1. LA STORIA DI
‘IBRĀHĪM
PROFETA DELL’ISLĀM
Shaykh Muhammad b. Ibrāhīm al-Tuwayjri
Estratto da “Usūl al-Dīn al-Islāmi”
Traduzione e adattamento a cura di Muhammad Nur al Haqq
2. 1
Allāh inviò il Suo Profeta ‘Ibrāhīm (‘alayhis-salām) e
stabilì tra i suoi discendenti la Profezia e il Libro (Al-
`Ankabūt, 27).
ًانبي ًاصديق كان إنه إبراهيم الكتاب في واذكر
“E ricorda nel Libro (il Qur’ān) ‘Ibrāhīm. In
verità egli era un veridico, un Profeta.”
[Maryam, 41]
Allāh guidò ‘Ibrāhīm e lo onorò con virtù e
caratteristiche lodevoli:
ألنعمه ًاشاكر ، المشركين من يك ولم ًاحنيف هلل ًاقانت أمة كان إبراهيم إن
اآلخرة في إنه و حسنة الدنيا في وآتيناه ، مستقيم صراط إلى وهداه اجتباه
الصالحين لمن
“In verità ‘Ibrāhīm fu un modello (una guida che
aveva tutte le qualità virtuose), obbediente ad Allāh
e sincero: egli non era affatto uno di coloro che
erano mushrikūn (politeisti, idolatri, negatori
3. 2
dell’Unicità di Allāh), era riconoscente ad Allāh
per i Suoi favori. Allāh lo scelse, lo guidò sulla
retta via (il Monoteismo Islamico, non il Giudaismo
né il Cristianesimo). Gli abbiamo dato il bene in
questa vita e nell’Altra sarà certamente tra
giusti.” [An-Naĥl, 120-122]
‘Ibrāhīm (‘alayhis-salām) è stato il padre dei Profeti;
nessun Profeta fu inviato dopo di lui senza che fosse tra
i suoi discendenti. Egli ebbe due figli che Allāh scelse
come Profeti. Essi furono ‘Ismā`īl, il nonno degli arabi,
tra i cui discendenti Allāh inviò il Profeta Muhammad
e ‘Isĥāq, che Allāh benedì con un Profeta chiamato
Ya`qūb, che fu anche conosciuto come Isrā’īl, dal quale
presero il nome i Bani Isrā’īl (i Figli di Israele) e i loro
Profeti.
Il Qur’ān si riferisce al fatto che ‘Ibrāhīm fu il padre dei
Profeti, quando dice al suo riguardo:
ون هدينا ًالك ويعقوب إسحاق له ووهبناداود ذريته ومن قبل من هدينا ًاوح
، المحسنين نجزي وكذلك وهارون وموسى ويوسف وأيوب وسليمان
واليسع وإسماعيل ، الصالحين من كل وإلياس وعيسى ويحيى وزكريا
العالمين على فضلنا ًالوك ًاولوط ويونس
4. 3
“Gli demmo ‘Isĥāq e Ya`qūb, e li guidammo
entrambi. E in precedenza guidammo Nūĥ; tra
i suoi discendenti (guidammo): Dāwūd,
Sulaymān, ‘Ayyūb, Yūsuf, Mūsā e Hārūn. E
(guidammo) Zakarīyā, Yaĥyá, `Īsā e ‘Ilyās. Erano
tutti muhsinūn (gente del bene). E (guidammo)
‘Ismā`īl, Yasa`a, Yūnus e Lūţ. Concedemmo a
tutti loro eccellenza sugli ‘ālamīn (esseri umani e
jinn - del loro tempo).” [Al-‘An`ām, 84 -86]
‘Ibrāhīm in Mesopotamia chiamò il suo popolo ad
adorare Allāh Solo e a smettere di adorare gli idoli, i
quali non avrebbero potuto recare beneficio né causare
danno.
Allāh dice:
وإ، تعلمون كنتم إن لكم خير ذلكم واتقوه هللا اعبدوا لقومه قال إذ براهيم
هللا دون من تعبدون الذين إن ، ًاإفك وتخلقون ًاأوثان هللا دون من تعبدون إنما
إليه له واشكروا واعبدوه الرزق هللا عند فابتغوا ًارزق لكم يملكون ال
ترجعون
“E (ricorda) ‘Ibrāhīm, quando disse al suo
popolo: «Adorate Allāh (Solo) e temeteLo. E’ il
bene per voi, se lo sapeste!». Voi adorate idoli
in luogo di Allāh e inventate una menzogna.
5. 4
Coloro che adorate all’infuori di Allāh, non
sono in grado di provvedere a voi in nulla.
Cercate provvidenza presso Allāh (Solo),
adorateLo e siateGli riconoscenti: a Lui (Solo)
sarete ricondotti.” [Al-`Ankabūt, 16-17]
‘Ibrāhīm (‘alayhis-salām) voleva liberare il suo popolo
dalla idolatria e affrancarlo dai miti e dalle leggende.
Interrogò il suo popolo a proposito di questi idoli, come
Allāh dice:
ًاأصنام نعبد قالوا ، تعبدون ما وقومه ألبيه قال إذ ، إبراهيم نبأ عليهم واتل
، يضرون أو ينفعونكم أو تدعون إذ يسمعونكم هل قال ، عاكفين لها فنظل
يفعلون كذلك آباءنا وجدنا بل قالوا
“E recita loro la storia di Ibrāhīm: quando disse
a suo padre e al suo popolo: «Cosa adorate?».
Risposero: «Adoriamo gli idoli e resteremo
fedeli a loro». Disse (‘Ibrāhīm): «Vi ascoltano,
quando li invocate? Vi giovano o vi recano
danno?». Risposero: «No, ma trovammo i
nostri avi che facevano così!».” [Ash-Shu`arā’, 69-
74]
Poi spiegò loro che non avrebbero dovuto seguire gli
altri pensando come stupidi animali e chiarì per essi la
6. 5
realtà ultima, e cioè che avrebbero dovuto adorare
Allāh Solo, nella Cui Mano è il dominio di tutte le cose:
أفرأيت قالرب إال لي عدو فإنهم ، األقدمون آباؤكم و أنتم ، تعبدون كنتم ما م
وإذا ، ويسقين يطعمني هو والذي ، يهدين فهو خلقني الذي ، العالمين
لي يغفر أن أطمع والذي ، يحيين ثم يميتني والذي ، يشفين فهو مرضت
الدين يوم خطيئتي
“Disse: «Avete ben riflettuto su ciò che avete
adorato sia voi che i vostri lontani antenati?
Essi sono tutti miei nemici, eccetto il Signore
degli ‘ālamīn (esseri umani, jinn e tutto ciò che
esiste), Colui che mi ha creato e mi guida, Colui
che mi nutre e mi dà da bere, Colui che, quando
sono malato, mi guarisce, Colui che mi farà
morire e mi ridarà la vita; ed è da Lui che
bramo il perdono delle mie colpe, nel Giorno
della Ricompensa (del Giudizio).” [Ash-Shu`arā’,
75-82]
Il padre di ‘Ibrāhīm era uno degli adoratori di idoli.
Aveva l’abitudine di scolpirli e di venderli. La
miscredenza di suo padre turbò ‘Ibrāhīm, così lo scelse
individualmente per consigliarlo e gli disse:
7. 6
قد إني أبت يا ، ًاشيئ عنك يغني وال يبصر وال يسمع ال ما تعبد لم أبت يا
ًاسوي ًاصراط أهدك فاتبعني يأتك لم ما العلم من جاءني
“O padre, perché adori ciò che non vede e non
sente e non può proteggerti da alcunché? O
padre, mi è stata data una scienza che tu non
hai avuto, seguimi e ti condurrò sulla retta via.”
[Maryam, 42-43]
Ma suo padre non gli rispose, anzi minacciò di lapidarlo
e abbandonarlo dicendogli:
ًاملي اهجرني و ألرجمنك تنته لم لئن إبراهيم يا آلهتي عن أنت أراغب
“O ‘Ibrāhīm, hai in odio i miei dei? Se non
desisti, ti lapiderò. Allontanati per qualche
tempo (prima che io ti punisca).” [Maryam, 46]
Così ‘Ibrāhīm non ebbe altra scelta che lasciarlo e gli
disse:
ًاملي اهجرني و ألرجمنك تنته لم لئن إبراهيم يا آلهتي عن أنت أراغب
“Pace su di te, implorerò per te il perdono del
mio Signore, poiché Egli è sollecito nei miei
confronti.” [Maryam, 47]
8. 7
‘Ibrāhīm continuò a chiedere perdono per suo padre e
chiese al suo Signore di guidarlo, ma quando gli fu
chiaro che (il padre) era un nemico di Allāh, lo
sconfessò e smise di chiedere perdono per lui.
Allāh dice:
أنه له تبين فلما إياه وعدها موعدة عن ّالإ ألبيه إبراهيم استغفار كان وما
عدوحليم ألواه إبراهيم إن منه تبرأ هلل
“Ibrāhīm chiese perdono in favore di suo
padre, soltanto a causa di una promessa che gli
aveva fatto; ma quando fu evidente che egli era
un nemico di Allāh, si dissociò da lui; (eppure)
‘Ibrāhīm era tenero e premuroso (nei confronti
del padre).” [At-Tawbah, 114]
Quando il popolo di ‘Ibrāhīm persistette nell’adorare
gli idoli, ‘Ibrāhīm volle dimostrare loro in termini
pratici che questi idoli non avrebbero potuto causare
danno né recare beneficio, dopo che la sua predicazione
e insegnamento non ebbe alcun effetto su di loro:
إلى فراغ ، مدبرين عنه فتولوا ، سقيم إني فقال ، النجوم في نظرة فنظر
باليمين ًاضرب عليهم فراغ ، تنطقون ال لكم ما ، تأكلون أال فقال آلهتهم
9. 8
“Gettò poi uno sguardo agli astri, e disse: «Sono
malato (di peste. Egli usò questo trucco per rimanere
nel loro tempio al fine di distruggere gli idoli e per non
accompagnarli alla festa pagana)». Gli voltarono le
spalle e se ne andarono (per paura della sua
malattia). Scivolò presso i loro ālihah (dei) e
disse: «Non mangiate dunque (delle offerte che vi
vengono date)? Che avete, perché non parlate?».
Poi li colpì con la mano destra.” [Aş-Şāffāt, 88-93]
‘Ibrāhīm frantumò tutti gli idoli ad eccezione del più
grande, che lasciò in modo che essi avrebbero potuto
chiedergli chi avesse fatto questo:
يرجعون إليه لعلهم لهم ًاكبير إال ًاجذاذ فجعلهم
“E infatti li ridusse in briciole, (tutti) eccetto il
più grande, affinché si rivolgessero ad esso.”
[Al-‘Anbiyā’, 58]
Quando essi tornarono dalla celebrazione per la quale
erano usciti, videro gli idoli frantumati e accusarono
‘Ibrāhīm (di averli rotti). Ed egli disse loro:
10. 9
ينطقون كانوا إن فاسألوهم هذا كبيرهم فعله بل
“E’ il più grande di loro (idoli) che lo ha fatto.
Interrogateli, se possono parlare!” [Al-‘Anbiyā’,
63]
Giacché sapevano che questi idoli non avrebbero
potuto parlare - dato che erano oggetti inanimati -
dissero a ‘Ibrāhīm:
ينطقون هؤالء ما علمت لقد
“Ben sai (‘Ibrāhīm) che essi (gli idoli) non
parlano!».” [Al-‘Anbiyā’, 65]
Quando ammisero che questi idoli non avrebbero
potuto fare niente, ‘Ibrāhīm disse loro:
تعبدون ولما لكم ٍأف ، يضركم وال ًاشيئ ينفعكم ال ما ّّللا دون من أفتعبدون
تعقلون أفال ّّللا دون منتعقلون أفال هلال دون
“Vergognatevi di voi stessi e di ciò che adorate
all’infuori di Allāh! Non ragionate dunque?».”
[Al-‘Anbiyā’, 67]
Quando essi esaurirono tutte le argomentazioni, fecero
ricorso all’uso della forza e dissero:
11. 10
فاعلين كنتم إن آلهتكم وانصروا حرقوه
“Bruciatelo e andate in aiuto dei vostri ālihah
(dei), se siete in grado di farlo.” [Al-‘Anbiyā’, 68]
Raccolsero un mucchio di legna e accesero un fuoco che
aveva grandi scintille e fiamme, poi vi gettarono dentro
gettarono ‘Ibrāhīm (‘alayhis-salām). Egli disse: “Hasbi
Allāh wa ni’am al- wakīl.” Così Allāh lo salvò dal fuoco
che rese frescura e salvezza per lui, e sventò la trama
dei suoi nemici:
فجعلناهم ًاكيد به وأرادوا ، إبراهيم على ًاوسالم ًابرد كوني نار يا قلنا
األسفلين
“Noi (Allāh) dicemmo: «O Fuoco, sii frescura e
pace per ‘Ibrāhīm!». Tramarono contro di lui,
ma facemmo sì che fossero loro i perdenti.” [Al-
‘Anbiyā’, 69-70]
Dopo aver salvato ‘Ibrāhīm dal fuoco, Allāh gli ordinò
di lasciare la Mesopotamia e migrare verso la Terra
Santa in Palestina. Egli sposò sua cugina (la figlia di suo
zio paterno) - Sārah - e partì con lei e il figlio di suo
fratello Lūţ per la Siria, come Allāh dice:
12. 11
للعالمين فيها باركنا التي األرض إلى ًاولوط ونجيناه
“Salvammo lui e Lūţ e (li guidammo) verso una
terra che colmammo di benedizione per gli
‘ālamīn (esseri umani e jinn).” [Al-‘Anbiyā’, 71]
Poi grandi calamità colpirono la terra di Siria, così
‘Ibrāhīm si trasferì in Egitto con la moglie, poi tornò in
Palestina portando sua moglie e una schiava di lei
chiamata Hājar. ‘Ibrāhīm volle avere dei figli, ma sua
moglie era sterile ed era diventata vecchia. Quando ella
vide quanto il marito desiderava avere un figlio, gli
diede la sua schiava, Hājar. Così egli la sposò e fu
benedetto da lei con suo figlio ‘Ismā`īl:
حليم بغالم فبشرناه ، الصالحين من لي هب رب
“Mio Signore, donami una (discendenza) devota.
Gli demmo la lieta novella di un
figlio magnanimo.” [Aş-Şāffāt, 100-101]
Dopo che Hājar diede alla luce ‘Ismā`īl, Sārah cominciò
a sentirsi gelosa, così chiese a ‘Ibrāhīm di allontanarsi
da lei. Allāh rivelò a ‘Ibrāhīm che avrebbe dovuto
prendere Hājar e il piccolo ‘Ismā`īl e portarli a Makkah.
Allora egli li prese e lasciò Hājar e suo figlio ‘Ismā`īl in
13. 12
un arido e isolato luogo in cui non c’era acqua, quindi li
lasciò e tornò in Palestina. Hājar gli disse: “Per chi ci
lasci in questa valle abbandonata?” Ma ‘Ibrāhīm se ne
andò e la lasciò, e lei disse: “Allāh ti ha ordinato di fare
questo?” Egli disse: “Sì.” Ella disse: “Allora Allāh farà sì
che non ci perdiamo.”
‘Ibrāhīm si sottomise all’ordine del suo Signore e
sopportò pazientemente la separazione dalla moglie e
dal figlio. Poi si voltò in direzione di dove essi si
trovavano presso la Casa Sacra e pregò per loro con le
seguenti parole:
ليقيموا ربنا المحرم بيتك عند زرع ذي غير بواد ذريتي من أسكنت إني ربنا
الثمر من وارزقهم إليهم تهوي الناس من أفئدة فاجعل الصالةلعلهم ات
يشكرون
“O Signor nostro, ho stabilito una parte della
mia progenie in una valle sterile, nei pressi
della Tua Sacra Casa (la Ka‘ba a Makkah),
affinché, o Signor nostro, assolvano alla salāh
(Iqāmat-as-Salāh). Fai che i cuori di una parte
dell’umanità tendano a loro; (O Allāh) concedi
loro (ogni specie) di frutti. Forse Ti saranno
riconoscenti.” [‘Ibrāhīm, 37]
14. 13
Hājar stette a Makkah, mangiando il cibo e bevendo
l’acqua che ‘Ibrāhīm aveva lasciato per lei e suo figlio.
Quando ciò si esaurì, lei e suo figlio divennero assetati.
Ella cercò l’acqua e si arrampicò sulla collina di Aṣ-Ṣafā
ma non vide nulla. Poi si arrampicò sulla collina di al-
Marwa ma non vide nulla. Lo fece per sette volte, poi si
voltò verso ‘Ismā`īl e vide sgorgare l’acqua da sotto i
suoi piedi. Gioì e ne bevve un po’, e ne diede da bere a
suo figlio. Poi una tribù - Jurham - venne da Hājar e
chiese il permesso di stabilirsi vicino all’acqua. Lei gli
accordò il permesso e si stabilirono accanto a lei.
Quando ‘Ismā`īl crebbe, si sposò con una delle loro
donne e imparò l’arabo da essi.
Durante questo periodo ‘Ibrāhīm visitò il figlio di tanto
in tanto. In una di queste visite ‘Ibrāhīm vide in sogno
Allāh che gli ordinava di sacrificare suo figlio ‘Ismā`īl.
I sogni dei Profeti sono veridici, così ‘Ibrāhīm decise di
obbedire al comando di Allāh, anche se era vecchio e
‘Ismā`īl era il suo unico figlio.
Allāh dice:
أني المنام في أرى إني بني يا قال السعي معه بلغ فلما ، حليم بغالم فبشرناه
ماذ فانظر أذبحكمن هللا شاء إن ستجدني تؤمر ما افعل أبت يا قال ترى ا
15. 14
الرؤيا صدقت قد إبرهيم يا أن وناديناه ، للجبين وتله أسلما فلما ، الصابرين
عظيم بذبح وفديناه ، المبين البالء لهو هذا إن ، المحسنين نجزي كذلك إنا
“Gli demmo la lieta novella di un figlio
magnanimo. Poi, quando (suo figlio) raggiunse
l’età per accompagnare (suo padre, questi) gli
disse: «Figlio mio, mi sono visto in sogno, in
procinto di immolarti (offrendoti in sacrificio ad
Allāh). Dimmi cosa ne pensi». Rispose: «Padre
mio, fai quel che ti è stato ordinato: In shā’
Allāh, sarò uno dei sābirūn (pazienti)». Quando
poi entrambi si sottomisero (alla Volontà di
Allāh), e lo ebbe disteso con la fronte a terra, Noi
lo chiamammo: «O ‘Ibrāhīm, hai realizzato il
sogno. Così Noi ricompensiamo i muhsinūn
(coloro che fanno il bene). Questa è davvero una
prova evidente». E lo riscattammo con un
sacrificio generoso (cioè un montone).” [Aş-Şāffāt,
101-107]
Poi Allāh gli diede la lieta novella di un altro figlio, che
fu ‘Isĥāq, e quindi ‘Ibrāhīm e ritornò in Palestina:
وبشرناالصالحين من ًانبي بإسحاق ه
16. 15
“E gli demmo la lieta novella di ‘Isĥāq, Profeta
tra i buoni.” [Aş-Şāffāt, 112]
‘Isĥāq nacque per lui da sua moglie Sārah:
يعقوب إسحاق وراء ومن بإسحاق فبشرناها فضحكت قائمة وامرأته
“Sua moglie era in piedi e rise (perché i
Messaggeri non mangiavano il loro cibo ed essendo
lieta della distruzione del popolo di Lūţ). Le
annunciammo la lieta novella di ‘Isĥāq e dopo
‘Isĥāq, di Ya`qūb.” [Hūd, 71]
Poi ‘Ibrāhīm stette per un po’ in Palestina, quindi tornò
a Makkah per un importante motivo. Allāh gli aveva
ordinato di costruire a Makkah la prima Casa ad essere
edificata per il culto di Allāh. Così ‘Ibrāhīm eseguì
questo lavoro di costruzione, e suo figlio ‘Ismā`īl
sollevò le pietre per lui. Quando le pareti si alzarono più
in alto, ‘Ibrāhīm stette in piedi su una roccia, e questa è
la Stazione di ‘Ibrāhīm (Maqām ‘Ibrāhīm), che si trova
in prossimità della Ka‘ba.
Allāh dice:
17. 16
السميع أنت إنك منا تقبل ربنا وإسماعيل البيت من القواعد إبراهيم يرفع وإذ
العليم
“E (ricorda) quando ‘Ibrāhīm e ‘Ismā`īl posero le
fondamenta della Casa (la Ka‘ba a Makkah),
dissero: «O Signor nostro, accettala da noi! Tu
sei Colui che tutto ascolta e conosce!».” [Al-
Baqarah, 127]
Allāh ordinò a ‘Ibrāhīm e a ‘Ismā`īl di purificare la Casa
dagli idoli e dalle altre impurità, in modo che sarebbe
stata pura per coloro che vi avrebbero circumambulato
e stazionato e che vi si sarebbero inchinati e prosternati
(in preghiera). Quando ‘Ibrāhīm costruì la Casa, Allāh
gli ordinò di chiamarvi l’umanità ad eseguire il
pellegrinaggio, come Egli dice:
عميق فج كل من يأتين ضامر كل وعلى ًالرجا يأتوك بالحج الناس في وأذن
“Chiama le genti al Ĥajj (pellegrinaggio):
verranno a te a piedi e con cammelli slanciati
da ogni remota contrada (per eseguire al-Ĥajj).”
[Al-Ĥajj, 27]
Poi ‘Ibrāhīm offrì questa grande supplica per Makkah e
per coloro che ci vivono:
18. 17
آمن من الثمرات من أهله وأرزق ًاآمن ًابلد هذا اجعل رب إبراهيم قال وإذ
النار عذاب إلى أضطره ثم ًالقلي فأمتعه كفر ومن قال اآلخر واليوم باهلل منهم
ال وبئسمصير
“E quando ‘Ibrāhīm disse: «Mio Signore, fai (di
Makkah) una contrada sicura e provvedi di frutti
la sua gente, quelli di loro che avranno creduto
in Allāh e nell’Ultimo Giorno», disse (Allāh): «E
chi sarà stato miscredente concederò un
godimento illusorio e poi lo destinerò al castigo
del Fuoco. Che tristo avvenire!».” [Al-Baqarah,
126]
Poi pregò per sé e per i suoi discendenti, dicendo:
ذريتنا ومن لك مسلمين واجعلنا ربنا ، العليم السميع أنت إنك منا تقبل ربنا
إ علينا وتب مناسكنا وأرنا لك مسلمة أمةالرحيم التواب أنت نك
“O Signor nostro, accettala da noi! Tu sei Colui
che tutto ascolta e conosce! O Signor nostro, fai
di noi dei musulmani e della nostra
discendenza una comunità musulmana.
Mostraci i manāsik (tutti i riti del pellegrinaggio -
Ĥajj e ‘Umra) e accetta il nostro pentimento. In
verità Tu sei il Perdonatore, il Misericordioso!”
[Al-Baqarah, 127-128]
19. 18
Poi pregò per la gente del Santuario, affinché Allāh gli
inviasse un Messaggero tra di loro, che li avrebbe
chiamati ad adorare Allāh Solo. Egli disse:
والحكمة الكتاب ويعلمهم آياتك عليهم يتلو منهم ًالرسو فيهم وابعث ربنا
الحكيم العزيز أنت إنك ويزكيهم
“O Signor nostro, suscita tra loro un
Messaggero che reciti i Tuoi versetti e insegni il
Libro (questo Qur’ān) e la hikma (piena conoscenza
delle leggi islamiche e della giurisprudenza o saggezza
o profezia), e accresca la loro purezza. Tu sei il
Saggio, il Possente.” [Al-Baqarah, 129]
Allāh rispose alla preghiera del Suo Profeta ‘Ibrāhīm.
Fece di Makkah un luogo sicuro, benedì il suo popolo
con frutti e inviò loro un Messaggero tra essi stessi, che
è stato il Sigillo dei Profeti e dei Messaggeri,
Muhammad (sallAllāhu ‘alayhi wa sallam).
Tutte le lodi e i ringraziamenti sono per Allāh.
Dopo ‘Ibrāhīm, la Profezia rimase con i Figli di Israele
per un lungo periodo, fino a quando Allāh inviò
Muhammad (sallAllāhu ‘alayhi wa sallam) tra i
20. 19
discendenti di ‘Ismā`īl come Messaggero a tutta
l’umanità, e gli comandò come Egli ha detto:
ًاجميع إليكم هللا رسول إني الناس أيها يا قل
“Dì: (O Muhammad) «O Uomini! Davvero io sono
un Messaggero di Allāh a voi tutti inviato».” [Al-
‘A`rāf, 158]
Allāh ordinò a Muhammad di seguire la religione di
‘Ibrāhīm, come Egli ha detto:
المشركين من كان وما ًاحنيف إبراهيم ملة اتبع أن إليك أوحينا ثم
“Quindi ti rivelammo (O Muhammad): «Segui
con sinceritàla religione di ‘Ibrāhīm
Ĥanīfā (Monoteismo Islamico - non adorare nessuno
all’infuori di Allāh): egli non era affatto uno dei
mushrikūn (politeisti, idolatri, miscredenti)».” [An-
Naĥl, 123]
Il consiglio di ‘Ibrāhīm ai suoi figli fu di aderire alla
religione dell’Islām e di seguire tutti i suoi
comandamenti fino alla morte.
21. 20
Allāh ha detto:
تموتن فال الدين لكم اصطفى هللا إن بني يا ويعقوب بنيه إبراهيم بها ووصى
مسلمون وأنتم ّالإ
“Fu questa (sottomissione ad Allāh, l’Islām) che
‘Ibrāhīm inculcò ai suoi figli, e anche a Ya`qūb
(dicendo): «Figli miei, Allāh ha scelto per voi la
religione: non morite se non Musulmani».” [Al-
Baqarah 2:132]
O Allāh, invia le benedizioni su ‘Ibrāhīm e sulla famiglia
di ‘Ibrāhīm, perché Tu sei il Degno di Lode, il
Gloriosissimo.
Altri Profeti che erano in vita al tempo di ‘Ibrāhīm
(‘alayhis-salām) furono Lūţ, ‘Ismā`īl, ‘Isĥāq, e Ya`qūb.
Poi venne Yūsuf, poi Shu’ayb, poi ‘Ayyūb, quindi Dhu’l-
Kifl. Poi Allāh inviò Mūsā e Hārūn (la pace sia su di loro
e le migliori benedizioni e la pace siano su tutti i
Profeti).