E' forse giunto il momento di rispolverare l'ormai e quasi defunto motto "cash is king", essendo le strategie delle banche centrali orientate a giocarsi il tutto per tutto con il massimo rischio sistemico per gli investitori, in caso di fallimento delle stesse. Tutti i gestori sanno che le loro attuali asset allocation di portafoglio presentano limitate prospettive di profitti a fronte di perdite potenzialmente molto ampie ma nonostante ciò solo pochissimi hanno il coraggio di ammetterlo...
1. 12 | SPECIALI | LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015
L’ANALISI Secondo Bill Gross, l’ex fondatore e manager di Pimco, «il tempo per assumersi rischi è finito»
Dalbuyeverythingperarrivarealcashisking?
Dopoun2014positivopermolteassetclassèoradiincassareprimadellasvolta
Nel 2014 qualsivoglia inve-
stitore ed in particolar
modo il cosiddetto 'parco buoi'
dell'ultimaoraopermegliodi-
re dell'ultimo anno, è stato ac-
contentato nella ricerca di
quei guadagni finanziari che
dall'iniziodellacrisisonostati
più ad appannaggio degli ope-
ratori finanziari qualificati e
di coloro che hanno saputo in-
terpretare o conoscevano me-
glio le azioni delle banche cen-
trali ed i tempi delle loro mos-
se. Nell'ormai pluriennale pe-
riodo di crisi post bolla 'sub-
prime' e Lehman Brothers è
possibile notare come siano
però gli ultimi due anni il pe-
riodo di vera e propria 'bonan-
za' finanziaria ed in particolar
modo per tutti coloro che han-
no rischiato molto, seppur più
o meno consapevolmente, sul-
leprincipaliassetclassadalto
tasso di potenziale perdita. Ri-
schi corsi sulla base di un pre-
sunto 'mantra' finanziario col-
legabile al concetto ben e-
spresso nell'estate 2012 da Ma-
rio Draghi, ovvero quel "wha-
teverittake"allorarivoltoalla
moneta dell'euro ed ormai as-
sunto da parte degli investito-
ri come pensiero unico per
qualunque asset finanziario
'cartaceo'.
IL 'BUY EVERYTHING' DEL 2014
Nell'annata conclusa ed a
benosservare,risultadavvero
arduo non aver conseguito un
rendimento positivo reale ed a
maggior ragione visto e consi-
derato l'andamento discen-
dentedell'inflazione.Unmovi-
mento deflazionistico che ha
deposto a favore anche di quei
rendimenti sempre più stri-
minziti e conseguibili con le
attività più liquide quali i con-
ti depositi o i titoli di Stato a
breve termine. Fatta però ec-
cezioneperlesolemateriepri-
me ed in particolar modo per
quelle energetiche come il pe-
trolio ed i cui prezzi sono or-
mai in area marzo 2009, è pos-
sibile affermare che qualun-
quemacroassetclassabbiage-
nerato un rendimento favore-
vole nell'annata trascorsa. U-
na generalizzata positività
che consentirà a bravi o meno
bravigestoridipoterportarea
case i plausi di tanti piccoli e
spesso ignari risparmiatori.
Un riconoscimento peraltro
già formalizzato indiretta-
mente dalle raccolte boom nel
risparmio gestito di questi ul-
timi mesi. A differenza però
del 2013, il cui 'mantra' era ben
rappresentato dal motto ‘buy
the dip’, ovvero compra a pre-
scindere e ad ogni brusca cor-
rezione e dunque con una cer-
ta dose di consapevole azzar-
do,il2014èstatol'annodel'buy
everything' ovvero compra
qualunque asset finanziario a
prescindere dalla tua propen-
sione al rischio, in base al cre-
do che le banche centrali so-
sterranno tutto e ad ogni co-
sto. Una convinzione per di
più sempre alimentata dalle a-
zioni o dalle parole dei ban-
chieri centrali, non ultimi i
vari interventi di Mario Dra-
ghi sulla possibilità di un QE
destinato alle più svariate as-
set class, inclusi gli ormai fa-
migerati titoli di Stato dell'eu-
rozona.
UNA ANNATA IRRIPETIBILE
Indubbiamente il 'bengodi'
generato da aspettative sem-
pre crescenti su quella che
sembra essere la panacea di
tuttiimali,ovverounastampa
dimonetaillimitataegratuita
dapartedeibanchiericentrali
ed a valere su qualsivoglia as-
set finanziario è ormai diven-
tato l'unico parametro a soste-
gno delle quattro parole più
pericolose di sempre e per o-
gni investitore, ossia "questa
volta è diverso". Sicuramente
il 2014 è stato diverso da tutto
ciò a cui finora si sia mai assi-
stitofinanziariamenteparlan-
do, in quanto l'aumento delle
quotazioni fatto registrare dai
titoli a breve, medio e lungo
termine da parte di Stati più o
meno sani e di società più o
meno affidabili sono ormai
prossimi ai limiti estremi del
rendimento nullo o negativo e
ditassiconsideratifinoaqual-
cheannofaimpossibiliedalli-
mite del ridicolo in un norma-
lerapportorischio/rendimen-
to. E per quanto riguarda le a-
zionièindubbiochel'aumento
delle quotazioni continui ad
essere alimentato solo dall'a-
spettativadinuovistimolimo-
netari ed ancor più dall'indot-
ta convinzione che il non aver
alternative di rendimento
comporti la sola alternativa di
esporsi sempre più ai mercati
azionari, in un gioco che si au-
toalimenta verso l'alto fintan-
to che non si interromperà ta-
leafflussoedallafacciaditutti
coloro che osservando i fonda-
mentalinonriesconopiùatro-
vare razionale giustificazione
nella salita delle quotazioni.
FINO A QUANDO DURERA’?
Secondo Bill Gross, ex fon-
datore di Pimco ed oggi gesto-
re presso Janus Capital, la ri-
sposta arriverà ad un certo
punto proprio nel 2015. La pre-
visione minacciosa e fuori dal
coro è scritta senza tanti giri
di parole nel suo ultimo Inve-
stment Outlook di gennaio.
Nel recente report non si la-
sciano molti dubbi sul futuro
che verrà, dichiarando che "a
fine anno ci saranno dei segni
menodavantiairendimentidi
molte asset class. I bei tempi
sono finiti". Una vera e pro-
pria previsione di fine ciclo a
cuiprontamenteaggiungeche
"stabilireiltimingdellafinedi
un mercato toro è un compito
quasi sempre impossibile e
questoèunodeimotivipercui
la maggior parte degli osser-
vatoridimercatononlofanno,
ma nei prossimi 12 mesi molto
probabilmente ci sarà un pun-
to di svolta". Uno scenario che
di facciata non troverà ufficia-
le sostegno nei report di tanti
altri attori della finanza e del-
la gestione del risparmio ma
che può facilmente ed indiret-
tamenteessereavvaloratadal-
la risposta che ognuno può
darsi o ricevere dagli addetti
ailavoriinmeritoallaseguen-
te domanda: "i mercati sareb-
beroarrivaticonleloroforzea
questi livelli e senza l'aiuto
dellebanchecentrali?".Ovvio
che no. E se ciò appare così ov-
vio, allora ne consegue che
l'annocheverrà,saràuninsie-
mediinsidieedasimmetrieal-
quanto pericolose e non solo
noteaBillGross,anchedettoil
"re dei bond", ma pure a tutti
quei gestori che però preferi-
scono illudersi di poter conti-
nuare a suonare la musica e
far ballare quanti più investi-
tori possibili, partendo da
quell'unico assunto che ne ac-
ceca la lucidità ovvero l'idea
assolutachenonènell'interes-
se di chi dirige, fermare l'or-
chestra. Un concetto verosi-
milmente e finora corretto ma
che esula dalle cosiddette va-
riabili "esogene" ai mercati fi-
nanziari e dunque non gover-
nabili direttamente dalle ban-
checentrali,primafratuttead
esempiolaRussiaelereazioni
ancora non ponderabili che
potrebbero generarsi dal per-
durantecrollodelpetroliooda
altrieventiqualiuninaspetta-
to evolversi terroristico post
massacro parigino.
UN 2015 DA "CASH IS KING"
In questo nuovo anno biso-
gnerà perciò come minimo
muoversi nel modo suggerito
dallo stesso Bill Gross, ovvero
conprudenzapernontrovarsi
senza sedia quando la musica
improvvisa-
mente termi-
nerà ma forse
è utile ricor-
darsi e ricor-
dare anche
un semplice
concetto ge-
neralmente
n o t o c o m e
"HerbertStei-
n's Law" ed e-
s p re s s o d a
H e r b e r t
Stein, ex pre-
sidente dei consiglieri econo-
mici della Casa Bianca e che
recitacosì:“sequalcosadiven-
ta ‘insostenibile’ allora signi-
ficachenonlosipuòpiùsoste-
nere”, come dire che c'è sem-
pre un limite a tutto. Una bar-
riera che per due delle tre as-
set class d'investimento cano-
niche, ovvero liquidità ed ob-
bligazioni è ormai stata rag-
giunta e che si può facilmente
osservare nella tabella allega-
ta ed inerente una breve sele-
zione di titoli e relativi tassi di
rendimento su varie scadenze
eperdiversipaesi.Appareevi-
dente come non ci sia presso-
ché più niente da raschiare se
non attraverso l'utilizzo alche-
mico di strumenti derivati e
leva finanziaria da parte di
tanti gestori ormai giunti al
ruolo di apprendisti stregoni.
La vera forza dell’investitore e
si spera anche dei suoi consu-
lenti per questo 2015 sarà per-
ciò quella di saper pazientare,
rinunciandoallapossibilitàdi
profitti a dir poco modesti e
certamente carichi di rischi a-
simmetrici nel breve termine,
nonché di saper frenare l'or-
mai spasmodica avidità indot-
ta dalla pluriennale repressio-
ne finanziaria dei tassi zero,
semmai mettendosi fortemen-
te liquidi al fine di poter poi a-
gire in modo deciso quando si
creerannolegiustecondizioni
di valore. E' forse giunto il mo-
mento di rispolverare l'ormai
e quasi defunto motto "cash is
king", essendo le strategie del-
le banche centrali orientate a
giocarsiiltuttopertuttoconil
massimo rischio sistemico
per gli investitori, in caso di
fallimento delle stesse. Tutti i
gestorisannocheleloroattua-
li asset allocation di portafo-
glio presentano limitate pro-
spettive di profitti a fronte di
perdite potenzialmente molto
ampie ma nonostante ciò solo
pochissimi hanno il coraggio
di ammetterlo ed ancor meno,
per non dire nessuno, l'inten-
zionedinonpartecipareall'az-
zardo, secondo il futuro e per
loro confortante principio as-
solutorio dell'abbiamo sba-
gliato tutti'.
La probabilità che ciò possa
accadere appare sempre più e-
levataconilpassaredeltempo
e quindi, visto e considerato
che non vi sono reali rischi di
perdita di potere d'acquisto né
di mancato guadagno nel re-
stare comodamente seduti sul
'cash' per i prossimi trimestri,
può essere meglio sbagliarsi
decidendodinonballareosce-
gliendo di uscire dalla pista
per sedersi ora, piuttosto che
rischiare di non trovare più u-
na sedia libera all'occorrenza.
Ovviamente un tale compor-
tamento non è nell'interesse
né dei direttori e né degli or-
chestrali, in quanto permette-
rebbe a molti investitori di ac-
comodarsi su di un trono,
chiamato liquidità, che al mo-
mento opportuno sarà in gra-
do di trasformarli in re, men-
treoggiipresuntiresannogià
che a breve presenteranno le
loro nudità, volontariamente
o al primo evento esogeno in
grado di far ritrarre in tempi
record quella marea di denaro
immesso dalle banche centra-
li e che per ora continua a cir-
colare solo nei mercati finan-
ziari.
RISPARMIO,ICONTIINTASCA L’autore della rubrica
La pagina settimanale del lu-
nedì “Risparmio, i conti in
tasca”, è a cura del nostro
consulente Rubens Ligabue,
professionista certificato Efa -
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associato SIAT - Società I-
taliana Analisi Tecnica, iscritto
all'Albo Unico Nazionale dei
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