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SCENARI FINANZIARI
JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE
Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital

Bang! Il momento è arrivato.
di John Mauldin | 16 giugno 2012 - Anno 3 - Numero 24

In questo numero:
Le spiegazioni della BCE
Come prevenire una corsa agli sportelli
Il lontano End Game
Bang! Il momento è arrivato
Chicago, Toscana, Singapore, Rhode Island, Rock of Ages

"Forse più di ogni altra cosa, l'incapacità di riconoscere la precarietà e la mutevolezza
della fiducia (in particolare nei casi in cui i debiti a breve termine sono elevati e devono
essere continuamente rinnovati) è il fattore chiave che dà origine alla sindrome del "This
time is different". Ai governi, alle banche o alle società fortemente indebitate può sembrare
di poter rinnovare allegramente le scadenze dei loro debiti per un periodo di tempo molto
lungo, ma poi arriva il bang! - la fiducia crolla, i finanziatori spariscono e a quel punto la
crisi arriva.

"La teoria economica ci dice che è proprio la natura volubile della fiducia, compresa la sua
dipendenza dalle aspettative da parte del pubblico su eventi futuri, che rende così difficile
prevedere i tempi della crisi del debito. Elevati livelli di debito conducono, in molti modelli
economici matematici, a "equilibri multipli" in cui il livello del debito potrebbe essere
sostenuto o potrebbe non esserlo. Gli economisti non hanno idea di quali tipi di eventi
spostino la fiducia e di come si possa valutare concretamente la vulnerabilità della fiducia.
Ciò che si vede, ancora e ancora, nella storia delle crisi finanziarie è che quando ci
si aspetta che un incidente accada, alla fine questo avviene. Quando i paesi sono
profondamente indebitati, si sono sempre cacciati nei guai. Quando il debito alimenta
i prezzi delle attività il tutto sembra troppo bello per essere vero, e probabilmente lo è. Ma
la tempistica esatta può essere molto difficile da prevedere, ed una crisi che può sembrare
imminente a volte può richiedere anni prima di implodere."

– Da This Time Is Different, di Carmen Reinhart e Ken Rogoff

Sappiamo che il denaro sta semplicemente volando fuori dalle banche greche. Alcuni di
esse sono chiaramente insolventi, ma possono ugualmente soddisfare le richieste di ritiro
dei contanti. Da dove proviene il denaro? La risposta è sotto forma di un altro acronimo
Europeo, chiamato ELA. C'è un limite a questa generosità? E i politici stanno diventando
piuttosto ... (irascibili, critici, irritabili, scegliete la parola che vi piace di più) l'un con l'altro.
Questo è ciò che accade quando una crisi impone a dei politici, oramai stanchi, di
affrontare l'ennesima tragedia greca che questa volta forse colpirà ancora più da vicino
casa loro. C'è qualcuno da qualche parte che non si è ancora stancato di sentir parlare
della Grecia? Sono stanco di scrivere su di loro, ma se vogliamo capire lo Sturm und
Drang, la tempesta e lo stress, che incombe in Europa, dobbiamo cominciare da lì.
Perché, a differenza di Las Vegas, quello che succede in Grecia, sicuramente non rimarrà
in Grecia.

Le spiegazioni della BCE
Cominciamo con l'andare un po' più a fondo sulla Banca Centrale Europea. Ho avuto una
discussione piuttosto lunga su questo argomento con David Kotok nel corso degli ultimi
giorni, mentre in realtà si spende troppo tempo nello scavare nel dettaglio su ciò che
arcano alla maggior parte di noi. E' fantastico pensare, in momenti come questi di avere
qualcuno che pazientemente ti spieghi l'inspiegabile. Lo ringrazio per le sue accurate
analisi che troverete nelle prossime pagine, ma mi assumo ogni responsabilità per gli
errori.

Sarebbe abbastanza facile scrivere sulla BCE se questo fosse il meccanismo con cui
viene stampato il denaro in Europa, ma questo è vero solo in parte. La BCE è governata
da un consiglio. In realtà, la BCE è più come il FOMC (Federal Open Market Committee)
della Federal Reserve degli Stati Uniti. La BCE si riunisce e stabilisce la politica, e quindi
quella politica viene attuate dalle varie banche centrali dei paesi membri.

Allo stesso modo, mentre è conveniente pensare "che la Fed" stampi denaro e compra e
vende titoli nelle sue attività quotidiane, in realtà è la filiale di New York della Federal
Reserve che fa le operazioni di mercato aperto, per attuare le politiche del FOMC.

Così, quando la BCE decide di autorizzare un trilione di euro da mettere a disposizione
delle banche in Europa, come nel recente LTRO (operazione a lungo termine di
rifinanziamento), sono in realtà le varie banche centrali nazionali che fanno le operazioni
nei loro paesi di appartenenza. Sotto LTRO, la BCE fissa la politica e la natura di ciò che
si qualifica come garanzia del prestito, che tipo di "taglio" è stato impostato per la
garanzia, e così via. La BCE si prende il rischio di eventuali prestiti che essa autorizza, al
posto delle banche centrali nazionali. Nel recente LTRO ricevuto dalle banche, il cui tasso
d'interesse è stato fissato molto basso, potrebbe essere utilizzato per dare liquidità ai
clienti o per comprare titoli di Stato.

La Spagna è stata di gran lunga il paese le cui banche hanno avuto il grande vantaggio di
avere denaro a buon mercato, con l'Italia che è arrivata al secondo posto. Mentre le
banche di altri paesi hanno usato i soldi per fare cose diverse dal comprare debito
pubblico, le banche della Spagna e dell'Italia che hanno preso il prestito al 1% hanno
comprato i loro titoli di Stato, come mostra la tabella qui sotto (per gentile concessione di
Alphaville ).
Prima di andare avanti, vorrei farvi notare che ci sono delle richieste nei confronti della
BCE per fare un altro LTRO, in un modo da iniettare maggiore liquidità nel sistema.
Mentre aspettiamo che la BCE trovi davvero il modo per finanziare le banche, l'ultima volta
hanno preso come garanzia “in pratica, i crediti verso clientela”, cosa piuttosto rischiosa.
Mi chiedo quali buone garanzie vengano rilasciate in paesi come la Spagna? Quanto
rischio è disposta ad assumersi la BCE? Quel denaro è chiaro che fluirà; non sono solo
certo del meccanismo. Se fanno un altro tipo di LTRO, per un importo minore. Sono certo
che prima di farlo faranno una valutazione di qual'è la domanda e delle garanzie che ci
sono.


 Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di
                      John Mauldin per il mercato Europeo.

    Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il
                                   mercato Italiano.

                        Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it


Come prevenire una corsa agli sportelli bancari

Quando la zona euro era in fase di progettazione, i politici avevano deciso che non
volevano creare qualcosa di simile alla FDIC che abbiamo qui negli Stati Uniti. Non
volevano garantire i depositi delle banche nei paesi membri. C'erano una serie di ragioni
per questo. Alcuni paesi hanno settori bancari enormi, e altri paesi non ha voluto garantire
i depositi su cui non avevano alcun controllo. Proprio come la FDIC e le varie agenzie
nazionali regolano le banche statunitensi, la zona euro oltre che a livello di sistema
dovrebbe anche agire a livello di regolamentazione. Le banche tedesche e francesi
sarebbero disposte a rinunciare alla loro relativa indipendenza? La risposta è stata no, in
modo che ogni paese sia responsabile della regolamentazione e garantisca le proprie
banche.

Così i tecnocrati hanno poi riflettuto sul problema di come evitare che una banca funzioni a
livello nazionale. La risposta è stata una cosa chiamata Emergency Lending Assistance o
ELA. Fondamentalmente, la BCE autorizza le varie banche centrali nazionali a creare soldi
da mettere a disposizione delle banche che stanno avendo problemi di liquidità, ma con la
consapevolezza che il debito è responsabilità della banca centrale nazionale e del suo
governo. Fino a questo momento, un qualcosa di simile al LTRO non è mai stato scritto
nel piano. Il presidente della Bce Mario Draghi (o qualcuno presso la BCE) in pratica ha
concepito la cosa e ha ottenuto il consenso dal board della BCE.

Mentre la Fed è relativamente trasparente nelle sue azioni e nel bilancio (rispetto ad altre
banche centrali), la BCE è piuttosto reticente sull'ELA. "Non si dice quando sei in una
situazione di emergenza, altrimenti la situazione peggiora. Così davvero non vedo l'utilità
di essere più trasparenti", ha detto in un'intervista al Financial Times di questo mese, Luc
Coene, governatore della banca centrale del Belgio.

A un certo punto la quantità di denaro dell'ELA è stata separata, identificabile in due voci
sul bilancio della BCE, ma ora i numeri sono sepolti nella categoria "altro". Ma poiché la
voce "altro" è salita alle stelle negli ultimi anni, si può intuire la quantità di denaro emessa.
Il Financial Times ha riferito che si trattava di €150 miliardi, ma non vi è ragione per
credere che siano stati prestati oltre €200 miliardi a partire da questa settimana, in quanto
la Grecia e altri paesi sono diventati davvero una cosa seria. (Nota: Il bilancio della BCE è
l'aggregazione dei bilanci delle banche centrali nazionali.)

Sono sicuro che le persone che sognavano la ELA, sarebbero sconvolte da un tale
numero. Ma non sono state capaci di anticipare la crisi del debito che potrebbe causare la
separazione euro. Potete vedere l'aumento della voce "altro" nel grafico qui sotto (per
gentile concessione di Alphaville):
Questo è un punto importante da capire. I vari governi nazionali sono autorizzati a creare
prestiti in euro, nei momenti di "emergenza". Così la Grecia (attraverso la sua banca
centrale nazionale) ha la possibilità di stampare euro. Quando la BCE ha negato l'accesso
al denaro attraverso LTRO, le banche greche a causa delle garanzie insufficienti si sono
immediatamente rivolte alla Banca Centrale Greca e hanno ottenuto tutto ciò di cui
avevano bisogno. In teoria stanno pagando un tasso di interesse molto più alto, ma questo
dà loro l'accesso al denaro per consentire ai clienti di ritirare i propri soldi. E mentre è
difficile che ci sia una "corsa" alle banche greche, il ritmo fino ad ora è stato paragonabile
a quello di una corsa al trotto con un ritmo costante. Oltre €600 milioni di euro al giorno
stanno lasciando il sistema greco. Dato che non sono andati via solo circa €150 miliardi,
cioè vale a dire circa il 2% dei depositi ogni settimana. Ne riparleremo più avanti.

Mentre a tarda notte ero alla ricerca di questo, mi sono imbattuto su questo pezzo
piuttosto ben scritto da Thomas Warner. Saltiamo una parte della sua conclusione. Potete
leggere l'intero pezzo su http://seekingalpha.com/article/619341-how-greece-will-drag-
down-europe-and-refuse-to-leave.)

Il lontano End Game

"Alla fine tutta la follia deve finire. La follia dell'ELA greco si concluderà con il denaro che
sarà portato all'estero e a quel punto la garanzia risulterà inutile.

"Lungo la strada, la restante parte dell'Europa sarà sempre più nervosa. I prestiti ELA
sono garantiti dalla banca centrale greca, che è a sua volta è garantita dal governo greco.
E il governo greco non può pagare i propri debiti, senza l'aiuto del resto d'Europa.
"L'ammontare dei prestiti ELA cresce, i governi del nord Europa cominceranno
probabilmente ad agitarsi per i limiti dell'uso dell'ELA in Grecia, o lo taglieranno del tutto.
Se il governo greco minaccia di fare default sul suo debito verso l'Europa, allo stesso
tempo la questione del taglio dell'ELA in Grecia verrebbe probabilmente sollevata.

"Ma nei paesi periferici e in Francia, si susseguiranno voci in merito ad un trattamento di
favore. Un voto per tagliare l'ELA alla Grecia sarebbe paragonabile ad un voto per forzare
la chiusura del sistema bancario. Questo sarebbe un messaggio molto spaventoso
lanciato ai depositanti spagnoli, italiani, alle banche irlandesi e portoghesi, e potrebbe
creare a livello europeo una corsa agli sportelli.

"Si richiede un voto pari ai due terzi dei governatori delle banche centrali nazionali per
limitare l'utilizzo ad un paese dell'ELA, per cui la Grecia avrebbe bisogno di solo cinque
alleati per bloccare tale voto.

"La mia ipotesi è che ci saranno dei compromessi, e che alla Grecia potrebbe essere
progressivamente limitato il suo ELA, anche se non potrà mai essere escluso del tutto.
Allo stesso modo l'Europa rischia di sospendere gli aiuti, ma poi negoziare compromessi
dell'ultimo minuto prima che la Grecia arrivi al punto di essere inadempiente sui suoi debiti.

"Alla fine, gli europei si renderanno conto delle perdite del sistema bancario greco che
pesano su di loro, e a poco a poco erogheranno prestito dopo prestito.

"Non c'è alcun modo di forzare la Grecia a pagare per le perdite bancarie che si
monetizzeranno attraverso l'ELA. Il denaro andrà sui conti privati presso le banche per la
maggior parte tedesche. I crediti in sofferenza stanno giacendo presso il bilancio della
banca centrale greca, pronti per essere lasciati cadere in un mucchio, non appena le
banche greche verranno lasciate fuori dal finanziamento della banca centrale.

"In un modo o nell'altro, il resto d'Europa finirà per pagare per la pulizia in corso. L'unico
problema sarà quello, se si pagherà attraverso un altro più grande piano di salvataggio
della Grecia con un rimborso ancora più lontano nel futuro, oppure si estrometterà la
Grecia dall'ELA, costringendo le banche greche a chiudere, per poi dover ricostituire il
capitale della BCE cancellato dalla incapacità della Grecia di risarcire i suoi prestiti
garantiti ottenuti attraverso l'ELA".

Vi sono circa € 240 miliardi di prestiti erogati alle banche greche, che potrebbero aver
trovato posto tramite il denaro dell'ELA, se la banca centrale greca fosse stata indulgente
con la sua definizione di garanzie qualificate e sui tagli. In teoria, sotto l'attuale
autorizzazione della banca centrale greca potrebbero finanziare il ritiro di ogni deposito da
ogni banca in Grecia. E si potrebbe continuare a farlo fino a quando la BCE, non voterà
contro la possibilità di emettere denaro da parte loro. Questo, come Thomas sottolinea
(David concorda) non accadrà, perché una corsa agli sportelli avrebbe inizio lo stesso
giorno in Spagna e in Portogallo! E la settimana successiva in Italia?

E questo è uno dei motivi per cui chi capisce questo sistema, è preoccupato questo fine
settimana. Se i greci dovessero dare la maggioranza al partito di sinistra Syriza, la
quantità di denaro che lascerà la Grecia aumenterà rapidamente, poiché il pericolo di
tornare alla dracma aumenterà. Data la retorica su entrambi i lati, ci potrebbe essere un
drammatico aumento del rischio.
Ma la BCE lascerà fuori la Grecia dai fondi ELA? Io credo di no. Non vi è dubbio che il
taglio dell'ELA spingerebbe la Grecia fuori dalla zona euro. Piuttosto, la BCE si aspetta
(giustamente a mio parere) che le autorità politiche agiscano. Questo non è un problema
da affrontare con la politica monetaria. Ha detto Draghi in una recente intervista. Mentre lui
preferirebbe che la Grecia rimanesse nella zona euro, ma questa è una decisione che
devono prendere i politici.

Un pensiero finale sulla Grecia e sulle implicazioni per il resto d'Europa. Il denaro che
lascia le banche greche, è denaro che non viene investito nelle imprese della Grecia. La
liquidità non ha moltiplicatore. È l'opposto della potenza del denaro. E' deflazione.

Una corsa alle banche renderebbe il tutto molto più difficile da recuperare, soprattutto in
un economia che si ridurrebbe al baratto. La Grecia è tragicamente a corto di medicinali e
di forniture mediche. E' pericolosamente vicino a perdere l'accesso ai mercati dell'energia.
Direi che la Grecia è pronta per un colpo di stato militare, ma il personale militare può
andare in sciopero (alcuni di loro lo hanno fatto!) perché in realtà non c'è fiducia nel loro
potere.

La Grecia avrà bisogno di enormi quantità di aiuti, per essere salvata. E sì, la Spagna
assomiglia alla Grecia di tre anni fa, se non con una economia messa peggio e una crisi
bancaria in atto. I politici spagnoli e gli altri dicono le stesse cose sulla Spagna che erano
state dette tre anni fa sulla Grecia. Ed è per questo che c'è il problema Grecia. Se la
Grecia viene tagliata fuori, i mercati si chiederanno: "Chi è il prossimo?"

Il Bang! Il momento arrivato.

Rivediamo questo pezzo da : This time is different:

"Forse più di ogni altra cosa, l'incapacità di riconoscere la precarietà e la mutevolezza
della fiducia (in particolare nei casi in cui i debiti a breve termine sono elevati e devono
essere continuamente rinnovati) è il fattore chiave che dà origine alla sindrome del "This
time is different". Ai governi, alle banche o alle società fortemente indebitate può sembrare
di poter rinnovare allegramente le scadenze dei loro debiti per un periodo di tempo molto
lungo, ma poi arriva il bang! - la fiducia crolla, i finanziatori spariscono e a quel punto la
crisi arriva.

"La teoria economica ci dice che è proprio la natura volubile della fiducia, compresa la sua
dipendenza dalle aspettative da parte del pubblico su eventi futuri, che rende così difficile
prevedere i tempi della crisi del debito. Elevati livelli di debito conducono, in molti modelli
economici matematici, a "equilibri multipli" in cui il livello del debito potrebbe essere
sostenuto o potrebbe non esserlo. Gli economisti non hanno idea di quali tipi di eventi
spostino la fiducia e di come si possa valutare concretamente la vulnerabilità della fiducia.
Ciò che si vede, ancora e ancora, nella storia delle crisi finanziarie è che quando ci
si aspetta che un incidente accada, alla fine questo avviene. Quando i paesi sono
profondamente indebitati, si sono sempre cacciati nei guai. Quando il debito alimenta
i prezzi delle attività il tutto sembra troppo bello per essere vero, e probabilmente lo è. Ma
la tempistica esatta può essere molto difficile da prevedere, ed una crisi che può sembrare
imminente a volte può richiedere anni prima di implodere."

Penso che il momento sia abbastanza vicino. La Spagna non è in grado di poter prendere
a prestito il denaro necessario ad un tasso sostenibile per poter salvare le sue banche, ed
in effetti è stata estromessa dal mercato obbligazionario. La Spagna avrà bisogno non
solo di un piano di salvataggio per le sue banche, ma anche di ristrutturare parte del loro
debito e/o dei possibili default di alcune. Ma questa è solo matematica. E quando la
Spagna avrà bisogno di quei soldi, il mercato a quel punto diventerà molto nervoso nei
confronti dell'Italia. E non dobbiamo dimenticare il Portogallo, che anche lui avrà bisogno
di rifinanziare il debito. Oh, e l'Irlanda.

Questa settimana il cancelliere tedesco Merkel ha detto che le politiche del nuovo
presidente socialista francese, Francois Hollande, potrebbero distruggere la zona euro
portando la crisi del debito governativo anche in Francia.

"Mentre venerdì le tensioni all'interno della zona euro hanno continuato a crescere, il
cancelliere tedesco ha respinto delle 'soluzioni veloci' e si è rifiutata di accettare qualsiasi
discussione sulla messa in comune del debito al fine degli eurobonds, o sul fatto che la
Germania possa garantire i depositi bancari negli altri paesi della zona euro. Le sue
affermazioni sul blocco della vigilanza dell'EU sulle spese nazionali e sul sostegno agli
eurobond hanno dato fastidio al signor Hollande, inoltre lei ha sottolineato che questo
scelte 'mascherano' le divergenze tra la Germania e le 'mediocri' economie della zona
euro, o di quelle in declino come la Francia. Infatti, la signora Merkel ha detto che 'Se si
analizza l'evoluzione dei costi unitari del lavoro tra la Germania e la Francia, le differenze
tra i due paesi sono diventate sempre più significative, e quindi questo è un tema che deve
essere discusso'." (The Telegraph)

Ci sarà un vertice tra poche settimane. Gordon Brown, ex primo ministro della Gran
Bretagna, ha detto che normalmente nei summit si arriva ad un accordo su dei piani
“normali, ma che sono spesso inutili”, ma che "non servono quando l'area euro si sta
finalmente avvicinando al giorno nel quale ci sarà la resa dei conti." Inoltre, ha detto che
ora la crisi rischia di diffondersi, e che di conseguenza anche l'Italia e la Francia
potrebbero aver bisogno di un salvataggio. Questo è piuttosto inusuale per un ex PM.

Se la Francia perde il suo rating AAA, a quel punto la pressione di fare un lifting anche
sulla Germania sarebbe molto pesante. La Merkel si è resa conto di questo e quindi
aumenterà la pressione su Hollande, affinché faccia marcia indietro rispetto alle promesse
elettorali che ha fatto, prima di mettere a rischio che egli possa perdere il rating e l'intero
esperimento della zona euro.

Sembra che la Merkel sia pronta ad accettare una reale unione fiscale e dei controlli di
bilancio centrali, ma perché la Germania accetti saranno necessarie delle linee guida più
rigorose e un trattato molto più dettagliato. Questa settimana in un discorso ai suoi
sostenitori, la Merkel ha detto che è stato un errore non aver fatto un unione fiscale 15
anni fa – questa è una posizione piuttosto nuova da parte sua. Il punto chiave sarà quello
di attuare ulteriori riforme del mercato del lavoro nei paesi più deboli al fine di ridurre così il
divario, in termini di produttività e competitività, tra questi e la Germania. La Merkel in
cambio della tracciabilità di ogni trasferimento di denaro, darà inevitabilmente la garanzia
che la Germania accetterà lo spostamento dell'autorità di controllo fiscale a Bruxelles.

Ma la domanda è in quanto tempo. L'Europa non si muove mai, se non c'è una crisi. Come
lo stesso Jean Monnet ha detto: "La gente accetta il cambiamento solo di fronte ai
problemi, e vede i problemi solo quando si trova di fronte ad una crisi".

E per negoziare i dettagli la Merkel avrà bisogno di un sacco di tempo, ma questo è un
qualcosa che i mercati non sono disponibili a darle.

L'Europa è di fronte a due scelte. Lasciare che la zona euro si rompa o incamminarsi
verso una piena unione fiscale, e con dei controlli di bilancio centrali. Quest'ultima opzione
significa in ultima analisi, Eurobond e un'autorità di tassazione centrale. Questo significa
anche che i sindacati nazionali cederanno il controllo ai tecnocrati e ai politici a Bruxelles.
E questo significherà un cambiamento delle leggi sul mercato del lavoro. L'Europa tenderà
ad agitarsi quando avrà a che fare con un controllo centrale e un Parlamento europeo che
farà davvero la differenza?

In questo momento il resto dell'Europa sta guardando alla Grecia che sta implodendo. La
Spagna ha quasi il 25% di disoccupazione. L'Italia ha respinto delle riforme di base del
mercato del lavoro. L'intero continente sembra incapace di ammettere la realtà.

Gli investitori in obbligazioni si aspettano di essere ripagati. Questo è un concetto molto
semplice. E se gli investitori sono preoccupati sul fatto di poter ricevere indietro i loro soldi,
allora chiedono un maggiore tasso di interesse o semplicemente non investono. Ci sono
anche altri posti dove mettere i soldi. Come la Svizzera. A quanto pare, interi segmenti
della cittadinanza europea sembrano pensare che il finanziamento pubblico è un diritto
fondamentale, qualcosa che ci deve essere senza alcun vincolo. "Dammi quello che voglio
in termini di pensione e lavoro. Ed anche l'assistenza sanitaria. Proteggi il mio posto di
lavoro dai cambiamenti e dal mercato. Ed infine tassa qualcun altro, preferibilmente
qualcuno che ha più di me, così posso continuare ad usufruire di tutti questi vantaggi."

C'è un limite a quanto debito il mercato sarà disposto a tollerare. Qual è questo limite,
nessuno in realtà lo sa fino a quando non lo si raggiunge, ma allora è troppo tardi. Oggi il
limite è stato evidentemente raggiunto dalla Spagna. E presto sarà raggiunto in Italia e
anche in Francia, a meno che vengano fatte delle serie riforme. I credit default swap
tedeschi continuano a crescere ogni settimana.

Ma come c'è un limite di disponibilità da parte del mercato obbligazionario nel finanziare il
debito, c'è pure un limite nella pazienza degli elettori e nella disponibilità nel sopportare il
dolore. E la frustrazione continua a crescere, quando il dolore persiste e non si vede mai
la fine della strada che si sta percorrendo. Ma oggi nel cambiare rotta le cose possono
anche peggiorare? La risposta è, ovviamente sì. Mi viene in mente la famosa frase
pronunciata dalla regina Victoria, quando è stata informata sul fatto che le cose dovevano
cambiare.

"Perché miei cari signori, abbiamo bisogno di fare dei cambiamenti? La situazione non è
già abbastanza pessima?"

Ma il cambiamento sta arrivando in Europa. In un modo o nell'altro, un nuovo ordine e un
nuovo equilibrio dovrà essere trovato tra loro. O una unione fiscale o una rottura. Hanno
procrastinato all'invero simile. Si può sentire il Bang! Il momento si sta avvicinando.
Questo è l'Endgame.

Chicago, Toscana, Singapore, Rhode Island e Rock of Ages

Questa settimana sarò a Chicago alla conferenza Morningstar con i miei amici di Altegris.
Poi Venerdì sera parto per l'Italia, con una sosta di un giorno a Madrid. Starò in Toscana in
un piccolo villaggio chiamato Trequanda, dove cercherò di rilassarmi un po' e recuperare il
ritardo che ho accumulato sulla mia lettura. Mentre gli amici verranno trovarci e
utilizzeranno assieme a noi la villa, come base per poi esplorare la regione, io passerò la
maggior parte del tempo nella villa e per me questo significa fare vacanza. Neil Howe e
sua figlia, Rob Arnott (di Research Affiliates) e la sua famiglia, il mio medico, Mike Roizen,
e altri ancora arriveranno. Mi avventurerò nell'andare a vedere Il Palio di Siena, la famosa
corsa dei cavalli che viene svolta nella piazza della città. Abbiamo prenotato i biglietti più
di un anno fa, per poter accedere ad alcune finestre che si affacciano sulla piazza. Penso
che sarà una giornata emozionante ed anche la sera.

Tornerò poi a casa per una settimana o giù di lì e poi andrò a Singapore via New York. Poi
tornerò alla fine di quella settimana e poi andrò per una settimana a Newport, Rhode
Island. E quella sarà una settimana interessante.

Ci sono un sacco di persone che mi chiedono come faccio a viaggiare così tanto (e
perché). Sono assolutamente d'accordo che viaggio troppo. Il problema è che guardando
ogni singolo viaggio, questo ha un suo senso. Per esempio, questa estate durante l'ultima
settimana di luglio, parteciperò ad un qualcosa che trovo sia molto eccitante ed un grande
onore per me. Negli ultimi anni ho avuto il privilegio di conoscere Andrew Marshall, prima
in piccoli gruppi e poi privatamente. Mr. Marshall gestisce un qualcosa chiamato Office of
Net Assessment per il Dipartimento della Difesa USA e riferisce al segretario della Difesa.
Egli è stato nominato da Nixon nel 1973, e da allora ogni Segretario della Difesa e
Presidente degli Stati Uniti lo ha sempre riconfermato. Egli ora ha 90 anni, ma non mostra
alcun segno di rallentamento. Egli ricorda apparentemente ogni conversazione. (Sul tema
dell'invecchiamento e sul continuare a lavorare e rimanere costantemente attivi, lui è il mio
eroe ufficiale.) Nel mondo futurista egli è una leggenda. La memoria istituzionale che egli
porta con sé va al di là del valore in se stesso. In sostanza, la ONA sviluppa e coordina le
valutazioni sulla qualità, tendenze e prospettive future delle capacità e potenzialità militari
degli Stati Uniti, in confronto con quelle degli altri paesi o gruppi di paesi, in modo da
individuare le emergenti o future minacce o le opportunità per gli Stati Uniti Stati. Pensate
a come se fosse un think tank di pianificazione interna per il Dipartimento della Difesa.

Ogni tanto riuniscono un piccolo gruppo di pensatori e chiedono loro di presentare
un'analisi sui loro rispettivi campi di competenza, e poi sulla base delle loro analisi
elaborano un documento. Quest'anno sono stato invitato a partecipare e a parlare. Sarò a
Rhode Island per una settimana, il giorno dopo che sarò tornato da Singapore.

La mia sola richiesta è stata quella di poter ascoltare le altre presentazioni e alla sera
poter interagire con gli altri relatori. Mi hanno detto sì. Come potevo non andare? Quanto
sarei idiota se non accettassi questa proposta? Ho l'opportunità di andare in un posto ed
ascoltare esperti provenienti da ambienti molto diversi, scelti da Andy Marshall, che
parlano di tematiche che riguardano il futuro in un modo che non ho ancora nemmeno
considerato (e alcuni non li ho nemmeno mai presi in considerazione). Ci occuperemo
anche dei soliti argomenti su tutti i tipi di tecnologie, la geopolitica, ecc, e al pomeriggio e
alla sera ci si riunisce in piccoli gruppi. Anche se non è chiaro quello che mi sarà
permesso di scrivere quella settimana, prenderò degli appunti.

Così se vi chiedete come il mio programma possa diventare così pieno? Questo è il modo.
Ci sono solo troppe cose interessanti che ho l'opportunità di fare, e io non me la sento di
farmele passare sotto il naso.

È nuovamente molto tardi (o veramente presto, a seconda del vostro punto di vista della
giornata). Mi metterò a riposare per un po' prima di andare a farlo in palestra, e poi
proverò a fare un paio di cose personali, così come il rispondere ad alcune e-mail e
scrivere. E domani qui negli Stati Uniti è la festa del papà, un modo come un altro per il
quale tutto il clan si riunirà per un lungo pranzo. E in qualche momento di questo fine
settimana mi metterò a vedere il nuovo film di Rock of of Ages, che è una versione
cinematografica del grande gioco di successo di Broadway che porta lo stesso nome,
prodotto dal mio amico e socio d'affari Barry Habib (che ha una piccola parte nel film). Un
tizio di nome Tom Cruise ha una parte nel film. Il film presenta la musica di Bon Jovi, Guns
N'Roses, Def Leppard, Foreigner, Journey, Poison, Whitesnake, Night Ranger, Twisted
Sister, e REO Speedwagon.

Quindi, con il pensiero di "Welcome to the Jungle," premo il pulsante di invio. Buona
settimana e godetevi la possibilità di uscire con vostro padre e/o con i vostri bambini.

Il vostro analista che vi ha colpito con il suo colpo migliore,




John Mauldin
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Bang! Il Momento è Arrivato

  • 1. SCENARI FINANZIARI JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital Bang! Il momento è arrivato. di John Mauldin | 16 giugno 2012 - Anno 3 - Numero 24 In questo numero: Le spiegazioni della BCE Come prevenire una corsa agli sportelli Il lontano End Game Bang! Il momento è arrivato Chicago, Toscana, Singapore, Rhode Island, Rock of Ages "Forse più di ogni altra cosa, l'incapacità di riconoscere la precarietà e la mutevolezza della fiducia (in particolare nei casi in cui i debiti a breve termine sono elevati e devono essere continuamente rinnovati) è il fattore chiave che dà origine alla sindrome del "This time is different". Ai governi, alle banche o alle società fortemente indebitate può sembrare di poter rinnovare allegramente le scadenze dei loro debiti per un periodo di tempo molto lungo, ma poi arriva il bang! - la fiducia crolla, i finanziatori spariscono e a quel punto la crisi arriva. "La teoria economica ci dice che è proprio la natura volubile della fiducia, compresa la sua dipendenza dalle aspettative da parte del pubblico su eventi futuri, che rende così difficile prevedere i tempi della crisi del debito. Elevati livelli di debito conducono, in molti modelli economici matematici, a "equilibri multipli" in cui il livello del debito potrebbe essere sostenuto o potrebbe non esserlo. Gli economisti non hanno idea di quali tipi di eventi spostino la fiducia e di come si possa valutare concretamente la vulnerabilità della fiducia. Ciò che si vede, ancora e ancora, nella storia delle crisi finanziarie è che quando ci si aspetta che un incidente accada, alla fine questo avviene. Quando i paesi sono profondamente indebitati, si sono sempre cacciati nei guai. Quando il debito alimenta i prezzi delle attività il tutto sembra troppo bello per essere vero, e probabilmente lo è. Ma la tempistica esatta può essere molto difficile da prevedere, ed una crisi che può sembrare imminente a volte può richiedere anni prima di implodere." – Da This Time Is Different, di Carmen Reinhart e Ken Rogoff Sappiamo che il denaro sta semplicemente volando fuori dalle banche greche. Alcuni di esse sono chiaramente insolventi, ma possono ugualmente soddisfare le richieste di ritiro dei contanti. Da dove proviene il denaro? La risposta è sotto forma di un altro acronimo Europeo, chiamato ELA. C'è un limite a questa generosità? E i politici stanno diventando piuttosto ... (irascibili, critici, irritabili, scegliete la parola che vi piace di più) l'un con l'altro. Questo è ciò che accade quando una crisi impone a dei politici, oramai stanchi, di affrontare l'ennesima tragedia greca che questa volta forse colpirà ancora più da vicino casa loro. C'è qualcuno da qualche parte che non si è ancora stancato di sentir parlare della Grecia? Sono stanco di scrivere su di loro, ma se vogliamo capire lo Sturm und Drang, la tempesta e lo stress, che incombe in Europa, dobbiamo cominciare da lì. Perché, a differenza di Las Vegas, quello che succede in Grecia, sicuramente non rimarrà in Grecia. Le spiegazioni della BCE
  • 2. Cominciamo con l'andare un po' più a fondo sulla Banca Centrale Europea. Ho avuto una discussione piuttosto lunga su questo argomento con David Kotok nel corso degli ultimi giorni, mentre in realtà si spende troppo tempo nello scavare nel dettaglio su ciò che arcano alla maggior parte di noi. E' fantastico pensare, in momenti come questi di avere qualcuno che pazientemente ti spieghi l'inspiegabile. Lo ringrazio per le sue accurate analisi che troverete nelle prossime pagine, ma mi assumo ogni responsabilità per gli errori. Sarebbe abbastanza facile scrivere sulla BCE se questo fosse il meccanismo con cui viene stampato il denaro in Europa, ma questo è vero solo in parte. La BCE è governata da un consiglio. In realtà, la BCE è più come il FOMC (Federal Open Market Committee) della Federal Reserve degli Stati Uniti. La BCE si riunisce e stabilisce la politica, e quindi quella politica viene attuate dalle varie banche centrali dei paesi membri. Allo stesso modo, mentre è conveniente pensare "che la Fed" stampi denaro e compra e vende titoli nelle sue attività quotidiane, in realtà è la filiale di New York della Federal Reserve che fa le operazioni di mercato aperto, per attuare le politiche del FOMC. Così, quando la BCE decide di autorizzare un trilione di euro da mettere a disposizione delle banche in Europa, come nel recente LTRO (operazione a lungo termine di rifinanziamento), sono in realtà le varie banche centrali nazionali che fanno le operazioni nei loro paesi di appartenenza. Sotto LTRO, la BCE fissa la politica e la natura di ciò che si qualifica come garanzia del prestito, che tipo di "taglio" è stato impostato per la garanzia, e così via. La BCE si prende il rischio di eventuali prestiti che essa autorizza, al posto delle banche centrali nazionali. Nel recente LTRO ricevuto dalle banche, il cui tasso d'interesse è stato fissato molto basso, potrebbe essere utilizzato per dare liquidità ai clienti o per comprare titoli di Stato. La Spagna è stata di gran lunga il paese le cui banche hanno avuto il grande vantaggio di avere denaro a buon mercato, con l'Italia che è arrivata al secondo posto. Mentre le banche di altri paesi hanno usato i soldi per fare cose diverse dal comprare debito pubblico, le banche della Spagna e dell'Italia che hanno preso il prestito al 1% hanno comprato i loro titoli di Stato, come mostra la tabella qui sotto (per gentile concessione di Alphaville ).
  • 3. Prima di andare avanti, vorrei farvi notare che ci sono delle richieste nei confronti della BCE per fare un altro LTRO, in un modo da iniettare maggiore liquidità nel sistema. Mentre aspettiamo che la BCE trovi davvero il modo per finanziare le banche, l'ultima volta hanno preso come garanzia “in pratica, i crediti verso clientela”, cosa piuttosto rischiosa. Mi chiedo quali buone garanzie vengano rilasciate in paesi come la Spagna? Quanto rischio è disposta ad assumersi la BCE? Quel denaro è chiaro che fluirà; non sono solo certo del meccanismo. Se fanno un altro tipo di LTRO, per un importo minore. Sono certo che prima di farlo faranno una valutazione di qual'è la domanda e delle garanzie che ci sono. Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di John Mauldin per il mercato Europeo. Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il mercato Italiano. Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it Come prevenire una corsa agli sportelli bancari Quando la zona euro era in fase di progettazione, i politici avevano deciso che non volevano creare qualcosa di simile alla FDIC che abbiamo qui negli Stati Uniti. Non volevano garantire i depositi delle banche nei paesi membri. C'erano una serie di ragioni per questo. Alcuni paesi hanno settori bancari enormi, e altri paesi non ha voluto garantire i depositi su cui non avevano alcun controllo. Proprio come la FDIC e le varie agenzie nazionali regolano le banche statunitensi, la zona euro oltre che a livello di sistema dovrebbe anche agire a livello di regolamentazione. Le banche tedesche e francesi sarebbero disposte a rinunciare alla loro relativa indipendenza? La risposta è stata no, in modo che ogni paese sia responsabile della regolamentazione e garantisca le proprie
  • 4. banche. Così i tecnocrati hanno poi riflettuto sul problema di come evitare che una banca funzioni a livello nazionale. La risposta è stata una cosa chiamata Emergency Lending Assistance o ELA. Fondamentalmente, la BCE autorizza le varie banche centrali nazionali a creare soldi da mettere a disposizione delle banche che stanno avendo problemi di liquidità, ma con la consapevolezza che il debito è responsabilità della banca centrale nazionale e del suo governo. Fino a questo momento, un qualcosa di simile al LTRO non è mai stato scritto nel piano. Il presidente della Bce Mario Draghi (o qualcuno presso la BCE) in pratica ha concepito la cosa e ha ottenuto il consenso dal board della BCE. Mentre la Fed è relativamente trasparente nelle sue azioni e nel bilancio (rispetto ad altre banche centrali), la BCE è piuttosto reticente sull'ELA. "Non si dice quando sei in una situazione di emergenza, altrimenti la situazione peggiora. Così davvero non vedo l'utilità di essere più trasparenti", ha detto in un'intervista al Financial Times di questo mese, Luc Coene, governatore della banca centrale del Belgio. A un certo punto la quantità di denaro dell'ELA è stata separata, identificabile in due voci sul bilancio della BCE, ma ora i numeri sono sepolti nella categoria "altro". Ma poiché la voce "altro" è salita alle stelle negli ultimi anni, si può intuire la quantità di denaro emessa. Il Financial Times ha riferito che si trattava di €150 miliardi, ma non vi è ragione per credere che siano stati prestati oltre €200 miliardi a partire da questa settimana, in quanto la Grecia e altri paesi sono diventati davvero una cosa seria. (Nota: Il bilancio della BCE è l'aggregazione dei bilanci delle banche centrali nazionali.) Sono sicuro che le persone che sognavano la ELA, sarebbero sconvolte da un tale numero. Ma non sono state capaci di anticipare la crisi del debito che potrebbe causare la separazione euro. Potete vedere l'aumento della voce "altro" nel grafico qui sotto (per gentile concessione di Alphaville):
  • 5. Questo è un punto importante da capire. I vari governi nazionali sono autorizzati a creare prestiti in euro, nei momenti di "emergenza". Così la Grecia (attraverso la sua banca centrale nazionale) ha la possibilità di stampare euro. Quando la BCE ha negato l'accesso al denaro attraverso LTRO, le banche greche a causa delle garanzie insufficienti si sono immediatamente rivolte alla Banca Centrale Greca e hanno ottenuto tutto ciò di cui avevano bisogno. In teoria stanno pagando un tasso di interesse molto più alto, ma questo dà loro l'accesso al denaro per consentire ai clienti di ritirare i propri soldi. E mentre è difficile che ci sia una "corsa" alle banche greche, il ritmo fino ad ora è stato paragonabile a quello di una corsa al trotto con un ritmo costante. Oltre €600 milioni di euro al giorno stanno lasciando il sistema greco. Dato che non sono andati via solo circa €150 miliardi, cioè vale a dire circa il 2% dei depositi ogni settimana. Ne riparleremo più avanti. Mentre a tarda notte ero alla ricerca di questo, mi sono imbattuto su questo pezzo piuttosto ben scritto da Thomas Warner. Saltiamo una parte della sua conclusione. Potete leggere l'intero pezzo su http://seekingalpha.com/article/619341-how-greece-will-drag- down-europe-and-refuse-to-leave.) Il lontano End Game "Alla fine tutta la follia deve finire. La follia dell'ELA greco si concluderà con il denaro che sarà portato all'estero e a quel punto la garanzia risulterà inutile. "Lungo la strada, la restante parte dell'Europa sarà sempre più nervosa. I prestiti ELA sono garantiti dalla banca centrale greca, che è a sua volta è garantita dal governo greco. E il governo greco non può pagare i propri debiti, senza l'aiuto del resto d'Europa.
  • 6. "L'ammontare dei prestiti ELA cresce, i governi del nord Europa cominceranno probabilmente ad agitarsi per i limiti dell'uso dell'ELA in Grecia, o lo taglieranno del tutto. Se il governo greco minaccia di fare default sul suo debito verso l'Europa, allo stesso tempo la questione del taglio dell'ELA in Grecia verrebbe probabilmente sollevata. "Ma nei paesi periferici e in Francia, si susseguiranno voci in merito ad un trattamento di favore. Un voto per tagliare l'ELA alla Grecia sarebbe paragonabile ad un voto per forzare la chiusura del sistema bancario. Questo sarebbe un messaggio molto spaventoso lanciato ai depositanti spagnoli, italiani, alle banche irlandesi e portoghesi, e potrebbe creare a livello europeo una corsa agli sportelli. "Si richiede un voto pari ai due terzi dei governatori delle banche centrali nazionali per limitare l'utilizzo ad un paese dell'ELA, per cui la Grecia avrebbe bisogno di solo cinque alleati per bloccare tale voto. "La mia ipotesi è che ci saranno dei compromessi, e che alla Grecia potrebbe essere progressivamente limitato il suo ELA, anche se non potrà mai essere escluso del tutto. Allo stesso modo l'Europa rischia di sospendere gli aiuti, ma poi negoziare compromessi dell'ultimo minuto prima che la Grecia arrivi al punto di essere inadempiente sui suoi debiti. "Alla fine, gli europei si renderanno conto delle perdite del sistema bancario greco che pesano su di loro, e a poco a poco erogheranno prestito dopo prestito. "Non c'è alcun modo di forzare la Grecia a pagare per le perdite bancarie che si monetizzeranno attraverso l'ELA. Il denaro andrà sui conti privati presso le banche per la maggior parte tedesche. I crediti in sofferenza stanno giacendo presso il bilancio della banca centrale greca, pronti per essere lasciati cadere in un mucchio, non appena le banche greche verranno lasciate fuori dal finanziamento della banca centrale. "In un modo o nell'altro, il resto d'Europa finirà per pagare per la pulizia in corso. L'unico problema sarà quello, se si pagherà attraverso un altro più grande piano di salvataggio della Grecia con un rimborso ancora più lontano nel futuro, oppure si estrometterà la Grecia dall'ELA, costringendo le banche greche a chiudere, per poi dover ricostituire il capitale della BCE cancellato dalla incapacità della Grecia di risarcire i suoi prestiti garantiti ottenuti attraverso l'ELA". Vi sono circa € 240 miliardi di prestiti erogati alle banche greche, che potrebbero aver trovato posto tramite il denaro dell'ELA, se la banca centrale greca fosse stata indulgente con la sua definizione di garanzie qualificate e sui tagli. In teoria, sotto l'attuale autorizzazione della banca centrale greca potrebbero finanziare il ritiro di ogni deposito da ogni banca in Grecia. E si potrebbe continuare a farlo fino a quando la BCE, non voterà contro la possibilità di emettere denaro da parte loro. Questo, come Thomas sottolinea (David concorda) non accadrà, perché una corsa agli sportelli avrebbe inizio lo stesso giorno in Spagna e in Portogallo! E la settimana successiva in Italia? E questo è uno dei motivi per cui chi capisce questo sistema, è preoccupato questo fine settimana. Se i greci dovessero dare la maggioranza al partito di sinistra Syriza, la quantità di denaro che lascerà la Grecia aumenterà rapidamente, poiché il pericolo di tornare alla dracma aumenterà. Data la retorica su entrambi i lati, ci potrebbe essere un drammatico aumento del rischio.
  • 7. Ma la BCE lascerà fuori la Grecia dai fondi ELA? Io credo di no. Non vi è dubbio che il taglio dell'ELA spingerebbe la Grecia fuori dalla zona euro. Piuttosto, la BCE si aspetta (giustamente a mio parere) che le autorità politiche agiscano. Questo non è un problema da affrontare con la politica monetaria. Ha detto Draghi in una recente intervista. Mentre lui preferirebbe che la Grecia rimanesse nella zona euro, ma questa è una decisione che devono prendere i politici. Un pensiero finale sulla Grecia e sulle implicazioni per il resto d'Europa. Il denaro che lascia le banche greche, è denaro che non viene investito nelle imprese della Grecia. La liquidità non ha moltiplicatore. È l'opposto della potenza del denaro. E' deflazione. Una corsa alle banche renderebbe il tutto molto più difficile da recuperare, soprattutto in un economia che si ridurrebbe al baratto. La Grecia è tragicamente a corto di medicinali e di forniture mediche. E' pericolosamente vicino a perdere l'accesso ai mercati dell'energia. Direi che la Grecia è pronta per un colpo di stato militare, ma il personale militare può andare in sciopero (alcuni di loro lo hanno fatto!) perché in realtà non c'è fiducia nel loro potere. La Grecia avrà bisogno di enormi quantità di aiuti, per essere salvata. E sì, la Spagna assomiglia alla Grecia di tre anni fa, se non con una economia messa peggio e una crisi bancaria in atto. I politici spagnoli e gli altri dicono le stesse cose sulla Spagna che erano state dette tre anni fa sulla Grecia. Ed è per questo che c'è il problema Grecia. Se la Grecia viene tagliata fuori, i mercati si chiederanno: "Chi è il prossimo?" Il Bang! Il momento arrivato. Rivediamo questo pezzo da : This time is different: "Forse più di ogni altra cosa, l'incapacità di riconoscere la precarietà e la mutevolezza della fiducia (in particolare nei casi in cui i debiti a breve termine sono elevati e devono essere continuamente rinnovati) è il fattore chiave che dà origine alla sindrome del "This time is different". Ai governi, alle banche o alle società fortemente indebitate può sembrare di poter rinnovare allegramente le scadenze dei loro debiti per un periodo di tempo molto lungo, ma poi arriva il bang! - la fiducia crolla, i finanziatori spariscono e a quel punto la crisi arriva. "La teoria economica ci dice che è proprio la natura volubile della fiducia, compresa la sua dipendenza dalle aspettative da parte del pubblico su eventi futuri, che rende così difficile prevedere i tempi della crisi del debito. Elevati livelli di debito conducono, in molti modelli economici matematici, a "equilibri multipli" in cui il livello del debito potrebbe essere sostenuto o potrebbe non esserlo. Gli economisti non hanno idea di quali tipi di eventi spostino la fiducia e di come si possa valutare concretamente la vulnerabilità della fiducia. Ciò che si vede, ancora e ancora, nella storia delle crisi finanziarie è che quando ci si aspetta che un incidente accada, alla fine questo avviene. Quando i paesi sono profondamente indebitati, si sono sempre cacciati nei guai. Quando il debito alimenta i prezzi delle attività il tutto sembra troppo bello per essere vero, e probabilmente lo è. Ma la tempistica esatta può essere molto difficile da prevedere, ed una crisi che può sembrare imminente a volte può richiedere anni prima di implodere." Penso che il momento sia abbastanza vicino. La Spagna non è in grado di poter prendere a prestito il denaro necessario ad un tasso sostenibile per poter salvare le sue banche, ed
  • 8. in effetti è stata estromessa dal mercato obbligazionario. La Spagna avrà bisogno non solo di un piano di salvataggio per le sue banche, ma anche di ristrutturare parte del loro debito e/o dei possibili default di alcune. Ma questa è solo matematica. E quando la Spagna avrà bisogno di quei soldi, il mercato a quel punto diventerà molto nervoso nei confronti dell'Italia. E non dobbiamo dimenticare il Portogallo, che anche lui avrà bisogno di rifinanziare il debito. Oh, e l'Irlanda. Questa settimana il cancelliere tedesco Merkel ha detto che le politiche del nuovo presidente socialista francese, Francois Hollande, potrebbero distruggere la zona euro portando la crisi del debito governativo anche in Francia. "Mentre venerdì le tensioni all'interno della zona euro hanno continuato a crescere, il cancelliere tedesco ha respinto delle 'soluzioni veloci' e si è rifiutata di accettare qualsiasi discussione sulla messa in comune del debito al fine degli eurobonds, o sul fatto che la Germania possa garantire i depositi bancari negli altri paesi della zona euro. Le sue affermazioni sul blocco della vigilanza dell'EU sulle spese nazionali e sul sostegno agli eurobond hanno dato fastidio al signor Hollande, inoltre lei ha sottolineato che questo scelte 'mascherano' le divergenze tra la Germania e le 'mediocri' economie della zona euro, o di quelle in declino come la Francia. Infatti, la signora Merkel ha detto che 'Se si analizza l'evoluzione dei costi unitari del lavoro tra la Germania e la Francia, le differenze tra i due paesi sono diventate sempre più significative, e quindi questo è un tema che deve essere discusso'." (The Telegraph) Ci sarà un vertice tra poche settimane. Gordon Brown, ex primo ministro della Gran Bretagna, ha detto che normalmente nei summit si arriva ad un accordo su dei piani “normali, ma che sono spesso inutili”, ma che "non servono quando l'area euro si sta finalmente avvicinando al giorno nel quale ci sarà la resa dei conti." Inoltre, ha detto che ora la crisi rischia di diffondersi, e che di conseguenza anche l'Italia e la Francia potrebbero aver bisogno di un salvataggio. Questo è piuttosto inusuale per un ex PM. Se la Francia perde il suo rating AAA, a quel punto la pressione di fare un lifting anche sulla Germania sarebbe molto pesante. La Merkel si è resa conto di questo e quindi aumenterà la pressione su Hollande, affinché faccia marcia indietro rispetto alle promesse elettorali che ha fatto, prima di mettere a rischio che egli possa perdere il rating e l'intero esperimento della zona euro. Sembra che la Merkel sia pronta ad accettare una reale unione fiscale e dei controlli di bilancio centrali, ma perché la Germania accetti saranno necessarie delle linee guida più rigorose e un trattato molto più dettagliato. Questa settimana in un discorso ai suoi sostenitori, la Merkel ha detto che è stato un errore non aver fatto un unione fiscale 15 anni fa – questa è una posizione piuttosto nuova da parte sua. Il punto chiave sarà quello di attuare ulteriori riforme del mercato del lavoro nei paesi più deboli al fine di ridurre così il divario, in termini di produttività e competitività, tra questi e la Germania. La Merkel in cambio della tracciabilità di ogni trasferimento di denaro, darà inevitabilmente la garanzia che la Germania accetterà lo spostamento dell'autorità di controllo fiscale a Bruxelles. Ma la domanda è in quanto tempo. L'Europa non si muove mai, se non c'è una crisi. Come lo stesso Jean Monnet ha detto: "La gente accetta il cambiamento solo di fronte ai problemi, e vede i problemi solo quando si trova di fronte ad una crisi". E per negoziare i dettagli la Merkel avrà bisogno di un sacco di tempo, ma questo è un
  • 9. qualcosa che i mercati non sono disponibili a darle. L'Europa è di fronte a due scelte. Lasciare che la zona euro si rompa o incamminarsi verso una piena unione fiscale, e con dei controlli di bilancio centrali. Quest'ultima opzione significa in ultima analisi, Eurobond e un'autorità di tassazione centrale. Questo significa anche che i sindacati nazionali cederanno il controllo ai tecnocrati e ai politici a Bruxelles. E questo significherà un cambiamento delle leggi sul mercato del lavoro. L'Europa tenderà ad agitarsi quando avrà a che fare con un controllo centrale e un Parlamento europeo che farà davvero la differenza? In questo momento il resto dell'Europa sta guardando alla Grecia che sta implodendo. La Spagna ha quasi il 25% di disoccupazione. L'Italia ha respinto delle riforme di base del mercato del lavoro. L'intero continente sembra incapace di ammettere la realtà. Gli investitori in obbligazioni si aspettano di essere ripagati. Questo è un concetto molto semplice. E se gli investitori sono preoccupati sul fatto di poter ricevere indietro i loro soldi, allora chiedono un maggiore tasso di interesse o semplicemente non investono. Ci sono anche altri posti dove mettere i soldi. Come la Svizzera. A quanto pare, interi segmenti della cittadinanza europea sembrano pensare che il finanziamento pubblico è un diritto fondamentale, qualcosa che ci deve essere senza alcun vincolo. "Dammi quello che voglio in termini di pensione e lavoro. Ed anche l'assistenza sanitaria. Proteggi il mio posto di lavoro dai cambiamenti e dal mercato. Ed infine tassa qualcun altro, preferibilmente qualcuno che ha più di me, così posso continuare ad usufruire di tutti questi vantaggi." C'è un limite a quanto debito il mercato sarà disposto a tollerare. Qual è questo limite, nessuno in realtà lo sa fino a quando non lo si raggiunge, ma allora è troppo tardi. Oggi il limite è stato evidentemente raggiunto dalla Spagna. E presto sarà raggiunto in Italia e anche in Francia, a meno che vengano fatte delle serie riforme. I credit default swap tedeschi continuano a crescere ogni settimana. Ma come c'è un limite di disponibilità da parte del mercato obbligazionario nel finanziare il debito, c'è pure un limite nella pazienza degli elettori e nella disponibilità nel sopportare il dolore. E la frustrazione continua a crescere, quando il dolore persiste e non si vede mai la fine della strada che si sta percorrendo. Ma oggi nel cambiare rotta le cose possono anche peggiorare? La risposta è, ovviamente sì. Mi viene in mente la famosa frase pronunciata dalla regina Victoria, quando è stata informata sul fatto che le cose dovevano cambiare. "Perché miei cari signori, abbiamo bisogno di fare dei cambiamenti? La situazione non è già abbastanza pessima?" Ma il cambiamento sta arrivando in Europa. In un modo o nell'altro, un nuovo ordine e un nuovo equilibrio dovrà essere trovato tra loro. O una unione fiscale o una rottura. Hanno procrastinato all'invero simile. Si può sentire il Bang! Il momento si sta avvicinando. Questo è l'Endgame. Chicago, Toscana, Singapore, Rhode Island e Rock of Ages Questa settimana sarò a Chicago alla conferenza Morningstar con i miei amici di Altegris. Poi Venerdì sera parto per l'Italia, con una sosta di un giorno a Madrid. Starò in Toscana in un piccolo villaggio chiamato Trequanda, dove cercherò di rilassarmi un po' e recuperare il
  • 10. ritardo che ho accumulato sulla mia lettura. Mentre gli amici verranno trovarci e utilizzeranno assieme a noi la villa, come base per poi esplorare la regione, io passerò la maggior parte del tempo nella villa e per me questo significa fare vacanza. Neil Howe e sua figlia, Rob Arnott (di Research Affiliates) e la sua famiglia, il mio medico, Mike Roizen, e altri ancora arriveranno. Mi avventurerò nell'andare a vedere Il Palio di Siena, la famosa corsa dei cavalli che viene svolta nella piazza della città. Abbiamo prenotato i biglietti più di un anno fa, per poter accedere ad alcune finestre che si affacciano sulla piazza. Penso che sarà una giornata emozionante ed anche la sera. Tornerò poi a casa per una settimana o giù di lì e poi andrò a Singapore via New York. Poi tornerò alla fine di quella settimana e poi andrò per una settimana a Newport, Rhode Island. E quella sarà una settimana interessante. Ci sono un sacco di persone che mi chiedono come faccio a viaggiare così tanto (e perché). Sono assolutamente d'accordo che viaggio troppo. Il problema è che guardando ogni singolo viaggio, questo ha un suo senso. Per esempio, questa estate durante l'ultima settimana di luglio, parteciperò ad un qualcosa che trovo sia molto eccitante ed un grande onore per me. Negli ultimi anni ho avuto il privilegio di conoscere Andrew Marshall, prima in piccoli gruppi e poi privatamente. Mr. Marshall gestisce un qualcosa chiamato Office of Net Assessment per il Dipartimento della Difesa USA e riferisce al segretario della Difesa. Egli è stato nominato da Nixon nel 1973, e da allora ogni Segretario della Difesa e Presidente degli Stati Uniti lo ha sempre riconfermato. Egli ora ha 90 anni, ma non mostra alcun segno di rallentamento. Egli ricorda apparentemente ogni conversazione. (Sul tema dell'invecchiamento e sul continuare a lavorare e rimanere costantemente attivi, lui è il mio eroe ufficiale.) Nel mondo futurista egli è una leggenda. La memoria istituzionale che egli porta con sé va al di là del valore in se stesso. In sostanza, la ONA sviluppa e coordina le valutazioni sulla qualità, tendenze e prospettive future delle capacità e potenzialità militari degli Stati Uniti, in confronto con quelle degli altri paesi o gruppi di paesi, in modo da individuare le emergenti o future minacce o le opportunità per gli Stati Uniti Stati. Pensate a come se fosse un think tank di pianificazione interna per il Dipartimento della Difesa. Ogni tanto riuniscono un piccolo gruppo di pensatori e chiedono loro di presentare un'analisi sui loro rispettivi campi di competenza, e poi sulla base delle loro analisi elaborano un documento. Quest'anno sono stato invitato a partecipare e a parlare. Sarò a Rhode Island per una settimana, il giorno dopo che sarò tornato da Singapore. La mia sola richiesta è stata quella di poter ascoltare le altre presentazioni e alla sera poter interagire con gli altri relatori. Mi hanno detto sì. Come potevo non andare? Quanto sarei idiota se non accettassi questa proposta? Ho l'opportunità di andare in un posto ed ascoltare esperti provenienti da ambienti molto diversi, scelti da Andy Marshall, che parlano di tematiche che riguardano il futuro in un modo che non ho ancora nemmeno considerato (e alcuni non li ho nemmeno mai presi in considerazione). Ci occuperemo anche dei soliti argomenti su tutti i tipi di tecnologie, la geopolitica, ecc, e al pomeriggio e alla sera ci si riunisce in piccoli gruppi. Anche se non è chiaro quello che mi sarà permesso di scrivere quella settimana, prenderò degli appunti. Così se vi chiedete come il mio programma possa diventare così pieno? Questo è il modo. Ci sono solo troppe cose interessanti che ho l'opportunità di fare, e io non me la sento di farmele passare sotto il naso. È nuovamente molto tardi (o veramente presto, a seconda del vostro punto di vista della
  • 11. giornata). Mi metterò a riposare per un po' prima di andare a farlo in palestra, e poi proverò a fare un paio di cose personali, così come il rispondere ad alcune e-mail e scrivere. E domani qui negli Stati Uniti è la festa del papà, un modo come un altro per il quale tutto il clan si riunirà per un lungo pranzo. E in qualche momento di questo fine settimana mi metterò a vedere il nuovo film di Rock of of Ages, che è una versione cinematografica del grande gioco di successo di Broadway che porta lo stesso nome, prodotto dal mio amico e socio d'affari Barry Habib (che ha una piccola parte nel film). Un tizio di nome Tom Cruise ha una parte nel film. Il film presenta la musica di Bon Jovi, Guns N'Roses, Def Leppard, Foreigner, Journey, Poison, Whitesnake, Night Ranger, Twisted Sister, e REO Speedwagon. Quindi, con il pensiero di "Welcome to the Jungle," premo il pulsante di invio. Buona settimana e godetevi la possibilità di uscire con vostro padre e/o con i vostri bambini. Il vostro analista che vi ha colpito con il suo colpo migliore, John Mauldin John@FrontLineThoughts.com Copyright 2010-2012 John Mauldin. All Rights Reserved Copyright 2010-2012 Horo Capital. Tutti i Diritti Riservati Disclaimer: La presente pubblicazione è distribuita da Horo Capital srl. Pur ponendo la massima cura nella traduzione della presente pubblicazione e considerando affidabili i suoi contenuti, Horo Capital srl non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito all’esattezza, completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai fini della sua predisposizione. Di conseguenza Horo Capital srl declina ogni responsabilità per errori od omissioni. Horo Capital srl si riserva il diritto, senza assumersene l'obbligo, di migliorare, modificare o correggere eventuali errori ed omissioni in qualsiasi momento e senza obbligo di avviso. La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni. Le informazioni fornite non costituiscono un'offerta o una raccomandazione per effettuare o liquidare un investimento o porre in essere qualsiasi altra transazione. Esse non possono essere considerate come fondamento di una decisione d'investimento o di altro tipo. Qualsiasi decisione d'investimento deve essere basata su una consulenza pertinente, specifica e professionale. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma d'investimento né raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza trattandosi unicamente di informazione standardizzata rivolta al pubblico indistinto. Né Horo Capital srl né John Mauldin potranno essere ritenuti responsabili, in tutto o in parte, per i danni (inclusi, a titolo meramente esemplificativo, il danno per perdita o mancato guadagno, interruzione dell’attività, perdita di informazioni o altre perdite economiche di qualunque natura) derivanti dall’uso, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, dei dati e delle
  • 12. informazioni presenti nella presente pubblicazione. Ogni decisione di investimento e disinvestimento è pertanto di esclusiva competenza del Cliente che può decidere di darvi o meno esecuzione con qualsivoglia intermediario autorizzato; qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal Cliente in base alle informazioni pubblicate è, infatti, da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio. Il Contenuto presente nella pubblicazione può essere riprodotto unicamente nella sua interezza ed esclusivamente citando il nome di Horo Capital srl e di John Mauldin, restandone in ogni caso vietato ogni utilizzo commerciale. Si intende per Contenuto tutte le analisi, grafici, immagini, articoli i quali sono tutti protetti da copyright. Horo Capital srl ha la facoltà di agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi elemento sopra esposto e/o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira ovvero è tratto anche prima che lo stesso venga pubblicato e messo a disposizione della sua clientela. Horo Capital srl può occasionalmente, a proprio insindacabile giudizio, assumere posizioni lunghe o corte con riferimento ai prodotti finanziari eventualmente menzionati nella presente pubblicazione. In nessun caso e per nessuna ragione Horo Capital srl, sarà tenuta, ad agire conformemente, in tutto o in parte, alle opinioni riportate nella presente pubblicazione. Ogni violazione del copyright in qualsiasi modo si esprima ai danni di Horo Capital srl e John Mauldin, sarà perseguita legalmente. Per iscriversi alla newsletter GRATUITA settimanale SCENARI FINANZIARI cliccare qui: www.scenarifinanziari.it/Registrazione.aspx Per modificare il proprio indirizzo email di invio della newsletter, effettuare il login su www.scenarifinanziari.it e andare sulla pagina di registrazione. Per cancellare l'iscrizione alla newsletter scrivere una mail a:info@scenarifinanziari.it Thoughts from the Frontline 3204 Beverly Drive Dallas, Texas 75205 Horo Capital Independent Financial Advisory Firm Via Silvio Pellico, 12 20121 Milano Tel. 02 89096674