Ricerca su Copenhagen, la capitale della Danimarca, nella quale si passano in rassegna le attrazioni più importanti della cittò: il parco Tivoli, il castello di Rosenberg, il Museo delle Navi Vichinghe, il ponte di Oresund.
Scheda di approfondimento sulla Groenlandia, isola appartenente alla Danimarca: si parla in particolare di clima, economia e manifestazioni della celebre isola gelida.
Ricerca su Copenhagen, la capitale della Danimarca, nella quale si passano in rassegna le attrazioni più importanti della cittò: il parco Tivoli, il castello di Rosenberg, il Museo delle Navi Vichinghe, il ponte di Oresund.
Scheda di approfondimento sulla Groenlandia, isola appartenente alla Danimarca: si parla in particolare di clima, economia e manifestazioni della celebre isola gelida.
1. ANDERSEN
Hans Christian Andersen nasce il 2
aprile del 1805 nei quartieri poveri
della città di Odense, in Danimarca,
nell'isola di Fionia, figlio di un
calzolaio che fabbricava scarpe, Hans
Andersen e di Anne Marie
Andersdatter, più anziana del marito
di quasi quindici anni.
2. L’infanzia di Andersen
Anche grazie al padre, i primi anni di Hans
Christian sono ricchi di frequentazioni
letterarie e sollecitazioni fantastiche.
Egli
gli
legge
sovente
brani
di commedie di Johan Ludvig Heiberg e
racconti tratti da Le mille e una notte.
Di conseguenza, il bambino passa gran parte
del tempo a mettere in scena spettacoli in un
suo teatrino delle marionette; spesso si tratta
di opere teatrali imparate a memoria oppure
completamente create da lui.
Spinto dalla passione per la lirica cantata
in lingua tedesca, che il giovane Andersen non
conosceva, allestiva spettacoli in una
personale lingua inventata.
3. I sacrifici del padre
In cerca di fortuna e con l'aspirazione
a diventare tenente, il padre
abbandona tuttavia la famiglia per
arruolarsi nell'esercito e prendere
parte
alle
campagne
militari
di Napoleone, di cui all'epoca i danesi
sono alleati. Ne torna gravemente
ammalato e nel 1816 muore.
A soli undici anni Andersen rimane
pertanto orfano, mentre la madre
vedova (si risposerà in breve) inizia il
mestiere di lavandaia, diventando
ben presto alcolista.
4. Andersen e il teatro
Il primo direttore di teatro che lo
esamina giudica Andersen troppo
magro per calcare le scene.
Nei primi tempi trascorsi nella capitale,
per guadagnarsi da vivere Hans si
adatta quindi a fare il garzone di
bottega e l'operaio in una fabbrica di
sigarette.
Fin da allora deve subire le angherie dei
compagni di lavoro, che lo perseguitano
per il suo aspetto fisico, il carattere
introverso e i modi effeminati.
Contemporaneamente, non rinuncia,
comunque, a cercare di entrare
nell'ambiente teatrale
come cantante, ballerino o attore.
5. I libri di Andersen
L'attività letteraria di Andersen,
piuttosto vasta (le opere complete in
lingua
danese,
pubblicate
a
Copenaghen tra il 1854 e il 1879,
comprendono ben trentatré volumi)
inizia, di fatto, alla fine degli anni
venti del XIX secolo e coincide
sostanzialmente con il termine del
periodo di studi.
Un collega di teatro di Hans aveva
parlato di lui come di un "poeta":
spinto dalla sua vocazione artistica,il
giovane prende la cosa molto sul
serio, indirizzando le proprie energie
creative verso la scrittura, divenendo
il maggior esponente della cultura
letteraria del periodo nel suo Paese.
6. Le fiabe
Già dal 1835 appare la prima
pubblicazione di Fiabe (Eventyr),
che costituiranno la sua produzione
più importante, sebbene non subito
riconosciuta come tale.
Con cadenza quasi annuale, le
pubblicazioni si succedono fino al
1872 (non di rado la prima edizione
è in inglese, anziché in danese).
L'insieme di queste danno origine a
diverse raccolte, le prime due
proprio del 1835.