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LA SCUOLA DEL FUTURO
ACHEPUNTOSIAMO?
Uno sguardo d’insieme
Che cos’è la scuola
Paradigmi
Teorie
Pratiche
Ambienti e Tecnologie
CHECOS’È LASCUOLA
Dizionario
• Attività organizzata e
metodica per
l'insegnamento di una o
più discipline
Wikipedia
• Una scuola è un'istituzione
destinata all'educazione e
all'istruzione di studenti e
allievi sotto la guida di
varie tipologie di figure
professionali appartenenti
al settore dei lavoratori
della conoscenza.
Relazione
• Il lato più nascosto
dell’insegnamento, quello
che chi sta fuori dalla classe
non può percepire né
valutare, quello che viene
sommerso dalle incombenze
burocratiche, dalle verifiche
da correggere: la relazione
umana tra alunno e
insegnante.
Niente di nuovo?
Maria Montessori
John Dewey
Flipped Classroom
Cooperative Learning
Times they are a changin’
• Popolazione
• Economia
• Pressione ecologica
• Complessità
• Nuove Sfie
Lavoro sicuro?
• La scuola nasce per offrire a tutti
possibilità immediate di un
lavoro.
• I titoli di studio sono una forma di
valuta e, come tutte le valute,
hanno un valore che sale e
scende a seconda delle
condizioni del mercato.
• In un mondo pieno di laureati,
una laurea non è più un elemento
di distinzione com’era una volta.
Nel 1999, la Cina ha dato inizio
a un’enorme espansione delle
università e delle scuole
superiori universitarie. Da
allora, la disoccupazione fra i
laureati è diventata un
problema sempre più grave.
Nel 1999, in Cina gli studenti
universitari erano 840.000. Nel
2013, si sono laureati quasi
sette milioni di studenti cinesi.
I mestieri del futuro non esistono
ancora: il 65 per cento dei ragazzi che
sono oggi a scuola, infatti, farà un
mestiere che non è stato ancora
inventato.
David Tuffley, specialista alla Griffith
University, ha offerto qualche consiglio
sul «Washington Post»: l’approccio
seguito finora non regge più, non solo
perché bisogna introdurre nelle classi
la tecnologia e il digitale. E’
necessario cambiare il modo di
affrontare i problemi e risolverli,
puntare sul lavoro di gruppo, sulla
capacità di pensare fuori dagli schemi.
DUEPARADIGMI
1. Lo studente al centro
Il “potere dell’aula” passa dal
docente agli studenti, che sono
coinvolti nei processi decisionali
della classe.
L’insegnante diventa più un
facilitatore che un istruttore,
conservando la responsabilità dei
risultati, ma allo stesso tempo
trattando il discente come co-
creatore nel processo
d’insegnamento e d’apprendimento.
2. La scuola comunità
La scuola genera una relazione
forte, intessuta di linguaggi
affettivi ed emotivi, ed è anche in
grado di promuovere la
condivisione di quei valori che
fanno sentire i membri della società
come parte di una comunità vera e
viva.
La scuola affianca al compito
dell’insegnare ad apprendere
quello dell’insegnare ad essere.
ALCUNECONTRADDIZIONI
La negazione del corpo
• Il corpo diventa ingombro da
gestire, dimensione da
anestetizzare, non il modo del
conoscere
• Metafore dominanti: «Queste
cose non vi entrano proprio nella
testa!», «Avete la testa dura!»,
«Che mente lucida,
complimenti!»
• Eccesso di fiducia nella carta.
Dipendenza
• Idea che l’apprendimento possa
essere conseguito solo come risultato
di secondo livello: prima di tutto
deve regnare l’ordine, devono
essere ristabiliti il controllo e l’autorità
• L’allievo tenderà a concentrarsi
sulle richieste dell’insegnante e
adotterà strategie per riuscire a
prendere buoni voti, cercando di
soddisfare anche le attese dei
propri genitori e degli insegnanti (i
celebri «compromessi delle risposte
corrette» di Gardner)
Il modello della dipendenza
• Sfiducia nei confronti degli allievi, che sono portati per
natura a disturbare, a essere disinteressati.
• L’insegnante mantiene l’ordine.
• Richiesta di ascolto, silenzio, obbedienza.
• L’accentuazione è dell’insegnamento rispetto
all’apprendimento .
• Le regole sono imposte dall’esterno mentre le
procedure sono solo apparentemente democratiche.
TEORIE
Robinson e le 4 competenze chiave
1. la creatività, vista come la capacità di
avere idee originali che hanno valore: è
l'immaginazione applicata al mondo
2. l'empatia (compassion), cioè la
capacità di vedere il mondo con gli
occhi degli altri
3. la padronanza di sé (composure), la
capacità di essere persone equilibrate.
Se ascoltiamo l'Organizzazione
Mondiale della Sanità, la depressione
nel 2020 sarà la seconda causa di
disabilità sul pianeta.
4. la collaborazione.
Grinta e motivazione
• Grinta come passione e perseveranza
nel raggiungere risultati a lungo termine
• La scienza purtroppo conosce ancora
poco della grinta: non è in relazione o
addirittura è inversamente
proporzionale al talento.
• La migliore soluzione per costruire la
grinta negli studenti è il concetto di
"growth mindset" (metalità di crescita)
elaborato da Carol Dweck della
Stanford University: è il credere che la
capacità di imparare non è fissa, ma
può cambiare con i nostri sforzi.
Goleman/Senge, A scuola di futuro
1. Concentrarsi su se stessi: il
bambino consapevole è connesso
col proprio mondo interiore ed è
capace di focalizzarsi su ciò che
conta.
2. Sintonizzarsi sugli altri,
comprenderne le realtà e i punti di
vista (empatia).
3. Capire il mondo nel suo insieme:
decodificare le interazioni tra reti e
sistemi, ossia sviluppare
l'intelligenza sistemica.
PRATICHE
Trovare il genio
Angela Maiers è
un'insegnante che da anni
lavora (con la sua
associazione Choose2Matter)
per scoprire il talento negli
studenti.
Dobbiamo cambiare punto di
vista e cominciare a cercare il
genio intorno a noi.
La capacità degli studenti di prendere in mano le loro vite
dipende dalla nostra capacità di:
• apprezzare e onorare il loro genio
• dare valore e rispettare il loro contributo
• dire loro che valgono e che sono essenziali per noi e per il
mondo
You are a genius and the world needs your contribution
(Tu vali ed il mondo ha bisogno del tuo contributo).
La scuola senza zaino
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La scuola senza aule
L’aula 3.0
VR (Realtà Virtuale)
Google ha creato un vero e
proprio settore dedicato
interamente alla Realtà Virtuale.
Dotandomi degli occhiali
Daydream o dei più economici
Google Cardboard, posso
viaggiare ovunque restando
comodamente a casa.
BYOD
BYOD (Bring Your Own Device,
porta il tuo dispositivo) è una
pratica didattica nella quale lo
studente porta a scuola la
tecnologia che possiede (tablet,
smartphone, notebook, netbook,
etc.) e lavora in maniera
collaborativa con i compagni ad
attività digitali proposte e
coordinate dal docente.
Pensiero computazionale
Ogni giorno i computer, gli smartphone e i
tablet ci aiutano a risolvere «problemi»
piccoli e grandi.
Tuttavia, è necessario che prima qualcuno
abbia definito questi problemi e le strade
più efficaci per poterli risolvere.
Il pensiero computazionale permette di
definire che tipo di problema abbiamo di
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La scuola del futuro

  • 1. LA SCUOLA DEL FUTURO
  • 3. Uno sguardo d’insieme Che cos’è la scuola Paradigmi Teorie Pratiche Ambienti e Tecnologie
  • 5. Dizionario • Attività organizzata e metodica per l'insegnamento di una o più discipline
  • 6. Wikipedia • Una scuola è un'istituzione destinata all'educazione e all'istruzione di studenti e allievi sotto la guida di varie tipologie di figure professionali appartenenti al settore dei lavoratori della conoscenza.
  • 7. Relazione • Il lato più nascosto dell’insegnamento, quello che chi sta fuori dalla classe non può percepire né valutare, quello che viene sommerso dalle incombenze burocratiche, dalle verifiche da correggere: la relazione umana tra alunno e insegnante.
  • 8. Niente di nuovo? Maria Montessori John Dewey Flipped Classroom Cooperative Learning
  • 9. Times they are a changin’ • Popolazione • Economia • Pressione ecologica • Complessità • Nuove Sfie
  • 10. Lavoro sicuro? • La scuola nasce per offrire a tutti possibilità immediate di un lavoro. • I titoli di studio sono una forma di valuta e, come tutte le valute, hanno un valore che sale e scende a seconda delle condizioni del mercato. • In un mondo pieno di laureati, una laurea non è più un elemento di distinzione com’era una volta.
  • 11. Nel 1999, la Cina ha dato inizio a un’enorme espansione delle università e delle scuole superiori universitarie. Da allora, la disoccupazione fra i laureati è diventata un problema sempre più grave. Nel 1999, in Cina gli studenti universitari erano 840.000. Nel 2013, si sono laureati quasi sette milioni di studenti cinesi.
  • 12. I mestieri del futuro non esistono ancora: il 65 per cento dei ragazzi che sono oggi a scuola, infatti, farà un mestiere che non è stato ancora inventato. David Tuffley, specialista alla Griffith University, ha offerto qualche consiglio sul «Washington Post»: l’approccio seguito finora non regge più, non solo perché bisogna introdurre nelle classi la tecnologia e il digitale. E’ necessario cambiare il modo di affrontare i problemi e risolverli, puntare sul lavoro di gruppo, sulla capacità di pensare fuori dagli schemi.
  • 14. 1. Lo studente al centro Il “potere dell’aula” passa dal docente agli studenti, che sono coinvolti nei processi decisionali della classe. L’insegnante diventa più un facilitatore che un istruttore, conservando la responsabilità dei risultati, ma allo stesso tempo trattando il discente come co- creatore nel processo d’insegnamento e d’apprendimento.
  • 15. 2. La scuola comunità La scuola genera una relazione forte, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e viva. La scuola affianca al compito dell’insegnare ad apprendere quello dell’insegnare ad essere.
  • 17. La negazione del corpo • Il corpo diventa ingombro da gestire, dimensione da anestetizzare, non il modo del conoscere • Metafore dominanti: «Queste cose non vi entrano proprio nella testa!», «Avete la testa dura!», «Che mente lucida, complimenti!» • Eccesso di fiducia nella carta.
  • 18. Dipendenza • Idea che l’apprendimento possa essere conseguito solo come risultato di secondo livello: prima di tutto deve regnare l’ordine, devono essere ristabiliti il controllo e l’autorità • L’allievo tenderà a concentrarsi sulle richieste dell’insegnante e adotterà strategie per riuscire a prendere buoni voti, cercando di soddisfare anche le attese dei propri genitori e degli insegnanti (i celebri «compromessi delle risposte corrette» di Gardner)
  • 19. Il modello della dipendenza • Sfiducia nei confronti degli allievi, che sono portati per natura a disturbare, a essere disinteressati. • L’insegnante mantiene l’ordine. • Richiesta di ascolto, silenzio, obbedienza. • L’accentuazione è dell’insegnamento rispetto all’apprendimento . • Le regole sono imposte dall’esterno mentre le procedure sono solo apparentemente democratiche.
  • 21. Robinson e le 4 competenze chiave 1. la creatività, vista come la capacità di avere idee originali che hanno valore: è l'immaginazione applicata al mondo 2. l'empatia (compassion), cioè la capacità di vedere il mondo con gli occhi degli altri 3. la padronanza di sé (composure), la capacità di essere persone equilibrate. Se ascoltiamo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la depressione nel 2020 sarà la seconda causa di disabilità sul pianeta. 4. la collaborazione.
  • 22. Grinta e motivazione • Grinta come passione e perseveranza nel raggiungere risultati a lungo termine • La scienza purtroppo conosce ancora poco della grinta: non è in relazione o addirittura è inversamente proporzionale al talento. • La migliore soluzione per costruire la grinta negli studenti è il concetto di "growth mindset" (metalità di crescita) elaborato da Carol Dweck della Stanford University: è il credere che la capacità di imparare non è fissa, ma può cambiare con i nostri sforzi.
  • 23. Goleman/Senge, A scuola di futuro 1. Concentrarsi su se stessi: il bambino consapevole è connesso col proprio mondo interiore ed è capace di focalizzarsi su ciò che conta. 2. Sintonizzarsi sugli altri, comprenderne le realtà e i punti di vista (empatia). 3. Capire il mondo nel suo insieme: decodificare le interazioni tra reti e sistemi, ossia sviluppare l'intelligenza sistemica.
  • 25. Trovare il genio Angela Maiers è un'insegnante che da anni lavora (con la sua associazione Choose2Matter) per scoprire il talento negli studenti. Dobbiamo cambiare punto di vista e cominciare a cercare il genio intorno a noi.
  • 26. La capacità degli studenti di prendere in mano le loro vite dipende dalla nostra capacità di: • apprezzare e onorare il loro genio • dare valore e rispettare il loro contributo • dire loro che valgono e che sono essenziali per noi e per il mondo You are a genius and the world needs your contribution (Tu vali ed il mondo ha bisogno del tuo contributo).
  • 28.
  • 32. VR (Realtà Virtuale) Google ha creato un vero e proprio settore dedicato interamente alla Realtà Virtuale. Dotandomi degli occhiali Daydream o dei più economici Google Cardboard, posso viaggiare ovunque restando comodamente a casa.
  • 33.
  • 34.
  • 35.
  • 36. BYOD BYOD (Bring Your Own Device, porta il tuo dispositivo) è una pratica didattica nella quale lo studente porta a scuola la tecnologia che possiede (tablet, smartphone, notebook, netbook, etc.) e lavora in maniera collaborativa con i compagni ad attività digitali proposte e coordinate dal docente.
  • 37.
  • 38. Pensiero computazionale Ogni giorno i computer, gli smartphone e i tablet ci aiutano a risolvere «problemi» piccoli e grandi. Tuttavia, è necessario che prima qualcuno abbia definito questi problemi e le strade più efficaci per poterli risolvere. Il pensiero computazionale permette di definire che tipo di problema abbiamo di fronte e quindi di sviluppare possibili strategie di risoluzione, presentandole in modalità comprensibili sia dall'uomo che dai calcolatori elettronici.