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CHIARIFICAZIONI
SUL SUFISMO
Selezione di Fatāwā dal sito Islam Q&A
Traduzione e adattamento a cura di Muhammad Nur al Haqq
Il Sufismo fa parte dell’Islam?
Lode ad Allāh.
La parola “Sufismo” non era conosciuta al tempo del
Messaggero o dei Sahābah o dei Tābi’īn. Essa spuntò
nel tempo in cui emerse un gruppo di asceti che
indossavano della lana (sūf), e fu dato loro questo
nome. E’ stato anche detto che il nome fu preso dalla
parola “sūfiya” (sophia) che in greco significa
“saggezza”. La parola non deriva da as-safa’
(purezza), come alcuni di loro sostengono, perché
l’aggettivo derivato da safa’ è safā’i, non sūfi (sufi).
L’emergere di questo nuovo nome e il gruppo cui è
applicato esacerbarono le divisioni tra i Musulmani. I
primi Sufi si differenziano dai Sufi che sono venuti
dopo, i quali diffondono bid’ah (innovazione) in
misura maggiore e compiono shirk in entrambe le
forme, sia minore che maggiore, comuni tra la gente,
così come innovazioni rispetto alle quali il
Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) ci mise in
guardia quando disse: “Guardatevi dalle cose appena
inventate, perché ogni cosa appena inventata è
un’innovazione e ogni innovazione è sviamento.”
(Riportato da at-Tirmidhī, il quale disse che è sahīh
hasan).
Di seguito è riportata una comparazione tra le
credenze e i rituali del Sufismo e l’Islam che si basa
sul Qur’ān e la Sunnah.
Il Sufismo ha numerose branche o tarīqah, come la
Tījaniyyah, la Qādiriyyah, la Naqshbandiyyah, la
Shādhiliyyah, la Rifā’iyyah, eccetera, i cui seguaci
affermano tutti che la propria particolare tarīqah è
sulla via della verità, mentre le altre stanno seguendo
la menzogna. L’Islam proibisce tale settarismo.
Allāh dice:
... ‫وال‬‫تكونوا‬‫من‬‫المشركين‬(13)‫من‬‫الذين‬‫قوا‬ّ‫فر‬‫دينهم‬‫وكانوا‬‫شيعا‬‫كل‬
‫حزب‬‫بما‬‫لديهم‬‫فرحون‬
“Ritornate a Lui, temeteLo, assolvete
l’orazione e non siate mushrikūn (miscredenti
nell’Unicità di Allāh, politeisti, idolatri, eccetera). E
neppure [siate tra] coloro che hanno scisso la
loro religione e hanno formato sette [cioè,
coloro che inventarono cose nuove nella religione
(bid’ah) e seguirono i loro vani desideri], ognuna
delle quali è tronfia di quello che afferma.”
[Ar-Rūm, 31-32]
I Sufi adorano altri all’infuori di Allāh, come i Profeti
e gli “awliyā’”, vivi o morti. Dicono, “Yā Jīlāni”, “Yā
Rifā’i” (chiedendo ai loro awliyā’), oppure “O
Messaggero di Allāh, aiutaci e salvaci” o anche “O
Messaggero di Allāh, facciamo affidamento su di te”,
eccetera.
Ma Allāh ci proibisce di fare appello a chiunque
all’infuori di Lui nelle questioni che vanno oltre le
capacità della persona. Se una persona fa questo,
Allāh lo conta come un mushrīk, come Egli dice:
‫وال‬‫تدع‬‫من‬‫دون‬‫هللا‬‫ما‬‫ال‬‫ينفعك‬‫وال‬‫يضرك‬‫فإن‬‫فعلت‬‫فإنك‬‫من‬‫الظالمين‬
“E non invocare, all’infuori di Allāh, chi non ti
reca né beneficio né danno. Se lo facessi,
saresti uno degli zālimūn (politeisti e
trasgressori).” [Yūnus, 106]
I Sufi credono che ci siano abdāl, aqtāb e awliyā’ (una
sorta di “santi”), ai quali Allāh ha dato il potere di
gestire gli affari dell’universo. Allāh ci dice a
proposito dei mushrikīn:
‫ومن‬‫يدبر‬‫األمر‬‫فسيقولون‬‫هللا‬
“Dì (O Muhammad): «…E chi governa ogni
cosa?». Risponderanno: «Allāh».” [Yūnus, 31]
I mushrikīn arabi sapevano di più su Allāh di questi
Sufi!
I Sufi si rivolgono ad altri all’infuori di Allāh quando
la calamità colpisce, ma Allāh dice:
‫وإن‬‫يمسسك‬‫هللا‬‫بضر‬‫فال‬‫كاشف‬‫له‬‫إال‬‫هو‬‫وإن‬‫يمسسك‬‫بخير‬‫فهو‬‫على‬‫كل‬
‫شيء‬‫قدير‬
“E se Allāh ti tocca con un’afflizione, solo Lui
potrà sollevartene. Se ti concede il meglio,
sappi che Egli è Onnipotente.” [Al-‘An`ām, 17]
Alcuni Sufi credono nella wahdat al-wujūd (unità
dell’esistente). Non hanno l’idea di un Creatore e
della Sua creazione, piuttosto dicono che ogni cosa è
creazione e che ogni cosa è dio.
I Sufi promuovono l’ascetismo estremo, l’inerzia e
l’abbandono del Jihād, ma Allāh dice:
‫وابتغ‬‫فيما‬‫آتاك‬‫هللا‬‫الدار‬‫اآلخرة‬‫وال‬‫تنس‬‫نصيبك‬‫من‬‫الدنيا‬
“Ma cerca, con i beni che Allāh ti ha concesso,
la Dimora Ultima. Non trascurare i tuoi
doveri in questo mondo…” [Al-Qaşaş, 77]
‫وأعدوا‬‫لهم‬‫ما‬‫استطعتم‬‫من‬‫قوة‬
“Preparate, contro di loro, tutte le forze che
potrete [raccogliere]…” [Al-‘Anfāl, 60]
I Sufi rivolgono l’idea della ihsān ai loro shuyūkh e
dicono ai loro seguaci di avere un’immagine del loro
shaykh nella mente quando ricordano Allāh e anche
quando stanno pregando. Alcuni di loro mettono
anche una foto del loro shaykh di fronte a se stessi
quando stanno pregando. Il Profeta (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam) disse: “L’Ihsān è che tu adori Allāh
come se lo vedessi, e anche se non puoi vederLo, Lui
può vederti.” (Riportato da Muslim).
I Sufi permettono la danza, i tamburi e gli strumenti
musicali, e alzano la voce quando fanno il dhikr, ma
Allāh dice:
‫إنما‬‫المؤمنون‬‫الذين‬‫إذا‬‫ذكر‬‫هللا‬‫وجلت‬‫قلوبهم‬
“In verità i [veri] credenti sono quelli i cui
cuori tremano quando viene menzionato
Allāh …” [Al-‘Anfāl, 2]
Inoltre, potete vedere alcuni di loro fare il dhikr
pronunciando soltanto il Nome di Allāh, dicendo:
“Allāh, Allāh, Allāh.” Questa è bid’ah e non ha alcun
significato nell’Islam. Essi giungono addirittura
all’estremo del dire: “Ah, Ah” oppure “Hu, Hu.” La
Sunnah per il Musulmano è ricordare il suo Signore
con parole che hanno un vero significato per il quale
egli sarà ricompensato, come dicendo Subhāna Allāh
wa-l-hamdulillāh wa Lā ilāha illa Allāh wa Allāhu
Akbar, e così via.
I Sufi, nei loro incontri del dhikr, recitano poesie
d’amore menzionanti i nomi di donne e di ragazzi, e
ripetono parole come “amore”, “passione”,
“desiderio” e così via, come se fossero in un incontro
dove la gente balla e beve vino e applaudisce e grida.
Tutto questo ha a che fare con i costumi e gli atti di
culto dei mushrikīn.
Allāh dice:
‫وما‬‫كان‬‫صالتهم‬‫عند‬‫البيت‬‫إال‬‫مكاء‬‫وتصدية‬
“La loro salāh (preghiera) presso la Casa (di
Allāh, vale a dire la Ka’bah a Makkah), non è altro
che sibili e battimani…” [Al-‘Anfāl, 35]
Alcuni Sufi si perforano con aste di ferro, dicendo: “O
nonno mio!” Così gli shayātīn vanno da loro e li
aiutano, perché essi stanno cercando l’aiuto di
qualcuno oltre ad Allāh.
Allāh dice:
‫ومن‬‫يعش‬‫عن‬‫ذكر‬‫الرحمن‬‫نقيض‬‫له‬‫شيطانا‬‫فهو‬‫له‬‫قرين‬
“Assegneremo la compagnia inseparabile di
uno shaytān a chi si distoglie dal Monito del
Compassionevole.” [Az-Zukhruf, 36]
I Sufi affermano di possedere la gnosi e la conoscenza
dell’invisibile, ma il Qur’ān mostra il loro essere
bugiardi.
Allāh dice:
‫قل‬‫ال‬‫يعلم‬‫من‬‫في‬‫السماوات‬‫واألرض‬‫الغيب‬‫إال‬‫هللا‬
“Dì: «Nessuno di coloro che sono nei cieli e
sulla terra conosce il ghayb (inconoscibile),
eccetto Allāh…” [An-Naml, 65]
I Sufi affermano che Allāh ha creato il mondo per
amore di Muhammad (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam),
ma il Qur’ān mostra il loro essere bugiardi.
Allāh dice:
‫وما‬‫خلقت‬‫الجن‬‫واإلنس‬‫إال‬‫ليعبدون‬
“E’ solo perché Mi adorassero che Io ho
creato i jinn e gli uomini.” [Adh-Dhāriyāt, 56]
Allāh, che Sia Glorificato e Magnificato, si è rivolto al
Suo Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) con le
Parole:
‫واعبد‬‫ربك‬‫حتى‬‫يأتيك‬‫اليقين‬
“E adora il tuo Signore fin che non ti giunga
l’ultima certezza (cioè la morte).” [Al-Ĥijr, 99]
I Sufi affermano di poter vedere Allāh in questa vita,
ma il Qur’ān mostra il loro essere bugiardi.
Allāh dice:
‫رب‬‫أرني‬‫أنظر‬‫إليك‬‫قال‬‫لن‬‫تراني‬
“[Mūsa] disse: «O Signor mio, mostraTi a me,
affinché io Ti guardi». Allāh rispose: «No, tu
non Mi vedrai…” [Al-‘A`rāf, 143]
I Sufi affermano di attingere la conoscenza
direttamente da Allāh, senza la mediazione del
Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) e in uno stato
cosciente (invece di sognare). Allora essi sono
migliori dei Sahābah?
I Sufi affermano di attingere la conoscenza
direttamente da Allāh, senza la mediazione del
Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam). Dicono:
“Haddathani qalbi ‘an Rabbi (Il mio cuore mi ha
parlato dal mio Signore).”
I Sufi celebrano il Mawlid e tengono riunioni per
inviare benedizioni sul Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam), ma vanno contro i suoi insegnamenti
alzando la loro voce nel dhikr e negli anāshīd (canti
religiosi) e nelle qasā’id (poesie) che contengono
shirk manifesto. Il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) festeggiava il suo compleanno? Forse Abu
Bakr, ‘Umar, ‘Uthmān, ‘Alī, i quattro A’imma o
chiunque altro festeggiava il suo compleanno? Chi
conosce di più ed è più corretto nel culto, il Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) e i Salaf, oppure i Sufi?
I Sufi viaggiano per visitare le tombe e cercare le
benedizioni dei loro occupanti o per fare il tawāf
(circo-ambulazione rituale) intorno ad esse o
compiere dei sacrifici in questi siti, ognuno dei quali
va contro gli insegnamenti del Profeta (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam): “Non spronate i cavalli per alcun
luogo, se non per tre moschee: al-Masjid al-Harām
(a Makkah), questa mia moschea (a Madinah) e al-
Masjid al-Aqsa (ad Al-Quds).” (Concordato)
I Sufi sono ciecamente fedeli ai loro shuyūkh, anche
quando con ciò vanno contro le parole di Allāh e del
Suo Messaggero. Ma Allāh, sia Egli Magnificato, dice:
‫يا‬‫أيها‬‫الذين‬‫آمنوا‬‫ال‬‫تقدموا‬‫بين‬‫يدي‬‫هللا‬‫ورسوله‬
“O credenti, non anticipate Allāh e il Suo
Messaggero…” [Al-Ĥujurāt, 1]
I Sufi usano talismani, lettere e numeri per prendere
decisioni e per fabbricare amuleti e portafortuna e
così via.
I Sufi non si limitano alle specifiche benedizioni sul
Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) che sono state
narrate da lui. Hanno inventato nuove formule che
implicano il cercare le sue benedizioni e altri tipi di
shirk manifesto che sono inaccettabili per colui al
quale stanno inviando benedizioni. Inoltre, il
contatto degli shuyūkh Sufi è diretto agli shayātīn,
non ad Allāh, così essi si ispirano ingannevolmente
gli uni con gli altri delle parole abbellite, come Allāh
dice:
‫وكذلك‬‫جعلنا‬‫لكل‬‫نبي‬‫ا‬ ّ‫عدو‬‫شياطين‬‫اإلنس‬‫والجن‬‫يوحي‬‫بعضهم‬‫إلى‬‫بعض‬
‫زخرف‬‫القول‬‫غرورا‬‫ولو‬‫شاء‬‫ربك‬‫ما‬‫فعلوه‬
“A ogni profeta assegnammo un nemico:
shayātīn tra gli uomini e jinn che si
suggeriscono a vicenda discorsi fatui e
ingannevoli. Se il tuo Signore avesse voluto,
non l’avrebbero fatto.” [Al-‘An`ām, 112]
E Allāh dice:
‫وإن‬‫الشياطين‬‫ليوحون‬‫إلى‬‫أوليائهم‬
“E certamente gli shayātīn ispirano i loro
amici (tra gli uomini)…” [Al-‘An`ām, 121]
‫هل‬‫أنبئكم‬‫على‬‫من‬‫تنزل‬‫الشياطين‬‫تنزل‬‫على‬‫كل‬‫أفاك‬‫أثيم‬
“Vi informo su coloro sui quali scendono gli
shayātīn? Scendono su ogni mentitore
peccaminoso.” [Ash-Shu`arā’, 221-222]
Questo è il contatto reale, non il contatto che essi
falsamente affermano di avere con Allāh. Che Allāh
sia Magnificato al di sopra di ciò. (Vedere Mu’jam al-
Bida’h, 346 -359).
Quando alcuni di questi shuyūkh Sufi scompaiono
improvvisamente dalla vista dei loro seguaci, ciò è il
risultato del loro contatto con gli shayātīn, che può
addirittura portarli in un luogo lontano e riportarli
indietro nello stesso giorno o di notte, per sviare i
loro seguaci umani.
Così la regola importante qui non è quella di
giudicare le persone dalle gesta straordinarie che
possono compiere: dovremmo invece giudicarli da
come strettamente o in altro modo essi aderiscono al
Qur’ān e alla Sunnah. I veri amici di Allāh (awliyā’)
non sono necessariamente conosciuti per il
compimento di gesta sbalorditive. Al contrario, sono
quelli che adorano Allāh nella maniera che Egli ha
prescritto, e non compiendo atti di bid’ah. I veri
awliyā’, o amici di Allāh, sono coloro che il nostro
Signore ha descritto nell’hadīth Qudsi narrato da al-
Bukhārī nel suo Sahīh (5/2384) da Abu Hurayrah,
che disse: Il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi
wa sallam) disse: “Allāh, sia Egli Onorato e
Magnificato, ha detto: «Chi è ostile a un Mio
walī’, gli dichiarerò guerra, e il Mio servo
non si avvicina a Me con nulla che Mi sia più
amato di ciò che gli ho prescritto. E il Mio
servo continua ad avvicinarsi a Me con le
nāfil (opere supererogatorie) fino a che lo amo;
e quando lo amo, sono il suo udito con cui
ode, e la sua vista con cui vede, e la sua mano
con cui afferra, e il suo piede con cui
cammina; e se Mi domanda, gli darò, e se Mi
chiede protezione, gli darò protezione».”
E Allāh è la Fonte della Forza e la Guida per la Retta
Via.
Shaykh Muhammed Salih Al-Munajjid
Fatwā n. 4983
Le turuq Sufi e la sentenza sull’unirsi a esse
Nelle turuq Sufi ci sono termini come syari’a, tarīqah,
haqīqa e ma’rīfah. Questi termini furono veramente
insegnati dal Profeta Muhammad (sallAllāhu ‘aleyhi
wa sallam) ai suoi Compagni secondo la definizione
che le turuq danno a esse stesse?
Lode ad Allāh.
Dobbiamo comprendere che la parola as-sūfiyyah
(Sufismo) si riferisce all’indossare abiti di lana (la
parola Araba sūf significa lana) e a nient’altro.
Shaykh al-Islam Ibn Taymiyah (rahimahullāh) disse:
“La parola as-sūfiyyah (Sufismo) si riferisce
all’indossare abiti di lana; questo è il corretto
significato. E’ stato detto che proviene dalla parola
safwat al-fuqahā’ (il gruppo scelto dei fuqahā’) o da
Sūfah ibn Add ibn Tānijah, una tribù araba che era
conosciuta per il suo ascetismo, o da Ahl as-Suffah
(Musulmani poveri di Madinah al tempo del Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), che erano soliti
dimorare nella moschea), o da Aṣ-Ṣafā (la montagna
a Makkah), o dalla parola as-safwah (intendendo
gruppo scelto), o dalla frase as-saff al-muqaddam
bayna yaday Allāh (il più importante rango dinnanzi
ad Allāh). Tutte queste opinioni sono deboli (da’īf), e
se qualcuna di esse fosse vera, allora la parola
sarebbe saffi o safā’i o safawi, non sufi.”
Majmū’ al-Fatāwa, 11/195
Il Sufismo (tasawwuf) non apparve se non dopo le
prime tre generazioni che il Messaggero di Allāh
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) lodò quando disse, “I
migliori degli uomini sono la mia generazione, poi
quelli che verranno dopo di loro, poi quelli che
verranno dopo di loro...” (narrato da al-Bukhārī,
2652, Muslim, 2533; dall’hadīth di Ibn Mas’ūd).
Shaykh al-Islam Ibn Taymiyah (rahimahullāh) disse:
“Per quanto riguarda la parola sūfiyyah (Sufismo),
non era conosciuta durante le prime tre generazioni,
ma si conobbe dopo.”
Majmū’ al-Fatāwa, 11/5
Questa tarīqah e le sue simili sono tra i metodi
innovati che vanno contro il Qur’ān e la Sunnah e
quello seguito dalle migliori generazioni. Tutti gli
shuyūkh di queste turuq hanno inventato le proprie
parole (frasi da pronunciare come dhikr), hizb (libri
di du’ā’ da leggere ogni giorno dai loro seguaci) e
modi di culto attraverso i quali ciascuno di essi può
essere distinto dagli altri e questo va contro la
Sharī’ah e divide la Ummah.
Allāh ha benedetto questa Ummah perfezionando la
sua religione e completando il Suo Favore su di essa,
così chiunque venga fuori con un atto di culto o un
metodo che non è stato portato dalla Sharī’ah sta di
fatto rigettando ciò che Allāh ha detto, accusando il
Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) di tradire la
fiducia.
Insieme a questa innovazione delle loro, essi possono
anche mentire affermando di aver ricevuto la loro
tarīqah dal Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), o
che stanno seguendo il sentiero e la guida dei Califfi
Ben Guidati (al-Khulafā’u r-Rāshidūn).
Ai sapienti della Commissione Permanente è stato
chiesto:
C’è nell’Islam qualcosa di simile alle numerose turuq
come la Shādhilyyah, Khalwatiyyah, eccetera? Se c’è
una cosa del genere, qual è la prova per questo? Qual
è il significato dei versetti in cui Allāh dice:
‫ن‬َ‫أ‬ َ‫و‬‫ا‬َ‫َذ‬‫ه‬‫ي‬ ِ‫اط‬َ‫ر‬ ِ‫ص‬‫ِيما‬‫ق‬َ‫ت‬ْ‫س‬ُ‫م‬ُ‫ه‬‫و‬ُ‫ع‬ِ‫ب‬‫ات‬َ‫ف‬‫ال‬ َ‫و‬‫وا‬ُ‫ع‬ِ‫ب‬‫ت‬َ‫ت‬َ‫ل‬ُ‫ب‬ُّ‫س‬‫ال‬َ‫ق‬‫ر‬َ‫ف‬َ‫ت‬َ‫ف‬ْ‫م‬ُ‫ك‬ِ‫ب‬ْ‫ن‬َ‫ع‬ِ‫ه‬ِ‫ل‬‫ي‬ِ‫ب‬َ‫س‬
ْ‫م‬ُ‫ك‬ِ‫ل‬َ‫ذ‬ْ‫م‬ُ‫ك‬‫ا‬‫ص‬ َ‫و‬ِ‫ه‬ِ‫ب‬ْ‫م‬ُ‫ك‬‫ل‬َ‫ع‬َ‫ل‬َ‫ون‬ُ‫ق‬‫ت‬َ‫ت‬
“In verità questa è la Mia retta via: seguitela e
non seguite i sentieri che vi allontanerebbero
dal Suo sentiero. Ecco cosa vi comanda,
affinché siate Muttaqūn (timorati).” [Al-‘An`ām,
153]
َ‫ل‬َ‫ع‬ َ‫و‬‫ى‬ِ‫هللا‬ُ‫د‬ْ‫ص‬َ‫ق‬ِ‫يل‬ِ‫ب‬‫الس‬‫ا‬َ‫ه‬ْ‫ن‬ِ‫م‬ َ‫و‬‫ِر‬‫ئ‬‫ا‬َ‫ج‬ْ‫و‬َ‫ل‬ َ‫و‬َ‫اء‬َ‫ش‬ْ‫م‬ُ‫ك‬‫ا‬َ‫د‬َ‫ه‬َ‫ل‬َ‫ِين‬‫ع‬َ‫م‬ْ‫ج‬َ‫أ‬
“Guidarvi sulla retta via è prerogativa di
Allāh, poiché altre [vie] se ne allontanano
(come il Paganesimo, il Giudaismo, il Cristianesimo).
Se volesse vi guiderebbe tutti.” [An-Naĥl, 9]
Quali sono le vie che separano la gente dal sentiero di
Allāh, e qual è il sentiero di Allāh? Qual è il
significato dell’hadīth narrato da Ibn Mas’ūd,
secondo il quale il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) tracciò una linea e disse: “Questo è il sentiero
della guida”, poi tracciò delle linee alla sua destra e
altre alla sua sinistra e disse: “Questi sono altri
sentieri e su ogni sentiero c’è un diavolo a cui
chiama la gente”?
Essi hanno risposto:
Non vi è nulla nell’Islam come le turuq che hai
menzionato, o qualsiasi altra cosa simile ad esse.
Quello che c’è nell’Islam è ciò che è indicato dai due
versetti e dall’hadīth che hai citato, e ciò che è stato
indicato dall’hadīth in cui il Profeta (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam) disse: “Gli Ebrei si divisero in
settantuno sette, e i Cristiani si divisero in
settantadue sette. La mia Ummah si dividerà in
settantatré sette, ognuna delle quali sarà all’Inferno,
tranne una.” Gli fu chiesto, “Chi sono (i salvati), O
Messaggero di Allāh?” Egli disse: “Coloro che
seguono lo stesso sentiero su cui siamo oggi io e i
miei Compagni.” Ed egli (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) disse: “Un gruppo nella mia Ummah
continuerà a seguire la verità e ad essere vittorioso,
ed essi non saranno danneggiati da coloro che li
abbandoneranno o gli si opporranno, fino a quando
l’ordine di Allāh verrà eseguito.”
La verità sta nel seguire il Qur’ān e il sahīh, la chiara
Sunnah del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam).
Questo è il sentiero di Allāh, questa è la Retta Via.
Questa è la linea retta menzionata nell’hadīth di Ibn
Mas’ūd, e questo è ciò che fu seguito dai Compagni
del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) (che Allāh
sia soddisfatto di loro e dei loro seguaci tra le prime
generazioni (Salaf) di questa Ummah, e di coloro che
seguono il loro sentiero). Tutte le altre ṭuruq o gruppi
sono i sentieri menzionati nel versetto:
‫ال‬ َ‫و‬‫وا‬ُ‫ع‬ِ‫ب‬‫ت‬َ‫ت‬َ‫ل‬ُ‫ب‬ُّ‫س‬‫ال‬َ‫ق‬‫ر‬َ‫ف‬َ‫ت‬َ‫ف‬ْ‫م‬ُ‫ك‬ِ‫ب‬ْ‫ن‬َ‫ع‬ِ‫ه‬ِ‫ل‬‫ي‬ِ‫ب‬َ‫س‬
“…e non seguite (altri) sentieri che vi
allontanerebbero dal Suo sentiero...” [Al-
‘An`ām, 153]
Fatāwa al-Lajnah al-Dā’imah, 2/283, 284
E Allāh ne sa di più.
Islam Q&A
Fatwā n. 20375
Alcune persone affermano che c’è una āyah
che avvalora il Sufismo
Salām, può spiegare la āyah 69 di Sūrat An-Nisā’:
alcune persone dicono che questo è ciò che rende
consentito il Sufismo. Ho letto la sua risposta sul
Sufismo e concordo, ma la invito a spiegare questo
versetto?
Lode ad Allāh.
Il versetto di cui stai chiedendo è l’āyah:
‫ومن‬‫يطع‬‫هللا‬‫والرسول‬‫فأولئك‬‫مع‬‫الذين‬‫أنعم‬‫هللا‬‫عليهم‬‫من‬‫النبيين‬
‫والصديقين‬‫والشهداء‬‫والصالحين‬‫وحسن‬‫أولئك‬‫رفيقا‬
“Coloro che obbediscono ad Allāh e al Suo
Messaggero saranno tra coloro che Allāh ha
colmato della Sua grazia: Profeti, Siddīqūn
(quei seguaci del Profeta che furono i primi e i
migliori a credere in lui, come Abu Bakr As-Siddīq),
martiri, gente del bene; che ottima
compagnia!” [An-Nisā’, 69]
Ibn Kathīr (rahimahullāh) disse nel suo Tafsīr:
Questo significa che, chiunque agisce in conformità
con i comandi di Allāh e del Suo Messaggero, e si
tiene lontano da ciò che Allāh e il Suo Messaggero
proibiscono, allora Allāh gli darà una casa nella
dimora della Sua generosità, e farà si che egli sarà in
compagnia dei Profeti e di coloro che vengono dopo
di essi nello status, i Siddīqūn, poi i martiri, poi il
resto dei credenti, che sono i virtuosi che compiono il
bene in segreto e apertamente. Poi Allāh li loda, come
Egli dice:
‫وحسن‬‫أولئك‬‫رفيقا‬
“…che ottima compagnia!” [An-Nisā’, 69]
Al-Bukhāri narrò che ‘Ā’ishah (radiAllāhu ‘anha)
disse: Ho sentito il Messaggero di Allāh (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam) dire: “Non c’è stato Profeta che si è
ammalato, senza che Allāh gli abbia dato la scelta
tra questo mondo e l’Aldilà.” Quando lui si ammalò
con la sua ultima malattia, la sua voce divenne molto
rauca, e lo sentii dire, ‘in compagnia di coloro che
Allāh ha colmato della Sua grazia: Profeti, Siddīqūn
(quei seguaci del Profeta che furono i primi e i
migliori a credere in loro, come Abu Bakr As-Siddīq),
martiri e gente del bene.’ Allora capii che gli era stata
data la scelta.” (Tafsīr Ibn Kathīr).
Poi (Ibn Kathīr - rahimahullāh) disse qualcosa
riguardo alla ragione per cui fu rivelato questo
versetto. Quindi disse: Più grande di tutto ciò è la
buona novella riportata nei libri del Sahīh e del
Musnad, eccetera, attraverso sanād mutawātir da un
certo numero di Sahābah: che al Messaggero di Allāh
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) fu chiesto su un uomo
che ama alcune persone ma non può raggiungerle -
vale a dire non può raggiungere lo stesso loro livello
nel compiere opere pie. Egli (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) disse: “Un uomo sarà con coloro che ama.”
Anas ibn Mālik (radiAllāhu ‘anuhu) disse: “Mai i
Musulmani gioirono tanto quanto fecero sentendo
questo hadīth. Io amo il Messaggero di Allāh
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), e amo Abu Bakr e
‘Umar (radiAllāhu ‘anuhum), e spero che Allāh mi
faccia risorgere con loro anche se non ho fatto quello
che essi fecero.”
Quindi, come potete vedere, non c’è nulla in questo
versetto che giustifica i Sufi e il loro madh’hab.
Se i Sufi fossero sinceri, allora che obbediscano ad
Allāh e al Suo Messaggero e aderiscano alla Sua
Sharī’ah - come prescritto in questa āyah – così che
possano essere tra i vittoriosi. Quanto alla loro
affermazione secondo la quale gli awliyā’ (“santi”)
avrebbero conoscenza dell’Invisibile (al-ghayb), che
nessuno conosce all’infuori di Allāh, ed essi fanno il
Tawāf intorno alle tombe e pregano per i morti come
mezzo di adorazione e avvicinamento ad Allāh - tutto
questo in realtà significa che stanno cercando l’aiuto
di qualcuno diverso da Allāh e questo è kufr e shirk.
Essi dicono, ‘Allāh ci ispira con delle cose che Egli
getta nei nostri cuori in aggiunta a quello che è nel
Qur’ān e nella Sunnah’, e dicono che i “prescelti” non
hanno bisogno di aderire alla Sharī’ah dell’Islam, che
è obbligatoria per le “masse”, e si inventano adhkār
(frasi in ricordo di Allāh), che ripetono regolarmente
e che non sono nel Qur’ān o nella Sunnah del Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)... e dopo tutto questo,
vogliono essere tra i vittoriosi, con i Profeti e i
Siddīqūn.
Al contrario, essi saranno con gli shayātīn (diavoli) e i
mushrikīn. Chiediamo ad Allāh di mantenerci sani e
salvi. Che Allāh benedica noi e voi con l’amore per il
Suo Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) e con
l’amore per i suoi nobili Compagni, e ci riunisca con
loro nel posto d’onore insieme a Lui, perché Egli è il
Sovrano, Colui che è in grado di fare ogni cosa.
Shaykh Muhammed Salih Al-Munajjid
Fatwā n. 5638
Ahādīth deboli e fabbricati narrati dai Sufi
“Il Mio cielo e la Mia terra non possono contenerMi,
ma il cuore del Mio servo credente Mi contiene”: è
sahīh questo hadīth citato dai Sufi?
Lode ad Allāh.
Allo Shaykh al-Islam Ibn Taymiyah fu chiesto a
proposito delle parole che furono narrate dal Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), “Il Mio cielo e la Mia
terra non possono contenerMi, ma il cuore del Mio
servo credente Mi contiene.”
Egli rispose:
Lode ad Allāh.
Ciò che è stato menzionato proviene dalle Isrā’īliyyāt
[resoconti narrati da fonti Ebraiche], nessuna isnād è
nota come proveniente dal Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi
wa sallam). Quel che significa è che Allāh pone
l’amore e la conoscenza di Se Stesso nel cuore del Suo
servo.
Il resoconto, “Il cuore è la casa del Signore” è come il
primo. Il cuore è la casa o la sede della fede in Allāh e
della conoscenza e dell’amore per Lui.
Essi riportano le parole: “Ero un tesoro sconosciuto e
volevo che Mi si conoscesse, così ho creato gli esseri
umani e gli ho insegnato su di Me affinché mi
conoscessero.” Queste non sono le parole del Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), e so che non c’è isnād
per questo, sia sahīh (autentica) che da’īf (debole).
Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse: “Allāh creò la ragione e gli disse: «Vieni qua»,
ed essa venne. Gli disse: «Vai lì», ed essa andò. Gli
disse: «Per la Mia Gloria e Maestà, non ho creato
niente di più nobile di te. Ricompenserò e punirò a
causa tua».” Questo hadīth è bātil (falso) e mawdū’
(fabbricato) secondo il consenso dei sapienti
dell’Hadīth.
Narrano le parole: “L’amore di questo mondo è la
radice di ogni male.” Questo è noto come
proveniente da Jundub ibn ‘Abd-Allāh al-Bajali, ma
non c’è isnād conosciuta proveniente dal Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam).
Riportano le parole: “Questo mondo è soltanto un
passo per l’uomo che crede.” Questo non è noto come
proveniente dal Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
o dai Salaf di questa Ummah o dai suoi A’imma.
Riportano le parole: “Chi è benedetto con una cosa,
lasciate che vi si attacchi” e “Chi si impegna in
qualcosa, lasciate che vi si attacchi.” Il primo
resoconto fu narrato da uno dei Salaf. Il secondo
resoconto è bātil (falso), perché chi si impegna in
qualcosa può attaccarsi a essa oppure no, in
conformità a ciò che Allāh e il Suo Messaggero hanno
comandato.
Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse: “Fai dei favori ai poveri, perché un giorno essi
avranno autorità, e quale autorità!” e, “La povertà è
il mio orgoglio ed io mi vanto per esso.” Entrambe
sono menzogne e non sono conosciute in alcun modo
nei ben noti libri dei Musulmani.
Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse: “Io sono la città della conoscenza e ‘Alī è la sua
porta.” Questo hadīth è da’īf (debole), addirittura è
mawdū’ (fabbricato) secondo i sapienti dell’Hadīth.
Fu narrato da at-Tirmidhī e altri, ma è una
menzogna.
Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse: “I poveri siederanno nel Giorno della
Resurrezione, e [Allāh] dirà: «Per la Mia Gloria e
Maestà, non vi ho privato delle cose terrene perché
siete insignificanti. Piuttosto volevo accrescere il
vostro status in questo Giorno. Andate nel luogo
dove le persone sono in piedi, e chi di loro vi ha dato
un pezzo di pane, o acqua da bere, o vestiti da
indossare, portatelo in Paradiso».” Lo Shaykh disse:
Questo resoconto è una menzogna che non fu narrata
da nessuno dei sapienti dell’Hadīth. E’ bātil (falso) e
va contro il Qur’ān e la Sunnah e il consenso
accademico (ijmā’).
Riportano che quando il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi
wa sallam) arrivò a Madinah, le figlie di al-Najjār
uscirono con i daff (tamburelli) e cantarono “Tala’a
al-Badru ‘alayna min thaniyyat al-Widā”, e il
Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse loro: “Battete i vostri tamburelli, che Allāh vi
benedica.” L’hadīth sulle donne che battono il daff
nelle occasioni gioiose è sahīh, e questo si faceva al
tempo del Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam), ma non è noto che egli abbia detto, “Battete i
vostri tamburelli.”
Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse: “O Allāh, Tu mi hai fatto uscire dal luogo che
io amo di più, allora fammi dimorare nel luogo che
Tu ami di più.” Anche questo hadīth è bātil (falso),
anche se fu narrato da at-Tirmidhī e altri. Piuttosto
egli (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse a Makkah:
“Tu sei la parte della terra di Allāh che più amo.” E
disse: “Tu sei la terra più amata ad Allāh.”
Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse: “Chiunque visiti me e mio padre Ibrāhīm nello
stesso anno, entrerà in Paradiso.” Questa è una
menzogna fabbricata che non fu narrata da nessuno
dei sapienti dell’Hadīth.
Riportano che un beduino pregò (in fretta), beccando
(come un uccello), nella sua preghiera. ‘Alī
(radiAllāhu ‘anuhu) disse: “Non beccare nella tua
preghiera.” Il beduino disse, “O ‘Alī, se tuo padre
avesse beccato in preghiera non sarebbe entrato
nell’Inferno.” Questa è una menzogna.
Riportano che ‘Umar uccise suo padre. Questa è una
menzogna, perché suo padre morì prima che la
missione del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
ebbe inizio.
Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse: “Ero un Profeta quando Adam era tra l’acqua
e l’argilla. Ero un Profeta quando Adam non era né
acqua né terra.” Questa formulazione è falsa.
Riportano le parole: “Il letto dello scapolo è il fuoco.
Misero è l’uomo che non ha donna e la donna che
non ha uomo.” Queste non sono le parole del Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam).
Fu narrato che, quando Ibrāhīm (‘aleyhis-salām)
costruì la Ka’bah, pregò mille rakaʿāt in ogni angolo,
allora Allāh gli rivelò, “O Ibrāhīm, questo non è come
nutrire un affamato o vestire un uomo che non può
coprire la sua ‘awrah.” Si tratta ovviamente di una
menzogna, e non è nota nei libri dei Musulmani.
Raccontano le parole: “Non disprezzate la
sofferenza, perché ciò mieterà gli ipocriti.” Queste
parole non sono note come provenienti dal Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam).
Raccontano le parole: “Chi insegna a suo fratello una
āyah dal Libro di Allāh, diventa il suo maestro.”
Questa è una menzogna che non è affatto nota nei
libri dei sapienti.
Raccontano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa
sallam) disse: “Ho visto i peccati della mia Ummah e
non ho trovato alcun peccato più grande di quello di
uno che apprende una āyah e poi lo dimentica.” Se
questo hadīth fosse sahīh, ciò che si intende con
dimenticare è nel senso di non recitare. La
formulazione dell’hadīth è: “Tra i peccati della mia
Ummah vi è quello di un uomo al quale Allāh ha
dato una āyah del Qur’ān, ma l’ha trascurata fino a
dimenticarla.” Questo dimenticare significa
allontanarsi dal Qur’ān e non credere in esso o agire
su di esso. Quanto al trascurare di studiarlo fino a
dimenticarlo, questo è un peccato.
Riportano le parole: “Una āyah del Qur’ān è meglio
di Muhammad e della famiglia di Muhammad. Il
Qur’ān è la Parola di Allāh, rivelata e non creata, e
non c’è nulla di simile.” Questa formulazione non fu
riportata dal Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam).
Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse: “Chi impara qualcosa di benefico e la
nasconde ai Musulmani, Allāh lo imbriglierà con
briglie di fuoco nel Giorno della Resurrezione.” Un
significato simile è stato trovato nelle Sunan: il
Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse:
“Chiunque viene interrogato su una materia della
conoscenza [islamica] che conosce, ma la nasconde,
Allāh lo imbriglierà con briglie di fuoco nel Giorno
della Resurrezione.”
Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse: “Quando parlate delle dispute che hanno
avuto luogo tra i miei compagni, state in silenzio.
Quando parlate della volontà Divina e del decreto
(al-qadā’ wa’l-qadar), non dite niente.” Questo fu
riportato con sanād munqati’ (rotte o interrotte).
Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse a Salmān al-Farsi, quando egli stava mangiando
dell’uva: “Du, Du”, che significa mangiare a due a
due. Queste non sono le parole del Profeta (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam), questo è bātil (falso).
Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse: “Chiunque commette zinā (fornicazione) con
una donna e lei dà alla luce una bambina, il
fornicatore può sposare la figlia che è nata come
conseguenza della zinā.” Questo fu detto da coloro
che non erano tra i compagni di ash-Shāfa’i. Alcuni di
loro lo attribuirono ad ash-Shāfa’i, e alcuni dei
compagni di ash-Shāfa’i negarono che egli lo disse.
Dissero che egli non affermò che ciò è permesso, ma
sostenne che ciò è permesso in caso di radā’ah
(allattamento al seno), se uno è allattato con il latte di
una donna che è rimasta incinta a seguito di zinā. La
maggior parte dei sapienti, come Ahmad, Abu
Hanīfah e altri, sono d’accordo che ciò è harām, e
questa è la più forte delle due opinioni narrate nel
madh’hab di Mālik.
Riportano le parole: “La cosa più meritevole per cui
si è pagati è il Libro di Allāh.” Sì, è dimostrato che (il
Profeta sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “La cosa
più meritevole per cui si è pagati è il Libro di Allāh”,
ma ciò è nell’hadīth relativo alla ruqiyya (recitare il
Qur’ān e la du’ā allo scopo di guarire), e la
ricompensa è per il recupero di quella persona
malata, non per la recitazione.
Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse: “Chiunque maltratta un dhimmi (un Ebreo o
un Cristiano che vive sotto il governo Islamico), Allāh
sarà suo avversario nel Giorno della Resurrezione”
oppure “Io sarò il suo avversario nel Giorno della
Resurrezione.” Questo è da’īf (debole). Ciò che si
conosce come proveniente da lui è che egli (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam) disse: “Chiunque uccida un
mu’āhid (membro di una nazione kāfir che ha un
trattato di pace con i Musulmani) senza alcuna
ragione lecita, non sentirà il profumo del Paradiso.”
Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)
disse: “Chiunque accende una lampada nella
moschea, gli angeli e i portatori del Trono non
smetteranno di pregare per il suo perdono fintanto
che la luce di quella lampada risplenderà nella
moschea.” Non sono a conoscenza di isnād per
questo come proveniente dal Profeta (sallAllāhu
‘aleyhi wa sallam).”
Al-Fatāwa al-Kubra, 5/88-93
Islam Q&A
Fatwā n. 14017
Pregare dietro ad un imām Sufi
Abbiamo un imām sufi. E’ valido pregare dietro di
lui?
Lode ad Allāh.
Tra le parole, le azioni e le credenze che sono
esclusive dei Sufi e che non hanno alcun fondamento
nel Libro di Allāh e nella Sunnah del Suo Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), alcune sono bidāt
(innovazioni) che costituiscono kufr, e altre sono
bidāt che non costituiscono kufr. Se questo imām
segue bidāt che costituiscono kufr, non si deve
pregare dietro di lui. Se egli segue bidāt che non
costituiscono kufr, allora è permesso pregare dietro
di lui, anche se qualcun altro che è un seguace di Ahl
us-Sunnah sarebbe indubbiamente migliore.
Allo Shaykh ‘Abd al-‘Azīz ibn Bāz (rahimahullāh) fu
domandato:
Se vado in un villaggio dove l’imām è un Sufi che non
tiene una mano sopra l’altra quando prega, e che non
va giù sulle proprie ginocchia prima delle sue mani
quando si prosterna, è lecito pregare con lui?
Lo Shaykh rispose:
“Se egli è conosciuto per il suo credere nel Tawhīd e
non nello shirk, ed è soltanto un po’ ignorante o
segue alcune idee del Sufismo (tasawwuf), ma è un
credente nel Tawhīd e un Musulmano che adora
Allāh solo e non adora uno Shaykh o qualsiasi altro
essere creato come Shaykh ‘Abd al-Qādir eccetera, e
l’unico problema è che non tiene una mano sopra
l’altra quando prega, allora non c’è ragione per non
pregare dietro di lui, perché questo è qualcosa che fa
parte delle Sunan, e non è obbligatorio. Tenere una
mano sopra l’altra significa mettere la mano destra
sopra la mano sinistra, polso e avambraccio sul petto
quando si sta in preghiera. Colui che lascia pendere le
sue braccia sui propri fianchi non sta facendo nulla di
male e la sua preghiera è valida.”
Fatāwa al-Shaykh Ibn Bāz (12/120, 121).
Allo Shaykh ‘Abd al-‘Azīz ibn Bāz (rahimahullāh) fu
anche chiesto:
Qual è la sentenza sul pregare dietro qualcuno che si
reca presso le tombe dei pii a cercare la loro
benedizione e che recita il Qur’ān nei Mawālid e in
altre occasioni dietro pagamento?
Egli rispose:
“Questo è oggetto di ulteriore discussione. Se egli
celebra solo il Mawlid senza alcun shirk implicato,
allora è un innovatore e non dovrebbe essere un
imām, perché è dimostrato nell’hadīth sahīh che il
Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Attenti
alle materie inventate di recente, perché ogni nuova
materia inventata di recente è una innovazione
(bid’ah) e ogni innovazione è sviamento.” Narrato da
Abu Dāwūd (3991). E celebrare il Mawlid
(compleanno del Profeta) è una innovazione. Ma se
egli prega per i morti e cerca aiuto da loro o dai jinn o
da altri esseri creati, e dice “O Messaggero di Allāh
aiutami o guarisci il mio male” o dice “Yā Sayyidi al-
Husayn” o “Yā Sayyidi al-Badawi” o fa appello a
qualsiasi altra persona morta, o prega per cose
inanimate come gli idoli, dicendo “al-madad al-
madad (aiuto, aiuto)”, allora è un mushrīk che è
colpevole di shirk maggiore, e non si deve pregare
dietro di lui e il suo guidare le preghiere non è valido.
Chiediamo ad Allāh di mantenerci sani e salvi. Ma se
lui commette bidāt come partecipare al Mawlid, ma
non compie alcun atto di shirk, o legge il Qur’ān
accanto alle tombe, o prega in prossimità di esse
senza compiere alcun atto di shirk, allora egli ha
introdotto innovazioni nella religione, quindi
dovrebbe essere istruito e diretto verso ciò che è
buono, ma la sua preghiera è valida se non prega
vicino le tombe. Per quanto riguarda le sue preghiere
nel cimitero, non sono valide, perché il Profeta
(sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Che Allāh
maledica gli Ebrei e i Cristiani, che hanno preso le
tombe dei loro Profeti come luoghi di culto.”
Concordato.”
Fatāwa al-Shaykh Ibn Bāz (9/373, 374 e 12/108,
109).
Fine.
Islam Q&A
Fatwā n. 93150
Sentenza sul pregare nelle moschee Sufi
Nel quartiere dove abito c’è una moschea che
appartiene ai Sufi e anche un’altra più piccola
appartiene a loro. E’ permesso pregarvi?
Lode ad Allāh.
Non pregare con questi Sufi nelle loro zawāyāh, e fai
attenzione allo stare in compagnia e al mescolarti con
essi, affinché tu non sia colpito da ciò che li ha colpiti.
Prova a pregare nella moschea di una congregazione
di coloro che cercano di seguire la Sunnah e che sono
desiderosi di farlo. E Allāh è la Fonte della forza. Che
Allāh invii le benedizioni e la pace sul nostro Profeta
Muhammad e sulla sua Famiglia e i Compagni. Fine
citazione.
Fatāwa al-Lajnah al-Dā’imah, 3/18
Islam Q&A
Fatwā n. 121576
Sentenza sullo sposare una donna Sufi
E’ permesso per un Musulmano sposare una donna
Sufi? Qual è la visione Islamica su uno che ha sposato
una donna Sufi ma non era a conoscenza che lei era
un seguace della via Sufi fino a quando non l’ha
sposata?
Lode ad Allāh.
In primo luogo:
I Sufi sono di diversi tipi con varie scuole di pensiero,
molti dei quali seguono l’innovazione e metodi
devianti di vario genere. Alcuni di loro eccedono i
giusti limiti fino al punto di associare altri ad Allāh,
sia Egli Magnificato, come ad esempio pregare i
morti, rivolgersi ad essi per alleviare il dolore e
scongiurare le calamità. Alcuni di loro seguono un
gran quantità di innovazioni nei loro atti, nel dhikr e
nell’adorazione. Vedi la domanda n. 4983 per
ulteriori informazioni su alcune deviazioni dei Sufi, e
la domanda n. 34817 per informazioni sullo shirk e i
suoi tipi.
E’ detto in Fatāwa al-Lajnah al-Dā’imah:
“La maggior parte di coloro che oggigiorno sono
chiamati Sufi, seguono innovazioni di shirk, così
come altre innovazioni, come ad esempio ciò che
dicono alcuni di loro, “Madad yā sayyid (Aiutaci, O
Maestro)” e il loro invocare l’aqtāb (il più alto rango
di awliyā’ o “santi”), recitando dhikr all’unisono e
invocando Allāh con nomi con cui Egli non si è
chiamato, come “Huwa - Huwa (He, He)” e “Ah, Ah
(una contrazione del nome di Allāh)”. Chiunque legga
i loro libri noterà un sacco di loro innovazioni di
shirk così come altre malvagità.” Fine citazione.
In secondo luogo:
Il matrimonio con una donna Sufi è soggetto a
ulteriori discussioni.
1 - Se lei è una di quelle che commette shirk nel credo
o nelle azioni, come uno che crede che gli awliyā’
(“santi”) conoscano l’Invisibile e abbiano il controllo
sull’universo, o crede nell’incarnazione del divino o
nell’unità di tutte le cose, o dedica l’adorazione a
qualcosa di diverso da Allāh, come du’ā’, ricerca di
aiuto, sacrifici o voti, allora non è lecito sposare tale
donna, perché ella ha commesso shirk maggiore -
Allāh non voglia.
2 - Se lei non è caduta nello shirk, ma compie alcuni
atti di innovazione, come celebrare il Mawlid
(compleanno del Profeta) o forme inventate di dhikr,
o recitare un certo numero di aḏkār per i quali non
esiste alcuna base, o una certa maniera di dhikr che
non è provata nella Sharī’ah, allora è meglio non
sposare tal donna, perché il pericolo dell’innovazione
è grande, e il danno causato da essa è grave. Ciò è più
caro a Iblīs del peccato, perché uno può pentirsi del
peccato, a differenza dell’innovazione, dato che chi la
compie la considera parte della religione per mezzo
della quale può avvicinarsi ad Allāh, allora come può
rinunciarvi?
Inoltre, il matrimonio con una donna che segue la
bid’ah rappresenta un pericolo per i bambini e per
tutta la famiglia, specialmente se la donna parla bene
o ha un buon atteggiamento, così altri possono essere
ingannati da lei.
Imām Mālik (rahimahullāh) disse: “Non sposate la
gente dell’innovazione, e non dategli le vostre donne
in matrimonio, e non date loro il salām...” al-
Mudawwanah (1/84).
In terzo luogo:
Se lui non sapeva che la donna era una seguace del
Sufismo fin quando non l’ha sposata, e se lei è del
primo tipo che commette shirk con le parole, le azioni
e il credo, egli dovrebbe chiamarla (alla corretta via) e
consigliarla e spiegarle. Se lei risponde, allora lode ad
Allāh, altrimenti è obbligatorio separarsi da lei,
perché non è lecito sposare una donna mushrīk o
rimanere in un tale matrimonio, perché Allāh dice:
َ‫ال‬ َ‫و‬‫وا‬ُ‫ح‬ِ‫ك‬ْ‫ن‬َ‫ت‬ِ‫ت‬‫ا‬َ‫ك‬ ِ‫ر‬ْ‫ش‬ُ‫م‬ْ‫ل‬‫ا‬‫ى‬‫ت‬َ‫ح‬‫ِن‬‫م‬ ْ‫ؤ‬ُ‫ي‬
“E non sposate le Mushrikāt (associatrici)
finché non avranno creduto (adorando Allāh
soltanto).” [Al-Baqarah, 221]
Ma se lei è del secondo tipo, che ha innovato alcune
azioni che non raggiungono il grado di kufr, allora
ogni caso dovrebbe essere esaminato a parte - fino a
che punto la donna aderisce o no all’innovazione in
cui crede, e che effetto avrà questo sulla famiglia e i
figli?
Egli dovrebbe anche esaminare le conseguenze del
divorziare da lei, e in ogni caso dovrebbe fare ciò che
è nell’interesse dell’Islam, e quale danno scongiurerà
o ridurrà il più possibile.
Che Allāh ci aiuti tutti a fare ciò che Egli ama e di cui
si compiace.
E Allāh ne sa di più.
Islam Q&A
Fatwā n. 85370

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CHIARIFICAZIONI SUL SUFISMO

  • 1. CHIARIFICAZIONI SUL SUFISMO Selezione di Fatāwā dal sito Islam Q&A Traduzione e adattamento a cura di Muhammad Nur al Haqq
  • 2. Il Sufismo fa parte dell’Islam? Lode ad Allāh. La parola “Sufismo” non era conosciuta al tempo del Messaggero o dei Sahābah o dei Tābi’īn. Essa spuntò nel tempo in cui emerse un gruppo di asceti che indossavano della lana (sūf), e fu dato loro questo nome. E’ stato anche detto che il nome fu preso dalla parola “sūfiya” (sophia) che in greco significa “saggezza”. La parola non deriva da as-safa’ (purezza), come alcuni di loro sostengono, perché l’aggettivo derivato da safa’ è safā’i, non sūfi (sufi). L’emergere di questo nuovo nome e il gruppo cui è applicato esacerbarono le divisioni tra i Musulmani. I primi Sufi si differenziano dai Sufi che sono venuti dopo, i quali diffondono bid’ah (innovazione) in misura maggiore e compiono shirk in entrambe le forme, sia minore che maggiore, comuni tra la gente, così come innovazioni rispetto alle quali il
  • 3. Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) ci mise in guardia quando disse: “Guardatevi dalle cose appena inventate, perché ogni cosa appena inventata è un’innovazione e ogni innovazione è sviamento.” (Riportato da at-Tirmidhī, il quale disse che è sahīh hasan). Di seguito è riportata una comparazione tra le credenze e i rituali del Sufismo e l’Islam che si basa sul Qur’ān e la Sunnah. Il Sufismo ha numerose branche o tarīqah, come la Tījaniyyah, la Qādiriyyah, la Naqshbandiyyah, la Shādhiliyyah, la Rifā’iyyah, eccetera, i cui seguaci affermano tutti che la propria particolare tarīqah è sulla via della verità, mentre le altre stanno seguendo la menzogna. L’Islam proibisce tale settarismo. Allāh dice: ... ‫وال‬‫تكونوا‬‫من‬‫المشركين‬(13)‫من‬‫الذين‬‫قوا‬ّ‫فر‬‫دينهم‬‫وكانوا‬‫شيعا‬‫كل‬ ‫حزب‬‫بما‬‫لديهم‬‫فرحون‬ “Ritornate a Lui, temeteLo, assolvete l’orazione e non siate mushrikūn (miscredenti nell’Unicità di Allāh, politeisti, idolatri, eccetera). E
  • 4. neppure [siate tra] coloro che hanno scisso la loro religione e hanno formato sette [cioè, coloro che inventarono cose nuove nella religione (bid’ah) e seguirono i loro vani desideri], ognuna delle quali è tronfia di quello che afferma.” [Ar-Rūm, 31-32] I Sufi adorano altri all’infuori di Allāh, come i Profeti e gli “awliyā’”, vivi o morti. Dicono, “Yā Jīlāni”, “Yā Rifā’i” (chiedendo ai loro awliyā’), oppure “O Messaggero di Allāh, aiutaci e salvaci” o anche “O Messaggero di Allāh, facciamo affidamento su di te”, eccetera. Ma Allāh ci proibisce di fare appello a chiunque all’infuori di Lui nelle questioni che vanno oltre le capacità della persona. Se una persona fa questo, Allāh lo conta come un mushrīk, come Egli dice: ‫وال‬‫تدع‬‫من‬‫دون‬‫هللا‬‫ما‬‫ال‬‫ينفعك‬‫وال‬‫يضرك‬‫فإن‬‫فعلت‬‫فإنك‬‫من‬‫الظالمين‬ “E non invocare, all’infuori di Allāh, chi non ti reca né beneficio né danno. Se lo facessi, saresti uno degli zālimūn (politeisti e trasgressori).” [Yūnus, 106]
  • 5. I Sufi credono che ci siano abdāl, aqtāb e awliyā’ (una sorta di “santi”), ai quali Allāh ha dato il potere di gestire gli affari dell’universo. Allāh ci dice a proposito dei mushrikīn: ‫ومن‬‫يدبر‬‫األمر‬‫فسيقولون‬‫هللا‬ “Dì (O Muhammad): «…E chi governa ogni cosa?». Risponderanno: «Allāh».” [Yūnus, 31] I mushrikīn arabi sapevano di più su Allāh di questi Sufi! I Sufi si rivolgono ad altri all’infuori di Allāh quando la calamità colpisce, ma Allāh dice: ‫وإن‬‫يمسسك‬‫هللا‬‫بضر‬‫فال‬‫كاشف‬‫له‬‫إال‬‫هو‬‫وإن‬‫يمسسك‬‫بخير‬‫فهو‬‫على‬‫كل‬ ‫شيء‬‫قدير‬ “E se Allāh ti tocca con un’afflizione, solo Lui potrà sollevartene. Se ti concede il meglio, sappi che Egli è Onnipotente.” [Al-‘An`ām, 17] Alcuni Sufi credono nella wahdat al-wujūd (unità dell’esistente). Non hanno l’idea di un Creatore e
  • 6. della Sua creazione, piuttosto dicono che ogni cosa è creazione e che ogni cosa è dio. I Sufi promuovono l’ascetismo estremo, l’inerzia e l’abbandono del Jihād, ma Allāh dice: ‫وابتغ‬‫فيما‬‫آتاك‬‫هللا‬‫الدار‬‫اآلخرة‬‫وال‬‫تنس‬‫نصيبك‬‫من‬‫الدنيا‬ “Ma cerca, con i beni che Allāh ti ha concesso, la Dimora Ultima. Non trascurare i tuoi doveri in questo mondo…” [Al-Qaşaş, 77] ‫وأعدوا‬‫لهم‬‫ما‬‫استطعتم‬‫من‬‫قوة‬ “Preparate, contro di loro, tutte le forze che potrete [raccogliere]…” [Al-‘Anfāl, 60] I Sufi rivolgono l’idea della ihsān ai loro shuyūkh e dicono ai loro seguaci di avere un’immagine del loro shaykh nella mente quando ricordano Allāh e anche quando stanno pregando. Alcuni di loro mettono anche una foto del loro shaykh di fronte a se stessi quando stanno pregando. Il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “L’Ihsān è che tu adori Allāh come se lo vedessi, e anche se non puoi vederLo, Lui può vederti.” (Riportato da Muslim).
  • 7. I Sufi permettono la danza, i tamburi e gli strumenti musicali, e alzano la voce quando fanno il dhikr, ma Allāh dice: ‫إنما‬‫المؤمنون‬‫الذين‬‫إذا‬‫ذكر‬‫هللا‬‫وجلت‬‫قلوبهم‬ “In verità i [veri] credenti sono quelli i cui cuori tremano quando viene menzionato Allāh …” [Al-‘Anfāl, 2] Inoltre, potete vedere alcuni di loro fare il dhikr pronunciando soltanto il Nome di Allāh, dicendo: “Allāh, Allāh, Allāh.” Questa è bid’ah e non ha alcun significato nell’Islam. Essi giungono addirittura all’estremo del dire: “Ah, Ah” oppure “Hu, Hu.” La Sunnah per il Musulmano è ricordare il suo Signore con parole che hanno un vero significato per il quale egli sarà ricompensato, come dicendo Subhāna Allāh wa-l-hamdulillāh wa Lā ilāha illa Allāh wa Allāhu Akbar, e così via. I Sufi, nei loro incontri del dhikr, recitano poesie d’amore menzionanti i nomi di donne e di ragazzi, e ripetono parole come “amore”, “passione”, “desiderio” e così via, come se fossero in un incontro dove la gente balla e beve vino e applaudisce e grida.
  • 8. Tutto questo ha a che fare con i costumi e gli atti di culto dei mushrikīn. Allāh dice: ‫وما‬‫كان‬‫صالتهم‬‫عند‬‫البيت‬‫إال‬‫مكاء‬‫وتصدية‬ “La loro salāh (preghiera) presso la Casa (di Allāh, vale a dire la Ka’bah a Makkah), non è altro che sibili e battimani…” [Al-‘Anfāl, 35] Alcuni Sufi si perforano con aste di ferro, dicendo: “O nonno mio!” Così gli shayātīn vanno da loro e li aiutano, perché essi stanno cercando l’aiuto di qualcuno oltre ad Allāh. Allāh dice: ‫ومن‬‫يعش‬‫عن‬‫ذكر‬‫الرحمن‬‫نقيض‬‫له‬‫شيطانا‬‫فهو‬‫له‬‫قرين‬ “Assegneremo la compagnia inseparabile di uno shaytān a chi si distoglie dal Monito del Compassionevole.” [Az-Zukhruf, 36] I Sufi affermano di possedere la gnosi e la conoscenza dell’invisibile, ma il Qur’ān mostra il loro essere bugiardi.
  • 9. Allāh dice: ‫قل‬‫ال‬‫يعلم‬‫من‬‫في‬‫السماوات‬‫واألرض‬‫الغيب‬‫إال‬‫هللا‬ “Dì: «Nessuno di coloro che sono nei cieli e sulla terra conosce il ghayb (inconoscibile), eccetto Allāh…” [An-Naml, 65] I Sufi affermano che Allāh ha creato il mondo per amore di Muhammad (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), ma il Qur’ān mostra il loro essere bugiardi. Allāh dice: ‫وما‬‫خلقت‬‫الجن‬‫واإلنس‬‫إال‬‫ليعبدون‬ “E’ solo perché Mi adorassero che Io ho creato i jinn e gli uomini.” [Adh-Dhāriyāt, 56] Allāh, che Sia Glorificato e Magnificato, si è rivolto al Suo Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) con le Parole: ‫واعبد‬‫ربك‬‫حتى‬‫يأتيك‬‫اليقين‬
  • 10. “E adora il tuo Signore fin che non ti giunga l’ultima certezza (cioè la morte).” [Al-Ĥijr, 99] I Sufi affermano di poter vedere Allāh in questa vita, ma il Qur’ān mostra il loro essere bugiardi. Allāh dice: ‫رب‬‫أرني‬‫أنظر‬‫إليك‬‫قال‬‫لن‬‫تراني‬ “[Mūsa] disse: «O Signor mio, mostraTi a me, affinché io Ti guardi». Allāh rispose: «No, tu non Mi vedrai…” [Al-‘A`rāf, 143] I Sufi affermano di attingere la conoscenza direttamente da Allāh, senza la mediazione del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) e in uno stato cosciente (invece di sognare). Allora essi sono migliori dei Sahābah? I Sufi affermano di attingere la conoscenza direttamente da Allāh, senza la mediazione del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam). Dicono: “Haddathani qalbi ‘an Rabbi (Il mio cuore mi ha parlato dal mio Signore).” I Sufi celebrano il Mawlid e tengono riunioni per inviare benedizioni sul Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa
  • 11. sallam), ma vanno contro i suoi insegnamenti alzando la loro voce nel dhikr e negli anāshīd (canti religiosi) e nelle qasā’id (poesie) che contengono shirk manifesto. Il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) festeggiava il suo compleanno? Forse Abu Bakr, ‘Umar, ‘Uthmān, ‘Alī, i quattro A’imma o chiunque altro festeggiava il suo compleanno? Chi conosce di più ed è più corretto nel culto, il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) e i Salaf, oppure i Sufi? I Sufi viaggiano per visitare le tombe e cercare le benedizioni dei loro occupanti o per fare il tawāf (circo-ambulazione rituale) intorno ad esse o compiere dei sacrifici in questi siti, ognuno dei quali va contro gli insegnamenti del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam): “Non spronate i cavalli per alcun luogo, se non per tre moschee: al-Masjid al-Harām (a Makkah), questa mia moschea (a Madinah) e al- Masjid al-Aqsa (ad Al-Quds).” (Concordato) I Sufi sono ciecamente fedeli ai loro shuyūkh, anche quando con ciò vanno contro le parole di Allāh e del Suo Messaggero. Ma Allāh, sia Egli Magnificato, dice: ‫يا‬‫أيها‬‫الذين‬‫آمنوا‬‫ال‬‫تقدموا‬‫بين‬‫يدي‬‫هللا‬‫ورسوله‬
  • 12. “O credenti, non anticipate Allāh e il Suo Messaggero…” [Al-Ĥujurāt, 1] I Sufi usano talismani, lettere e numeri per prendere decisioni e per fabbricare amuleti e portafortuna e così via. I Sufi non si limitano alle specifiche benedizioni sul Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) che sono state narrate da lui. Hanno inventato nuove formule che implicano il cercare le sue benedizioni e altri tipi di shirk manifesto che sono inaccettabili per colui al quale stanno inviando benedizioni. Inoltre, il contatto degli shuyūkh Sufi è diretto agli shayātīn, non ad Allāh, così essi si ispirano ingannevolmente gli uni con gli altri delle parole abbellite, come Allāh dice: ‫وكذلك‬‫جعلنا‬‫لكل‬‫نبي‬‫ا‬ ّ‫عدو‬‫شياطين‬‫اإلنس‬‫والجن‬‫يوحي‬‫بعضهم‬‫إلى‬‫بعض‬ ‫زخرف‬‫القول‬‫غرورا‬‫ولو‬‫شاء‬‫ربك‬‫ما‬‫فعلوه‬ “A ogni profeta assegnammo un nemico: shayātīn tra gli uomini e jinn che si suggeriscono a vicenda discorsi fatui e ingannevoli. Se il tuo Signore avesse voluto, non l’avrebbero fatto.” [Al-‘An`ām, 112]
  • 13. E Allāh dice: ‫وإن‬‫الشياطين‬‫ليوحون‬‫إلى‬‫أوليائهم‬ “E certamente gli shayātīn ispirano i loro amici (tra gli uomini)…” [Al-‘An`ām, 121] ‫هل‬‫أنبئكم‬‫على‬‫من‬‫تنزل‬‫الشياطين‬‫تنزل‬‫على‬‫كل‬‫أفاك‬‫أثيم‬ “Vi informo su coloro sui quali scendono gli shayātīn? Scendono su ogni mentitore peccaminoso.” [Ash-Shu`arā’, 221-222] Questo è il contatto reale, non il contatto che essi falsamente affermano di avere con Allāh. Che Allāh sia Magnificato al di sopra di ciò. (Vedere Mu’jam al- Bida’h, 346 -359). Quando alcuni di questi shuyūkh Sufi scompaiono improvvisamente dalla vista dei loro seguaci, ciò è il risultato del loro contatto con gli shayātīn, che può addirittura portarli in un luogo lontano e riportarli indietro nello stesso giorno o di notte, per sviare i loro seguaci umani.
  • 14. Così la regola importante qui non è quella di giudicare le persone dalle gesta straordinarie che possono compiere: dovremmo invece giudicarli da come strettamente o in altro modo essi aderiscono al Qur’ān e alla Sunnah. I veri amici di Allāh (awliyā’) non sono necessariamente conosciuti per il compimento di gesta sbalorditive. Al contrario, sono quelli che adorano Allāh nella maniera che Egli ha prescritto, e non compiendo atti di bid’ah. I veri awliyā’, o amici di Allāh, sono coloro che il nostro Signore ha descritto nell’hadīth Qudsi narrato da al- Bukhārī nel suo Sahīh (5/2384) da Abu Hurayrah, che disse: Il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Allāh, sia Egli Onorato e Magnificato, ha detto: «Chi è ostile a un Mio walī’, gli dichiarerò guerra, e il Mio servo non si avvicina a Me con nulla che Mi sia più amato di ciò che gli ho prescritto. E il Mio servo continua ad avvicinarsi a Me con le nāfil (opere supererogatorie) fino a che lo amo; e quando lo amo, sono il suo udito con cui ode, e la sua vista con cui vede, e la sua mano con cui afferra, e il suo piede con cui
  • 15. cammina; e se Mi domanda, gli darò, e se Mi chiede protezione, gli darò protezione».” E Allāh è la Fonte della Forza e la Guida per la Retta Via. Shaykh Muhammed Salih Al-Munajjid Fatwā n. 4983
  • 16. Le turuq Sufi e la sentenza sull’unirsi a esse Nelle turuq Sufi ci sono termini come syari’a, tarīqah, haqīqa e ma’rīfah. Questi termini furono veramente insegnati dal Profeta Muhammad (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) ai suoi Compagni secondo la definizione che le turuq danno a esse stesse? Lode ad Allāh. Dobbiamo comprendere che la parola as-sūfiyyah (Sufismo) si riferisce all’indossare abiti di lana (la parola Araba sūf significa lana) e a nient’altro. Shaykh al-Islam Ibn Taymiyah (rahimahullāh) disse: “La parola as-sūfiyyah (Sufismo) si riferisce all’indossare abiti di lana; questo è il corretto significato. E’ stato detto che proviene dalla parola safwat al-fuqahā’ (il gruppo scelto dei fuqahā’) o da Sūfah ibn Add ibn Tānijah, una tribù araba che era conosciuta per il suo ascetismo, o da Ahl as-Suffah (Musulmani poveri di Madinah al tempo del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), che erano soliti dimorare nella moschea), o da Aṣ-Ṣafā (la montagna
  • 17. a Makkah), o dalla parola as-safwah (intendendo gruppo scelto), o dalla frase as-saff al-muqaddam bayna yaday Allāh (il più importante rango dinnanzi ad Allāh). Tutte queste opinioni sono deboli (da’īf), e se qualcuna di esse fosse vera, allora la parola sarebbe saffi o safā’i o safawi, non sufi.” Majmū’ al-Fatāwa, 11/195 Il Sufismo (tasawwuf) non apparve se non dopo le prime tre generazioni che il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) lodò quando disse, “I migliori degli uomini sono la mia generazione, poi quelli che verranno dopo di loro, poi quelli che verranno dopo di loro...” (narrato da al-Bukhārī, 2652, Muslim, 2533; dall’hadīth di Ibn Mas’ūd). Shaykh al-Islam Ibn Taymiyah (rahimahullāh) disse: “Per quanto riguarda la parola sūfiyyah (Sufismo), non era conosciuta durante le prime tre generazioni, ma si conobbe dopo.” Majmū’ al-Fatāwa, 11/5 Questa tarīqah e le sue simili sono tra i metodi innovati che vanno contro il Qur’ān e la Sunnah e quello seguito dalle migliori generazioni. Tutti gli
  • 18. shuyūkh di queste turuq hanno inventato le proprie parole (frasi da pronunciare come dhikr), hizb (libri di du’ā’ da leggere ogni giorno dai loro seguaci) e modi di culto attraverso i quali ciascuno di essi può essere distinto dagli altri e questo va contro la Sharī’ah e divide la Ummah. Allāh ha benedetto questa Ummah perfezionando la sua religione e completando il Suo Favore su di essa, così chiunque venga fuori con un atto di culto o un metodo che non è stato portato dalla Sharī’ah sta di fatto rigettando ciò che Allāh ha detto, accusando il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) di tradire la fiducia. Insieme a questa innovazione delle loro, essi possono anche mentire affermando di aver ricevuto la loro tarīqah dal Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), o che stanno seguendo il sentiero e la guida dei Califfi Ben Guidati (al-Khulafā’u r-Rāshidūn). Ai sapienti della Commissione Permanente è stato chiesto: C’è nell’Islam qualcosa di simile alle numerose turuq come la Shādhilyyah, Khalwatiyyah, eccetera? Se c’è
  • 19. una cosa del genere, qual è la prova per questo? Qual è il significato dei versetti in cui Allāh dice: ‫ن‬َ‫أ‬ َ‫و‬‫ا‬َ‫َذ‬‫ه‬‫ي‬ ِ‫اط‬َ‫ر‬ ِ‫ص‬‫ِيما‬‫ق‬َ‫ت‬ْ‫س‬ُ‫م‬ُ‫ه‬‫و‬ُ‫ع‬ِ‫ب‬‫ات‬َ‫ف‬‫ال‬ َ‫و‬‫وا‬ُ‫ع‬ِ‫ب‬‫ت‬َ‫ت‬َ‫ل‬ُ‫ب‬ُّ‫س‬‫ال‬َ‫ق‬‫ر‬َ‫ف‬َ‫ت‬َ‫ف‬ْ‫م‬ُ‫ك‬ِ‫ب‬ْ‫ن‬َ‫ع‬ِ‫ه‬ِ‫ل‬‫ي‬ِ‫ب‬َ‫س‬ ْ‫م‬ُ‫ك‬ِ‫ل‬َ‫ذ‬ْ‫م‬ُ‫ك‬‫ا‬‫ص‬ َ‫و‬ِ‫ه‬ِ‫ب‬ْ‫م‬ُ‫ك‬‫ل‬َ‫ع‬َ‫ل‬َ‫ون‬ُ‫ق‬‫ت‬َ‫ت‬ “In verità questa è la Mia retta via: seguitela e non seguite i sentieri che vi allontanerebbero dal Suo sentiero. Ecco cosa vi comanda, affinché siate Muttaqūn (timorati).” [Al-‘An`ām, 153] َ‫ل‬َ‫ع‬ َ‫و‬‫ى‬ِ‫هللا‬ُ‫د‬ْ‫ص‬َ‫ق‬ِ‫يل‬ِ‫ب‬‫الس‬‫ا‬َ‫ه‬ْ‫ن‬ِ‫م‬ َ‫و‬‫ِر‬‫ئ‬‫ا‬َ‫ج‬ْ‫و‬َ‫ل‬ َ‫و‬َ‫اء‬َ‫ش‬ْ‫م‬ُ‫ك‬‫ا‬َ‫د‬َ‫ه‬َ‫ل‬َ‫ِين‬‫ع‬َ‫م‬ْ‫ج‬َ‫أ‬ “Guidarvi sulla retta via è prerogativa di Allāh, poiché altre [vie] se ne allontanano (come il Paganesimo, il Giudaismo, il Cristianesimo). Se volesse vi guiderebbe tutti.” [An-Naĥl, 9] Quali sono le vie che separano la gente dal sentiero di Allāh, e qual è il sentiero di Allāh? Qual è il significato dell’hadīth narrato da Ibn Mas’ūd, secondo il quale il Messaggero (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) tracciò una linea e disse: “Questo è il sentiero della guida”, poi tracciò delle linee alla sua destra e
  • 20. altre alla sua sinistra e disse: “Questi sono altri sentieri e su ogni sentiero c’è un diavolo a cui chiama la gente”? Essi hanno risposto: Non vi è nulla nell’Islam come le turuq che hai menzionato, o qualsiasi altra cosa simile ad esse. Quello che c’è nell’Islam è ciò che è indicato dai due versetti e dall’hadīth che hai citato, e ciò che è stato indicato dall’hadīth in cui il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Gli Ebrei si divisero in settantuno sette, e i Cristiani si divisero in settantadue sette. La mia Ummah si dividerà in settantatré sette, ognuna delle quali sarà all’Inferno, tranne una.” Gli fu chiesto, “Chi sono (i salvati), O Messaggero di Allāh?” Egli disse: “Coloro che seguono lo stesso sentiero su cui siamo oggi io e i miei Compagni.” Ed egli (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Un gruppo nella mia Ummah continuerà a seguire la verità e ad essere vittorioso, ed essi non saranno danneggiati da coloro che li abbandoneranno o gli si opporranno, fino a quando l’ordine di Allāh verrà eseguito.”
  • 21. La verità sta nel seguire il Qur’ān e il sahīh, la chiara Sunnah del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam). Questo è il sentiero di Allāh, questa è la Retta Via. Questa è la linea retta menzionata nell’hadīth di Ibn Mas’ūd, e questo è ciò che fu seguito dai Compagni del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) (che Allāh sia soddisfatto di loro e dei loro seguaci tra le prime generazioni (Salaf) di questa Ummah, e di coloro che seguono il loro sentiero). Tutte le altre ṭuruq o gruppi sono i sentieri menzionati nel versetto: ‫ال‬ َ‫و‬‫وا‬ُ‫ع‬ِ‫ب‬‫ت‬َ‫ت‬َ‫ل‬ُ‫ب‬ُّ‫س‬‫ال‬َ‫ق‬‫ر‬َ‫ف‬َ‫ت‬َ‫ف‬ْ‫م‬ُ‫ك‬ِ‫ب‬ْ‫ن‬َ‫ع‬ِ‫ه‬ِ‫ل‬‫ي‬ِ‫ب‬َ‫س‬ “…e non seguite (altri) sentieri che vi allontanerebbero dal Suo sentiero...” [Al- ‘An`ām, 153] Fatāwa al-Lajnah al-Dā’imah, 2/283, 284 E Allāh ne sa di più. Islam Q&A Fatwā n. 20375
  • 22. Alcune persone affermano che c’è una āyah che avvalora il Sufismo Salām, può spiegare la āyah 69 di Sūrat An-Nisā’: alcune persone dicono che questo è ciò che rende consentito il Sufismo. Ho letto la sua risposta sul Sufismo e concordo, ma la invito a spiegare questo versetto? Lode ad Allāh. Il versetto di cui stai chiedendo è l’āyah: ‫ومن‬‫يطع‬‫هللا‬‫والرسول‬‫فأولئك‬‫مع‬‫الذين‬‫أنعم‬‫هللا‬‫عليهم‬‫من‬‫النبيين‬ ‫والصديقين‬‫والشهداء‬‫والصالحين‬‫وحسن‬‫أولئك‬‫رفيقا‬ “Coloro che obbediscono ad Allāh e al Suo Messaggero saranno tra coloro che Allāh ha colmato della Sua grazia: Profeti, Siddīqūn (quei seguaci del Profeta che furono i primi e i migliori a credere in lui, come Abu Bakr As-Siddīq), martiri, gente del bene; che ottima compagnia!” [An-Nisā’, 69]
  • 23. Ibn Kathīr (rahimahullāh) disse nel suo Tafsīr: Questo significa che, chiunque agisce in conformità con i comandi di Allāh e del Suo Messaggero, e si tiene lontano da ciò che Allāh e il Suo Messaggero proibiscono, allora Allāh gli darà una casa nella dimora della Sua generosità, e farà si che egli sarà in compagnia dei Profeti e di coloro che vengono dopo di essi nello status, i Siddīqūn, poi i martiri, poi il resto dei credenti, che sono i virtuosi che compiono il bene in segreto e apertamente. Poi Allāh li loda, come Egli dice: ‫وحسن‬‫أولئك‬‫رفيقا‬ “…che ottima compagnia!” [An-Nisā’, 69] Al-Bukhāri narrò che ‘Ā’ishah (radiAllāhu ‘anha) disse: Ho sentito il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) dire: “Non c’è stato Profeta che si è ammalato, senza che Allāh gli abbia dato la scelta tra questo mondo e l’Aldilà.” Quando lui si ammalò con la sua ultima malattia, la sua voce divenne molto rauca, e lo sentii dire, ‘in compagnia di coloro che Allāh ha colmato della Sua grazia: Profeti, Siddīqūn (quei seguaci del Profeta che furono i primi e i
  • 24. migliori a credere in loro, come Abu Bakr As-Siddīq), martiri e gente del bene.’ Allora capii che gli era stata data la scelta.” (Tafsīr Ibn Kathīr). Poi (Ibn Kathīr - rahimahullāh) disse qualcosa riguardo alla ragione per cui fu rivelato questo versetto. Quindi disse: Più grande di tutto ciò è la buona novella riportata nei libri del Sahīh e del Musnad, eccetera, attraverso sanād mutawātir da un certo numero di Sahābah: che al Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) fu chiesto su un uomo che ama alcune persone ma non può raggiungerle - vale a dire non può raggiungere lo stesso loro livello nel compiere opere pie. Egli (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Un uomo sarà con coloro che ama.” Anas ibn Mālik (radiAllāhu ‘anuhu) disse: “Mai i Musulmani gioirono tanto quanto fecero sentendo questo hadīth. Io amo il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), e amo Abu Bakr e ‘Umar (radiAllāhu ‘anuhum), e spero che Allāh mi faccia risorgere con loro anche se non ho fatto quello che essi fecero.” Quindi, come potete vedere, non c’è nulla in questo versetto che giustifica i Sufi e il loro madh’hab.
  • 25. Se i Sufi fossero sinceri, allora che obbediscano ad Allāh e al Suo Messaggero e aderiscano alla Sua Sharī’ah - come prescritto in questa āyah – così che possano essere tra i vittoriosi. Quanto alla loro affermazione secondo la quale gli awliyā’ (“santi”) avrebbero conoscenza dell’Invisibile (al-ghayb), che nessuno conosce all’infuori di Allāh, ed essi fanno il Tawāf intorno alle tombe e pregano per i morti come mezzo di adorazione e avvicinamento ad Allāh - tutto questo in realtà significa che stanno cercando l’aiuto di qualcuno diverso da Allāh e questo è kufr e shirk. Essi dicono, ‘Allāh ci ispira con delle cose che Egli getta nei nostri cuori in aggiunta a quello che è nel Qur’ān e nella Sunnah’, e dicono che i “prescelti” non hanno bisogno di aderire alla Sharī’ah dell’Islam, che è obbligatoria per le “masse”, e si inventano adhkār (frasi in ricordo di Allāh), che ripetono regolarmente e che non sono nel Qur’ān o nella Sunnah del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam)... e dopo tutto questo, vogliono essere tra i vittoriosi, con i Profeti e i Siddīqūn. Al contrario, essi saranno con gli shayātīn (diavoli) e i mushrikīn. Chiediamo ad Allāh di mantenerci sani e salvi. Che Allāh benedica noi e voi con l’amore per il
  • 26. Suo Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) e con l’amore per i suoi nobili Compagni, e ci riunisca con loro nel posto d’onore insieme a Lui, perché Egli è il Sovrano, Colui che è in grado di fare ogni cosa. Shaykh Muhammed Salih Al-Munajjid Fatwā n. 5638
  • 27. Ahādīth deboli e fabbricati narrati dai Sufi “Il Mio cielo e la Mia terra non possono contenerMi, ma il cuore del Mio servo credente Mi contiene”: è sahīh questo hadīth citato dai Sufi? Lode ad Allāh. Allo Shaykh al-Islam Ibn Taymiyah fu chiesto a proposito delle parole che furono narrate dal Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), “Il Mio cielo e la Mia terra non possono contenerMi, ma il cuore del Mio servo credente Mi contiene.” Egli rispose: Lode ad Allāh. Ciò che è stato menzionato proviene dalle Isrā’īliyyāt [resoconti narrati da fonti Ebraiche], nessuna isnād è nota come proveniente dal Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam). Quel che significa è che Allāh pone l’amore e la conoscenza di Se Stesso nel cuore del Suo servo.
  • 28. Il resoconto, “Il cuore è la casa del Signore” è come il primo. Il cuore è la casa o la sede della fede in Allāh e della conoscenza e dell’amore per Lui. Essi riportano le parole: “Ero un tesoro sconosciuto e volevo che Mi si conoscesse, così ho creato gli esseri umani e gli ho insegnato su di Me affinché mi conoscessero.” Queste non sono le parole del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), e so che non c’è isnād per questo, sia sahīh (autentica) che da’īf (debole). Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Allāh creò la ragione e gli disse: «Vieni qua», ed essa venne. Gli disse: «Vai lì», ed essa andò. Gli disse: «Per la Mia Gloria e Maestà, non ho creato niente di più nobile di te. Ricompenserò e punirò a causa tua».” Questo hadīth è bātil (falso) e mawdū’ (fabbricato) secondo il consenso dei sapienti dell’Hadīth. Narrano le parole: “L’amore di questo mondo è la radice di ogni male.” Questo è noto come proveniente da Jundub ibn ‘Abd-Allāh al-Bajali, ma non c’è isnād conosciuta proveniente dal Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam).
  • 29. Riportano le parole: “Questo mondo è soltanto un passo per l’uomo che crede.” Questo non è noto come proveniente dal Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) o dai Salaf di questa Ummah o dai suoi A’imma. Riportano le parole: “Chi è benedetto con una cosa, lasciate che vi si attacchi” e “Chi si impegna in qualcosa, lasciate che vi si attacchi.” Il primo resoconto fu narrato da uno dei Salaf. Il secondo resoconto è bātil (falso), perché chi si impegna in qualcosa può attaccarsi a essa oppure no, in conformità a ciò che Allāh e il Suo Messaggero hanno comandato. Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Fai dei favori ai poveri, perché un giorno essi avranno autorità, e quale autorità!” e, “La povertà è il mio orgoglio ed io mi vanto per esso.” Entrambe sono menzogne e non sono conosciute in alcun modo nei ben noti libri dei Musulmani. Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Io sono la città della conoscenza e ‘Alī è la sua porta.” Questo hadīth è da’īf (debole), addirittura è mawdū’ (fabbricato) secondo i sapienti dell’Hadīth.
  • 30. Fu narrato da at-Tirmidhī e altri, ma è una menzogna. Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “I poveri siederanno nel Giorno della Resurrezione, e [Allāh] dirà: «Per la Mia Gloria e Maestà, non vi ho privato delle cose terrene perché siete insignificanti. Piuttosto volevo accrescere il vostro status in questo Giorno. Andate nel luogo dove le persone sono in piedi, e chi di loro vi ha dato un pezzo di pane, o acqua da bere, o vestiti da indossare, portatelo in Paradiso».” Lo Shaykh disse: Questo resoconto è una menzogna che non fu narrata da nessuno dei sapienti dell’Hadīth. E’ bātil (falso) e va contro il Qur’ān e la Sunnah e il consenso accademico (ijmā’). Riportano che quando il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) arrivò a Madinah, le figlie di al-Najjār uscirono con i daff (tamburelli) e cantarono “Tala’a al-Badru ‘alayna min thaniyyat al-Widā”, e il Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse loro: “Battete i vostri tamburelli, che Allāh vi benedica.” L’hadīth sulle donne che battono il daff nelle occasioni gioiose è sahīh, e questo si faceva al tempo del Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘aleyhi wa
  • 31. sallam), ma non è noto che egli abbia detto, “Battete i vostri tamburelli.” Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “O Allāh, Tu mi hai fatto uscire dal luogo che io amo di più, allora fammi dimorare nel luogo che Tu ami di più.” Anche questo hadīth è bātil (falso), anche se fu narrato da at-Tirmidhī e altri. Piuttosto egli (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse a Makkah: “Tu sei la parte della terra di Allāh che più amo.” E disse: “Tu sei la terra più amata ad Allāh.” Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Chiunque visiti me e mio padre Ibrāhīm nello stesso anno, entrerà in Paradiso.” Questa è una menzogna fabbricata che non fu narrata da nessuno dei sapienti dell’Hadīth. Riportano che un beduino pregò (in fretta), beccando (come un uccello), nella sua preghiera. ‘Alī (radiAllāhu ‘anuhu) disse: “Non beccare nella tua preghiera.” Il beduino disse, “O ‘Alī, se tuo padre avesse beccato in preghiera non sarebbe entrato nell’Inferno.” Questa è una menzogna. Riportano che ‘Umar uccise suo padre. Questa è una menzogna, perché suo padre morì prima che la
  • 32. missione del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) ebbe inizio. Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Ero un Profeta quando Adam era tra l’acqua e l’argilla. Ero un Profeta quando Adam non era né acqua né terra.” Questa formulazione è falsa. Riportano le parole: “Il letto dello scapolo è il fuoco. Misero è l’uomo che non ha donna e la donna che non ha uomo.” Queste non sono le parole del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam). Fu narrato che, quando Ibrāhīm (‘aleyhis-salām) costruì la Ka’bah, pregò mille rakaʿāt in ogni angolo, allora Allāh gli rivelò, “O Ibrāhīm, questo non è come nutrire un affamato o vestire un uomo che non può coprire la sua ‘awrah.” Si tratta ovviamente di una menzogna, e non è nota nei libri dei Musulmani. Raccontano le parole: “Non disprezzate la sofferenza, perché ciò mieterà gli ipocriti.” Queste parole non sono note come provenienti dal Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam). Raccontano le parole: “Chi insegna a suo fratello una āyah dal Libro di Allāh, diventa il suo maestro.”
  • 33. Questa è una menzogna che non è affatto nota nei libri dei sapienti. Raccontano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Ho visto i peccati della mia Ummah e non ho trovato alcun peccato più grande di quello di uno che apprende una āyah e poi lo dimentica.” Se questo hadīth fosse sahīh, ciò che si intende con dimenticare è nel senso di non recitare. La formulazione dell’hadīth è: “Tra i peccati della mia Ummah vi è quello di un uomo al quale Allāh ha dato una āyah del Qur’ān, ma l’ha trascurata fino a dimenticarla.” Questo dimenticare significa allontanarsi dal Qur’ān e non credere in esso o agire su di esso. Quanto al trascurare di studiarlo fino a dimenticarlo, questo è un peccato. Riportano le parole: “Una āyah del Qur’ān è meglio di Muhammad e della famiglia di Muhammad. Il Qur’ān è la Parola di Allāh, rivelata e non creata, e non c’è nulla di simile.” Questa formulazione non fu riportata dal Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam). Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Chi impara qualcosa di benefico e la nasconde ai Musulmani, Allāh lo imbriglierà con
  • 34. briglie di fuoco nel Giorno della Resurrezione.” Un significato simile è stato trovato nelle Sunan: il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Chiunque viene interrogato su una materia della conoscenza [islamica] che conosce, ma la nasconde, Allāh lo imbriglierà con briglie di fuoco nel Giorno della Resurrezione.” Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Quando parlate delle dispute che hanno avuto luogo tra i miei compagni, state in silenzio. Quando parlate della volontà Divina e del decreto (al-qadā’ wa’l-qadar), non dite niente.” Questo fu riportato con sanād munqati’ (rotte o interrotte). Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse a Salmān al-Farsi, quando egli stava mangiando dell’uva: “Du, Du”, che significa mangiare a due a due. Queste non sono le parole del Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), questo è bātil (falso). Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Chiunque commette zinā (fornicazione) con una donna e lei dà alla luce una bambina, il fornicatore può sposare la figlia che è nata come conseguenza della zinā.” Questo fu detto da coloro
  • 35. che non erano tra i compagni di ash-Shāfa’i. Alcuni di loro lo attribuirono ad ash-Shāfa’i, e alcuni dei compagni di ash-Shāfa’i negarono che egli lo disse. Dissero che egli non affermò che ciò è permesso, ma sostenne che ciò è permesso in caso di radā’ah (allattamento al seno), se uno è allattato con il latte di una donna che è rimasta incinta a seguito di zinā. La maggior parte dei sapienti, come Ahmad, Abu Hanīfah e altri, sono d’accordo che ciò è harām, e questa è la più forte delle due opinioni narrate nel madh’hab di Mālik. Riportano le parole: “La cosa più meritevole per cui si è pagati è il Libro di Allāh.” Sì, è dimostrato che (il Profeta sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “La cosa più meritevole per cui si è pagati è il Libro di Allāh”, ma ciò è nell’hadīth relativo alla ruqiyya (recitare il Qur’ān e la du’ā allo scopo di guarire), e la ricompensa è per il recupero di quella persona malata, non per la recitazione. Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Chiunque maltratta un dhimmi (un Ebreo o un Cristiano che vive sotto il governo Islamico), Allāh sarà suo avversario nel Giorno della Resurrezione” oppure “Io sarò il suo avversario nel Giorno della
  • 36. Resurrezione.” Questo è da’īf (debole). Ciò che si conosce come proveniente da lui è che egli (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Chiunque uccida un mu’āhid (membro di una nazione kāfir che ha un trattato di pace con i Musulmani) senza alcuna ragione lecita, non sentirà il profumo del Paradiso.” Riportano che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Chiunque accende una lampada nella moschea, gli angeli e i portatori del Trono non smetteranno di pregare per il suo perdono fintanto che la luce di quella lampada risplenderà nella moschea.” Non sono a conoscenza di isnād per questo come proveniente dal Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam).” Al-Fatāwa al-Kubra, 5/88-93 Islam Q&A Fatwā n. 14017
  • 37. Pregare dietro ad un imām Sufi Abbiamo un imām sufi. E’ valido pregare dietro di lui? Lode ad Allāh. Tra le parole, le azioni e le credenze che sono esclusive dei Sufi e che non hanno alcun fondamento nel Libro di Allāh e nella Sunnah del Suo Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam), alcune sono bidāt (innovazioni) che costituiscono kufr, e altre sono bidāt che non costituiscono kufr. Se questo imām segue bidāt che costituiscono kufr, non si deve pregare dietro di lui. Se egli segue bidāt che non costituiscono kufr, allora è permesso pregare dietro di lui, anche se qualcun altro che è un seguace di Ahl us-Sunnah sarebbe indubbiamente migliore. Allo Shaykh ‘Abd al-‘Azīz ibn Bāz (rahimahullāh) fu domandato: Se vado in un villaggio dove l’imām è un Sufi che non tiene una mano sopra l’altra quando prega, e che non
  • 38. va giù sulle proprie ginocchia prima delle sue mani quando si prosterna, è lecito pregare con lui? Lo Shaykh rispose: “Se egli è conosciuto per il suo credere nel Tawhīd e non nello shirk, ed è soltanto un po’ ignorante o segue alcune idee del Sufismo (tasawwuf), ma è un credente nel Tawhīd e un Musulmano che adora Allāh solo e non adora uno Shaykh o qualsiasi altro essere creato come Shaykh ‘Abd al-Qādir eccetera, e l’unico problema è che non tiene una mano sopra l’altra quando prega, allora non c’è ragione per non pregare dietro di lui, perché questo è qualcosa che fa parte delle Sunan, e non è obbligatorio. Tenere una mano sopra l’altra significa mettere la mano destra sopra la mano sinistra, polso e avambraccio sul petto quando si sta in preghiera. Colui che lascia pendere le sue braccia sui propri fianchi non sta facendo nulla di male e la sua preghiera è valida.” Fatāwa al-Shaykh Ibn Bāz (12/120, 121). Allo Shaykh ‘Abd al-‘Azīz ibn Bāz (rahimahullāh) fu anche chiesto: Qual è la sentenza sul pregare dietro qualcuno che si reca presso le tombe dei pii a cercare la loro
  • 39. benedizione e che recita il Qur’ān nei Mawālid e in altre occasioni dietro pagamento? Egli rispose: “Questo è oggetto di ulteriore discussione. Se egli celebra solo il Mawlid senza alcun shirk implicato, allora è un innovatore e non dovrebbe essere un imām, perché è dimostrato nell’hadīth sahīh che il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Attenti alle materie inventate di recente, perché ogni nuova materia inventata di recente è una innovazione (bid’ah) e ogni innovazione è sviamento.” Narrato da Abu Dāwūd (3991). E celebrare il Mawlid (compleanno del Profeta) è una innovazione. Ma se egli prega per i morti e cerca aiuto da loro o dai jinn o da altri esseri creati, e dice “O Messaggero di Allāh aiutami o guarisci il mio male” o dice “Yā Sayyidi al- Husayn” o “Yā Sayyidi al-Badawi” o fa appello a qualsiasi altra persona morta, o prega per cose inanimate come gli idoli, dicendo “al-madad al- madad (aiuto, aiuto)”, allora è un mushrīk che è colpevole di shirk maggiore, e non si deve pregare dietro di lui e il suo guidare le preghiere non è valido. Chiediamo ad Allāh di mantenerci sani e salvi. Ma se lui commette bidāt come partecipare al Mawlid, ma
  • 40. non compie alcun atto di shirk, o legge il Qur’ān accanto alle tombe, o prega in prossimità di esse senza compiere alcun atto di shirk, allora egli ha introdotto innovazioni nella religione, quindi dovrebbe essere istruito e diretto verso ciò che è buono, ma la sua preghiera è valida se non prega vicino le tombe. Per quanto riguarda le sue preghiere nel cimitero, non sono valide, perché il Profeta (sallAllāhu ‘aleyhi wa sallam) disse: “Che Allāh maledica gli Ebrei e i Cristiani, che hanno preso le tombe dei loro Profeti come luoghi di culto.” Concordato.” Fatāwa al-Shaykh Ibn Bāz (9/373, 374 e 12/108, 109). Fine. Islam Q&A Fatwā n. 93150
  • 41. Sentenza sul pregare nelle moschee Sufi Nel quartiere dove abito c’è una moschea che appartiene ai Sufi e anche un’altra più piccola appartiene a loro. E’ permesso pregarvi? Lode ad Allāh. Non pregare con questi Sufi nelle loro zawāyāh, e fai attenzione allo stare in compagnia e al mescolarti con essi, affinché tu non sia colpito da ciò che li ha colpiti. Prova a pregare nella moschea di una congregazione di coloro che cercano di seguire la Sunnah e che sono desiderosi di farlo. E Allāh è la Fonte della forza. Che Allāh invii le benedizioni e la pace sul nostro Profeta Muhammad e sulla sua Famiglia e i Compagni. Fine citazione. Fatāwa al-Lajnah al-Dā’imah, 3/18 Islam Q&A Fatwā n. 121576
  • 42. Sentenza sullo sposare una donna Sufi E’ permesso per un Musulmano sposare una donna Sufi? Qual è la visione Islamica su uno che ha sposato una donna Sufi ma non era a conoscenza che lei era un seguace della via Sufi fino a quando non l’ha sposata? Lode ad Allāh. In primo luogo: I Sufi sono di diversi tipi con varie scuole di pensiero, molti dei quali seguono l’innovazione e metodi devianti di vario genere. Alcuni di loro eccedono i giusti limiti fino al punto di associare altri ad Allāh, sia Egli Magnificato, come ad esempio pregare i morti, rivolgersi ad essi per alleviare il dolore e scongiurare le calamità. Alcuni di loro seguono un gran quantità di innovazioni nei loro atti, nel dhikr e nell’adorazione. Vedi la domanda n. 4983 per ulteriori informazioni su alcune deviazioni dei Sufi, e la domanda n. 34817 per informazioni sullo shirk e i suoi tipi.
  • 43. E’ detto in Fatāwa al-Lajnah al-Dā’imah: “La maggior parte di coloro che oggigiorno sono chiamati Sufi, seguono innovazioni di shirk, così come altre innovazioni, come ad esempio ciò che dicono alcuni di loro, “Madad yā sayyid (Aiutaci, O Maestro)” e il loro invocare l’aqtāb (il più alto rango di awliyā’ o “santi”), recitando dhikr all’unisono e invocando Allāh con nomi con cui Egli non si è chiamato, come “Huwa - Huwa (He, He)” e “Ah, Ah (una contrazione del nome di Allāh)”. Chiunque legga i loro libri noterà un sacco di loro innovazioni di shirk così come altre malvagità.” Fine citazione. In secondo luogo: Il matrimonio con una donna Sufi è soggetto a ulteriori discussioni. 1 - Se lei è una di quelle che commette shirk nel credo o nelle azioni, come uno che crede che gli awliyā’ (“santi”) conoscano l’Invisibile e abbiano il controllo sull’universo, o crede nell’incarnazione del divino o nell’unità di tutte le cose, o dedica l’adorazione a qualcosa di diverso da Allāh, come du’ā’, ricerca di aiuto, sacrifici o voti, allora non è lecito sposare tale
  • 44. donna, perché ella ha commesso shirk maggiore - Allāh non voglia. 2 - Se lei non è caduta nello shirk, ma compie alcuni atti di innovazione, come celebrare il Mawlid (compleanno del Profeta) o forme inventate di dhikr, o recitare un certo numero di aḏkār per i quali non esiste alcuna base, o una certa maniera di dhikr che non è provata nella Sharī’ah, allora è meglio non sposare tal donna, perché il pericolo dell’innovazione è grande, e il danno causato da essa è grave. Ciò è più caro a Iblīs del peccato, perché uno può pentirsi del peccato, a differenza dell’innovazione, dato che chi la compie la considera parte della religione per mezzo della quale può avvicinarsi ad Allāh, allora come può rinunciarvi? Inoltre, il matrimonio con una donna che segue la bid’ah rappresenta un pericolo per i bambini e per tutta la famiglia, specialmente se la donna parla bene o ha un buon atteggiamento, così altri possono essere ingannati da lei. Imām Mālik (rahimahullāh) disse: “Non sposate la gente dell’innovazione, e non dategli le vostre donne
  • 45. in matrimonio, e non date loro il salām...” al- Mudawwanah (1/84). In terzo luogo: Se lui non sapeva che la donna era una seguace del Sufismo fin quando non l’ha sposata, e se lei è del primo tipo che commette shirk con le parole, le azioni e il credo, egli dovrebbe chiamarla (alla corretta via) e consigliarla e spiegarle. Se lei risponde, allora lode ad Allāh, altrimenti è obbligatorio separarsi da lei, perché non è lecito sposare una donna mushrīk o rimanere in un tale matrimonio, perché Allāh dice: َ‫ال‬ َ‫و‬‫وا‬ُ‫ح‬ِ‫ك‬ْ‫ن‬َ‫ت‬ِ‫ت‬‫ا‬َ‫ك‬ ِ‫ر‬ْ‫ش‬ُ‫م‬ْ‫ل‬‫ا‬‫ى‬‫ت‬َ‫ح‬‫ِن‬‫م‬ ْ‫ؤ‬ُ‫ي‬ “E non sposate le Mushrikāt (associatrici) finché non avranno creduto (adorando Allāh soltanto).” [Al-Baqarah, 221] Ma se lei è del secondo tipo, che ha innovato alcune azioni che non raggiungono il grado di kufr, allora ogni caso dovrebbe essere esaminato a parte - fino a che punto la donna aderisce o no all’innovazione in cui crede, e che effetto avrà questo sulla famiglia e i figli?
  • 46. Egli dovrebbe anche esaminare le conseguenze del divorziare da lei, e in ogni caso dovrebbe fare ciò che è nell’interesse dell’Islam, e quale danno scongiurerà o ridurrà il più possibile. Che Allāh ci aiuti tutti a fare ciò che Egli ama e di cui si compiace. E Allāh ne sa di più. Islam Q&A Fatwā n. 85370