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CONSIDERAZIONI SULLA POSTURA
di Alfio Caronti D.C.

PREMESSA:

L’attenzione degli operatori posturologi è rivolta ai Sistemi Sensoriali.
Sistema visivo, uditivo, stomatognatico, podalico, craniosacrale per citarne alcuni, sono
studiati nella loro complessità, ma presi in considerazione individualmente. La ricerca
scientifica non ha indicato quale debba essere la priorità nell’intervento rieducativo.
Il comportamento dei recettori nervosi del dolore, continua ad essere l’unità di misura
preponderante per la maggior parte dei posturologi.
Gli esami chinesiologici hanno avuto una parte importante in questo lavoro. Si sono
rivelati un metodo semplice e non invasivo per studiare il comportamento dei Sistemi
Sensoriali, nei diversi atteggiamenti posturali. La ricerca è stata oggettivata da
strumentazione dedicata; dall’Elettromiografia, alle Pedane Posturostabilometriche,
all’Impedenzometria e con l’aiuto di Fisiologi, Neurologi, Dietologi e Laureati in Scienze
Motorie.



INTRODUZIONE:

La ricerca di strumenti idonei a segnalare con anticipo la presenza di potenziali pericoli
derivanti da una cattiva postura, è da sempre stata una priorità per chi si occupa di
equilibrio dell’apparato muscoloscheletrico. Dall’inizio degli anni novanta, questo interesse
è molto cresciuto, determinato dal fatto che ci si è accorti che qualsiasi stimolazione ai
diversi recettori nervosi, può promuovere adattamenti posturali. Una macchina in
particolare sta meritando molta attenzione. Si tratta della pedana Posturometrica e
Stabilometrica. Due termini che si completano in quando il primo indica in kilogrammi lo
spostamento di peso di un corpo all’interno della base di appoggio dei piedi. La
Stabilometria aggiunge significato allo spostamento, indicando la distanza dal punto
ideale, la velocità di oscillazione e la superficie quadrata coperta in una determinata
unità di tempo dal baricentro del soggetto in esame.




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LE PEDANE POSTUROSTABILOMETRICHE

Le piattaforme stabilometriche e posturometriche in commercio hanno in comune la
capacità di evidenziare il grado di efficienza del Sistema Nervoso Centrale, nel predisporre
la migliore strategia posturale per la conservazione dell’equilibrio.
I vestibologi sono stati i primi ad utilizzare questi strumenti, proprio per problemi
riguardanti l’equilibrio. Si deve sicuramente al Chiropratico Svizzero Dr. Illi il merito di aver
progettato e realizzato la prima pedana per la valutazione della postura.
Negli anni cinquanta ha progettato e poi realizzato una piattaforma composta da quattro
bilance indipendenti, ognuna collegata ad un indicatore di forza, per la misurazione del
carico sulla parte anteriore dei piedi e sui talloni ( foto SOTTO).




Oggi il complesso meccanismo rappresentato da una bilancia è contenuto in piccole celle
di carico, della dimensione di tre monete sovrapposte. Questi sensori sono collegati ad un
computer con programma dedicato che elabora i segnali in arrivo dalle celle. In questo
modo l’operatore può consultare importanti dati che lo informeranno sul tempo ed il modo
con il quale il soggetto si mantiene nella posizione eretta, ed in definitiva sapere se quella
postura è efficace oppure dispendiosa. Non c’è dubbio infatti che la stabilità della Torre di
Pisa, non sarebbe a rischio, se il peso della sua struttura (centro di gravità) fosse
distribuito in modo equilibrato.




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A partire dal 1994, per conto di diverse Federazioni Sportive, abbiamo cominciato a
raccogliere dati relativi alla postura di atleti di interesse internazionale.
Il protocollo di valutazione, richiedeva di rendere gli esami ripetibili.
La ripetibilità si è subito presentata un ostacolo non facile. Se venivano registrati esami
posturometrici un pomeriggio e ripetuti il giorno successivo, senza aver effettuato alcun
trattamento, molto spesso gli esami erano diversi. Poco o tanto ma diversi. Quella che
rimaneva invariata era la deviazione di massima del baricentro nei trecentosessantagradi
di rotazione, ma la forma e la qualità della deviazione spesso era diversa. Cercando di
capire il perché ci si è accorti che all’indomani ogni paziente può predisporre strategie
posturali “nuove”. E’sufficiente che la persona in esame abbia trascorso una notte agitata,
mangiato da poco un caffè e latte con un cornetto, indossato un diverso paio di scarpe,
salito a piedi le tre rampe di scala che portano allo studio quando la volta precedente si
era servita dell’ascensore, per influire diversamente sull’esame.
E’ stato quindi deciso di intraprendere un’altra strada.
Per qualche tempo sono stati messi a confronto gli esami registrati nella stessa seduta,
dopo aver procurato al soggetto stimolazioni sensoriali qualitativamente diverse e
quantitativamente misurabili. Occhi aperti e poi chiusi, arcate dentarie disgiunte e chiuse,
ma anche relativo silenzio o rumore, il tutto senza cambiare l’appoggio dei piedi. Anche in
questo modo le risposte erano bizzarre e curiose. Un esempio per tutti. Si otteneva lo
stesso esame posturometrico mettendo due cartoncini bianchi tra i denti per isolare le
arcate, ma anche mettendoli tra le sole labbra.
Una grande intuizione del Prof. Carmelo Bosco, da molti anni Membro della Commissione
Ricerca e Sperimentazione della FISI ha suggerito un nuovo percorso.
IL PROF BOSCO AVEVA DOCUMENTATO CON ESAMI ELETTROMIOGRAFICI LA
VARIAZIONE DEL TONO DI ALCUNI MUSCOLI IN SOGGETTI TRAUMATIZZATI,
QUANDO QUESTI VENIVANO STIMOLATI NELLA STAZIONE ERETTA DALLA
VIBRAZIONE DI UNA SPECIALE PIATTAFORMA DA LUI REALIZZATA.




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ESEMPIO DI ESAME ELETTROMIOGRAFICO NELLA NORMA
Esame elettromiografico dei muscoli vasto mediale destro e sinistro (MR ML) e dei
muscoli vasto laterale sinistro e destro (LL LR) prima e durante la vibrazione in un
soggetto integro strutturalmente. Ad ogni colore del tracciato corrisponde Il monitoraggio
elettromiografico di un muscolo. I tracciati di ogni muscolo prima e durante la vibrazione
della pedana sulla quale l’atleta staziona, sono sovrapponibili. La variazione riguarda
solo l’ampiezza del tracciato (da Methods of Functional testing during Rehabilitation
exercise. Carmelo Bosco Ph)




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ESEMPIO DI ESAME ELETTROMIOGRAFICO PERTURBATO
In questo esame, il tracciato in blue relativo all’attività elettrica del muscolo vasto mediale
destro ha maggiore ampiezza durante la fase vibrante, ed è uguale agli altri nella fase
senza vibrazione. L’atleta, asintomatico al momento dell’esame, ha sofferto in passato per
un trauma al ginocchio destro. Si noti come prima della vibrazione e dopo, l’attività del
muscolo vasto mediale destro (in Blue), sia normale.( da Methods of Functional testing
during Rehabilitation exercise. Carmelo Bosco Ph.)




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L’IMPORTANZA          DELLA      VIBRAZIONE      NELLA       RILEVAZIONE      POSTURALE
STRUMENTALE.
La scoperta del Prof. Bosco sugli effetti che la vibrazione avrebbe sul tono muscolare ha
suggerito la realizzazione di uno strumento di misura Posturo/Stabilometrico, con sei celle
di carico per consentire la registrazione di esami statici e dinamici per mezzo della
vibrazione.
Il meccanismo vibrante è costituito da un motore elettrico che fa ruotare farfalle
eccentriche in grado di produrre la vibrazione della piattaforma da 1 a 40 heartz.
Parliamo di vibrazione e non di scuotimento. Quello che si vuole ottenere è un segnale
lineare che raggiunga una moltitudine di meccanorecettori estero/propriocettivi
contemporaneamente. Non si vuole pregiudicare l’equilibrio, ma provocare i Sistemi
Nervosi Anticipatori detti di FEED-FORWARD per scoprire quali strategie verrebbero
messe in atto durante il movimento.
Dalla ricerca effettuata, è risultato che il 93% degli atleti monitorati presentava squilibri
posturali tra statico e vibrato.


IL SEGNALE DI PERICOLO INDOTTO DALLA VIBRAZIONE RECUPERA NEL
SOGGETTO LA MEMORIA DELLE ESPERIENZE MOTORIE E FA APPARIRE LA
POSTURA RITENUTA PIU’ IDONEA IN QUEL MOMENTO. UN METODO PER
SCOPRIRE I SEGRETI CUSTODITI DAI SISTEMI ANTICIPATORI.

A PAG. 615 DI           Principi di Neuroscienze E.R. Kandel e C. manifestazione
elettromiografica dei Sistemi Anticipatori.



E’ parso sempre più evidente che l’esame con vibrazione in soggetti NON traumatizzati è
di tipo PREVEDIBILE, e determina allerta nervosa e successivamente muscolare DI
SPECIFICHE CATENE MUSCOLARI per mantenere l’equilibrio.
In condizioni di normalità l’esame statico e vibrato è sovrapponibile, anche se di diversa
ampiezza. Solo il 7% dei soggetti monitorati ha presentato esami di normalità.




                                                                                           6
ECCO    UN   ESEMPIO     DI  REGISTRAZIONE     DI  DUE    OTTIMI   ESAMI
POSTUROSTABILOMETRICI SENZA ATTEGGIAMENTO DI DIFESA IN UNA GIOVANE
ATLETA. IN CONDIZIONI DI NORMALITA’ LA VIBRAZIONE NON E’ AVVERTITA COME
PERICOLO.

Il primo esame a sinistra è registrato in assenza di vibrazione, il secondo durante la
vibrazione.




IN TUTTI I SOGGETTI CHE HANNO VISSUTO, ANCHE IN UN PASSATO NON
RECENTE UN’ ESPERIENZA SPIACEVOLE, LA VIBRAZIONE ATTIVA I SISTEMI
ANTICIPATORI E QUESTI PREDISPONGONO LA POSTURA DI DIFESA .

La testa mantenuta inclinata, il rachide cervicale mantenuto rettilineo, le spalle contratte, il
bacino ruotato, una gamba più corta muscolarmente ecc. che noi posturologi vorremmo
correggere, è di fatto la postura più IDONEA PER QUELLA PERSONA, SULLA BASE
DELLA SUE ESPERIENZE SENSORIALI.
UNA POSTURA DI DIFESA, CHE SI MANIFESTA IN MANIERA OGGETTIVABILE SOLO
RECUPERANDO IL PERCORSO SENSORIALE CHE LO HA PROVOCATO.
Un aspetto molto interessante è che l’esperienza traumatizzante può aver percorso vie
sensoriali diverse da quelle MECCANORECETTIVE. Qualsiasi evento che è stato
percepito come pericoloso e registrato dai singoli sistemi o in combinazione
Multisensoriale, è PRIORITARIO nella scelta della strategia posturale.


                                                                                              7
MECCANISMI NERVOSI ANTICIPATORI     predispongono l’atteggiamento posturale
adeguato.
QUESTO ATTEGGIAMENTO POSTURALE         PUO’ AVERE MANIFESTAZIONI DI
TEMPORANEITA’ OPPURE ATTIVARSI ANTICIPATAMENTE E PERSISTERE PER
PERIODI MOLTO LUNGHI DEL GIORNO E DELLA NOTTE .

Nei soggetti che hanno memorizzato esperienze spiacevoli, si mette in atto una strategia
posturale di difesa, molto più costosa e disarmonica di quella che il movimento
richiederebbe. Le modificazioni angolari che si rendono necessarie per compiere un
movimento avvengono in regime di CO-CONTRAZIONE (muscolo antagonista resiste
all’agonista) e non in regime di INNERVAZIONE RECIPROCA (l’attivazione del muscolo
agonista, inibisce azione muscolare antagonista) (VEDI FOTO)




ESEMPIO DI MODIFICAZIONE ANGOLARE PER CO-CONTRAZIONE.
Questa modalità di movimento E’ FISIOLOGICA e si mette in atto quando non
conosciamo bene il movimento che stiamo per compiere, oppure lo consideriamo
pericoloso o carico di insidie.
Molte patologie infiammatorie da sovraccarico dell’apparato muscolo/tendineo/articolare,
NEI DISTRETTI PIU’ DISPARATI (OCCHI,BOCCA,RACHIDE,PIEDI ECC.) sono
annunciate dalla presenza e dal persistere di questa strategia di movimento.




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ESEMPIO DI MODIFICAZIONE ANGOLARE PER INIBIZIONE RECIPROCA.
Questa è la modalità che si mette in atto, dopo aver raggiunto un elevato grado di
sicurezza del movimento che stiamo per compiere, ma soprattutto quando non si ha
timore per la nostra incolumità.


I PASSAGGI DA UN REGIME ALL’ALTRO SONO QUOTIDIANI E FISIOLOGICI E NON
HANNO SOLUZIONE DI CONTINUITA’.
L’ESERCIZIO E L’ALLENAMENTO POSSONO MIGLIORARE LE STRATEGIE
POSTURALI.
PER LO STESSO STIMOLO, SOGGETTI DIVERSI PRESENTANO UN DIVERSO
GRADO DI CO-CONTRAZIONE.
LA PRESENZA DEL REGIME DI CO-CONTRAZIONE CI AVVERTE CHE NON E’
ANCORA MATURATO PER QUELLA SITUAZIONE UN SUFFICIENTE GRADO DI
SICUREZZA.
E’ STATO POSSIBILE OSSERVARE COME SITUAZIONI DI DISAGIO AMBIENTALE,
L’INCONSAPEVOLE TENSIONE DELLA GARA, LA MAGGIORE O MINORE
DIGERIBILITA’ DI UN CIBO, SI TRADUCONO ISTANTANEAMENTE IN UN MAGGIORE
O MINORE STATO DI CO-CONTRAZIONE.




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Dopo aver vissuto un’esperienza che ha messo a repentaglio la nostra vita, i Sistemi
Anticipatori o di FEED-FORWARD confezionano la tensione muscolare ritenuta più
idonea. Questa tensione risponde a requisiti di specificità. Sarà maggiore nell’area di
INGRESSO del trauma (cervicodorsale per un colpo di frusta o trauma cranico). Lombare
destra per un intervento di peritonite, e stomatognatico/cervicale sempre per lo stesso
intervento a causa dell’esperienza per l’anestesia generale che si è resa necessaria.
Si manifesta con una maggiore o minore resistenza tra l’azione muscolo agonista e
antagonista (co-contrazione) a seconda del diverso grado di percezione di pericolo.
L’esperienza vissuta con paura da un bambino può attivare risposte angolari per
CO-CONTRAZIONE più resistenti di quelle che potrebbero manifestarsi in una persona
adulta per la stessa situazione.

PRESENTO TRE CASI CON ATTEGGIAMENTO DI DIFESA A CHIARIMENTO DEI
CONCETTI SOPRA ESPOSTI.
PRIMO CASO.
L’atleta in esame è dritto in piedi sopra la pedana. Le punte dei piedi e i talloni liberamente
divaricati. Tempo di registrazione 15 secondi per l’esame statico. Pausa di cinque secondi
e poi 15 secondi di esame vibrato a 20hertz.
Questo atleta è perfettamente bilanciato (Foto sotto primo a sinistra) nell’esame statico.
Il baricentro generale indicato dal cerchio rosso è perfettamente allineato, con errore di
500 grammi di peso più a destra che a sinistra. Per chi si intende di rilevamenti posturo/
stabilometrici, questo è un buon esame, che non fa certamente presagire quanto sta per
succedere un minuto dopo. Durante la vibrazione, il baricentro del corpo si sposta in
avanti e a destra (11% del peso più a Destra). COME MAI?

          Piede Sinistro       Piede Destro          Piede Sinistro       Piede Destro




Lo spostamento in avanti e a destra del baricentro ad opera dell’aumento del tono dei
muscoli rettoaddominale, ilepsoas, quadrato dei lombi, di destra, altro non sarebbe se non

                                                                                            10
UN ATTEGGIAMENTO DI DIFESA PREDISPOSTO DAI SISTEMI ANTICIPATORI PER
PROTEGGERE PRIORITARIAMENTE la parete addominale destra, privata della valvola
ileocecale con un intervento chirurgico di urgenza all’età di sedici anni, a seguito di un
blocco intestinale che ha messo a rischio di vita l’atleta. L’esattezza della nostra
supposizione è oggettivata dagli esami successivi registrati un minuto dopo e senza
cambiare l’appoggio dei piedi (ore 18,29 e ore 18,30)

          Piede Sinistro      Piede Destro      Piede Sinistro     Piede Destro




PROTEGGENDO CON UN SEMPLICE FAZZOLETTO LA CICATRICE ADDOMINALE A
DESTRA, il baricentro, anche durante la vibrazione rimane perfettamente centrato
(fotogramma a sinistra con solo 1,8% del peso decentrato, prima era l’11%).
LA RIPROVA È AVVENUTA, REGISTRANDO UN MINUTO DOPO UN’ALTRO ESAME,
MA PROTEGGENDO L’AREA ADDOMINALE SINISTRA CHE NON HA SUBITO
TRAUMI. Con questo tipo di protezione ecco ricomparire l’atteggiamento posturale di
difesa originale. Intere catene di muscoli abbandonano il loro stato di quiete, per fare
assumere al soggetto una posizione con bacino spostato e dorso più ricurvo verso destra.
(Foto a sinistra, l’11,7% del peso del corpo si risposta a destra) .
I SISTEMI ANTICIPATORI non giudicano adeguata la protezione da me predisposta. Nei
fotogrammi che presento, è impropriamente chiamata “stimolazione viscerosomatica”, la
presenza o meno di UN SEMPLICE FAZZOLETTO DI COTONE BIANCO a protezione
delle cicatrici.



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SECONDO CASO.
Questa volta l’esperienza spiacevole che ha attivato meccanismi di difesa muscolare non
ha lasciato cicatrici VISIBILI.
Gli esami sono relativi ad un’atleta con diagnosi di tendinopatia all’achilleo sinistro,
gonalgia e cruralgia sempre sinistra, serramento notturno delle arcate dentarie, ma non
digrignamento.
L’esame posturale sia statico che dinamico predispone l’atleta ad un sovraccarico
strutturale proprio dei distretti sintomatici. Non si tratta evidentemente di una postura
antalgica altrimenti il baricentro del corpo (cerchio rosso) dovrebbe trovarsi a destra e non
a sinistra. Per capire la gravità di questa postura, provate a confrontarla con quella di un
atleta normale (PRIMO ESAME POSTUROMETRICO SOPRA)

       Piede Sinistro         Piede Destro           Piede Sinistro    Piede Destro




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L’atleta due anni prima della visita, STAVA DORMENDO NEL LETTO DI CASA, QUANDO
SONO ENTRATI NELL’APPARTAMENTO DUE LADRI. Per circa mezz’ora la ragazza ha
dovuto fingere di essere addormentata, anche quando di tanto in tanto, veniva illuminata
dalla torcia elettrica dei due malviventi. Lo spavento è stato enorme e IL PERSISTERE
della difesa muscolare attualmente in atto, adeguato . Difficile infatti convincersi ogni notte
che il pericolo è scongiurato. Ecco spiegato perchè serramento tra mandibola e mascella e
non digrignamento. Il secondo è rumoroso e in questo caso, pericoloso!!
GLI SPAVENTI IN GENERE RAPPRESENTANO I CASI PIU’ FREQUENTI DI GUARDIA
MUSCOLARE ANTICIPATA.
Qui sotto, statico e vibrato dopo trattamento SPECIFICO lo stesso giorno dell’esame. Si
può notare una notevole riduzione della difesa muscolare rispetto all’esame iniziale. Non è
stato usato nessun Bite.


     Piede Sinistro     Piede Destro      Piede Sinistro    Piede Destro




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TERZO CASO.
Questo atleta presenta esami con valori identici tra statico e vibrato, (2,6% di spostamento
del baricentro più a sx). L’esame statico a sinistra, da solo, farebbe pensare ad una
BUONA POSTURA. Osservando più attentamente il baricentro (cerchio rosso) appare
molto più arretrato nell’esame vibrato.
L ‘atleta, HA RIPORTATO UN GRAVE TRAUMA FACCIALE E DISTORSIVO
CERVICALE, NELLA CADUTA IN AVANTI DALLA BICICLETTA che gli si è rotta tra le
mani, durante un allenamento. Anche qui un grande spavento che avrebbe potuto avere
conseguenze molto più gravi!!!!
La vibrazione allerta i Sistemi Anticipatori della postura e questi arretrano il baricentro. La
postura PREDISPOSTA è la migliore nell’eventualità di una caduta in avanti.




                                                                                            14
Gli esami di controllo effettuati a distanza di cinque mesi dalla terapia posturale sono
molto buoni.




Tre esempi che dimostrano come il baricentro del corpo venga spostato dai Sistemi
Anticipatori nella direzione che consente LA MIGLIORE DIFESA DELLE PARTI DEL
CORPO CHE HANNO SUBITO TRAUMA.
LA POSTURA DI TIPO DIFENSIVO, UTILIZZA I PIANI DI APPOGGIO DELLE
ARTICOLAZIONI E L’APPARATO MUSCOLOTENDINEO IN MODO ASIMMETRICO,
DANDO INIZIO A PROCESSI DEGENERATIVI DA CARICO DISOMOGENEO.




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LE COMPETIZIONI SPORTIVE COINVOLGONO ATLETI CON DIVERSO
ATTEGGIAMENTO POSTURALE.
TRAE IL MAGGIOR VANTAGGIO IN TERMINI DI RISULTATO AGONISTICO L’ATLETA
IL CUI GESTO NON SI DISCOSTA MOLTO DALLA POSTURA DI DIFESA.
IN ALTRE PAROLE, SE PROIETTIAMO L’OMBRA DELLA POSTURA OTTENUTA CON
LA VIBRAZIONE, HA MIGLIORE POSSIBILITA’ DI SUCCESSO E RISCHIA MINORI
TRAUMI COLUI CHE COMPIE MOVIMENTI STANDO NEI CONFINI DELLA STESSA.
AL CONTRARIO E’ IN COMPETIZIONE PRIMA CON SE STESSO E QUINDI A RISCHIO
INFORTUNI COLUI CHE HA UN ATTEGGIAMENTO DI DIFESA IN PALESE CONFLITTO
CON IL GESTO SPORTIVO IDEALE.

RIASSUNTO DELLE NOTIZIE BUONE E DI QUELLE CATTIVE:
   • NELLA POSTURA DI DIFESA (QUELLA INDICATA DALLA VIBRAZIONE) IL
     PESO DEL CORPO      VIENE SPOSTATO NELLA DIREZIONE GIUDICATA
     IDONEA DAI SISTEMI ANTICIPATORI. IN QUESTA POSIZIONE LE
     MODIFICAZIONI ANGOLARI POSSONO AVVENIRE PER INNERVAZIONE
     RECIPROCA (MOLTO BENE), MA LA FORZA DI GRAVITÀ ATTRAVERSA I
     PIANI ARTICOLARI E SOLLECITA LEGAMENTI E TENDINI CON ANGOLI CHE
     OTTIMALI NON SONO (QUESTO E’ MALE).
   • AL CONTRARIO, LE ATTIVITA’ MOTORIE CHE CI PORTANO LONTANO
     DALLA POSTURA DI DIFESA MA NELLA DIREZIONE DI UNA MIGLIORE
     CENTRATURA DEL BARICENTRO, UTILIZZANO CORRETTAMENTE I PIANI
     ARTICOLARI (BENE) MA PREDISPONGONO MODIFICAZIONI ANGOLARI IN
     REGIME DI CO-CONTRAZIONE (MALE).
   • L’ATTEGGIAMENTO POSTURALE DI DIFESA E’ LA PRIGIONE NELLA QUALE
     I SISTEMI ANTICIPATORI CI RINCHIUDONO PER PROTEGGERCI DALLE
     PAURE.




E’ NOTO QUANTO SIA DIFFICILE OTTENERE E MANTENERE UNA CORRETTA
DISTRIBUZIONE DEL PESO DEL CORPO SULLA BASE DI APPOGGIO DEI PIEDI.
ANCOR PIU’ RISPETTANDO L’INNERVAZIONE RECIPROCA.
CENTRATURA E INNERVAZIONE RECIPROCA DOVREBBERO ESSERE DUE BUONI
OBIETTIVI PER IL POSTUROLOGO. IL PRIMO A GARANZIA DI UN UTILIZZO
FISIOLOGICO DEI PIANI ARTICOLARI, IL SECONDO PER ESPRIMERE LA MIGLIORE
MOTRICITA.




                                                                    16
L’adattamento prima e il mantenimento delle strategie di difesa necessitano di un
adeguato supporto del Sistema Nervoso Neurovegetativo. Si tratta di attività riflesse che
sono attive con diversa intensità 24 ore su 24. In questo modo i Sistemi Anticipatori
impegnano TUTTO l’organismo in una sorta di allenamento alla sopravvivenza senza
soluzione di continuità.




NON SOLO ALLERTA MUSCOLARE.




                                                                                      17
CONCLUSIONI:
UN’ESPERIENZA E’ VISSUTA CONTEMPORANEAMENTE DA TUTTI I SISTEMI
SENSORIALI E MEMORIZZATA NELLA SUA COMPLESSITA.
LO STUDIO DI UNA POSTURA DEVE PER PRIMA COSA STABILIRE A QUALE
PRIORITA’ DANNO OBBEDIENZA I SISTEMI ANTICIPATORI E PERCHE.
LA RIPROGRAMMAZIONE NON PUO’ PRESCINDERE DALLA MULTISENSORIALITA’.
LA MEMORIA DELLE ESPERIENZE E’ IMPORTANTE QUANTO LO STATO DI
SALUTE DEI SINGOLI SISTEMI RECETTORI.
• SISTEMA VISIVO. NON L’OCCHIO IMPERFETTO CHE SBILANCIA LA POSTURA
   MA LE EMOZIONI CHE IL SISTEMA VISIVO HA MEMORIZZATO
   CONTEMPORANEAMENTE AD ALTRI SISTEMI. L’ATTENZIONE VA RIVOLTA
   ALLA PELLICOLA NON SOLO ALLA MACCHINA FOTOGRAFICA.
• SISTEMA UDITIVO: NON L’ORECCHIO COME RACCOGLITORE DI SUONI, MA
   LA MEMORIA DI RUMORI O PAROLE CHE CI HANNO SORPRESO.
• IL SISTEMA VESTIBOLARE: NON I SUCCESSI, MA GLI INSUCCESSI NEL
   MANTENIMENTO DELL’EQUILIBRIO CON LA COMPLICITA’ DI ALTRI SISTEMI.
• SISTEMA STOMATOGNATICO: NON LA FORMA DELL’APPARATO
   MASTICATORIO E LA POSTURA DEI DENTI, MA IL COMPORTAMENTO TENUTO
   DAI MUSCOLI E DALLA LINGUA A PROTEZIONE DELLA CAVITA’ ORALE.
• SISTEMA ESTEROPROPRIOCETTIVO: LE CICATRICI, NON PER L’ESTENSIONE
   DEL DANNO RIPORTATO DAI TESSUTI, MA L’ESPERIENZA TRAUMATICA
   MEMORIZZATA IN COMBINAZIONE CON TUTTI GLI ALTRI RECETTORI
   ESTEROPROPRIOCETTIVI (PELLE, MUSCOLI, OCCHI, UDITO, OLFATTO,
   RACHIDE, PIEDI ECC.)
• LA PRESENZA DI UNO STATO DI ALLERTA E’ SEGNALATO DA MOVIMENTI
   ANGOLARI PER CO-CONTRAZIONE. IL RECUPERO E IL MANTENIMENTO DI
   RISPOSTE IN REGIME DI INNERVAZIONE RECIPROCA E’ INDICATORE DI
   EQUILIBRIO POSTURALE.
• ALLA CESSAZIONE DELLO STATO DI ALLERTA SI ASSOCIA, NEL TEMPO, UNA
   NOTEVOLE FACILITAZIONE NEL RECUPERO DEL LATTATO MUSCOLARE, DEL
   RAPPORTO CORPOREO TRA          MASSA MAGRA E MASSA GRASSA E IL
   MIGLIORAMENTO DEI PARAMETRI IMPEDENZOMETRICI.
• LA GUARDIA MUSCOLARE DISEGNA NEL CORPO FORME IRREVERSIBILI ED E’
   PIU’ OSTILE SE PRESENTE GIA’ IN ETA’ GIOVANILE E A CAUSA DI TRAUMI
   IMPORTANTI.
• L’USO DELLA PEDANA POSTURO/STABILOMETRICA, NEL MODO DESCRITTO,
   SEGNALA LA CONDIZIONE DI PARTENZA, LE STRATEGIE DI DIFESA CHE SI
   METTONO IN ATTO, CONSENTENDO IL MONITORAGGIO DEL PROGRAMMA
   RIABILITATIVO NELLA DIREZIONE DELL’OTTIMIZZAZIONE DELLA POSTURA, E
   DELLA RIDOTTA ATTIVITÀ DI DIFESA MUSCOLARE ANTICIPATORIA (MUSCLE
   GUARDING).
• IL PAZIENTE DEVE CONSIDERARSI SUFFICIENTEMENTE EQUILIBRATO, DAL
   PUNTO DI VISTA POSTURALE STRUMENTALE, QUANDO I PARAMETRI DEGLI
   ESAMI STATICI E DINAMICI (VIBRATO) SONO SOVRAPPONIBILI PER QUALITÀ E
   DIVERSI PER GRANDEZZA.




                                                                     18
Ecco qualche suggerimento pratico.
   • PRIMA DI QUALSIASI TRATTAMENTO POSTURALE è necessario ricostruire con
      test Chinesiologici la postura di maggior SCONFORTO (risposte Chinesiologiche
      per CO-CONTRAZIONE) e quella di maggior CONFORTO (Atteggiamento di difesa
      e Risposte Chinesiologiche per INNERVAZIONE RECIPROCA).
   • TRATTARE IN BASE ALLE PROPRIE CONOSCENZE PROFESSIONALI
      (FISIO,CHINESI,CHIRO,OSTEO,OPTO,PODO, ECC.)
   • Rilevare le capacità di equilibrio del soggetto nel cercare di reggersi su un solo
      piede.      Ripetutamente e MOLTO LENTAMENTE chiedere di passare dalla
      posizione di massimo CONFORTO a quella di massimo SCONFORTO cercando di
      non perdere l’equilibrio, prima su un piede e poi sull’altro.
   • Continuare per qualche minuto, raccomandando movimenti MOLTO LENTI,
      nessuna smorfia con il viso o la bocca, non guardare in basso, rilasciare le spalle
      ecc. Il tutto alla ricerca di una motricità gradevole.
   • Per persone che hanno FACILITA’ nel mantenersi in equilibrio, ho fatto costruire
      una speciale tavoletta per la stimolazione diversificata di un maggior numero di
      recettori, in combinazione con i recettori del dolore (foto Sotto).
      ESERCIZI DI EQUILIBRIO, CONTEMPORANEAMENTE A STIMOLAZIONI
      DOLOROSE              PROMUOVONO ESPERIENZE                MOTORIE DI GRANDE
      RICCHEZZA SENSORIALE. QUESTO E’ SICURAMENTE IL PERCORSO PIU’
      SEMPLICE E COMPLETO PER ALLENARE A                          MIGLIORE REGIME LE
      STRATEGIE DI DIFESA PIU’ OSTILI.




                                                                                      19
L’utilizzo della tavoletta deve essere adattato all’atteggiamento posturale di guardia.
    • Posizione SEDUTA, nel caso di un trauma cranico riportato dal soggetto cadendo
        da una motocicletta.
    • Posizione SUPINA nel caso della maggior parte delle esperienze chirurgiche in
        anestesia totale o di risvegli traumatici.
    • IN PIEDI per tutti i tipi di caduta ecc.




PEDANA POSTUROSTABILOMETRICA POSTURE2000
Nel corpo inferiore è installato il dispositivo vibrante.




                                                                                    20
Si ringraziano gli atleti dello Sci Alpino, Atletica e Canoa che hanno consentito la
pubblicazione dei loro esami posturali. Il Prof Carmelo Bosco, scopritore degli effetti che la
vibrazione avrebbe sulla postura. Gli amici Chicco, Roberto, Alberto, Vittorio, Andrea,
Daniele, Enrico, Ricercatori Scientifici nei diversi campi.




BIBLIOGRAFIA:
Control Of Human Volontary Movement. John C. Rothwell
Principi di Neuroscienze E.R. Kandel e C.
Methods of Functional testing during Rehabilitation exercise. Carmelo Bosco Ph.
Influence of vibration on mechanical power and electromyogram activity in human arm
flexor muscles Carmelo Bosco e C.
Applied Kinesiology S. Walter
L’Importanza della Psyche e dello Stress nei disturbi disfunzionali del Sistema
Stomatognatico (Sintesi di un articolo del Prof. Georg Graber Direttore del Dipartimento di
Protesi Università di Basilea)

Per qualsiasi informazione:

E-mail: alfiocaronti@libero.it
        staff@posture2000.com




                                                                                           21

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Considerazioni sulla postura - Caronti

  • 1. CONSIDERAZIONI SULLA POSTURA di Alfio Caronti D.C. PREMESSA: L’attenzione degli operatori posturologi è rivolta ai Sistemi Sensoriali. Sistema visivo, uditivo, stomatognatico, podalico, craniosacrale per citarne alcuni, sono studiati nella loro complessità, ma presi in considerazione individualmente. La ricerca scientifica non ha indicato quale debba essere la priorità nell’intervento rieducativo. Il comportamento dei recettori nervosi del dolore, continua ad essere l’unità di misura preponderante per la maggior parte dei posturologi. Gli esami chinesiologici hanno avuto una parte importante in questo lavoro. Si sono rivelati un metodo semplice e non invasivo per studiare il comportamento dei Sistemi Sensoriali, nei diversi atteggiamenti posturali. La ricerca è stata oggettivata da strumentazione dedicata; dall’Elettromiografia, alle Pedane Posturostabilometriche, all’Impedenzometria e con l’aiuto di Fisiologi, Neurologi, Dietologi e Laureati in Scienze Motorie. INTRODUZIONE: La ricerca di strumenti idonei a segnalare con anticipo la presenza di potenziali pericoli derivanti da una cattiva postura, è da sempre stata una priorità per chi si occupa di equilibrio dell’apparato muscoloscheletrico. Dall’inizio degli anni novanta, questo interesse è molto cresciuto, determinato dal fatto che ci si è accorti che qualsiasi stimolazione ai diversi recettori nervosi, può promuovere adattamenti posturali. Una macchina in particolare sta meritando molta attenzione. Si tratta della pedana Posturometrica e Stabilometrica. Due termini che si completano in quando il primo indica in kilogrammi lo spostamento di peso di un corpo all’interno della base di appoggio dei piedi. La Stabilometria aggiunge significato allo spostamento, indicando la distanza dal punto ideale, la velocità di oscillazione e la superficie quadrata coperta in una determinata unità di tempo dal baricentro del soggetto in esame. 1
  • 2. LE PEDANE POSTUROSTABILOMETRICHE Le piattaforme stabilometriche e posturometriche in commercio hanno in comune la capacità di evidenziare il grado di efficienza del Sistema Nervoso Centrale, nel predisporre la migliore strategia posturale per la conservazione dell’equilibrio. I vestibologi sono stati i primi ad utilizzare questi strumenti, proprio per problemi riguardanti l’equilibrio. Si deve sicuramente al Chiropratico Svizzero Dr. Illi il merito di aver progettato e realizzato la prima pedana per la valutazione della postura. Negli anni cinquanta ha progettato e poi realizzato una piattaforma composta da quattro bilance indipendenti, ognuna collegata ad un indicatore di forza, per la misurazione del carico sulla parte anteriore dei piedi e sui talloni ( foto SOTTO). Oggi il complesso meccanismo rappresentato da una bilancia è contenuto in piccole celle di carico, della dimensione di tre monete sovrapposte. Questi sensori sono collegati ad un computer con programma dedicato che elabora i segnali in arrivo dalle celle. In questo modo l’operatore può consultare importanti dati che lo informeranno sul tempo ed il modo con il quale il soggetto si mantiene nella posizione eretta, ed in definitiva sapere se quella postura è efficace oppure dispendiosa. Non c’è dubbio infatti che la stabilità della Torre di Pisa, non sarebbe a rischio, se il peso della sua struttura (centro di gravità) fosse distribuito in modo equilibrato. 2
  • 3. A partire dal 1994, per conto di diverse Federazioni Sportive, abbiamo cominciato a raccogliere dati relativi alla postura di atleti di interesse internazionale. Il protocollo di valutazione, richiedeva di rendere gli esami ripetibili. La ripetibilità si è subito presentata un ostacolo non facile. Se venivano registrati esami posturometrici un pomeriggio e ripetuti il giorno successivo, senza aver effettuato alcun trattamento, molto spesso gli esami erano diversi. Poco o tanto ma diversi. Quella che rimaneva invariata era la deviazione di massima del baricentro nei trecentosessantagradi di rotazione, ma la forma e la qualità della deviazione spesso era diversa. Cercando di capire il perché ci si è accorti che all’indomani ogni paziente può predisporre strategie posturali “nuove”. E’sufficiente che la persona in esame abbia trascorso una notte agitata, mangiato da poco un caffè e latte con un cornetto, indossato un diverso paio di scarpe, salito a piedi le tre rampe di scala che portano allo studio quando la volta precedente si era servita dell’ascensore, per influire diversamente sull’esame. E’ stato quindi deciso di intraprendere un’altra strada. Per qualche tempo sono stati messi a confronto gli esami registrati nella stessa seduta, dopo aver procurato al soggetto stimolazioni sensoriali qualitativamente diverse e quantitativamente misurabili. Occhi aperti e poi chiusi, arcate dentarie disgiunte e chiuse, ma anche relativo silenzio o rumore, il tutto senza cambiare l’appoggio dei piedi. Anche in questo modo le risposte erano bizzarre e curiose. Un esempio per tutti. Si otteneva lo stesso esame posturometrico mettendo due cartoncini bianchi tra i denti per isolare le arcate, ma anche mettendoli tra le sole labbra. Una grande intuizione del Prof. Carmelo Bosco, da molti anni Membro della Commissione Ricerca e Sperimentazione della FISI ha suggerito un nuovo percorso. IL PROF BOSCO AVEVA DOCUMENTATO CON ESAMI ELETTROMIOGRAFICI LA VARIAZIONE DEL TONO DI ALCUNI MUSCOLI IN SOGGETTI TRAUMATIZZATI, QUANDO QUESTI VENIVANO STIMOLATI NELLA STAZIONE ERETTA DALLA VIBRAZIONE DI UNA SPECIALE PIATTAFORMA DA LUI REALIZZATA. 3
  • 4. ESEMPIO DI ESAME ELETTROMIOGRAFICO NELLA NORMA Esame elettromiografico dei muscoli vasto mediale destro e sinistro (MR ML) e dei muscoli vasto laterale sinistro e destro (LL LR) prima e durante la vibrazione in un soggetto integro strutturalmente. Ad ogni colore del tracciato corrisponde Il monitoraggio elettromiografico di un muscolo. I tracciati di ogni muscolo prima e durante la vibrazione della pedana sulla quale l’atleta staziona, sono sovrapponibili. La variazione riguarda solo l’ampiezza del tracciato (da Methods of Functional testing during Rehabilitation exercise. Carmelo Bosco Ph) 4
  • 5. ESEMPIO DI ESAME ELETTROMIOGRAFICO PERTURBATO In questo esame, il tracciato in blue relativo all’attività elettrica del muscolo vasto mediale destro ha maggiore ampiezza durante la fase vibrante, ed è uguale agli altri nella fase senza vibrazione. L’atleta, asintomatico al momento dell’esame, ha sofferto in passato per un trauma al ginocchio destro. Si noti come prima della vibrazione e dopo, l’attività del muscolo vasto mediale destro (in Blue), sia normale.( da Methods of Functional testing during Rehabilitation exercise. Carmelo Bosco Ph.) 5
  • 6. L’IMPORTANZA DELLA VIBRAZIONE NELLA RILEVAZIONE POSTURALE STRUMENTALE. La scoperta del Prof. Bosco sugli effetti che la vibrazione avrebbe sul tono muscolare ha suggerito la realizzazione di uno strumento di misura Posturo/Stabilometrico, con sei celle di carico per consentire la registrazione di esami statici e dinamici per mezzo della vibrazione. Il meccanismo vibrante è costituito da un motore elettrico che fa ruotare farfalle eccentriche in grado di produrre la vibrazione della piattaforma da 1 a 40 heartz. Parliamo di vibrazione e non di scuotimento. Quello che si vuole ottenere è un segnale lineare che raggiunga una moltitudine di meccanorecettori estero/propriocettivi contemporaneamente. Non si vuole pregiudicare l’equilibrio, ma provocare i Sistemi Nervosi Anticipatori detti di FEED-FORWARD per scoprire quali strategie verrebbero messe in atto durante il movimento. Dalla ricerca effettuata, è risultato che il 93% degli atleti monitorati presentava squilibri posturali tra statico e vibrato. IL SEGNALE DI PERICOLO INDOTTO DALLA VIBRAZIONE RECUPERA NEL SOGGETTO LA MEMORIA DELLE ESPERIENZE MOTORIE E FA APPARIRE LA POSTURA RITENUTA PIU’ IDONEA IN QUEL MOMENTO. UN METODO PER SCOPRIRE I SEGRETI CUSTODITI DAI SISTEMI ANTICIPATORI. A PAG. 615 DI Principi di Neuroscienze E.R. Kandel e C. manifestazione elettromiografica dei Sistemi Anticipatori. E’ parso sempre più evidente che l’esame con vibrazione in soggetti NON traumatizzati è di tipo PREVEDIBILE, e determina allerta nervosa e successivamente muscolare DI SPECIFICHE CATENE MUSCOLARI per mantenere l’equilibrio. In condizioni di normalità l’esame statico e vibrato è sovrapponibile, anche se di diversa ampiezza. Solo il 7% dei soggetti monitorati ha presentato esami di normalità. 6
  • 7. ECCO UN ESEMPIO DI REGISTRAZIONE DI DUE OTTIMI ESAMI POSTUROSTABILOMETRICI SENZA ATTEGGIAMENTO DI DIFESA IN UNA GIOVANE ATLETA. IN CONDIZIONI DI NORMALITA’ LA VIBRAZIONE NON E’ AVVERTITA COME PERICOLO. Il primo esame a sinistra è registrato in assenza di vibrazione, il secondo durante la vibrazione. IN TUTTI I SOGGETTI CHE HANNO VISSUTO, ANCHE IN UN PASSATO NON RECENTE UN’ ESPERIENZA SPIACEVOLE, LA VIBRAZIONE ATTIVA I SISTEMI ANTICIPATORI E QUESTI PREDISPONGONO LA POSTURA DI DIFESA . La testa mantenuta inclinata, il rachide cervicale mantenuto rettilineo, le spalle contratte, il bacino ruotato, una gamba più corta muscolarmente ecc. che noi posturologi vorremmo correggere, è di fatto la postura più IDONEA PER QUELLA PERSONA, SULLA BASE DELLA SUE ESPERIENZE SENSORIALI. UNA POSTURA DI DIFESA, CHE SI MANIFESTA IN MANIERA OGGETTIVABILE SOLO RECUPERANDO IL PERCORSO SENSORIALE CHE LO HA PROVOCATO. Un aspetto molto interessante è che l’esperienza traumatizzante può aver percorso vie sensoriali diverse da quelle MECCANORECETTIVE. Qualsiasi evento che è stato percepito come pericoloso e registrato dai singoli sistemi o in combinazione Multisensoriale, è PRIORITARIO nella scelta della strategia posturale. 7
  • 8. MECCANISMI NERVOSI ANTICIPATORI predispongono l’atteggiamento posturale adeguato. QUESTO ATTEGGIAMENTO POSTURALE PUO’ AVERE MANIFESTAZIONI DI TEMPORANEITA’ OPPURE ATTIVARSI ANTICIPATAMENTE E PERSISTERE PER PERIODI MOLTO LUNGHI DEL GIORNO E DELLA NOTTE . Nei soggetti che hanno memorizzato esperienze spiacevoli, si mette in atto una strategia posturale di difesa, molto più costosa e disarmonica di quella che il movimento richiederebbe. Le modificazioni angolari che si rendono necessarie per compiere un movimento avvengono in regime di CO-CONTRAZIONE (muscolo antagonista resiste all’agonista) e non in regime di INNERVAZIONE RECIPROCA (l’attivazione del muscolo agonista, inibisce azione muscolare antagonista) (VEDI FOTO) ESEMPIO DI MODIFICAZIONE ANGOLARE PER CO-CONTRAZIONE. Questa modalità di movimento E’ FISIOLOGICA e si mette in atto quando non conosciamo bene il movimento che stiamo per compiere, oppure lo consideriamo pericoloso o carico di insidie. Molte patologie infiammatorie da sovraccarico dell’apparato muscolo/tendineo/articolare, NEI DISTRETTI PIU’ DISPARATI (OCCHI,BOCCA,RACHIDE,PIEDI ECC.) sono annunciate dalla presenza e dal persistere di questa strategia di movimento. 8
  • 9. ESEMPIO DI MODIFICAZIONE ANGOLARE PER INIBIZIONE RECIPROCA. Questa è la modalità che si mette in atto, dopo aver raggiunto un elevato grado di sicurezza del movimento che stiamo per compiere, ma soprattutto quando non si ha timore per la nostra incolumità. I PASSAGGI DA UN REGIME ALL’ALTRO SONO QUOTIDIANI E FISIOLOGICI E NON HANNO SOLUZIONE DI CONTINUITA’. L’ESERCIZIO E L’ALLENAMENTO POSSONO MIGLIORARE LE STRATEGIE POSTURALI. PER LO STESSO STIMOLO, SOGGETTI DIVERSI PRESENTANO UN DIVERSO GRADO DI CO-CONTRAZIONE. LA PRESENZA DEL REGIME DI CO-CONTRAZIONE CI AVVERTE CHE NON E’ ANCORA MATURATO PER QUELLA SITUAZIONE UN SUFFICIENTE GRADO DI SICUREZZA. E’ STATO POSSIBILE OSSERVARE COME SITUAZIONI DI DISAGIO AMBIENTALE, L’INCONSAPEVOLE TENSIONE DELLA GARA, LA MAGGIORE O MINORE DIGERIBILITA’ DI UN CIBO, SI TRADUCONO ISTANTANEAMENTE IN UN MAGGIORE O MINORE STATO DI CO-CONTRAZIONE. 9
  • 10. Dopo aver vissuto un’esperienza che ha messo a repentaglio la nostra vita, i Sistemi Anticipatori o di FEED-FORWARD confezionano la tensione muscolare ritenuta più idonea. Questa tensione risponde a requisiti di specificità. Sarà maggiore nell’area di INGRESSO del trauma (cervicodorsale per un colpo di frusta o trauma cranico). Lombare destra per un intervento di peritonite, e stomatognatico/cervicale sempre per lo stesso intervento a causa dell’esperienza per l’anestesia generale che si è resa necessaria. Si manifesta con una maggiore o minore resistenza tra l’azione muscolo agonista e antagonista (co-contrazione) a seconda del diverso grado di percezione di pericolo. L’esperienza vissuta con paura da un bambino può attivare risposte angolari per CO-CONTRAZIONE più resistenti di quelle che potrebbero manifestarsi in una persona adulta per la stessa situazione. PRESENTO TRE CASI CON ATTEGGIAMENTO DI DIFESA A CHIARIMENTO DEI CONCETTI SOPRA ESPOSTI. PRIMO CASO. L’atleta in esame è dritto in piedi sopra la pedana. Le punte dei piedi e i talloni liberamente divaricati. Tempo di registrazione 15 secondi per l’esame statico. Pausa di cinque secondi e poi 15 secondi di esame vibrato a 20hertz. Questo atleta è perfettamente bilanciato (Foto sotto primo a sinistra) nell’esame statico. Il baricentro generale indicato dal cerchio rosso è perfettamente allineato, con errore di 500 grammi di peso più a destra che a sinistra. Per chi si intende di rilevamenti posturo/ stabilometrici, questo è un buon esame, che non fa certamente presagire quanto sta per succedere un minuto dopo. Durante la vibrazione, il baricentro del corpo si sposta in avanti e a destra (11% del peso più a Destra). COME MAI? Piede Sinistro Piede Destro Piede Sinistro Piede Destro Lo spostamento in avanti e a destra del baricentro ad opera dell’aumento del tono dei muscoli rettoaddominale, ilepsoas, quadrato dei lombi, di destra, altro non sarebbe se non 10
  • 11. UN ATTEGGIAMENTO DI DIFESA PREDISPOSTO DAI SISTEMI ANTICIPATORI PER PROTEGGERE PRIORITARIAMENTE la parete addominale destra, privata della valvola ileocecale con un intervento chirurgico di urgenza all’età di sedici anni, a seguito di un blocco intestinale che ha messo a rischio di vita l’atleta. L’esattezza della nostra supposizione è oggettivata dagli esami successivi registrati un minuto dopo e senza cambiare l’appoggio dei piedi (ore 18,29 e ore 18,30) Piede Sinistro Piede Destro Piede Sinistro Piede Destro PROTEGGENDO CON UN SEMPLICE FAZZOLETTO LA CICATRICE ADDOMINALE A DESTRA, il baricentro, anche durante la vibrazione rimane perfettamente centrato (fotogramma a sinistra con solo 1,8% del peso decentrato, prima era l’11%). LA RIPROVA È AVVENUTA, REGISTRANDO UN MINUTO DOPO UN’ALTRO ESAME, MA PROTEGGENDO L’AREA ADDOMINALE SINISTRA CHE NON HA SUBITO TRAUMI. Con questo tipo di protezione ecco ricomparire l’atteggiamento posturale di difesa originale. Intere catene di muscoli abbandonano il loro stato di quiete, per fare assumere al soggetto una posizione con bacino spostato e dorso più ricurvo verso destra. (Foto a sinistra, l’11,7% del peso del corpo si risposta a destra) . I SISTEMI ANTICIPATORI non giudicano adeguata la protezione da me predisposta. Nei fotogrammi che presento, è impropriamente chiamata “stimolazione viscerosomatica”, la presenza o meno di UN SEMPLICE FAZZOLETTO DI COTONE BIANCO a protezione delle cicatrici. 11
  • 12. SECONDO CASO. Questa volta l’esperienza spiacevole che ha attivato meccanismi di difesa muscolare non ha lasciato cicatrici VISIBILI. Gli esami sono relativi ad un’atleta con diagnosi di tendinopatia all’achilleo sinistro, gonalgia e cruralgia sempre sinistra, serramento notturno delle arcate dentarie, ma non digrignamento. L’esame posturale sia statico che dinamico predispone l’atleta ad un sovraccarico strutturale proprio dei distretti sintomatici. Non si tratta evidentemente di una postura antalgica altrimenti il baricentro del corpo (cerchio rosso) dovrebbe trovarsi a destra e non a sinistra. Per capire la gravità di questa postura, provate a confrontarla con quella di un atleta normale (PRIMO ESAME POSTUROMETRICO SOPRA) Piede Sinistro Piede Destro Piede Sinistro Piede Destro 12
  • 13. L’atleta due anni prima della visita, STAVA DORMENDO NEL LETTO DI CASA, QUANDO SONO ENTRATI NELL’APPARTAMENTO DUE LADRI. Per circa mezz’ora la ragazza ha dovuto fingere di essere addormentata, anche quando di tanto in tanto, veniva illuminata dalla torcia elettrica dei due malviventi. Lo spavento è stato enorme e IL PERSISTERE della difesa muscolare attualmente in atto, adeguato . Difficile infatti convincersi ogni notte che il pericolo è scongiurato. Ecco spiegato perchè serramento tra mandibola e mascella e non digrignamento. Il secondo è rumoroso e in questo caso, pericoloso!! GLI SPAVENTI IN GENERE RAPPRESENTANO I CASI PIU’ FREQUENTI DI GUARDIA MUSCOLARE ANTICIPATA. Qui sotto, statico e vibrato dopo trattamento SPECIFICO lo stesso giorno dell’esame. Si può notare una notevole riduzione della difesa muscolare rispetto all’esame iniziale. Non è stato usato nessun Bite. Piede Sinistro Piede Destro Piede Sinistro Piede Destro 13
  • 14. TERZO CASO. Questo atleta presenta esami con valori identici tra statico e vibrato, (2,6% di spostamento del baricentro più a sx). L’esame statico a sinistra, da solo, farebbe pensare ad una BUONA POSTURA. Osservando più attentamente il baricentro (cerchio rosso) appare molto più arretrato nell’esame vibrato. L ‘atleta, HA RIPORTATO UN GRAVE TRAUMA FACCIALE E DISTORSIVO CERVICALE, NELLA CADUTA IN AVANTI DALLA BICICLETTA che gli si è rotta tra le mani, durante un allenamento. Anche qui un grande spavento che avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi!!!! La vibrazione allerta i Sistemi Anticipatori della postura e questi arretrano il baricentro. La postura PREDISPOSTA è la migliore nell’eventualità di una caduta in avanti. 14
  • 15. Gli esami di controllo effettuati a distanza di cinque mesi dalla terapia posturale sono molto buoni. Tre esempi che dimostrano come il baricentro del corpo venga spostato dai Sistemi Anticipatori nella direzione che consente LA MIGLIORE DIFESA DELLE PARTI DEL CORPO CHE HANNO SUBITO TRAUMA. LA POSTURA DI TIPO DIFENSIVO, UTILIZZA I PIANI DI APPOGGIO DELLE ARTICOLAZIONI E L’APPARATO MUSCOLOTENDINEO IN MODO ASIMMETRICO, DANDO INIZIO A PROCESSI DEGENERATIVI DA CARICO DISOMOGENEO. 15
  • 16. LE COMPETIZIONI SPORTIVE COINVOLGONO ATLETI CON DIVERSO ATTEGGIAMENTO POSTURALE. TRAE IL MAGGIOR VANTAGGIO IN TERMINI DI RISULTATO AGONISTICO L’ATLETA IL CUI GESTO NON SI DISCOSTA MOLTO DALLA POSTURA DI DIFESA. IN ALTRE PAROLE, SE PROIETTIAMO L’OMBRA DELLA POSTURA OTTENUTA CON LA VIBRAZIONE, HA MIGLIORE POSSIBILITA’ DI SUCCESSO E RISCHIA MINORI TRAUMI COLUI CHE COMPIE MOVIMENTI STANDO NEI CONFINI DELLA STESSA. AL CONTRARIO E’ IN COMPETIZIONE PRIMA CON SE STESSO E QUINDI A RISCHIO INFORTUNI COLUI CHE HA UN ATTEGGIAMENTO DI DIFESA IN PALESE CONFLITTO CON IL GESTO SPORTIVO IDEALE. RIASSUNTO DELLE NOTIZIE BUONE E DI QUELLE CATTIVE: • NELLA POSTURA DI DIFESA (QUELLA INDICATA DALLA VIBRAZIONE) IL PESO DEL CORPO VIENE SPOSTATO NELLA DIREZIONE GIUDICATA IDONEA DAI SISTEMI ANTICIPATORI. IN QUESTA POSIZIONE LE MODIFICAZIONI ANGOLARI POSSONO AVVENIRE PER INNERVAZIONE RECIPROCA (MOLTO BENE), MA LA FORZA DI GRAVITÀ ATTRAVERSA I PIANI ARTICOLARI E SOLLECITA LEGAMENTI E TENDINI CON ANGOLI CHE OTTIMALI NON SONO (QUESTO E’ MALE). • AL CONTRARIO, LE ATTIVITA’ MOTORIE CHE CI PORTANO LONTANO DALLA POSTURA DI DIFESA MA NELLA DIREZIONE DI UNA MIGLIORE CENTRATURA DEL BARICENTRO, UTILIZZANO CORRETTAMENTE I PIANI ARTICOLARI (BENE) MA PREDISPONGONO MODIFICAZIONI ANGOLARI IN REGIME DI CO-CONTRAZIONE (MALE). • L’ATTEGGIAMENTO POSTURALE DI DIFESA E’ LA PRIGIONE NELLA QUALE I SISTEMI ANTICIPATORI CI RINCHIUDONO PER PROTEGGERCI DALLE PAURE. E’ NOTO QUANTO SIA DIFFICILE OTTENERE E MANTENERE UNA CORRETTA DISTRIBUZIONE DEL PESO DEL CORPO SULLA BASE DI APPOGGIO DEI PIEDI. ANCOR PIU’ RISPETTANDO L’INNERVAZIONE RECIPROCA. CENTRATURA E INNERVAZIONE RECIPROCA DOVREBBERO ESSERE DUE BUONI OBIETTIVI PER IL POSTUROLOGO. IL PRIMO A GARANZIA DI UN UTILIZZO FISIOLOGICO DEI PIANI ARTICOLARI, IL SECONDO PER ESPRIMERE LA MIGLIORE MOTRICITA. 16
  • 17. L’adattamento prima e il mantenimento delle strategie di difesa necessitano di un adeguato supporto del Sistema Nervoso Neurovegetativo. Si tratta di attività riflesse che sono attive con diversa intensità 24 ore su 24. In questo modo i Sistemi Anticipatori impegnano TUTTO l’organismo in una sorta di allenamento alla sopravvivenza senza soluzione di continuità. NON SOLO ALLERTA MUSCOLARE. 17
  • 18. CONCLUSIONI: UN’ESPERIENZA E’ VISSUTA CONTEMPORANEAMENTE DA TUTTI I SISTEMI SENSORIALI E MEMORIZZATA NELLA SUA COMPLESSITA. LO STUDIO DI UNA POSTURA DEVE PER PRIMA COSA STABILIRE A QUALE PRIORITA’ DANNO OBBEDIENZA I SISTEMI ANTICIPATORI E PERCHE. LA RIPROGRAMMAZIONE NON PUO’ PRESCINDERE DALLA MULTISENSORIALITA’. LA MEMORIA DELLE ESPERIENZE E’ IMPORTANTE QUANTO LO STATO DI SALUTE DEI SINGOLI SISTEMI RECETTORI. • SISTEMA VISIVO. NON L’OCCHIO IMPERFETTO CHE SBILANCIA LA POSTURA MA LE EMOZIONI CHE IL SISTEMA VISIVO HA MEMORIZZATO CONTEMPORANEAMENTE AD ALTRI SISTEMI. L’ATTENZIONE VA RIVOLTA ALLA PELLICOLA NON SOLO ALLA MACCHINA FOTOGRAFICA. • SISTEMA UDITIVO: NON L’ORECCHIO COME RACCOGLITORE DI SUONI, MA LA MEMORIA DI RUMORI O PAROLE CHE CI HANNO SORPRESO. • IL SISTEMA VESTIBOLARE: NON I SUCCESSI, MA GLI INSUCCESSI NEL MANTENIMENTO DELL’EQUILIBRIO CON LA COMPLICITA’ DI ALTRI SISTEMI. • SISTEMA STOMATOGNATICO: NON LA FORMA DELL’APPARATO MASTICATORIO E LA POSTURA DEI DENTI, MA IL COMPORTAMENTO TENUTO DAI MUSCOLI E DALLA LINGUA A PROTEZIONE DELLA CAVITA’ ORALE. • SISTEMA ESTEROPROPRIOCETTIVO: LE CICATRICI, NON PER L’ESTENSIONE DEL DANNO RIPORTATO DAI TESSUTI, MA L’ESPERIENZA TRAUMATICA MEMORIZZATA IN COMBINAZIONE CON TUTTI GLI ALTRI RECETTORI ESTEROPROPRIOCETTIVI (PELLE, MUSCOLI, OCCHI, UDITO, OLFATTO, RACHIDE, PIEDI ECC.) • LA PRESENZA DI UNO STATO DI ALLERTA E’ SEGNALATO DA MOVIMENTI ANGOLARI PER CO-CONTRAZIONE. IL RECUPERO E IL MANTENIMENTO DI RISPOSTE IN REGIME DI INNERVAZIONE RECIPROCA E’ INDICATORE DI EQUILIBRIO POSTURALE. • ALLA CESSAZIONE DELLO STATO DI ALLERTA SI ASSOCIA, NEL TEMPO, UNA NOTEVOLE FACILITAZIONE NEL RECUPERO DEL LATTATO MUSCOLARE, DEL RAPPORTO CORPOREO TRA MASSA MAGRA E MASSA GRASSA E IL MIGLIORAMENTO DEI PARAMETRI IMPEDENZOMETRICI. • LA GUARDIA MUSCOLARE DISEGNA NEL CORPO FORME IRREVERSIBILI ED E’ PIU’ OSTILE SE PRESENTE GIA’ IN ETA’ GIOVANILE E A CAUSA DI TRAUMI IMPORTANTI. • L’USO DELLA PEDANA POSTURO/STABILOMETRICA, NEL MODO DESCRITTO, SEGNALA LA CONDIZIONE DI PARTENZA, LE STRATEGIE DI DIFESA CHE SI METTONO IN ATTO, CONSENTENDO IL MONITORAGGIO DEL PROGRAMMA RIABILITATIVO NELLA DIREZIONE DELL’OTTIMIZZAZIONE DELLA POSTURA, E DELLA RIDOTTA ATTIVITÀ DI DIFESA MUSCOLARE ANTICIPATORIA (MUSCLE GUARDING). • IL PAZIENTE DEVE CONSIDERARSI SUFFICIENTEMENTE EQUILIBRATO, DAL PUNTO DI VISTA POSTURALE STRUMENTALE, QUANDO I PARAMETRI DEGLI ESAMI STATICI E DINAMICI (VIBRATO) SONO SOVRAPPONIBILI PER QUALITÀ E DIVERSI PER GRANDEZZA. 18
  • 19. Ecco qualche suggerimento pratico. • PRIMA DI QUALSIASI TRATTAMENTO POSTURALE è necessario ricostruire con test Chinesiologici la postura di maggior SCONFORTO (risposte Chinesiologiche per CO-CONTRAZIONE) e quella di maggior CONFORTO (Atteggiamento di difesa e Risposte Chinesiologiche per INNERVAZIONE RECIPROCA). • TRATTARE IN BASE ALLE PROPRIE CONOSCENZE PROFESSIONALI (FISIO,CHINESI,CHIRO,OSTEO,OPTO,PODO, ECC.) • Rilevare le capacità di equilibrio del soggetto nel cercare di reggersi su un solo piede. Ripetutamente e MOLTO LENTAMENTE chiedere di passare dalla posizione di massimo CONFORTO a quella di massimo SCONFORTO cercando di non perdere l’equilibrio, prima su un piede e poi sull’altro. • Continuare per qualche minuto, raccomandando movimenti MOLTO LENTI, nessuna smorfia con il viso o la bocca, non guardare in basso, rilasciare le spalle ecc. Il tutto alla ricerca di una motricità gradevole. • Per persone che hanno FACILITA’ nel mantenersi in equilibrio, ho fatto costruire una speciale tavoletta per la stimolazione diversificata di un maggior numero di recettori, in combinazione con i recettori del dolore (foto Sotto). ESERCIZI DI EQUILIBRIO, CONTEMPORANEAMENTE A STIMOLAZIONI DOLOROSE PROMUOVONO ESPERIENZE MOTORIE DI GRANDE RICCHEZZA SENSORIALE. QUESTO E’ SICURAMENTE IL PERCORSO PIU’ SEMPLICE E COMPLETO PER ALLENARE A MIGLIORE REGIME LE STRATEGIE DI DIFESA PIU’ OSTILI. 19
  • 20. L’utilizzo della tavoletta deve essere adattato all’atteggiamento posturale di guardia. • Posizione SEDUTA, nel caso di un trauma cranico riportato dal soggetto cadendo da una motocicletta. • Posizione SUPINA nel caso della maggior parte delle esperienze chirurgiche in anestesia totale o di risvegli traumatici. • IN PIEDI per tutti i tipi di caduta ecc. PEDANA POSTUROSTABILOMETRICA POSTURE2000 Nel corpo inferiore è installato il dispositivo vibrante. 20
  • 21. Si ringraziano gli atleti dello Sci Alpino, Atletica e Canoa che hanno consentito la pubblicazione dei loro esami posturali. Il Prof Carmelo Bosco, scopritore degli effetti che la vibrazione avrebbe sulla postura. Gli amici Chicco, Roberto, Alberto, Vittorio, Andrea, Daniele, Enrico, Ricercatori Scientifici nei diversi campi. BIBLIOGRAFIA: Control Of Human Volontary Movement. John C. Rothwell Principi di Neuroscienze E.R. Kandel e C. Methods of Functional testing during Rehabilitation exercise. Carmelo Bosco Ph. Influence of vibration on mechanical power and electromyogram activity in human arm flexor muscles Carmelo Bosco e C. Applied Kinesiology S. Walter L’Importanza della Psyche e dello Stress nei disturbi disfunzionali del Sistema Stomatognatico (Sintesi di un articolo del Prof. Georg Graber Direttore del Dipartimento di Protesi Università di Basilea) Per qualsiasi informazione: E-mail: alfiocaronti@libero.it staff@posture2000.com 21