1. ZUPPA DI CECI E CASTAGNE
INGREDIENTI PER 4 PERSONE : 300 g di castagne ,peperoncino, 300 g di ceci,
olio di oliva, pomodori 300 g, sedano, rosmarino, 1 spicchio d'aglio, 1 acciuga
sotto' olio, fiore di finocchio , sale, 2 etti di maltagliati.
Mettere a bagno i ceci la sera prima in acqua e sale. Sbollentare le castagne
aggiungendo 2 foglie di alloro poi privarle della buccia. In una pentola,
possibilmente di coccio, lasciare cuocere parzialmente i ceci, insieme ad un
mazzetto di rosmarino, che verrà gettato via successivamente. A parte in un
tegamino fare un soffritto di olio d' oliva, con aglio, peperoncino, qualche
foglia di rosmarino, del sedano a pezzetti e l'acciuga; quindi unirvi i
pomodori tagliati a pezzi, o l a polpa di pomodoro, lasciando insaporire per
alcuni minuti; aggiungervi le castagne e due pizzichi di fiore di finocchio.
Poco dopo versare il tutto nella pentola di cottura dei ceci, (avendo cura di
aggiungere qualche cucchiaiata di castagne e ceci passati al passatutto,
per rendere il brodo più denso e più saporito), mettere sale quanto basta.
A fine cottura aggiungere i maltagliati, farli cuocere nella minestra e poi
servire.
Questa zuppa veniva preparata tradizionalmente nel pranzo della vigilia
Natalizia, sia nella zona dei Cimini, dove abbondano i castagneti, sia nelle
campagne circostanti di Viterbo. Infatti, quando nell' autunno si
raccoglievano le castagne, una parte di queste, private del riccio, venivano
tenute a bagno per alcuni giorni, messe in cantina ad asciugare ( o immerse
nella pozzolana) e conservate per essere poi consumate durante l' inverno.
2. La presenza di questi frutti nella zuppa, secondo il racconto dei vecchi
contadini del posto, non era dovuta ad una elaborata e sapiente
combinazione di sapori, ma più semplicemente al fatto che le castagne, dal
momento che potevano essere raccolte liberamente lungo le strade e nei vari
castagneti presenti nei Colli Cimini, erano disponibili gratuitamente e quindi
venivano utilizzate per integrare i ceci, che invece dovevano essere
acquistati; tutto ciò a dimostrazione della grande povertà e frugalità che
regnava in quei tempi, poi non così lontani, quando di una persona povera si
diceva "deve contare anche i ceci". Oggi, poiché la cucina moderna ci sta
abituando a nuovi sapori, questo connubio, nato casualmente per pura
necessità , risulta particolarmente gradito, per cui la proponiamo, anche al di
fuori del giorno della Vigilia, ai nostri ospiti ed alle alle giovani cuoche in
cerca di originalità.