Detersivi alla spina_sapospina_sapo_scuroRampi s.r.l.
SAPOSCURO
Detersivo alla spina per ravvivare i colori scuri
SAPOSCURO è un detersivo alla spina concentrato, studiato appositamente per il lavaggio e il trattamento dei tessuti neri e scuri. Questi capi, se trattati con normali detergenti, lavaggio dopo lavaggio tendono a scolorire, a ingrigire e i colori lentamente diventano sempre più opachi.
SAPOSCURO è il detersivo sfuso che, con la sua speciale formula associa ad un buon potere lavante un’azione protettiva del colore e delle fibre.
SAPOSCURO, detersivo alla spina, contenendo anche un tensioattivo ammorbidente, mantiene l’originale elasticità dei capi e, se usato regolarmente, contribuisce a mantenere vivi e brillanti tutti i capi scuri. Una particolare selezione di enzimi elimina le fibre tessili che si sono rotte a causa dell’usura, garantendo la protezione del tessuto ed evitando l’effetto ingrigimento.E’ consigliato per il lavaggio a mano e in lavatrice di capi in cotone, lino, fibre sintetiche e lana.
SAPOSCURO è un detersivo alla spina che lascia un delicato e dolce profumo sui capi.
ĐỀ ÁN THÀNH LẬP CÂU LẠC BỘ BẤT ĐỘNG SẢN “REM Club”PHAN QUANG THIỆN
MỤC LỤC
…….……….…….……o0o…………………………
ĐỀ ÁN THÀNH LẬP CLB BẤT ĐỘNG SẢN “REM Club”
Mục I: DỰ THẢO THÀNH LẬP
Mục II: ĐIỀU LỆ NỘI QUY
Mục III: MỤC ĐÍCH HƯỚNG TỚI
Mục IV: KẾ HOẠCH NHÂN SỰ
(đính kèm mẫu đơn thành viên)
Mục V: TIÊU CHÍ THÀNH VIÊN
Mục VI: BÁO CÁO NHIỆM KÌ I
Mục VII: HOẠT ĐỘNG NHIỆM II
Mục VII: ĐƠN XIN THÀNH LẬP CLB
Si tratta di uno studio bibliografico circa la relazione tra il microbiota gastrointestinale e la malnutrizione, intesa sia come malnutrizione che come obesità.
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Si tratta di uno studio bibliografico circa la relazione tra il microbiota gastrointestinale e la malnutrizione, intesa sia come malnutrizione che come obesità.
4LIFE INTERNATIONAL GROUP (www.4lifegroup.it ) nasce con l'intento di far conoscere a tutti un prodotto innovativo, il TRANSFER FACTOR, completamente naturale al 100%, frutto di 50 anni di ricerche e coperto con 4 brevetti mondiali, capace di informare e potenziare il nostro Sistema Immunitario affinchè il nostro organismo reagisca meglio alle più svariate malattie provocate da virus, neoplasie, allergie e malattie autoimmuni.
I Fattori di Trasferimento sono piccole molecole messaggere che trasferiscono informazioni immunologiche da un’entità ad un’altra, per esempio dalla madre al neonato. Le cause dell’indebolimento del nostro sistema immunitario sono molteplici e spesso legate allo stress, all’inquinamento e contaminazione ambientale, alla cattiva alimentazione, ai nuovi ceppi di “superbatteri” dovuto all’eccessivo consumo di medicine.
Anche gli antibiotici, usati troppo spesso e in dosi eccessive per combattere le infezioni hanno, a lungo termine, effetti negativi sul sistema immunitario
Le conseguenze di un sistema immunitario indebolito o deficitario, sono la causa di infezioni e malattie sempre più frequenti e prolungate.
I processi di estrazione dei Fattori di Trasferimento dal colostro vaccino e dal tuorlo dell’uovo, sono protetti da brevetto degli USA nr. 6.468.534 (colostro e tuorlo) e nr. 6.866.868 (tecnica di estrazione), ed altri brevetti in attesa di registrazione.
Oltre 3.000 ricerche scientifiche e test fatti in laboratori indipendenti, indicano che la formula 4Life Transfer Tri-Factor aumenta l’efficacia del sistema immunitario incrementando l’attività funzionale delle NK Cells (Cellule Natura Killer) del 473%.
Le cellule NK sono le barriere difensive del sistema immunitario.
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Anche gli antibiotici, usati troppo spesso e in dosi eccessive per combattere le infezioni hanno, a lungo termine, effetti negativi sul sistema immunitario
Le conseguenze di un sistema immunitario indebolito o deficitario, sono la causa di infezioni e malattie sempre più frequenti e prolungate.
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Oltre 3.000 ricerche scientifiche e test fatti in laboratori indipendenti, indicano che la formula 4Life Transfer Tri-Factor aumenta l’efficacia del sistema immunitario incrementando l’attività funzionale delle NK Cells (Cellule Natura Killer) del 473%.
Le cellule NK sono le barriere difensive del sistema immunitario.
6. gastric ulcer.jpg H. pylori è isolato dal 75 al 100% dei pazienti con gastrite, ulcera gastrica e duodenale Infezione da uomo ad uomo
7. A silver stain of H. pylori on gastric mucus-secreting epithelial cells (x1000). From Dr. Marshall's stomach biopsy taken 8 days after he drank a culture of H. pylori (1985).
13. Il farmaco "ideale" per l'eradicazione dell' H. pylori non é ancora stato identificato. Combinazioni di due o tre antibiotici (generalmente amoxicillina , claritromicina , un nitroimidazolico o tetraciclina ) in associazione con un inibitore di pompa protonica ( PPI ), come rabeprazolo , esomeprazolo , omeprazolo , pantoprazolo , lansoprazolo o con ranitidina bismuto citrato . Trattamento
L'H pylori é un batterio Gram-negativo (cioé perde il colore nella metodica di colorazione di Gram), appartenente insieme ad oltre venti altre specie al genere Helicobacter. L'ambiente in cui il batterio trova le condizioni favorevoli per la crescita richiede un'atmosfera poco ossigenata, e perciò è definito microaerofilo. In condizioni ambientali sfavorevoli, come per esempio in corso di incremento della pressione parziale di ossigeno, della temperatura o in caso di trattamento con farmaci inibitori della pompa protonica o antibiotici, il microrganismo trasforma il proprio aspetto da bacillare (tipo bastoncello) a coccoide (tipo globoso, simile ad una bacca), evento di significato controverso
L'acquisizione dell'infezione da H. pylori avviene nella stragrande maggioranza dei casi durante l'infanzia, e la sua persistenza nell'organismo é legata all'incapacità del sistema immunitario di liberarsene. Il rischio di infezione é associato con le condizioni socio-economiche dell'età infantile. E' stato dimostrato che l' H.pylori può rimanere metabolicamente attivo in acqua corrente per diversi giorni. Indagini condotte nell'America Latina, hanno rilevato che il rischio di infettarsi, tra i bambini che assumono acqua dell'acquedotto, é significativamente più elevato rispetto a coloro che utilizzano una sorgente privata. Contro una possibile via di trasmissione oro-fecale, vi é la difficoltà ad isolare dalle feci, mediante coltura, il microrganismo, ed inoltre, il fatto che la dimostrazione a livello fecale della presenza del DNA (cioé la componente genetica) batterico non é sinonimo di evidenza dell' "intero" microbo vivente o in forma attiva. Via oro-orale A sostegno dell'ipotesi della trasmissione per via oro-orale, vi é l'isolamento dell' H.pylori nella placca dentaria e nella saliva. Si é ipotizzato che il batterio possa giungere nella cavità orale attraverso il rigurgito o il vomito. Inoltre, alcuni dati indicano che in Africa vi è una percentuale più elevata di infezione tra i bambini le cui madri premasticano il cibo a loro destinato.
La nicchia dell'H .pylori é rappresentata dallo stomaco dei primati, dove vive tra lo strato di muco e l'epitelio gastrico. La capacità del batterio di resistere all'acido é legata prevalentemente alla sua attività ureasica, mediante la quale si scinde l 'urea in ossido di carbonio e ammoniaca e quest'ultima neutralizza l'acido prodotto nella cavità gastrica. Al tempo stesso l'attività ureasica é implicata nella colonizzazione e nella patogenicità del batterio, in quanto sembrerebbe determinare un'azione lesiva, diretta, sui tessuti da parte dell'ammoniaca
L'adesività del microrganismo é un processo necessario per la colonizzazione gastrica e ad essa concorrono delle proteine della parete chiamate adesine. Anche alcune componenti presenti sulla membrana cellulare, come i lipopolisaccaridi (LPS), hanno un ruolo rilevante nel riconoscimento intercellulare e nell'adesione dei microrganismi alla superficie delle cellule umane; inoltre, stimolano il rilascio di citochine (una famiglia di proteine che agiscono come mediatori tra le cellule) e possiedono proprietà endotossiche, con alterazione del sistema di barriera presente sulla mucosa gastrica. Un importante fattore che permette la colonizzazione é la motilità dell' H. pylori , possibile sia grazie alla presenza di flagelli polari che alla sua forma a spirale. Alla sopravvivenza delle colonie infettanti concorrono inoltre enzimi (cioé molecole che accelerano reazioni chimiche) come la catalasi e la superossido dismutasi che le proteggono dall'effetto battericida (in grado cioé di uccidere i batteri) delle cellule dell'infiammazione. Dopo avere penetrato lo strato di muco-gel che ricopre la mucosa dello stomaco ed essersi insinuato al di sotto di esso, il batterio può svolgere i suoi effetti lesivi con differenti meccanismi. Del ruolo dell'attività ureasica, così come della catalasi e della superossido dismutasi, nella patogenicità del batterio si è già detto in precedenza. L' H.pylori produce inoltre una serie di enzimi lesivi, come lipasi, fosfolipasi e proteasi, in grado di concorrere al danno della mucosa gastrica modificando le caratteristiche dello strato di muco superficiale e favorendo quindi l'azione dannosa operata in concomitanza con l'acido.
Il farmaco "ideale" per l'eradicazione dell' H. pylori non é ancora stato identificato, soprattutto se si richiedono requisiti come efficacia superiore all'80%, buona tollerabilità, basso costo e capacità di non indurre resistenza agli antibiotici. Uno dei problemi più preoccupanti è l'incremento da parte del batterio della resistenza agli antibiotici . Questo fenomeno appare la conseguenza dell'indiscriminato uso di antibiotici per differenti infezioni e/o dei tentativi di eradicare lo stesso H.pylori . La resistenza può essere definita: * naturale, quando tutti i ceppi di una specie sono resistenti ad un antibiotico, * acquisita, quando una specie è originariamente suscettibile, ma qualche ceppo diviene resistente. La resistenza acquisita è definita primaria, quando é determinata da un precedente contatto con l'antibiotico somministrato per trattare un'altra infezione, secondaria, quando insorge nel corso di un tentativo di cura dello stesso microbo ( Ponzetto et al. 1999 ). I nitroimidazolici sono i farmaci per cui si osservano le più elevate frequenze di resistenza.