2016 Environmental Technologies: Fundamentals in Biosphere Knowledge. Soil, S...Luca Marescotti
2016 Environmental Technologies: Fundaqmentals in Biosphere Knowledge. Soil, Support and Feeding - Tecnologie ambientali: le basi nella conoscenza della biosfera. Il suolo, sostegno e nutrizione
2016 Environmental technologies. Basic knowledge: the breath of the biosphere...Luca Marescotti
Concetti base: rifiuti, scarti, pericolo, risorse, equilibrio, equilibrio stabile instabile metastabile. Catastrofe. Cicli ecologici. Tecnologie e gestione del rischio.
Le dinamiche delll'atmosfera e gli impatti: inquinamento e danni diretti e indiretti alla salute e al benessere di persone animali e vegetali.
Presentazione tenuta al Convegno Nazionale “Il Patrimonio Geologico: una risorsa da proteggere e valorizzare” 29 e 30 aprile 2010 - Sasso di Castalda (PZ)
Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero...Luca Battista
L’ACQUA E LA CITTA’:IDENTITA’ E FRUIZIONE. Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero architettonico, land art. Proposta per un piano di azione strategico ed operativo per la rifunzionalizzazione del parco urbano fluviale del Fenestrelle ad Avellino”
La proposta, è stata sviluppata all’interno di un processo partecipativo con cittadini e rappresentanti di associazioni, del tutto su base volontaria, durato quattro mesi, nella prima parte del 2015, nell’ambito del progetto politico-culturale “Ad Avellino E’ Possibile”.
La mozione - in consiglio comunale sottoscritta dai consiglieri Nadia Arace e Giancarlo Giordano ed approvata all’unanimità con Del. C.C. n° 62 del 18 ottobre 2015 - richiedeva la Istituzione del parco Urbano di Interesse Regionale ai sensi della L.R.17/2003 nella logica della realizzazione della Rete ecologica Regionale.
"Il nostro corridoio ecologico fluviale, il Fenestrelle, è quel segno paesaggistico, che gestito ed usato in modo corretto e con consapevolezza ambientale, può essere porta di accesso di una città futura che segna un inversione di tendenza rispetto al consolidato rapporto che si ha con l’’uso del suolo e con le risorse ambientali. Il Fenestrelle , con il suo bacino idrografico, è segno infrastrutturale verde, corridoio ecologico che unisce tutti e tre i parchi naturalistici dell’Irpinia, il Partenio, i Picentini ed il Pizzo Alvano-Valle Lauro, costituito solo per legge. Ecco Avellino, ad esempio, potrebbe essere la prima città in Campania ad essere sede di un Parco Naturalistico regionale."
2016 Environmental Technologies: Fundamentals in Biosphere Knowledge. Soil, S...Luca Marescotti
2016 Environmental Technologies: Fundaqmentals in Biosphere Knowledge. Soil, Support and Feeding - Tecnologie ambientali: le basi nella conoscenza della biosfera. Il suolo, sostegno e nutrizione
2016 Environmental technologies. Basic knowledge: the breath of the biosphere...Luca Marescotti
Concetti base: rifiuti, scarti, pericolo, risorse, equilibrio, equilibrio stabile instabile metastabile. Catastrofe. Cicli ecologici. Tecnologie e gestione del rischio.
Le dinamiche delll'atmosfera e gli impatti: inquinamento e danni diretti e indiretti alla salute e al benessere di persone animali e vegetali.
Presentazione tenuta al Convegno Nazionale “Il Patrimonio Geologico: una risorsa da proteggere e valorizzare” 29 e 30 aprile 2010 - Sasso di Castalda (PZ)
Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero...Luca Battista
L’ACQUA E LA CITTA’:IDENTITA’ E FRUIZIONE. Un percorso fluviale per la rete ecologica campana tra Biodiversità, recupero architettonico, land art. Proposta per un piano di azione strategico ed operativo per la rifunzionalizzazione del parco urbano fluviale del Fenestrelle ad Avellino”
La proposta, è stata sviluppata all’interno di un processo partecipativo con cittadini e rappresentanti di associazioni, del tutto su base volontaria, durato quattro mesi, nella prima parte del 2015, nell’ambito del progetto politico-culturale “Ad Avellino E’ Possibile”.
La mozione - in consiglio comunale sottoscritta dai consiglieri Nadia Arace e Giancarlo Giordano ed approvata all’unanimità con Del. C.C. n° 62 del 18 ottobre 2015 - richiedeva la Istituzione del parco Urbano di Interesse Regionale ai sensi della L.R.17/2003 nella logica della realizzazione della Rete ecologica Regionale.
"Il nostro corridoio ecologico fluviale, il Fenestrelle, è quel segno paesaggistico, che gestito ed usato in modo corretto e con consapevolezza ambientale, può essere porta di accesso di una città futura che segna un inversione di tendenza rispetto al consolidato rapporto che si ha con l’’uso del suolo e con le risorse ambientali. Il Fenestrelle , con il suo bacino idrografico, è segno infrastrutturale verde, corridoio ecologico che unisce tutti e tre i parchi naturalistici dell’Irpinia, il Partenio, i Picentini ed il Pizzo Alvano-Valle Lauro, costituito solo per legge. Ecco Avellino, ad esempio, potrebbe essere la prima città in Campania ad essere sede di un Parco Naturalistico regionale."
La valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone LucioPlantone Lucio
Come può un piccolo Comune in Puglia essere promotore di una "esperienza" turistica unica al mondo? Estrazione di ogni singolo dato. Big Data e Dati Ambientali; sommati ed analizati.
Alberobello : paese in Puglia non protagonista della propria organizzazione economica del Turismo. Gli ospiti soggiornano mediamente 2 giorni presso le strutture ricettive. Come offrire un prodotto sempre diverso per 14 giorni, oppure, pubblicizzare la zona come esperienza a lungo termine. Enviromental Data Mining. Studiare il Territorio e interpretare nuovi modi di raccontare oppure offrire nuove storie ai nostri turisti. Diventare protagonisti della propria programmazione economica.
Convegno sul Parco organizzato dalla Federazione provinciale di Sel Rovigo dal titolo: "Delta del Po: un territorio unico, un unico territorio.
Analisi, proposte e strumenti normativi per il futuro del Parco a 20 anni dalla Legge Quadro sulle aree protette."
la Giunta comunale ha preso atto dei nuovi elaborati del Piano Comunale delle Coste. Si tratta del “giro di boa” nel complesso percorso di questo strumento urbanistico che ora sarà ripresentato in Commissione Vas per poi aprirsi alle osservazioni dei cittadini e passare alla definitiva adozione e approvazione. Ecco cosa si prevede per la costa leccese.
Presentazione verso il piano comunale delle costeComune_di_Lecce
La Giunta comunale ha preso atto dei nuovi elaborati del Piano Comunale delle Coste. Si tratta del “giro di boa” nel complesso percorso di questo strumento urbanistico che ora sarà ripresentato in Commissione Vas per poi aprirsi alle osservazioni dei cittadini e passare alla definitiva adozione e approvazione.
Enviromental Data Mining . Murgia : Calcare come atomo di un territorio. Plantone Lucio
Destagionalizzare. Diktat per il Turismo. Studi del Territorio per evidenziarne le peculiarità ed attrattive commerciali. Focus sul tema di una piccola cittadina situata in un Territorio simile ad una Barriera Corallina completamente a cielo aperto.
SETTEF E CEPRO PROTAGONISTI DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLE SCUOLE DI PANTELLERIASettef
Settef e Cepro sono stati scelti come prodotti di punta per la ristrutturazione e riqualificazione energetica delle scuole di Pantelleria di Khamma e del Capoluogo. Il sistema a cappotto Thermophon Natural di Settef è stato il protagonista del progetto di riqualificazione dell'involucro edilizio
2016 Science and technology in land use and governance 2. The importance of p...Luca Marescotti
Per una teoria della pianificazione urbana e territoriale in ambito ecologico. È possibile trovare elementi di validazione o falsificazione della teoria? Le relazioni tra urbanistica e ambiente La Vas come strumento urbanistico per valutare impatti e disponibilità di risorse ambientali.
...L’obbiettivo generale è quello di costituire una rete di spazi, azioni e
attori, condivisa a livello sovralocale, capace di mettere in relazione il
territorio, le amministrazioni comunali, le associazioni che vi operano, i
cittadini, gli agricoltori, coloro i quali fruiscono di spazi aperti, gli operatori
(industrie, depuratori,...) che agiscono sul territorio...
PLIS Parco dei Mulini.
Dalla mapp a del parco alla
realizzazione delle reti.
Qualificare il paesaggio
periurbano lungo il medio
corso del fiume Olona.
QUALIFICARE GLI SPAZI APERTI IN AMBITO URBANO E PERIURBANO
BANDO FONDAZIONE CARIPLO
ESTTRATTO
RIQUALIFICAZIONE ECOLOGICA DEL FONTANILE SERBELLONIIniziativa 21058
GLI INTERVENTI LUNGO IL SERBELLONI COME ASSE DI CONNETTIVITA’ NORD-SUD
Gli interventi in progetto intendono AMPLIARE e CONSOLIDARE le tessere ambientali della porzione occidentale del PLIS in modo da confermarne il ruolo di asse strategico di connessione ecologica in direzione Nord-Sud. La direttrice di connettività a scala vasta tra il Bosco del Rugareto e il Parco Agricolo Sud Milano transita infatti lungo la porzione occidentale del PLIS del Basso Olona, attraverso le aree boscate ad andamento longitudinale che si sviluppano dapprima lungo il Fontanile Serbelloni e poi lungo il Canale Scolmatore.
Here are some examples of landscape graphics, including hand-drawings, photo-imaging, CAD design, and 3-D models. Also shown, are some highlights of the installed projects we have designed and helped to construct over the past years.
La valle dei trulli ( Enviromental Data Mining) Plantone LucioPlantone Lucio
Come può un piccolo Comune in Puglia essere promotore di una "esperienza" turistica unica al mondo? Estrazione di ogni singolo dato. Big Data e Dati Ambientali; sommati ed analizati.
Alberobello : paese in Puglia non protagonista della propria organizzazione economica del Turismo. Gli ospiti soggiornano mediamente 2 giorni presso le strutture ricettive. Come offrire un prodotto sempre diverso per 14 giorni, oppure, pubblicizzare la zona come esperienza a lungo termine. Enviromental Data Mining. Studiare il Territorio e interpretare nuovi modi di raccontare oppure offrire nuove storie ai nostri turisti. Diventare protagonisti della propria programmazione economica.
Convegno sul Parco organizzato dalla Federazione provinciale di Sel Rovigo dal titolo: "Delta del Po: un territorio unico, un unico territorio.
Analisi, proposte e strumenti normativi per il futuro del Parco a 20 anni dalla Legge Quadro sulle aree protette."
la Giunta comunale ha preso atto dei nuovi elaborati del Piano Comunale delle Coste. Si tratta del “giro di boa” nel complesso percorso di questo strumento urbanistico che ora sarà ripresentato in Commissione Vas per poi aprirsi alle osservazioni dei cittadini e passare alla definitiva adozione e approvazione. Ecco cosa si prevede per la costa leccese.
Presentazione verso il piano comunale delle costeComune_di_Lecce
La Giunta comunale ha preso atto dei nuovi elaborati del Piano Comunale delle Coste. Si tratta del “giro di boa” nel complesso percorso di questo strumento urbanistico che ora sarà ripresentato in Commissione Vas per poi aprirsi alle osservazioni dei cittadini e passare alla definitiva adozione e approvazione.
Enviromental Data Mining . Murgia : Calcare come atomo di un territorio. Plantone Lucio
Destagionalizzare. Diktat per il Turismo. Studi del Territorio per evidenziarne le peculiarità ed attrattive commerciali. Focus sul tema di una piccola cittadina situata in un Territorio simile ad una Barriera Corallina completamente a cielo aperto.
SETTEF E CEPRO PROTAGONISTI DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLE SCUOLE DI PANTELLERIASettef
Settef e Cepro sono stati scelti come prodotti di punta per la ristrutturazione e riqualificazione energetica delle scuole di Pantelleria di Khamma e del Capoluogo. Il sistema a cappotto Thermophon Natural di Settef è stato il protagonista del progetto di riqualificazione dell'involucro edilizio
2016 Science and technology in land use and governance 2. The importance of p...Luca Marescotti
Per una teoria della pianificazione urbana e territoriale in ambito ecologico. È possibile trovare elementi di validazione o falsificazione della teoria? Le relazioni tra urbanistica e ambiente La Vas come strumento urbanistico per valutare impatti e disponibilità di risorse ambientali.
...L’obbiettivo generale è quello di costituire una rete di spazi, azioni e
attori, condivisa a livello sovralocale, capace di mettere in relazione il
territorio, le amministrazioni comunali, le associazioni che vi operano, i
cittadini, gli agricoltori, coloro i quali fruiscono di spazi aperti, gli operatori
(industrie, depuratori,...) che agiscono sul territorio...
PLIS Parco dei Mulini.
Dalla mapp a del parco alla
realizzazione delle reti.
Qualificare il paesaggio
periurbano lungo il medio
corso del fiume Olona.
QUALIFICARE GLI SPAZI APERTI IN AMBITO URBANO E PERIURBANO
BANDO FONDAZIONE CARIPLO
ESTTRATTO
RIQUALIFICAZIONE ECOLOGICA DEL FONTANILE SERBELLONIIniziativa 21058
GLI INTERVENTI LUNGO IL SERBELLONI COME ASSE DI CONNETTIVITA’ NORD-SUD
Gli interventi in progetto intendono AMPLIARE e CONSOLIDARE le tessere ambientali della porzione occidentale del PLIS in modo da confermarne il ruolo di asse strategico di connessione ecologica in direzione Nord-Sud. La direttrice di connettività a scala vasta tra il Bosco del Rugareto e il Parco Agricolo Sud Milano transita infatti lungo la porzione occidentale del PLIS del Basso Olona, attraverso le aree boscate ad andamento longitudinale che si sviluppano dapprima lungo il Fontanile Serbelloni e poi lungo il Canale Scolmatore.
Here are some examples of landscape graphics, including hand-drawings, photo-imaging, CAD design, and 3-D models. Also shown, are some highlights of the installed projects we have designed and helped to construct over the past years.
Lighting Tech Summit 2016 - Khaled M. Abdelgawad - Lighting Design in Landsca...Khaled M. Abdel-Gawad
Keynote speech by Khaled M. Abdel-Gawad at the Lighting Tech 2016
VENUE: Dussit Thani Hotel, New Cairo, Egypt
DATE: 2016.09.27
SPEAKER PROFILE:
- Khaled Mohammed Abdel-Gawad
- Landscape Architect and Business Manager, Sites International
- https://eg.linkedin.com/in/khaledlandscape
Khaled Mohammed Abdel-Gawad is a chartered landscape architect and the business manager of Sites International, an award-winning multidisciplinary consultancy firm and has offices in U.S.A. and Egypt established in 1986 by the pioneers Dr. Maher Stino and Dr. Layla El-Masry.
A chartered member of the landscape institute (CMLI) with more than a decade of extensive technical and managerial experience in the area of landscape architecture, urban planning and detailed planning from concept to construction.
Khaled is passionate about designing fully integrated environments where architecture, landscape architecture and engineering disciplines blend with meaning and beauty.
He was involved in more than 30 large-scale projects of varied complexities around world, located in Egypt, Middle East, South & East Asia and Africa that range from designing the layout of parks, city-centers to sporting, commercial, Institutional or historical sites and environmental rehabilitation.
The list includes unique and award-winning projects, such as Al Azhar Park in Cairo and, The American University in Cairo New Campus, Shams City in Abudhabi Al Reem Island & New York University Abudhabi.
SPEECH DETAILS:
Lighting as a landscape architecture element: design point of view
- Landscape architecture in the Middle East.
- Landscape lighting design applications.
- Innovative open spaces lighting design - lessons learned for:
- Al Azhar Park
- The American University in Cairo
New communities public lighting design – lessons learned for:
- Cairo Festival City
- Emaar Uptown Cairo
Sergio Lironi : La dimensione umana dei luoghi di cura (appunti)Sergio Lironi
Presentazione al Convegno "L'Ospedale e la cura", Padova 12 maggio 2017, sala convegni Ordine degli Architetti.
Esempi europei e nuovo Ospedale di Padova. Il nuovo Polo Ospedaliero Universitario dell'Ile de Nantes.
Lironi la dimensione umana dei luoghi di cura (appunti)Sergio Lironi
La progettazione dei nuovi ospedali: umanizzazione, urbanità e socialità. I limiti del dibattito sul nuovo ospedale di Padova. L'esempio virtuoso del nuovo polo ospedaliero di Nantes.
Lavoro di approfondimento del gruppo San Vitok per il progetto Ambienti@moci. Il lavoro illustra le caratteristiche di una discarica e la possibile bonifica senza impatto ambientale.
Lo sviluppo urbano di Padova, di Sergio Lironi e Viviana Ferrario, intervento seminariale nell'ambito del Corso di Diritto Europeo dell’Ambiente del Prof. Maurizio Malo, Padova, palazzo del Bo, 14 maggio 2013.
1. PADOVA
BOTANICAL GARDEN
Con un percorso avviato nel 2010 sono stati
inaugurati, lo scorso ottobre, l’ampliamento e il
restauro del primo Orto Botanico universitario esistente
al mondo. Patrimonio dell’Unesco, l’Orto Botanico di
Padova è stato oggetto di un ambizioso progetto
promosso dall’Università e realizzato dallo studio
vicentino VS Associati. Con il recupero delle visuali
prospettiche verso la città e l’inserimento di cinque
nuove serre nel contesto di un paesaggio che recupera
l’antico reticolo agricolo urbano, il “Giardino della
biodiversità” lancia una sfida alla modernità,
completando l’offerta con tecniche di divulgazione
scientifica sia in situ sia digitali, con le quali si prepara
a diventare punto di attrazione anche per i percorsi di
visita legati all’Expo 2015.
The recently inaugurated restoration and expansion
of the oldest Botanic Garden in the world, was
initiated in 2010, eight years after the design
competition was held. A World Heritage Patrimony,
the Padua Botanic Garden was the subject of an
ambitious makeover promoted by the University and
designed by the the competition winners, VS
Associati of Vicenza. With the recovery of visual
corridors towards the city and five new green houses
inserted in landscape using the ancient urban
agricultural rectangle, the new botanic garden
challenges the future and includes modern didactic
and scientific techniques, both onsite and digital. The
Botanic Garden will no doubt be an attraction for
visitors to the upcoming Expo 2015.
IL GIARDINO DELLA
BIODIVERSITÀ
Progetto di VS Associati. Testo di Giorgio Strappazzon
102 TOPSCAPE 15
2. Nella pagina precedente:
vista complessiva della “Vetrina
della Biodiversità”.
In questa pagina, in alto a destra:
le cascate di separazione dei
biomi.
Sotto: il laghetto tropicale.
Progettisti VS Associati Studio fondato nel 1992 i cui soci, gli architetti Fabrizio Volpato e Giorgio
Strappazzon, proseguono tuttora la loro collaborazione professionale. Le specifiche competenze e
sensibilità hanno portato a un forte orientamento all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità,
anche negli interventi legati alla ristrutturazione di fabbricati esistenti, in particolare nel restauro di
siti storici e vincolati. Dal 2000 lo studio lavora in Sistema di qualità secondo Normativa UNI EN
ISO 9001 e nel 2008 ha ottenuto la Certificazione ETICA SA 8000, maturando importanti ricerche
ed esperienze nell’ambito della bioarchitettura, nella realizzazione di edifici sia pubblici sia privati.
15 TOPSCAPE 103
3. 104 TOPSCAPE 15
A seguito di un concorso internazionale di progettazione
bandito nel 2004 dall’Università degli Studi di Padova per
la progettazione preliminare relativa alle opere di restauro
dell’Orto Botanico e al suo sviluppo in una nuova area limi-
trofa di recente acquisizione, il progetto vincitore è risultato
quello proposto dallo studio VS Associati dal titolo “Il giardi-
no della Biodiversità”. Le linee guida dell’intervento che han-
no convinto la giuria erano improntate verso il recupero del-
l’immagine originaria del sito come paesaggio agrario urbano,
mentre la realizzazione degli ampliamenti ha rispettato il conte-
sto storico e monumentale. Si prevedeva, infatti, l’abbattimento
degli edifici esistenti per costruirne di nuovi nella zona a più fit-
ta alberatura, con l’obiettivo di preservare al contempo le aree
che guardano verso la Basilica di Santa Giustina. Infine, la pro-
posta programmava la creazione, attraverso demolizioni e sca-
vi limitati e mirati, di un “cannocchiale prospettico” verso Santa
Giustina, al fine di garantire una suggestiva vista in direzione
della Basilica. Dal punto di vista del progetto, la memoria stori-
ca del luogo ha costituito uno degli elementi centrali su cui fo-
calizzare l’attenzione: l’attenta analisi delle regole compositive
e delle modularità dell’architettura rinascimentale dell’Orto Anti-
co sono state la base del recente intervento in una ideale conti-
nuità compositiva tra passato e presente. Nella nuova area di
ampliamento si sono conservate le tracce, rivisitate in chiave at-
tuale, del reticolo agrario urbano e delle canalizzazioni irrigue
nonché del laghetto del parco ottocentesco Cecchini- Pacchia-
rotti e dei diversi usi dell’acqua che storicamente ha segnato l’a-
rea. Dalla lama d’acqua che separa l’orto antico da quello mo-
derno fino alle cascate che dividono un bioma dall’altro, l’ac-
qua è, pertanto, l’elemento forse più importante, per il recupero
della memoria del paesaggio di un tempo. Oggi l’Orto patavi-
no annette all’area storica una nuova superficie di 15 mila mq
chiamata Il Giardino della Biodiversità. L’ampliamento dà vita a
un percorso fito-geografico dei 5 continenti e a un percorso
attraverso i biomi del pianeta. Il nuovo ampliamento prende le
forme di una grande teca di vetro lunga circa 100 metri e alta
18 che illustra un’ideale sezione del globo, dall’equatore de-
gradando verso i poli. Qui, in 5 serre, sono portati in vita i di-
versi ambienti, da quelli caratterizzati da condizioni più favore-
voli per la vita (con abbondante umidità ed elevate temperatu-
re che fanno crescere la foresta pluviale) sino alle condizioni più
estreme (dove il freddo e la scarsa umidità rendono la vita qua-
si impossibile). L’intervento per il nuovo Orto padovano presen-
ta un’architettura dal forte impatto visivo in un contesto di gran-
In alto, a sinistra:
vista verso l’esterno.
In alto, a destra:
schema e rappresentazione della di-
sposizione dei biomi sul pianeta.
In basso, a destra:
plastico di progetto; render della
vista principale; render del percorso
“La pianta nello spazio”.
de valore storico, dunque come un ripristino di antichi equili-
bri architettonici e paesaggistici, da armonizzare con le nuo-
ve volumetrie. Una sfida costruttiva, ma in primo luogo cultu-
rale, ottenuta grazie all’accurata analisi e considerazione del
contesto paesaggistico in cui si sarebbe collocata la nuova
ala dell’Orto.
Biodiversità vegetale
Il progetto del restauro e dello sviluppo dell’Orto Botanico
approfondisce anche il tema della rappresentazione della
biodiversità vegetale presente sul nostro pianeta e dell’in-
terpretazione dei fenomeni che la determinano. In linea ge-
nerale, le piante crescono anche negli ambienti più estremi,
tuttavia sono distribuite sulla superficie terrestre a seconda
delle diverse esigenze ecologiche di ogni specie. La Terra,
d’altra parte, è caratterizzata da una molteplicità di condi-
zioni ambientali determinate dall’interazione di diverse ca-
tegorie di fattori climatici, edafici e biotici. Specie con esi-
genze ecologiche simili nei riguardi dei fattori ambientali
tendono ad aggregarsi tra loro, costituendo formazioni ve-
getali, riconoscibili in base a caratteri floristici e strutturali
che sono loro propri. Su piccola scala, queste formazioni
vegetali si identificano con i principali biomi terrestri, la cui
estensione e distribuzione è determinata dalle diverse con-
dizioni climatiche (temperature e precipitazioni) che carat-
terizzano il nostro pianeta. I biomi rappresentano uno sche-
ma di riferimento per un primo approccio alla descrizione
della diversità della copertura vegetale presente sulla terra.
I percorsi del progetto
Come il globo terrestre è suddiviso in regioni climatiche,
orientate all’incirca come i paralleli terrestri, così lo spazio
del progetto è stato suddiviso in aree tra loro parallele, di-
sposte in direzione est-ovest, al fine di richiamare la dispo-
sizione dei biomi del nostro pianeta. Il visitatore, pertanto,
viene introdotto in un punto dal quale ha l’immediata visio-
ne dei diversi biomi che le cinque serre manifestano nella
loro grandezza degradante come una vetrina della biodi-
versità. Si ritiene, infatti, che uno degli aspetti più importanti
per un orto botanico attuale sia la capacità didattica di tra-
smettere, anche con forti emozioni visive, la necessità sem-
4. 15 TOPSCAPE 105
SCHEDA TECNICA
Progetto Restauro e ampliamento
Orto Botanico di Padova
Luogo Padova
Progettisti architettonici
del paesaggio VS associati - Fabri-
zio Volpato e Giorgio Strappazzon (ar-
chitetti)
Committente Università degli Studi di Padova
Collaboratori Simoncello Associati, Sint Ingegne-
ria, Stanton Williams, Andrea Spoldi
Consulenti Botanica Prof. Maria Speranza (docente
Università di Bologna) Agronomia Prof. Paola Rossi
Pisa (docente Università di Bologna) Storia dell’Architet-
tura Prof. Maria Malvina Borgherini (docente IUAV di
Venezia) Archeologia Stefano Tuzzato Idrogeologia Fer-
nando Ronco
Cronologia 1ª fase concorso, 2004; 2ª fase concorso,
2005; incarico 2006; inizio cantiere, estate 2010; inau-
gurazione, ottobre 2013
Dati dimensionali area Orto Antico 21.860 m²; area am-
pliamento 14.810 m²; la serra è un unico complesso suddi-
viso in 5 tipi di clima - tropicale, sub umido, temperato, arido,
subartico. Le piazzole: complessivamente 1035 m di piazzole
di piantumazione su terreni appositamente predisposti con ido-
nei mix per rispondere alle specifiche esigenze di biodiversità
dei suoli.
Impresa esecutrice General Contractor Carron S.p.a. (San Zenone
degli Ezzelini – TV) che per la realizzazione della copertura a verde
pensile si è avvalsa dell’installatore fiduciario del sistema Seic Verde
Pensile Il Germoglio Cooperativa Sociale Onlus (Robegano di Salzano
– VE)
Costo dell’opera 14.796.931,58 euro (complessivo dell’opera)
Materiali
PAVIMENTAZIONI calcestruzzo stampato, colorato e resinato di Ideal Work
S.r.l. (Vallà di Riese Pio X -TV)
ILLUMINAZIONE a Led fornita da Eleber S.r.l. (Vicenza)
IMPIANTO DI IRRIGAZIONE Il Germoglio Cooperativa Sociale Onlus (Robegano di
Salzano – VE)
ARREDI per il Visitor Center, realizzazione di arredi su misura; per il bar, la bigliet-
teria e l’information desk arredi di Intermac S.r.l. (Carrè – VI)
SISTEMA A VERDE PENSILE COPERTURA INCLINATA sistema verde pensile esten-
sivo inclinato Harpo S.p.a. Divisione Seic Verde Pensile
MATERIALE VEGETALE di nuovo inserimento: Alberature piante tropicali di Antonio Deluca
Farms Inc. (Miami – USA) Arbusti coperture realizzate con sistema “Maquis” di Poliflor Soc. Agr. SS (Faenza – RA)
e Bellamoli Granulati S.p.a. (Stallavena – VR) Tappeto erboso realizzato dal personale dell’Orto Botanico
RECINZIONI realizzato con sistema “Confina” (pannello prevegetato di piante rampicanti inserite in una rete elet-
trosaldata e zincata a caldo) e rivestimenti di terre armate realizzato con sistema “Inclina” di Poliflor Soc. Agr. SS
(Faenza – RA)
Numero di alberi inseriti nel progetto il progetto curatoriale del tema “Pianta e Ambiente” prevede la piantuma-
zione di circa 1300 specie diverse, suddivise nei biomi, ognuno rappresentato da un singolo esemplare. Per ta-
lune specie dioiche rilevanti ai fini dell’illustrazione del tema “Pianta e Uomo” delle quali si auspica la formazione
dei frutti e ne sono state piantumate 2/3 esemplari
In alto: planimteria complessiva del-
l’intervento in cui a sinistra vi è l’Orto
Antico e, a destra, il “Giardino della
Biodiversità”.
Al centro, a sinistra: piazzola tropi-
cale umida americana.
Al centro, a destra: piazzola clima
arido americano.
Sotto: suggestiva immagine notturna
della realizzazione
5. 106 TOPSCAPE 15
In alto: il clima tropicale umido.
In basso: planimetria complessiva
del progetto curatoriale con la
disposizione delle circa 1300
specie previste.
Nella pagina accanto, in alto a sini-
stra: specie arbustive in copertura.
In alto, a destra: il sistema utilizzato
per la copertura pensile (disegno Au-
toCAD di Mariaelena La Rosa).
pre più urgente e sentita di mantenere viva la biodiversità
del pianeta, proprio in un momento storico nel quale un mo-
dello di sviluppo non sostenibile sta mettendo a repentaglio
molte specie vegetali e animali e i loro rispettivi habitat. En-
trare nell’ampliamento dell’orto botanico sarà come ad-
dentrarsi in una visione sezionata di un emisfero del globo
terrestre, in cui le fasce simbolizzano le zone climatiche del
pianeta: partono dall’ampia zona delle serre tropicali, a
nord della nuova area, in cui gli specchi d’acqua all’inter-
no e all’esterno delle serre rappresentano gli alti indici di
umidità relativa, luce e temperatura propri di questo clima.
Seguendo questo tracciato ideale nord-sud lungo un meri-
diano terrestre, verso la zona meridionale dell’area si attra-
versano le fasce del clima tropicale – arido, caldo e tem-
perato – sino ad arrivare al clima sub-artico. Il percorso “La
Pianta e l’Ambiente” rappresenta la parte introduttiva agli
itinerari espositivi e sarà dedicata a illustrare al grande pub-
blico cos’è un essere vegetale e quali sono le caratteristiche
che lo rendono così diverso dall’uomo ma, al tempo stesso,
così fondamentale per la nostra vita. Partendo dagli studi
effettuati da Darwin sino alle più recenti scoperte scientifi-
che nel campo della comunicazione e della capacità delle
piante di relazionarsi tra loro, verranno illustrate le modalità
con le quali i vegetali si relazionano con l’ambiente che li
circonda, attraverso capacità percettive che li rendono più
adatti delle specie umane a vivere sul pianeta terra. Appe-
na entrato, il visitatore avvertirà immediatamente, come sen-
sazione soggettiva, la percezione delle condizioni climati-
che che caratterizzano ogni serra e sarà anche colpito vi-
sivamente dalla maggiore o minore complicazione struttu-
rale della vegetazione propria del tipo di bioma che la ser-
ra vuole rappresentare. La disposizione e lo sviluppo delle
specie all’interno di ciascuna serra ricorderà, infatti, la mag-
giore o minore complessità strutturale della vegetazione rea-
le. Il percorso “La Pianta e l’Uomo” si svolge anch’esso nel-
le serre che rappresentano i diversi biomi, oltre che all’e-
sterno per quanto riguarda quello della foresta temperata
caducifoglia, utilizzando le specie esposte nelle aree ap-
positamente dedicate alle piante di interesse economico. Il
tracciato illustra quali specie abbiano accompagnato e so-
stentato in modo determinante la vita umana nei differenti
contesti biogeografici e storici, raccontando come nelle di-
verse parti del pianeta, ogni civiltà si sia sviluppata basan-
dosi sull’utilizzo di specie vegetali appartenenti alle flore lo-
cali e come, nel corso del tempo, le specie native, addo-
mesticate in certe particolari aree del pianeta, siano state
ampiamente diffuse anche al di fuori dei loro luoghi di ori-
gine, modificando talvolta alcune delle loro caratteristiche
e/o ambiti di utilizzo. L’itinerario fornisce infine anche un in-
quadramento biogeografico circa l’origine delle piante eco-
nomicamente utili. Tutti questi aspetti, opportuna-
mente integrati, consentono di cono-
scere meglio il percorso di coevolu-
zione tra Pianta e Uomo. Il terzo per-
corso didattico dedicato alla Pianta
nello spazio diventa, in questa chia-
ve interpretativa, un’ulteriore variazio-
ne sul tema della vita vegetale in fun-
zione delle condizioni ambientali. In
un contesto di assenza totale di condi-
zioni naturali favorevoli alla vita delle
piante, come l’interno di una navicella
spaziale o una colonia su un altro pia-
neta, queste devono essere ricreate in un
sistema artificiale, in modo da innescare la fotosintesi, pro-
cesso essenziale per permettere la vita nelle forme al mo-
mento da noi conosciute.
IL WIKIORTO VERSO EXPO 2015
Il progetto è caratterizzato da modalità di fruizioni interattive e un alto livello di tecnologia. Nel “Giardino della Biodi-
versità” anche un comune smartphone o un tablet diventeranno per i visitatori strumenti per relazionarsi con gli ambienti
e le piante: un wikiorto che vivrà sul web consentirà ai visitatori di prepararsi alla visita e di rimanere in contatto con
le piante anche fuori dal giardino botanico. Prima della visita, il sito dell’Orto consentirà di scaricare applicazioni,
esplorare i percorsi e acquistare il biglietto. Durante la visita, l’accesso a informazioni e approfondimenti trami-
te i cartellini di identificazione delle piante permetterà di approfondire le conoscenze nonché di provare espe-
rienze di realtà aumentata. Dopo la visita, una speciale app consentirà di restare in contatto con l’Orto, conti-
nuando a far parte di una comunità virtuale.
L’OPINIONE DEL RETTORE
“L’influenza che l’Orto della nostra Università ha manifestato
nel corso dei secoli è innegabile.” “Proprio quest’anno, non
a caso, il New York Botanical Garden ha dedicato all’Or-
to di Padova una fortunatissima mostra dal titolo ‘Wild Me-
dicine’. Sulla scia di questo recente successo la sfida a pro-
seguire sulla strada dell’eccellenza si è fatta sempre più alta e il progetto di
ampliamento non poteva essere da meno. Siamo estremamente orgogliosi di
questa iniziativa destinata a segnare una nuova stagione per l’Orto e che
rende Padova – oggi come cinquecento anni fa – precursore dei tempi“, di-
chiara il Rettore dell’Università di Padova, Professor Giuseppe Zaccaria.
Nella pagina accanto, al centro a sini-
stra: scala che conduce al percorso del
livello + 5.00.
Al centro, a sinistra: vista degli esterni.
In basso, a sinistra: vista dalla terrazza
verso le serre.
In basso, a destra: epifite in esposizione.
6. “L’ORTO BOTANICO CONTEMPORANEO: TRA SCIENZA E TURISMO”
Accanto alla ricerca e allo studio, la nuova superficie dell’Orto si propone di
essere anche un luogo di aggregazione urbana, un vero e proprio “luogo di
attrazione” in cui i visitatori saranno coinvolti non solo attraverso spazi espo-
sitivi, ma anche di intrattenimento. Le aree “Kids”, Ristorazione, lo “Store”, lo
spazio “Eventi”, offriranno attività sia per studenti e professionisti così come
per famiglie e bambini e più in generale turisti o appassionati di botanica.
Partnership d’eccellenza con aziende e privati la cui filosofia sia congrua a
quella dell’Orto Botanico verranno avviate, privilegiando le attività italiane che
in particolare possano valorizzare il territorio veneto e della città di Pado-
va. Il tema della biodiversità dell’Orto Botanico, infine, si ricollega all’ar-
gomento principale di EXPO 2015: per questa ragione sono attualmente
in corso contatti con le Municipalità di Milano, Venezia e Padova finaliz-
zati a promuovere nuovi flussi turistici che dalla capitale lombarda possa-
no raggiungere le città venete.
I NUMERI DELL’ORTO BOTANICO DELL’UNIVER-
SITÀ DI PADOVA
1545 La data di fondazione
1586 La pianta più antica dell’Orto è la Palma di
Goethe (Chaemerops humilis)
50 Le specie conservate nella Banca del germopla-
sma a una temperatura di -18 °C
1997 La data di inserimento dell’Orto antico nel Pa-
trimonio dell’Umanità Unesco
6000 Le specie vegetali coltivate nell’Orto antico
1300 Le specie nel nuovo Giardino della biodiver-
sità
110 metri La lunghezza delle nuove serre.
1,5 ettari L’estensione del Giardino della biodiver-
sita
1.050 mq La superficie del giardino pensile che pro-
duce 766.500 litri di O2
450.000 litri La capacità della vasca per il recupe-
ro delle acque piovane
33.933 Kg La quantità di CO2 non immessa nell’at-
mosfera utilizzando l’energia solare
3.643.722 litri Il volume delle acque piovane recu-
perate in un anno
52.205 kWh L’energia elettrica prodotta in un anno
dall’impianto fotovoltaico
Estate 2014 L’apertura definitiva al pubblico del
Giardino della Biodiversità
Sistema a verde pensile copertura inclinata