1. Passo Lento Erboristeria
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Mi domandate
qual è il segreto
delle forze che mi
sostenevano du-
rante i miei digiu-
ni, la mia fede in
Dio, la mia vita
semplice e fruga-
le e l’aloe di cui
scoprii i benefici
in Africa. Mahat-
ma Gandhi
...Il caffè in polve-
re, ottenuto la-
sciando asciugare
all'aria i fondi ri-
masti nella caffet-
tiera, potrà essere
cosparso lungo i
bordi dell'orto per
allontanare le lu-
mache senza ri-
corre a sostanze
chimiche dannose.
Il succo del limo-
ne può essere ag-
giunto nell’acqua
oltre come disse-
tante anche per le
sue proprietà anti-
settiche.
La scorza invece,
può essere grattu-
giata per profuma-
re insalate di ver-
dura e di pasta.
Lo sai che...
Mahatma Gandhi
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solari
Passo lento — Erboristeria
Modus vivendi - Way of life
Pagina 4 Passo lento Luglio 2013
Passo lento
Al mondo esistono
almeno 300 specie
classificate come
Aloe, non tutte
hanno proprietà
medicinali, le più
conosciute sono:Aloe arbore-
scens; Aloe barbadensis Miller.
L’Aloe arborescens ha una altis-
sima concentrazione di principi
attivi, ma ha una resa piuttosto
scarsa del gel. L’Aloe barbadensis
conosciuta anche come Aloe ve-
ra, in cui la concentrazione di
principia attivi è inferiore alla ar-
borescens, ha invece un’alta resa
nel gel, è infatti la più usata nel
campo commerciale. Nel gel di
aloe troviamo zuccheri, vitamine,
enzimi, proteine, aminoacidi, mi-
nerali, ed altro. Esso ha azione
purificante, nutritiva, cicatrizzan-
te, antivirale, antinvecchiamento,
antinfiammatoria, antibatterica,
antidolorifica, antitumorale, ra-
dioprotettiva. L’ideale sarebbe
utilizzare la
pianta fresca,
ma non sem-
pre è possibi-
le, nel caso
però siate tra
i fortunati
che hanno
una pianta di
aloe, ricorda-
te che
l’assunzione
della pianta
intera ha come controindicazioni, il
potere lassativo della lignina presen-
te nelle foglie, pertanto ne è sconsi-
gliata l’assunzione in gravidanza e in
caso di intolleranza accertata verso
l’aloe. Esistono numerosi prodotti
in commercio a base di aloe, dal suc-
co da bere aromatizzati o puri, alle
creme cosmetiche e gel, shampoo ,
saponi, dentifrici. Si fa risalire il suo
uso agli Assiri, ben 2000 a.C. (Rif.
Aloe, la pianta che cura - L. Marie
Ledwon Ed. Giunti).
Pianta dalle
molteplici virtù
L’Aloe sp.
Le info di
Luglio
2013
Notizie di ri-
lievo:
• L’Aloe
• Le alghe
• Semi di se-
samo
• Gli infusi
2. Le alghe rientrano da secoli
nell’alimentazione di numero-
se popolazioni orientali, noi
occidentali le abbiamo lascia-
te cadere nel dimenticatoio,
ma esse sono ricchissime di
minerali ed oligoelementi,
inoltre contengono vitamine,
ed aminoacidi, clorofilla e
grassi di tipo insaturo. Ne
esistono diversi tipi, Kombu,
Wakame, Dulse, Nori, Hiziki,
Arame ed ognuna di esse ha un
particolare impiego. Ad es. le
Nori sono utilizzate per prepa-
rare il sushi. Imparare a intro-
durle nei nostri piatti può solo
giovarci, tanto più che unite ai
legumi (Kombu) ne facilita la
cottura.
Le alghe
Una piccola
miniera
Zeppole alle alghe,
gustose e ottime per
un antipasto
I semi di sesamo
possono essere
considerati come una
delle fonti vegetali di
calcio principali.
Pagina 2 Passo lento Luglio 2013
Si ricavano da una pianta
erbacea originaria dell'India
e dell'Africa, a cui è stato
attribuito il nome scientifico
di Sesamum indicum. Esi-
stono due tipologie di semi
di sesamo: semi di sesamo
nero e semi di sesamo bian-
co. Le loro proprietà nutriti-
ve sono molto simili. Essi
possono essere considerati
come una delle fonti vegeta-
li di calcio principali. 100
grammi infatti, contengono
infatti contenere dagli 800 ai
1000 milligrammi di calcio.
Sono presenti inoltre, circa
470 mg di fosforo, 815 mg
di magnesio e 20,1 mg di
ferro, oltre al 18,7% di pro-
teine. Essi rappresentano
inoltre una fonte di manga-
nese, zinco e selenio. Sono
ricchi di acidi oleici, che con-
tribuiscono a ridurre i livelli di
colesterolo LDL nel sangue e
ad incrementare la presenza di
colesterolo "buono" HDL. Ai
semi di sesamo sono state at-
tribuite proprietà antiossidanti
e anticancro. Il loro consumo
può contribuire a prevenire la
formazione di placche sulle
pareti delle arterie, è benefico
per le ossa, migliora le funzio-
ni del fegato, è efficace nella
rimozione dei vermi intestina-
li, riduce i reumatismi e i dolo-
ri articolari, stimola la circola-
zione e contribuisce a miglio-
rare la digestione. L'olio di
sesamo, ricavato dai semi, vie-
ne impiegato per curare la pel-
le, per massaggi rinvigorenti,
contro la forfora e per contra-
stare la congestione nasale.
Semi di Sesamo (*)
Molto usato nelle diete
per l’alto contenuto di
antiossidanti, di
tannini, vitamina D e
per le proprietà
diuretiche. Ottimo
antisettico delle vie
urinarie, può essere
utile nelle infezioni
come la cistite.
Pagina 3Passo lentoLuglio 2013
Mentha piperita
La menta è un erba aromati-
ca perenne e resistente, per i
principi attivi contenuti le
vengono attribuite proprietà
cicatrizzanti e disinfettan-
ti. E' utile in caso di disturbi
gastro-intestinali, aiuta il
funzionamento del fegato e
favorisce la digestione.
Sotto forma di tisana, può
essere d'aiuto in caso di
diarrea e disturbi gastrici. Può
coadiuvare il trattamento di
disturbi come tosse e raffred-
dore, per le sue proprietà seda-
tive e spasmodiche. Il mentolo
che essa contiene è considera-
to un vasodilatatore per la mu-
cosa nasale.
Per saperne di più:
http://passolento.wordpress.
com/2013/06/26/mentha-sp/
Mentha piperita
È una pianta tropicale an-
nuale della famiglia delle
malvacee, è rinfrescante e
dissentante, dal sapore aci-
dulo e non contiene sostanze
eccitanti come il tè o il caffè
è gradevolmente agrumata e
dall'inconfondibile colore
rosso intenso. La vitamina C
oltre a svolgere un’azione
antiossidante, antinfluenzale e
vitaminizzante, fluidifica il
sangue, la presenza di flavo-
noidi e antociani, rendono la
pianta vasoprotettiva, utile in
caso di fragilità capillare vari-
ci, emorroidi e couperose e
cellulite, recenti studi hanno
evidenziato capacità regolatri-
ci della pressione sanguigna.
Hibiscus sabdariffa, ovvero Karkadè
L’infuso più conosciuto al
mondo è il te, ma possiamo
realizzarne con moltissime
altre piante erbacee, solo in
tal caso basta l’infusione per
poterne estrarre le sostanze e
gli aromi in esse presenti. Per
fare un infuso generalmente
si porta l’acqua necessaria ad
ebollizione, poi si toglie dal
fuoco e si aggiunge la nostra
erba. Possiamo optare per un
infuso a freddo, lasciando l’erba
scelta in acqua per almeno 12
ore, poi si filtra e si beve, senza
scomodare pentole e fiamme.
Gli infusi
(*) fonte: http://www.greenme.it/
Gli infusi freschi sono
degli ottimi aperitivi