Come i nuovi media incidono sulle relazioni interpersonali
Individualismo in rete
Socialità e internet
Costruzione dell'identità negli ambienti online
Social network e reputazione
EMOTIONAL SHARING E POLARIZZAZIONE EMOTIVA DELLA CONVERSAZIONE POLITICA SU TW...eugenio iorio
Oggetto del paper è la trasformazione dell’opinione pubblica attraverso l’emotional sharing in opinione emotiva. Alla base delle decisioni dei movimenti sociali ci sono processi che coinvolgono la trasformazione delle emozioni sociali. Twitter è un ambiente in cui si possono misurare queste trasformazioni, generando proiezioni predittive. La grande conversazione su Twitter, influenzata dagli avvenimenti e dai temi dell'agenda setting, genera sentimento che influenza gli immaginari individuali e collettivi. Le narrazioni lineari e non lineari utilizzano assunzioni e prefigurazioni per muovere sentimenti nel generare immaginari. Gli avvenimenti che succedono e la risposta in termini di azione a questi coinvolgono i politici determinando ricadute sulla loro immagine personale, politica e performativa. Tutto questo genera emozioni e sentimenti nei loro confronti. Il sentimento genera immaginari. Ovvero se un individuo ha un immaginario positivo su un politico, solo allora il politico può provare a innescare processi di comunicazione, altrimenti non sarà né facile né possibile avere una comunicazione efficace e vincente. Se il sentimento genera emozioni coerenti con il consenso di quell'immaginario, il politico cresce e si rafforza. Se le emozioni sono negative inizia una graduale perdita di consenso. Le elezioni politiche nazionali (2013) e il caso di studio del candidato premier della coalizione di centrosinistra Pierluigi Bersani rappresentano la dimostrazione di questo paradigma e della trasformazione dell’opinione in dissenso attraverso la polarizzazione delle emozioni.
EMOTIONAL SHARING E POLARIZZAZIONE EMOTIVA DELLA CONVERSAZIONE POLITICA SU TW...eugenio iorio
Oggetto del paper è la trasformazione dell’opinione pubblica attraverso l’emotional sharing in opinione emotiva. Alla base delle decisioni dei movimenti sociali ci sono processi che coinvolgono la trasformazione delle emozioni sociali. Twitter è un ambiente in cui si possono misurare queste trasformazioni, generando proiezioni predittive. La grande conversazione su Twitter, influenzata dagli avvenimenti e dai temi dell'agenda setting, genera sentimento che influenza gli immaginari individuali e collettivi. Le narrazioni lineari e non lineari utilizzano assunzioni e prefigurazioni per muovere sentimenti nel generare immaginari. Gli avvenimenti che succedono e la risposta in termini di azione a questi coinvolgono i politici determinando ricadute sulla loro immagine personale, politica e performativa. Tutto questo genera emozioni e sentimenti nei loro confronti. Il sentimento genera immaginari. Ovvero se un individuo ha un immaginario positivo su un politico, solo allora il politico può provare a innescare processi di comunicazione, altrimenti non sarà né facile né possibile avere una comunicazione efficace e vincente. Se il sentimento genera emozioni coerenti con il consenso di quell'immaginario, il politico cresce e si rafforza. Se le emozioni sono negative inizia una graduale perdita di consenso. Le elezioni politiche nazionali (2013) e il caso di studio del candidato premier della coalizione di centrosinistra Pierluigi Bersani rappresentano la dimostrazione di questo paradigma e della trasformazione dell’opinione in dissenso attraverso la polarizzazione delle emozioni.
Lavoro di ricerca sull'Infosfera Italiana 2016 con l'obiettivo di comprendere quali siano i criteri di scelta delle fonti di informazione degli utenti italiani e, in particolare, quali siano i meccanismi di influenza dei media, in particolare quelli presenti su internet, e la loro efficacia in termini di persuasione.
I principali approcci scientifici (e le visioni di senso comune) al rapporto tra tecnologie e società
Lezione del corso di Teoria e tecniche dei nuovi media, Università di Perugia
Docente: Alessio Cornia
Lo strumento della mediazione nei conflitti interculturali - Sandro Mazzi LeMafalde
Corso Sessismo e Razzismo Lo strumento della mediazione nei conflitti interculturali Sandro Mazzi (docente in mediazione dei conflitti) 20 novembre 2010
Prima lezione del progetto 'Internet non (solo) per gioco', corso di formazione e sensibilizzazione sul ruolo che la rete può svolgere nella vita studentesca e professionale dei ragazzi del liceo.
Il laboratorio aperto: limiti e possibilità dell’uso di Facebook, Twitter e Y...Manolo Farci
Intervento di Davide Bennato, Fabio Giglietto, Luca Rossi tenuto durante il convegno "Così vicini, così lontani: la via italiana aia social network" (26-27 Settembre Milano)
Lavoro di ricerca sull'Infosfera Italiana 2016 con l'obiettivo di comprendere quali siano i criteri di scelta delle fonti di informazione degli utenti italiani e, in particolare, quali siano i meccanismi di influenza dei media, in particolare quelli presenti su internet, e la loro efficacia in termini di persuasione.
I principali approcci scientifici (e le visioni di senso comune) al rapporto tra tecnologie e società
Lezione del corso di Teoria e tecniche dei nuovi media, Università di Perugia
Docente: Alessio Cornia
Lo strumento della mediazione nei conflitti interculturali - Sandro Mazzi LeMafalde
Corso Sessismo e Razzismo Lo strumento della mediazione nei conflitti interculturali Sandro Mazzi (docente in mediazione dei conflitti) 20 novembre 2010
Prima lezione del progetto 'Internet non (solo) per gioco', corso di formazione e sensibilizzazione sul ruolo che la rete può svolgere nella vita studentesca e professionale dei ragazzi del liceo.
Il laboratorio aperto: limiti e possibilità dell’uso di Facebook, Twitter e Y...Manolo Farci
Intervento di Davide Bennato, Fabio Giglietto, Luca Rossi tenuto durante il convegno "Così vicini, così lontani: la via italiana aia social network" (26-27 Settembre Milano)
Personal Branding: la tua unicità è la chiave per il successoEnrico Bisetto
Presentazione sui concetti fondamentali del Personal Branding utilizzata durante Ca' Foscari Digital Week dell'8 maggio 2013 a Venezia.
Download: http://www.sestyle.it/materiali/
Verso una metodologia dell’analisi visuale su Twitter. Il caso del terremoto ...Manolo Farci
Intervento presentato assieme a Laura Gemini, Giovanni Boccia Artieri, Manolo Farci e Elisabetta Zurovac (Università degli studi Urbino Carlo Bo) durante il convegno,“Così vicini, così lontani. La via italiana ai social network“ (26-27 Settembre Milano).
20130926: BM_Lo scenario italiano della social tv tra comportamenti degli ute...Me-Source S.r.l./Blogmeter
www.blogmeter.it
Ricerca presentata da Vincenzo Cosenza, Social Strategist di Blogmeter, durante il convegno internazionale di studi “Così vicini, così lontani: la via italiana ai social network” organizzato da OssCom – Centro di ricerca sui media e la comunicazione nell’ambito del progetto di ricerca PRIN 2009 “Relazioni sociali e identità in Rete: vissuti e narrazioni degli italiani nei siti di Social Network”. Il convegno si è tenuto il 26 e 27 settembre 2013 presso l'Università Cattolica di Milano
Intervento di Elisabetta Locatelli, Maria Francesca Murru, Simone Carlo, Nicoletta Vittadini per il convegno "Così vicini così lontani. La via italiana ai social network" - 26 e 27 settembre 2013, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
La convergenza di civic e digital literacy nella partecipazione politica giov...Manolo Farci
Intervento di Giovanna Mascheroni e Maria Francesca Murru (Università Cattolica del Sacro Cuore Milano) al convegno "Così vicini, così lontani: la via italiana ai Social Network" (Milano, 26-27 Settembre 2013)
On February 2013, over 35 million Italian citizens voted to renew the national Parliament. For the first time in Italian history, Internet played an important and perhaps decisive role as place of political debating. In order to investigate the role that social media played in this electoral campaign, we collected social media mentions from Facebook and Twitter of the main political leaders during the month prior the election. This resulted in dataset composed by more than 2 millions Twitter messages and 25 millions Facebook interactions. Starting from critical multi-level approach, present paper will attempt both to deal with complexity of election predictive models based on online data and to highlight main determinants affecting vote and online mention. All these questions will be answered through the use of large-scale longitudinal data.
The Genesis of Crisis Communication: from Witnesses to GatewatchersLuca Rossi
During crisis events individuals look for information and try to share useful content or testify their own experience through social media sites. The research for valuable information is, usually, largely based on information provided - through social media as well as through more traditional media - by news agencies and official actors. This collective behavior leads, on a given amount of time, toward the emergence of gatewatching activities where digital media are usually used to reshare and to control information. But how does this phenomenon emerge? This paper will investigate this specific topic looking at the Twitter conversations produced during the first five hours after the earthquake that struck Emilia Romagna region in Italy on May 20th 2012.
By focusing on the first 5 hours of the Twitter stream we have been able to detect the early user-led phase of the phenomenon, showing which type of users has been the first to fill the information gap and, by then, what happened until the early morning when traditional media came on stage. The research has been based both on the a textual qualitative analysis of the tweets, aimed at investigating what kind of messages were produced and by what kind of users, and on a Social Network Analysis of the #terremoto hashtag that showed how user-produced communication results in different network structures than news agencies’ produced ones.
3 Sistema mediale e fruizione mediale degli italianiAlessio Cornia
Terzo argomento trattato nel corso di "Teorie e tecniche dei media digitali", Dipartimento di Scienze Politiche, Università di Perugia, A.A. 2014-15
Docente: Alessio Cornia
I nuovi attori della sfera pubblica in rete: il caso Wikileaks
Docente: Alessio Cornia
Corso di Teorie e Tecniche dei Nuovi Media
Università di Perugia
L’obiettivo del progetto è individuare punti di interesse all’interno della zona universitaria in cui sono presenti evidenti punti di rottura. L’area scelta riguarda l’area break, in modo particolare l’interazione uomo-macchina con il distributore di bevande clade. E' stata condotta un’analisi funzionale, tecnologica e differenziale dell’area break. La prima fase ha studiato gli utenti, processi e contesti d’uso attraverso questionari cartacei e interviste evidenziando le problematiche riscontrate nell’utilizzo dei distributori. La seconda fase, di concept, prevede l’evidenza di alcuni dati raccolti e lo sviluppo di idee per la risoluzione dei problemi riscontrati. La terza fase prevede il design. La quarta fase invece riguarda la valutazione dopo le relative modifiche apportate evidenziando punti di forza e di debolezza.
Personal Branding per Studenti (e non solo)Nicola Iarocci
Seconda lezione del progetto ’Internet non (solo) per gioco’, corso di formazione e sensibilizzazione sul ruolo che la rete può svolgere nella vita studentesca e professionale dei ragazzi del liceo. Questa volta il tema è: come usare la rete per esprimere le proprie capacità, cominciando così ad affermare la propria identità digitale (vedi anche la lezione precedente: Identità Reale, Virtuale o Digitale?)
Qualsiasi attività digitale, dalle email ai social, ha un impatto sulla nostra credibilità personale e lavorativa.
Alcuni suggerimenti pratici per valorizzare la propria immagine e per raccontarsi in modo efficace e coerente con i nostri obiettivi relazionali e professionali.
Le slide di un seminario tenuto il 19 ottobre 2016 presso la Camera di Commercio di Brescia
Slide utilizzate nell'ambito del progetto "Oltre lo specchio dei desideri" di Cecina (LI) per la lezione "Networked self: il sè all'epoca dei social network".
ConvegnoCKBG2014 - Denicolai - Riflessioni del sé. Identità e social network - CKBGShare
IV° Convegno CKBG - Pavia 29-31 gennaio 2014
Lorenzo Denicolai
Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione
Università degli Studi di Torino
Riflessioni del sé. Identità e social network
Educazione all'utilizzo della propria identità digitale avendo cura della sicurezza del proprio accesso e consapevoli di un utilizzo corretto delle comunicazioni diigitali.
Il modello Wiki che supera la divisione tra produttore e consumatore di conoscenze, e i siti di social networking o di presentazione di video, foto o di vendita (eBay, iStockphoto) in cui tutto il contenuto è generato dagli utenti.
Il fenomeno dello Sharing (condivisione) and Caring (cura) per cui idee, oggetti, risorse, vengono messi in comune, gratuitamente o dietro un compenso pattuito, sulla base di una fiducia reciproca (regolata
Pimp My Profile - gruppi e relazioni nel social webAngela Barison
relazioni, gruppi e dissonanze cognitive
attraverso i social network online. come cambia il concetto di amicizia?
DISCLAIMER: documento pubblicato oggi ma risalente ad un anno e mezzo fa.
Slide del mio intervento al liceo Tasso (RM) del 06/04/2013 su Web e democrazia all'interno del progetto Agorà Laterza "Mondo2: scegliere il futuro che vogliamo" qui il post http://www.tecnoetica.it/2013/04/08/il-web-e-davvero-democratico/
Inquadramento psicologico del bullismo e cyberbullismoSonia Bertinat
Inquadramento #psicologico del #bullismo e #cyberbullismo. Il webinar a partire dal confronto tra bullismo e cyberbullismo ne evidenzierà gli aspetti psicologici in comune e quelli che li differenziano. Definizioni bullismo e cyberbullismo.
Forme di produzione e consumo di contenuti digitaliDavide Bennato
Presentazione PPT del seminario sul consumo di contenuti digitali tenuto all'Università di Urbino il 4 aprile 2007 presso la cattedra di Sociologia dei New Media del prof. Giovanni Boccia Artieri
SCIENCE 2.0 Scientific research in the time of social mediaDavide Bennato
Slide presentate al convegno "Scienza aperta per una ricerca migliore" 5-7 marzo 2015.
A questo link è possibile trovare approfondimenti e il video di illustrazione delle slide http://www.tecnoetica.it/2015/04/16/scienza-aperta-opportunita-e-controversie-della-scienza-20-slide-video/
Cosa spinge le persone ad iscriversi a Facebook?Quanto c’è di realistico e quanto di idealistico nei profili di Facebook? Questa grande quantità di informazioni ci dice qualcosa della vita reale e sul modo di essere delle persone? Esistono ripercussioni negative a livello psicologico e comportamentale nella vita reale?.
Questa analisi, condotta dal Dr. Ambrogio Pennati (Medico Psichiatra, psicoterapeuta) e dalla Dr.ssa Samantha Bernardi (Psicologa) risponde a questi interrogativi.
1. Relazioni sociali
e identità in rete
Alessio Cornia
Dipartimento istituzioni e società
Università di Perugia
Teorie e tecniche dei nuovi media
A.A. 2014-15
2. I media sociali
(social network sites/social media)
Siti web basati sulla costruzione e sul mantenimento di
legami sociali con altri utenti del servizio (FB,
Linkedin, ma anche siti di dating come Badoo)
Spesso consentono di creare o aderire a comunità
tematiche (gruppi di discussione o reti che o non sono
strettamente legate alla propria cerchia di contatti)
Spesso consentono di pubblicare e condividere contenuti
mediali di vario tipo (social generalisti come FB e
Twitter), in altri casi sono dedicati a tipologie mediali
specifiche (social specializzati, come Flickr per le foto o
Foursquare per la posizione GPS).
3. Rapporto tra
Online e Offline
!
Due visioni contrapposte:
media digitali come mondo sociale
estraneo alla vita quotidiana “reale”
delle persone
media digitali come parte integrante
della vita quotidiana delle persone
4. Rapporto tra Online e Offline
Anni ’90 - esperienza di rete percepita
come distinta dall’esperienza della vita
reale
Enfasi sui concetti di “realtà virtuale”,
“cyberspazio”, ambienti dove era possibile
nascondere la propria identità reale
usando nomi ed indennità alternative (es.,
gli avatar di Second Life nel 2003)
5. Rapporto tra Online e Offline
Oggi le persone tendono a usare il Web per usi più ordinari: non per
creare identità “virtuali” che siano alternative a quelle “reali”, ma per
rimanere in contatto con i propri conoscenti, per gestire i legami esistenti
e per dare continuità alle relazioni avviate al di fuori della rete.
Es.: oggi, su FB, l’identità digitale riproduce in ogni dettaglio quella
costruita offline.
Oggi gli individui in rete tendono a postare sui media sociali contenuti
legati alla loro vita quotidiana “reale” (quello che fanno, quello che
pensano, quello che mangiano ecc.)
Inoltre, le tecnologie mobili permettono di accedere ai social media in
molteplici situazioni della vita quotidiana (al ristorante, sul tram ecc.)
La distinzione tra “virtuale” e “reale” (e quella tra “online” e “offline)
tende a scomparire: le attività online sono parte della vita sociale
quotidiana ed i profili sui media sociali sono parte dell’identità
complessiva delle persone.
6. Rapporto tra
Online e Offline
La differenza tra online e offline tende a scomparire:
le attività online sono una parte della vita quotidiana delle
persone
i profili sui media sociali sono una parte dell’identità
complessiva delle persone
Il Web non è altro che uno degli spazi che compongono il reale,
con proprie regole specifiche, come gli altri spazi (l’università,
la famiglia ecc.).
Oggi è dunque possibile effettuare
ricerca sociale analizzando le
attività delle persone sui media
digitali
7. La ricerca sociale e
i media digitali
Data la crescente importanza della
vita sociale online, visto che le
attività umane che si svolgono in
rete lasciano tracce digitali, la
ricerca sociale ha sviluppato nuovi
metodi di studio degli ambienti
digitali.
8. La ricerca sociale e i
media digitali
Big data - analisi di grandi insiemi di dati
per cercare di predire tendenze. Spesso
legato alla maggiore disponibilità di open
data (dataset forniti dalla PA), ma non solo.
Esempio: Google Flu Trends
Software che cerca di prevedere l’andamento di epidemie di
influenza analizzando le ricerche effettuate su Google nelle
diverse parti del mondo (uso di parole chiave come “influenza” o
“anti-virale”)
9. La ricerca sociale e i
media digitali
Network analysis (studio delle reti): software che
rappresentano i pubblici e le relazioni che collegano le
varie persone tra di loro.
Immagine tratta da Wikipedia
Es: usata per capire chi sono gli
influencer o le persone che
fungono da collegamento tra
gruppi diversi
10. La ricerca sociale e i
media digitali
Analisi semantica: permette di studiare i discorsi
(e altri tipi di testi) che si sviluppano in rete
12. La ricerca sociale e i
media digitali
Analisi semantica: permette di studiare i
discorsi (e altri tipi di testi) che si
sviluppano in rete
Usata anche nel marketing commerciale e
politico per capire se sui social media un
brand, un prodotto o un candidato sono
associati a termini positivi o negativi
(SENTIMENT ANALYSIS)
13. Socialità e mezzi
di comunicazione
Ogni nuova tecnologia genera ondate di critica e panico
(tecnopessimismo, approccio apocalittico)
18° secolo: “il romanzo distoglie le giovani donne dai
loro ruoli sociali per immergerle in un mondo irreale
fatto di sogni”
Prima metà del 900: “la radio, e l’ascolto del jazz, serve a
manipolare le giovani generazioni”
Seconda metà del 900: “la TV distrugge le comunità e le
culture tradizionali”
Anni ’90: “i videogiochi generano nuovi livelli di violenza”
14. Socialità e nuovi
media
Analoghi timori relativamente al ruolo sociale di
internet:
la natura immersiva dell’esperienza online tende
ad assorbire le persone in un mondo parallelo, e
in questo modo ad isolarle
15. Socialità e nuovi media
Sherry Turkle (psicologa, S.U.): a causa della
diffusione dei internet, ed in particolare dei
media sociali accessibili ovunque tramite
smartphone, gli individui non interagiscono più
con coloro che hanno accanto, ma sono assorbiti
in un mondo parallelo fatto di post su FB e
tweet.
I media sociali ci
proiettano in un
mondo in cui
siamo insieme ma
soli
Turkle su TED
16. Socialità e nuovi media
Eva Illouz (sociologa israeliana) -
intimità fredde:
modernità accompagnata dalla perdita
del senso di comunità e delle relazioni
sociali “calde”
17. Socialità e nuovi media
Barry Wellman (sociologo, S.U./Canada):
studia le trasformazioni dei legami
sociali e il modo in cui le relazioni
in rete si sovrappongono a quelle
o f f l i n e , i n t e g r a n d o ( e n o n
rimuovendo) i tradizionali vincoli di
comunità
Individua una stretta relazione tra
la socialità praticata in rete e quella
praticata offline
18. Socialità e nuovi media
Barry Wellman - diverse ricerche empiriche dimostrano
come:
le persone che usano la rete tendono ad avere reti
sociali più estese e diversificate rispetto a chi non usa
i media digitali
Gli utenti internet hanno una vita associativa più
ricca (visitano più spesso i vicini, si dedicano al
volontariato)
Internet non sembra togliere spazio ad altre forme di
consumo culturale (come leggere libri o andare al
cinema) (è associato solo a una diminuzione del
consumo di TV)
Dunque, i media digitali sono una parte integrante
della vita sociale degli individui (e non uno
strumento per allontanarsene), non impoveriscono la
vita sociale.
19. L’individualismo in rete
(Barry Wellman)
Teoria sociologica classica (Tonnies, 1912) - due
principali forme di relazioni sociali:
• Comunità
• Alti livelli di fiducia e di conoscenza reciproca
• Es. il piccolo villaggio italiano, dove tutti si
conoscono e dove vigono regole informali ma
condivise
•Il gruppo viene prima
dell’individuo e le
norme che regolano
la vita sociale sono
m o l t o f o r t i e
oppressive
20. •Società
• Organizzazione sociale tipica della modernità
• Importanza della burocrazia e di associazioni
dotate di regole formali ed esplicite che
regolano i comportamenti degli individui
(partiti, sindacati ecc.).
• Minore senso di identificazione con la
comunità
• Maggiore autonomia individuale - interazioni
meno “calde”, ma anche meno opprimenti
• Nella società si è più liberi, ma anche più soli
L’individualismo in rete
(Barry Wellman)
21. • Con la diffusione dei media sociali, emerge una nuova
forma di relazioni sociali: l’INDIVIDUALISMO IN RETE
(networked individualism)
• L’individuo appartiene ad una moltitudine di reti sociali
diverse, spesso disconnesse tra loro (contemporanea
appartenenza a diverse cerchie)
• I media digitali abilitano una grande quantità di
opportunità e scelte individuali (internet rende più
semplice la proliferazione di gruppi organizzati attorno a
stili di vita o interessi comuni - es. madri che si scambiano
consigli sui prodotti per bambini, pazienti che parlano della
loro patologia, fan di un gruppo musicale ecc.)
• In ogni rete l’individuo può sviluppare o mostrare un
aspetto particolare della sua indennità
• Non ci sono appartenenze egemoni o totalizzanti
L’individualismo in rete (Barry Wellman)
22. • Gruppi organizzati attorno ad interessi o stili di vita:
non si parla più di comunità, ma di pubblici connessi:
• “comunità” implica una densità relazionale eccessiva
rispetto a quanto avviene all’interno di questi gruppi
• I gruppi sono in realtà caratterizzati da legami
comunicativi effimeri, meno duraturi e spesso tra
estranei
• “pubblico” implica che queste collettività sono meno
dense e totalizzanti rispetto alle comunità (es. uscire
dal pubblico connesso delle mamme online è più
facile che uscire da una comunità religiosa locale).
• fare parte di un pubblico può comunque significare
condividere una passione, una particolare visione del
mondo e la possibilità di identificarsi con una causa
comune (es. pubblico di un forum di ufologi dilettanti)
L’individualismo in rete (Barry Wellman)
23. Forme di relazioni
sociali ed identità
Nella comunità premoderne l’identità delle persone era
dettata dalla tradizione
Nelle società moderne le identità dipendevano in parte
dalle scelte individuali (appartenere ad una determinata
associazione, gruppo, partito), ma da questa scelta
derivavano regole di comportamento vincolanti.
Nel caso dell’individualismo in rete, l’identità viene
costruita tramite una serie di scelte tra un ventaglio di
opzioni molto più variegato (si sceglie a quali pubblici
appartenere, con quale grado di coinvolgimento ecc.)
24.
25. Reputazione e pubblici connessi
Reputazione = giudizio sulle qualità di una persona, anche
sconosciuta, che viene espresso sulla base di informazioni
pubbliche
I media digitali:
trasformano il modo in cui le reputazioni vengono create
Es: giudicare membro del pubblico sulla base dei
contenuti che pubblica sul proprio blog
giudicare un venditore/compratore su eBay a
partire dal rating espresso su di lui da parte di
altri utenti
forniscono alle persone nuovi strumenti per gestire la
propria reputazione
26. Nuovi strumenti per gestire la propria reputazione
Sui media sociali, come
in altri ambiti del reale,
l ’ i d e n t i t à n o n è
semplicemente vissuta, ma
è anche comunicata
Gli individui creano una versione
comunicabile della loro identità, un
brand personale che enfatizza alcuni
aspetti della propria vita e ne esclude
altri
27. Nuovi strumenti per gestire la propria reputazione
La propria reputazione online (così come gli
indici della propria capacità di influenzare
gli altri individui, come il numero di follower
su Twitter) possono essere determinanti per le
opportunità di lavoro in alcuni settori:
Influencer coinvolti in campagne di
marketing
Individui “che ottengono il successo”
grazie alla reputazione che si sono
creati online