Oramai sono passati 20 anni dalla nascita della legge Stanca e nonostante gli adempimenti previsti, le attività di monitoraggio, la diffusione di attività a supporto del miglioramento dell’accessibilità tra cui il PNRR, ad oggi molti miglioramenti in tema, se presenti, sono prettamente “estetici”. La domanda da porsi è: la macchina PA sta lavorando con l’accessibilità in mente?
Accessibilità digitale: come rendere un sito web accessibile a tuttiSiteGround.com
Lo sai che solo il 3% dei siti al mondo rispetta le regole di accessibilità web? Il tuo sito web è accessibile da qualsiasi tipologia di utente o non hai mai lavorato su questo aspetto? Se la risposta è NO per te si apre una grande opportunità etica ed economica. Scopri come rendere il tuo sito accessibile a tutti!
L’accessibilità web è un tema fondamentale a livello globale ed è importante non solo essere consapevoli di questo problema, ma apportare ai propri siti web le modifiche necessarie per essere conformi e dare la possibilità anche a chi ha disabilità di accedere al web.
Vai al webinar: https://it.siteground.com/blog/come-rendere-un-sito-accessibile-a-tutti
Non c’è accessibilità senza competenze, non ci sono competenze senza accessi...Roberto Scano
L’accessibilità è una tematica che, fino a qualche anno fa, era considerata di nicchia, una “cenerentola” tra le competenze in quanto poco richiesta dal mercato. Grazie ad una serie di normative, applicabili sia per la PA che per il privato, il tema si è rafforzato portando all’attenzione dei diversi soggetti coinvolti negli acquisti diverse criticità, in particolare l’identificazione di aziende e/o figure competenti a garantire un prodotto di qualità che sia nativamente accessibile. Durante il seminario, dopo un veloce riepilogo delle normative vigenti, saranno presentate le criticità di acquisiti di soluzioni non accessibili nonché dell’importanza dell’inserimento dell’accessibilità in ogni fase delle attività, dal procurement al mantenimento delle soluzioni digitali.
SMAU Milano, 23 ottobre 2015. Il digitale è tra noi. Ogni resistenza è inutile. Ma la resistenza continua. L'errore più grande da parte di PA ed aziende è di considerare il digitale come tecnologia e non come parte integrante nella riorganizzazione dei processi aziendali. In questo seminario sarà trattato il tema dell'integrazione digitale, ovvero di ripensare l'organizzazione con un'ottica di valorizzazione dei benefici apportati dal digitale.
Accessibilità digitale: come rendere un sito web accessibile a tuttiSiteGround.com
Lo sai che solo il 3% dei siti al mondo rispetta le regole di accessibilità web? Il tuo sito web è accessibile da qualsiasi tipologia di utente o non hai mai lavorato su questo aspetto? Se la risposta è NO per te si apre una grande opportunità etica ed economica. Scopri come rendere il tuo sito accessibile a tutti!
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Non c’è accessibilità senza competenze, non ci sono competenze senza accessi...Roberto Scano
L’accessibilità è una tematica che, fino a qualche anno fa, era considerata di nicchia, una “cenerentola” tra le competenze in quanto poco richiesta dal mercato. Grazie ad una serie di normative, applicabili sia per la PA che per il privato, il tema si è rafforzato portando all’attenzione dei diversi soggetti coinvolti negli acquisti diverse criticità, in particolare l’identificazione di aziende e/o figure competenti a garantire un prodotto di qualità che sia nativamente accessibile. Durante il seminario, dopo un veloce riepilogo delle normative vigenti, saranno presentate le criticità di acquisiti di soluzioni non accessibili nonché dell’importanza dell’inserimento dell’accessibilità in ogni fase delle attività, dal procurement al mantenimento delle soluzioni digitali.
SMAU Milano, 23 ottobre 2015. Il digitale è tra noi. Ogni resistenza è inutile. Ma la resistenza continua. L'errore più grande da parte di PA ed aziende è di considerare il digitale come tecnologia e non come parte integrante nella riorganizzazione dei processi aziendali. In questo seminario sarà trattato il tema dell'integrazione digitale, ovvero di ripensare l'organizzazione con un'ottica di valorizzazione dei benefici apportati dal digitale.
Innovazione e tecnologia nello studio professionaleroberto spaggiari
Meeting ACEF 2016 Bologna
Riflessioni sull'utilizzo della tecnologia negli studi professionali, limiti dei professionisti, paura del cambiamento e resistenza all'innovazione
Intervento di Roberto Spaggiari, Partner di Attolini & Spaggiari Associati di Reggio Emilia, in occasione del "16°Meeting Nazionale ACEF - Idee senza recinti", 28/10/2016, Sede della Regione Emilia Romagna, Bologna
Professionalità digitali: come identificarle per potenziare l’innovazione in ...Roberto Scano
Dalla nascita dell’ICT ad oggi le competenze nel settore del digitale sono evolute. Dove prima esisteva l’informatico (e nel web il “webmaster”) ora esistono differenti professionalità che concorrono alla nascita di prodotti e servizi di qualità. In questo seminario sarà analizzata la situazione europea, fornendo chiare indicazioni sulle modalità di identificazione e catalogazione delle professionalità secondo norme tecniche nazionali (UNI), nonché indicando le modalità per identificare le certificazioni legalmente valide per il settore.
L’analisi dei dati rappresenta un nuovo strumento per fare impresa e ottenere vantaggi significativi. Ciò è possibile grazie alle applicazioni di Business Intelligence, Big Data e Business Analytics, strumenti in grado di fornire informazioni precise, aggiornate e significative in supporto alle decisioni strategiche delle imprese, fornendo così un forte vantaggio competitivo.
Nuove normativa sulla accessibilità applicabili a qualsiasi sito webGiulio Coraggio
Sono entrate in vigore norme onerose sull'accessibilità applicabili a qualsiasi sito web, che richiedono un intervento immediato.
Si tratta di due normative che richiedono sia modifiche tecniche che l'implementazione di nuove comunicazioni e funzionalità su qualsiasi sito web. Le questioni sono affrontate in stile legal design da Enila Elezi e Arianna Angiletta dello studio legale DLA Piper nell'infografica qui di seguito:
Competenze digitali: catalogazione, formazione e certificazioneRoberto Scano
“Che lavoro fai?”, “Tu che sei esperto di informatica…”. Quante volte capita di sentire frasi del genere? Troppo spesso, purtroppo, quando si parla di informatica e mondo ICT si pensa ancora oggi al tuttologo, l’esperto informatico in grado di svolgere qualsiasi mansione. Allo stesso tempo si crede che con qualche corso, attestato o certificazione proprietaria ci si possa definire esperti in qualcosa. Per fortuna non è così. Esistono delle norme (legislative e tecniche), che consentono di rendere più chiare le competenze digitali sia dei professionisti ICT, sia di soggetti che lavorano con strumenti ICT (nella PA e non solo). In questo seminario sarà fornita la fotografia attuale e le evoluzioni future di normative, standard nazionali e internazionali per l’identificazione dei modelli di riferimento per la catalogazione, formazione e certificazione delle competenze digitali.
Nuovi metodi e linguaggi per la comunicazione degli adolescentiDino Amenduni
L’educazione, la formazione, i ragazzi e Internet: una relazione impossibile?
Presentazione del 23 marzo 2011 durante l'evento "L’educazione tra pari nelle malattie sessualmente trasmesse" (Bari)
Criticità per la protezione dei dati personali connesse all’utilizzo di dispo...festival ICT 2016
Le problematiche che sorgono in seguito all’utilizzo dei prodotti e dei servizi dell’IoT sono molteplici. Tra queste, le maggiori sono:
a) Asimmetria informativa e mancanza di controllo sui propri dati: la condivisione di dati personali tra produttori dei dispositivi, sviluppatori di sw, provider e analisti, comporta per le persone la difficoltà ad esercitare un adeguato controllo sugli stessi, e, soprattutto, sulle finalità perseguite diverse da quelle associate al dispositivo;
b) Consenso informato: estrema difficoltà per l’utilizzatore dei dispositivi IoT di prestare un consapevole e libero consenso al trattamento dei suoi dati personali;
c) Profilazione intrusiva: l’elevata quantità di dati personali e sensibili, rende altamente possibile una profilazione sempre più sofisticata delle abitudini degli utenti;
d) Sicurezza: le attuali tecnologie IoT non hanno ancora raggiunto un livello di sicurezza adeguato.
Un aiuto a costruire e gestire le idonee misure di sicurezza digitale dai dati dell’Osservatorio OAD, dai framework ITIL, COBIT, NIST, e dagli standard ISO che trattano l’argomento
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Professionalità digitali: come identificarle per potenziare l’innovazione in ...Roberto Scano
Dalla nascita dell’ICT ad oggi le competenze nel settore del digitale sono evolute. Dove prima esisteva l’informatico (e nel web il “webmaster”) ora esistono differenti professionalità che concorrono alla nascita di prodotti e servizi di qualità. In questo seminario sarà analizzata la situazione europea, fornendo chiare indicazioni sulle modalità di identificazione e catalogazione delle professionalità secondo norme tecniche nazionali (UNI), nonché indicando le modalità per identificare le certificazioni legalmente valide per il settore.
L’analisi dei dati rappresenta un nuovo strumento per fare impresa e ottenere vantaggi significativi. Ciò è possibile grazie alle applicazioni di Business Intelligence, Big Data e Business Analytics, strumenti in grado di fornire informazioni precise, aggiornate e significative in supporto alle decisioni strategiche delle imprese, fornendo così un forte vantaggio competitivo.
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Sono entrate in vigore norme onerose sull'accessibilità applicabili a qualsiasi sito web, che richiedono un intervento immediato.
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Competenze digitali: catalogazione, formazione e certificazioneRoberto Scano
“Che lavoro fai?”, “Tu che sei esperto di informatica…”. Quante volte capita di sentire frasi del genere? Troppo spesso, purtroppo, quando si parla di informatica e mondo ICT si pensa ancora oggi al tuttologo, l’esperto informatico in grado di svolgere qualsiasi mansione. Allo stesso tempo si crede che con qualche corso, attestato o certificazione proprietaria ci si possa definire esperti in qualcosa. Per fortuna non è così. Esistono delle norme (legislative e tecniche), che consentono di rendere più chiare le competenze digitali sia dei professionisti ICT, sia di soggetti che lavorano con strumenti ICT (nella PA e non solo). In questo seminario sarà fornita la fotografia attuale e le evoluzioni future di normative, standard nazionali e internazionali per l’identificazione dei modelli di riferimento per la catalogazione, formazione e certificazione delle competenze digitali.
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Criticità per la protezione dei dati personali connesse all’utilizzo di dispo...festival ICT 2016
Le problematiche che sorgono in seguito all’utilizzo dei prodotti e dei servizi dell’IoT sono molteplici. Tra queste, le maggiori sono:
a) Asimmetria informativa e mancanza di controllo sui propri dati: la condivisione di dati personali tra produttori dei dispositivi, sviluppatori di sw, provider e analisti, comporta per le persone la difficoltà ad esercitare un adeguato controllo sugli stessi, e, soprattutto, sulle finalità perseguite diverse da quelle associate al dispositivo;
b) Consenso informato: estrema difficoltà per l’utilizzatore dei dispositivi IoT di prestare un consapevole e libero consenso al trattamento dei suoi dati personali;
c) Profilazione intrusiva: l’elevata quantità di dati personali e sensibili, rende altamente possibile una profilazione sempre più sofisticata delle abitudini degli utenti;
d) Sicurezza: le attuali tecnologie IoT non hanno ancora raggiunto un livello di sicurezza adeguato.
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Accessibilità, tra miti e realtà: gli errori da non compiere e le azioni da intraprendere per una reale inclusione digitale
1. Accessibilità, tra miti e realtà
gli errori da non compiere e le azioni da intraprendere per una reale inclusione digitale
Roberto Scano (Presidente IWA Italy)
2. Accessibilità, tra miti e realtà:
gli errori da non compiere e le azioni da
intraprendere per una reale inclusione
digitale
Oramai sono passati 20 anni dalla nascita della legge Stanca e nonostante gli
adempimenti previsti, le attività di monitoraggio, la diffusione di attività a
supporto del miglioramento dell’accessibilità tra cui il PNRR, ad oggi molti
miglioramenti in tema, se presenti, sono prettamente “estetici”. La domanda
da porsi è: la macchina PA sta lavorando con l’accessibilità in mente?
5. Norme giuridiche per PA e privati: discriminazione «generica»
Misure per la tutela giudiziaria
delle persone con disabilità vittime
di discriminazioni
Legge 67/2006
A quali realtà si applica
A tutte le realtà, pubbliche e private, a prescindere dal
fatturato.
Cosa prevede
Prevede la non discriminazione (diretta o indiretta) delle
persone con disabilità.
Gli utenti possono fare ricorso?
Sì, consente il ricorso al giudice ordinario per la
rimozione delle barriere e risarcimento del danno.
Misure per la discriminazione
delle persone sul lavoro
D.lgs. 216/2003
A quali realtà si applica
A tutte le realtà lavorative, pubbliche e private, a
prescindere dal fatturato.
Cosa prevede
Prevede la non discriminazione (diretta o indiretta) delle
persone con disabilità nei luoghi di lavoro.
Gli utenti possono fare ricorso?
Sì, consente il ricorso al giudice ordinario per la
rimozione delle barriere e risarcimento del danno.
6. Norme giuridiche per PA e privati: obblighi «informatici»
Disposizioni per favorire l'accesso
dei soggetti disabili agli strumenti
informatici
Legge 4/2004 «Stanca»
A quali realtà si applica
Alle Pubbliche Amministrazioni, estesa ai soggetti diversi
dalla PA con fatturato medio dell’ultimo triennio superiore a
500 milioni di euro.
Cosa prevede
• Responsabilitàdirigenziali per le PA
• Responsabilitàe sanzioni per i soggettiprivati (sino al 5% del fatturato).
• Responsabilitàcontrattuali negli acquisti di soluzioni ICT.
Gli utenti possono fare ricorso?
Sì, possono fare ricorso all’AgID.
Direttiva sui requisiti per
l'accessibilità di prodotti e servizi
Accessibility Act
A quali realtà si applica
• A tutte le realtà PA e privati (escluse – ma non
proprio - le microimprese)
• qualsiasi nuovo prodotto «ICT» immesso sul mercato
europeo.
Cosa prevede
• Il divieto di immissione di prodotti e servizi ICT non
conformi sul mercato europeo dal 28 giugno 2025.
• La possibilità di assegnare il marchio «CE» ai prodotti
e servizi.
8. Adempimenti per PA e soggetti privati
Pubbliche amministrazioni
• Contratti (sempre)
• Postazioni di lavoro (sempre)
• Documenti e contenuti (sempre)
• Obiettivi di accessibilità (entro il 31 marzo)
• Dichiarazione di accessibilità (entro il 23 settembre)
• Piano Triennale vigente (tempi variabili)
• Formazione (indefinito)
Soggetti privati
• Contratti (sempre)
• Postazioni di lavoro (sempre)
• Documenti e contenuti (sempre)
• Dichiarazione di accessibilità (entro 23 settembre)
9. Gli aiuti
Il PNRR come «spinta» a fare…
…quel che non si è fatto (bene) prima.
14. Partiamo dalle basi…
I contratti di acquisto di prodotti e servizi ICT
• Non è sufficiente inserire l’obbligo di rispettare la
normativa vigente (mero adempimento che evita la
nullità contrattuale)
• Vanno inseriti ulteriori obblighi per il fornitore, tra cui:
• Presentazione di una autodichiarazione di conformità del
prodotto, in cui riportare eventuali non conformità attuali.
• Impegno, in caso di identificazione da parte del committente
e/o tramite segnalazione di terzi (feedback), della risoluzione
delle problematiche nei tempi previsti dalla normativa
vigente (30 gg.).
15. … passando per le competenze
Attività di sviluppo e professionalità Web
• L’accessibilità non va applicata / testata alla fine
del processo ma in ogni fase: va valutata già in
fase di offerta, in presenza di «bozzetti»
(mockup).
• Il fornitore deve dimostrare (già in fase di gara /
contratto) di avere figure professionali
qualificate con comprovata esperienza nello
sviluppo accessibile, meglio se coadiuvate da un
Web Accessibility Expert (norma UNI 11621-3).
16. … dimenticandosi che l’accessibilità è «sempre ma non per sempre»
Attività di monitoraggio e formazione
• Vanno definite:
• procedure di analisi «a campione» fatta internamente
(se con persone qualificate) o tramite supporto di terzi;
• attività di formazione del personale – ad ogni livello –
su tematiche trasversali (es: gestione documenti) e
verticali (es: contratti, design);
• procedure per identificare criticità generate da prodotti
di terzi (es: sistemi di gestione documentale)
17. Quindi? fare tutto veloce per paura di sanzioni… ma farlo male.
• Oggetti largamente diffusi sia per il
costo che per attività di marketing.
• Discussi a livello mondiale.
• Non sono validi per la conformità.
• A volte creano ulteriori criticità.
• Non ben considerati da utenti.
18. E gli utenti, li
ascoltiamo?
E soprattutto, cosa facciamo
per migliorare?
19. La dichiarazione di accessibilità e il meccanismo di feedback
• Può sembrare strano, ma sono uno collegato all’altro.
• Una buona dichiarazione di accessibilità a volte evita l’uso del
meccanismo di feedback.
• Devono essere entrambi comprensibili, facili da utilizzare.
• Qualcuno deve realmente prendersi carico delle istanze, in modo
serio, perché qualcuno la fuori è discriminato rispetto agli altri utenti.
21. Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione «accessibile»
• Inserimento di schede obbligatorie di autodichiarazione di conformità
dei prodotti ICT rispetto alla norma tecnica UNI CEI EN 301549
22. Qualificazione dei servizi cloud «accessibili»
• Inserimento di schede obbligatorie di autodichiarazione di conformità
dei prodotti in cloud rispetto alla norma tecnica UNI CEI EN 301549
24. Qualificazione delle professionalità operanti nel web
• Professionista è chi opera ai sensi della legge 4/2013
• IWA è la «casa» dei professionisti Web, come associazione
accreditata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy,
• Anche se non associato, devono essere figure con conoscenze, abilità
e competenze di accessibilità per il proprio ambito di lavoro.
https://www.iwa.it
25. Tra cui i Web Accessibility Expert!
• La figura è normata dalla norma tecnica UNI
11621-3, necessaria ora per aiutare a
riparare errori commessi «prima» e per fare
scelte accurate «durante».
• Attualmente molto richiesta.
• Se ci fosse una minima conoscenza in
materia, il Web Accessibility Expert potrebbe
non essere necessario in queste fasi
“semplici” ed essere utilizzato in altre fasi.
26. Ma non servono solo gli esperti tecnici!
• L’accessibilità è un principio di base per lo
svolgimento di qualsiasi attività di PA ed aziende.
• È necessario pensare a sessioni di formazione
specifiche per specifici ruoli.
• Tutti, chi più chi meno, sono coinvolti nel
garantire la non discriminazione sia all’interno
che all’esterno del luogo di lavoro.