SlideShare a Scribd company logo
1 of 1
LUNEDÌ 14 SETTEMBRE 2015 | SPECIALI | 11
‘Aspettando Godot’ è una
celebre opera teatrale
di Samuel Beckett nonché u-
no dei testi più noti del teatro
del Novecento. Una tragi-
commedia che deve la sua
fortuna ad una apparente e
“semplice”tramachepotreb-
be essere sintetizzata nella
storia di “qualcuno che alla
fine non arriva mai”. E fin
qui nulla di particolarmente
stimolante apparirebbe allo
spettatore se non fosse una
rappresentazione che rien-
tra nel teatro dell’assurdo ed
in una astrattezza che quan-
tomeno apre a qualsivoglia
interpretazione di ‘Godot’ ed
a cui molti hanno voluto ac-
costare Dio, la morte, il desti-
no ecc. nonché il concetto
dell’attesaconl’Amaiuscola.
Un’attesa quasi “messiani-
ca” che ormai nel comune di-
re dell’uomo della strada è
spessoutilizzatosoloperrap-
presentare quell’attesa infi-
nitaesenzacertezzachequo-
tidianamente ognuno speri-
menta nei più diversi ambiti
della propria vita.
ASPETTANDO ‘GODOT’
Il parallelo dell’attesa di
Godot in ambito finanziario
appare perciò essere sconta-
to nella settimana in cui il
mondo intero o quantomeno
quello degli operatori finan-
ziari e dei più comuni rispar-
miatori-investitori è ormai
da tempo in attesa di sapere
se ‘Godot’ (inteso come il
cambio di politica moneta-
ria) si manifesterà o conti-
nuerà a farsi attendere dopo
oltre 6 anni di assenza.
Aguardareleaspettativedi
moltieconomistiecomepub-
blicato sul Wall Street Jour-
nal sembra prevalere l’idea
che ciò non accadrà, non fos-
se altro per gli innumerevoli
appelli che da più parti si al-
zanoecheassomiglianosem-
pre più a vere e proprie im-
plorazioni.
Nelleultimesettimanenon
sono infatti mancate le quasi
“suppliche” del FMI o della
Banca Mondiale, ovvero le
più elevate organizzazioni
sovranazionali al mondo. La
prima con le dichiarazioni
fatte da William Murray por-
tavoce del FMI, in merito alle
prossime decisioni della
FED ovvero che «il nostro
punto di vista generale è che
abbiano la flessibilità per so-
spendere», e la seconda, con
l’intervista rilasciata al Fi-
nancial Times dal capo eco-
nomista Kaushik Basu della
World Bank, nella quale si af-
ferma che un rialzo dei tassi
creerebbe «panico e turbo-
lenze», in particolar modo
suimercatiemergentiesegli
USA procedessero troppo ve-
locemente nei rialzi «dan-
neggeranno il resto del mon-
do in modo piuttosto pesan-
te». Per tali policy maker, sa-
rebbe quindi opportuno pon-
derare con molta attenzione
qualsivoglia decisione o ad-
dirittura saggio soprassede-
re per ora al manifestarsi di
‘Godot’.
IL PRECEDENTE
Per chi lo avesse scordato,
già nel 2013 assistemmo a
qualcosache,paragonandolo
all’attuale contesto, sembra
essere per molteplici aspetti
la copia carbone di allora.
Nella tarda primavera del
2013(aprile/maggio)ilprede-
cessore della Yellen a capo
della FED, ovvero Ben Ber-
nanke, innescò una forte tur-
bolenzasuimercatimondiali
paventando una futura usci-
ta dal QE (quello che poi ver-
rà conosciuto come ‘tape-
ring’) ed allora come nell’ul-
timo quadrimestre si assi-
stette ad una volatilità estre-
ma nelle valute mondiali,
nonché a crolli importanti
nei mercati emergenti, oltre
a decisi “sussulti” nei rendi-
menti delle obbligazioni
mondiali. Gli operatori fi-
L’ANALISI Per molti la Yellen stupirà come Bernanke nel meeting del 2013 ma il rischio è alto
MercatiinfaselateraleaspettandoGodot
Ladecisionesuitassinonèaffattoscontataedavràmoltepliciricadute
L’autore della rubrica
La pagina settimanale del lunedì
‘Risparmio, i conti in tasca’,
è a cura del nostro consulente
Rubens Ligabue, professionista
certificato Efa - European Fi-
nancial Advisor, associato SIAT
- Società Italiana Analisi Tec-
nica, iscritto all’Albo Unico Na-
zionale dei Promotori Finanziari.
Per domande e chiarimenti po-
tete scrivere a
info@rubensligabue.com
RISPARMIO,ICONTIINTASCA
nanziari iniziarono così a
prezzare la “paura” di un ral-
lentamento negli acquisti
della FED, a seguito del mi-
glioramento dei parametri
dichiarati per l’uscita dal QE
(poi nel tempo opportuna-
mente abbassati, come ad e-
sempio il livello di disoccu-
pazione). Un pò quello
acuifinorasièassisti-
to nella spasmodica
valutazione di qualsi-
voglia dato economico
che arrivi dall’altra
parte dell’oceano. Al-
lora come oggi e sem-
pre in agosto si verifi-
cò un’escalation di
tensione in Siria (ri-
cordarsi l’enfasi me-
diatica sul massacro
di civili e bambini e
sul reale o presunto u-
tilizzo di armi chimi-
che, quale prova della
“pistola fumante” di
Assad) che portava
all’evidente contrapposizio-
ne tra USA, Inghilterra,
Francia, Israele, Arabia Sau-
dita da una parte e Russia, I-
ran, Cina dall’altra. Uno sce-
nario nuovamente familiare
per il quale però non è più il
tema delle armi chimiche a
scuotere i governi ma quello
che viene descritto come l’e-
sodo biblico dei profughi. Un
quadro che nel settembre del
2013 veniva discusso sempre
in questa rubrica come un
“timing perfetto” per un’eco-
nomiadiguerra.Uncontesto
bellico che allora come oggi
avrebbe potuto fornire tem-
po all'amministrazione USA
per risolvere le proprie que-
stioni economiche a scapito
del resto del mondo. Allora
come oggi vi era infatti l’ap-
prossimarsi del limite al tet-
to del debito USA (debt cei-
ling), tematica che torna
guarda caso di attualità pro-
prio in questi giorni. Allora
come ora le turbolenze estive
avevano inoltre fatto scende-
re lo S&P500 con una chiusu-
ra mensile così negativa da
far paventare nefasti presa-
gi.
QUALI CONSEGUENZE
In un tale quadro la volati-
lità e l’incertezza regnò so-
vrana sui mercati finanziari
e questo fino al meeting della
FED, ovvero fino a quando,
nel susseguirsi di appelli e
scongiuri da parte degli ope-
ratori finanziari, non avven-
ne l’annuncio a sorpresa di
prosecuzione del QE e dun-
que dell’inversione ad U del
governatore Bernanke. Un
sorpresa che fu anticipata di
pochi giorni, proprio dagli
accordi di Ginevra sulla di-
struzione degli arsenali chi-
mici siriani, avvenuti tra U-
SA e Russia. Un fatto che
stemperò il clima all’interno
dell‘ONU ed evitò l’avvio di
una campagna militare ame-
ricana nella regione. Due e-
venti che misero perciò da
parte qualsivoglia idea di “e-
conomia di guerra”, seppur
successivamente si sia aper-
to un ulteriore focolaio di
tensione con l’ormai nota e
non conclusa vicenda ucrai-
na e d’invasione della Cri-
mea ad inizio 2014. Il dopo è
ancor più noto finanziaria-
mente parlando, essendo sta-
taestesafinoafine2014l’ope-
razione di ‘taperig’ nonché
autorizzato dal congresso U-
SAl’aumentodeldebitoame-
ricano, ovvero il prosegui-
mento di un pompaggio mo-
netario in grado di comprare
ulteriore tempo sulla falsari-
ga di quel messaggero che
nella rappresentazione tea-
trale citata, annunciava ai
protagonisti il mancato arri-
vo di ‘Godot’ e posticipava
l’incontro sempre all’indo-
mani. Un indomani che, nel-
la promessa di rivitalizzare
la crescita e far riprendere
l’inflazione, è stato provvi-
denzialmenteallungatodopo
la fine del ‘tapering’ della
FED dalla Bank of Japan e
nel 2015 dalla BCE. Un calcia-
re il barattolo avanti che ha
portato tra aprile/maggio di
quest’anno ad oltre 2.000 mi-
liardi di titoli pubblici con
rendimento negativo ed ai
massimi storici i listini azio-
nari.
COSA ATTENDERSI
Nell’ambito dei reali deci-
sori e sempre in quell’estate,
la Banca dei Regolamenti In-
ternazionali (BRI), ovvero la
cosiddetta banca centrale
delle banche centrali, ammo-
nivainmeritoalrischiocrea-
to dalle politiche monetarie
fino ad allora attuate e sen-
tenziavacomeil“prenderein
prestito tempo” non fosse la
soluzione migliore. Que-
st’anno la stessa istituzione
ha detto chiaramente che la
politica monetaria si è ormai
fatta carico di una parte fin
troppo grande dell’onere vol-
toastimolarelacrescitaeciò
porta dritto alla formazione
di vulnerabilità finanziarie
(leggasi bolle finanziarie per
i comuni risparmiatori).
Da quella calda estate 2013
chericordacosìtantol’attua-
le contesto, nulla sembra es-
sere realmente cam-
biato mentre il tutto
appare ancor più
complesso e quanto-
meno amplificato nel-
le sue distorsioni. Da
allora è infatti au-
mentato il debito glo-
bale e sempre più de-
bitori sono sull’orlo
del precipizio (Gre-
cia, Ucraina, Porto
Rico ecc.), l’economia
globale non ha rag-
giunto una crescita
così forte da poter
controbilanciare gli
squilibri creati dalla
finanza (BRICS in caduta ed
Occidente stagnante) e le
banche centrali si sono infi-
late in un ‘cul-de-sac’ da cui
hanno finora avuto paura di
uscireedacuisisonoaggiun-
te ed amplificate le tensioni
geo-politiche(Siria,Ucraina,
ISIS, Mar della Cina ecc.).
‘GODOT’ IN ARRIVO ?
Questa volta però, potreb-
bero avverarsi decisioni non
così scontate e le cui conse-
guenze avranno comunque
molteplici ricadute. Sempre
la BRI ricorda che la politica
monetaria è ormai sovracca-
ricata da troppo tempo e deve
essere solo parte della solu-
zione, non l’unica soluzione.
Un chiaro monito ad abban-
donare un modello di cresci-
ta trainato esclusivamente
dal debito. Un monito a cui è
recentementeseguitaladesi-
gnazione a capo di tale istitu-
zione di Jens Weidmann, at-
tualepresidentedellaBunde-
sbank, ovvero colui che in
tempi non sospetti ha dato
chiare interpretazioni su co-
me gestire ed abbattere il de-
bito e su quale fosse la sua o-
pinione del QE. Date queste
premesse e nonostante il
messaggero Yellen, possa an-
cora stupire e posticipare
l’arrivo di ‘Godot’, è ora di
comprenderechelafinedella
rappresentazione teatrale è
sempre più prossima e l’at-
tuale fase di temporeggia-
mento, seguita al crollo dei
mercati del 24 agosto, potreb-
be equivalere a quell’attesa
che attende il pubblico tra la
chiusura del sipario e gli ap-
plausi o i fischi che poi rivol-
ge ai teatranti durante il sa-
luto finale.

More Related Content

Viewers also liked

Spanish in the metro presentation v4
Spanish in the metro presentation v4Spanish in the metro presentation v4
Spanish in the metro presentation v4grantsolomon
 
Parts of speech
Parts of speechParts of speech
Parts of speechhaider ali
 
Linda Smith Resume 2016
Linda Smith Resume 2016Linda Smith Resume 2016
Linda Smith Resume 2016Linda Smith
 
Tanqua_Tegniese Bulletin_Julie2
Tanqua_Tegniese Bulletin_Julie2Tanqua_Tegniese Bulletin_Julie2
Tanqua_Tegniese Bulletin_Julie2Wiehan Visagie
 
cropped_Thomas Isaac Q&A
cropped_Thomas Isaac Q&Acropped_Thomas Isaac Q&A
cropped_Thomas Isaac Q&AShenoy Karun
 
Cro truth-bombs-searchlove-london-october-2016-larry-kim
Cro truth-bombs-searchlove-london-october-2016-larry-kimCro truth-bombs-searchlove-london-october-2016-larry-kim
Cro truth-bombs-searchlove-london-october-2016-larry-kimLarry Kim
 
Inocencio meléndez julio. nación. cómo contribuyen los sectores económico...
Inocencio meléndez julio. nación. cómo contribuyen los sectores económico...Inocencio meléndez julio. nación. cómo contribuyen los sectores económico...
Inocencio meléndez julio. nación. cómo contribuyen los sectores económico...INOCENCIO MELÉNDEZ JULIO
 

Viewers also liked (13)

Spanish in the metro presentation v4
Spanish in the metro presentation v4Spanish in the metro presentation v4
Spanish in the metro presentation v4
 
Parts of speech
Parts of speechParts of speech
Parts of speech
 
Linda Smith Resume 2016
Linda Smith Resume 2016Linda Smith Resume 2016
Linda Smith Resume 2016
 
Usp S1 Self Promotion
Usp S1 Self PromotionUsp S1 Self Promotion
Usp S1 Self Promotion
 
Tanqua_Tegniese Bulletin_Julie2
Tanqua_Tegniese Bulletin_Julie2Tanqua_Tegniese Bulletin_Julie2
Tanqua_Tegniese Bulletin_Julie2
 
AdamPiot
AdamPiotAdamPiot
AdamPiot
 
Thieves
ThievesThieves
Thieves
 
Loka
LokaLoka
Loka
 
Vehicles d'hidrogen
Vehicles d'hidrogenVehicles d'hidrogen
Vehicles d'hidrogen
 
cropped_Thomas Isaac Q&A
cropped_Thomas Isaac Q&Acropped_Thomas Isaac Q&A
cropped_Thomas Isaac Q&A
 
Soil fertility and crop management
Soil fertility and crop managementSoil fertility and crop management
Soil fertility and crop management
 
Cro truth-bombs-searchlove-london-october-2016-larry-kim
Cro truth-bombs-searchlove-london-october-2016-larry-kimCro truth-bombs-searchlove-london-october-2016-larry-kim
Cro truth-bombs-searchlove-london-october-2016-larry-kim
 
Inocencio meléndez julio. nación. cómo contribuyen los sectores económico...
Inocencio meléndez julio. nación. cómo contribuyen los sectores económico...Inocencio meléndez julio. nación. cómo contribuyen los sectores económico...
Inocencio meléndez julio. nación. cómo contribuyen los sectores económico...
 

More from Rubens Ligabue

Articolo Prima Pagina 12-7-16
Articolo Prima Pagina 12-7-16Articolo Prima Pagina 12-7-16
Articolo Prima Pagina 12-7-16Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 9-5-16
Articolo Prima Pagina 9-5-16Articolo Prima Pagina 9-5-16
Articolo Prima Pagina 9-5-16Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 18-4-16
Articolo Prima Pagina 18-4-16Articolo Prima Pagina 18-4-16
Articolo Prima Pagina 18-4-16Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 4-4-16
Articolo Prima Pagina 4-4-16Articolo Prima Pagina 4-4-16
Articolo Prima Pagina 4-4-16Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 22-2-16
Articolo Prima Pagina 22-2-16Articolo Prima Pagina 22-2-16
Articolo Prima Pagina 22-2-16Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 1-2-16
Articolo Prima Pagina 1-2-16Articolo Prima Pagina 1-2-16
Articolo Prima Pagina 1-2-16Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 21 -12-15
Articolo Prima Pagina 21 -12-15Articolo Prima Pagina 21 -12-15
Articolo Prima Pagina 21 -12-15Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 7-12-15
Articolo Prima Pagina 7-12-15Articolo Prima Pagina 7-12-15
Articolo Prima Pagina 7-12-15Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 16-11-15
Articolo Prima Pagina 16-11-15Articolo Prima Pagina 16-11-15
Articolo Prima Pagina 16-11-15Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 2-11-15
Articolo Prima Pagina 2-11-15Articolo Prima Pagina 2-11-15
Articolo Prima Pagina 2-11-15Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 19-10-15
Articolo Prima Pagina 19-10-15Articolo Prima Pagina 19-10-15
Articolo Prima Pagina 19-10-15Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 12-10-15
Articolo Prima Pagina 12-10-15Articolo Prima Pagina 12-10-15
Articolo Prima Pagina 12-10-15Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 28-9-15
Articolo Prima Pagina 28-9-15Articolo Prima Pagina 28-9-15
Articolo Prima Pagina 28-9-15Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 21-9-15
Articolo Prima Pagina 21-9-15Articolo Prima Pagina 21-9-15
Articolo Prima Pagina 21-9-15Rubens Ligabue
 
FED E LA STRATEGIA DI "PAVLOV" ?
FED E LA STRATEGIA DI "PAVLOV" ?FED E LA STRATEGIA DI "PAVLOV" ?
FED E LA STRATEGIA DI "PAVLOV" ?Rubens Ligabue
 
'REDDE RATIONEM' PER I MERCATI
'REDDE RATIONEM' PER I MERCATI'REDDE RATIONEM' PER I MERCATI
'REDDE RATIONEM' PER I MERCATIRubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 29-6-15
Articolo Prima Pagina 29-6-15Articolo Prima Pagina 29-6-15
Articolo Prima Pagina 29-6-15Rubens Ligabue
 
Articolo Prima Pagina 15-6-15
Articolo Prima Pagina 15-6-15Articolo Prima Pagina 15-6-15
Articolo Prima Pagina 15-6-15Rubens Ligabue
 
Articolo Primo Pagina 1-6-15
Articolo Primo Pagina 1-6-15Articolo Primo Pagina 1-6-15
Articolo Primo Pagina 1-6-15Rubens Ligabue
 

More from Rubens Ligabue (20)

Articolo Prima Pagina 12-7-16
Articolo Prima Pagina 12-7-16Articolo Prima Pagina 12-7-16
Articolo Prima Pagina 12-7-16
 
Articolo Prima Pagina 9-5-16
Articolo Prima Pagina 9-5-16Articolo Prima Pagina 9-5-16
Articolo Prima Pagina 9-5-16
 
Articolo Prima Pagina 18-4-16
Articolo Prima Pagina 18-4-16Articolo Prima Pagina 18-4-16
Articolo Prima Pagina 18-4-16
 
Articolo Prima Pagina 4-4-16
Articolo Prima Pagina 4-4-16Articolo Prima Pagina 4-4-16
Articolo Prima Pagina 4-4-16
 
Articolo Prima Pagina 22-2-16
Articolo Prima Pagina 22-2-16Articolo Prima Pagina 22-2-16
Articolo Prima Pagina 22-2-16
 
Articolo Prima Pagina 1-2-16
Articolo Prima Pagina 1-2-16Articolo Prima Pagina 1-2-16
Articolo Prima Pagina 1-2-16
 
Articolo Prima Pagina 21 -12-15
Articolo Prima Pagina 21 -12-15Articolo Prima Pagina 21 -12-15
Articolo Prima Pagina 21 -12-15
 
Articolo Prima Pagina 7-12-15
Articolo Prima Pagina 7-12-15Articolo Prima Pagina 7-12-15
Articolo Prima Pagina 7-12-15
 
Articolo Prima Pagina 16-11-15
Articolo Prima Pagina 16-11-15Articolo Prima Pagina 16-11-15
Articolo Prima Pagina 16-11-15
 
Articolo Prima Pagina 2-11-15
Articolo Prima Pagina 2-11-15Articolo Prima Pagina 2-11-15
Articolo Prima Pagina 2-11-15
 
Articolo Prima Pagina 19-10-15
Articolo Prima Pagina 19-10-15Articolo Prima Pagina 19-10-15
Articolo Prima Pagina 19-10-15
 
Articolo Prima Pagina 12-10-15
Articolo Prima Pagina 12-10-15Articolo Prima Pagina 12-10-15
Articolo Prima Pagina 12-10-15
 
Articolo Prima Pagina 28-9-15
Articolo Prima Pagina 28-9-15Articolo Prima Pagina 28-9-15
Articolo Prima Pagina 28-9-15
 
Articolo Prima Pagina 21-9-15
Articolo Prima Pagina 21-9-15Articolo Prima Pagina 21-9-15
Articolo Prima Pagina 21-9-15
 
FED E LA STRATEGIA DI "PAVLOV" ?
FED E LA STRATEGIA DI "PAVLOV" ?FED E LA STRATEGIA DI "PAVLOV" ?
FED E LA STRATEGIA DI "PAVLOV" ?
 
TIME FOR CRASH ?
TIME FOR CRASH ?TIME FOR CRASH ?
TIME FOR CRASH ?
 
'REDDE RATIONEM' PER I MERCATI
'REDDE RATIONEM' PER I MERCATI'REDDE RATIONEM' PER I MERCATI
'REDDE RATIONEM' PER I MERCATI
 
Articolo Prima Pagina 29-6-15
Articolo Prima Pagina 29-6-15Articolo Prima Pagina 29-6-15
Articolo Prima Pagina 29-6-15
 
Articolo Prima Pagina 15-6-15
Articolo Prima Pagina 15-6-15Articolo Prima Pagina 15-6-15
Articolo Prima Pagina 15-6-15
 
Articolo Primo Pagina 1-6-15
Articolo Primo Pagina 1-6-15Articolo Primo Pagina 1-6-15
Articolo Primo Pagina 1-6-15
 

Articolo Prima Pagina 14-9-15

  • 1. LUNEDÌ 14 SETTEMBRE 2015 | SPECIALI | 11 ‘Aspettando Godot’ è una celebre opera teatrale di Samuel Beckett nonché u- no dei testi più noti del teatro del Novecento. Una tragi- commedia che deve la sua fortuna ad una apparente e “semplice”tramachepotreb- be essere sintetizzata nella storia di “qualcuno che alla fine non arriva mai”. E fin qui nulla di particolarmente stimolante apparirebbe allo spettatore se non fosse una rappresentazione che rien- tra nel teatro dell’assurdo ed in una astrattezza che quan- tomeno apre a qualsivoglia interpretazione di ‘Godot’ ed a cui molti hanno voluto ac- costare Dio, la morte, il desti- no ecc. nonché il concetto dell’attesaconl’Amaiuscola. Un’attesa quasi “messiani- ca” che ormai nel comune di- re dell’uomo della strada è spessoutilizzatosoloperrap- presentare quell’attesa infi- nitaesenzacertezzachequo- tidianamente ognuno speri- menta nei più diversi ambiti della propria vita. ASPETTANDO ‘GODOT’ Il parallelo dell’attesa di Godot in ambito finanziario appare perciò essere sconta- to nella settimana in cui il mondo intero o quantomeno quello degli operatori finan- ziari e dei più comuni rispar- miatori-investitori è ormai da tempo in attesa di sapere se ‘Godot’ (inteso come il cambio di politica moneta- ria) si manifesterà o conti- nuerà a farsi attendere dopo oltre 6 anni di assenza. Aguardareleaspettativedi moltieconomistiecomepub- blicato sul Wall Street Jour- nal sembra prevalere l’idea che ciò non accadrà, non fos- se altro per gli innumerevoli appelli che da più parti si al- zanoecheassomiglianosem- pre più a vere e proprie im- plorazioni. Nelleultimesettimanenon sono infatti mancate le quasi “suppliche” del FMI o della Banca Mondiale, ovvero le più elevate organizzazioni sovranazionali al mondo. La prima con le dichiarazioni fatte da William Murray por- tavoce del FMI, in merito alle prossime decisioni della FED ovvero che «il nostro punto di vista generale è che abbiano la flessibilità per so- spendere», e la seconda, con l’intervista rilasciata al Fi- nancial Times dal capo eco- nomista Kaushik Basu della World Bank, nella quale si af- ferma che un rialzo dei tassi creerebbe «panico e turbo- lenze», in particolar modo suimercatiemergentiesegli USA procedessero troppo ve- locemente nei rialzi «dan- neggeranno il resto del mon- do in modo piuttosto pesan- te». Per tali policy maker, sa- rebbe quindi opportuno pon- derare con molta attenzione qualsivoglia decisione o ad- dirittura saggio soprassede- re per ora al manifestarsi di ‘Godot’. IL PRECEDENTE Per chi lo avesse scordato, già nel 2013 assistemmo a qualcosache,paragonandolo all’attuale contesto, sembra essere per molteplici aspetti la copia carbone di allora. Nella tarda primavera del 2013(aprile/maggio)ilprede- cessore della Yellen a capo della FED, ovvero Ben Ber- nanke, innescò una forte tur- bolenzasuimercatimondiali paventando una futura usci- ta dal QE (quello che poi ver- rà conosciuto come ‘tape- ring’) ed allora come nell’ul- timo quadrimestre si assi- stette ad una volatilità estre- ma nelle valute mondiali, nonché a crolli importanti nei mercati emergenti, oltre a decisi “sussulti” nei rendi- menti delle obbligazioni mondiali. Gli operatori fi- L’ANALISI Per molti la Yellen stupirà come Bernanke nel meeting del 2013 ma il rischio è alto MercatiinfaselateraleaspettandoGodot Ladecisionesuitassinonèaffattoscontataedavràmoltepliciricadute L’autore della rubrica La pagina settimanale del lunedì ‘Risparmio, i conti in tasca’, è a cura del nostro consulente Rubens Ligabue, professionista certificato Efa - European Fi- nancial Advisor, associato SIAT - Società Italiana Analisi Tec- nica, iscritto all’Albo Unico Na- zionale dei Promotori Finanziari. Per domande e chiarimenti po- tete scrivere a info@rubensligabue.com RISPARMIO,ICONTIINTASCA nanziari iniziarono così a prezzare la “paura” di un ral- lentamento negli acquisti della FED, a seguito del mi- glioramento dei parametri dichiarati per l’uscita dal QE (poi nel tempo opportuna- mente abbassati, come ad e- sempio il livello di disoccu- pazione). Un pò quello acuifinorasièassisti- to nella spasmodica valutazione di qualsi- voglia dato economico che arrivi dall’altra parte dell’oceano. Al- lora come oggi e sem- pre in agosto si verifi- cò un’escalation di tensione in Siria (ri- cordarsi l’enfasi me- diatica sul massacro di civili e bambini e sul reale o presunto u- tilizzo di armi chimi- che, quale prova della “pistola fumante” di Assad) che portava all’evidente contrapposizio- ne tra USA, Inghilterra, Francia, Israele, Arabia Sau- dita da una parte e Russia, I- ran, Cina dall’altra. Uno sce- nario nuovamente familiare per il quale però non è più il tema delle armi chimiche a scuotere i governi ma quello che viene descritto come l’e- sodo biblico dei profughi. Un quadro che nel settembre del 2013 veniva discusso sempre in questa rubrica come un “timing perfetto” per un’eco- nomiadiguerra.Uncontesto bellico che allora come oggi avrebbe potuto fornire tem- po all'amministrazione USA per risolvere le proprie que- stioni economiche a scapito del resto del mondo. Allora come oggi vi era infatti l’ap- prossimarsi del limite al tet- to del debito USA (debt cei- ling), tematica che torna guarda caso di attualità pro- prio in questi giorni. Allora come ora le turbolenze estive avevano inoltre fatto scende- re lo S&P500 con una chiusu- ra mensile così negativa da far paventare nefasti presa- gi. QUALI CONSEGUENZE In un tale quadro la volati- lità e l’incertezza regnò so- vrana sui mercati finanziari e questo fino al meeting della FED, ovvero fino a quando, nel susseguirsi di appelli e scongiuri da parte degli ope- ratori finanziari, non avven- ne l’annuncio a sorpresa di prosecuzione del QE e dun- que dell’inversione ad U del governatore Bernanke. Un sorpresa che fu anticipata di pochi giorni, proprio dagli accordi di Ginevra sulla di- struzione degli arsenali chi- mici siriani, avvenuti tra U- SA e Russia. Un fatto che stemperò il clima all’interno dell‘ONU ed evitò l’avvio di una campagna militare ame- ricana nella regione. Due e- venti che misero perciò da parte qualsivoglia idea di “e- conomia di guerra”, seppur successivamente si sia aper- to un ulteriore focolaio di tensione con l’ormai nota e non conclusa vicenda ucrai- na e d’invasione della Cri- mea ad inizio 2014. Il dopo è ancor più noto finanziaria- mente parlando, essendo sta- taestesafinoafine2014l’ope- razione di ‘taperig’ nonché autorizzato dal congresso U- SAl’aumentodeldebitoame- ricano, ovvero il prosegui- mento di un pompaggio mo- netario in grado di comprare ulteriore tempo sulla falsari- ga di quel messaggero che nella rappresentazione tea- trale citata, annunciava ai protagonisti il mancato arri- vo di ‘Godot’ e posticipava l’incontro sempre all’indo- mani. Un indomani che, nel- la promessa di rivitalizzare la crescita e far riprendere l’inflazione, è stato provvi- denzialmenteallungatodopo la fine del ‘tapering’ della FED dalla Bank of Japan e nel 2015 dalla BCE. Un calcia- re il barattolo avanti che ha portato tra aprile/maggio di quest’anno ad oltre 2.000 mi- liardi di titoli pubblici con rendimento negativo ed ai massimi storici i listini azio- nari. COSA ATTENDERSI Nell’ambito dei reali deci- sori e sempre in quell’estate, la Banca dei Regolamenti In- ternazionali (BRI), ovvero la cosiddetta banca centrale delle banche centrali, ammo- nivainmeritoalrischiocrea- to dalle politiche monetarie fino ad allora attuate e sen- tenziavacomeil“prenderein prestito tempo” non fosse la soluzione migliore. Que- st’anno la stessa istituzione ha detto chiaramente che la politica monetaria si è ormai fatta carico di una parte fin troppo grande dell’onere vol- toastimolarelacrescitaeciò porta dritto alla formazione di vulnerabilità finanziarie (leggasi bolle finanziarie per i comuni risparmiatori). Da quella calda estate 2013 chericordacosìtantol’attua- le contesto, nulla sembra es- sere realmente cam- biato mentre il tutto appare ancor più complesso e quanto- meno amplificato nel- le sue distorsioni. Da allora è infatti au- mentato il debito glo- bale e sempre più de- bitori sono sull’orlo del precipizio (Gre- cia, Ucraina, Porto Rico ecc.), l’economia globale non ha rag- giunto una crescita così forte da poter controbilanciare gli squilibri creati dalla finanza (BRICS in caduta ed Occidente stagnante) e le banche centrali si sono infi- late in un ‘cul-de-sac’ da cui hanno finora avuto paura di uscireedacuisisonoaggiun- te ed amplificate le tensioni geo-politiche(Siria,Ucraina, ISIS, Mar della Cina ecc.). ‘GODOT’ IN ARRIVO ? Questa volta però, potreb- bero avverarsi decisioni non così scontate e le cui conse- guenze avranno comunque molteplici ricadute. Sempre la BRI ricorda che la politica monetaria è ormai sovracca- ricata da troppo tempo e deve essere solo parte della solu- zione, non l’unica soluzione. Un chiaro monito ad abban- donare un modello di cresci- ta trainato esclusivamente dal debito. Un monito a cui è recentementeseguitaladesi- gnazione a capo di tale istitu- zione di Jens Weidmann, at- tualepresidentedellaBunde- sbank, ovvero colui che in tempi non sospetti ha dato chiare interpretazioni su co- me gestire ed abbattere il de- bito e su quale fosse la sua o- pinione del QE. Date queste premesse e nonostante il messaggero Yellen, possa an- cora stupire e posticipare l’arrivo di ‘Godot’, è ora di comprenderechelafinedella rappresentazione teatrale è sempre più prossima e l’at- tuale fase di temporeggia- mento, seguita al crollo dei mercati del 24 agosto, potreb- be equivalere a quell’attesa che attende il pubblico tra la chiusura del sipario e gli ap- plausi o i fischi che poi rivol- ge ai teatranti durante il sa- luto finale.