Questa newsletter offre svariati spunti di riflessione: dalla presentazione della nuova Commissione Federmanager per la messa a punto di soluzioni innovative per la salute, alla crescente necessità di un secondo pilastro a sostegno del Sistema sanitario nazionale. Del resto, come emerge da un’indagine che riportiamo in questa newsletter, sono sempre più gli italiani che si indebitano per curarsi. Ulteriori elementi di analisi vengono poi forniti dall'intervista al Responsabile Risorse Umane di Techno Sky, Giancarlo Gugliotta e dall’intervento del Presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla, sul welfare integrativo.Infine, un punto sui convenzionamenti diretti e su un’altra novità, non certo secondaria: dal primo febbraio sul portale di Assidai è disponibile l’applicazione che consentirà alle Associazioni Territoriali Federmanager di offrire ai propri iscritti il servizio di caricamento on line delle domande di rimborso. In ultimo segnaliamo che è ormai al cancelletto di partenza il II° Campionato Nazionale di Sci di Federmanager, che si terrà tra il 17 e il 20 marzo nella prestigiosa cornice di Cortina d’Ampezzo.
Buona lettura!
Assidai
La legge di Stabilità 2015 ha introdotto un fondo biennale per il rimborso (in concorso con le Regioni) per l’acquisto di medicinali innovativi, per gli anni 2015 e 2016: 500 milioni ogni anno. Con il Decreto “Enti Locali” del 2015 si è provveduto alla razionalizzazione della spesa sanitaria dello scorso anno. Oltre a contenere la spesa nel breve periodo, si è cercato di realizzare un sistema di governo unitario dei consumi di dispositivi medici, tramite l’istituzione di un organo deputato ad assicurare una regia nazionale.
Benchmarking e Standard su profili di spesa sanitaria per età (F. Pammolli, N...Nicola_C_Salerno
Questo Working Paper porta un esempio di criterio di ripartizione del Fsn tra le Regioni. Il criterio rimane coerente, in termini generali, con le indicazioni contenute nel “Decreto legislativo in materia di autonomia di entrata delle Regioni a statuto ordinario e delle Province, nonché determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario”.
La scelta della regola di riparto operata dal Decreto appare conservativa rispetto agli equilibri raggiunti nel Patto per la Salute. Il Wp si propone di illustrare gli effetti di una modalità di fissazione del benchmark e di una regola di riparto in parte diverse rispetto a quelle richiamate dal Decreto, illustrando gli effetti distributivi che da tali ipotesi discenderebbero. Naturalmente, il Wp sviluppa una tra le ipotesi possibili, insistendo sulla definizione di standard di spesa basati su variabili demografiche (ripartizione della popolazione per fasce di età e livelli di spesa pro-capite). Indipendentemente dalla convergenza di opinioni sul criterio adottato, l’esercizio svolto consente di richiamare i requisiti di semplicità, di trasparenza e di stabilità nel tempo degli indicatori da adottare.
Per determinare gli standard di spesa sanitaria si selezionano le Regioni che, nel corso degli ultimi anni, hanno rispettato la programmazione realizzando condizioni di sostanziale equilibrio di bilancio e, inoltre, hanno erogato prestazioni di qualità, testimoniate da rilevazioni e riflesse da un saldo attivo dei flussi di mobilità. Queste Regioni sono assunte come benchmark: Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Umbria, Veneto.
Per le Regioni benchmark è possibile calcolare i profili di spesa pro-capite per fascia di età e i rapporti tra fabbisogni di spesa pro-capite di persone appartenenti alle diverse fasce di età.
I rapporti tra fabbisogni consentono di costruire il sistema di ponderazione della popolazione residente necessario per la ripartizione del Fsn.
I profili assoluti di spesa pro-capite delle Regioni benchmark sono applicati alla struttura demografica di tutte le Regioni, per calcolare la spesa standard e confrontarla con la spesa contabile a consuntivo.
Per data programmazione di medio periodo delle risorse dedicate alla sanità, una regola chiara e stabile di ripartizione del Fsn tra le Regioni da un lato e, dall’altro, una cognizione dei gap di partenza, sono gli elementi necessari per fissare i termini di discussione sul periodo di transizione e sul funzionamento di un fondo ad hoc per la perequazione infrastrutturale, anch’esso parte integrante della transizione.
Marcella Marletta - IX Conferenza Nazionale sui Dispositivi MediciMarcella Marletta
La traccia del discorso tenuto dalla dottoressa Marcella Marletta in occasione della IX Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici, importante evento di settore.
LA SPESA SANITARIA SSN IN ITALIA E NEL LAZIO. Ricostruzione con la metodologi...Nc Salerno
FFM, 12 Novembre 2013
Si è riaperto il dibattito su sanità e benchmark di spesa.
Pochi i progressi che si possono intravedere rispetto agli anni scorsi.
Si procede troppo lentamente e senza un supporto adeguato di dati e valutazioni di impatto.
Il lavoro allegato è il primo di una serie dedicata ai Sistemi Sanitari Regionali.
Si comincia dal Lazio.
Livello e dinamica della spesa sanitaria corrente del Lazio sono messi a confronto con i corrispondenti dati nazionali, nel periodo che va dal 1990 al 2010 (anno più recente coperto da <health> dell’Istat).
L’analisi segue la metodologia utilizzata da Ecofin e Ocse per le proiezioni a medio-lungo termine della spesa: profili di spesa pro-capite per fasce di età, agganciati alla dinamica del Pil pro-capite, applicati alla struttura demografica.
Nel 1990 le spese pro-capite per fasce di età del Lazio erano di coltre il 9% superiori alle corrispondenti spese dell’aggregato Italia. Nel 2010 lo scarto è aumentato a oltre il 13%, come conseguenza di una dinamica più intensa di quella media italiana, soprattutto dopo il 2000.
Nell’aggregato Italia, le simulazioni mostrano che la spesa pro-capite per fasce di età è cresciuta, tra il 1990 e il 2010, con un mark-up di circa 1 p.p. sul tasso di crescita del Pil pro-capite nazionale. Per il Lazio il mark-up si è attestato a 1,2-1,3.
I più alti livelli e la più intensa dinamica del Lazio non trovano giustificazione né nella demografia (le simulazioni ne tengono conto) né in fattori di tipo economico (si tratta di spesa Lea che per definizione deve seguire dappertutto lo sviluppo delle capacità d’offerta del Paese).
Se il Lazio avesse condiviso sia la spesa pro-capite per fasce di età che la dinamica dell’aggregato Italia, si sarebbero liberate risorse considerevoli, pari allo 0,8-0,9% del Pil regionale nel 2010, equivalenti a circa 1,3 miliardi di Euro.
È da rimarcare come la maggior parte dello scarto di efficienza del Lazio maturi successivamente al 2000. Difficile dimostrare il nesso di causalità sul piano statistico, ma la coincidenza con l’avvio del “cantiere federalista”, in quasi quindici anni mai approdato a conclusione, è, almeno nel caso del Lazio, molto forte. Un monito a metter fine alle incertezze e concretizzare le riforme.
Non bisogna avere paura dei numeri. Quantificare è un passaggio ineludibile per il buon governo. Nelle prossime edizioni dei Welfare Reforming Papers saranno, di volta in volta, sviluppati i casi delle altre Regioni e Province Autonome, sino a mettere assieme una mappatura completa e coerente a servizio delle scelte.
Spero che il lavoro e le elaborazioni contenute possano essere di interesse e soprattutto di utilità a fare.
Grazie e vive cordialità, nicola c. salerno
Questa newsletter offre svariati spunti di riflessione: dalla presentazione della nuova Commissione Federmanager per la messa a punto di soluzioni innovative per la salute, alla crescente necessità di un secondo pilastro a sostegno del Sistema sanitario nazionale. Del resto, come emerge da un’indagine che riportiamo in questa newsletter, sono sempre più gli italiani che si indebitano per curarsi. Ulteriori elementi di analisi vengono poi forniti dall'intervista al Responsabile Risorse Umane di Techno Sky, Giancarlo Gugliotta e dall’intervento del Presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla, sul welfare integrativo.Infine, un punto sui convenzionamenti diretti e su un’altra novità, non certo secondaria: dal primo febbraio sul portale di Assidai è disponibile l’applicazione che consentirà alle Associazioni Territoriali Federmanager di offrire ai propri iscritti il servizio di caricamento on line delle domande di rimborso. In ultimo segnaliamo che è ormai al cancelletto di partenza il II° Campionato Nazionale di Sci di Federmanager, che si terrà tra il 17 e il 20 marzo nella prestigiosa cornice di Cortina d’Ampezzo.
Buona lettura!
Assidai
La legge di Stabilità 2015 ha introdotto un fondo biennale per il rimborso (in concorso con le Regioni) per l’acquisto di medicinali innovativi, per gli anni 2015 e 2016: 500 milioni ogni anno. Con il Decreto “Enti Locali” del 2015 si è provveduto alla razionalizzazione della spesa sanitaria dello scorso anno. Oltre a contenere la spesa nel breve periodo, si è cercato di realizzare un sistema di governo unitario dei consumi di dispositivi medici, tramite l’istituzione di un organo deputato ad assicurare una regia nazionale.
Benchmarking e Standard su profili di spesa sanitaria per età (F. Pammolli, N...Nicola_C_Salerno
Questo Working Paper porta un esempio di criterio di ripartizione del Fsn tra le Regioni. Il criterio rimane coerente, in termini generali, con le indicazioni contenute nel “Decreto legislativo in materia di autonomia di entrata delle Regioni a statuto ordinario e delle Province, nonché determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario”.
La scelta della regola di riparto operata dal Decreto appare conservativa rispetto agli equilibri raggiunti nel Patto per la Salute. Il Wp si propone di illustrare gli effetti di una modalità di fissazione del benchmark e di una regola di riparto in parte diverse rispetto a quelle richiamate dal Decreto, illustrando gli effetti distributivi che da tali ipotesi discenderebbero. Naturalmente, il Wp sviluppa una tra le ipotesi possibili, insistendo sulla definizione di standard di spesa basati su variabili demografiche (ripartizione della popolazione per fasce di età e livelli di spesa pro-capite). Indipendentemente dalla convergenza di opinioni sul criterio adottato, l’esercizio svolto consente di richiamare i requisiti di semplicità, di trasparenza e di stabilità nel tempo degli indicatori da adottare.
Per determinare gli standard di spesa sanitaria si selezionano le Regioni che, nel corso degli ultimi anni, hanno rispettato la programmazione realizzando condizioni di sostanziale equilibrio di bilancio e, inoltre, hanno erogato prestazioni di qualità, testimoniate da rilevazioni e riflesse da un saldo attivo dei flussi di mobilità. Queste Regioni sono assunte come benchmark: Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Umbria, Veneto.
Per le Regioni benchmark è possibile calcolare i profili di spesa pro-capite per fascia di età e i rapporti tra fabbisogni di spesa pro-capite di persone appartenenti alle diverse fasce di età.
I rapporti tra fabbisogni consentono di costruire il sistema di ponderazione della popolazione residente necessario per la ripartizione del Fsn.
I profili assoluti di spesa pro-capite delle Regioni benchmark sono applicati alla struttura demografica di tutte le Regioni, per calcolare la spesa standard e confrontarla con la spesa contabile a consuntivo.
Per data programmazione di medio periodo delle risorse dedicate alla sanità, una regola chiara e stabile di ripartizione del Fsn tra le Regioni da un lato e, dall’altro, una cognizione dei gap di partenza, sono gli elementi necessari per fissare i termini di discussione sul periodo di transizione e sul funzionamento di un fondo ad hoc per la perequazione infrastrutturale, anch’esso parte integrante della transizione.
Marcella Marletta - IX Conferenza Nazionale sui Dispositivi MediciMarcella Marletta
La traccia del discorso tenuto dalla dottoressa Marcella Marletta in occasione della IX Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici, importante evento di settore.
LA SPESA SANITARIA SSN IN ITALIA E NEL LAZIO. Ricostruzione con la metodologi...Nc Salerno
FFM, 12 Novembre 2013
Si è riaperto il dibattito su sanità e benchmark di spesa.
Pochi i progressi che si possono intravedere rispetto agli anni scorsi.
Si procede troppo lentamente e senza un supporto adeguato di dati e valutazioni di impatto.
Il lavoro allegato è il primo di una serie dedicata ai Sistemi Sanitari Regionali.
Si comincia dal Lazio.
Livello e dinamica della spesa sanitaria corrente del Lazio sono messi a confronto con i corrispondenti dati nazionali, nel periodo che va dal 1990 al 2010 (anno più recente coperto da <health> dell’Istat).
L’analisi segue la metodologia utilizzata da Ecofin e Ocse per le proiezioni a medio-lungo termine della spesa: profili di spesa pro-capite per fasce di età, agganciati alla dinamica del Pil pro-capite, applicati alla struttura demografica.
Nel 1990 le spese pro-capite per fasce di età del Lazio erano di coltre il 9% superiori alle corrispondenti spese dell’aggregato Italia. Nel 2010 lo scarto è aumentato a oltre il 13%, come conseguenza di una dinamica più intensa di quella media italiana, soprattutto dopo il 2000.
Nell’aggregato Italia, le simulazioni mostrano che la spesa pro-capite per fasce di età è cresciuta, tra il 1990 e il 2010, con un mark-up di circa 1 p.p. sul tasso di crescita del Pil pro-capite nazionale. Per il Lazio il mark-up si è attestato a 1,2-1,3.
I più alti livelli e la più intensa dinamica del Lazio non trovano giustificazione né nella demografia (le simulazioni ne tengono conto) né in fattori di tipo economico (si tratta di spesa Lea che per definizione deve seguire dappertutto lo sviluppo delle capacità d’offerta del Paese).
Se il Lazio avesse condiviso sia la spesa pro-capite per fasce di età che la dinamica dell’aggregato Italia, si sarebbero liberate risorse considerevoli, pari allo 0,8-0,9% del Pil regionale nel 2010, equivalenti a circa 1,3 miliardi di Euro.
È da rimarcare come la maggior parte dello scarto di efficienza del Lazio maturi successivamente al 2000. Difficile dimostrare il nesso di causalità sul piano statistico, ma la coincidenza con l’avvio del “cantiere federalista”, in quasi quindici anni mai approdato a conclusione, è, almeno nel caso del Lazio, molto forte. Un monito a metter fine alle incertezze e concretizzare le riforme.
Non bisogna avere paura dei numeri. Quantificare è un passaggio ineludibile per il buon governo. Nelle prossime edizioni dei Welfare Reforming Papers saranno, di volta in volta, sviluppati i casi delle altre Regioni e Province Autonome, sino a mettere assieme una mappatura completa e coerente a servizio delle scelte.
Spero che il lavoro e le elaborazioni contenute possano essere di interesse e soprattutto di utilità a fare.
Grazie e vive cordialità, nicola c. salerno
Promuovere e sostenere il cambiamento in Sanità - un caso applicativoEttore Turra, CSPO
E’ proprio con l’obiettivo di promuovere e realizzare il miglioramento e l’innovazione organizzativa che APSS Trento, un’azienda sanitaria pubblica di 8000 dipendenti, ha introdotto al proprio interno dei metodi e delle strutture di Project e Change management.
Nel presentare l’esperienza svolta da APSS vengono affrontati tre temi:
- le ragioni principali dell’introduzione del Project e Change management (PcM) in un’azienda sanitaria pubblica, a partire dalle dinamiche del settore,
- i fattori critici di successo che è stato importante assicurare in modo da realizzare i benefici ricercati,
- come i modelli di PcM sono stati evoluti al mutare della situazione e del contesto organizzativo aziendale.
Un test sulle ipotesi delle proiezioni a medio-lungo termine della spesa sani...Nc Salerno
Si applica a ritroso nel tempo la metodologia di proiezione della spesa sanitaria utilizzata da Ocse-Ecofine basata sui profili di spesa pro-capite per fasce di età. Si ricostruisce l’incidenza della spesa sul Pil tra il 1988 e il 2012e la si confronta con il dato storico.
Il nuovo numero di Welfare 24, newsletter di Assidai, il Fondo di Assistenza Sanitaria non profit di emanazione Federmanager rivolto ai manager, ai quadri e alle alte professionalità è speciale.
Abbiamo, infatti, realizzato un’intervista, in esclusiva per Assidai, al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ci offre un’ampia e approfondita panoramica sulle principali sfide della sanità italiana. Con un punto fermo: la sanità pubblica e quella privata non sono alternative, ma devono lavorare in modo integrato per migliorare le prospettive di sostenibilità ed efficienza del Sistema sanitario nazionale e, di conseguenza, la qualità di vita dei cittadini.
L’intervento poi del Presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, richiama i valori di responsabilità e programmazione nazionale citati durante l’Assemblea nazionale Federmanager di venerdì 26 maggio.
Infine, segnaliamo l’approfondimento sulla fiscalità dei contributi e delle prestazioni Assidai e la possibilità di devolvere il proprio 5x1000 a Vises Onlus.
Promuovere e sostenere il cambiamento in Sanità - un caso applicativoEttore Turra, CSPO
E’ proprio con l’obiettivo di promuovere e realizzare il miglioramento e l’innovazione organizzativa che APSS Trento, un’azienda sanitaria pubblica di 8000 dipendenti, ha introdotto al proprio interno dei metodi e delle strutture di Project e Change management.
Nel presentare l’esperienza svolta da APSS vengono affrontati tre temi:
- le ragioni principali dell’introduzione del Project e Change management (PcM) in un’azienda sanitaria pubblica, a partire dalle dinamiche del settore,
- i fattori critici di successo che è stato importante assicurare in modo da realizzare i benefici ricercati,
- come i modelli di PcM sono stati evoluti al mutare della situazione e del contesto organizzativo aziendale.
Un test sulle ipotesi delle proiezioni a medio-lungo termine della spesa sani...Nc Salerno
Si applica a ritroso nel tempo la metodologia di proiezione della spesa sanitaria utilizzata da Ocse-Ecofine basata sui profili di spesa pro-capite per fasce di età. Si ricostruisce l’incidenza della spesa sul Pil tra il 1988 e il 2012e la si confronta con il dato storico.
Il nuovo numero di Welfare 24, newsletter di Assidai, il Fondo di Assistenza Sanitaria non profit di emanazione Federmanager rivolto ai manager, ai quadri e alle alte professionalità è speciale.
Abbiamo, infatti, realizzato un’intervista, in esclusiva per Assidai, al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ci offre un’ampia e approfondita panoramica sulle principali sfide della sanità italiana. Con un punto fermo: la sanità pubblica e quella privata non sono alternative, ma devono lavorare in modo integrato per migliorare le prospettive di sostenibilità ed efficienza del Sistema sanitario nazionale e, di conseguenza, la qualità di vita dei cittadini.
L’intervento poi del Presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, richiama i valori di responsabilità e programmazione nazionale citati durante l’Assemblea nazionale Federmanager di venerdì 26 maggio.
Infine, segnaliamo l’approfondimento sulla fiscalità dei contributi e delle prestazioni Assidai e la possibilità di devolvere il proprio 5x1000 a Vises Onlus.
Organizzazione del sistema sanitario. Confronto tra il sistema italiano e per...Vicente Massucco
Organizzazione del Sistema Sanitario Italiano e Peruviano
La tutela reale della salute : legge è realità.
Come migliorare il sistema sanitario in paesi non sviluppati
Fattori che impediscono lo sviluppo : La corruzione e altri.
L’esperienza del COVID sarà difficile da dimenticare, tanti sono stati gli avvenimenti che si sono susseguiti e che hanno cambiato sensibilmente il nostro modo di vivere e di lavorare. Il volume , attraverso il racconto dei protagonisti, i dati e una raccolta di immagini fotografiche, vuole esprimere in che modo l’ASST Rhodense ha dovuto e saputo far fronte a questo cambiamento. Come i professionisti hanno vissuto questa esperienza in prima persona, come l’organizzazione ha dovuto reinventare il proprio modo di operare, quali sono le tracce indelebili che rimarranno di questa esperienza e quali le prospettive future.
Questo libro è dedicato a tutte le persone che hanno collaborato e che sono a tutt’oggi impegnate nella gestione dell’emergenza sanitaria.
Per scaricare il libro gratuitamente cliccare sul titolo qui di seguito:
L’esperienza della ASST Rhodense durante la Pandemia da Sars-Cov-2
https://www.medicinanarrativa.eu/medicina-narrativa-istud/rassegna-stampa/lesperienza-della-asst-rhodense-durante-la-pandemia-da-sars-cov-2#form
La rubrica 360° è dedicata all’analisi del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 e nelle pagine successive troviamo numerosi articoli che interessano la professione medica e odontoiatrica.
1. Associata a:
a cura di
Nicola Pinelli
Lorenzo Terranova
2. Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO 1
PRESENTAZIONE
La FIASO, Federazione Italiana delle Aziende sanitarie
ed ospedaliere, nasce nel 1998 su iniziativa di alcuni Direttori
generali con l’obiettivo di rappresentare e tutelare il settore
della sanità pubblica nella sua evoluzione sociale, culturale,
economica e produttiva, attraverso la diffusione della cultu-
ra manageriale e il sostegno al processo di aziendalizzazione
delle associate.
FIASO promuove dunque il modello organizzativo aziendale
per la gestione della sanità, orientato al governo clinico ed
economico e fondato sui due principi cardine di autonomia e
responsabilità, nella considerazione di essere quello che offre
le più trasparenti garanzie gestionali come capacità di rap-
portarsi all’offerta, e di relazionarsi con l’intera filiera dei
fornitori di beni e servizi.
Al centro delle strategie è posto il cittadino utente.
La Federazione conta oggi 140 ASL, AO, IRCCS e Aziende
universitarie in tutta Italia: più della metà degli enti del
Servizio sanitario nazionale che, in merito a grandezza e
volume di attività, rappresenta oltre il 60% della spesa sanita-
ria pubblica complessiva.
A livello nazionale, FIASO è associata, dal 2000, alla Confservizi
– Cispel (Confederazione italiana servizi pubblici enti locali),
mentre a livello internazionale, aderisce all’IHF (International
Hospital Federation), nell’ambito del quale rappresenta l’Italia.
FIASO contribuisce ad approfondire e valorizzare le esperienze
di aziendalizzazione fin qui realizzate nella sanità pubblica ed a
3. 2 PRESENTAZIONE
portare elementi al dibattito culturale e politico proprio in vir-
tù dei risultati ottenuti. L’obiettivo è rafforzare la creazione di
una rete interna nella quale le Aziende discutono, approfondi-
scono e focalizzano temi cruciali per la vita dell’Azienda.
Sono stati così costituiti i “Laboratori FIASO”, che vedono im-
pegnati congiuntamente FIASO, le Aziende associate e alcuni
Centri di ricerca Universitari in un dialogo finalizzato a far emer-
gere dalla pratica quotidiana i reali bisogni, le esperienze, le
sensibilità del sistema delle Aziende. Inoltre, obiettivo dei La-
boratori è far emergere non solo le best practices ma princi-
palmente un metodo di lavoro condiviso che consenta a cia-
scuna realtà aziendale di focalizzare i propri fattori di criticità
e di costruire le più idonee risposte.
Attualmente, le attività dei Laboratori riguardano: a. “governo
del territorio”; b. “domanda aggregata”; c. “edilizia sanitaria”;
d. “governance”; e. “leadership”; f. “formazione”.
Nella strategia culturale di FIASO, volta a far conoscere al
“mondo esterno” il punto di vista delle Aziende, l’attività dei
Laboratori rappresenta una piattaforma fondamentale non solo
per predisporre una posizione ufficiale della FIASO, ma anche
per garantire un’elaborazione scientifica e politica mediante
l’organizzazione di eventi pubblici e comunicazioni scientifiche.
Accanto ai Laboratori esistono altre aggregazioni, come quella
dei DG di Policlinici/Aziende Universitarie, o il gruppo tecnico
(DG e direttori del personale) che ha aperto un ampio dialogo -
seppure informale - con l’ARAN su alcuni aspetti concreti del
contratto, che l’ARAN stessa ha utilizzato nella definizione dei
nuovi contratti di lavoro.
La realizzazione di un’adeguata infrastruttura informatica tra
le Aziende associate e fra queste e la FIASO, attraverso un
nuovo sito web, garantirà un potenziamento delle possibilità di
scambio di esperienze, informazioni, documenti, ecc., con-
sentendo alla FIASO di essere al centro di un network fra le
Aziende della sanità pubblica e altri soggetti istituzionali.
4. Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO 3
QUADRO DEMOGRAFICO
Il Paese ha una popolazione residente sostanzialmente costante
dal 1986 (circa 57 mln.). A fronte di ciò, vanno rilevati:
dei tassi di anzianità sempre crescenti, se poi associati agli
indici di dipendenza strutturale e dipendenza degli anziani,
risulta evidente il ruolo economico e sociale degli anziani
stessi;
una modifica della piramide dell’età con un peso crescente
della popolazione oltre i 65 anni (grafico 1);
un incremento della popolazione immigrata (ormai da molti
anni il saldo fra gli immigrati e gli emigrati è a favore dei primi).
Grafico 1
Andamento delle classi d’età
“65 anni e oltre” e e”fino a 14 anni”
5. 4 Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO
Si assiste in altre parole ad una conferma del progressivo in-
vecchiamento della popolazione italiana, (nell’arco di 5 anni
2001-2007 l’aspettativa di vita delle donne alla nascita è salita
da 82,40 anni a 84).
Questo processo di invecchiamento, connesso all’evoluzione
delle tecnologie, dei sistemi di erogazione delle prestazioni e
dei servizi riflette la necessità di ripensare il modello complessi-
vo dell’offerta del servizio pubblico sanitario, continuando da
un lato la riduzione dei posti letto ospedalieri, l’aumento di
quelli a basso contenuto tecnologico più mirati alle patologie
croniche, e dall’altro proseguire il percorso di implementazione
dei servizi territoriali.
TETTO DI SPESA
Va preliminarmente evidenziato che il principio adottato dalle
Autorità, fin dall'inizio degli anni '70 - quando ancora sussiste-
va il modello mutualistico - ma anche successivamente con la
riforma sanitaria di istituzione del SSN (1978), è stato quello di
introdurre tetti (limiti) con l'obiettivo di contenere le dinamiche
della spesa.
È da notare che questo modello viene impiegato anche in altri
Paesi quali la Francia e la Germania con la differenza – però –
che eventuali deficit sono ripianati nell’arco di alcuni mesi.
Con il processo di aziendalizzazione, la qualità dell'offerta del
servizio sanitario pubblico ha registrato una forte attenzione e
sviluppo, attraverso una ridefinizione degli strumenti a disposi-
zione del management sanitario.
In termini più espliciti, con le ovvie differenze rappresentate
dalle realtà regionali e più in generale ambientali, il sistema
delle Aziende sanitarie è stato in grado di governare l’evoluzio-
ne dell’offerta di prestazioni sanitarie e la sua spesa.
6. Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO 5
SPESA SANITARIA PUBBLICA
Riaggregando le voci di spesa sanitaria va osservato che la
ripartizione della spesa fra i grandi aggregati (grafico 2) dimo-
stra come la gestione delle risorse umane stia lentamente ridu-
cendo la propria incidenza consentendo al sistema delle azien-
de di utilizzare meglio i propri strumenti. Va inoltre rilevato che
la crescita della voce "convenzionamenti" può attribuirsi princi-
palmente a scelte che avvengono a livello regionale.
Utilizzando tali analisi economiche, va osservato che relativa-
mente agli acquisti da terzi, tranne un picco nel biennio 1998-
2002, il controllo esercitato dal complesso delle Aziende ha
garantito un tasso di crescita contenuto soprattutto se esami-
nato in una media di lungo periodo.
Grafico 2
Andamento dei grandi aggregati di spesa
in % del totale
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ministero dell’economia, Relazione Generale sulla Situazione Economica del Paese, vari anni
7. 6 Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO
SPESA SANITARIA PRIVATA
La trasformazione della società prima delineata implica il ruolo
crescente di un’offerta più articolata lasciando, pertanto, alla
spesa delle famiglie un utilizzo diretto delle proprie risorse fi-
nanziarie.
Il fatto, però, che la quota di spesa delle famiglie per la sanità
sia, dopo un picco nel 1998, in fase discendente è una conferma
che il sistema delle Aziende sanitarie è abbastanza competitivo
e in grado di coprire parte della spesa che altrimenti sarebbe
stata finanziata dalle stesse famiglie (grafico 3). Tra l’altro cir-
ca la metà della spesa delle famiglie è per farmaci; le cui
scelte di rimborsabilità spettano ora alla Agenzia del Farmaco.
Grafico 3
Ripartizione della spesa sanitaria
pubblicata e privata
Fonte: ns. elaborazioni su dati Ministero dell'economia, Relazione Generale sulla Situazione Economica del Paese, vari anni
8. Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO 7
OCCUPAZIONE
Il SSN, con i suoi oltre 685.000 dipendenti è, dopo la pubblica
istruzione, il datore di lavoro con più occupati.
Negli ultimi anni, il SSN ha cercato di modificare la composizio-
ne dei propri dipendenti. Nell’arco di 10 anni i dipendenti del
ruolo sanitario sono cresciuti di poco meno di 40.000 unità,
mentre il personale amministrativo è aumentato di quasi il dop-
pio. Viceversa, si è registrato un calo degli occupati nel ruolo
tecnico di circa 19.000 unità (grafico 4).
Grafico 4
Composizione professionale
del personale del SSN
Fonte: Ministero della Salute, Personale delle ASL e degli istituti di cura pubblici, diversi anni
9. 8 Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO
Il SSN, pertanto, svolge una propria funzione di importante
fonte occupazionale. È interessante osservare il rapporto fra
tasso generale di disoccupazione regionale e incidenza dei di-
pendenti del SSN sulla popolazione attiva sempre a livello re-
gionale. Emerge che non è vero, come comunemente ritenuto,
che nelle Regioni dove vi è un elevato tasso di occupazione nel
SSN sulla popolazione attiva corrisponda un alto tasso di di-
soccupazione. In realtà, correlando i 2 tassi, si mostra come le
Regioni con un elevato tasso di disoccupazione occupano (in
proporzione) meno persone nel SSN rispetto ad altre Regioni.
Ossia, il sistema delle Aziende è stato in grado di respingere le
pressioni per trasformare le Aziende in luogo di occupazione
(presumibilmente con bassa produttività) (grafico 5).
Grafico 5
Relazione fra incidenza dei dipendenti del SSN
(sulla popolazione attiva) e tasso
di disoccupazione
Ns. elaborazioni su dati Ministero dell’economia, Relazione Generale sulla Situazione Economica del Paese, vari anni
e Ministero della Salute, Personale delle ASL e degli istituti di cura pubblici, diversi anni
10. Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO 9
DIMENSIONE DELLE AZIENDE
Un aspetto molto dibattuto riguarda quale debba essere la di-
mensione media delle Aziende sanitarie. Negli ultimi 10 anni si è
assistito a un processo di crescita della dimensione media at-
traverso accorpamenti regionali (il processo risulta molto più
marcato se si estende l’analisi dal 1980).
La scelta di ridurre il numero delle ASL comporta - e in ultimo
Puglia e Calabria lo hanno ribadito - un ruolo del top manage-
ment aziendale ancora più mirante agli aspetti strategici,
con implicazioni che non sono state sufficientemente inda-
gate per quanto riguarda gli aspetti di governance del siste-
ma (grafico 6).
Grafico 6
Numero di ASL negli ultimi 10 anni
Ns. elaborazioni su dati Ministero della Salute, Personale delle ASL e degli istituti di cura pubblici, diversi anni
11. 10 Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO
SPESA OSPEDALIERA
Il sistema delle Aziende ha avuto un rilievo – ed è un punto
poco approfondito - anche nel controllo della spesa ospedaliera.
Infatti dal 1995 può assistersi a tassi d’incremento della spesa
sanitaria ospedaliera diretta meno marcati rispetto alla spesa
per l’ospedaliera accreditata (vengono utilizzati i tassi di incre-
mento poiché offrono una migliore dimensione del governo; in
termini di valori assoluti si perde la capacità di leggere lo sforzo
intrapreso) (grafico 7).
Grafico 7
Tassi d’incremento della spesa ospedaliera
diretta e spesa ospedaliera accreditata
Ns. elaborazioni su dati Ministero dell’economia, Relazione Generale sulla Situazione Economica del Paese, vari anni
12. Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO 11
POSTI LETTO OSPEDALIERI
La necessità di razionalizzazione della spesa ospedaliera, asso-
ciata all’avvio di processi di riorganizzazione dell’offerta
ospedaliera è ben evidenziata nel taglio di oltre 120.000 posti
letto pubblici nell’arco di 10 anni.
Il processo di accorpamento (ma anche di offerte alternative
visto che i posti letto in day hospital sono raddoppiati) evidenzia
così un percorso virtuoso che il sistema aziendale ha gestito
bene. Viceversa – e questo richiede una riflessione più puntua-
le da parte delle Regioni – non si è verificata una riduzione di
pari intensità nelle aziende accreditate (grafico 8).
Grafico 8
Numero di posti letto di degnza ordinaria
in istituti pubblici e accreditati
Fonte: ns. elaborazioni su dati ISTAT, Annuario statistico, vari anni
13. 12 Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO
Rappresentatività e struttura di FIASO
Le strutture di tutela della salute della popolazione si differen-
ziano molto fra di loro per funzioni assegnate e prestazioni
erogate. Ciò si ripercuote in una diversa composizione e del
numero delle risorse impegnate.
Nei grafici successivi sono riportate le Aziende associate a FIASO
nel 2007, ricordando che sono 5 le tipologie di Aziende associabili:
ASL, AO, Policlinici, IRCCS e altri enti strumentali del SSN (enti
di area vasta, Centri di formazione per la sanità, ecc.).
RAPPRESENTATIVITÀ
DI FIASO NEL SISTEMA DELLE ASL
In termini più puntuali, l’andamento regionale delle Aziende sa-
nitarie (ASL) associate alla FIASO è piuttosto differenziato. In
Trentino, Emilia Romagna, Lazio e Basilicata la totalità delle
Aziende è associata. In altre Regioni, Lombardia, Liguria, e
Campania ben oltre la metà delle ASL aderisce alla FIASO. In
Toscana e Sardegna, esattamente la metà delle Aziende aderi-
sce alla FIASO. Nelle rimanenti Regioni, il tasso di adesione è
inferiore al 50% (grafico 9).
RAPPRESENTATIVITÀ DELLA FIASO
NEL SISTEMA DELLE AO/AOUI
Relativamente alle Aziende ospedaliere (sia aziende ospedaliere
sia aziende ospedaliere universitarie integrate), il quadro si pre-
senta differenziato. Nel Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Lazio e
Basilicata, tutte le AO/AOUI aderiscono alla FIASO. In Liguria,
Campania e Calabria, oltre la metà delle AO aderisce alla FIASO,
mentre nelle altre il valore è inferiore al 50% (grafico 10).
14. Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO 13
Grafico 9
ASL SSN e ASL aderenti a FIASO (2007)
Fonte: dati ISTAT, Annuario statistico, vari anni e FIASO
Grafico 10
AO e AOUI del SSN e aderenti alla FIASO (2007)
Fonte: dati ISTAT, Annuario statistico, vari anni e FIASO
15. 14 Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO
ELEMENTI INTRODUTTIVI
DEL BILANCIO DELLE AZIENDE
Le analisi delle funzioni del costo della produzione rappresenta-
no un’opportunità di riflessione per comprendere le dinamiche
che caratterizzano il sistema delle Aziende. Anche in questo
caso è necessario distinguere in primo luogo la tipologia delle
Aziende; in secondo luogo si registra una differenziazione degli
andamenti per area geografica.
RISULTATI DI ESERCIZIO
PER TIPO DI AZIENDA
Il risultato di esercizio evidenzia che FIASO rappresenta me-
diamente oltre il 52% del totale dei risultati di esercizio. L’aspet-
to rilevante è che andando a scomporre questa tipologia di
voce, si rileva che FIASO rappresenta oltre il 66% dei risultati
di esercizio dei policlinici (il tipo di azienda con il più alto
contenuto tecnologico), il 55% del risultato delle AO/AOUI e
poco meno del 52% delle ASL.
Inoltre, considerando anche altri soggetti (consorzi d’acqui-
sto, aree vaste, IRCSS ecc.), il risultato di esercizio rappre-
sentato da FIASO arriva per questi al 61% (grafico 11).
RISULTATO D’ESERCIZIO
PER MACROAREA REGIONALE
Come già evidenziato (vedi graf. 9 e 10) il grado di rappre-
sentanza della FIASO è differente per Regione. Raggruppan-
do ciascuna macroregione si osserva che se le Aziende as-
16. Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO 15
Grafico 11
Risultati d'esercizio delle Aziende associate
alla FIASO suddivise per tipologia sul totale
delle Aziende del SSN (anno 2004)
Fonte: ns. elaborazioni su Ministero della Salute, Conti economici delle Aziende
Grafico 12
Risultati d'esercizio delle Aziende associate
alla FIASO suddivise per area geografica
sul totale delle Aziende del SSN (anno 2004)
Fonte: ns. elaborazioni su Ministero della Salute, Conti economici delle Aziende
17. 16 Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO
sociate alla FIASO rappresentano mediamente il 52,6% del
complesso dei risultati d’esercizio, il valore si modifica note-
volmente per appartenenza geografica. Così al nord si regi-
stra una copertura dei risultati di esercizio poco meno del
45%, sale al sud e isole al 47% e rappresenta ben oltre il
77% nel centro (grafico 12).
DIMENSIONE DEI MACROAGGREGATI
DI SPESA SANITARIA
In generale, si può osservare come le associate FIASO si ca-
ratterizzino per essere Aziende di media-grande dimensione ri-
spetto all’universo di riferimento. I grafici che seguono riporta-
no gli scostamenti medi percentuali tra i valori di bilancio di una
Azienda dell’universo del SSN e gli stessi di una Azienda SSN
associata a FIASO.
COMPOSIZIONE DEI MACROAGGREGATI
DI SPESA NELLE ASL
Relativamente alle Aziende sanitarie si può rilevare che me-
diamente il costo del personale rappresenta meno di ¼ della
spesa complessiva delle Aziende (pertanto, se è vero che nel
complesso di tutte le tipologie di Azienda la spesa del perso-
nale rappresenta circa il 45% della spesa complessiva, l’inci-
denza della spesa per il personale, nelle ASL non è una voce
di costo prevalente) (grafico 13a).
La maggiore differenza fra l’universo delle ASL e quello delle
Aziende associate alla FIASO si registra nell’acquisto di beni
e servizi. Mentre per le altre voci la differenza è minima
(grafico 13b).
18. Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO 17
Grafico 13A
Composizione delle voci di spesa delle ASL
del SSN (in %) (anno 2004)
Grafico 13B
Differenza media delle voci di spesa delle
ASL associate a FIASO rispetto all’universo
delle ASL del SSN (anno 2004)
Fonte: ns. elaborazioni su Ministero della Salute, Conti economici delle Aziende
19. 18 Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO
COMPOSIZIONE DEI MACROAGGREGATI
DI SPESA DELLE AO E AOUI
Spostando il focus sulle Aziende ospedaliere e quelle integrate,
emerge che la voce di costo prevalente è rappresentata dal
personale (54,4% sul totale) e dall’acquisto di beni (20,9%).
Confrontando i dati dell’universo con quelli delle Aziende asso-
ciate alla FIASO, si rileva che a fronte di un costo per il perso-
nale mediamente inferiore dell’1% corrispondono livelli di costo
più elevati su altre voci (acquisti di beni e acquisto di servizi).
Un fenomeno sostanzialmente simile a quanto descritto per le
ASL. Ciò può essere anche collegato ad un maggior ricorso
delle Aziende a servizi esternalizzati (grafico 14a e 14b).
Grafico 14A
Composizione delle voci di spesa delle ASL
del SSN (in %) (anno 2004)
20. Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO 19
Grafico 14B
Differenza media delle voci di spesa
delle AO/AOUI associate a FIASO rispetto
all’universo delle AO del SSN (anno 2004)
Fonte: ns. elaborazioni su Ministero della Salute, Conti economici delle Aziende
COMPOSIZIONE DEI MACROAGGREGATI
DI SPESA PER POLICLINICI
Com’è noto i policlinici universitari svolgendo non solo una fun-
zione di assistenza e ricerca ma anche didattica presentano
una composizione dei costi leggermente diversa rispetto alle
AO. Se il costo del personale è inferiore (in questo caso si
tocca il 48%), aumenta di molto – proprio per le finalità di
questo tipo di azienda – l’acquisto di beni e di servizi. È all’in-
terno di queste categorie che emerge la maggiore differenza
fra il costo del personale dell’universo delle policlinici universi-
21. 20 Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO
tari e quello delle Aziende associate alla FIASO (-2,6%), e
l’acquisto di beni (+3,4%) (grafico 15a e 15b).
Grafico 15A
Composizione delle voci di spesa dei policlinici
universitari del SSN (in %) (anno 2004)
Grafico 15B
Differenza media delle voci di spesa dei
policlinici associate a FIASO rispetto
all'universo dei policlinici del SSN (anno 2004)
Fonte: ns. elaborazioni su Ministero della Salute, Conti economici delle Aziende
22. Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO 21
MACROAGGREGATI GENERALI
Per mera conoscenza statistica, si riporta la struttura media di
tutto il sistema delle Aziende (ASL, AO/AOUI e policlinici uni-
versitari, IRCSS). Si sottolinea che quando viene preso in esa-
me un campione così eterogeneo la differenza rispetto all’uni-
verso è pressoché nulla (grafico 16).
Grafico 16
Composizione delle voci di spesa di tutte le
tipologie di Aziende erogatrici di prestazioni
sanitarie del SSN (in %) (anno 2004)
Fonte: ns. elaborazioni su Ministero della Salute, Conti economici delle Aziende
Dal grafico precedente risulta che nel sistema delle Aziende le
voci “acquisti di servizi” e “acquisti di beni” rappresentano un
valore considerevole.
SPESA PER ACQUISTO DI BENI E SERVIZI
Un indagine puntuale sulla composizione della voce di spesa
“acquisti di servizi” evidenzia che l’assistenza (acquisti di ser-
23. 22 Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO
vizi di assistenza) rappresenta oltre il 31% (sul totale pari a
55,1%), la seconda voce è rappresentata dalla farmaceutica
(12,4%), la terza voce dalla medicina di base (5,9%). Appro-
fondendo l’universo delle Aziende associate a FIASO, si riscon-
trano alcune differenze (sottolineando che la spesa per l’ac-
quisto di servizi delle aziende FIASO è pari al 52,4% dell’intera
spesa): una minore incidenza della spesa farmaceutica e per
l’assistenza; una maggiore spesa per la medicina di base.
Grafico 17
Articolazione delle spese per
l'acquisto di beni e l'acquisto di servizi
fra il sistema delle aziende del SSN
e delle aziende associate a FIASO
(in % sulla spesa complessiva) (anno 2004)
Fonte: ns. elaborazioni su Ministero della Salute, Conti economici delle Aziende
24. Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO 23
La distribuzione della voce “acquisti di beni” è stata articolata
anche per tipologia di Azienda. Va sottolineato che l’universo
delle Aziende del SSN e quelle FIASO in realtà non si discosta
molto (grafico 18).
Grafico 18
Composizione della spesa
per l'acquisto di beni
(aziende del SSN e aziende associate FIASO)
(anno 2004)
Fonte: ns. elaborazioni su Ministero della Salute, Conti economici delle Aziende
SPESA PER IL PERSONALE
La spesa per il personale SSN rappresenta una delle principali
voci di costo per le Aziende Sanitarie. Nel grafico 19 la spesa
per il personale è scomposta al suo interno per incidenza ri-
25. 24 Dati e considerazioni sul SSN e sulle Aziende Associate in FIASO
spetto al ruolo di appartenenza. Si può osservare come la spe-
sa venga assorbita per larga parte (79%) dal personale del
ruolo sanitario (medici e infermieri). Mentre il restante 20% è
coperto dal personale del ruolo tecnico nella misura del 13% e
dell’8% dal ruolo amministrativo, e in misura ridotta dal perso-
nale del ruolo professionale (0,4%). Al riguardo non si osserva-
no differenze fra universo delle Aziende del SSN e Aziende
associate alla FIASO (grafico 19).
Grafico 19
Spesa per il personale articolata per ruolo
(anno 2004)
Fonte: ns. elaborazioni su Ministero della Salute, Conti economici delle Aziende
ELABORAZIONI AGGIORNATE
CON DATI DISPONIBILI A APRILE 2008
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