3. Vocali
• Le vocali sono foni prodotti dalle corde vocali
pronunciati senza che l’aria incontri ostacoli uscendo
dalla bocca.
• In italiano le vocali (in posizione tonica) sono sette:
ANTERIORI
(o palatali)
CENTRALI
POSTERIORI
(o velari)
MASSIMA CHIUSURA i u
CHIUSE e o
APERTE ɛ ɔ
MASSIMA APERTURA a
4. Vocali
VOCALI ANTERIORI (o palatali)
La lingua si solleva verso la parte
dura del palato.
VOCALI POSTERIORI (o velari)
La lingua si solleva verso la parte
molle del palato (velo palatino).
5. Dittongo e iato
• Il dittongo è un gruppo di due vocali che si pronuncia con una sola
emissione di voce (e non viene separato nella divisione in sillabe).
Si forma dall’incontro tra le vocali [i] o [u] e un’altra vocale accentata (prima o
dopo) o dall’incontro di [i] e [u] tra loro.
• Il trittongo è un gruppo di tre vocali che si pronuncia con una sola
emissione di voce (e non viene separato nella divisione in sillabe).
Si forma dall’incontro delle vocali [i] e [u], oppure da due [i], con un’altra
vocale accentata.
• Lo iato è una coppia di vocali vicine che si pronuncia con due
emissioni di voce distinte (e che viene separata nel nella divisione
in sillabe)
Oltre al normale incontro reciproco tra le vocali [a], [e], [o], si forma con [ì] o
[ù] accentate più un’altra vocale, in parole derivate da altre che contenevano
uno iato (come vì-a-le da vìa o pa-u-ro-si da paùra) e in parole composte da
alcuni prefissi (come ri-al-za-re, re-in-ven-ta-re, bi-en-nio).
6. Semiconsonanti
• Oltre alle 7 vocali e alle 21 consonanti il sistema
fonico italiano comprende anche due
semiconsonanti:
[j] anteriore → [i] più breve nei dittonghi ascendenti.
[w] posteriore → [u] più breve nei dittonghi ascendenti.
es. ieri → /jɛri/, uomo → /wɔmo/.
• Le semiconsonanti non sono mai accentate e si
trovano nei dittonghi ascendenti (ovvero [j] o [w]
seguite da una vocale più aperta).
Editor's Notes
La fonologia (o fonematica) è lo studio dei fonemi e si distingue dalla fonetica che è lo studio dei foni.
Molti dei simboli dell’alfabeto fonetico sono presi dagli alfabeti latino e greco, altri sono stati creati capovolgendo una lettera già esistente o aggiungendoci alcuni simboli come puntini, gancetti, macchiette in determinati luoghi.
Alcuni linguisti distinguono il termine vocoide, il suono prodotto concretamente dalle corde vocali, dal termine vocale, inteso come il concetto astratto del fonema.
In posizione atona le vocali italiane sono cinque, [a] [e] [i] [o] [u].
Oltre alla posizione della lingua le vocali sono classificate anche in aperte/chiuse a seconda del grado di apertura della bocca durante la loro articolazione.
Immagini tratte dal sito Wikimedia:
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Cardinal_vowel_tongue_position-front.svg
I dittonghi possibili sono 10: [i]+[à/è/ò/ù] (fiamma, piede, piove, fiume), [u]+[à/è/ì/ò] (quando, guerra, guida, cuore), [à/è/ò/ù]+[i] (dirai, nei, poi, lui), [à/è]+[u] (pausa, neutro)
I trittonghi possibili sono 5 : [i]+[à/è]+[i] (spiai, miei), [iu]+[ò] (paiuolo), [u]+[à/ò]+[i] (guai, buoi)
Esempi di iato sono ma-e-stro, zì-a, pa-ù-ra.
Quando [i] o [u] seguono una vocale più aperta formano dei dittonghi discendenti, come nelle parole laico e feudo.
Quando [i] o [u] sono accentati e seguiti da vocale formano degli iati.