Istituto Comprensivo Masaccio di S. Giovanni Valdarno
Destinatari:
Scuola primaria don Milani classe 4° A
Ore dedicate al percorso: 16 circa
Scuola secondaria di primo grado Classe I e III B
Ore dedicate al percorso: 27 di cui 15 circa con l’esperto in classe.
Formulario 2015
Istituto Comprensivo Masaccio di S. Giovanni Valdarno
Destinatari:
Scuola primaria don Milani classe 4° A
Ore dedicate al percorso: 16 circa
Scuola secondaria di primo grado Classe I e III B
Ore dedicate al percorso: 27 di cui 15 circa con l’esperto in classe.
Formulario 2015
Le misurazioni della sostenibilità per l'urbanistica / Sustainability Measurements for Country and Town Planning: International Vocabulary of Metrology (VIM), Carring Capacity, Urban Metabolism, Ecological Footprint with reference to London (Girardet and the Majors K.Livingston and B. Johnson).
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Istituto Comprensivo Barberino di mugello- primo approccio all'uso sostenibile delle risorse: U216 "Cha acqua bevi"- U217 "Dai combustibile alle energie rinnovabili" - U388 "Energie rinnovabili a tutela dell'ambiente"
Progetto congiunto fra IC Don Lorenzo Milani di Tavarnelle Val di Pesa e del IC di San Casciano in Val di Pesa.
UdC 487 - PIOVE SUL PASSATO - Danni delle PIOGGE ACIDE sui MONUMENTI
(Formulario 2015)
La CULTURA di una NUOVA AGRICOLTURA – GLI ORTI URBANI: NUOVE TENDENZE PER LA ...
Cambia il clima, cambiamo abitudini
1. Unità di competenza:
CAMBIA IL CLIMA, CAMBIAMO ABITUDINI
Istituto comprensivo statale
Bartolomeo Sestini
Agliana - Pistoia
2. A.S. 2014/15
Destinatari:
Scuola primaria: plesso Don Milani
classi 4 – 5B
Scuola secondaria primo grado
1-2-3 F
1-2-3 G
Ore dedicate al percorso: min. 20 ore per classe
3. Genesi del percorso didattico
Questo percorso didattico nasce dall’esigenza di insegnanti di scuola primaria e
secondaria di primo grado di trovare contenuti e metodologie comuni, per sviluppare
in verticale la tematica dei cambiamenti climatici, nell’ambito del curricolo e del POF
dell’Istituto Comprensivo Sestini, collegandola agli obiettivi di apprendimento di diversi
ambiti disciplinari (scientifico, matematico, geografico, tecnologico, storico).
Un fenomeno complesso come quello dei cambiamenti climatici, è stato affrontato
proponendo attività di osservazione, indagine e analisi di molteplici fenomeni
(meteorologici, climatici, ambientali, sociali) che permettessero la costruzione di
conoscenze e competenze trasversali agli ambiti disciplinari su diversi contenuti
strettamente collegati :
•il clima, i fenomeni meteorologici ed i cambiamenti in atto
•gli effetti delle attività umane sul territorio
•l’impronta idrica ed ecologica dei consumi in relazione all’utilizzo ed al consumo
di aria, acqua, suolo
4. Articolazione del percorso didattico
Il percorso didattico si è articolato sostanzialmente in tre aree:
- Analisi del clima
- Effetti sul territorio delle attività umane
- Impatto dei consumi e degli stili di vita
I tre macroargomenti sono stati affrontati da tutte le classi coinvolte, con approcci talvolta
differenti, talvolta con attività simili, in base alle esigenze didattiche della
programmazione di ciascuna classe.
Ciascuno di questi contenuti è stato affrontato partendo innanzitutto dal territorio di
Agliana e dagli aspetti più evidenti collegati all'utilizzazione del suolo e delle risorse
idriche, all'inquinamento e alla gestione dei rifiuti, giungendo fino all'impronta idrica
ed ecologica di consumi e di stili di vita, agli OGM, alla ricerca di buone pratiche che
consentano la sostenibilità, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche
economica e sociale.
Il materiale documentativo prodotto durante le attività è stato condiviso da tutte le
classi coinvolte e poi proposto alla popolazione, durante un Open Day di
sensibilizzazione ed informazione aperta al territorio.
5. Il percorso è stato schematizzato in questa mappa concettuale
6. Collaborazioni
Per approfondire e consolidare le conoscenze i docenti si sono avvalsi del supporto
di esperti delle associazioni ed agenzie formative che da anni lavorano sul territorio
nel campo dell’educazione ambientale:
• Consorzio LaMMA, per la formazione dei docenti, il materiale didattico utilizzato
durante le lezioni, i percorsi riguardanti la fisica dell’atmosfera l previsioni meteo
presso la propria sede.
• l’Ecoistituto delle Cerbaie, per le uscite e lo studio del territorio comunale, curate dal
Dott. Massimiliano Petrolo (naturalista)
• Il Giardino Zoologico di Pistoia, per i percorsi sulla biodiversità
• UniCoop-Firenze per l’educazione al consumo consapevole
8. Meteo e clima
Un percorso sperimentale
di fisica per affrontare i concetti di
temperatura, pressione, umidità
ed arrivare alla interpretazione delle previsioni
meteo.
9. L’osservazione diretta dei fenomeni atmosferici è stata supportata dalla costruzione di
strumenti di misura (pluviometro), la raccolta e la registrazione su grafici di dati riguardanti
temperatura, umidità e precipitazioni, il calcolo di valori medi, l'analisi ed il confronto con i
report termometrici e pluviometrici disponibili sul sito del LaMMA, dando una dimensione
storica al lavoro di indagine.
Il clima, i fenomeni meteorologici ed i cambiamenti in atto
Classe 5B
10. La visita didattica alla sede del LaMMa e le esperienze riguardanti la fisica
dell'atmosfera hanno permesso una miglior comprensione dei fenomeni atmosferici e
delle cause dei cambiamenti climatici in atto, anche grazie all’utilizzazione del
materiale documentativo fornito agli insegnanti durante il corso di formazione
organizzato dalla Regione Toscana lo scorso anno.
•Classe 5B
11. La realizzazione condivisa di mappe di sintesi e concettuali ha permesso di presentare
organicamente le conoscenze acquisite, evidenziando le relazioni esistenti tra fenomeni
meteorologici estremi, cause ed effetti del riscaldamento globale dell’atmosfera.
Classe 5B
12. Previsioni meteo: consorzio LaMMA
Visita al consorzio LaMMA e attività di
PREVISORI PER UN GIORNO!!!! (Classi
3G-3F)
13. Effetto serra e cambiamenti climatici
Negli ultimi anni Agliana è stata interessata da eventi climatici straordinari che hanno
provocato danni economici consistenti: il 22 ottobre 2013 la Bure è esondata a causa di forti
piogge; il 5 marzo 2015 un uragano ha abbattuto la maggior parte degli alberi della piana,
provocando gravi danni ad edifici e serre. L’aumento dei gas serra nell’atmosfera causa
un’accelerazione del ciclo dell’acqua, influenzando il clima e provocando fenomeni meteo
estremi
Classe 5B
14. L’indagine statistica
L’indagine statistica sulle
preconoscenze della popolazione di
Agliana relativamente ai cambiamenti
climatici è stata svolta in collaborazione
ed elaborata da tutte le classi della
scuola secondaria di primo grado. I
grafici e i cartelloni sono stati realizzati
dalla classe 3G.
Dall'elaborazione dei dati è emerso che
il campione intervistato ha una
conoscenza pressoché superficiale
sulla questione dei cambiamenti climatici:
si confonde meteo con clima e tempo;
non c’è consapevolezza delle
conseguenze ambientali del proprio
stile di vita, né tantomeno la capacità di
proporre stili di vita alternativi per
rallentare il fenomeno in esame.
17. La conoscenza del territorio, delle sue caratteristiche e fragilità, anche in
relazione agli effetti dei cambiamenti climatici, è stato un elemento centrale per
tutte le classi coinvolte nel percorso.
Le classi della scuola secondaria hanno effettuato uscite in diverse zone del
territorio per effettuare monitoraggi ambientali sulla qualità dell'aria e sullo stato
dei corsi d'acqua .
Quelle della scuola primaria si sono concentrate sull’evoluzione/antropizzazione,
inquadrandole storicamente attraverso indagini ed interviste sul passato del
paese, ed utilizzando una serie storica (1954/2013) di ortofoto del territorio
comunale, per evidenziarne i cambiamenti e la progressiva perdita di terreni fertili,
delle aree umide e degli habitat naturali.
Gli effetti delle attività umane sul territorio
18. Evoluzione del territorio di Agliana dal 1950 ai giorni nostri
Il territorio ha perso il carattere rurale che
lo contraddistingueva: anche gli argini dei
torrenti che costituiscono i confini naturali
di Agliana sono stati rettificati e
cementificati.
Tutte le classi implicate nel percorso hanno
avuto modo di constatare come negli anni il
territorio ha subito una progressiva
urbanizzazione e cementificazione, con
perdita di terreni coltivabili a favore di aree
dedicate al vivaismo.
Classe 5B
19. Impermeabilizzazione del suolo
Le uscite sul territorio hanno permesso di
constatare come la cementificazione del
suolo ed il suo utilizzo nel vivaismo, ne
hanno causato l’impermeabilizzazione;
mentre l’uso intensivo di pesticidi ne ha
ridotto la fertilità naturale, peggiorando
notevolmente la qualità delle acque.
Classe 5B
20. L’errata gestione degli argini
Il territorio per la sua origine tende
naturalmente a subire inondazioni. Negli ultimi
anni il fenomeno si è ripetuto frequentemente
anche a causa di una errata gestione degli
argini dei torrenti. Alcune uscite sul territorio
hanno permesso di osservare come deve
essere l’argine di un torrente (l’Agna a
Fognano) affinchè sia sano, che è possibile
rinaturalizzare anche in città (il Bisenzio a
Prato), confrontando le osservazioni con la
Bure ad Agliana, nel punto dove c’è stata
l’ultima esondazione. La rinaturalizzazione
permette il recupero di aree verdi fruibili in
città, la riqualificazione di aree cittadine e una
maggior salute dei torrenti e dei loro argini.
•in collaborazione con Ecoistituto delle Cerbaie
(Classe 1F)
21. Fonti di inquinamento ad Agliana
Al termine di un percorso didattico sulle
trasformazioni chimiche e fisiche, abbiamo
individuato per Agliana le principali fonti di
inquinamento e successivamente elencato le
possibili soluzioni per rallentare le
conseguenze del nostro stile di vita.
In collaborazione con
Ecoistituto delle Cerbaie
(classe 2G)
22. Le polveri sottili
I campioni presi nelle zone che nella cartina
compaiono con i colori rosso o giallo (indice
IAP di qualità scadente dell’aria) sono ricchi di
polveri sottili (frequenza maggiore di 82%).
Ciò indica che il traffico veicolare ha sicuramente
un ruolo importante nella degradazione della
qualità dell’aria. La frequenza più bassa
registrata (34%) corrisponde ad un’area
risultata buona anche con il biomonitoraggio:
la Carbolinga.
E’ stata fatta un’analisi qualitativa delle
polveri sottili usando quadrati di carta di
10cm di lato, spalmati di glicerina per
risultare appiccicosi. Ciascun alunno ha
posizionato il quadrato sul davanzale
della finestra per due giorni. Alla fine del
periodo, usando una lente di
ingrandimento, ha contato in quanti
quadratini comparivano particelle di
piccole dimensioni.
classe 1F
23. L’inquinamento dell’aria mediante bio indicatori (IAP)
La qualità dell’aria di Agliana è stata monitorata mediante licheni che sono stati presi
come bioindicatori, con il metodo dello IAP.
Dall’indagine è emerso che l’aria di Agliana è abbastanza inquinata, nonostante si tratti
di un paese piccolo: sono degradate soprattutto le zone con un intenso traffico veicolare,
ma inaspettatamente è degradata anche l’area della Muccaia, che è rurale, perché il
monitoraggio è stato fatto nei pressi di un vivaio.
classi 1F-1G In collaborazione con Ecoistituto delle Cerbaie
24. Impatto dei consumi e degli stili di vita
Istituto comprensivo statale
Bartolomeo Sestini
Agliana - Pistoia
25. L’insieme delle attività umane, il modo di vivere, di produrre e consumare, il nostro
“stile di vita” rappresentano un tema centrale per affrontare i cambiamenti climatici,
ipotizzando strategie, soluzioni, comportamenti per affrontarli e mitigarne gli effetti.
All’interno dei percorsi sono stati sviluppati ed approfonditi i concetti di impronta
ecologica ed idrica, intesi come quantità di acqua/suolo/aria necessarie per rigenerare
le risorse impiegate lungo il ciclo di vita di un prodotto, dalla produzione allo
smaltimento.
L’ impronta idrica ed ecologica
26. L’ impronta idrica ed ecologica
Tutte le classi hanno seguito percorsi che,
partendo dalla progettazione didattica prevista
nell’anno, hanno portato alla conoscenza dell’
impronta idrica ed ecologica (utilizzazione di
acqua/suolo/aria) di ogni bene di consumo e
ogni comportamento umano.
• Gli alunni della scuola secondaria hanno
costruito un improntometro, cioè uno
strumento per mostrare in modo visivo la
riduzione dell’ impronta ecologica adottando
buone pratiche
• In classe sono stati utilizzati alcuni
softwares del wwf,
www.wwf.ch/it/attivi/vivere_meglio/impront
a_ecologica/ e
www.improntawwf.it/carrello/ per
rendersi conto in maniera semplice ma
chiara di quale sia l’impatto sull’ambiente
dei loro acquisti.
27. Gli studenti della scuola primaria si sono
impegnati nella ricerca via web di informazioni e
dati riguardanti l’impronta ecologica ed idrica da
utilizzare nell’ Open Day di sensibilizzazione ed
informazione.
28.
29. La biodiversità e gli OGM
I ragazzi discutono in classe sui pro e i
contro degli OGM sia per la salute umana,
sia per la biodiversità ambientale.
Durante l’open day è stato organizzato un
banco di prodotti sicuramente non OGM
(perché etichettati) e altri non è
specificati,, per far capire come sia difficile
evitare i prodotti con OGM.
Nel nostro paese, infatti, non si possono
produrre, ma si possono acquistare
dall’estero e utilizzarli senza specificarlo
nell’etichetta se la quantità non supera lo
0,5%.
30. Le regole per mangiare sano e sostenibile
Attraverso percorsi sull’educazione al consumo
consapevole gli alunni hanno imparato
l’importanza di un alimentazione variata
(biodiversità a tavola) sia per la salute, sia per
l’ambiente e come le scelte alimentari influiscono
sui cambiamenti climatici.
(classi 2F, 2G, 3G)
31. Per ridurre i danni da inquinamento
ad Agliana POTREMMO…
1. Rispettare le 4R: ripara, riusa, riduci, ricicla
2. Preferire i mezzi di trasporto pubblici a quelli privati
3. Ridurre il costo dei mezzi pubblici per favorirne il loro uso
4. Spostarsi preferibilmente a piedi o in bici
5. Preferire automobili a GPL o metano
6. Limitare il traffico nel centro cittadino nelle festività, come forma
di sensibilizzazione
7. Aumentare le piste ciclabili
8. Non gettare rifiuti a giro
9. Aumentare i cestini nei luoghi pubblici
10. Fare la raccolta differenziata porta a porta in modo corretto
11. Ridurre i rifiuti, limitando gli sprechi es. usare fogli di carta da
entrambi i lati
12. Aprire i rubinetti solo per il tempo necessario per la raccolta
dell’acqua
13. Tenere porte e finestre chiuse con il riscaldamento o il
condizionatore acceso
14. Tenere persiane e avvolgibili aperti in modo da poter usare più
possibile la luce naturale
15. Mantenere la temperatura interna delle nostre abitazioni a
18°C
16. Ridurre uso di diserbanti e concimi chimici, favorendo la lotta
biologica e concimi naturali
17. Reintrodurre piante dove è avvenuto un eccessivo
disboscamento
18. Proteggere aree naturali rimaste
19. Ridurre la cementificazione
20. Valorizzare il centro cittadino di Agliana
32. Il Decalogo delle buone pratiche
•Le dieci regole scritte nel decalogo sono
state elaborate in classe e sono il frutto
delle conoscenze acquisite: sono infatti
semplici accorgimenti, alla portata di tutti,
che però permettono di ridurre la
produzione di CO2 e quindi l’effetto serra.
•E’ stato presentato, spiegato e distribuito
ai partecipanti ed ai visitatori dell’open day
sui cambiamenti climatici.
33. Risultati ottenuti
La valutazione delle attività è stata effettuata sia in modo formale, attraverso
prove riguardanti obiettivi di apprendimento previsti dalla programmazione
didattica di ogni classe, ma soprattutto sul piano educativo e formativo,
osservando il coinvolgimento degli studenti nei lavori di indagine, negli incontri
con gli esperti, nelle uscite didattiche.
Anche la produzione di materiale documentativo ha permesso di valutare
positivamente le conoscenze acquisite, le capacità di analizzare dati ed
informazioni, di individuare collegamenti e relazioni di causa/effetto, di saper
presentare i risultati delle indagini.
La buona affluenza di pubblico dell’open day, a cui ha partecipato anche
l’amministrazione comunale, ha rappresentato un risultato molto positivo.
34. Il percorso si è rivelato ben strutturato per le classi dell’ultimo biennio della
scuola primaria, che hanno potuto svolgerlo in tempi distesi, inserendolo
adeguatamente nella programmazione
scienze/geografia/matematica/tecnologia e informatica.
Nella scuola secondaria, in ogni classe i tempi sono stati più ristretti, per cui
è auspicabile una maggiore collaborazione tra docenti di diverse discipline
per poter affrontare gli argomenti in tempi più adeguati.
Nonostante tutto, durante il corso dell’anno, le docenti hanno notato un
crescente coinvolgimento degli alunni ed una maggiore consapevolezza che
hanno portato spontaneamente al cambio di alcune abitudini e ad una
massiccia partecipazione loro e delle loro famiglie all’open day.
Docenti: Paola Palmerini, Tiziana Biagiotti, Stefano De Santis