo Corano: Abu Hurayrah riferì che il Profeta (saws) disse nell’hadīt autentico: “Al-Fatiha è la Madre del Libro, i sette ripetuti ed anche il Sublime Corano.” E a proposito dell’obbligatorietà della recitazione dell’Apriente durante la preghiera, Abu Hurayrah (r) riferì che il Profeta (saws) disse: “La preghiera di colui che pregando non recita "la Madre del Libro' è incompleta” e lo ripeté per tre volte. (Muslim) Dopo la sura Apriente, nelle unità adorative dove è prevista la recitazione di altri passi del Corano, è possibile discrezionalmente scegliere cosa salmodiare del Libro di Allah (SWT): “Recitate dunque, del Corano, quello che vi sarà agevole... ” (Al Muzzamil, 20) ; al termine di detta recitazione il credente si inchina (rukū) glorificando Allah l’Altissimo e tornando ritti, si cade poi con delicatezza in prosternazione (sujūd) toccando il suolo esclusivamente con la fronte, il naso, i palmi delle mani, le ginocchia ed i piedi per sancire così la totale sottomissione fisica e spirituale all’Unico Dio degno di culto che dice: “O voi che credete, inchinatevi, prosternatevi e adorate il vostro Signore e operate il bene, sì che possiate prosperare.” (Al Hajj, 77). Durante la prosternazione si glorificherà Allah l’Immenso e dopo aver ripetuto due volte per ogni unità adorativa il movimento
  • 37. 36 prosternativo, si suggellerà l’ultima prosternazione (a seconda delle unità previste) con la professione di fede e la preghiera per Muhammad e per la sua Nobile Famiglia (at-tashahud): al termine di questa invocazione si chiuderà la preghiera rivolgendo prima a destra e poi a sinistra il saluto di pace e misericordia ai fratelli e alle sorelle nell’Islam, poichè simbolicamente, essendo i musulmani una unica Comunità di credenti (Ummah), anche se si è soli in realtà formiamo un’unica fila di servi dell’Onnipotente. E’ fondamentale ricordare sempre che l’omissione di una o più gestualità durante la recitazione o di quant’altro è obbligatorio nell’orazione invalida la stessa e quindi, se ci si accorge in tempo della violazione è necessario provvedere a ripetere la parte della preghiera mal espletata, o addirittura il rito completo. Come ci si può dichiarare musulmani se non si è neppure in grado di adempiere correttamente a pochi minuti di adorazione di Allah il Sublime? Dice Allah l’Altissimo: “E confida nell’Eccelso, nel Misericordioso, che ti vede quando ti alzi (per l’orazione) e (vede) i tuoi movimenti tra coloro che si prosternano. Egli è Colui che tutto ascolta e conosce.” (Ash Shu’arā’, 217/220). Dopo aver spiegato le modalità della preghiera islamica mi sembra il caso di ribadire l’assoluta obbligatorietà di adempiere alle cinque orazioni quotidiane per ogni musulmano o musulmana, qualunque età essi abbiano, dai dieci anni in poi; le “salawāt” sono un Comandamento Divino e oltre che rappresentare il più importante atto di adorazione ad Allah (SWT),
  • 38. 37 sono imprescindibili dagli altri quattro pilastri dell’Islam: la Shahādah, il digiuno di Ramadan, la zakāt e il pellegrinaggio. Effettuare la preghiera negli orari stabiliti è non solo obbligo religioso ma anche atto altamente meritorio: abbandonarla di proposito o semplicemente dimenticarla significa spalancare le porte del nostro cuore alla miscredenza e gettare le basi per un progressivo allontanamento dalla Grazia di Allah e dal Suo Compiacimento: disse il Profeta Muhammad (saws): “Nel Giorno della Resurrezione, la prima cosa della quale l'uomo dovrà rendere conto sarà la preghiera. Se questa sarà stata compiuta bene, anche le altre sue opere lo saranno; ma se accadrà diversamente, tutte le sue opere saranno giudicate allo stesso modo.” (At-Tabarānī) Specialmente nei primi tempi successivi alla conversione, per i nuovi musulmani eseguire le orazioni nei tempi stabiliti potrà comportare una piccola rivoluzione nelle abitudini e per chi ancora non avrà raggiunto la necessaria Fede può essere ancora più difficile; è quindi necessario perseverare nella Conoscenza della Religione poichè al momento opportuno si verificherà l’incredibile valore e l’enorme beneficio che si trae dalla preghiera per Allah il Misericordioso. E noi musulmani ci sottomettiamo e ci prosterniamo a Lui, l’Unico Dio degno di essere adorato ed invocato.
  • 39. 38 I musulmani credono in altre Scritture precedenti il Corano? Si, i musulmani credono nelle Scritture divine monoteistiche di Allah (SWT) precedenti al Corano e indicate in esso e nei detti del Profeta (saws), e le considerano come guide per i popoli di specifici luoghi e di particolari epoche della storia dell’umanità: in effetti non vi è stata alcuna parte di questa storia in cui non sia stata presente una Rivelazione da seguire, e la catena di queste rivelazioni è stata definita in modo completo e immutabile con il Corano fino al Giorno della Resurrezione: “Invero inviammo i Nostri messaggeri con prove inequivocabili, e facemmo scendere con loro la Scrittura e la Bilancia, affinché gli uomini osservassero l'equità.” (Al Hadīd, 25) I musulmani credono alla veridicità dei Fogli di Abramo, rivelazione divina ormai andata persa ai giorni nostri: “In verità ciò è nei Fogli antichi, i Fogli di Abramo e di Mosè.” (Al A’lā, 18-19); così come credono alla natura divina dei Salmi dati da Allah (SWT) al Profeta Davide: “Ti abbiamo dato la rivelazione come la demmo a Noè e ai Profeti dopo di lui. E abbiamo dato la rivelazione ad Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe e alle Tribù, a Gesù, Giobbe, Giona, Aronne, Salomone, e a Davide demmo il Salterio.” (An Nisā’, 163);
  • 40. 39 i musulmani riconoscono il carattere divino della Scrittura data ai Figli di Israele, come dice Allah (SWT): “Facemmo scendere la Torāh, fonte di guida e di luce. Con essa giudicavano tra i giudei, i profeti sottomessi ad Allah, e i rabbini e i dottori: [giudicavano] in base a quella parte dei precetti di Allah che era stata loro affidata e della quale erano testimoni…” (Al Mā’ida, 44); allo stesso modo i credenti riconoscono il Vangelo come penultima Rivelazione divina, anche se considerano quello attualmente a disposizione del cristiani irrimediabilmente alterato e manipolato dalle mani degli uomini. Dice Colui al di sopra di ogni cosa: “Gli demmo il Vangelo, in cui è guida e luce, a conferma della Torāh che era scesa precedentemente: monito e direzione per i timorati.” (Al Mā’ida, 46) La Giusta Dottrina islamica afferma che il credere nelle Scritture divine precedenti il Corano è obbligatorio e costituisce uno degli Articoli della Fede, come disse il Profeta (saws) nel lungo e famosissimo e autentico “hadīt di Jibrīl”: “ …Che tu creda in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi apostoli e nell'Ultimo Giorno e che tu creda nel Decreto divino, sia per il bene che ne deriva, sia per il male…”, e ciò deriva dalla Parola di Allah l’Altissimo che dice:
  • 41. 40 “Il Messaggero crede in quello che è stato fatto scendere su di lui da parte del suo Signore, come del resto i credenti: tutti credono in Allàh, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri e nei Suoi Messaggeri.” (Al Baqarah, 285); “La carità non consiste nel volgere i volti verso l'Oriente e l'Occidente, ma nel credere in Allah e nell'Ultimo Giorno, negli Angeli, nel Libro e nei Profeti e nel dare, dei propri beni, per amore Suo, ai parenti, agli orfani, ai poveri, ai viandanti diseredati.” (Al Baqarah, 285); “Dì: «Crediamo in Allah e in quello che ha fatto scendere su di noi e in quello che ha fatto scendere su Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe e le Tribù, e in ciò che, da parte del Signore, è stato dato a Mosè, a Gesù e ai Profeti: non facciamo alcuna differenza tra loro e a Lui siamo sottomessi».” (Āl ‘Imrān, 84/85) E coloro tra i musulmani che non ritengono questi Libri divini come provenienti da Allah sono empi e apostati rispetto all’Islam. I musulmani credono in altri Profeti prima di Muhammad? Credere nelle veridicità della missione dei Profeti e degli Inviati di Allah (SWT) precedenti a Muhammad (saws) è obbligatorio per ogni musulmano e costituisce uno degli Articoli della Fede. Dice Allah l’Altissimo:
  • 42. 41 “Dì: «Crediamo in Allah e in quello che ha fatto scendere su di noi e in quello che ha fatto scendere su Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe e le Tribù, e in ciò che, da parte del Signore, è stato dato a Mosè, a Gesù e ai Profeti: non facciamo alcuna differenza tra loro e a Lui siamo sottomessi».” (Āl ‘Imrān, 84/85); “Il Messaggero crede in quello che è stato fatto scendere su di lui da parte del suo Signore, come del resto i credenti: tutti credono in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri e nei Suoi Messaggeri.” (Al Baqarah, 285); e l’obbligo di questo Articolo della Fede consiste non solo nell’attestare la natura profetica tutti gli Inviati veridici di Allah, ma anche nell’amarli e onorarli tutti quanti e non fare di loro motivo di divisione e di contrapposizione con gli adepti di altre religioni monoteistiche e coloro che si dichiarano musulmani ma in realtà non credono ai Profeti precedenti a Muhammad (saws) sono miscredenti. Dice Allah l’Unico: “Coloro che credono in Allah e nei Suoi Messaggeri, essi sono i veridici, i testimoni presso Allah: avranno la loro ricompensa e la loro luce. Coloro che invece non credono e tacciano di menzogna i Nostri segni, questi sono i compagni della Fornace.” (Al Hadīd, 19); “Chi non crede in Allah, nei Suoi angeli, nei Suoi libri, nei Suoi messaggeri e nel Ultimo Giorno è stato grandemente deviato.” (An Nisā’, 132);
  • 43. 42 “… dicono: «Crediamo in uno e l'altro neghiamo» e vogliono seguire una via intermedia; sono essi i veri miscredenti, e per i miscredenti abbiamo preparato un castigo umiliante.” (An Nisā’, 151). Abu Hurayrah narrò che l'Inviato di Allah (saws) disse: “Gli Israeliti erano governati dai loro profeti. Quando un profeta moriva, subito un altro prendeva il suo posto. Ma dopo di me non vi sarà un altro profeta; vi saranno vicari e saranno molti”. Gli domandarono: E che cosa ci comandi, Inviato di Dio? Rispose: “Rendete loro omaggio, all'uno dopo l'altro, dando a ciascuno il suo diritto Dio chiederà loro conto di quel che hanno ricevuto in consegna da Lui.” (Sahīh Al-Bukhāri) I credenti attestano che tutti i Profeti, da Adamo ad Abramo, da Noè a Mosè, da Gesù fino a Muhammad (saws) e questi sono solo i più noti, siano stati dei sinceri monoteisti che predicavano l’Islam, cioè la sottomissione ad Allah (SWT) tramite i Suoi comandamenti contenuti nelle Scritture divine affidate ai Messaggeri o nelle predicazioni illuminate degli Inviati. Dice Colui che è al di sopra di ogni cosa: “[Egli] ha stabilito per voi, nella religione, la stessa via che aveva raccomandato a Noè, quella che riveliamo a te, e che imponemmo ad Abramo, a Mosè e a Gesù: «Assolvete al culto e non fatene motivo di divisione»…” (Ash Shūrā, 13); “Gli uomini formavano un'unica comunità. Allah poi inviò loro i profeti in qualità di nunzi e ammonitori; fece scendere su di loro la Scrittura con la verità, affinché si
  • 44. 43 ponesse come criterio tra le genti a proposito di ciò su cui divergevano.” (Al Baqarah, 213); “Non inviammo prima di te nessun messaggero senza rivelargli: «Non c'è altro dio che Me. AdorateMi!». Dicono: «Il Compassionevole Si è preso un figlio». Gloria a Lui, quelli non sono che servi onorati…” (Al Anbiyā’, 25/26); “…nunzi e ammonitori, affinché dopo di loro gli uomini non avessero più argomenti davanti ad Allah. Allah è eccelso e saggio.” (An Nisā’, 165); “In verità ti abbiamo dato la rivelazione come la demmo a Noè e ai Profeti dopo di lui…” (An Nisā’, 163) Abu Hurayrah narrò che l'Inviato di Allah (saws) disse: “Io sono il più vicino degli uomini a Gesù figlio di Maria, in questo mondo e nell'altro. I profeti sono fratelli, figli di madri diverse. Le loro madri sono svariate e la loro religione è unica, e fra me e Gesù non c'è nessun altro profeta.” (Sahīh Al-Bukhāri). E il giusto Credo islamico afferma senza alcun dubbio e con convinzione salda cheMuhammad (saws) è stato l’ultimo Profeta, l’anello finale della catena profetica valevole per tutti i popoli e per tutti i tempi, come dice Allah l’Altissimo: “Muhammad non è padre di nessuno dei vostri uomini, egli è l'Inviato di Allah e il sigillo dei profeti. Allah conosce ogni cosa.” (Al Ahzāb, 40);
  • 45. 44 “Benedetto Colui che ha fatto scendere il Discrimine (Corano) sul Suo servo, affinché potesse essere un ammonitore per tutti i mondi.” (Al Furqān, 1) E la pace e le benedizioni siano su tutti i Profeti di Allah, sul loro Sigillo, Muhammad e sulla sua sua nobile Famiglia, la lode appartiene ad Allah il Signore dei Mondi. Ci possono essere altri Profeti dopo Muhammad? No, non ci sono stati né ci saranno altri Profeti e altre rivelazioni dopo la morte dell’Inviato di Allah (saws) e le prove di questa nozione sono molte, nel Corano e negli ahādīth di Muhammad (saws). Dice Allah l’Unico: “Muhammad non è padre di nessuno dei vostri uomini, egli è l'Inviato di Allah e il sigillo dei Profeti. Allah conosce ogni cosa.” (Al Ahzāb, 40); questo versetto sancisce in modo inequivocabile che Muhammad (saws) è il Sigillo della profezia divina, e che Allah (SWT) ha fatto si che nessun figlio maschio sopravvivesse a Muhammad (saws), in modo che nessuno potesse dare a questi uno statuto simile a quello dell’Inviato di Allah (saws). Thawban (r) riferì che il Profeta (saws) disse: “Io sono l'ultimo dei profeti, e dopo di me non ci sarà altro profeta.” (Muslim)
  • 46. 45 La catena delle Rivelazioni divine è stata suggellata con la predicazione di Muhammad (saws) che per mezzo del Nobile Corano pervenutogli da Allah (SWT) e tramite la sua saggezza, intelligenza e lungimiranza ha reso compiuta la trasmissione della Religione della Verità, il benedetto Islam, e dice Allah l’Unico: “Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho completato per voi la Mia Grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l’Islam.” (Al Mā’ida, 3); “Chi vuole una religione diversa dall'Islam, il suo culto non sarà accettato, e nell'altra vita sarà tra i perdenti.” (Āl ‘Imrān, 85) Lo stesso Profeta Muhammad (saws) parlò di questa sua importantissima caratteristica di sigillo profetico in numerosi ahadith tra cui i seguenti: “Sono stato preferito tra i profeti per sei motivi: ho ricevuto l'insieme delle parole, ho vinto con il terrore, mi è stato reso lecito il bottino, è stata resa per me la terra pura e come una moschea, e sono stato inviato a tutte le creature e con me sono finiti i profeti.” (At-Tirmidhī e Muslim); “I figli di Israele, li governavano i profeti, e quando un Profeta moriva, gli succedeva un altro; ma non ci sarà profeta dopo di me: dopo di me ci saranno dei vicari…” (Sahīh Al-Bukhari e Muslim). L’unico Profeta che camminerà ancora sulla terra, Gesù figlio di Maria, non avrà come missione il trasmettere una nuova Rivelazione ma sarà incaricato da Allah l’Altissimo di confermare la Religione di Muhammad (saws) e di uccidere il Dajjal (l’Anticristo) e cito tre ahādīth del Profeta (saws) raccontati dal Compagno Abu Hurayra:
  • 47. 46 “Sappiate che tra me e Gesù figlio di Maria non vi è alcunProfeta o Messaggero, e che egli sarà il mio successore nella mia Ummah.” (Ibn ‘Asākir); “Per Colui che detiene la sorte della mia anima nelle Sue mani! Gesù figlio di Maria discenderà sulla terra.Poi, quando si metterà dinanzi alla mia tomba e dirà: "O Muhammad!" Io gli risponderò". (Abu Ya’lā nel suo Musnad); “Il figlio di Maria ridiscenderà sulla terra come giudice equo e imâm giusto. Attraverserà le strade deserte per compiere il grande o il piccolo Pellegrinaggio. E verrà dinanzi alla mia tomba per salutarmi ed io gli renderò il saluto.” (Ibn ‘Asākir). E la pace e le benedizioni di Allah siano sul Profeta Muhammad e sulla sua nobile Famiglia. Che cosa pensate della vita dopo la morte? La Dottrina islamica insegna che negli attimi successivi alla morte l’essere umano subirà il primo interrogatorio da parte di due angeli; Dice Allah l’Unico: “Se vedessi gli ingiusti, negli spasimi della morte, quando gli angeli stenderanno le mani su di loro [e diranno]: «Rigettate le vostre anime! Oggi sarete compensati con un castigo umiliante per aver mentito contro Allah e per esservi allontanati, pieni di orgoglio, dai Suoi Segni».” (Al An’ām, 93).
  • 48. 47 Quando Allah l’Altissimo vorrà, Lo incontreremo nel Giorno del Giudizio dove tutti noi presenteremo le nostre opere ed in base a quelle saremo giudicati e poi ricompensati o castigati, rispettivamente con il Paradiso o con l’Inferno. Dice Allah l’Altissimo: “Al collo di ogni uomo abbiamo attaccato il suo destino e nel Giorno della Resurrezione gli mostreremo uno scritto che vedrà dispiegato. (Gli sarà detto): «Leggi il tuo scritto: oggi sarai il contabile di te stesso».” (Al Isrā’, 13-14). Il musulmano vive questa effimera vita terrena con la consapevolezza di essere sotto lo sguardo attento di Allah l’Altissimo e che il suo operato viene prontamente trascritto da due Angeli incaricati al proposito: questo libro delle sue azioni sarà la causa della sua salvezza o della sua dannazione nell’Oltretomba. Tutto ciò che il musulmano vive in questo basso mondo è vissuto nella prospettiva della Vita futura, per la quale noi siamo messi alla prova durante l’esistenza terrena. E dice Allah, gloria a Lui l’Altissimo: “E coloro che avranno temuto il loro Signore saranno condotti in gruppi al Paradiso. Quando vi giungeranno, saranno aperte le sue porte e i suoi guardiani diranno (loro): “Pace su di voi! Siete stati buoni; entrate qui per rimanervi in perpetuo”. Risponderanno: “Lode ad Allah, Che ha mantenuto la Sua promessa nei nostri confronti e ci ha fatto eredi della terra. Abiteremo nel Paradiso ovunque
  • 49. 48 vorremo”. Quant’è magnifica la ricompensa di coloro che hanno (ben) operato!” (Az Zumar, 73-74); e per coloro che avranno negato la Verità e si saranno resi indegni della Ricompensa divina questo sarà il Giorno terribile: “I miscredenti saranno condotti in gruppi all’Inferno. Quando vi giungeranno saranno aperte le sue porte e i suoi guardiani diranno: “Non vi giunsero forse i messaggeri della vostra gente, che vi recitarono i versetti dell’incontro di questo Giorno?”. Risponderanno: “Sì, ma la promessa del castigo si realizza contro i miscredenti!” (Az Zumar, 71). Coloro che non credono che ci sia una Vita dopo di questa, non possono essere considerati musulmani in quanto credere nel Giorno del Giudizio, nel Paradiso e nell’Inferno è un fondamento della Fede. Perché si dice che un uomo rimane nella tomba in base al numero dei suoi peccati? Questa affermazione è errata e priva di riscontri nel Corano e nella nobile Sunnah. Sia i credenti pii e meritevoli che i peccatori tra i musulmani e i miscredenti rimarranno nella tomba per lo stesso tempo, ciò perché il Giorno del Giudizio avverrà nello stesso momento per entrambi le categorie di individui: piuttosto, sarà differente la rispettiva percezione temporale e la differente condizione in cui tutti noi attraverseremo il passaggio nella tomba.
  • 50. 49 Inevitabilmente, prima o poi l’essere umano incontrerà la sua dipartita che giungerà obbediente al Disegno divino e il cui incaricato di eseguirla sarà l’Angelo della Morte. Dice Allah l’Unico: “Dì: «L’Angelo della morte si occuperà di voi, vi farà morire e poi sarete ricondotti al vostro Signore».” (As Sajda, 11); a questo punto il figlio di Adamo sarà sepolto nella tomba, e qui comincerà il suo viaggio eterno nell’Aldilà: questo passaggio è fondamentale per ogni essere umano e da questa prima prova subito dopo la vita terrena nessuno non avrà mai più alcun contatto con tutto ciò che ha lasciato dietro di se. Dice Allah l’Altissimo: “... e dietro di loro sarà eretta una barriera fino al Giorno della Resurrezione.” (Al Mu’minūn, 100); “Tu non potrai far sì che sentano i morti...” (Ar Rūm, 52); “...tu non puoi far sentire coloro che sono nelle tombe.” (Fātir, 22); ormai l’uomo ha lasciato dietro di se i suoi beni, i suoi parenti, i suoi amici, le sue gioie e le sue preoccupazioni, e sarà solo. Ora, il morto subirà inevitabilmente una prima immensa prova essendo sottoposto all’interrogatorio di due Angeli nella tomba, chiamati Munkar e Nakīr; Anas (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws) disse:
  • 51. 50 “Quando l'uomo viene messo nel suo sepolcro e quando i suoi amici se ne vanno – tanto che sente i loro passi – vanno da lui due angeli che si siedono vicino a lui e dicono: “Cosa dicevi su quest'uomo, di Muhammad?” Il fedele dirà: “Ho testimoniato che è servo di Allah e Suo messaggero”. “Guarda il tuo posto all'Inferno, Allah lo ha sostituito con un posto al Paradiso.” Invece all'ipocrita e al miscredente gli chiederanno: “Cosa dicevi su quest'uomo?” E risponderà: “Non lo so, dicevo ciò che diceva la gente”. E diranno: “Non hai conosciuto e non hai preso la guida”. E lo colpiranno con un colpo di un martello di ferro, ed emetterà un gemito che verrà sentito da tutto ciò che gli sta vicino, tranne dai jinn e dagli uomini.” (Al-Bukhāri); il Messaggero di Allah (saws) disse ad ‘Abd Allah ibn ‘Umar (r): “Quando uno di voi muore gli viene mostrato il proprio posto dalla mattina alla sera, se è della gente del Paradiso, (gli viene mostrato il posto) tra la gente del Paradiso, se è della gente dell'Inferno, (gli viene mostrato il posto) tra la gente dell'Inferno – poi aggiunse – questo è il tuo posto finché Allah non ti farà resuscitare nel Giorno del Giudizio.” (Al-Bukhāri); Abu Hurayra (r) ha riportato che il Messaggero di Allah (saws) disse: “Quando il defunto (o uno di voi) viene messo nella tomba, due angeli neri con gli occhi blu vanno da lui. Uno di loro è chiamato al- Munkar e l'altro an-Nakīr, ed essi diranno...” (Riportato da at- Tirmidhī e dichiarato hasan da Shaykh al-Albānī in Sahīh al-Jamī’h). Colui che disconoscerà Allah come Unico Dio, Muhammad come Profeta di Allah (saws) e l’Islam come sua Religione avrà come prima punizione il supplizio nella tomba, ciò ininterrottamente fino
  • 52. 51 al Giorno del Giudizio ed il tempo che intercorrerà tra questa disperata condizione e la Resurrezione gli sembrerà infinito: “Due volte li castigheremo e poi saranno avviati verso un castigo terribile.” (At Tawbah, 101); e per colui che avrà attestato di non adorare altre divinità all’infuori di Allah, che Muhammad è il Profeta di Allah e che l’Islam è la sua Religione, avrà come prima ricompensa la visione del Paradiso e la sua permanenza nella tomba fino al Giorno del Giudizio gli sembrerà lunga come un giorno. Il Profeta (saws) disse: “Quanto al credente, allora sarà detto: «Vestitelo con gli indumenti del Paradiso ed aprite per lui una porta del Paradiso in modo che il suo odore ed il vento lo possono raggiungere».” (Ibn Azib) Ibn ‘Umar (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws) disse: “A ciascuno di voi, una volta morto, si presenterà, mattino e sera, la sua sedia, che gli dirà: Ecco la tua sedia fino alla tua resurrezione, il Giorno del Giudizio.” (Al Bukhari, Muslim ed altri); ‘Āishah (r) interrogò il Messaggero di Allah (saws), che le disse: “O gente! Se voi sapeste ciò che so io, piangereste molto e ridereste poco! O gente! Cercate in Allah un rifugio contro i supplizi della tomba, poiché sono veri.” (Ahmad); ‘Umar ibn al-Khattāb (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws) chiedeva rifugio presso Allah l’Altissimo contro cinque cose: la paura, l’avarizia, il male della vecchiaia, i tormenti di questo mondo e i supplizi della tomba. (Abu Dāwūd);
  • 53. 52 e disse ancora il Profeta Muhammad (saws): “Non ho mai visto cosa più atroce se non la tomba.” (At-Tirmidhī); e anche: “In verità, la tomba è la prima tappa nell'AltroMondo. Così se uno viene salvato da essa, poi ciò che viene dopo è più facile di essa. E se egli non viene salvato da essa, poi ciò che viene dopo è peggiore di essa.” (At-Tirmidhī, Ibn Mājah ed Ahmad, ed è un hadīth autentico). Ed è dovere dei musulmani credere fermamente in queste nozioni, avere paura della tomba e di ciò che viene paventato in quella condizione e coloro che negano tutto ciò non sono altro che miscredenti. I musulmani credono nell'oltretomba? Ibn ‘Umar (r) disse: “Mi trovavo con il Messaggero di Allah (saws), quando arrivò uno dei Sahābah (Compagni) che gli chiese: «O Messaggero di Allah, qual è il migliore dei credenti?». Egli (saws) rispose: «Colui che possiede le migliori qualità morali». Chiese ancora: «Qual è il credente più virtuoso?». Rispose: «Colui che si ricorda più spesso della morte e colui che si è meglio preparato a ciò che vi è dopo la morte. Ecco chi sono i virtuosi»”. Credere nell’Aldilà è uno degli Articoli della Fede islamica e coloro che non credono nella vita dopo la morte, nel Giorno del Giudizio, nel Paradiso e nell’Inferno non sono musulmani. Abu Hurayra (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws) disse:
  • 54. 53 “Allah l’Onnipotente ha detto: «Ho preparato per i Miei servitori pii ciò che nessun occhio ha visto e ciò che nessun orecchio ha inteso e ciò di cui nessun cuore umano ha mai potuto avere idea».” (Al-Bukhāri eMuslim). La vita terrena avrà termine con la morte dell’essere umano, ma già nella tomba l’anima subirà un interrogatorio da parte Angeli incaricati e vi sarà un primo castigo o una facilitazione, ciò a seconda delle risposte che questa anima darà loro. Dice Allah il Vero: “Dì: “L’Angelo della morte si occuperà di voi, vi farà morire e poi sarete ricondotti al vostro Signore.” (As Sajda, 11); egli è aiutato in questo compito da altri Angeli. Allah (SWT) dice: “Gli angeli, quando faranno morire coloro che furono ingiusti nei loro stessi confronti, diranno: «Qual era la vostra condizione?»...” (AnNisā’, 97). ‘Āishah (r) interrogò il Messaggero di Allah (saws), che le disse: “O gente! Se voi sapeste ciò che so io, piangereste molto e ridereste poco! O gente! Cercate in Allah un rifugio contro i supplizi della tomba, poiché sono veri.” (Ahmad) I musulmani credono fermamene che ci sarà il Giorno del Rendiconto in cui verranno resuscitati i morti di tutti i tempi per essere giudicati dal Signore dei Mondi:
  • 55. 54 “Il Giorno in cui davvero sentiranno il Grido, quello sarà il Giorno della Resurrezione. Siamo Noi che diamo la vita e che diamo la morte. A Noi ritorna ogni cosa. Il Giorno in cui la terra si spaccherà all’improvviso, Ci sarà facile radunarli.” (Qāf, 42/44); “Sarà soffiato nel Corno e cadranno folgorati tutti coloro che saranno nei cieli e sulla terra, eccetto coloro che Allah vorrà. Quindi vi sarà soffiato un’altra volta e si alzeranno in piedi a guardare.” (Az Zumar, 68); “Sarà soffiato nel Corno ed ecco che dalle tombe si precipiteranno verso il loro Signore.” (Yā Sīn, 51). Immediatamente dopo la Resurrezione ci sarà il Giudizio di Allah il Potente, Egli sarà Clemente e Misericordioso con i Suoi servi e Vendicatore e Irremovibile contro coloro che lo rifiutarono e che non Gli obbedirono: “La terra risplenderà della luce del suo Signore, sarà aperto il Registro e saranno condotti i profeti e i testimoni. Saranno giudicati con equità e nessuno subirà un torto.” (Az Zumar, 69). Egli (SWT) sarà Compassionevole e Giusto con i Suoi servi e la Sua clemenza sarà infinita. E’ stato riportato che ‘Alī ibn Abi Tālib (r) riferì di aver sentito dire dal Messaggero di Allah (saws):
  • 56. 55 “Quando verrà il Giorno del Giudizio, Allah resterà solo col Credente. Gli dettaglierà i suoi peccati uno per uno, poi glieli perdonerà. Nessuno saprà nulla di tutto ciò, neppure l’Angelo più ravvicinato, nemmeno unProfeta. Allah non svelerà i peccati che detesteranno conoscere. Dirà ai peccati: siate opere buone.” Coloro tra i musulmani che si saranno guadagnati il Paradiso vi accederanno passando per un ponte chiamato Sirat, spesso come un capello e tagliente come una lama: “E coloro che avranno temuto il loro Signore saranno condotti in gruppi al Paradiso. Quando vi giungeranno, saranno aperte le sue porte e i suoi guardiani diranno (loro): “Pace su di voi! Siete stati buoni; entrate qui per rimanervi in perpetuo”. Risponderanno: “Lode ad Allah, Che ha mantenuto la Sua promessa nei nostri confronti e ci ha fatto eredi della terra. Abiteremo nel Paradiso ovunque vorremo”. Quant’è magnifica la ricompensa di coloro che hanno (ben) operato!” (Az Zumar, 73-74); coloro che tra i miscredenti e tra i musulmani si saranno meritati l’Inferno vi entreranno scaraventati dagli Angeli, che li afferreranno sul Sirāt: “I miscredenti saranno condotti in gruppi all’Inferno. Quando vi giungeranno saranno aperte le sue porte e i suoi guardiani diranno: «Non vi giunsero forse i messaggeri della vostra gente, che vi recitarono i versetti dell’incontro di questo Giorno?». Risponderanno: «Sì, ma la promessa del castigo si realizza contro i miscredenti!».” (Az Zumar, 71).
  • 57. 56 I versetti coranici e i detti del Profeta (saws) sul Giorno del Giudizio, il Paradiso e l’Inferno sono moltissimi ed eloquenti circa l’aspettativa che il musulmano deve avere in attesa della sua dipartita da questo mondo. ‘Abdullah ibn ‘Umar (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws) disse: “Quando gli abitanti del Paradiso vi si recheranno e gli abitanti dell’Inferno raggiungeranno la Jahannam, verrà condotta la morte fino a metà strada tra il Paradiso e l’Inferno e la si sgozzerà. Poi un araldo proclamerà: «O abitanti del Paradiso, non c’è più la morte! O abitanti della Jahannam, non c’è più la morte!». Gli abitanti del Paradiso aggiungeranno un’altra gioia alla loro gioia e la gente della Jahannam un’altra tristezza alla loro afflizione.” (Al-Bukhāri e Muslim). In quel Giorno i musulmani salvati entreranno nei Giardini della Pace e potranno finalmente contemplare il Volto di Allah l’Altissimo, come è riportato dal Profeta (saws) che disse: “Allah, Benedetto ed Altissimo, dirà: «Volete che vi dia qualcosa di più?» Diranno: «Non hai illuminato i nostri volti? Non Ci hai consentito di entrare nel Paradiso e Ci hai risparmiati dal Fuoco dell'Inferno?» A questo punto, Lui toglierà lo schermo e loro Lo vedranno. E non sarà concesso nulla di più caro a loro di guardare il loro Signore, l'Eccelso ed il Potente.” (Muslim). Come viene descritto il Giudizio Universale? Credere nel Giorno della Resurrezione e del Giudizio è un Articolo della Fede, e il musulmano vive tutta la propria esistenza
  • 58. 57 nell’aspettativa di questo evento: egli sarà angosciato e perennemente afflitto se comprenderà che le sue opere sono quelle degli abitanti del Fuoco, oppure sarà sereno e fiducioso nella attesa di quel Giorno se capirà che le sue opere sono quelle della gente del Paradiso. Nel Giorno del Giudizio Allah l’Altissimo valuterà l’operato di ognuno di noi che viene trascritto nel nostro libro e a seconda del peso delle nostre azioni, buone o cattive, Egli, Gloria a Lui l’Altissimo giudicherà con equità e giustizia, destinando una parte di esseri umani al Paradiso e un'altra all’Inferno. Ibn ‘Umar (r) disse: “Mi trovavo con il Messaggero di Allah (saws), quando arrivò uno dei Sahaba che gli chiese: «O Messaggero di Allah, qual è il migliore dei credenti?». Egli (saws) rispose: «Colui che possiede le migliori qualità morali». Chiese ancora: «Qual è il credente più virtuoso?». Rispose (saws): «Colui che si ricorda più spesso della morte e colui che si è meglio preparato a ciò che vi è dopo la morte. Ecco chi sono i virtuosi»”. Le azioni dei figli di Adamo saranno valutate per l’intenzione che le ha prodotte, e non verranno comunque accettate se esse saranno state prodotte nella miscredenza. Dice Allah l’Unico: “Quanto a colui che riceverà il suo libro nella mano destra, gli verrà chiesto conto con indulgenza, e lietamente ritornerà ai suoi. Quanto a colui che riceverà il suo libro da dietro le spalle, invocherà l'annientamento, e brucerà nella Fiamma!” (Al Inshiqāq, 7-12);
  • 59. 58 “Al collo di ogni uomo abbiamo attaccato il suo destino e nel Giorno della Resurrezione gli mostreremo uno scritto che vedrà dispiegato. [Gli sarà detto:] «Leggi il tuo scritto: oggi sarai il contabile di te stesso».” (Al Isrā’, 13-14); “Coloro che avranno bilance pesanti avranno la beatitudine; ma coloro che avranno bilance leggere, saranno quelli che avranno perduto loro stessi: rimarranno in perpetuo nell'Inferno, il fuoco brucerà i loro volti e avranno torte le labbra.” (Al Mu’minūn, 102-104); “E vi troveranno segnato tutto quello che avranno fatto. Il tuo Signore non far torto ad alcuno.” (Al Kahf, 49). E il Giorno del Giudizio avverrà secondo modalità precise come ci è stato trasmesso da Allah l’Altissimo e dal Profeta Muhammad (saws) e l’Angelo della Resurrezione soffierà nel corno e i morti di tutti i tempi saranno radunati davanti ad Allah (SWT): “Come iniziammo la prima creazione, così la reitereremo; è Nostra promessa: saremo Noi a farlo.” (Al Anbiyā’, 104); “Sarà soffiato nel Corno e cadranno folgorati tutti coloro che saranno nei cieli e sulla terra, eccetto coloro che Allah vorrà. Quindi vi sarà soffiato un'altra volta e si alzeranno in piedi a guardare.” (Az Zumar, 68); “Sarà soffiato nel Corno ed ecco che dalle tombe si precipiteranno verso il loro Signore dicendo: “Guai a noi! Chi ci ha destato dalle nostre tombe! E’ quello che il Compassionevole aveva promesso: gli inviati avevano detto
  • 60. 59 il vero”. Sarà solo un Grido, uno solo, e tutti saranno condotti davanti a Noi.” (Yā Sīn, 51/53); “Il Giorno in cui davvero sentiranno il Grido, quello sarà il Giorno della Resurrezione. Siamo Noi che diamo la vita e che diamo la morte. A Noi ritorna ogni cosa. Il Giorno in cui la terra si spaccherà all’improvviso, Ci sarà facile radunarli.” (Qāf, 42-44). A questo punto Allah il Potente, Colui che è al di sopra di ogni cosa, sconvolgerà la terra e le sue acque: “O uomini, temete il vostro Signore. Il sisma dell’Ora sarà cosa terribile. Il Giorno in cui la vedrete ogni nutrice dimenticherà il suo lattante e ogni femmina gravida abortirà. E vedrai ebbri gli uomini mentre non lo saranno ma sarà questo il tremendo castigo di Allah.” (Al Hajj, 1/2); “Quando la terra sarà agitata da una scossa, e le montagne sbriciolate saranno polvere dispersa.” (Al Wāqi’ah, 4/6); “Ti chiederanno (a proposito) delle montagne; di’: “Il mio Signore le ridurrà in polvere e ne farà una pianura livellata dove non vedrai asperità o depressioni.” (Tā Hā, 105-107); “…e le montagne saranno messe in marcia diventando un miraggio.” (An Nabā’, 20);
  • 61. 60 “Nel Giorno in cui faremo muovere le montagne vedrai la terra spianata e tutti li riuniremo senza eccezione. Compariranno in file schierate davanti al tuo Signore...” (Al Kahf, 47-48); “…e ribollenti i mari.” (At Takwīr, 6); “…e confonderanno le loro acque i mari.” (Al Infitār, 3). E saranno sconvolti i cieli e gli astri: “Quando si fenderà il cielo e obbedirà al suo Signore e quel che deve fare farà.” (Al Inshiqāq, 1-2); “Quando le stelle perderanno la luce (si spegneranno).” (Al Mursalāt, 8); “…e (saranno) riuniti il sole e la luna.” (Al Qiyāma, 9). In quel Giorno difficile non esisterà alcun re all’infuori di Allah Potente e Maestoso: “Il Giorno in cui compariranno e nulla di loro sarà celato ad Allah. A chi apparterrà la sovranità in quel Giorno? Ad Allah, l’Unico, il Dominatore.” (Al Ghāfir, 16); “Nel Giorno in cui la terra sarà trasformata e (parimenti) i cieli, in cui gli uomini compariranno di fronte ad Allah, l’Unico, il Supremo Dominatore.” (Ibrāhīm, 48).
  • 62. 61 Disse il Profeta Muhammad (saws): “Il Giorno della Resurrezione Allah afferrerà la terra e piegherà il cielo con la Sua mano destra. Poi dirà: “Io sono il Re. Dove sono i re della terra?” (Al-Bukhāri e Muslim). Abu Hurayra (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws) disse: “Verrà condotto l’uomo grande e grosso, ma non peserà per Allah che quanto l’ala di una zanzara. Leggete se volete: “…e non avranno alcun peso nel Giorno della Resurrezione” (Al- Kahf, 105)».” E l’unica luce presente sarà quella di Allah, Gloria a Lui l’Altissimo che darà inizio al Giudizio Universale: “La terra risplenderà della luce del suo Signore, sarà aperto il Registro e saranno condotti i profeti e i testimoni. Saranno giudicati con equità e nessuno subirà un torto.” (Az Zumar, 69); la condizione fisica degli adunati è stata descritta in modo molto preciso: “Coloro invece che si nutrono di usura resusciteranno come chi sia stato toccato da Shaytān. E questo perché dicono: “Il commercio è come l’usura!”. Ma Allah ha permesso il commercio e ha proibito l’usura...” (Al Baqara, 275).
  • 63. 62 Jabīr ibn ‘Abdullah (r) disse: “Ho sentito dire dal Messaggero di Allah (saws): «Ogni uomo resusciterà così com’è morto».” (Muslim). ‘Āishah (r), riferì che il Messaggero di Allah (saws) disse: “Resusciterete in tenuta adamitica (nudi) mancanti di forza”. ‘Āishah (r) domandò: “O Messaggero di Allah, gli uomini e le donne si guarderanno gli uni le altre?”, ed egli (saws) rispose: “Le circostanze saranno troppo gravi perché si possano preoccupare di questo.” (Al-Bukhāri). E in quel Giorno saranno chiamati i Profeti che testimonieranno di fronte ai loro popoli di aver trasmesso il Messaggio di Allah l’Altissimo: “Il Giorno in cui Allah adunerà tutti i messaggeri, dirà loro: “Che cosa vi hanno risposto?”; diranno: “Noi non abbiamo nessuna scienza: Tu sei Colui che conosce l’inconoscibile.” (Al Mā’ida, 109); “Certamente interrogheremo coloro a cui inviammo e certamente interrogheremo gli inviati. Poi riferiremo loro (le loro azioni) con perfetta conoscenza, poiché mai siamo stati assenti.” (Al A’rāf, 6-7); “E che avverrà, quando susciteremo un testimone in ogni comunità e ti chiameremo a testimone contro di loro?” (An Nisā’, 41). Abu Sa’id al-Khudrī (r) riferì che il Messaggero di Allah (saws) disse: “Sarà portato Noè e gli verrà chiesto: “Hai trasmesso il Messaggio?”, ed egli risponderà: “Sì, Signore”. Poi verrà chiesto al suo popolo: “Vi ha trasmesso il Messaggio?”. Essi risponderanno:
  • 64. 63 “Nessun Profeta ci è pervenuto!”. Chiederà: “Chi sono i vostri testimoni?”, e verrà risposto: “Muhammad e la sua Ummah”. Allora verrete chiamati a testimoniare», poi il Messaggero di Allah (saws) recitò: “E così facemmo di voi una comunità equilibrata, affinché siate testimoni di fronte ai popoli e il Messaggero sia testimone di fronte a voi...” [Al-Baqara, 143] (Riportato da Al-Bukhāri); dopo la testimonianza dei Profeti avverrà il Giudizio che determinerà il Successo o la perdita dell’Altro mondo e nulla sarà trascurato e omesso: “In quel Giorno sigilleremo le loro bocche, parleranno invece le loro mani e le loro gambe daranno testimonianza di quello che avranno fatto.” (Yā Sīn, 65); “Chi avrà fatto (anche solo) il peso di un atomo di bene lo vedrà, e chi avrà fatto (anche solo) il peso di un atomo di male lo vedrà.” (Az Zalzalah, 7-8). Tutti i giudicati saranno divisi in gruppi e destinati al castigo dell’Inferno o alla ricompensa del Paradiso: “I miscredenti saranno condotti in gruppi all'Inferno. Quando vi giungeranno saranno aperte le sue porte e i suoi guardiani diranno: «Non vi giunsero forse i messaggeri della vostra gente, che vi recitarono i versetti del vostro Signore e vi avvertirono dell'incontro di questo Giorno?». Risponderanno: «Sì, ma lapromessa del castigo si realizza contro i miscredenti!». Verrà detto loro: «Entrate per le porte dell'Inferno per rimanervi in perpetuo». Quant'è
  • 65. 64 orribile la dimora degli arroganti. E coloro che avranno temuto il loro Signore saranno condotti in gruppi al Paradiso. Quando vi giungeranno, saranno aperte le sue porte e i suoi guardiani diranno [loro]: «Pace su di voi! Siete stati buoni; entrate qui per rimanervi in perpetuo». Risponderanno: «Lode ad Allah, Che ha mantenuto la Sua promessa nei nostri confronti e ci ha fatto eredi della terra. Abiteremo nel Paradiso ovunque vorremo». Quant'è magnifica la ricompensa di coloro che hanno [ben] operato! [In quel Giorno] vedrai gli angeli circondare il Trono e rendere gloria e lode al loro Signore. Sarà giudicato tra loro con equità e sarà detto: «La lode appartiene a Allah, Signore dei mondi».” (Az Zumar, 71/75); tutto ciò avverrà a seconda delle opere degli uomini e della loro condizione: “Quanto a colui che riceverà il suo libro nella mano destra, gli verrà chiesto conto con indulgenza, e lietamente ritornerà ai suoi. Quanto a colui che riceverà il suo libro da dietro le spalle, invocherà l'annientamento, e brucerà nella Fiamma!” (Al Inshiqāq, 7/12); e ci sarà una immensa misericordia da parte di Allah (SWT) per i credenti: “Chi verrà con un bene, ne avrà dieci volte tanto e chi verrà con un male ne pagherà solo l'equivalente. Non verrà fatto loro alcun torto.” (Al An’ām, 160). Nel Giorno del Giudizio gli esseri umani dovranno attraversare un ponte, il Sirāt, fino come un capello e tagliente come una lama che
  • 66. 65 sarà alzato sopra l’Inferno e coloro che accederanno al Paradiso lo attraverseranno a seconda delle loro opere: Abu Hurayra (r) riferì: “Il Messaggero di Allah (sallAllanu ‘alayhi wasallam) così descrisse il Sirāt: “Si recheranno allora presso Muhammad (saws), che si rialzerà, dopo essersi prosternato dinanzi al Trono divino, e riceverà (l’autorizzazione ad intercedere a favore dei Musulmani). Poi il deposito (della fede) e i legami di parentela saranno inviati ai due lati del ponte “as-Sirat”. Il primo di voi lo traverserà come il lampo!». Io chiesi allora al Profeta (saws): «Oh tu che mi sei più caro di mio padre e di mia madre! Come farsi un’idea della velocità del lampo?»; «Non vedete forse come il lampo appare in un battito di ciglia?», rispose il Profeta (saws). Poi aggiunse: «Il secondo attraverserà alla velocità del vento, il seguente alla velocità di un eccello, e la rapidità di ciascun uomo sarà in funzione delle sue buone azioni. Il vostro Profeta starà ritto in piedi accanto al ponte as-Sirat invocando Allah: ‘Signore, preservali! Preservali!’, e ciò fino al momento in cui le opere buone non saranno più sufficienti ad assicurare la traversata (del ponte) di coloro che le hanno compiute. Alcuni non potranno proseguire il cammino se non a carponi. Ad ogni lato del Sirat saranno posti degli uncini, che riceveranno l’ordine di agganciarsi ad alcune persone. Qualcuno verrà ferito ma sfuggirà, altri saranno trascinati verso il Fuoco. Per Colui che detiene l’anima di Abu Hurayra tra le Sue Mani, la profondità della Jahannam equivale ad una distanza di settant’anni (di cammino).” (Muslim);
  • 67. 66 a questo punto tutti i giudicati saranno divisi in gruppi e destinati al castigo dell’Inferno o alla ricompensa del Paradiso: “I miscredenti saranno condotti in gruppi all'Inferno. Quando vi giungeranno saranno aperte le sue porte e i suoi guardiani diranno: «Non vi giunsero forse i messaggeri della vostra gente, che vi recitarono i versetti del vostro Signore e vi avvertirono dell'incontro di questo Giorno?». Risponderanno: «Sì, ma la promessa del castigo si realizza contro i miscredenti!». Verrà detto loro: «Entrate per le porte dell'Inferno per rimanervi in perpetuo». Quant'è orribile la dimora degli arroganti. E coloro che avranno temuto il loro Signore saranno condotti in gruppi al Paradiso. Quando vi giungeranno, saranno aperte le sue porte e i suoi guardiani diranno [loro]: «Pace su di voi! Siete stati buoni; entrate qui per rimanervi in perpetuo». Risponderanno: «Lode ad Allah, Che ha mantenuto la Sua promessa nei nostri confronti e ci ha fatto eredi della terra. Abiteremo nel Paradiso ovunque vorremo». Quant'è magnifica la ricompensa di coloro che hanno [ben] operato! [In quel Giorno] vedrai gli angeli circondare il Trono e rendere gloria e lode al loro Signore. Sarà giudicato tra loro con equità e sarà detto: «La lode appartiene a Allah, Signore dei mondi».” (Az Zumar, 71/75). E la descrizione del Giorno del Giudizio, dell’Inferno e del Paradiso è stata ampliamente riferita in moltissimi versetti del Nobile Corano e in altrettanti detti del Profeta Muhammad (saws) e solo per ragioni di sintesi non ho potuto riportarne altri.
  • 68. 67 Ci sono persone predestinate al Paradiso o all'Inferno? Si, tutti gli esseri umani sono predestinati all’Inferno o al Paradiso, questo è il Destino scritto da parte di Allah (SWT) e questa nozione è una branca di un Articolo della Fede, il credere nel Destino stabilito da Allah per le creature e tutto ciò procede secondo il Decreto di Allah (SWT) e nessuno può cambiarlo se non Egli stesso, Gloria a Lui l’Altissimo che dice: “ Egli possiede le chiavi dell'invisibile, che solo Lui conosce. E conosce quello che c'è nella terra e nei mari. Non cade foglia senza che Egli non ne abbia conoscenza. Non c'è seme nelle tenebre della terra o cosa alcuna verde o secca che non siano (citati) nel Libro chiarissimo.” (Al An’ām, 59). Disse il Profeta Muhammad (saws): “Allah ha concepito le decisioni riguardanti le creature cinquantamila anni prima di creare i cieli e la terra. Il Suo Trono è sull'acqua.” (Muslim). E a proposito del Destino, disse ancora il Profeta Muhammad (saws) nel celebre hadīt di Jibrīl : “...Che tu creda in Allah, nei Suoi angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi apostoli e nell'Ultimo Giorno e che tu creda nel Decreto divino, sia per il bene che ne deriva, sia per il male...” (Muslim); E anche: “Allah dirà (nel Giorno della Resurrezione): “O Adamo”, Adamo risponderà: “Labbaik wa Sa'daik, e tutto il bene è nella Tua mano”,
  • 69. 68 Allah dirà: “Porta la gente del Fuoco”, Adamo risponderà: “O Allah, quant’è la gente del Fuoco?” Allah replicherà: “ Di ogni mille, prendine novecentonovantanove”. In quel momento i bambini avranno le teste canute, ogni donna incinta abortirà, e si vedranno gli esseri umani come ebbri, ma non saranno ubriachi, ma sarà terribile la collera di Allah. I Sahābah chiesero: “O Apostolo di Allah, chi è quello escluso (dal Fuoco)?” Egli disse: “Siate allegri della lieta novella, una persona proverrà da voi e mille proverranno da Gog e Magog.” (Al-Bukhāri). Nella Predestinazione dell’uomo nulla sfugge al Signore dei mondi, e così per la Fede e la miscredenza dei Figli di Adamo : “Egli travia chi vuole e guida chi vuole.” (An Nahl, 93); “Se avessimo voluto, avremmo dato ad ogni anima la sua direzione.” (As Sajda, 13); “Quand'anche facessimo scendere gli angeli su di loro, i morti parlassero e radunassimo tutte le cose di fronte a loro, crederebbero solo se Allah vuole.” (Al An’ām, 111); “Se anche li rimandassimo (sulla terra) rifarebbero quello che era loro vietato…” (Al An’ām, 28); “Se Allah avesse ravvisato in loro qualche bene, avrebbe fatto di sì che ascoltassero; ma se anche li avesse fatti ascoltare, avrebbero voltato le spalle e sarebbero rimasti indifferenti.” (Al Anfāl, 23); “Se Allah volesse, potrebbe metterli tutti sulla retta via. Non essere dunque fra gli ignoranti.”(Al An’ām, 35);
  • 70. 69 “Se il tuo Signore volesse, tutti coloro che sono sulla terra crederebbero…” (Yūnus, 99); “Nessuno può credere, se Allah non lo permette…” (Yūnus, 100); Per comprendere queste importanti nozioni bisogna conoscere gli attributi di Allah (SWT) ed uno in particolare, quello della Sua Onniscienza e proprio l’infinita Scienza di Colui che è al di sopra di ogni cosa Gli ha permesso di conoscere in anticipo ciò che avrebbero prodotto gli esseri umani in questa vita, quando ancora essi non erano ancora stati creati : “Allah è onnisciente.” (At Tawbah, 115); “Allah conosce perfettamente cosa c'è nei cuori.” (Luqmān, 23). In effetti il male proveniente da Allah è solo causato dalle opere malvagie degli uomini: “Ad ognuno di voi abbiamo assegnato una via ed un percorso.” (Al Mā’ida, 48). Tuttavia, Allah l’Altissimo dona al cuore di ognuno degli essere umani il Puro Monoteismo, lasciandolo però libero nell’intenzione di adottarlo come Luce o invece rigettarlo: sono poi gli stessi individui che decidono se credere o non credere in Allah (SWT), se seguire l’Islam o seguire le proprie passioni e a causa della loro condizione saranno destinati al Castigo o alla Ricompensa. Dice Allah l’Altissimo: “Rivolgi il tuo volto alla Religione come puro monoteista, natura originaria che Allah ha connaturato agli uomini;