SlideShare a Scribd company logo
1 of 8
Download to read offline
Cooperativa Sociale Onlus
Contatti: 
Eandi Gabriele 3336688038
eandi@insiemeavoi.com
Insieme a Voi Coop 0171946372
info@insiemeavoi.com
Sara Dompe’ 3288178343
sara.dompe@cascinamartello.com
Elisa Gondolo 3897997870
rifugiati@coopmomo.it
Simona Sordo – Lucrezia Riccardi 011/3853400
sordo@cooperativaorso.it, riccardi@cooperativaorso.it
Nicola Mellano 3485164531– info@coopsocfiordaliso.it
Sergio Giraudo 3420534035 – equipeasilo@coopsocfiordaliso.it
Mauro Giacosa 3488268354 – direzione@coopalice.net
Alessandro Valmacchino 3477359117 – socialhousing@coopalice.net
Chiotti Maria Letizia 3357876984 – Fabio Chiappello 3881178130
armonia93@libero.it
DomesticTree.com
INDICE:
◊	 PREMESSA pag 3
◊	 LA PREPARAZIONE DEL CONTESTO DI ACCOGLIENZA pag 6
◊	 LA PRIMA ACCOGLIENZA pag 8
◊	 ACCOGLIENZA INTEGRATA, COSTRUZIONI DI PERCORSI DI
FAMIGLIARITÀ pag 9
◊	 LA TUTELA pag 11
◊	 IL PROGETTO PROFESSIONALE pag 12
◊	 ELEMENTI TRASVERSALI pag 13
15
Cooperativa Sociale Onlus
PREMESSA
La Provincia di Cuneo ha visto in questi ultimi anni aumentare il
numero dei migranti sul proprio territorio: a fianco degli arrivi legati
al decreto flussi per lavoro subordinato, autonomo e stagionale
e ai ricongiungimenti famigliari, soprattutto a partire dal 2014, è
cresciuto il numero di migranti forzati. Attraverso il Sistema SPRAR* e
l’accoglienza straordinaria coordinata dalla Prefettura, il territorio si è
mosso per ospitare circa 1400 tra rifugiati e richiedenti asilo. In questo
panorama la Rete di Imprese ha avviato e stimolato una riflessione
sul tema, accettando di scommettere sulla partita dell’inclusione
sociale. Alla base di questa scelta ci sono la convinzione che il
fenomeno migratorio sia un evento strutturale ed epocale che va
affrontato integrando etica e diritto, e la consapevolezza che la parola
accoglienza chieda oggi di guidare e sostenere il lavoro sociale con
risorse adeguate, investimenti, senso di giustizia e un significativo
dispiego di intelligenza progettuale.
L’idea di una carta dei servizi nasce dall’esigenza di condividere
insieme il fare e il sapere necessari e indispensabili per lavorare “in
dignità” con migranti forzati affinché il tema dell’inclusione sociale e
dell’autonomia diventino obiettivi realistici e percorribili, persuasi come
siamo che ciò sia possibile solo dentro azioni di sistema.
I servizi di accoglienza messi in essere sono infatti orientati a porre
le persone nella condizione di raggiungere una propria relativa
autonomia secondo tempi rispettosi delle peculiarità dei singoli; allo
stesso tempo sono attenti affinchè la permanenza sia un momento di
reale apprendimento teso alla riorganizzazione della propria esistenza
e non uno spazio di mero accudimento.
3
prezioso alleato per l’avvio e il mantenimento della relazione, dall’altra
corre il rischio di una deriva affettiva (per lo più chi arriva nei nostri
progetti è fuggito solo abbandonando tutto e tutti) e istituzionale
(i progetti garantiscono sussidi economici, abitazione e orientamento
ai servizi e al lavoro) .
Nella consapevolezza dei rischi che queste progettualità portano con
sé, si ritiene che gli elementi fondamentali nello svolgersi del processo
relazionale siano
•	 favorire azioni di empowerment a partire dalle attitudini e dalle
competenze già maturate nel corso della vita, di ciascuno dei
destinatari
•	 rendere effettivi i percorsi di partecipazione alla vita comunitaria
attraverso l’uso di strumenti quali laboratori di attività
preprofessionali o per il tempo libero, e di cittadinanza attiva
(partecipazione ad eventi collettivi).
L’azione politica
Nel lavoro con i migranti forzati l’azione politica è tanto importante
quanto l’intervento sociale in quanto strumento fondamentale per
produrre cambiamento e rendere credibili i concetti di inclusione
sociale e autonomia.
L’azione politica si sostanzia in relazioni virtuose di collaborazione sia
con i comuni di riferimento, sia con le istituzioni territoriali, sia con
gli attori del territorio per co-progettare uno sviluppo di comunità
armonico, avendo come riferimento l’idea lavoro sociale come
strumento di prevenzione e costruzione del benessere e non di
“riparazione del danno”.
*** Parliamo di vita comunitaria pensando ai “luoghi” in cui i svolgono i
progetti: le strutture che sono gli spazi della convivenza tra destinatari e tra
destinatari e operatori, e il territorio, che è lo spazio “d’incontro e di scontro”
con la cittadinanza, con singole realtà associative, con la chiesa locale, la
scuola.
Perché questo obiettivo generale venga raggiunto crediamo sia
importante
•	 costruire pratiche di accoglienza che restituiscano dignità alle
persone
•	 tenere alta la tensione verso l’autonomia ovvero:
◊	 considerare le persone come soggetti capaci e portatori di
risorse
◊	 misurarsi con le persone come reali interlocutori e attori dei
nostri processi di lavoro
◊	 rendere le persone attive e partecipi dei loro percorsi di
accompagnamento
•	 creare le condizioni affinchè la storia, le competenze, le capacità
e le sofferenze delle persone possano emergere
•	 fondare il nostro lavoro su una mission sia valoriale che
metodologica orientata alla costruzione di alleanze istituzionali ed
economiche tra enti locali, soggetti del territorio e imprese.
I paragrafi che seguono sostanziano quanto detto precedentemente
ed esemplificano progetti di accoglienza per persone rifugiate e
richiedenti asilo.
Non è semplice restituire lo sviluppo temporale delle azioni messe
in atto nei processi di accompagnamento: tali percorsi hanno un
andamento sincronico legato sostanzialmente alle storie personali dei
destinatari.
* Lo SPRAR è il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati
** Per inclusione sociale intendiamo la situazione in cui, in riferimento
a una serie di aspetti multidimensionali (che definiscono l’opportunità
sostanziale degli individui di vivere secondo i propri valori e le proprie scelte
e di migliorare le proprie condizioni), tutti gli individui e i gruppi godono
degli standard essenziali, le disparità tra le persone e i gruppi sono
socialmente accettabili e il processo attraverso il quale vengono raggiunti
questi risultati è partecipativo ed equo. Questa condizione, frutto di un
lungo processo, oggi si sviluppa in un contesto sociale molto complesso,
che le contraddizioni e i limiti del sistema di accoglienza amplificano.
Inoltre la Rete di Imprese per agevolare l’inserimento lavorativo dei
destinatari intende siglare degli accordi con gli enti istituzionali preposti
alla ricerca del lavoro, confrontarsi con gli enti locali e le organizzazioni
datoriali per comprendere le ipotesi di sviluppo produttivo dei territori
dei progetti.
Infine la Rete avvia con gli enti locali i servizi di volontariato sociale
per dare la possibilità ai destinatari di mettere in gioco le proprie
competenze e attitudini ed entrare in relazione con la comunità.
Il percorso di uscita
Indicativamente il percorso di uscita viene redatto dopo i primi 6 mesi
di permanenza nel progetto e in congruenza con il progetto personale
individualizzato .
Il percorso di uscita dal progetto prevede le azioni necessarie in capo
al destinatario e al gruppo di lavoro per vivere in autonomia relativa sul
territorio nazionale o europeo. Operativamente si tratta di individuare
una soluzione abitativa e una possibilità professionale definitiva o in
progress, tenendo conto delle progettualità multiple delle persone e
delle loro reti lunghe.
Per realizzare questo obiettivo, la Rete di Imprese si avvale del
coinvolgimento della comunità locale (parrocchie, volontari a vario
titolo, associazioni locali), dei servizi sociali (accordi/protocolli), della
progettazione per accedere a fondi di secondo livello (Fami) e del
fundraising.
ELEMENTI TRASVERSALI
La relazione
La relazione con i destinatari ha come presupposto teorico l’ascolto
attivo dell’altro; in questo quadro si precisa l’importanza di uno
stile relazionale che usi un ascolto non giudicante. Lo strumento
privilegiato di costruzione del setting relazionale è il lavoro di gruppo
grazie al quale trovano spazio la co-costruzione e la condivisione
delle regole, la definizione di proposte e soluzioni.
Il lavoro degli operatori è svolto a stretto contatto con i destinatari.
La cifra che lo caratterizza è la prossimità. Entriamo nelle case
condividendo la quotidianità. Se la prossimità da una parte è un
13
L’utilizzo dell’istituto della protezione internazionale come strumento di
gestione di una migrazione mista e la mancanza di una politica di medio
termine finalizzata a sostenere i percorsi di inserimento interrogano
profondamente senso e pratiche del concetto di inclusione sociale.
Tuttavia la scansione che segue cerca di tenere conto di fasi
consequenziali, facendo riferimento al Manuale Operativo dello Sprar
(edizione 2015).
5
avvale della consulenza esterna di esperti per definire il sistema di
azioni da mettere in campo.
IL PROGETTO PROFESSIONALE
Redazione progetto
Il progetto professionale di ogni persona ha come obiettivo quello di
costruire gli step necessari all’inserimento lavorativo parallelamente
ad un corso di formazione che colmi i gap presenti nelle competenze
acquisite nel proprio paese di origine. L’operatore insieme al
destinatario delinea i desiderata professionali, costruisce il progetto
professionale e sostiene fattivamente la ricerca del lavoro.
La Rete di Imprese si propone di favorire la rete di connessione e di
scambio tra organizzazioni in merito alla ricerca del lavoro, di siglare
accordi sulle politiche del lavoro locale con i Comuni e le agenzie,
di sostenere forme di imprenditorialità attraverso la ricerca fondi in
accordo con enti locali.
Progetto personale e professionale
Il progetto professionale e il progetto personale individualizzato sono
consequenziali e connessi. In occasione della redazione del progetto
professionale l’operatore verifica la congruenza con il progetto
personale individualizzato.
Il progetto professionale si sostanzia di tutte le azioni che servono al
destinatario per individuare e progettare il proprio ruolo professionale:
•	 prendendo in considerazione tutte le competenze formali ed
informali in suo possesso
•	 tenendo conto dei vincoli dati da età, capacità linguistica,
presenza di minori, localizzazione sul territorio, disabilità
•	 organizzando un piano di ricerca
•	 avviando dei tirocini corredati di borse lavoro
Gli strumenti per la co-costruzione del progetto professionale sono il
colloquio individuale con l’operatore dell’orientamento, il confronto tra
pari, l’accompagnamento e la formazione alla ricerca attiva del lavoro.
LA PREPARAZIONE DEL CONTESTO DI ACCOGLIENZA
Il primo elemento su cui poniamo la nostra attenzione in un progetto
di accoglienza è la preparazione del contesto territoriale. E’
imprescindibile un coinvolgimento delle istituzioni locali, senza le quali
nessun progetto ha delle serie probabilità di realizzarsi. Tuttavia è il
territorio tutto che va coinvolto. Per quanto l’accoglienza di persone
rifugiate sia ormai all’ordine del giorno, è un fatto noto che l’arrivo
del nuovo debba sempre essere annunciato. Preparare un contesto
significa porre le basi per lo sviluppo di un consenso, ovvero mettere a
parte i cittadini del senso delle azioni e della realtà del lavoro necessari
a raggiungere gli obiettivi che ci si è posti. Dibattiti, social network,
incontri aperti alla cittadinanza, spettacoli e seminari possono
essere strumenti congeniali alla divulgazione di questa novità.
Parlare prima dell’accoglienza significa abbandonare un approccio
di tipo emergenziale, dando spazio e tempo alla costruzione delle
connessioni concrete e di sistema, utili ai percorsi di integrazione.
Costruzione/comunicazione della rete locale
La costruzione della rete locale è il secondo passo della preparazione
all’arrivo di persone rifugiate. Intendiamo per rete locale sia quella
istituzionale sia quella costituita da associazioni e gruppi di liberi
cittadini. Obiettivo della Rete di Imprese è mettere in comune i propri
nodi di rete e rilanciare, firmando accordi e protocolli che, sui diversi
territori, possano agevolare gli step di integrazione delle persone: le
pratiche di iscrizione anagrafica, i controlli sanitari, la tutela legale,
l’inserimento sociale e professionale, la formazione, l’istruzione per
minori, e naturalmente l’accesso ai Servizi Sociali (vedi allegato
Mod protocollo). Fare comunicazione significa tenere dentro una
dimensione dialettica i comuni disponibili all’accoglienza attraverso
una rete di informazioni, il che presuppone un piano di comunicazione
organizzato in coerenza con le azioni e i contenuti del progetto stesso.
I contesti alloggiativi
Far vivere in luoghi dignitosi coloro che accogliamo è un elemento
cruciale per uno sviluppo armonico dei progetti di inclusione sociale.
Abbiamo scelto come contesti abitativi destinati alle persone rifugiate
LA TUTELA
Accompagnamento legale
L’accompagnamento legale rappresenta a buon diritto un elemento
determinante nel percorso di autonomia della persona. I temi della
tutela sono sostanzialmente due: la ricostruzione della storia in vista
dell’audizione presso la Commissione Territoriale di riferimento e la
documentazione relativa al permesso di soggiorno.
Per la ricostruzione della storia sono presenti all’interno del gruppo di
lavoro operatori formati al colloquio legale: il percorso di ricostruzione
prevede almeno tre incontri e, se necessario, il confronto con
l’avvocato di riferimento del progetto. In caso di diniego il percorso
viene ripetuto per comprendere gli elementi di difficoltà e rivedere la
storia in vista del riesame a cura del Tribunale Ordinario.
Accompagnamento sanitario
Compiuta l’iscrizione al SSN ogni destinatario accolto viene
sottoposto ad uno screening sanitario, per accertarne lo stato di
salute e costruire un piano sanitario che lo accompagnerà nel corso
del progetto. Sottolineiamo qui come la cura della dimensione
sanitaria viene intesa come chiave di lettura e accesso ad altre
problematiche, anche di carattere psicologico.
All’interno del progetto è presente uno psicologo di riferimento con
il quale gli operatori interagiscono per definire un piano d’intervento
operativo nell’alveo del progetto individuale personalizzato. In
ogni caso ogni operatore viene formato sui segnali del malessere
psicologico. Infine la Rete di Imprese intende siglare sui propri territori
un accordo con ASL per screening di entrata
Dimensione di genere
In considerazione della cultura sulla parità di genere sviluppatasi nei
paesi industrializzati, le organizzazioni della rete sorvegliano questa
dimensione sia dal punto di vista sanitario (sempre nel rispetto delle
tradizioni della storia di ciascuna donna) sia da un punto di vista
sociale perché non si aggiungano discriminazioni di genere a quelle
razziali. Entra in questo capitolo il tema delicato della tratta. In caso di
sospetto di forme di sfruttamento sessuale, il gruppo di lavoro si
11
appartamenti o piccoli centri collettivi, ritenendo che il numero limitato
favorisca il processo di integrazione e restituisca dignità e normalità
alle persone.
Le strutture alloggiative, affittate quasi esclusivamente da privati
cittadini, sono luoghi nei quali deve essere garantito un atteggiamento
di costante rispetto verso tutto ciò che viene messo a disposizione
all’interno della casa. Le persone accolte sono tenute a garantire la
pulizia e l’ordine generale della casa; vengono stabilite delle regole di
convivenza da sottoscrivere e rispettare. Gli operatori sono facilitatori
di processo, che, senza sostituirsi mai alle persone, favoriscono un
comportamento idoneo alla vita comunitaria.
Il gruppo di lavoro
Ogni progetto di accompagnamento sociale di soggetti rifugiati
e richiedenti asilo prevede un’equipe multidisciplinare e un
coordinatore. Si intende per multidisciplinare un’equipe in cui siano
presenti competenze educative, pedagogiche, psicologiche, legali,
sanitarie.
Il lavoro degli operatori viene organizzato avendo come misura le unità
alloggiative su ciascuna delle quali gravitano due operatori. La scelta
deriva dalla necessità di avere un duplice sguardo sulla costruzione
e sulla realizzazione del progetto personalizzato e un reciproco
controllo della distanza emotiva operatore – utente. Privilegiamo i
momenti di gruppo come strumento di lavoro per favorire il confronto
e il cambiamento delle rappresentazioni individuali e collettive, nostre,
dei destinatari e dei contesti accoglienza.
L’equipe prevede un tempo lavoro misurato sul numero dei
destinatari e sulle loro peculiarità, e si articola in ruoli operativi e
ruoli organizzativi, al fine di assicurare un presidio sul territorio,
una relazione costante tra operatori e rifugiati, e la gestione della
dimensione burocratica, normativa ed economica.
A supporto del gruppo di lavoro intervengono volontari formati ad
hoc dalla Rete di Imprese per garantire omogeneità e coerenza con le
finalità progettuali.
7
spazi urbani e con soggetti (scuole, associazione, gruppi spontanei,
parrocchie del territorio) attraverso cui sentirsi a sua volta annessa e
“pensata” da quelle realtà.
Orientamento al territorio significa inoltre imparare a conoscere i
servizi istituzionali (anagrafe, ASL, CPI ecc..), rispetto a cui il compito
dell’operatore è quello accompagnare il rifugiato ad affrontarne la
complessità e ad evidenziarne le potenzialità.
La mobilità
La capacità di muoversi agevolmente sul territorio rappresenta un
elemento di snodo nella strada verso l’autonomia e l’inclusione sia
sociale che lavorativa.
La Rete di Imprese ritiene prioritario investire economicamente in
questa direzione nell’ambito dei propri progetti, ritenendo che le
persone rifugiate abbiano per esperienza di vita delle buone capacità
di mobilità e orientamento, spesso non suffragate da adeguata
informazione logistica e da un contributo economico adeguato.
Il progetto individuale
Ogni persona inserita nei progetti deve avere un progetto individuale
personalizzato che preveda, secondo un cronoprogramma, le azioni
relative al proprio percorso di autonomia.
La sua redazione viene effettuata entro i primi due mesi dall’entrata nel
sistema di protezione; il progetto viene stilato insieme con il rifugiato/
richiedente asilo tenendo conto dei suoi desiderata, del suo progetto
migratorio, delle sue competenze e sulla base di un esame di realtà.
E’ un progetto in progress da revisionare in modo strutturato
attraverso colloqui di verifica mensili.
L’operatore dell’accompagnamento, prima di redigere il progetto,
approfondisce la storia e la condizione socio economica del paese di
provenienza della persona.
LA PRIMA ACCOGLIENZA
Il primo giorno
Il giorno dell’arrivo costituisce un imprinting importante per la
rappresentazione futura del progetto stesso. Prestiamo particolare
attenzione alla costruzione di un setting attraverso il quale il rifugiato
possa cogliere la dimensione istituzionale e politica dell’accoglienza,
abbia chiari i propri diritti e i propri doveri fuori dalle logiche
dell’assistenza, ma nella disponibilità della cura verso l’altro. In termini
concreti, l’operatore nella prima giornata e nei giorni immediatamente
successivi si dedica alla sistemazione delle persone presso gli
alloggiamenti, fornendo una prima spesa, il materiale per l’igiene
personale e della casa e, attraverso l’ausilio del mediatore, illustra le
caratteristiche fondamentali del progetto, insistendo sulla dimensione
di partecipazione al percorso di autonomia e di libertà di adesione.
Il primo confronto
Il primo confronto con le persone ospiti dei progetti è un momento
strutturato che è fondativo della relazione tra destinatario e operatore
e necessario per riverificare l’adesione al progetto in un quadro di
libertà individuale. E’ inoltre uno spazio dedicato per fare un bilancio
del progetto migratorio e verificare il punto della strada che il singolo
ha deciso di intraprendere lasciando il proprio paese. Lo strumento
è quello del colloquio che avviene sempre in presenza del mediatore
nel rispetto delle linee giuda transculturali, anche quando il soggetto
rifugiato sia già in grado di esprimersi in italiano. Il mediatore, secondo
un accordo d’intesa con l’organizzazione inviante, ha una formazione
specifica che gli consente di sostenere le diverse tipologie di colloquio,
di comprendere le finalità dell’intervento e di garantire uno stile
relazionale adeguato.
Il cibo
La questione dell’alimentazione è un nodo delicato della relazione
con i soggetti rifugiati e richiedenti asilo. Consideriamo il cibo una
metafora della vita sociale. In questo senso viene data particolare
attenzione alle abitudini dei singoli lasciando che ciascuno si
organizzi autonomamente, sia nell’acquisto degli alimenti che nella
preparazione. L’intervento dell’operatore è importante in prima battuta
in qualità di sostegno alla spesa per individuare i luoghi più idonei alla
dieta di ciascuno con un attenzione specifica al budget assegnato
ad ogni rifugiato, all’equilibrio nutrizionale, alle norme igieniche e allo
smaltimento dei rifiuti.
La supervisione del gruppo di lavoro
In progetti ad alta complessità come quelli che riguardano i rifugiati
e i richiedenti asilo, l’equipe è uno snodo fondamentale di tutto il
processo. Lo strumento della supervisione si configura dunque come
un momento di contenimento, formazione continua, di supporto
ed eventualmente di “cura” del gruppo di lavoro. Inoltre in questa
accezione la supervisione va considerata non solo uno spazio di
“manutenzione” degli operatori ma anche di prevenzione del burn-out
e di miglioramento della qualità del lavoro. In considerazione di ciò la
supervisione procede di pari passo al procedere del progetto.
La formazione linguistica
Il soggetto rifugiato viene inserito nell’arco dei primi 10 giorni dall’arrivo
nel progetto all’interno dei centri di apprendimento di lingua italiana. In
mancanza di questi vengono organizzati corsi di italiano con personale
dedicato della Rete di Imprese o con l’ausilio di volontari delle
associazioni del territorio. La Rete garantisce comunque opportunità
di formazione linguistica integrative rispetto a quelle offerte dai servizi
territoriali.
ACCOGLIENZA INTEGRATA, COSTRUZIONI DI PERCORSI DI
FAMIGLIARITÀ
Orientamento al territorio
Le realtà di provenienza delle persone rifugiate e richiedenti asilo
spesso si configurano in modo del tutto diverso se paragonate
ai nostri contesti territoriali. Da questo punto di vista è cruciale
accompagnare le persone alla scoperte dei luoghi in cui vivono.
L’obiettivo è costruire delle mappe cognitive che aiutino il rifugiato
a ri-trovarsi concretamente e simbolicamente; nel percorso di
orientamento la persona ha occasioni di conoscenza e scambio con
9

More Related Content

What's hot

Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro - Report
Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro - ReportCentri Sociali 2020 - l'identità, il futuro - Report
Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro - ReportComune di Reggio nell'Emilia
 
"Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro" - World Cafè - Marzo/Aprile 2015
"Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro" - World Cafè - Marzo/Aprile 2015"Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro" - World Cafè - Marzo/Aprile 2015
"Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro" - World Cafè - Marzo/Aprile 2015Comune di Reggio nell'Emilia
 
Sharing school 2016 - Comunicazione / PA / Bologna - Michele D'Alena
Sharing school 2016 - Comunicazione / PA / Bologna - Michele D'AlenaSharing school 2016 - Comunicazione / PA / Bologna - Michele D'Alena
Sharing school 2016 - Comunicazione / PA / Bologna - Michele D'AlenaCasa Netural
 
Report incontro 15 12
Report incontro 15 12Report incontro 15 12
Report incontro 15 123ferrara
 
IV Rapporto Iris Network - presentazione
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIV Rapporto Iris Network - presentazione
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIris Network
 
Ldb FlashForward Sancassiani volontari per un giorno
Ldb FlashForward Sancassiani   volontari per un giornoLdb FlashForward Sancassiani   volontari per un giorno
Ldb FlashForward Sancassiani volontari per un giornolaboratoridalbasso
 
Piattaforma di relazioni: la Pubblica Amministrazione al tempo della sharing ...
Piattaforma di relazioni: la Pubblica Amministrazione al tempo della sharing ...Piattaforma di relazioni: la Pubblica Amministrazione al tempo della sharing ...
Piattaforma di relazioni: la Pubblica Amministrazione al tempo della sharing ...Michele d'Alena
 
Colloquio Scientifico 2021 | Programma
Colloquio Scientifico 2021 | ProgrammaColloquio Scientifico 2021 | Programma
Colloquio Scientifico 2021 | ProgrammaIris Network
 

What's hot (12)

Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro - Report
Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro - ReportCentri Sociali 2020 - l'identità, il futuro - Report
Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro - Report
 
"Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro" - World Cafè - Marzo/Aprile 2015
"Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro" - World Cafè - Marzo/Aprile 2015"Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro" - World Cafè - Marzo/Aprile 2015
"Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro" - World Cafè - Marzo/Aprile 2015
 
Intervento di Germana Corradini
Intervento di Germana CorradiniIntervento di Germana Corradini
Intervento di Germana Corradini
 
Sharing school 2016 - Comunicazione / PA / Bologna - Michele D'Alena
Sharing school 2016 - Comunicazione / PA / Bologna - Michele D'AlenaSharing school 2016 - Comunicazione / PA / Bologna - Michele D'Alena
Sharing school 2016 - Comunicazione / PA / Bologna - Michele D'Alena
 
Report incontro 15 12
Report incontro 15 12Report incontro 15 12
Report incontro 15 12
 
IV Rapporto Iris Network - presentazione
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIV Rapporto Iris Network - presentazione
IV Rapporto Iris Network - presentazione
 
Ldb FlashForward Sancassiani volontari per un giorno
Ldb FlashForward Sancassiani   volontari per un giornoLdb FlashForward Sancassiani   volontari per un giorno
Ldb FlashForward Sancassiani volontari per un giorno
 
Piattaforma di relazioni: la Pubblica Amministrazione al tempo della sharing ...
Piattaforma di relazioni: la Pubblica Amministrazione al tempo della sharing ...Piattaforma di relazioni: la Pubblica Amministrazione al tempo della sharing ...
Piattaforma di relazioni: la Pubblica Amministrazione al tempo della sharing ...
 
Lettera di Franco Bomprezzi
Lettera di Franco Bomprezzi Lettera di Franco Bomprezzi
Lettera di Franco Bomprezzi
 
Intervento di Luisa Sironi
Intervento di Luisa SironiIntervento di Luisa Sironi
Intervento di Luisa Sironi
 
Colloquio Scientifico 2021 | Programma
Colloquio Scientifico 2021 | ProgrammaColloquio Scientifico 2021 | Programma
Colloquio Scientifico 2021 | Programma
 
Tutta la milano possibile aaster
Tutta la milano possibile aasterTutta la milano possibile aaster
Tutta la milano possibile aaster
 

Similar to La carta dei servizi - Rifugiati in rete

Bilancio sociale 2012 IRS L'Aurora Cooperativa Sociale
Bilancio sociale 2012 IRS L'Aurora Cooperativa SocialeBilancio sociale 2012 IRS L'Aurora Cooperativa Sociale
Bilancio sociale 2012 IRS L'Aurora Cooperativa SocialeStefanoIalenti
 
Pomeriggio di studio “Laboratori transfrontalieri di politiche sociali all’in...
Pomeriggio di studio “Laboratori transfrontalieri di politiche sociali all’in...Pomeriggio di studio “Laboratori transfrontalieri di politiche sociali all’in...
Pomeriggio di studio “Laboratori transfrontalieri di politiche sociali all’in...dmelpi
 
Bollettino Rurale 18: Incubatore di rete
Bollettino Rurale 18: Incubatore di reteBollettino Rurale 18: Incubatore di rete
Bollettino Rurale 18: Incubatore di reteGAL Sole Grano Terra
 
Documento di approfondimento
Documento di approfondimentoDocumento di approfondimento
Documento di approfondimentoFernando Ippoliti
 
Abstract progetto CoopSussi
Abstract progetto CoopSussiAbstract progetto CoopSussi
Abstract progetto CoopSussidmelpi
 
Carta dei beni comuni
Carta dei beni comuniCarta dei beni comuni
Carta dei beni comuni3ferrara
 
Premio pa sostenibile e resiliente 2021 Smart bo - comune di bologna
Premio pa sostenibile e resiliente 2021   Smart bo - comune di bolognaPremio pa sostenibile e resiliente 2021   Smart bo - comune di bologna
Premio pa sostenibile e resiliente 2021 Smart bo - comune di bolognaMariaGiovannaGhelfi
 
Antonio lalli convegno 22 giugno ok
Antonio lalli convegno 22 giugno okAntonio lalli convegno 22 giugno ok
Antonio lalli convegno 22 giugno okRaffaele Barone
 
Premio pa sostenibile_2019_prefettura massa-carrara
Premio pa sostenibile_2019_prefettura massa-carraraPremio pa sostenibile_2019_prefettura massa-carrara
Premio pa sostenibile_2019_prefettura massa-carraraprefetturamassacarra
 
Bilancio sociale-2010-irs-l aurora (1)
Bilancio sociale-2010-irs-l aurora (1)Bilancio sociale-2010-irs-l aurora (1)
Bilancio sociale-2010-irs-l aurora (1)StefanoIalenti
 
Terzo incontro formazione i care feltre
Terzo incontro formazione i care feltreTerzo incontro formazione i care feltre
Terzo incontro formazione i care feltreantogris
 

Similar to La carta dei servizi - Rifugiati in rete (20)

Bilancio sociale 2012 IRS L'Aurora Cooperativa Sociale
Bilancio sociale 2012 IRS L'Aurora Cooperativa SocialeBilancio sociale 2012 IRS L'Aurora Cooperativa Sociale
Bilancio sociale 2012 IRS L'Aurora Cooperativa Sociale
 
Pomeriggio di studio “Laboratori transfrontalieri di politiche sociali all’in...
Pomeriggio di studio “Laboratori transfrontalieri di politiche sociali all’in...Pomeriggio di studio “Laboratori transfrontalieri di politiche sociali all’in...
Pomeriggio di studio “Laboratori transfrontalieri di politiche sociali all’in...
 
Bollettino Rurale 18: Incubatore di rete
Bollettino Rurale 18: Incubatore di reteBollettino Rurale 18: Incubatore di rete
Bollettino Rurale 18: Incubatore di rete
 
Documento di approfondimento
Documento di approfondimentoDocumento di approfondimento
Documento di approfondimento
 
Abstract progetto CoopSussi
Abstract progetto CoopSussiAbstract progetto CoopSussi
Abstract progetto CoopSussi
 
180416 acf template_doc_premio_pa sostenibile 2018
180416 acf template_doc_premio_pa sostenibile 2018180416 acf template_doc_premio_pa sostenibile 2018
180416 acf template_doc_premio_pa sostenibile 2018
 
Carta dei beni comuni
Carta dei beni comuniCarta dei beni comuni
Carta dei beni comuni
 
LABNET_NEWSLETTER_N1_MDL
LABNET_NEWSLETTER_N1_MDLLABNET_NEWSLETTER_N1_MDL
LABNET_NEWSLETTER_N1_MDL
 
LABNET_NEWSLETTER_N1_MDL
LABNET_NEWSLETTER_N1_MDLLABNET_NEWSLETTER_N1_MDL
LABNET_NEWSLETTER_N1_MDL
 
180416 acf template_doc_premio_pa sostenibile 2018
180416 acf template_doc_premio_pa sostenibile 2018180416 acf template_doc_premio_pa sostenibile 2018
180416 acf template_doc_premio_pa sostenibile 2018
 
Politiche sociali e formazione
Politiche sociali e formazionePolitiche sociali e formazione
Politiche sociali e formazione
 
Premio pa sostenibile e resiliente 2021 Smart bo - comune di bologna
Premio pa sostenibile e resiliente 2021   Smart bo - comune di bolognaPremio pa sostenibile e resiliente 2021   Smart bo - comune di bologna
Premio pa sostenibile e resiliente 2021 Smart bo - comune di bologna
 
Antonio lalli convegno 22 giugno ok
Antonio lalli convegno 22 giugno okAntonio lalli convegno 22 giugno ok
Antonio lalli convegno 22 giugno ok
 
Innovazione nei servizi sociali
Innovazione nei servizi socialiInnovazione nei servizi sociali
Innovazione nei servizi sociali
 
Premio pa sostenibile_2019_prefettura massa-carrara
Premio pa sostenibile_2019_prefettura massa-carraraPremio pa sostenibile_2019_prefettura massa-carrara
Premio pa sostenibile_2019_prefettura massa-carrara
 
Comunità slide
Comunità slide  Comunità slide
Comunità slide
 
Bilancio sociale-2010-irs-l aurora (1)
Bilancio sociale-2010-irs-l aurora (1)Bilancio sociale-2010-irs-l aurora (1)
Bilancio sociale-2010-irs-l aurora (1)
 
Vite in comune come valore pubblico
Vite in comune come valore pubblicoVite in comune come valore pubblico
Vite in comune come valore pubblico
 
Qwert forum pa challenge
Qwert forum pa challengeQwert forum pa challenge
Qwert forum pa challenge
 
Terzo incontro formazione i care feltre
Terzo incontro formazione i care feltreTerzo incontro formazione i care feltre
Terzo incontro formazione i care feltre
 

More from Quotidiano Piemontese

BROCHURE 5 MAGGIO 2024 pedo porno grafia.pdf
BROCHURE 5 MAGGIO 2024 pedo porno grafia.pdfBROCHURE 5 MAGGIO 2024 pedo porno grafia.pdf
BROCHURE 5 MAGGIO 2024 pedo porno grafia.pdfQuotidiano Piemontese
 
Valchiusella nel cuore: mappa illustrata della Valchiusella
Valchiusella nel cuore: mappa illustrata della ValchiusellaValchiusella nel cuore: mappa illustrata della Valchiusella
Valchiusella nel cuore: mappa illustrata della ValchiusellaQuotidiano Piemontese
 
Piante esotiche invasive Piemonte Parchi
Piante esotiche invasive Piemonte ParchiPiante esotiche invasive Piemonte Parchi
Piante esotiche invasive Piemonte ParchiQuotidiano Piemontese
 
Programma Biennale Tecnologia 2024 Torino
Programma Biennale Tecnologia 2024 TorinoProgramma Biennale Tecnologia 2024 Torino
Programma Biennale Tecnologia 2024 TorinoQuotidiano Piemontese
 
Sondaggio Elezioni Europee circoscrizione Italia Nord Ovest
Sondaggio Elezioni Europee circoscrizione Italia Nord OvestSondaggio Elezioni Europee circoscrizione Italia Nord Ovest
Sondaggio Elezioni Europee circoscrizione Italia Nord OvestQuotidiano Piemontese
 
LE VALLI IN VETRINA 2024 la fiera delle Valli di Lanzo
LE VALLI IN VETRINA 2024 la fiera delle Valli di LanzoLE VALLI IN VETRINA 2024 la fiera delle Valli di Lanzo
LE VALLI IN VETRINA 2024 la fiera delle Valli di LanzoQuotidiano Piemontese
 
Il Gambero Rosso della Luisiana in Piemonte
Il Gambero Rosso della Luisiana in PiemonteIl Gambero Rosso della Luisiana in Piemonte
Il Gambero Rosso della Luisiana in PiemonteQuotidiano Piemontese
 
ISTAT per la Giornata mondiale dell’acqua 2024.pdf
ISTAT per la  Giornata mondiale dell’acqua 2024.pdfISTAT per la  Giornata mondiale dell’acqua 2024.pdf
ISTAT per la Giornata mondiale dell’acqua 2024.pdfQuotidiano Piemontese
 
Il Turismo in Piemonte nel 2023 : Dati Turismo Piemonte 2023
Il Turismo in Piemonte nel 2023 : Dati Turismo Piemonte 2023Il Turismo in Piemonte nel 2023 : Dati Turismo Piemonte 2023
Il Turismo in Piemonte nel 2023 : Dati Turismo Piemonte 2023Quotidiano Piemontese
 
Catalogo Piemonte for All proposte turistiche accessibili e sostenibili
Catalogo Piemonte for All proposte turistiche accessibili e sostenibiliCatalogo Piemonte for All proposte turistiche accessibili e sostenibili
Catalogo Piemonte for All proposte turistiche accessibili e sostenibiliQuotidiano Piemontese
 
Le criticità più gravi del disegno di legge C. 1435
Le criticità più gravi  del disegno di legge C. 1435Le criticità più gravi  del disegno di legge C. 1435
Le criticità più gravi del disegno di legge C. 1435Quotidiano Piemontese
 
Digital Services Act Europa 2024 versione finale
Digital Services Act Europa 2024 versione finaleDigital Services Act Europa 2024 versione finale
Digital Services Act Europa 2024 versione finaleQuotidiano Piemontese
 
Presentazione Congiuntura In Piemonte IV trimestre 2023
Presentazione Congiuntura In Piemonte IV trimestre 2023Presentazione Congiuntura In Piemonte IV trimestre 2023
Presentazione Congiuntura In Piemonte IV trimestre 2023Quotidiano Piemontese
 
Castelli e Forti in Piemonte un viaggio nelle fortificazioni della regione
Castelli e Forti in Piemonte un viaggio nelle fortificazioni della regioneCastelli e Forti in Piemonte un viaggio nelle fortificazioni della regione
Castelli e Forti in Piemonte un viaggio nelle fortificazioni della regioneQuotidiano Piemontese
 
Report Malaria 2024 Legambiente Mal’Aria di città
Report Malaria 2024 Legambiente  Mal’Aria di cittàReport Malaria 2024 Legambiente  Mal’Aria di città
Report Malaria 2024 Legambiente Mal’Aria di cittàQuotidiano Piemontese
 
Report GreenPeace acque potabili in Piemonte
Report GreenPeace acque potabili in PiemonteReport GreenPeace acque potabili in Piemonte
Report GreenPeace acque potabili in PiemonteQuotidiano Piemontese
 
Performances e posizionamento competitivo dei vini piemontesi nello scenario ...
Performances e posizionamento competitivo dei vini piemontesi nello scenario ...Performances e posizionamento competitivo dei vini piemontesi nello scenario ...
Performances e posizionamento competitivo dei vini piemontesi nello scenario ...Quotidiano Piemontese
 
Guida Ufficiale delo Storico Carnevale di Ivrea 2024
Guida Ufficiale  delo Storico Carnevale di Ivrea 2024Guida Ufficiale  delo Storico Carnevale di Ivrea 2024
Guida Ufficiale delo Storico Carnevale di Ivrea 2024Quotidiano Piemontese
 
Calendario regionale delle Manifestazioni Fieristiche in Piemonte 2024
Calendario regionale delle Manifestazioni Fieristiche in Piemonte 2024Calendario regionale delle Manifestazioni Fieristiche in Piemonte 2024
Calendario regionale delle Manifestazioni Fieristiche in Piemonte 2024Quotidiano Piemontese
 
Il cronoprogramma delle Metro 2 di Torino
Il cronoprogramma delle Metro 2 di TorinoIl cronoprogramma delle Metro 2 di Torino
Il cronoprogramma delle Metro 2 di TorinoQuotidiano Piemontese
 

More from Quotidiano Piemontese (20)

BROCHURE 5 MAGGIO 2024 pedo porno grafia.pdf
BROCHURE 5 MAGGIO 2024 pedo porno grafia.pdfBROCHURE 5 MAGGIO 2024 pedo porno grafia.pdf
BROCHURE 5 MAGGIO 2024 pedo porno grafia.pdf
 
Valchiusella nel cuore: mappa illustrata della Valchiusella
Valchiusella nel cuore: mappa illustrata della ValchiusellaValchiusella nel cuore: mappa illustrata della Valchiusella
Valchiusella nel cuore: mappa illustrata della Valchiusella
 
Piante esotiche invasive Piemonte Parchi
Piante esotiche invasive Piemonte ParchiPiante esotiche invasive Piemonte Parchi
Piante esotiche invasive Piemonte Parchi
 
Programma Biennale Tecnologia 2024 Torino
Programma Biennale Tecnologia 2024 TorinoProgramma Biennale Tecnologia 2024 Torino
Programma Biennale Tecnologia 2024 Torino
 
Sondaggio Elezioni Europee circoscrizione Italia Nord Ovest
Sondaggio Elezioni Europee circoscrizione Italia Nord OvestSondaggio Elezioni Europee circoscrizione Italia Nord Ovest
Sondaggio Elezioni Europee circoscrizione Italia Nord Ovest
 
LE VALLI IN VETRINA 2024 la fiera delle Valli di Lanzo
LE VALLI IN VETRINA 2024 la fiera delle Valli di LanzoLE VALLI IN VETRINA 2024 la fiera delle Valli di Lanzo
LE VALLI IN VETRINA 2024 la fiera delle Valli di Lanzo
 
Il Gambero Rosso della Luisiana in Piemonte
Il Gambero Rosso della Luisiana in PiemonteIl Gambero Rosso della Luisiana in Piemonte
Il Gambero Rosso della Luisiana in Piemonte
 
ISTAT per la Giornata mondiale dell’acqua 2024.pdf
ISTAT per la  Giornata mondiale dell’acqua 2024.pdfISTAT per la  Giornata mondiale dell’acqua 2024.pdf
ISTAT per la Giornata mondiale dell’acqua 2024.pdf
 
Il Turismo in Piemonte nel 2023 : Dati Turismo Piemonte 2023
Il Turismo in Piemonte nel 2023 : Dati Turismo Piemonte 2023Il Turismo in Piemonte nel 2023 : Dati Turismo Piemonte 2023
Il Turismo in Piemonte nel 2023 : Dati Turismo Piemonte 2023
 
Catalogo Piemonte for All proposte turistiche accessibili e sostenibili
Catalogo Piemonte for All proposte turistiche accessibili e sostenibiliCatalogo Piemonte for All proposte turistiche accessibili e sostenibili
Catalogo Piemonte for All proposte turistiche accessibili e sostenibili
 
Le criticità più gravi del disegno di legge C. 1435
Le criticità più gravi  del disegno di legge C. 1435Le criticità più gravi  del disegno di legge C. 1435
Le criticità più gravi del disegno di legge C. 1435
 
Digital Services Act Europa 2024 versione finale
Digital Services Act Europa 2024 versione finaleDigital Services Act Europa 2024 versione finale
Digital Services Act Europa 2024 versione finale
 
Presentazione Congiuntura In Piemonte IV trimestre 2023
Presentazione Congiuntura In Piemonte IV trimestre 2023Presentazione Congiuntura In Piemonte IV trimestre 2023
Presentazione Congiuntura In Piemonte IV trimestre 2023
 
Castelli e Forti in Piemonte un viaggio nelle fortificazioni della regione
Castelli e Forti in Piemonte un viaggio nelle fortificazioni della regioneCastelli e Forti in Piemonte un viaggio nelle fortificazioni della regione
Castelli e Forti in Piemonte un viaggio nelle fortificazioni della regione
 
Report Malaria 2024 Legambiente Mal’Aria di città
Report Malaria 2024 Legambiente  Mal’Aria di cittàReport Malaria 2024 Legambiente  Mal’Aria di città
Report Malaria 2024 Legambiente Mal’Aria di città
 
Report GreenPeace acque potabili in Piemonte
Report GreenPeace acque potabili in PiemonteReport GreenPeace acque potabili in Piemonte
Report GreenPeace acque potabili in Piemonte
 
Performances e posizionamento competitivo dei vini piemontesi nello scenario ...
Performances e posizionamento competitivo dei vini piemontesi nello scenario ...Performances e posizionamento competitivo dei vini piemontesi nello scenario ...
Performances e posizionamento competitivo dei vini piemontesi nello scenario ...
 
Guida Ufficiale delo Storico Carnevale di Ivrea 2024
Guida Ufficiale  delo Storico Carnevale di Ivrea 2024Guida Ufficiale  delo Storico Carnevale di Ivrea 2024
Guida Ufficiale delo Storico Carnevale di Ivrea 2024
 
Calendario regionale delle Manifestazioni Fieristiche in Piemonte 2024
Calendario regionale delle Manifestazioni Fieristiche in Piemonte 2024Calendario regionale delle Manifestazioni Fieristiche in Piemonte 2024
Calendario regionale delle Manifestazioni Fieristiche in Piemonte 2024
 
Il cronoprogramma delle Metro 2 di Torino
Il cronoprogramma delle Metro 2 di TorinoIl cronoprogramma delle Metro 2 di Torino
Il cronoprogramma delle Metro 2 di Torino
 

La carta dei servizi - Rifugiati in rete

  • 1. Cooperativa Sociale Onlus Contatti:  Eandi Gabriele 3336688038 eandi@insiemeavoi.com Insieme a Voi Coop 0171946372 info@insiemeavoi.com Sara Dompe’ 3288178343 sara.dompe@cascinamartello.com Elisa Gondolo 3897997870 rifugiati@coopmomo.it Simona Sordo – Lucrezia Riccardi 011/3853400 sordo@cooperativaorso.it, riccardi@cooperativaorso.it Nicola Mellano 3485164531– info@coopsocfiordaliso.it Sergio Giraudo 3420534035 – equipeasilo@coopsocfiordaliso.it Mauro Giacosa 3488268354 – direzione@coopalice.net Alessandro Valmacchino 3477359117 – socialhousing@coopalice.net Chiotti Maria Letizia 3357876984 – Fabio Chiappello 3881178130 armonia93@libero.it DomesticTree.com
  • 2. INDICE: ◊ PREMESSA pag 3 ◊ LA PREPARAZIONE DEL CONTESTO DI ACCOGLIENZA pag 6 ◊ LA PRIMA ACCOGLIENZA pag 8 ◊ ACCOGLIENZA INTEGRATA, COSTRUZIONI DI PERCORSI DI FAMIGLIARITÀ pag 9 ◊ LA TUTELA pag 11 ◊ IL PROGETTO PROFESSIONALE pag 12 ◊ ELEMENTI TRASVERSALI pag 13 15 Cooperativa Sociale Onlus
  • 3. PREMESSA La Provincia di Cuneo ha visto in questi ultimi anni aumentare il numero dei migranti sul proprio territorio: a fianco degli arrivi legati al decreto flussi per lavoro subordinato, autonomo e stagionale e ai ricongiungimenti famigliari, soprattutto a partire dal 2014, è cresciuto il numero di migranti forzati. Attraverso il Sistema SPRAR* e l’accoglienza straordinaria coordinata dalla Prefettura, il territorio si è mosso per ospitare circa 1400 tra rifugiati e richiedenti asilo. In questo panorama la Rete di Imprese ha avviato e stimolato una riflessione sul tema, accettando di scommettere sulla partita dell’inclusione sociale. Alla base di questa scelta ci sono la convinzione che il fenomeno migratorio sia un evento strutturale ed epocale che va affrontato integrando etica e diritto, e la consapevolezza che la parola accoglienza chieda oggi di guidare e sostenere il lavoro sociale con risorse adeguate, investimenti, senso di giustizia e un significativo dispiego di intelligenza progettuale. L’idea di una carta dei servizi nasce dall’esigenza di condividere insieme il fare e il sapere necessari e indispensabili per lavorare “in dignità” con migranti forzati affinché il tema dell’inclusione sociale e dell’autonomia diventino obiettivi realistici e percorribili, persuasi come siamo che ciò sia possibile solo dentro azioni di sistema. I servizi di accoglienza messi in essere sono infatti orientati a porre le persone nella condizione di raggiungere una propria relativa autonomia secondo tempi rispettosi delle peculiarità dei singoli; allo stesso tempo sono attenti affinchè la permanenza sia un momento di reale apprendimento teso alla riorganizzazione della propria esistenza e non uno spazio di mero accudimento. 3 prezioso alleato per l’avvio e il mantenimento della relazione, dall’altra corre il rischio di una deriva affettiva (per lo più chi arriva nei nostri progetti è fuggito solo abbandonando tutto e tutti) e istituzionale (i progetti garantiscono sussidi economici, abitazione e orientamento ai servizi e al lavoro) . Nella consapevolezza dei rischi che queste progettualità portano con sé, si ritiene che gli elementi fondamentali nello svolgersi del processo relazionale siano • favorire azioni di empowerment a partire dalle attitudini e dalle competenze già maturate nel corso della vita, di ciascuno dei destinatari • rendere effettivi i percorsi di partecipazione alla vita comunitaria attraverso l’uso di strumenti quali laboratori di attività preprofessionali o per il tempo libero, e di cittadinanza attiva (partecipazione ad eventi collettivi). L’azione politica Nel lavoro con i migranti forzati l’azione politica è tanto importante quanto l’intervento sociale in quanto strumento fondamentale per produrre cambiamento e rendere credibili i concetti di inclusione sociale e autonomia. L’azione politica si sostanzia in relazioni virtuose di collaborazione sia con i comuni di riferimento, sia con le istituzioni territoriali, sia con gli attori del territorio per co-progettare uno sviluppo di comunità armonico, avendo come riferimento l’idea lavoro sociale come strumento di prevenzione e costruzione del benessere e non di “riparazione del danno”. *** Parliamo di vita comunitaria pensando ai “luoghi” in cui i svolgono i progetti: le strutture che sono gli spazi della convivenza tra destinatari e tra destinatari e operatori, e il territorio, che è lo spazio “d’incontro e di scontro” con la cittadinanza, con singole realtà associative, con la chiesa locale, la scuola.
  • 4. Perché questo obiettivo generale venga raggiunto crediamo sia importante • costruire pratiche di accoglienza che restituiscano dignità alle persone • tenere alta la tensione verso l’autonomia ovvero: ◊ considerare le persone come soggetti capaci e portatori di risorse ◊ misurarsi con le persone come reali interlocutori e attori dei nostri processi di lavoro ◊ rendere le persone attive e partecipi dei loro percorsi di accompagnamento • creare le condizioni affinchè la storia, le competenze, le capacità e le sofferenze delle persone possano emergere • fondare il nostro lavoro su una mission sia valoriale che metodologica orientata alla costruzione di alleanze istituzionali ed economiche tra enti locali, soggetti del territorio e imprese. I paragrafi che seguono sostanziano quanto detto precedentemente ed esemplificano progetti di accoglienza per persone rifugiate e richiedenti asilo. Non è semplice restituire lo sviluppo temporale delle azioni messe in atto nei processi di accompagnamento: tali percorsi hanno un andamento sincronico legato sostanzialmente alle storie personali dei destinatari. * Lo SPRAR è il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati ** Per inclusione sociale intendiamo la situazione in cui, in riferimento a una serie di aspetti multidimensionali (che definiscono l’opportunità sostanziale degli individui di vivere secondo i propri valori e le proprie scelte e di migliorare le proprie condizioni), tutti gli individui e i gruppi godono degli standard essenziali, le disparità tra le persone e i gruppi sono socialmente accettabili e il processo attraverso il quale vengono raggiunti questi risultati è partecipativo ed equo. Questa condizione, frutto di un lungo processo, oggi si sviluppa in un contesto sociale molto complesso, che le contraddizioni e i limiti del sistema di accoglienza amplificano. Inoltre la Rete di Imprese per agevolare l’inserimento lavorativo dei destinatari intende siglare degli accordi con gli enti istituzionali preposti alla ricerca del lavoro, confrontarsi con gli enti locali e le organizzazioni datoriali per comprendere le ipotesi di sviluppo produttivo dei territori dei progetti. Infine la Rete avvia con gli enti locali i servizi di volontariato sociale per dare la possibilità ai destinatari di mettere in gioco le proprie competenze e attitudini ed entrare in relazione con la comunità. Il percorso di uscita Indicativamente il percorso di uscita viene redatto dopo i primi 6 mesi di permanenza nel progetto e in congruenza con il progetto personale individualizzato . Il percorso di uscita dal progetto prevede le azioni necessarie in capo al destinatario e al gruppo di lavoro per vivere in autonomia relativa sul territorio nazionale o europeo. Operativamente si tratta di individuare una soluzione abitativa e una possibilità professionale definitiva o in progress, tenendo conto delle progettualità multiple delle persone e delle loro reti lunghe. Per realizzare questo obiettivo, la Rete di Imprese si avvale del coinvolgimento della comunità locale (parrocchie, volontari a vario titolo, associazioni locali), dei servizi sociali (accordi/protocolli), della progettazione per accedere a fondi di secondo livello (Fami) e del fundraising. ELEMENTI TRASVERSALI La relazione La relazione con i destinatari ha come presupposto teorico l’ascolto attivo dell’altro; in questo quadro si precisa l’importanza di uno stile relazionale che usi un ascolto non giudicante. Lo strumento privilegiato di costruzione del setting relazionale è il lavoro di gruppo grazie al quale trovano spazio la co-costruzione e la condivisione delle regole, la definizione di proposte e soluzioni. Il lavoro degli operatori è svolto a stretto contatto con i destinatari. La cifra che lo caratterizza è la prossimità. Entriamo nelle case condividendo la quotidianità. Se la prossimità da una parte è un 13
  • 5. L’utilizzo dell’istituto della protezione internazionale come strumento di gestione di una migrazione mista e la mancanza di una politica di medio termine finalizzata a sostenere i percorsi di inserimento interrogano profondamente senso e pratiche del concetto di inclusione sociale. Tuttavia la scansione che segue cerca di tenere conto di fasi consequenziali, facendo riferimento al Manuale Operativo dello Sprar (edizione 2015). 5 avvale della consulenza esterna di esperti per definire il sistema di azioni da mettere in campo. IL PROGETTO PROFESSIONALE Redazione progetto Il progetto professionale di ogni persona ha come obiettivo quello di costruire gli step necessari all’inserimento lavorativo parallelamente ad un corso di formazione che colmi i gap presenti nelle competenze acquisite nel proprio paese di origine. L’operatore insieme al destinatario delinea i desiderata professionali, costruisce il progetto professionale e sostiene fattivamente la ricerca del lavoro. La Rete di Imprese si propone di favorire la rete di connessione e di scambio tra organizzazioni in merito alla ricerca del lavoro, di siglare accordi sulle politiche del lavoro locale con i Comuni e le agenzie, di sostenere forme di imprenditorialità attraverso la ricerca fondi in accordo con enti locali. Progetto personale e professionale Il progetto professionale e il progetto personale individualizzato sono consequenziali e connessi. In occasione della redazione del progetto professionale l’operatore verifica la congruenza con il progetto personale individualizzato. Il progetto professionale si sostanzia di tutte le azioni che servono al destinatario per individuare e progettare il proprio ruolo professionale: • prendendo in considerazione tutte le competenze formali ed informali in suo possesso • tenendo conto dei vincoli dati da età, capacità linguistica, presenza di minori, localizzazione sul territorio, disabilità • organizzando un piano di ricerca • avviando dei tirocini corredati di borse lavoro Gli strumenti per la co-costruzione del progetto professionale sono il colloquio individuale con l’operatore dell’orientamento, il confronto tra pari, l’accompagnamento e la formazione alla ricerca attiva del lavoro.
  • 6. LA PREPARAZIONE DEL CONTESTO DI ACCOGLIENZA Il primo elemento su cui poniamo la nostra attenzione in un progetto di accoglienza è la preparazione del contesto territoriale. E’ imprescindibile un coinvolgimento delle istituzioni locali, senza le quali nessun progetto ha delle serie probabilità di realizzarsi. Tuttavia è il territorio tutto che va coinvolto. Per quanto l’accoglienza di persone rifugiate sia ormai all’ordine del giorno, è un fatto noto che l’arrivo del nuovo debba sempre essere annunciato. Preparare un contesto significa porre le basi per lo sviluppo di un consenso, ovvero mettere a parte i cittadini del senso delle azioni e della realtà del lavoro necessari a raggiungere gli obiettivi che ci si è posti. Dibattiti, social network, incontri aperti alla cittadinanza, spettacoli e seminari possono essere strumenti congeniali alla divulgazione di questa novità. Parlare prima dell’accoglienza significa abbandonare un approccio di tipo emergenziale, dando spazio e tempo alla costruzione delle connessioni concrete e di sistema, utili ai percorsi di integrazione. Costruzione/comunicazione della rete locale La costruzione della rete locale è il secondo passo della preparazione all’arrivo di persone rifugiate. Intendiamo per rete locale sia quella istituzionale sia quella costituita da associazioni e gruppi di liberi cittadini. Obiettivo della Rete di Imprese è mettere in comune i propri nodi di rete e rilanciare, firmando accordi e protocolli che, sui diversi territori, possano agevolare gli step di integrazione delle persone: le pratiche di iscrizione anagrafica, i controlli sanitari, la tutela legale, l’inserimento sociale e professionale, la formazione, l’istruzione per minori, e naturalmente l’accesso ai Servizi Sociali (vedi allegato Mod protocollo). Fare comunicazione significa tenere dentro una dimensione dialettica i comuni disponibili all’accoglienza attraverso una rete di informazioni, il che presuppone un piano di comunicazione organizzato in coerenza con le azioni e i contenuti del progetto stesso. I contesti alloggiativi Far vivere in luoghi dignitosi coloro che accogliamo è un elemento cruciale per uno sviluppo armonico dei progetti di inclusione sociale. Abbiamo scelto come contesti abitativi destinati alle persone rifugiate LA TUTELA Accompagnamento legale L’accompagnamento legale rappresenta a buon diritto un elemento determinante nel percorso di autonomia della persona. I temi della tutela sono sostanzialmente due: la ricostruzione della storia in vista dell’audizione presso la Commissione Territoriale di riferimento e la documentazione relativa al permesso di soggiorno. Per la ricostruzione della storia sono presenti all’interno del gruppo di lavoro operatori formati al colloquio legale: il percorso di ricostruzione prevede almeno tre incontri e, se necessario, il confronto con l’avvocato di riferimento del progetto. In caso di diniego il percorso viene ripetuto per comprendere gli elementi di difficoltà e rivedere la storia in vista del riesame a cura del Tribunale Ordinario. Accompagnamento sanitario Compiuta l’iscrizione al SSN ogni destinatario accolto viene sottoposto ad uno screening sanitario, per accertarne lo stato di salute e costruire un piano sanitario che lo accompagnerà nel corso del progetto. Sottolineiamo qui come la cura della dimensione sanitaria viene intesa come chiave di lettura e accesso ad altre problematiche, anche di carattere psicologico. All’interno del progetto è presente uno psicologo di riferimento con il quale gli operatori interagiscono per definire un piano d’intervento operativo nell’alveo del progetto individuale personalizzato. In ogni caso ogni operatore viene formato sui segnali del malessere psicologico. Infine la Rete di Imprese intende siglare sui propri territori un accordo con ASL per screening di entrata Dimensione di genere In considerazione della cultura sulla parità di genere sviluppatasi nei paesi industrializzati, le organizzazioni della rete sorvegliano questa dimensione sia dal punto di vista sanitario (sempre nel rispetto delle tradizioni della storia di ciascuna donna) sia da un punto di vista sociale perché non si aggiungano discriminazioni di genere a quelle razziali. Entra in questo capitolo il tema delicato della tratta. In caso di sospetto di forme di sfruttamento sessuale, il gruppo di lavoro si 11
  • 7. appartamenti o piccoli centri collettivi, ritenendo che il numero limitato favorisca il processo di integrazione e restituisca dignità e normalità alle persone. Le strutture alloggiative, affittate quasi esclusivamente da privati cittadini, sono luoghi nei quali deve essere garantito un atteggiamento di costante rispetto verso tutto ciò che viene messo a disposizione all’interno della casa. Le persone accolte sono tenute a garantire la pulizia e l’ordine generale della casa; vengono stabilite delle regole di convivenza da sottoscrivere e rispettare. Gli operatori sono facilitatori di processo, che, senza sostituirsi mai alle persone, favoriscono un comportamento idoneo alla vita comunitaria. Il gruppo di lavoro Ogni progetto di accompagnamento sociale di soggetti rifugiati e richiedenti asilo prevede un’equipe multidisciplinare e un coordinatore. Si intende per multidisciplinare un’equipe in cui siano presenti competenze educative, pedagogiche, psicologiche, legali, sanitarie. Il lavoro degli operatori viene organizzato avendo come misura le unità alloggiative su ciascuna delle quali gravitano due operatori. La scelta deriva dalla necessità di avere un duplice sguardo sulla costruzione e sulla realizzazione del progetto personalizzato e un reciproco controllo della distanza emotiva operatore – utente. Privilegiamo i momenti di gruppo come strumento di lavoro per favorire il confronto e il cambiamento delle rappresentazioni individuali e collettive, nostre, dei destinatari e dei contesti accoglienza. L’equipe prevede un tempo lavoro misurato sul numero dei destinatari e sulle loro peculiarità, e si articola in ruoli operativi e ruoli organizzativi, al fine di assicurare un presidio sul territorio, una relazione costante tra operatori e rifugiati, e la gestione della dimensione burocratica, normativa ed economica. A supporto del gruppo di lavoro intervengono volontari formati ad hoc dalla Rete di Imprese per garantire omogeneità e coerenza con le finalità progettuali. 7 spazi urbani e con soggetti (scuole, associazione, gruppi spontanei, parrocchie del territorio) attraverso cui sentirsi a sua volta annessa e “pensata” da quelle realtà. Orientamento al territorio significa inoltre imparare a conoscere i servizi istituzionali (anagrafe, ASL, CPI ecc..), rispetto a cui il compito dell’operatore è quello accompagnare il rifugiato ad affrontarne la complessità e ad evidenziarne le potenzialità. La mobilità La capacità di muoversi agevolmente sul territorio rappresenta un elemento di snodo nella strada verso l’autonomia e l’inclusione sia sociale che lavorativa. La Rete di Imprese ritiene prioritario investire economicamente in questa direzione nell’ambito dei propri progetti, ritenendo che le persone rifugiate abbiano per esperienza di vita delle buone capacità di mobilità e orientamento, spesso non suffragate da adeguata informazione logistica e da un contributo economico adeguato. Il progetto individuale Ogni persona inserita nei progetti deve avere un progetto individuale personalizzato che preveda, secondo un cronoprogramma, le azioni relative al proprio percorso di autonomia. La sua redazione viene effettuata entro i primi due mesi dall’entrata nel sistema di protezione; il progetto viene stilato insieme con il rifugiato/ richiedente asilo tenendo conto dei suoi desiderata, del suo progetto migratorio, delle sue competenze e sulla base di un esame di realtà. E’ un progetto in progress da revisionare in modo strutturato attraverso colloqui di verifica mensili. L’operatore dell’accompagnamento, prima di redigere il progetto, approfondisce la storia e la condizione socio economica del paese di provenienza della persona.
  • 8. LA PRIMA ACCOGLIENZA Il primo giorno Il giorno dell’arrivo costituisce un imprinting importante per la rappresentazione futura del progetto stesso. Prestiamo particolare attenzione alla costruzione di un setting attraverso il quale il rifugiato possa cogliere la dimensione istituzionale e politica dell’accoglienza, abbia chiari i propri diritti e i propri doveri fuori dalle logiche dell’assistenza, ma nella disponibilità della cura verso l’altro. In termini concreti, l’operatore nella prima giornata e nei giorni immediatamente successivi si dedica alla sistemazione delle persone presso gli alloggiamenti, fornendo una prima spesa, il materiale per l’igiene personale e della casa e, attraverso l’ausilio del mediatore, illustra le caratteristiche fondamentali del progetto, insistendo sulla dimensione di partecipazione al percorso di autonomia e di libertà di adesione. Il primo confronto Il primo confronto con le persone ospiti dei progetti è un momento strutturato che è fondativo della relazione tra destinatario e operatore e necessario per riverificare l’adesione al progetto in un quadro di libertà individuale. E’ inoltre uno spazio dedicato per fare un bilancio del progetto migratorio e verificare il punto della strada che il singolo ha deciso di intraprendere lasciando il proprio paese. Lo strumento è quello del colloquio che avviene sempre in presenza del mediatore nel rispetto delle linee giuda transculturali, anche quando il soggetto rifugiato sia già in grado di esprimersi in italiano. Il mediatore, secondo un accordo d’intesa con l’organizzazione inviante, ha una formazione specifica che gli consente di sostenere le diverse tipologie di colloquio, di comprendere le finalità dell’intervento e di garantire uno stile relazionale adeguato. Il cibo La questione dell’alimentazione è un nodo delicato della relazione con i soggetti rifugiati e richiedenti asilo. Consideriamo il cibo una metafora della vita sociale. In questo senso viene data particolare attenzione alle abitudini dei singoli lasciando che ciascuno si organizzi autonomamente, sia nell’acquisto degli alimenti che nella preparazione. L’intervento dell’operatore è importante in prima battuta in qualità di sostegno alla spesa per individuare i luoghi più idonei alla dieta di ciascuno con un attenzione specifica al budget assegnato ad ogni rifugiato, all’equilibrio nutrizionale, alle norme igieniche e allo smaltimento dei rifiuti. La supervisione del gruppo di lavoro In progetti ad alta complessità come quelli che riguardano i rifugiati e i richiedenti asilo, l’equipe è uno snodo fondamentale di tutto il processo. Lo strumento della supervisione si configura dunque come un momento di contenimento, formazione continua, di supporto ed eventualmente di “cura” del gruppo di lavoro. Inoltre in questa accezione la supervisione va considerata non solo uno spazio di “manutenzione” degli operatori ma anche di prevenzione del burn-out e di miglioramento della qualità del lavoro. In considerazione di ciò la supervisione procede di pari passo al procedere del progetto. La formazione linguistica Il soggetto rifugiato viene inserito nell’arco dei primi 10 giorni dall’arrivo nel progetto all’interno dei centri di apprendimento di lingua italiana. In mancanza di questi vengono organizzati corsi di italiano con personale dedicato della Rete di Imprese o con l’ausilio di volontari delle associazioni del territorio. La Rete garantisce comunque opportunità di formazione linguistica integrative rispetto a quelle offerte dai servizi territoriali. ACCOGLIENZA INTEGRATA, COSTRUZIONI DI PERCORSI DI FAMIGLIARITÀ Orientamento al territorio Le realtà di provenienza delle persone rifugiate e richiedenti asilo spesso si configurano in modo del tutto diverso se paragonate ai nostri contesti territoriali. Da questo punto di vista è cruciale accompagnare le persone alla scoperte dei luoghi in cui vivono. L’obiettivo è costruire delle mappe cognitive che aiutino il rifugiato a ri-trovarsi concretamente e simbolicamente; nel percorso di orientamento la persona ha occasioni di conoscenza e scambio con 9