3. Lavoro per togliere materia a legno con adeguati strumenti (marmo, pietre dure, metallo, avorio ecc. ) Lo scopo è di ottenere opere d’arte in
incavo o in rilievo. La prima fase è la sbozzatura e si termina con la definizione dei dettagli. E’ un procedimento “per forza di levare”:
attraverso la forza e il lavoro continuo si toglie materia.
INTAGLIO
Incavo di limitata profondità e larghezza
Rilievo emergente da un piano di fondo con maggiore o minore aggetto (altorilievo, bassorilievo, stiacciato)
scultura in legno
L'arte di scavare e intagliare il legno è antichissima e si ritrova in tutte le civiltà. Il blocco di legno viene scavato e intagliato con un coltello
(arte primitiva e tribale) o con diversi strumenti come trapani, scalpelli, lesine, asce, seghe. La superficie viene levigata con lime e abrasivi
naturali pomice, smeriglio. L'opera può essere ricavata da un unico blocco di legno o composta di più pezzi lavorati singolarmente e poi
montati a incastro. La superficie viene rivestita con uno strato di gesso che serve da preparazione al colore oppure viene impannata, cioè
ricoperta con una tela sottile incollata alla superficie che fa da supporto al gesso.
scultura in pietra
L'arte di scolpire pietre e marmi è antichissima. I materiali usati possono essere suddivisi in tre gruppi:
a) calcari, arenarie, alabastro gessoso, steatite, tufo;
b) marmi; possono essere bianchi oppure screziati e colorati.
c) dioriti, basalti, graniti.
Gli arnesi dello scultore sono scalpelli di varie forme battuti con mazze e mazzuoli, trapani, lime e abrasivi naturali (pomice, smeriglio). Le
fasi principali sono la sbozzatura, la modellazione e la levigatura.
scultura in avorio
L'avorio è la sostanza di cui sono formate le zanne e i denti di vari animali (elefante, tricheco, ippopotamo e narvalo). Nella scultura viene
impiegato sin dalla preistoria per realizzare opere generalmente di piccole dimensioni.
5. Intaglio: termini e verbi
vocaboli (ita-eng)
materia: che crea i corpi, la massa la sostanza ( matter)
strumento: per svolgere attività tecnica (instrument)
sbozzatura: lavorazione meccanica o a mano dello sbozzare (rough-hew)
lima: strumento per levigare i metalli e altri materiali (file)
abrasivo: che serve ad abradere (abrasive; scraping)
gesso: minerale limpido e incolore (gypsum)
mazza: strumenti in forma di pesante martello con testa di legno o di acciaio (mallet)
trapano: strumento7macchina che crea fori cilindrici/rotondi (drill)
verbi (ita-eng)
sbozzare: dare la prima forma alla materia (rough-hew)
abradere: togliere via raschiando (abrade)
togliere: eliminare, asportare (to remove; to take off)
scavare: togliere parte del materiale (to dig)
intagliare: creare degli intaglio, tagli sulla superficie (to engrave)
impannare: coprire con una tela to coat)
modellare: dare una forma alla materia (to shape)
levigare: lavorare una materia per renderla liscia (to smooth)
trapano gesso mazza
6. verifichiamo il lessico
esercizio 1
leggi e abbina
materia
mazza
lima
gesso
sbozzare
modellare
levigare
dare forma
levigare
martello
lisciare, rendere liscio
marmo
dare la prima forma
materiale
esercizio 2
leggi e rispondi vero o falso
- sbozzare significa togliere del materiale?
- Levigare significa rendere liscio?
- La lima serve per creare dei buchi?
- Per dare la prima forma utilizzo l’impannatura?
- Per intagliare uso la lima?
- Il marmo è un materiale morbido?
7. Modellato
Corrisponde al procedimento "per mettere" (cioè modellare materiali plasmabili) e interessa la realizzazione di modelli per la fusione in
metallo o di bozzetti preparatori per l'intaglio, oltre che di sculture in sé finite. Il modellato permette di correggere in corso d'opera.
Scultura in terra
E’ la più antica forma di scultura, grazie alla plasmabilità del materiale e alla sua facile reperibilità. Nella maggior parte dei casi si tratta di
opere d'argilla. Le argille si dividono in pure, refrattarie e sedimentarie; si lavorano tutte facendone un impasto con acqua. Se l'argilla è
troppo grossolana, è preferibile mescolarla ad altre più fini o impastarla con materiali fibrosi per evitare di screpolarsi durante l'essiccazione.
Le argille sedimentarie sono comunemente chiamate crete: si modellano direttamente con le dita, oppure con spatole in legno e metallo, con
stecche o con scalpelli. Durante le pause della lavorazione la scultura deve essere coperta con panni umidi e sacchetti di plastica, affinché
non si asciughi troppo. L'argilla più pura cotta in forno ad alte temperature è chiamata ceramica. Se è a pasta porosa, si distingue in maiolica
e terracotta, se invece è a pasta compatta, a seconda del colore si avranno porcellana (bianca) o grès (colorata). Perché una scultura in argilla
di dimensioni considerevoli possa essere cotta senza rompersi, essa deve essere messa nel forno priva di armatura e vuota al suo interno.
Quindi, una volta terminato il modellato e la superficie è asciutta, si divide l'opera con un filo d'acciaio in due o più parti, si scava ciascun
pezzo, quindi si ricompone il tutto incollando le parti. Prima del passaggio in forno, nella scultura deve essere praticato un foro per
consentire la fuoriuscita del vapore. Bisogna calcolare una riduzione delle dimensioni dell'opera, di circa un decimo, dovuta
all'essiccazione.
Scultura in cera
La cera è un materiale insolubile in acqua, dal colore bianco-giallastro, di origine animale, vegetale o sintetica. Si plasma direttamente a
mano, dopo averla ammorbidita scaldandola a bagnomaria in un recipiente; oppure si liquefà e si cola in stampi, o ancora si ritaglia a partire
da spessi "fogli" in forme che vengono unite con l'ausilio di un saldatore. La cera può essere colorata con l'aggiunta di pigmenti o dipinta
con colori a olio. L'artista che più di ogni altro ha saputo sfruttare le potenzialità della scultura in cera fu l'italiano Medardo Rosso.
Scultura in gesso
Viene praticata fin dal Neolitico: a Gerico (Cisgiordania) sono stati scoperti crani umani coperti da uno strato di gesso e dipinti, risalenti a
9000 anni fa. Il gesso va impastato con acqua fino a quando non si ottiene una miscela cremosa e senza grumi; quando l’impasto riposa "fa
presa" velocemente, cioè inizia a consolidarsi, e si essicca in poco tempo. Il gesso si può lavorare sia per intaglio (da blocchi), sia per
modellato, costruendo la figura su un'armatura o uno scheletro metallico, e rinforzandola con l'impiego di iuta. Una volta asciutta, la
scultura può essere finita con patinature a cera, olio di lino, gommalacca ecc. Per scolpire si utilizzano sgorbie, spatole, raschietti; lime e
raspe servono per la finitura.
9. Materia
terracotta
argilla
clay
ceramica
ceramic
cera
wax
gesso
gypsum
colori a olio
oil colours
gommalacca
shellac
olio di lino
linoleum oil
Strumenti
spatola
spatula
raschietto
scraper
lima
file
raspa
rasp
steccha
stick
scalpello
chisel
Verbi e azioni
mescolare
to blend, mix
impastare
to knead
essiccare
to dry out
saldare
to weld, solder
cuocere
to bake
sciogliere
to liquefy
10. Esercizio 3
Scrivi
Definisci cosa s’intende per plasmare?
Se hai un video o un’immagine puoi lasciare il link o caricare il .jpeg
11. Esercizio 4
Descrivi il procedimento, la tecnica e i materiali utilizzati per
realizzare una tua opera o l’opera di uno scultore a cui ti ispiri.
Carica l’immagine dell’opera in .jpeg
12. Gli stampi accolgono l'impronta del modello e diventano il "negativo": in essi viene colata una sostanza fluida o semifluida, che produce il
"positivo", cioè la copia del modello. Lo stampo viene detto a "forma perduta" se deve essere rotto per potere estrarre l'opera; se invece si
può smontare, ed è quindi riutilizzabile, si chiama a "buona forma". A seconda dei materiali impiegati si hanno due tipi di stampi: rigidi
(realizzati in terracotta, gesso, pietra o poliestere, e in un numero di pezzi commisurato alla complessità della forma) e flessibili (in lattice,
poliuretano, caucciù, gelatine, e in uno o due pezzi).
Stampi
Scultura in metallo
Le sculture di questo tipo possono essere suddivise a seconda del tipo di metallo impiegato: metallo prezioso (come l'oro, l'argento e il
platino), ferroso (il ferro) e non ferroso (come lo stagno, il piombo, lo zinco, l'alluminio e il rame). Particolarmente importanti sono le leghe,
come l'acciaio e la ghisa (a base di ferro e carbonio), o come l'ottone (a base di rame e zinco) e il bronzo (a base di rame e stagno, la più
usata per le fusioni artistiche), che sono materiali più duttili, resistenti agli urti e quindi particolarmente adatti alla scultura.
13. Fusione a cera persa
Costruire intorno al modello (materiale malleabile), cioè al "positivo", un calco a tasselli da smontare, che serve da "negativo".
Tolto e ricomposto il calco, si spennella al suo interno uno strato uniforme di cera fusa e lo si lascia raffreddare.
Si crea l’anima: Si riempie il calco con materiale refrattario e si introduce un’armatura.
infine si smonta il calco.
A questo punto l’artista ricopre l’anima di uno spesso strato di cera che modella nelle forme precise dell’opera da fondere.
Intorno a questa scultura viene costruita una tonaca di gesso e materiale refrattario (detta “forma”), percorsa da vari canaletti, che
costituiranno il sistema di alimentazione e insieme di sfiato dei gas di fusione.
La forma è quindi posta in forno e cotta: la cera al suo interno fonde e va "perduta", cola cioè dai canaletti, lasciando un'intercapedine
vuota.
In quest’ultima viene versata la lega metallica fusa.
Quando il metallo si è raffreddato, si elimina la struttura esterna dello stampo e si leva l’anima interna.
Finitura dei particolari.
Fusione
Fonderia Artistica Battaglia, via Stilicone 10, 20154 Milano
Consigliamo la visita al museo
Guarda i video
https://vimeo.com/209203772
https://vimeo.com/143840494
14. Esercizio 5
Cosa sono il positivo e il negativo?
Esercizio 6
crea una tabella divisa in materia, strumenti e verbi relativi al processo della fusione
15. Saldatura
La saldatura permette di unire pezzi di un medesimo metallo (fondendone i rispettivi bordi) o di metalli differenti (in tal caso è necessario
l'impiego di una bacchetta di metallo per saldatura, che "leghi" i blocchi). I due metodi più comuni di saldatura sono quello a cannello, in
cui si fa uso di bombole di ossigeno e acetilene, e quello "ad arco voltaico", che sfrutta l'azione di un elettrodo per sviluppare altissime
temperature.
Esercizio 7
Hai mai eseguito una saldatura? Se sì quando e quali difficoltà hai incontrato. Aprite una discussione per
confrontarvi.
16. Installazioni
Tecniche artistiche recenti che derivano da un preciso intento estetico e poetico: mirano cioè a mettere in evidenza i molteplici punti di vista
dai quali può essere colta e interpretata la realtà. Molti artisti novecenteschi hanno utilizzato materiali un tempo esclusi dall’arte, come
rottami di ferro, scarti di varia natura, confezioni, stracci, cartoni, assemblati secondo varie tecniche, che vanno dal collage alle
"costruzioni" cubiste, dalla saldatura all'accumulazione di oggetti e così via. Lo spazio, un tempo definito dalla massa solida della scultura,
può essere suggerito o delimitato da fenomeni di diversa natura, come suoni o luci, o corrispondere a un determinato luogo geografico, o
avere un carattere di transitorietà, legato alla durata dell'esperienza dello spettatore o della performance dell'artista.
Materiali
rottami
clunkers
ferro
iron
confezione
package
straccio
rag
cartone
cardboard
18. Focus grammatica italiana
La forma passiva
verbo essere+participio passato
Il ferro è fuso
verbo venire+participio passato
Il gesso viene ricavato dalla pietra
verbo andare+participio passato
All’interno del calco va creata l’anima
SI+ 3a persona singolare/plurale del verbo
La lima si usa per levigare la materia
19. I VERBI VENIRE E ANDARE
Questi due verbi fanno la funzione dell'ausiliare “ESSERE”, ma si possono usare SOLTANTO con i
TEMPI SEMPLICI (presente, imperfetto, passato remoto, congiuntivo presente, imperfetto, futuro,
condizionale semplice). Se usiamo il verbo VENIRE il significato della frase non varia, anche se spesso
sottolinea l'aspetto abituale dell’azione. Se usiamo il verbo ANDARE il significato varia visto che
rappresenta un obbligo/necessità, viene a significare “deve essere”.
IL SI PASSIVANTE È frequente l'uso della particella “si” per fare la forma passiva. Il verbo è sempre
alla terza persona e il numero dipende dal numero dell'oggetto. Il verbo dopo il “si passivante” può
essere coniugato in tutti i tempi e modi.
20. Esercizio 9
Scrivi delle frasi utilizzando la forma passiva, i termini e i verbi appresi in questa unità didattica.