Welfare24 n.2/2015 - Assidai - Il Fondo sanitario per il tuo benessereAssidai
Il welfare aziendale come svolta per le imprese e i dipendenti.
Il welfare aziendale sta assumendo un ruolo sempre più di rilievo all'interno della nostra società e sono molti i servizi messi a disposizione dalle aziende per migliorare il benessere individuale dei lavoratori e, al contempo, aumentare la produttività dell’impresa.
Alla luce della sempre maggiore rilevanza che il tema ricopre in termini di miglioramento della motivazione e del sostegno ai lavoratori, SCS ha voluto capire a che punto è il mondo cooperativo regionale nella diffusione di servizi di welfare aziendale a favore delle esigenze, della soddisfazione e della produttività dei lavoratori.
La survey, destinata a circa 130 cooperative regionali di varie dimensioni e settori, ha mostrato che le aziende hanno chiarezza rispetto alla necessità di ottimizzare e sviluppare i sistemi di welfare, mettendo però in risalto ampi spazi di miglioramento sia nell’impostazione dei sistemi sia nelle competenze ad essi dedicate.
Meno sensibili al tema le piccole aziende (solo il 10% dei rispondenti), un dato che evidenzia la presenza di spazi aperti per azioni di sistema che coinvolgano gli interlocutori che possono favorire l’incontro tra domanda e offerta di servizi, in un’ottica di rete
Infine è emerso che le azioni realizzate dalle aziende sono fortemente correlate alle agevolazioni fiscali consentite, ciò a sottolineare il possibile contributo che la normativa in merito potrebbe dare allo sviluppo dei sistemi aziendali di welfare.
La ricerca è stata coordinata da Anna Lisa Balestra, Manager responsabile dell’area People & Change Management di SCS
Sei alla ricerca di benefici fiscali?
Speri di ridurre le spese di gestione della tua azienda? Vuoi contenere i costi del personale o assicurarti degli sconti contributivi?
Allora, non aprire una cooperativa.
Credi di poter aumentare la competitività allargando la base sociale?
Ti vuoi avvalere dell’apporto di un gruppo di persone fortemente motivato a condividere i frutti delle proprie capacità?
Pensi di poter garantire occasioni migliori di lavoro e remunerazione?
Allora, sei sulla strada giusta: la Cooperativa é la soluzione!
Welfare aziendale: primo Project Work, Master in Risorse Umane e Organizzazione
OBIETTIVO: mostrare l'importanza del secondo welfare in Italia, visto come principale canale per rispondere ai nuovi rischi e bisogni sociali attraverso soluzioni pensate ad hoc per soddisfare le necessità e le esigenze individuali. Attraverso l'analisi dettagliata delle politiche di welfare di grandi e piccole realtà aziendali mostriamo come il secondo welfare sia un proficuo investimento per le aziende e un considerevole incentivo per i lavoratori in una logica win-win.
A cura di Marcello Andriola, Daniele Boscari, Angela Fedele, Marta Pedronetto, Valentina Selmi
Il project work completo è on line su http://freeyourtalent.eu/gruppi/pw01-RUO-welfare-aziendale
Nessuno viene lasciato indietro? Gli ammortizzatori sociali in ItaliaQuattrogatti.info
A causa della crisi internazionale, molti lavoratori rischiano di perdere il lavoro e molti altri si trovano già disoccupati. Quali aiuti offre lo Stato per venire incontro ai bisogni di queste famiglie? In questa presentazione parliamo degli ammortizzatori sociali in Italia. Cosa sono? Chi ne ha diritto? Quanti lavoratori non ricevono alcun aiuto? E' vero che Nessuno viene lasciato indietro?
Articolo scritto per Advance Business Network (AD-net) - APICS da A. Amadio, autore di testi in Management Operativo in Acquisti e SCM per Franco Angeli.
La settimana KAIZEN: eliminare sprechi nelle organizzazioni di servizioFranco Pieracci
Ciò che vediamo nella nostra organizzazione è qualcosa che produce valore per il Cliente? Se NO, perché farlo; se SI, perché non farlo meglio?
In base a questa e un'altra serie di domande si eliminano definitivamente gli sprechi, riducendo costi e massimizzando i profitti.
Lean office: ridurre gli sprechi ed aumentare l’efficienza negli ufficiForema
E’ aumentata la complessità del mercato e sono aumentati i flussi di informazione da gestire in azienda. Infatti i costi di struttura indiretti pesano, a seconda del core business delle imprese, per una quota variabile del costo totale compresa tra il 25 e il 60%.
L’obiettivo dell’incontro è spiegare come, grazie all'applicazione delle logiche Lean, sia possibile abbattere i costi, snellire i processi e aumentare la produttività negli uffici.
Durante l’incontro saranno illustrate le metodologie di analisi e misurazione dei processi, individuazione delle inefficienze, quantificazione degli sprechi e loro eliminazione. Saranno inoltre evidenziati gli approcci consigliati per implementare un percorso di Lean Office in azienda.
Rassegna convegno 'WelFare che fare' e risultati ricerca "Il futuro del Welfa...Gregorio Fogliani
Estratto della rassegna stampa relativa al convegno "WelFare che fare", durante il quale sono stati presentati in anteprima i risultati della ricerca "Il futuro del welfare aziendale dopo la legge di Stabilità 2016", realizzata da Luca Pesenti in collaborazione con Welfare Company (QUI! Group) e AIDP.
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Alla luce della sempre maggiore rilevanza che il tema ricopre in termini di miglioramento della motivazione e del sostegno ai lavoratori, SCS ha voluto capire a che punto è il mondo cooperativo regionale nella diffusione di servizi di welfare aziendale a favore delle esigenze, della soddisfazione e della produttività dei lavoratori.
La survey, destinata a circa 130 cooperative regionali di varie dimensioni e settori, ha mostrato che le aziende hanno chiarezza rispetto alla necessità di ottimizzare e sviluppare i sistemi di welfare, mettendo però in risalto ampi spazi di miglioramento sia nell’impostazione dei sistemi sia nelle competenze ad essi dedicate.
Meno sensibili al tema le piccole aziende (solo il 10% dei rispondenti), un dato che evidenzia la presenza di spazi aperti per azioni di sistema che coinvolgano gli interlocutori che possono favorire l’incontro tra domanda e offerta di servizi, in un’ottica di rete
Infine è emerso che le azioni realizzate dalle aziende sono fortemente correlate alle agevolazioni fiscali consentite, ciò a sottolineare il possibile contributo che la normativa in merito potrebbe dare allo sviluppo dei sistemi aziendali di welfare.
La ricerca è stata coordinata da Anna Lisa Balestra, Manager responsabile dell’area People & Change Management di SCS
Sei alla ricerca di benefici fiscali?
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OBIETTIVO: mostrare l'importanza del secondo welfare in Italia, visto come principale canale per rispondere ai nuovi rischi e bisogni sociali attraverso soluzioni pensate ad hoc per soddisfare le necessità e le esigenze individuali. Attraverso l'analisi dettagliata delle politiche di welfare di grandi e piccole realtà aziendali mostriamo come il secondo welfare sia un proficuo investimento per le aziende e un considerevole incentivo per i lavoratori in una logica win-win.
A cura di Marcello Andriola, Daniele Boscari, Angela Fedele, Marta Pedronetto, Valentina Selmi
Il project work completo è on line su http://freeyourtalent.eu/gruppi/pw01-RUO-welfare-aziendale
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A causa della crisi internazionale, molti lavoratori rischiano di perdere il lavoro e molti altri si trovano già disoccupati. Quali aiuti offre lo Stato per venire incontro ai bisogni di queste famiglie? In questa presentazione parliamo degli ammortizzatori sociali in Italia. Cosa sono? Chi ne ha diritto? Quanti lavoratori non ricevono alcun aiuto? E' vero che Nessuno viene lasciato indietro?
Articolo scritto per Advance Business Network (AD-net) - APICS da A. Amadio, autore di testi in Management Operativo in Acquisti e SCM per Franco Angeli.
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Ciò che vediamo nella nostra organizzazione è qualcosa che produce valore per il Cliente? Se NO, perché farlo; se SI, perché non farlo meglio?
In base a questa e un'altra serie di domande si eliminano definitivamente gli sprechi, riducendo costi e massimizzando i profitti.
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E’ aumentata la complessità del mercato e sono aumentati i flussi di informazione da gestire in azienda. Infatti i costi di struttura indiretti pesano, a seconda del core business delle imprese, per una quota variabile del costo totale compresa tra il 25 e il 60%.
L’obiettivo dell’incontro è spiegare come, grazie all'applicazione delle logiche Lean, sia possibile abbattere i costi, snellire i processi e aumentare la produttività negli uffici.
Durante l’incontro saranno illustrate le metodologie di analisi e misurazione dei processi, individuazione delle inefficienze, quantificazione degli sprechi e loro eliminazione. Saranno inoltre evidenziati gli approcci consigliati per implementare un percorso di Lean Office in azienda.
Rassegna convegno 'WelFare che fare' e risultati ricerca "Il futuro del Welfa...Gregorio Fogliani
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Le politiche pubbliche per lo sviluppo dell’occupazione: investimenti, compe...ANPAL Servizi
A cura di Antonella Marsala (Project Manager EQUIPE2020, Italia Lavoro). Seminario di Italia Lavoro (Progetto Equipe 2020): "Innovare il settore delle calzature: scelte di impresa, relazioni industriali, politiche attive del lavoro."
Rassegna stampa sul lancio di MyWelfare, il portale innovativo per la gestione dei flexible benefits, che consente ai dipendenti di accedere in completa autonomia ai servizi di welfare aziendale messi a disposizione dall'impresa.
Il Welfare Aziendale: dalla Teoria alla PraticaMartina Ricci
Il Welfare Aziendale è l’insieme delle iniziative che un’azienda può intraprendere per la sicurezza e il benessere dei propri dipendenti, delle loro famiglie e della comunità sociale in cui è inserita.
CSRD E Società Benefit Soluzioni Innovative Per La Sostenibilità.pdfTrustMeUpBlog
La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) rappresenta un'importante evoluzione normativa per le imprese europee, imponendo standard più rigorosi e trasparenti nella rendicontazione degli impatti ambientali, sociali e di governance. Con l'obiettivo di promuovere una maggiore responsabilità e sostenibilità aziendale, la CSRD richiede una integrazione tra informativa finanziaria e non finanziaria, estendendo l'obbligo di audit ai report di sostenibilità. TrustMeUp, una piattaforma innovativa che combina donazioni e shopping, emerge come una soluzione ideale per le aziende, in particolare le società benefit, per conformarsi ai nuovi requisiti della CSRD, garantendo trasparenza e incentivando le donazioni attraverso un sistema di ricompense basato sulla blockchain.
Similar to 2013 mc kinsey ricerca sul welfare_sussidiario (20)
La presentazione di una ricerca sull'impatto delle iniziative di conciliazione famiglia-lavoro attivate dalle 18 aziende trentine che per prime hanno ottenuto la certificazione Family Audit
The document summarizes the key findings of a global research study conducted by Accenture on International Women's Day to gain insight into behaviors and attitudes regarding women's careers. Some of the main findings include:
- More than two-thirds of female and male professionals believe they can "have it all" in terms of a successful career and family/personal life. However, 50% also said they cannot have it all at the same time.
- Work-life balance is the top factor in defining career success, ahead of money, recognition and autonomy. Over half of respondents turned down a job due to concerns about work-life balance.
- While technology enables more flexible schedules, it also blurs the
The Regus Work:life Balance Index 2013 shows that while improvement in work-life balance has slowed, younger generations (Generations X and Y) are more likely than Baby Boomers to feel their balance has improved and that they achieve more at work. Business owners surprisingly have a better work-life balance than employees. Maintaining momentum on work-life balance is important for business success. Flexible working can help by improving workers' quality of life and benefiting businesses through increased productivity and retention.
This document provides a final report on the LIBRA project which aimed to improve bargaining, relations, and agreements on work-life balance in Europe. The project was funded by the European Commission and involved partners from Italy, Belgium, Romania, and Hungary.
The report details the project's methodology, results, and value added. It examines the European framework for work-life balance including relevant EU policies, legislation, and institutions. National frameworks for Italy, Belgium, and Romania are also analyzed based on desk and field research. This includes an overview of the key industrial relations systems and social partners in each country as well as legislation around leave, flexible working arrangements, and good practices supporting work-life balance.
1. Il welfare sussidiario: un vantaggio per aziende e dipendenti.
Francesca Rizzi, Roberta Marracino, Laura Toia - McKinsey & Company
In un contesto in cui i vincoli di finanza pubblica rappresentano una limitazione a gran parte degli investimenti
necessari per la modernizzazione del sistema di welfare, lo sviluppo di soluzioni di welfare sussidiario può
essere di grande vantaggio economico per le imprese e di notevole beneficio per i dipendenti che ne
usufruiscono. Per la prima volta McKinsey & Company, attraverso una ricerca ad-hoc che verrà presentata a
Roma il prossimo 23 aprile al Forum di Valore D, riesce a dare evidenza della domanda di servizi di welfare
aziendale e a quantificarne il beneficio economico per gli attori coinvolti.
Negli ultimi 40 anni il bisogno di welfare in Italia è cambiato in maniera radicale, a seguito di tendenze
irreversibili: l’aumento della vita media e il progressivo invecchiamento della popolazione, la riduzione della
dimensione del nucleo familiare, il crescente numero di donne al lavoro, ma anche di nonni al lavoro, visto
l’innalzamento dell’età pensionabile. Sono tendenze che hanno decretato la scomparsa del modello di famiglia
ampia e allargata, che funge da sostegno naturale per discendenti e ascendenti (GRAFICO 1).
GRAFICO 1
La spesa pubblica a sostegno del welfare rimane, al contempo, fortemente concentrata su pensioni e sanità,
mentre solo il 25% è destinato ai servizi di supporto a famiglie, invalidi e poveri (pari a 1.800 Euro pro-capite,
rispetto ai 3.100 della Francia, 2.500 della Germania, 2.200 del Regno Unito), lasciando di conseguenza
scoperti i bisogni di sicurezza sociale di gran parte della popolazione.
E’ possibile per le imprese dare un contributo a colmare questo bisogno, rendendo l’intervento
vantaggioso anche sotto il profilo economico?
La ricerca di McKinsey & Company dà una risposta affermativa. Le aziende, infatti, hanno compreso che il
welfare sussidiario è fonte di numerose opportunità: aumenta la produttività, consente di ripensare i modelli
2. organizzativi, supporta la diversity, contiene i costi e permette di offrire politiche retributive più rispondenti alle
necessità dei destinatari.
La pre-condizione è che si conoscano approfonditamente i bisogni di welfare della popolazione aziendale.
Contrariamente a quanto si pensa, infatti, la domanda di servizi di welfare riguarda tutta la popolazione
aziendale, indipendentemente dalle caratteristiche socio-demografiche ed economiche, dall’età o dal genere
(GRAFICO 2).
GRAFICO 2
L’analisi condotta sfata anche un altro mito. Prima della cura dei figli la popolazione aziendale ritiene più
urgente il soddisfacimento di altri bisogni, in particolare la cura degli anziani, la presenza di orari flessibili, la
possibilità di usufruire di congedi parentali retribuiti anche da parte degli uomini (GRAFICO 3).
GRAFICO 3
3. Inoltre, la tipologia di servizi richiesti cambia notevolmente a seconda delle fasi ciclo di vita del
lavoratore: orari flessibili e servizi “salva-tempo” a vent’anni, asili aziendali (o in convenzione) e part-time a
trenta, congedi parentali e part-time a quaranta, orari flessibili e assistenza anziani a sessanta (GRAFICO 4).
GRAFICO 4
Che il welfare sussidiario sia un bisogno fortemente sentito dai lavoratori è dimostrato dal valore economico
intrinseco da loro riconosciuto ai servizi offerti rispetto al costo effettivo di produzione di tali servizi. Questo
extra-valore può tradursi in un beneficio superiore fino al 70% rispetto al costo sostenuto, il 25% del
quale dipende dai prezzi più favorevoli che l’azienda può ottenere dai fornitori di tali servizi rispetto al singolo
individuo, e dalla messa a disposizione di strutture e servizi in economia (es. spazi aziendali per asili, etc.)
(GRAFICO 5).
GRAFICO 5
4. Questo extra-valore è tanto più elevato per qui servizi di welfare meno reperibili sul mercato per il singolo
individuo o giudicati troppo costosi per poterseli concedere (es. cura anziani, servizi “salva-tempo”, congedi
parentali extra retribuiti).
Una politica di welfare aziendale ben strutturata produce effetti positivi e tangibili: maggior soddisfazione al
lavoro, migliore immagine aziendale e più attaccamento al datore di lavoro. In questo senso, esso diventa
perciò una leva di vantaggio competitivo importante sotto il profilo del benessere organizzativo. L’engagement
index di un lavoratore può aumentare del 30% nelle aziende che non hanno welfare, e del 15% nelle
aziende che già lo hanno ma potrebbero migliorarlo tarando meglio il pacchetto di servizi offerti in base ai
bisogni (Grafico 6).
GRAFICO 6
L’impatto del welfare aziendale sulla produttività è molto positivo: per esempio può portare ad assenze
per maternità più brevi (1,6 mesi, pari a 1.200 Euro di minori costi per dipendente), a una riduzione delle
assenze per assistenza agli anziani del 15% (pari a circa 1.350 Euro all’anno), e alla disponibilità a lavorare di
più (+5%, pari a poco meno di mezz’ora in una giornata di 8 ore).
Le analisi condotte, tuttavia, dimostrano che l’offerta di welfare sussidiario non può essere standardizzata sui
bisogni medi della popolazione aziendale. Se realizzata in questo modo, rischia di essere inefficace e di
disperdere le poche risorse disponibili in servizi non considerati prioritari dai beneficiari. Al contrario, conoscere i
fabbisogni dei propri dipendenti in ciascuna fase del ciclo di vita significa, per l’azienda, essere in grado di
tarare il proprio piano di offerta di servizi di welfare in base a ciascun target e ottenerne il maggior beneficio in
termini di soddisfazione della popolazione aziendale, produttività e risultati economici.
5. La realizzazione di un welfare aziendale personalizzato sulle esigenze e bisogni dei vari target di popolazione
aziendale, lungo le fasi del loro ciclo di vita (e di lavoro), consente infatti alle aziende di ottenere il massimo del
valore rispetto allo sforzo sostenuto. A fronte di un costo per dipendente di circa 150 € l’anno, un’azienda
può ottenere un beneficio economico netto di circa 300 €, due volte superiore rispetto ai costi sostenuti.
Solo una parte minoritaria di questo beneficio è riferibile a risparmi di costo, il resto corrisponde a un
aumento della produttività (Grafico 7).
GRAFICO 7
Dal punto di vista dell’azienda, quindi, offrire welfare non è filantropia, ma una leva strategica di vantaggio
competitivo, che permetter di migliorare il benessere organizzativo e le performance economiche.
Inoltre, la creazione di valore è tanto maggiore quanto più il piano si adatta al ciclo di vita dei bisogni del
dipendente (che cambiano nel tempo) e quanto più l’impresa riesce a raggiungere il maggior numero di
beneficiari.
Vale la pena ricordare che introdurre o adeguare un piano di welfare non comporta per l’azienda
necessariamente spendere più di quanto l’azienda già faccia, ma spendere meglio. L’utilizzo di risorse interne
(es. spazi, mense, convenzioni con fornitori) permette di offrire servizi in economia; il potere contrattuale
dell’azienda consente di acquistare “servizi per la famiglia” a un costo inferiore del 20% rispetto al prezzo di
mercato per l’individuo; l’erogazione di servizi “in rete di aziende” permette di fornire servizi in economicità
laddove le dimensioni aziendali sono ridotte. Se si considera che ¾ dei dipendenti sono disposti a rinunciare ad
altri benefit (e la metà rinuncerebbe anche al cash) pur di avere strumenti che rispondono alle proprie esigenze,
si comprende quanto il bisogno di welfare sussidiario sia universalmente sentito.
* * * * *